Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 11
Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 11
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Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale S parte 11
sottolineàre, v.  tr. 1 Evidenziare parole, termini scritti, tracciandovi una linea sotto. 2 Mettere in evidenza, in rilievo.
  
 v.  tr. 1 to underline. 2 (fig.) to stress.
sottolineatùra, sf. L'operazione e l'effetto di sottolineare.
sottolinguàle, agg. Che è sotto la lingua.
sottòlio, avv. Conservato nell'olio.
sottomàno, avv. e  sm. avv. 1 A portata di mano, disponibile. 2 Di nascosto.
  sm. 1 Cartella presente sulla scrivania, sulla quale appoggiare  il foglio quando si scrive. 2 Gesto tipico della pallacanestro con cui  si porta il pallone in entrata.
  
 avv. to hand, at hand.
Sottomarìna Frazione del comune di Chioggia, in provincia di Venezia, frequentata stazione balneare posta sul litorale che collega Chioggia alla foce del Brenta.
sottomarìno, agg.  e sm. agg. Che è sotto il livello del mare. ~ subacqueo. <> esterno.
  sm. => "sommergibile"
  
 agg. 1 underwater. 2 (flora) submarine. sm. submarine.
sottoménto, sm. Doppio mento, rigonfiamento sul mento.
sottomésso, agg. 1 Soggiogato. ~ domato. 2 Docile.
sottométtere, v. v. tr. 1 Sottoporre, assoggettare ai propri voleri, alla propria autorità. 2 Far  esaminare. • sottomise la questione alla commissione. 3 Far passare in secondo piano. •: :ra solito sottomettere le passioni  alla ragione.
  v. rifl. Assoggettarsi alla volontà altrui, sottostare.
  
 v.  tr. to subjugate, to subdue. v. rifl. to submit.
  
 da sotto-+ mettere.
sottomissióne, sf. 1 Il sottomettere o sottomettersi. 2 Ubbidienza.
sottomùltiplo,  agg. e sm. agg. Che è divisore intero di un dato numero.
  sm. Numero che è contenuto un numero esatto di volte in un altro.
sottopàlco, sm. (pl.-chi) L'area che si trova sotto al palcoscenico di un teatro.
sottopància, sm. invar. Finimento che permette di fissare la sella al cavallo, stringendo sulla pancia.
sottopassàggio,  sm. (pl.-i) 1 Passaggio pedonale sotterraneo, in genere sotto strade ad alto  traffico. 2 Tratto di strada che procede sottoterra per evitare di  intersecare un'altra strada.
  
 sm. underpass, subway.
sottopàsso, sm. Sottopassaggio.
sottopiàtto, sm. Piatto sul quale si appoggia la scodella o un piatto fondo.
sottopórre, v. v. tr. 1 Sottomettere, far esaminare. • avevano sottoposto la questione al  sindaco. 2 Far subire. • sottoporre a duri e faticosi  lavori.
  v. rifl. Sottostare, imporsi ristrettezze. • non voleva  sottoporsi a quel tipo di esame.
  
 v.  tr. 1 (presentare) to submit. 2 (costringere) to subject. v.  rifl. 1 to submit. 2 (subire) to undergo.
  
 da sotto-+ porre.
sottopósto, agg. Subalterno. ~ dipendente, subordinato.
sottopotére, sm. Potere occulto, celato.
sottoprèzzo, avv. A un prezzo inferiore a quello normale.
sottoprodótto,  sm. Residuo ottenuto nella lavorazione di una materia prima.
  
 sm. by-product.
sottoproduzióne, sf. Condizione in cui la richiesta di mercato è eccessiva rispetto alla capacità produttiva.
sottoproletariàto, sm. La classe sociale più disagiata e misera in una società industriale.
sottoproletàrio, sm. (pl.-i) Chi appartiene al sottoproletariato.
sottopùnto => "soppunto"
sottórdine, avv.  e sm. avv. Di grado inferiore, di minore importanza.
  sm. Ognuna delle suddivisioni che compongono un ordine.
sottorégno, sm. Ognuna delle parti in cui è suddiviso un regno, nelle scienze naturali.
sottoscàla, sm. invar. Spazio situato sotto una scala in muratura, spesso adibito a ripostiglio.
sottoscrìtto,  agg. e sm. agg. Che presenta la firma. ~ firmatario, scrivente.
  sm. Termine burocratico per indicare se stessi quando si redige un  esposto, una domanda.
  
 sm. undersigned.
sottoscrittóre, sm. Chi aderisce, firmando un documento, a una iniziativa.
sottoscrìvere, v. v. tr. Firmare uno scritto in segno di appoggio, adesione.
  v. intr. Aderire, dare il consenso.
  
 v.  tr. 1 to sign. 2 (approvare) to approve. v. intr. to  subscribe.
sottoscrizióne,  sf. 1 L'azione di sottoscrivere. 2 Raccolta di denaro, in cui sono  resi pubblici i nomi dei donatori.
  
 sf. 1 (raccolta) subscription. 2 (firma) signing.
sottosegretariàto, sm. Incarico e uffici del sottosegretario di Stato.
sottosegretàrio,  sm. (pl.-i) 1 Impiegato alle dipendenze del segretario. 2 Sottosegretario di Stato, carica di collaboratore di un ministro.
  
 sm. undersecretary.
sottosezióne, sf. Ognuna delle parti in cui si divide o si può dividere una sezione.
sottosópra, avv.  e sm. avv. In modo che quello che normalmente è sopra, compaia sotto e  viceversa. ~ capovolto. <> dritto.
  sm. sing. Confusione, disordine.
  
 avv. 1 upside down. 2 (scombussolato) upset.
sottospècie, sf.  invar. 1 Ogni suddivisione che compone una specie. 2 Brutta copia, in  senso spregiativo. • non si fidava di quella sottospecie di chirurgo.
  
 da sotto-+ specie.
sottostànte, agg. 1 Subordinato, sottoposto agli ordini. 2 Che si trova sotto. <> soprastante.
  
 agg. below.
sottostàre, v.  intr. 1 Stare sotto. 2 Essere sottoposto alle dipendenze di qualcuno. 3 Adeguare il comportamento a delle precise regole.
  
 da sotto-+  stare.
sottostazióne, sf. Impianto elettrico in cui avvengono trasformazioni sul segnale energetico e lo smistamento verso le linee di trasmissione secondarie.
sottosterzànte, agg. Che in curva tende a spostarsi verso il margine esterno.
sottostimàre, v. tr. Effettuare una stima per difetto.
sottosuòlo, sm. 1 Gli  strati di terreno che sono situati sotto il livello del suolo. 2 Sotterraneo.
  
 sm. subsoil.
sottosviluppàto,  agg. Che non è sviluppato secondo le reali e potenziali possibilità. ~ immaturo. <> sviluppato.
  
 agg. underdeveloped.
sottosvilùppo, sm. Situazione di arretratezza economica e sociale in cui si trovano certi paesi, rispetto a quelli industrializzati. Generalmente presentano un basso reddito procapite, un basso tasso di industrializzazione, una minore efficienza produttiva, altissima crescita demografica, analfabetismo diffuso, degrado ambientale e indebitamento internazionale. Molteplici sono le sue cause (storiche, culturali e religiose), ma anche determinate in parte dal saccheggio delle risorse da parte dei paesi più avanzati e in parte dall'incapacità delle classi dirigenti dei singoli paesi di impostare adeguati piani di riforme per una effettiva crescita economica.
sottotangènte, sf. Segmento associato alla tangente di una curva in un punto P avente come estremi il punto P e l'intersezione della tangente con una retta orientata.
sottotenènte, sm. Ufficiale subalterno al tenente, al comando di un plotone.
Sottotenente Gustl, Il Romanzo di A. Schnitzler (1901).
sottotèrra, avv.  e sm. avv. Nel sottosuolo.
  sm. invar. Locale sotterraneo, sotto il livello del suolo.
  
 avv. underground.
sottotétto, sm. Il volume, lo spazio sottostante il tetto.
sottotìpo, sm. Ciascuna delle suddivisioni in cui è differenziato un tipo. Termine proprio della classificazione del regno animale. A sua volta si suddivide in classi (per esempio, il tipo dei Cordati raccoglie i sottotipi Urocordati, Cefalocordati e Vertebrati).
sottotitolàto, agg. Che presenta i sottotitoli.
sottotìtolo, sm. 1 Titolo  di secondaria importanza che spiega in dettaglio maggiore, quanto specificato  dal titolo, in un articolo, libro, pubblicazione. 2 Didascalia che  scorre su un'immagine.
  
 sm. subtitle.
sottotràccia, sf. Parte che compone una traccia.
sottovalutàre, v.  tr. Valutare su un valore inferiore a quello reale.
  
 v.  tr. to underestimate.
sottovalutazióne, sf. L'atto di sottovalutare.
sottovàso, sm. Piatto, vaso più largo che viene messo sotto il vaso di una pianta, a scopo di ornamento o per raccogliere l'acqua che scola.
sottovènto, agg.,  avv. e sm. agg. indec. Relativo alla parte opposta a quella da cui soffia il vento.
  avv. Dalla parte opposta a quella da cui soffia il vento.
  sm. Il lato dell'imbarcazione che è sottovento.
sottovèste, sf. Indumento  femminile indossato sotto gli abiti e la gonna, in genere privo di maniche.
  
 sf. underskirt, slip, petticoat.
sottovìa, sm. invar. Tratto di strada che passa sotto a un cavalcavia o a un ponte.
sottovóce, avv. A voce molto  bassa. ~ mormorando, sussurrando. <> gridando, urlando.
  
 avv. in a low voice.
sottovuòto, avv. Che è conservato  in una confezione da cui è stata tolta tutta l'aria.
  
 avv. vacuum-packed.
sottraèndo, sm. Il termine che viene sottratto al minuendo, in una operazione di sottrazione.
sottràrre, v. v. tr. 1 Privare, portare via, rubare. ~ carpire. 2 Determinare la  differenza fra due numeri, eseguendo la sottrazione. <> addizionare. 3 Evitare, impedire di subire. • sottrarre  qualcuno a un obbligo.
  v. rifl. 1 Evitare, sfuggire. 2 Eludere un compito,  dovere. • non riuscì a sottrarsi al servizio militare.
  
 v.  tr. 1 to take away, to subtract. 2 (togliere) to remove. 3 (portar via) to take away. 4 (rubare) to steal. v. rifl. 1 to  escape. 2 (evitare) to avoid. 3 (a dovere) to shirk.
  
 lat. subtrahere,  comp. da sub-+ trahere trarre, incrociato con l'italiano trarre.
sottrazióne, sf. 1 L'atto  di sottrarre. 2 In matematica, operazione aritmetica con la quale da una  grandezza o un numero (minuendo), si toglie un altro numero o un'altra  grandezza (sottraendo). Il risultato è la differenza.
  
 sf. 1 removal. 2 (mat.) subtraction. 3 (furto) theft.
  
 lat.  tardo subtractio,-onis, deriv. da subtractus, p.p. di subtrahere.
Sottsass, Ettore junior (Innsbruck 1907-) Architetto. Tra le opere il design delle macchine per scrivere elettriche Olivetti Tekne (1960) e Praxis (1963).
sottufficiàle,  sm. Militare di grado inferiore agli ufficiali e superiore alla truppa.
  
 sm. 1 non-commissioned officer. 2 (mar.) petty officer.
soubrette, sf. invar. Donna di spettacolo che canta, balla e recita.
soufflé, sm. invar. Piatto costituito da formaggio, uova, carne impastati con albume montato neve e messi in forno.
Soufflot, Jacques-Germain (Irancy 1713-Parigi 1780) Architetto francese. Tra le opere l'Hôtel Dieu(1740-1752) e il Loge du Change (1747-1750) a Lione, e il Panthéon a Parigi(1757-1790).
Soufrière, La Città della Francia (4.254 ab.), mercato agricolo e centro industriale situato nel dipartimento di Lot.
Souk-Ahras Città (86.000 ab.) dell'Algeria, capoluogo del wilaya omonimo.
soul, sm. invar. Termine che  dagli anni '60 venne impiegato per indicare quel genere di musica tipicamente  afroamericana, legata al gospel e allo spiritual. L'intensità emotiva e la  drammaticità dell'interpretazione raggiunsero i massimi livelli nella ballad.  Negli anni '50 i progenitori furono Ray Charles, Sam Cooke; i massimi  interpreti degli anni '60-70 furono Aretha Franklin, Joe Tex, James Carr, Otis  Redding. Oggi il termine non definisce un genere ma piuttosto una qualità  spirituale e religiosa, un tono musicale, che può trovare echi in diverse  composizioni della musica afroamericana.
  
 vocabolo inglese che significa  "anima".
soul jazz, loc. sost. m. invar. 1 Genere jazz in cui si trovano elementi di musica religiosa afroamericana. 2 Denominazione di quel tipo di jazz in cui si stente l'influsso dei gospel songs.
Soum Provincia (190.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Djibo.
sound, sm. invar. Accompagnamento musicale di una canzone.
souplesse, sf. invar. 1 Scioltezza, agilità. 2 Elasticità nell'affrontare le situazioni.
Sourou Provincia (268.000 ab.) del Burkina Faso, capoluogo Tougan.
Sousse Città (84.000 ab.) della Tunisia, capoluogo del governatorato omonimo.
South Arcot Distretto (3.618.000 ab.) dell'India, nello stato di Tamil Nadu. Capoluogo Cuddalore.
South Dum Dum Città (230.000 ab.) dell'India, nello stato del Bengala Occidentale.
South Glamorgan Contea (413.000 ab.) della Gran Bretagna, nel Galles meridionale.
South Suburban Città (394.000 ab.) dell'India, nello stato del Bengala Occidentale.
Southampton Città (204.000 ab.) della Gran Bretagna, nell'Hampshire, in Inghilterra, alla foce del fiume Itchen.
Southend-on-Sea Città (157.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea di Essex, in Inghilterra, sull'estuario del Tamigi.
Southwark Città (219.000 ab.) della Gran Bretagna, nella contea della Grande Londra, in Inghilterra.
Soutine, Chaim (Smilovic 1894-Champigny 1943) Pittore francese di origine russa. Tra le opere Il gallo morto (1928, Chicago, Art Institute) e Chierichetto (1928, Parigi, Louvre).
souvenir, sm. invar. 1 Oggetto ricordo comprato dai turisti in un luogo visitato. 2 Regalo.
Souvigny Centro della Francia (2.065 ab.) nel dipartimento di Allier. È sede di una fabbrica di vetrate colorate dette vetrate di Souvigny.
sovchoz, sm. invar. Azienda collettiva agraria di stato dell'ex Unione Sovietica.
sovènte, avv. Spesso. ~ frequentemente. <> raramente.
Sovèr Comune in provincia di Trento (939 ab., CAP 38048, TEL. 0461).
Soveràto Comune in provincia di Catanzaro (10.454 ab., CAP 88068, TEL. 0967). Centro industriale (prodotti del legno e per l'edilizia), della pesca e turistico (balneazione) del golfo di Squillace. Gli abitanti sono detti Soveratesi.
soverchiànte, agg. Preponderante, che sottomette. ~ maggiore. <> minore.
soverchiàre, v. v. tr. 1 Vincere, superare di molto. 2 Andare al di là o al di sopra di qualcosa. ~ sovrabbondare, eccedere. 3 Oltrepassare. ~ superare.
  v. intr. 1 Essere più forte. 2 Essere di più. ~ sovrabbondare.
soverchiatóre,  agg. e sm. agg. Sopraffattore.
  sm. Chi commette soverchierie.
soverchierìa, sf. Angheria, prepotenza commessa contro qualcuno più debole.
sovèrchio, agg. e  sm. (pl.-chi) agg. Eccessivo, oltre misura.
  sm. Ciò che è in eccesso, superfluo.
  
 lat. superculus,  deriv. da super sopra.
Sóvere Comune in provincia di Bergamo (4.638 ab., CAP 24060, TEL. 035).
Soverìa Mannèlli Comune in provincia di Catanzaro (3.613 ab., CAP 88049, TEL. 0968).
Soverìa Sìmeri Comune in provincia di Catanzaro (1.729 ab., CAP 88050, TEL. 0961).
Sovèrzene Comune in provincia di Belluno (414 ab., CAP 32010, TEL. 0437).
sovèscio, sm. (pl.-esci) Tecnica agricola che permette di arricchire, rendere fertile il terreno, sotterrandovi piante erbacee.
Sovicìlle Comune in provincia di Siena (7.640 ab., CAP 53018, TEL. 0577).
Sovìco Comune in provincia di Milano (6.875 ab., CAP 20050, TEL. 039).
soviet, sm. invar. Consiglio, organo di decisione delle istituzioni politiche e amministrative della Russia comunista.
soviètico, agg. (pl.-ci) 1 Riguardante i soviet. 2 Relativo all'ex Unione Sovietica.
Sovìzzo Comune in provincia di Vicenza (4.943 ab., CAP 36050, TEL. 0444).
sóvra => "sopra"
sovrabbondànte,  agg. Che è eccedente, oltre il necessario. ~ eccessivo. <> carente.
  
 agg. overabundant.
sovrabbondànza, sf. Abbondanza eccessiva, esuberanza.
sovrabbondàre, v. tr. Eccedere, superare il fabbisogno.
sovraccaricàre,  v. tr. Caricare oltre il consentito.
  
 v.  tr. to overload.
sovraccàrico,  agg. e sm. (pl. m.-chi) agg. Eccessivamente carico.
  sm. Carico eccessivo, oltre i normali limiti.
  
 agg. overburdened, overloaded. sm. overload.
sovraccopèrta => "sopraccoperta"
sovracorrènte, sf. Aumento eccessivo dell'intensità della corrente elettrica in un circuito elettrico.
sovraespórre e derivati => "sovresporre e derivati"
sovraesposizióne, sf. Esposizione di una pellicola sensibile con un tempo di posa superiore a quello normale.
sovraffaticàre,  v. v. tr. Affaticare più del consentito, del dovuto. ~ esaurire,  sfiancare.
  v. intr. pron. Affaticarsi in modo eccessivo.
sovraffollaménto,  sm. Un affollamento superiore al consentito, eccessivo.
  
 sm. overcrowding.
sovraffollàto,  agg. Che è eccessivamente affollato. ~ gremito. <> vuoto.
  
 agg. packed, overcrowded.
sovraggiùngere => "sopraggiungere"
sovraintèndere e derivati => "soprintendere e derivati"
sovralimentàre, v. tr. Fare funzionare un motore a combustione interna in condizioni di sovralimentazione.
sovralimentàto, agg. Che è alimentato in modo superiore al normale. ~ supernutrito. <> sottoalimentato, denutrito.
sovralimentatóre, sm. Ciò che permette di sovralimentare.
sovralimentazióne, sf. Alimentazione in eccesso al normale, in particolare nei motori, condizione di maggiore potenza disponibile.
sovrammercàto => "soprammercato"
Sovramónte Comune in provincia di Belluno (1.818 ab., CAP 32030, TEL. 0439).
sovràna, sf. Moneta d'oro inglese.
sovranaménte, avv. In modo sovrano.
sovranazionàle e derivati => "sopranazionale e derivati"
sovraneggiàre, v. v. tr. Dominare.
  v. intr. Avere il predominio.
sovranità, sf. 1 L'essere o avere autorità di sovrano. 2 Superiorità.
  
 sf. sovereignty.
sovrannaturàle => "soprannaturale"
sovràno, agg. e  sm. agg. 1 Che domina, che è superiore. ~ supremo. 2 Che ha autorità assoluta, non derivante o dipendente da altra autorità. • Stato sovrano. 3 Incontrastato. 4 Riguardante il re.
  sm. Chi è a capo di uno stato monarchico.
  
 agg. 1 sovereign. 2 (fig.) supreme. sm. monarch, sovereign.
  
 franc. soverain, dal lat. superanus soprano.
sovraoccupazióne, sf. Eccessivo impiego dei lavoratori, quando la richiesta di lavoratori è superiore all'offerta.
sovrapopolaménto, sm. Eccessiva crescita della popolazione.
sovrappéso => "soprappeso"
sovrappiù => "soprappiù"
sovrapponìbile, agg. Che può essere sovrapposto.
sovrappopolàre,  v. v. tr. Popolare un territorio al di sopra delle risorse o dei mezzi di  sostentamento che può fornire.
  v. intr. pron. Riempirsi di persone in modo eccessivo.
sovrappopolàto, agg. Popolato in modo eccessivo. ~ sovraffollato.
sovrappopolazióne, sf. Densità eccessiva di popolazione, in un certo territorio.
sovrappórre, v. v. tr. 1 Mettere, posare sopra. 2 Fare una sovrimpressione su una immagine.
  v. intr. pron. 1 Imporsi, mettersi sopra. 2 Accumularsi.
  
 v.  tr. to place one on top of.
sovrappòrta => "soprapporta"
sovrapposizióne, sf. L'effetto di sovrapporre.
sovrappósto, agg. 1 Che è posto sopra. 2 Di fucile con le canne poste in verticale, l'una sull'altra.
sovrapprèzzo, sm. Prezzo  aggiuntivo su quello normale. ~ maggiorazione. <> calo,  sconto.
  
 sm. extra charge, surcharge.
sovrapproduzióne, sf. Produzione di beni, in eccesso rispetto alla domanda.
sovraprèzzo => "soprapprezzo"
sovrasensìbile,  agg. e sm. agg. Riguardante la realtà non percepibile con i sensi.
  sm. Ciò che va oltre la conoscenza sensibile.
sovrasimulazióne, sf. In psicologia, esagerazione di sintomi patologici reali intenzionale.
sovrastàmpa, sf. L'atto di sovrastampare.
sovrastampàre, v. tr. Stampare su un foglio che presenta già delle stampe.
sovrastànte, agg. 1 Che è  situato sopra. 2 Imminente.
  
 agg. overhanging.
sovrastàre, v. v. intr. 1 Stare sopra. ~ ergersi. 2 Incombere. • il pericolo  sovrastava sulla città. 3 Dimostrare superiorità.
  v. tr. 1 Essere situato sopra. 2 Incombere. 3 Essere superiore. • lo sovrastava per intelligenza.
  
 v.  intr. e v. tr. to hang over, to threaten.
  
 da sovra-+ stare.
sovrasterzànte, agg. Che ha tendenza a spostarsi verso il centro di una strada.
sovrastimàre, v. tr. Stimare in valore eccessivo.
sovrastruttùra,  sf. 1 Struttura che si trova sulla parte più alta di una costruzione. 2 Ciò che è superfluo.
  
 sf. superstructure.
sovrattàssa => "soprattassa"
sovreccitàbile, agg. Che si lascia sovreccitare.
sovreccitàre, v. v. tr. Far  eccitare in modo eccessivo.
  v. intr. pron. Eccitarsi in modo eccessivo.
sovreccitazióne, sf. Grande eccitazione, agitazione, frenesia.
sovrespórre, v. tr. Esporre per un tempo eccessivo, rispetto al dovuto.
sovresposizióne, sf. Esposizione di una pellicola fotografica per un tempo troppo elevato rispetto a quello necessario.
sovrespósto, agg. Che è stato esposto per un tempo troppo lungo, sfocato.
sovrimpórre, v. tr. Collocare sopra. ~ sovrapporre.
sovrimpòsta, sf. Imposta  aggiuntiva.
  
 da sovra-+  imposta.
sovrimpressióne, sf. Impressione di immagini su altre immagini.
sovrimprèsso, agg. Che è impresso su un'altra immagine.
sovrintendénte, sm. o sf. 1 Soprintendente. 2 Chi presiede le attività non artistiche di un ente autonomo musicale.
sovrinténdere e derivati => "soprintendere e derivati"
sovrumàno, agg. 1 Superiore alla natura dell'uomo. 2 Grandioso.
  
 agg. superhuman.
sovvenìre, v. v. tr. Soccorrere.
  v. intr. 1Tornare alla memoria, ricordare. • non mi  sovviene il suo nome. 2 Provvedere. • era sovvenuto alle  sue esigenze.
  
 lat. subvenire soccorrere, comp. da sub-+ venire venire.
sovventóre, sm. (f.-trìce) Chi fa una sovvenzione.
sovvenzionaménto, sm. L'atto di sovvenzionare.
sovvenzionàre, v.  tr. Aiutare finanziariamente, fare una sovvenzione. ~ finanziare,  sussidiare.
  
 v.  tr. 1 to subsidize. 2 (finanziare) to finance.
sovvenzióne, sf. Sussidio, denaro  concesso a condizioni molto favorevoli o elargito. ~ aiuto, donazione.
  
 sf. grant, subsidy.
  
 lat.  tardo subventio,-onis, deriv. da subvenire.
sovversióne, sf. L'essere  sovversivo, il sovvertire.
  
 lat. subversio,-onis,  deriv. da subversus, p.p. di subvertere.
sovversivìsmo, sm. sing. L'essere sovversivo.
sovversìvo, agg.  e sm. agg. Che si ribella all'ordine costituito e punta a sovvertirlo. ~ sedizioso.
  sm. Chi sostiene idee rivoluzionarie e agisce contro l'ordine  costituito.
  
 agg. e sm. subversive.
  
 franc. subversif.
sovvertiménto, sm. L'effetto di sovvertire.
Sovvertimento dei sensi Romanzo di S. Zweig (1927).
sovvertìre, v.  tr. 1 Sconvolgere, rivoluzionare. 2 Rovesciare.
  
 v.  tr. to overturn, to subvert.
  
 lat. subvertere,  comp. da sub-+ vertere volgere.
sovvertitóre, sm. (f.-trìce) Chi compie azioni sovversive.
Soyinka, Wole (Abeokuta, Nigeria 1934-) Drammaturgo nigeriano. Tra le opere Danza della foresta (1960) e La morte e il cavaliere del re (1975).
Sòzio, Albèrto (secolo XII) Pittore. Autore di un Crocifisso (1187, Spoleto, Duomo). Gli sono attribuiti alcuni affreschi (Spoleto, Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo).
Sozzàgo Comune in provincia di Novara (732 ab., CAP 28060, TEL. 0321).
sozzerìa, sf. Sozzume.
sózzo, agg. 1 Sporco,  sudicio. 2 Turpe, sordido.
  
 agg. dirty, filthy.
sozzóne, sm. Individuo molto sozzo. ~ degenerato, luridone.
sozzùme, sm. Sudiciume.
sozzùra, sf. Sporcizia. ~ sudiceria, sudiciume.
SP Sigla di Strada Provinciale.
SpA Sigla di Società per Azioni.
Spaak, Catherine (Parigi 1945-) Attrice e conduttrice televisiva. Dopo varie esperienze cinematografiche, esordì sul piccolo schermo interpretando la commedia musicale La vedova allegra (1968). Tra le numerose apparizioni televisive che seguirono, possiamo ricordare gli sceneggiati La gatta (1978) e Affari di famiglia (1989); la conduzione di Forum (1984), Harem (dal 1987 al 1995) e Pascià (dal 1996).
spaccalégna, sm. invar. Chi svolge il lavoro consistente nel tagliare legna.
spaccamontàgne, sm. Spaccone, gradasso.
Spaccanapoli Romanzo di D. Rea (1947).
spaccaòssa, sm. invar. Coltello molto affilato e spesso, in grado di tagliare le ossa.
spaccapiètre, sm. invar. Chi è addetto alla pavimentazione delle strade, usando frammenti di pietre.
spaccàre, v. v. tr. 1 Rompere, spezzare in più parti. • spaccare la faccia a qualcuno,  picchiarlo con violenza; spaccare il minuto, avere una precisione  estrema. 2 Disfare un pacco.
  v. intr. pron. Rompersi in più pezzi. • il vaso si era  spaccato in seguito alla caduta.
  
 e v. intr. pron. 1 to split. 2 (rompere) to break. 3 (legna) to chop.
  
 longob. spahhan; nel significato [2]:  da s-+ deriv. da pacco.
spaccàta, sf. 1 Posizione ginnica con le gambe divaricate al massimo. 2 Azione rapida e sommaria di taglio della legna.
spaccatìmpani, sm. Rumore eccessivo.
spaccàto, agg. e  sm. agg. 1 Rotto, frantumato. 2 Identico, simile.
  sm. 1 Disegno in sezione di un edificio. 2 Analisi delle  parti componenti un insieme. • preparò uno spaccato della situazione  economica della ditta.
spaccatùra,  sf. L'effetto di spaccare o spaccarsi.
 split.
spacchettàre, v. tr. Levare dal pacchetto.
spacciàre, v. v. tr 1 Sbrigare. 2 Vendere, smerciare in grande quantità o velocemente. 3 Contraffare e vendere. • spacciare banconote false, metterle in  circolazione. 4 Considerare senza speranza.
  v. rifl. Dichiararsi, presentarsi per ciò che non si è. • si  spacciava per ufficiale della finanza.
  
 1 (far circolare) to  circulate. 2 (vendere) to sell. 3 (droga) to push, to peddle. 4 (notizie) to spread. 5 (far credere) to pass. v. rifl. to pass  oneself off as, to pretend to be.
  
da dispacciare, dal prov. despachar.
spacciàto, agg. 1 Smerciato. 2 Senza speranza. ~ condannato. <> salvato.
 done for.
spacciatóre,  sm. (f.-trìce) Chi spaccia in modo illegale.
 1 (di denaro falso) dealer. 2 (di droga) peddler, pusher.
spàccio,  sm. (pl.-i) 1 L'effetto di spacciare. 2 Negozio in cui  si vendono le merci più disparate.
  
 sm. 1 trafficking. 2 (negozio aziendale) company store. 3 (vendita) sale.
spàcco, sm. (pl.-chi) 1 Segno, fenditura che rimane su un oggetto quando viene spaccato. 2 Apertura, taglio su abiti maschili o femminili, per comodità.
  
 sm. 1 crack, split. 2 (di gonna) slit. 3 (strappo) tear.
spacconàta, sf. Atteggiamento, discorso da spaccone. ~ gradassata, spacconeria.
spaccóne, sm. Millantatore,  chi vanta capacità e imprese straordinarie.
  
 sm. braggart, boaster.
Spaccone, Lo Film drammatico, americano (1961). Regia di Robert Rossen. Interpreti: Paul Newman, Piper Laurie, Jackie Gleason. Titolo originale: The Hustler
Space Shuttle Sistema di trasporto messo a punto dalla NASA a partire dagli anni Settanta. Il veicolo spaziale è costituito da due stadi: il serbatoio, di 700 t, che alimenta i tre motori e che va perduto nel corso della missione, e l'Orbiter, ovvero il veicolo vero e proprio, di circa 78 t, lungo 45 m, con un'apertura alare di 14,4 m. I due razzi ausiliari (booster) vengono invece recuperati grazie a un paracadute. La prima navicella Space Shuttle, chiamata Columbia, decollò nell'aprile 1981; compì un volo di 54 ore, per un totale di trentasei orbite terrestri. La missione dello Space Shuttle più lunga è stata effettuata nel giugno 1996, con la navicella Columbia in orbita per 17 giorni.
Spacelab Primo laboratorio europeo, messo in orbita da una navetta spaziale statunitense il 28 novembre 1983. È lungo 7 m, ha un diametro di 5 m e una massa di 5 t.
spàda, sf. 1 Arma da  taglio, di varia lunghezza con impugnatura detta elsa, utilizzata nella  scherma. • incrociare le spade, combattere in un duello. 2 Uno dei quattro semi delle carte napoletane. 3 Pesce di mare che  presenta un appuntimento sulla mascella che richiama la forma della spada. 4 Che colpisce come una spada. • la spada della Legge.
  
 sf. sword.
  
 lat. spatha,  dal greco spàthe stecca larga.
spadaccìno, sm. Chi pratica la scherma con la spada.
Spadafòra Comune in provincia di Messina (5.119 ab., CAP 98048, TEL. 090).
spadàio, sm. Artigiano che fabbricava spade.
Spade come labbra Opera di poesia di V. Aleixandre (1932).
spadèlla, sf. Genere di chetognati appartenenti alla famiglia degli Spadellidi.
spadellàre, v. tr. Non colpire il bersaglio.
Spadiciflòre Ordine di piante Monocotiledoni i cui fiori sono disposti in infiorescenze a spadice.
spadìna, sf. Spillone per i capelli.
spadìno, sm. Spada dalle dimensioni ridotte, utilizzata con le uniformi di gala.
spadìsta, sm. (pl.-i) Chi pratica la scherma con la spada.
Spàdola Comune in provincia di Vibo Valentia (821 ab., CAP 88020, TEL. 0963).
Spadolìni, Giovànni (Firenze 1925-Roma 1994) Politico e storico. Studioso di storia del risorgimento, scrisse numerosi saggi tra cui, Il papato socialista (1950), Autunno del risorgimento (1971). Fu direttore del Resto del Carlino (1955-1968), e del Corriere della sera (1968-1972) e dal 1972 senatore per il Partito repubblicano italiano. Più volte ministro, è stato presidente del consiglio dal giugno 1981 al novembre 1982.
spadóna, agg. e  sf. agg. Tipo di pera dalla polpa bianca e succosa.
  sf. Il frutto della pera.
spadóne, sm. Grossa e pesante spada da utilizzare a due mani.
spadroneggiàre, v. intr. Comandare, fare il prepotente. ~ angariare, opprimere.
spaesàto, agg. Smarrito, non a  proprio agio. ~ imbarazzato, disorientato. <> disinvolto.
  
 agg. lost, disorientated.
spaghettàta, sf. Pasto abbondante a base di spaghetti.
spaghetterìa, sf. Locale specializzato nella preparazione di primi piatti di spaghetti.
spaghettièra, sf. Recipiente utilizzato per far scolare l'acqua dagli spaghetti appena cotti.
spaghétto, sm. 1 pl.  Tipo di pasta dalla forma cilindrica sottile e molto allungata. 2 Paura,  spavento.
  
 sm. pl. (pasta) spaghetti.
spaginàre, v. tr. Scompaginare, disfare l'impaginatura.
spagìria, sf. Metodo di preparazione di sostanze minerali, animali o vegetali atto a potenziare i loro principi terapeutici.
spagìrico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla dottrina medica di Paracelso che si basa sullo studio e l'esame critico della natura dei mezzi chimici e sul loro sfruttamento terapeutico.
spagliàre, v. v. tr. Levare la paglia che avvolge un oggetto.
  v. intr. 1 Nutrire con paglia. 2 Spargere la paglia.
  v. intr. pron. Sciupare, perdere il rivestimento in paglia.
Spàgna Monarchia  costituzionale dell'Europa occidentale, nella Penisola Iberica (al paese  appartengono anche i gruppi delle Isole Baleari, nel Mediterraneo e delle Isole  Canarie nell'Atlantico); confina a nord-est con la Francia e Andorra e a ovest  col Portogallo; a sud è separata dal Marocco dallo stretto di Gibilterra, ed è  bagnata a nord dall'oceano Atlantico (golfo di Biscaglia) e a est dal  Mediterraneo.
  Il paese è costituito prevalentemente da un vasto altopiano, la Meseta, la cui  altitudine si aggira mediamente intorno ai 600 m. Essa è delimitata da varie  catene montuose: a nord, la Cordigliera Cantabrica (altezza massima con i Picos  de Europa, 2.648 m) e gli imponenti Pirenei (Pico de Aneto, 3.403 m); a sud, la  Sierra Morena; a ovest la Meseta si estende oltre il confine portoghese, a est  va digradando verso la costa mediterranea. L'interno dell'altopiano è  interrotto da numerose catene montuose: a nord-est il Sistema iberico, che  separa la Meseta dalla valle dell'Ebro; al centro il Sistema Centrale,  costituito dalla Sierra de Gata, la Sierra de Gredos e la Sierra de Guadarrama,  che separano la Vechia Castiglia dalla Nuova; a sud la Sierra Morena, che  fiancheggia la valle del Guadalquivir; il Sistema Betico a ridosso della costa  mediterranea, che raggiunge nella Sierra Nevada le vette più alte di tutta la  penisola (Cerro Mulhacén: 3.478 m).
  L'unica grande pianura spagnola corrisponde alla depressione andalusa, che si  allarga a triangolo verso il golfo di Cadice, racchiusa fra la Sierra Morena e  il Sistema Betico. Le altre pianure si limitano generalmente a brevi aree che  si allargano nella fascia litoranea: più ampia appare la depressione dell'Ebro,  soprattutto in prossimità del delta del fiume.
  La costa atlantica si presenta alta e poco articolata lungo il litorale  settentrionale (golfo di Biscaglia), mentre è incisa da profonde insenature a  nord-ovest.
  Il litorale che si affaccia sul golfo di Cadice si presenta invece basso e  talvolta paludoso ed è interrotto dagli estuari dell'Odiel-Rio Tinto e del Guadalquivir.  La costa mediterranea è piuttosto uniforme: fanno eccezione il golfo di Almeria  e il grande arco del golfo di Valencia. A nord dell'Ebro, tratti bassi si  alternano a zone alte e scoscese, soprattutto in prossimità dei Pirenei (Costa  Brava).
  La Spagna è attraversata da numerosi corsi d'acqua. I principali sono: il Tago,  il Duero, il Guadalquivir e il Guadiana, che tributano all'Atlantico a causa  dell'inclinazione naturale verso ovest della Meseta; l'Ebro, invece, tributa al  Mediterraneo. Esso nasce dalla Cordigliera Cantabrica, percorre l'Aragona  ricevendo l'apporto dei corsi d'acqua dei Pirenei meridionali e del Sistema  Iberico settentrionale, e sfocia a sud di Tarragona con un ampio delta. Fra i  fiumi atlantici, solo il Duero e il Guadalquivir hanno una portata notevole e  regolare: il Guadalquivir in particolare è di notevole importanza ai fini  dell'irrigazione e della navigabilità.
  Le condizioni climatiche del paese variano notevolmente da zona a zona. Tutta  la zona della Meseta, circondata com'è da catene montuose che la riparano dalle  correnti marine, presenta un clima nettamente continentale, con inverni rigidi,  estati molto calde e precipitazioni assai scarse; il litorale orientale è  soggetto invece a un clima mediterraneo, con temperature miti durante l'inverno  e piogge frequenti (soprattutto nei mesi autunnali); la regione settentrionale  presenta un clima temperato oceanico, con precipitazioni frequenti e copiose;  subtropicale infine, diventa il clima nella regione andalusa, con inverni miti,  estati caldissime e piogge scarse.
  Capitale della Spagna è Madrid, grosso centro sede di tutte le principali  attività politiche, amministrative, di servizi, cui si sono aggiunte  recentemente numerose attività industriali. La seconda metropoli spagnola è Barcellona,  grande porto e attivo centro industriale.
  Tra gli altri centri spagnoli di maggior rilievo si annoverano Valencia, sulla  costa orientale, Siviglia, a sud, Malaga, Granada, ricca di esempi mirabili di  architettura araba, Còrdoba, ricca di arte e di storia, Bilbao, sul golfo di  Biscaglia, porto attivissimo e importante centro siderurgico, Saragozza, nella  valle dell'Ebro, centro industriale e commerciale, Salamanca, antica città  universitaria. Tra le mete turistiche più frequentate sono Palma di Maiorca,  Toledo, Las Palmas, e Santa Cruz de Tenerife.
  Una delle fondamentali caratteristiche dell'economia spagnola è la sostanziale  arretratezza del settore agricolo, in parte dovuta all'aridità del territorio e  del clima, in parte all'eccessivo frazionamento della proprietà.
  La cerealicoltura, che fornisce frumento, mais, orzo, riso e segale dà  rendimenti fra i più bassi d'Europa. La patata, al contrario, assicura  generalmente ottimi raccolti. Una grande importanza rivestono le coltivazioni  della vite e dell'ulivo: la Spagna si colloca al terzo posto su scala mondiale  per la produzione di vino, mentre contende il primato all'Italia per la  produzione di olio d'oliva. Nelle zone dell'altopiano dove sono state  realizzate imponenti opere irrigue e nelle pianure costiere del Mediterraneo,  diffuse sono le colture ortofrutticole e industriali; la coltivazione degli  agrumi, in particolare, consente alla Spagna una brillante collocazione su  scala mondiale. Notevoli sono pure i raccolti di fichi, mele, pere, banane, datteri  e mandorle.
  Tra le colture industriali primeggiano la barbabietola da zucchero e il cotone;  diffuse sono le colture del tabacco, della canna da zucchero, del luppolo e di  varie oleaginose.
  Notevole è il patrimonio forestale, soprattutto nella zona settentrionale  (Sistema Cantabrico, Pirenei), che fornisce discrete quantità di legname  (sughero).
  L'allevamento è assai praticato e, nella Meseta in particolare, diffusissimo è  quello ovino, per il quale la Spagna si colloca al secondo posto su scala europea.
  In fase di potenziamento sono l'allevamento bovino e suino: tipico e notevole è  quello dei tori da combattimento nelle zone di Siviglia e Salamanca.
  Attivissimo è il settore della pesca, che alimenta notevoli industrie  conserviere.
  Rilevanti sono le risorse minerarie, in particolare minerali di ferro, piombo,  zinco, piriti, mercurio; cospicua è la produzione di salgemma e sale marino,  mentre le riserve carbonifere e la produzione petrolifera sono limitate e del  tutto insufficienti alle necessità industriali.
  L'industria costituisce una voce fondamentale nell'economia del paese, e copre  praticamente tutti i settori produttivi.
  La siderurgia si concentra nelle Province Basche, in Catalogna (acciai  speciali), nelle Asturie, mentre la metallurgia è più variamente diffusa e  comincia a lavorare, oltre ai minerali locali, anche prodotti di importazione.
  Varie sono le raffinerie di petrolio, ubicate nei centri costieri; uno sviluppo  notevolissimo ha avuto il settore meccanico, rivolto soprattutto alla  costruzione di autoveicoli, aerei, costruzioni navali e ferroviarie  (Barcellona, Madrid, Siviglia, Bilbao, Saragozza).
  Grande espansione ha avuto il settore chimico, che fornisce buone produzioni di  acido solforico, fertilizzanti azotati, materie plastiche.
  Sviluppata è anche l'industria tessile, in particolare quella cotoniera e  rappresentati sono il settore dell'abbigliamento, del cemento, della carta, del  vetro, le manifatture di tabacchi e l'industria alimentare (zuccherifici,  birrifici, stabilimenti lattiero-caseari, conservifici, oleifici).
  Una risorsa fondamentale è costituita dal turismo, che riesce in gran parte a  colmare il deficit della bilancia commerciale.
  STORIA I primi abitanti della Spagna sono i celtiberi, sorti dalla  fusione dei celti e degli iberi. Dopo il 1100 a. C. fenici e greci fondano  colonie sulle coste mediterranee.
  La Spagna entra nella storia verso il III sec. a. C. con la dominazione di  Cartagine della parte orientale. Nel 201 a. C. la Spagna viene sottomessa ai  romani, malgrado le resistenze interne (Sertorio) che durano fino ad Augusto.  Alla dissoluzione della potenza romana sono i vandali che invadono il paese,  seguiti dai visigoti che penetrano in Spagna nel 412. Essi vi instaurano una  monarchia brillante, cattolica a partire dal re Recaredo (589), distrutta dagli  arabi nel 711.
  L'emirato omayyade di Cordoba si proclama indipendente. Califfato nel 929, si  mantiene fino al 1031. La sua disgregazione favorisce in seguito la reconquista a partire dal nord, nel quale si creano stati cristiani. Dal 1085 (presa di  Toledo da parte di Alfonso VI) al 1248 (presa di Siviglia da parte di  Ferdinando III), i musulmani sono respinti fino nel regno di Granada. Nel 1492  essi vengono definitivamente cacciati dai re cattolici, Ferdinando  d'Aragona e Isabella di Castiglia, sposatisi nel 1469.
  Il XVI sec. è l'apogeo della monarchia spagnola; oltre alle conquiste coloniali  in America, Carlo I (1516-1556), imperatore come Carlo V nel 1519, incorpora  nei propri domini i territori austriaci degli Asburgo e Filippo II (1556-1598)  eredita il Portogallo (1580). L'insieme, eterogeneo e pericoloso per  l'equilibrio europeo, si disaggrega; la sconfitta dell'Invincibile Armada  (1588) prelude a questa decadenza, contrassegnata in modo eclatante dalla  perdita del Portogallo (1640). L'estinzione della casa degli Asburgo consente  l'ascesa di Filippo IV di Borbone, nipote di Luigi XIV: è la guerra di  successione di Spagna (1701-1716). Carlo III (1759-1788), despota illuminato, è  il più brillante rappresentante della dinastia Borbone che ha trionfato. Nel  1814 i Borboni, cacciati da Napoleone I, che impone come re il fratello  Giuseppe (1808), sono restaurati dopo l'eroica guerra di indipendenza.  Ferdinando VII, sostenuto dall'intervento francese nel 1823, imposta una  monarchia assoluta e perde le colonie d'America. La regina Isabella (1833-1838)  deve lottare contro i carlisti, sostenitori di suo zio Carlos, e viene  infine sconfitta.
  Il breve regno di Amedeo I (1870-1873) è contrassegnato dalla reggenza del  maresciallo Serrano (fino al 1871) e dall'abdicazione del re due anni più  tardi. Nel 1873 viene proclamata la repubblica; un'insurrezione carlista è  repressa, ma con un nuovo colpo di stato il figlio di Isabella, Alfonso II  (1874-1885), viene infine proclamato re. La reggenza di Maria Cristina (fino al  1902) e il regno di Alfonso XIII sono contrassegnati da disordini. La Spagna  perde Cuba, le Filippine e Porto Rico, alla fine della guerra contro gli Stati  Uniti (1898); si sviluppano movimenti anarchici e nazionalisti (Paesi Baschi,  Catalogna). Nel 1923 Primo de Rivera instaura la prima dittatura, relativamente  moderata. Nel 1931 le elezioni municipali sono una sconfitta per la sovranità;  Alfonso XIII abbandona la Spagna e viene proclamata la repubblica (14 aprile).
  Nel febbraio 1936 il Fronte Popolare vince le elezioni, ma a luglio la  rivolta del generale Franco segna l'inizio della guerra civile spagnola,  terminata con la vittoria dei franchisti. Franco, caudillo, capo di  stato a vita, governa con un partito unico. Il potere legislativo è lasciato  alle Cortes, assemblea non eletta (1942). Durante la seconda guerra  mondiale, la Spagna, favorevole all'Asse, rimane in posizione di non  belligeranza.
  Nel 1969 Franco sceglie Juan Carlos di Borbone come successore. Dopo la morte  di Franco (1975), Juan Carlos I, che si oppone nel 1981 a un tentativo di colpo  di stato militare, avvia la democratizzazione del regime. Esso viene aiutato in  questa impresa dal governo centrista di A. Suarez (1976-1981) e quindi da  quello socialista di F. Gonzales (a partire dal 1982). Nel 1978 la nuova  costituzione ristabilisce le istituzioni rappresentative e crea governi  autonomi nelle diciassette regioni del paese. Nel 1982 la Spagna aderisce alla  NATO e nel 1986 il paese conferma con un referendum la sua adesione a queste  istituzioni ed entra nella CEE. Nel 1996 sconfiggendo il partito socialista  operaio (PSOE) di F. Gonzales, il partito popolare (PP, destra), guidato da  José Maria Azn´r, vince le elezioni.
  • Abitanti-39.200.000
  Superficie-504.782 km2
  Densità-77,6 ab./km2
  Capitale-Madrid
  Governo-Monarchia costituzionale
  Moneta-Peseta
  Lingua-Spagnolo (castigliano), catalano, basco e gallego
  Religione-Cattolica
Spàgna, piàzza di Una delle piazze  più famose di Roma, affollata dai turisti di tutto il mondo a ogni ora. Il nome  deriva dal fatto che nel XVII sec. l'ambasciata di Spagna fu insediata nel  palazzo di Spagna e la zona limitrofa, compresa tra le vie più celebri (via dei  Condotti, via del Corso e via della Mercede), venne considerata territorio  spagnolo. La piazza fu da sempre scenario di manifestazioni grandiose: spagnoli  e francesi rivaleggiavano per organizzare manifestazioni sempre più sfarzose,  dalle feste per il compleanno della regina spagnola a quelle per celebrare la  revoca dell'editto di Nantes. Sovrasta la piazza la celebre scalinata di  Trinità dei Monti, ai cui piedi si può ammirare la fontana della Barcaccia,  opera di G. Lorenzo Bernini o di suo padre Pietro, quasi sempre affollata di  turisti in cerca di refrigerio e di riposo. Questa piazza fu frequentata da  molti uomini famosi: una testimonianza di cultura è stata lasciata dalla casa  in cui soggiornò il poeta romantico John Keats, su un angolo della scalinata (a  destra per chi guarda con le spalle alla fontana della Barcaccia). Keats  terminò la sua breve vita a Roma a soli 25 anni, malato di tisi. Nel 1906 la  casa fu acquistata da un'associazione culturale (Fondazione Keats-Shelley  Memorial) dedicata ai due poeti romantici inglesi legati alla città di Roma;  entrambi vi sono sepolti nel cimitero protestante di via Caio Cestio, assieme  al pittore Joseph Severn, amico di Keats e Julius Goethe, figlio di Johan  Wolfang von Goethe, grande esponente della cultura tedesca. La casa di Keats è  aperta al pubblico: si può visitare la stanza in cui morì e ammirare alcuni  ritratti realizzati da pittori contemporanei a Keats.
  Dalla piazza di Spagna, alzando lo sguardo sulla scalinata, si può ammirare la  chiesa di Trinità dei Monti.
spagnòla, sf. Epidemia influenzale.
spagnoleggiàre, v. intr. Comportarsi in modo spagnolesco.
spagnolésco, agg. (pl.-chi) Da spagnolo, per quanto riguarda i modi sfarzosi e altezzosi.
spagnolétta, sf. 1 Piccolo arrotolamento ordinato di filati. 2 Meccanismo di chiusura delle imposte. 3 Arachide.
spagnolìsmo, sm. Ispanismo, espressione, atteggiamento tipicamente da spagnoli.
spagnòlo, agg. e  sm. agg. Della Spagna.
  sm. 1 Abitante della Spagna. 2 Lingua parlata in Spagna.
  
 agg. Spanish. sm. 1 (lingua) Spanish. 2 (abitante) Spaniard.
  • Lingua neolatina comprendente vari dialetti. È la lingua ufficiale  della Spagna e dei seguenti paesi latino-americani: Messico, Guatemala, El  Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Cuba, Venezuela, Colombia,  Ecuador, Perù, Cile, Bolivia, Paraguay, Uruguay e Argentina. (Nella penisola  iberica si parlano tre altre lingue: il gallego in Galizia; il basco nelle  Province Basche; il catalano nella Catalogna.) La lingua spagnola ha  come base il dialetto castigliano, che si impose con l'editto di Toledo (1253)  e successivamente si estese con la Reconquista. La maggior parte del lessico  spagnolo è di origine latina, ma si rileva la presenza di numerosi termini  arabi (facilmente riconoscibili per l'iniziale al-corrispondente all'articolo  arabo) e di termini provenienti dalle culture dei Paesi d'oltremare. La struttura  grammaticale è simile a quella delle altre lingue romanze. La lingua spagnola è  una delle grandi lingue di cultura e di comunicazione internazionale, parlata  oggi da circa 250 milioni di persone. La produzione letteraria in lingua  spagnola è ricca e vitale e continua a fornire contributi originali. Tra gli  autori di lingua spagnola, si ricordano Fernando de Rojas, Francisco Gómez de  Quevedo, Santa Teresa di Gesù, San Giovanni della Croce, Miguel de Cervantes  Saavedra, Lope de Vega, Tirso de Molina, Calderón de la Barca, Miguel de  Unamuno, Ortega y Gasset, Pablo Neruda, Antonio Machado, Juan Ramón Jiménez,  Federico García Lorca.
spàgo, sm. (pl.-ghi) 1 Filo, corda sottile utilizzata per vari scopi, cuciture, legacci ecc. 2 Spavento, paura.
  
 sm. twine, string.
spaiàre, v. tr. Disaccoppiare, separare oggetti comunemente in coppia.
spaiàto, agg. Singolo, senza  il corrispondente elemento della coppia.
  
 agg. unmatched, odd.
Spaìni, Albèrto (Trieste 1892-Roma 1975) Giornalista e scrittore. Collaboratore de La Voce e de Il resto del Carlino, fu direttore de Il Giornale di Napoli. Tra le opere di narrativa Viaggi di Bertoldo (1930) e La moglie del vescovo (1935).
spàlace, sm. Mammifero (Spalax orientalis) della famiglia degli Spalacidi e dell'ordine dei Roditori. Di aspetto simile alla talpa, misura anche 30 cm. Vive nelle steppe dell'Europa sudorientale. Si nutre di radici che si procura scavando gallerie.
Spalàcidi Famiglia di Mammiferi Roditori Miomorfi a cui appartiene il solo genere spalace i cui individui sono Roditori dal corpo tozzo e muniti di robuste unghie.
spalancàre, v. v. tr. Aprire  totalmente.
  v. intr. pron. Aprirsi completamente.
  
 v.  tr. to throw open, to open wide. v. intr. pron. to burst  open, to open wide.
spalancàto, agg. Che è  completamente aperto.
  
 agg. wide open.
spalàre, v. tr. 1 Levare  utilizzando una pala. 2 Rivoltare, sollevare in aria.
  
 v.  tr. to shovel.
spalàta, sf. L'atto di spalare.
Spàlato Città (169.000 ab.) della Croazia, sulla costa Dalmata. Porto commerciale, tra i principali del paese, è sede di industrie alimentari, tessili, chimiche, cantieristiche, rinomata anche per il turismo balneare. Fondata da coloni greci nel III sec. a. C. ebbe un grande sviluppo sotto la dominazione romana, con l'imperatore Diocleziano. Sotto la dominazione di Venezia dal 1420 al 1797, passò poi agli austriaci dal 1814 al 1818. Tra i monumenti il più grandioso è il palazzo di Diocleziano (293-305), le cui mura racchiudono la parte vecchia della città, la cattedrale di San Doimo (XII-XVII sec.), il palazzo del Municipio (XV sec.), la torre dell'Orologio (XVI sec.), e le fortificazioni veneziane del XVII sec.
spalatóre, sm. Chi spala.
spalatrìce, sf. Macchina utilizzata per spalare, in particolare la neve.
spalatùra, sf. L'operazione di spalare.
spàlla, sf. 1 Parte  del corpo umano fra l'estremità superiore e laterale della scapola e quella  superiore dell'omero, il cui capo articolare penetra nella cavità glenoide  della scapola e può ruotare in quasi tutte le direzioni. 2 (spec. pl.)  Schiena, dorso, responsabilità. 3 Parte di un vestito che si adagia  sulla spalla. 4 Articolo di un giornale che si trova nell'angolo in alto  sinistro. 5 Nel teatro, attore che sostiene il ruolo di contraddittore  del comico e gli dà la battuta.
  
 sf. 1 shoulder. 2 (teatrale) stooge. 3 (dorso) sf. pl. back.
  
 lat. spatula,  dimin. di spatha spatola.
Spallanzàni, Làzzaro (Scandiano 1729-Pavia 1799) Biologo. È considerato uno dei fondatori della moderna biologia, per le sue ricerche nelle scienze naturali, in embriologia, fisiologia e anatomia. Riprodusse in vitro il fenomeno della digestione, effettuò importanti ricerche sulla generazione spontanea dei microrganismi, di cui negò l'esistenza, studiò la meccanica circolatoria e respiratoria e dimostrò la respirazione cutanea degli Anfibi. Dimostrò nella riproduzione sessuale, la necessità della fusione tra uovo e spermatozoo, studiò il volo dei pipistrelli e l'azione del succo gastrico.
spallàta, sf. 1 Colpo dato con la spalla. 2 Il movimento consistente nell'alzare le spalle.
spalleggiàre, v. v. tr. Appoggiare,  sostenere, proteggere.
  v. intr. pron. 1 Farsi forte dell'aiuto di qualcuno. 2 Sostenersi vicendevolmente.
  
 v.  tr. to support, to back up.
spallétta, sf. 1 Rialzo in muratura, costruito sui margini di un fiume. 2 Costruzione in muratura di una finestra sulla quale si appoggiano le imposte.
spallièra, sf. 1 Parte  del sedile su cui viene appoggiata la schiena. 2 Sponda posta alla testa  o ai piedi del letto. 3 Siepe, insieme di piante. 4 Attrezzo da  ginnastica, simile a una scala a pioli.
  
 sf. 1 (alla testa del letto) headboard. 2 (ai piedi del letto)  footboard. 3 (di sedia) back.
spallìna, sf. 1 Ornamento indicante il grado di un militare, posto su ciascuna spalla della  divisa. • guadagnare le spalline, essere promosso a ufficiale. 2 Piccola striscia di tessuto che sostiene sulle spalle alcuni indumenti  femminili. 3 Imbottitura all'interno degli abiti posta in corrispondenza  della spalla.
  
 sf. 1 (di divisa) epaulette. 2 (imbottitura) shoulder pad. 3 (di indumento) shoulder strap.
  
 dimin.  di spalla.
spallùccia, sf. pl. (pl.-ce) L'atto di stringere, sollevare le spalle per esprimere indecisione, sconforto, disinteresse.
spallucciàta, sf. L'atto di alzare le spalle.
spalmàre, v. tr. Stendere su una  superficie una sostanza cremosa, pastosa. ~ spargere.
  
 v.  tr. to spread.
spalmatrìce, sf. Macchina che effettua la spalmatura di sostanze chimiche su una certa superficie.
spalmatùra, sf. L'operazione di spalmare.
spàlto, sm. 1 Fortificazione, muro di rinforzo. 2 Gradinata di uno stadio.
  
 sm. (gradinata) pl. terracing.
spamming, sm. invar. Spedizione di e-mail non richiesta dai destinatari.
spampanàre, v. v. tr. Levare  i pampini delle viti.
  v. intr. pron. 1 Perdere i pampini. 2 Aprirsi  completamente.
spampanàto, agg. 1 Senza pampini. 2 Completamente aperto.
spampanatùra, sf. L'atto di spampanare.
spanàre, v. v. tr. Rovinare,  consumare la filettatura delle viti.
  v. intr. pron. Perdere la filettatura.
spanàto, agg. Senza filettatura, non più in grado di fissare.
spanciàre, v. v. tr. Sbudellare.
  v. intr. 1 Tuffarsi battendo rumorosamente la pancia. 2 Rigonfiarsi.
  v. intr. pron. Sbellicarsi dalle risate.
spanciàta, sf. 1 Colpo preso sulla pancia, durante un tuffo. 2 Grande scorpacciata.
spàndere, v. v. tr. 1 Versare intorno, spargere. • spandere lacrime, piangere  copiosamente. 2 Diffondere, divulgare. • quel giornale  spandeva continuamente delle false notizie. 3 Stendere  uniformemente.
  v. intr. pron. 1 Allargarsi, diffondersi. 2 Divulgarsi.
  
 v.  tr. 1 to spread. 2 (versare) to shed, to pour out. v.  intr. pron. to spread.
  
 lat. expandere spiegare, comp. da ex-+ pandere aprire.
spandicéra, sm. invar. Spazzola utilizzata per stendere la cera sui pavimenti.
spandiconcìme, sm. invar. Macchina agricola che sparge letame e concimi sui campi.
spandifièno, sm. invar. Macchina agricola che rivolta e distende il fieno sull'aia per farlo essiccare in modo più veloce.
spandisàle, sm. invar. Macchina che permette di spandere il sale sulle strade innevate.
spaniàre, v. v. tr. Liberare  dalla pania.
  v. intr. pron. Liberarsi dalla pania.
spaniel, sm. invar. 1 Vecchia denominazione di razze di cani da cerca di origine inglese. 2 Attualmente, denominazione generica di razze di cani da compagnia e da caccia derivanti dagli épagneul che vennero importati anticamente in Inghilterra.
spànna, sf. Dimensione corrispondente all'apertura del palmo della mano.
spannàre, v. tr. Scremare il latte.
spannocchiàre, v. tr. Levare le foglie dalle pannocchie di granturco.
spannocchiatùra, sf. L'atto di spannocchiare.
spanoginìa, sf. In una specie o in una popolazione, inferiorità numerica delle femmine rispetto ai maschi.
spantanàre, v. tr. 1 Tirare fuori da un pantano. 2 Trarre d'impaccio.
Spanzòtti, Giàn Martìno (ca. 1450-Torino 1528) Pittore. Tra le opere Storie di Cristo (Ivrea, ex Chiesa di San Bernardino) e Elemosina di Sant'Antonio Pierozzi (1523-1528, Torino, San Domenico).
spaparacchiàrsi, v. rifl. Sdraiarsi completamente in una posizione scomposta e comoda.
spappagallàre, v. intr. 1 Mutuare il comportamento del pappagallo, ripetendo le parole di altri. 2 Chiacchierare scioccamente.
spappolaménto, sm. L'effetto di spappolare o spappolarsi.
spappolàre, v. v. tr. Ridurre  in poltiglia. • quel proiettile alla testa, gli spappolò il cervello.
  v. intr. pron. Ridursi in poltiglia. • la frutta era talmente  matura che si spappolava in mano.
  
 da s-+  deriv. da pappa.
sparachiòdi, sm. invar. Attrezzo a pressione che permette di piantare i chiodi senza il martello.
sparagnàre, v. tr. 1 Risparmiane oltremisura. 2 Mettere da parte scrupolosamente.
sparagnìno, agg. Tirchio, parsimonioso.
sparanéve, sm. Macchina che permette di innevare artificialmente le piste da sci.
Sparanìse Comune in provincia di Caserta (7.220 ab., CAP 81056, TEL. 0823).
sparàre, v. tr. 1 Far  partire uno o più colpi da un'arma da fuoco. • sparare a salve. 2 Colpire, tirare in modo violento. 3 Raccontare grosse panzane. • spararle  grosse. 4 Squarciare il ventre con un taglio.
  
 v.  tr. to fire, to shoot.
  
 da s-+ parare.
sparàta, sf. 1 L'atto di sparare. 2 Il raccontare grosse panzane, storie inverosimili.
sparàto, agg. e  sm. agg. Rapido, veloce. ~ fulmineo, velocissimo.
  sm. Apertura sulla parte anteriore degli abiti da sera maschili, in  particolare la parte inamidata delle camicie.
sparatóre, sm. (f.-trìce) Colui  che spara.
  
 sm. gunman.
sparatòria, sf. Conflitto a  fuoco in cui le parti contrapposte esplodono vari colpi d'arma da fuoco.
  
 sf. 1 shoot-out, gunfight, exchange of shots.
sparecchiàre, v.  tr. 1 Levare da tavola piatti e posate, al termine del pasto. 2 Mangiare avidamente.
  
 v.  tr. to clear the table.
sparéggio, sm. (pl.-gi) 1 Disavanzo di bilancio. 2 Prova per risolvere conflitti di parità al  termine di una gara.
  
 sm. 1 (disavanzo) deficit, unbalance. 2 (sport, tennis) deciding set,  (basket) play-off. 3 (a carte) rubber game.
sparganium Genere di piante erbacee che vivono nelle acque delle regioni fredde o temperate.
sparganothis, sf. invar. Genere di Insetti Lepidotteri eteroneuri appartenenti alla famiglia dei Tortricidi.
spàrgere, v. v. tr. 1 Gettare, lanciare, distribuire in più punti distinti. <> radunare. 2 Diffondere, divulgare. • spargere zizzania, aizzare odio  e contrasti. 3 Versare. • spargere sangue per una giusta causa,  combattere in modo sanguinoso.
  v. intr. pron. 1 Distribuirsi. 2 Divulgarsi.
  
 v.  tr. 1 to scatter. 2 (versare) to spill. 3 (sale ecc.)  to sprinkle. 4 (notizie) to spread. 5 (emanare) to give off. v.  rifl. to spread.
  
 lat. spargere.
Spàrgi Isola granitica del mar Tirreno situata vicino alla costa nord-est della Sardegna. Fa parte del comune della Maddalena, in provincia di Sassari.
spargiménto, sm. L'effetto di  spargere.
  
 sm. strewing, scattering, spilling.
spargipépe, sm. invar. Piccolo contenitore dal tappo bucherellato che permette di condire le pietanze con pepe.
spargisàle, sm. invar. Piccolo contenitore dal tappo bucherellato che permette di condire le pietanze con sale.
Spàridi Famiglia di Pesci Perciformi dalle carni pregiate che vivono nei mari caldi e si nutrono di crostacei e molluschi. Ha il corpo robusto ricoperto di scaglie ctenoidi o cicloidi.
sparigliàre, v. tr. Scompagnare, separare una pariglia.
sparìre, v. intr. 1 Sottrarsi rapidamente alla vista altrui. • sparire dalla faccia della  terra, morire. 2 Scomparire. • continuavano a sparirgli  documenti riservati. 3 Consumarsi.
  
 v. intr. to disappear.
  
 da apparire,  sostituendo s-a a-.
sparizióne, sf. L'effetto dello  sparire.
  
 sf. disappearance.
Spark, Muriel (Edimburgo 1918-) Romanziere. Tra le opere La ballata di Peckham Rye (1960) e Gli anni in fiore della signorina Brodie (1961).
sparlàre, v.  intr. 1 Parlare male di qualcuno. 2 Parlare a sproposito.
  
 v.  intr. to speak ill of, to run down.
sparnazzàre, v. tr. 1 Spargere il becchime starnazzando. 2 Gettare qua e là. ~ sparpagliare.
spàro, sm. 1 Esplosione prodotta da un'arma da fuoco. 2 Rumore corrispondente  all'esplosione.
  
 sm. shot.
Sparòne Comune in provincia di Torino (1.223 ab., CAP 10080, TEL. 0124).
sparpagliaménto, sm. Lo sparpagliare o sparpagliarsi.
sparpagliàre, v. v. tr. Spargere  intorno senza un ordine, disseminare.
  v. intr. pron. Spargersi, disseminarsi, distribuirsi senza ordine.
  
 v.  tr. e v. intr. pron. to scatter.
sparpagliàto, agg. Diffuso, sparso.
sparring partner, loc. sost. m. invar. Pugile che combatte contro un altro per allenarlo.
spàrso, agg. 1 Diffuso, distribuito senza ordine. 2 Cosparso, versato.
  
 agg. 1 scattered. 2 (sciolto) loose. 3 (versato) shed.
Spàrta Città (13.000 ab.) della Grecia, nel Peloponneso meridionale, capoluogo del nomo di Laconia. Sparta antica era posizionata su sei colli, cinta da mura. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce il santuario di Artemide Orthia e i resti di un tempietto del IX sec. a. C. Sull'Acropoli, con mura romane e bizantine c'era il tempio di Atena. Le origini di Sparta sono collegate con l'invasione dorica della Grecia nel 1200 a. C. Il nuovo stato dorico, retto secondo un sistema militarizzato e con le leggi di Licurgo, divenne ben presto molto potente. Infatti nel 550 a. C. Sparta dominava gran parte del Peloponneso e costituiva la più grande potenza del mondo ellenico. Grande strumento del suo predominio fu la lega peloponnesiaca nella quale entravano, come alleati, i popoli vinti. La popolazione era divisa in spartiati (cittadini di pieno diritto), perieci (liberi, ma esclusi dalle cariche pubbliche) e iloti (privi di ogni diritto). Erano previsti, come organi di governo, due re, ventotto geronti (anziani che costituivano il senato), l'apella (assemblea popolare), gli efori (ispettori), cinque magistrati. La rivalità con Atene si trasformò in conflitto aperto che portò all'abbattimento di Atene (404 a. C.) e all'affermazione dell'egemonia di Sparta sulla Grecia. Perse il suo predominio dopo la sconfitta inflittale dai tebani a Mantinea (362). Assorbita dallo stato romano, fu occupata dai turchi nel 1460, tornò alla Grecia definitivamente nel 1828.
spartachìsmo, sm. Movimento sorto in Germania alla fine della prima guerra mondiale che sosteneva la necessità di attuare una rivoluzione comunista sul modello sovietico.
spartachìsta,  agg., sm. e sf. (pl. m.-i) agg. 1 Relativo allo spartachismo. 2 Di seguace dello spartachismo.
  sm. Di seguace dello spartachismo.
Spàrtaco (?-71 a. C.) Gladiatore di origine tracia. Nel 73 a. C., raccolto un esercito di schiavi ribelli e gladiatori, raggiunse Modena (72 a. C.). Scese poi verso sud, si scontrò con le legioni di M. Licinio Crasso che lo bloccò nei pressi di Sibari. L'esercito fu diviso in due e poi sterminato verso il fiume Silaro, in Lucania. Spartaco morì in battaglia insieme a 5.000 schiavi. Altre 6.000 superstiti furono crocifissi.
Spàrtaco, léga di Organizzazione politica formatasi in Germania nel 1914-1915 per opera di alcuni dirigenti del Partito socialdemocratico tedesco, tra cui L. Luxemburg, T. Lange, K. Liebknecht, C. Zetkin. Oppositori del partito, si schierarono contro la guerra imperialista e sostennero la necessità di una rifondazione della socialdemocrazia. Nel 1917 sostennero la rivoluzione russa e nel 1918, con la confluenza di altri gruppi, diedero vita al Partito comunista tedesco. Nel 1919 parteciparono all'insurrezione di Berlino, ma la rivolta fu repressa e molti dirigenti vi trovarono la morte.
Spartacus Film storico, americano (1961). Regia di Stanley Kubrick. Interpreti: Kirk Douglas, Jean Simmons, Laurence Olivier. Titolo originale: Spartacus
spartanaménte, avv. In modo austero, frugale.
spartàno, agg. e  sm. agg. 1 Di Sparta. 2 Austero. • alla spartana,  con grande austerità.
  sm. Abitante di Sparta.
  
 lat. Spartanus.
spartiàcque, sm. invar. Catena montuosa che separa i bacini idrografici situati su due versanti opposti.
spartinéve, sm. invar. 1 Dispositivo a forma di lama inclinata, posto sulla parte anteriore di alcuni mezzi per liberare la strada dalla neve. 2 Veicolo che porta la lama spartineve.
spartìre, v. tr. Dividere in più  parti con altri.
  
 v.  tr. to share out.
spartìto, agg. e  sm. agg. Che viene suddiviso, distribuito a più persone.
  sm. Rappresentazione scritta di una composizione strumentale.
  
 sm. score.
spartitóre, sm. (f.-trìce) Chi spartisce.
spartitràffico,  sm. invar. Suddivisione fra le corsie di una strada, in muratura o altro materiale.
  
 sm. invar. central reservation.
spartitùra, sf. Suddivisione, spartizione.
Spartivènto, càpo Promontorio della Calabria sudorientale, sulla costa ionica.
spartizióne, sf. L'atto di  spartire.
  
 sf. sharing out.
Spartizione, La Romanzo di P. Chiara (1964).
spàrto, agg. e  sm. agg. 1 Divaricato, aperto, spalancato. ~ allargato. 2 Sparso.
  sm. Fibra utilizzata per cordami, stuoie, ricavata da una pianta che  cresce in Africa settentrionale.
  
 come  sm. dal lat. spartum, dal greco spàrton.
sparùto, agg. 1 Magro. 2 Poco consistente, esiguo.
  
 agg. 1 small. 2 (viso) haggard.
sparvière, o  sparvièro, sm. 1 Uccello. 2 Arnese da muratore, formato da una piccola tavola e  da un manico posto su una delle due facciate.
  
 sm. sparrowhawk.
  • Uccello (Accipiter nisus) della famiglia degli Accipitridi e  dell'ordine dei Falconiformi. Di colore grigio scuro, vive nelle foreste  dell'Europa, dell'Africa settentrionale e dell'Asia centrale. Si nutre di  uccelli che spesso cattura in volo.
spasimànte, agg.  e sm. agg. Che spasima, innamorato.
  sm. Corteggiatore.
  
 sm. suitor.
spasimàre, v.  intr. 1 Soffrire le pene d'amore. • spasimava per quella ragazza e  non voleva perderla. 2 Soffrire di spasimi. • spasimare  per la fame.
  
 v.  intr. 1 to be in agony. 2 (fig.) to yearn to do.
  
 deriv.  da spasimo.
spàsimo, sm. 1 Sofferenza morale, struggimento. 2 Dolore fisico intenso.
  
 sm. pang, spasm.
spàsmo, sm. Contrazione  involontaria di un muscolo.
  
 sm. pang, spasm.
  
 lat. spasmus.
spasmòdico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che causa spasimi. 2 Che causa spasmi.
  
 agg. 1 (med.) spasmodic. 2 (angoscioso) agonizing.
spasmofilìa, sf. Condizione morbosa contraddistinta da ipereccitabilità muscolare.
spassàre, v. v. tr. Divertire.
  v. intr. pron. Divertirsi, svagarsi.
spassionàto, agg. Imparziale,  obiettivo nel valutare.
  
 agg. impartial, dispassionate.
spàsso, sm. 1 Divertimento, svago. 2 Passeggiata.
  
 sm. 1 fun, amusement. 2 (andare a spasso) to go out for a walk.
spassóso, agg. Molto  divertente.
  
 agg. amusing, funny.
spàstico, agg. e  sm. (pl. m.-ci) agg. Relativo a spasmi. • paresi spastica.
  sm. Chi non è in grado di coordinare i movimenti, in seguito a paralisi. • lavorava in un centro di rieducazione per spastici.
  
 deriv.  da spasmo.
spàta, sf. Brattea che sottende lo spadice.
Spatangoidèi Ordine di Echinodermi Echinoidi irregolari aventi il corpo a forma di cuore.
spatangus, sm. invar. Genere di Echinodermi Echinoidi appartenenti alla famiglia degli Spatangiti.
spàto, sm. Materiale facilmente sfaldabile, non metallico, a struttura cristallina.
spàtola, sf. 1 Arnese  con un'estremità appiattita e allargata, utilizzato per stuccare o mescolare  sostanze pastose. • a spatola, che ha forma di spatola. 2 Uccello.
  
 sf. 1 spatula. 2 (di muratore) trowel.
  
 lat. spatula.
  • Uccello (Platalea leucorodia) della famiglia dei  Treschiornitidi e dell'ordine dei Ciconiformi. Di colore bianco con le zampe  scure, è dotato di un caratteristico becco appiattito. Si ciba di insetti e di  pesci.
spauràcchio, sm. (pl.-chi) 1 Spaventapasseri. 2 Ciò che incute terrore.
  
 sm. scarecrow.
spauràre, v. v. tr. Mettere paura, impaurire. ~ spaventare.
  v. intr. pron. 1 Spaventarsi. ~ impaurirsi. 2 Sgomentarsi. ~ atterrirsi.
spaurìre, v. v. tr. Spaventare,  intimorire.
  v. intr. pron. Spaventarsi, intimorirsi.
  
 v.  tr. to terrify, to frighten.
spaurìto, agg. Molto impaurito,  spaventato.
  
 agg. frightened.
spavalderìa, sf. L'essere spavaldo.
spavàldo, agg. Audace,  baldanzoso, che ostenta grande sicurezza. <> timido.
  
 agg. arrogant, bold.
Spavènta, Sìlvio (Bomba 1822-Roma 1893) Uomo politico. Deputato al parlamento fu protagonista nel 1848 dei moti rivoluzionari napoletani, fondò la setta segreta antiborbonica con L. Settembrini e C. Braico, per cui fu arrestato nel 1849 e condannato all'ergastolo. La pena fu commutata, nel 1859, nell'esilio. Dopo la costituzione del regno d'Italia, fu deputato della destra dal 1862, ricoprendo vari incarichi ministeriali, tra cui quello di ministro dei lavori pubblici (1873-1876). Legò il suo nome alla battaglia per la statalizzazione delle ferrovie.
spaventapàsseri,  sm. invar. Fantoccio posto nei campi per spaventare gli uccelli e impedire loro di  mangiare le sementi.
  
 sm. invar. scarecrow.
Spaventapasseri, Lo Film drammatico, americano (1973). Regia di Jerry Schatzberg. Interpreti: Gene Hackman, Al Pacino, Dorothy Tristam. Titolo originale: Scarecrow
spaventàre, v. v. tr. Intimorire,  mettere paura. • cercava di spaventarla con delle minacce.
  v. intr. pron. Essere colto da paura, spavento. • si  spaventava al pensiero di ciò che lo attendeva.
  
 v.  tr. to scare, to frighten. v. intr. pron. to get scared, to  get frightened.
  
 lat.  volg. expaventare, da expavere spaventarsi.
spaventàto, agg. Impaurito, atterrito.
spaventévole, agg. Che fa paura, spavento.
spavènto, sm. Grande paura  improvvisa, violenta emozione.
  
 sm. fear, fright.
spaventosità, sf. invar. L'essere spaventoso.
spaventóso, agg. 1 Impressionante, che provoca spavento.
  
 agg. frightful, dreadful, terrible.
spaziàle, agg. Riguardante lo spazio.
spazialità, sf. invar. 1 L'essere spaziale. 2 Rappresentazione artistica dello spazio, in particolare la prospettiva.
spazialménte, avv. Dal punto di vista dell'occupazione dello spazio.
Spaziàni, Marìa Luìsa (Torino 1924-) Poetessa e saggista. Nelle sue composizioni confluiscono suggestioni dell'ermetismo e ricerche personali dell'autrice. Negli ultimi lavori, si rileva un tono più colloquiale e narrativo. Tra le opere, Primavera a Parigi (1954), Il gong (1962), Utilità della memoria (1967), Ultrasuoni (1976), Geometria del disordine (1981), La stella del libero arbitrio (1986), Torri di vedetta (1990). Ha pubblicato anche saggi di letteratura francese, oltre a varie traduzioni.
spaziàre, v. v. intr. Muoversi ampiamente nello spazio. • da quell'altura l'occhio poteva  spaziare su tutta la vallata.
  v. tr. Creare, inserire spazi nella rappresentazione tipografica.
  
 lat. spatiari passeggiare, deriv. da spatium spazio.
spaziatóre, sm. Che serve a distribuire spazio in una composizione.
spaziatrìce, sf. Barra delle tastiere di computer o delle macchine da scrivere che permette di inserire uno spazio nel testo che si sta scrivendo.
spaziatùra, sf. L'inserire e distribuire gli spazi in una composizione.
spazieggiàre, v. tr. Distanziare parole o lettere con più spazi, in una composizione tipografica.
spazientìre, v. v. tr. Far  perdere la pazienza.
  v. intr. pron. Perdere la pazienza, irritarsi.
  
 v.  tr. e v. intr. pron. to lose one's patience.
spazientìto, agg. Irritato,  agitato.
  
 agg. irritated.
spàzio, sm. (pl.-i) 1 L'estensione in cui sono si trovano i corpi geometrici o reali. 2 L'ambito in cui si muove un corpo celeste. 3 Estensione limitata che può  essere libera o occupata da corpi, oggetti. 4 Distanza geometrica,  intervallo che separa due oggetti, dato in una certa unità di misura. 5 Periodo di tempo. 6 Intervallo fra due caratteri, in una stampa  tipografica.
  
 sm. 1 space. 2 (luogo) room. 3 (aereo) airspace.
  
 lat. spatium.
  • Termine generico che indica tutto ciò che è esterno all'atmosfera  terrestre: si distingue in spazio interplanetario che divide i pianeti  di un sistema solare, spazio interstellare tra le stelle di una  galassia e spazio intergalattico tra una galassia e l'altra. È  composto da polveri di origine meteorica, gas e da particelle elementari.
  In filosofia è il concetto con il quale è stato indicato l'entità indefinita e  illimitata, in cui i corpi sensibili vengono contenuti e nella quale si  propagano le interazioni tra i corpi stessi; tale teoria venne elaborata da  Aristotele e da Democrito. La visione tridimensionale dello spazio euclideo ha  permesso la descrizione di molte proprietà degli oggetti, quali la lunghezza di  un segmento, l'area di una superficie e, nella fisica moderna, lo studio dei  corpi celesti, grazie al lavoro di Galilei e Newton. Sia la visione tridimensionale  che quella di spazio kantiano, inteso come forma a priori della conoscenza  empirica, sono state confutate dallo sviluppo delle geometrie non euclidee e  dalla teoria della relatività.
  In matematica è il termine con il quale si indica un insieme di elementi  astratti, intuitivamente descrivibili come punti, tra cui sono definite delle  relazioni, espresse da postulati o assiomi, che concorrono a formare la  struttura dello spazio.
  Spazio aereo
  Spazio sovrastante il territorio di un paese, in cui il traffico aereo è  disciplinato da enti nazionali; è suddiviso in fasce verticali, regioni  d'informazione e zone di volo controllato e libero.
  Spazio astratto
  Insieme astratto formato da una struttura che renda generale la nozione di  spazio ordinario e nel quale sia possibile introdurre una nozione di  continuità.
  Spazio euclideo
  Insieme di punti, rette e piani caratterizzati dagli assiomi della geometria  elementare.
  Spazio proiettivo
  Spazio ottenuto aggiungendo a uno spazio euclideo i punti, le rette, i piani  all'infinito, considerandoli elementi infiniti.
  Spazio-tempo
  Spazio a quattro dimensioni; tre coordinate sono quelle spaziali mentre la  quarta dimensione è costituita dal tempo. Viene utilizzato nella teoria della  relatività generale, è stato introdotto da Minkowski e successivamente  modificato da Einstein.
Spazio letterario, Lo Opera di critica letteraria di M. Blanchot (1955).
Spazio:1999 Film di fantascienza, britannico (1974). Regia di Lee H. Katzin. Interpreti: Martin Landau, Barbara Bain, Barry Morse. Titolo originale: Space:1999
spaziosità, sf. invar. L'essere spazioso, vasto.
spazióso, agg. Molto vasto e  ampio. ~ arioso. <> angusto.
  
 agg. 1 roomy, spacious. 2 (vasto) broad, wide.
  
 lat. spatiosus.
spazio-tèmpo, sm. invar. Spazio quadridimensionale le cui coordinate sono rappresentate dalle tre coordinate dello spazio tridimensionale più il tempo misurato da un orologio collocato nell'origine degli assi.
spàzio-temporàle, agg. Che riguarda il legame fra le grandezze fisiche di spazio e tempo.
spazzacamìno, sm. Chi è addetto a  ripulire i camini dalla fuliggine.
  
 sm. chimney sweep.
spazzamìne, sm. invar. Nave che ha attrezzatura specifica per individuare le mine poste in mare.
spazzanéve, sm.  invar. 1 Spartineve. 2 Sistema di frenata con gli sci, consistente  nell'allargare le parti posteriori, avvicinando fra loro le punte anteriori.
  
 sm. snowplough.
  
 da spazza-+ neve.
Spazzapàn, Luìgi (Gradisca d'Isonzo 1889-Torino 1958) Pittore. Tra le opere Le signore (1937-1938, Torino, Collezione privata).
spazzàre, v. tr. 1 Pulire  con la scopa. 2 Liberare, portare via, togliere di mezzo.
  
 v.  tr. 1 to sweep. 2 (togliere di mezzo) to sweep away.
  
 lat. spatiari.
spazzàta, sf. Lo spazzare velocemente.
spazzatrìce, sf. Macchina che spazza le strade.
spazzatùra, sf. 1 Operazione di spazzare. 2 Immondizia, sporcizia che è stata spazzata. ~ pattume, rifiuti.
  
 sf. rubbish, sweepings.
spazzìno, sm. Netturbino. ~ scopino.
  
 sm. dustman, road sweeper, street sweeper.
spàzzola, sf. 1 Arnese  costituito da setole, fili di saggina fissate a un supporto rigido utilizzato  per spolverare, lucidare. • capelli a spazzola, tagliati molto  corti, in modo tale da stare in piedi come le setole di una spazzola. 2 Conduttore che effettua un collegamento strisciando su un contatto.
  
 sf. 1 brush. 2 (per abiti) clothesbrush. 3 (per capelli)  hairbrush.
  
 deriv.  da spazzare.
spazzolàre, v.  tr. Pulire con la spazzola. ~ ravviare.
  
 v.  tr. to brush.
spazzolàta, sf. L'atto di  spazzolare una volta e in fretta.
  
 sf. brush.
spazzolatrìce, sf. 1 Nell'industria molitoria, macchina a separare i granelli di frumento da involucri e ariste. 2 Macchina per la pulitura e la lucidatura della frutta. 3 Nell'industria tessile, macchina per spazzolare i tessuti. 4 Macchina per la spazzolatura.
spazzolatùra, sf. Operazione di finissaggio atta a togliere la polvere e alzare e lisciare il pelo di alcuni tessuti a pelo.
spazzolìno, sm. Spazzola di  dimensioni molto ridotte utilizzata per pulire denti, unghie ecc.
  
 sm. 1 brush. 2 (da denti) toothbrush.
spazzolóne, sm. Grande spazzola dal lungo manico, utilizzata per pulire pavimenti.
speaker, sm.  invar. 1 Annunciatore televisivo o radiofonico. ~ commentatore, lettore. 2 Presidente del parlamento inglese.
  
 sm. announcer.
Spècchi, Alessàndro (Roma 1668-1729) Architetto. Tra le opere il palazzo Marucelli e la scalinata di Trinità dei Monti a Roma (1723-1726).
Spècchia Comune in provincia di Lecce (4.966 ab., CAP 73040, TEL. 0833).
specchiàre, v. v. tr. Rispecchiare. ~ riflettere.
  v. intr. Essere estremamente lucido.
  v. rifl. 1 Guardarsi nello specchio. 2 Prendere qualcuno  come modello. ~ imitare. 3 Riflettersi. ~ rispecchiarsi.
specchiàrsi, v.  rifl. 1 Osservarsi in uno specchio. 2 Prendere qualcuno come esempio.
  
 v.  rifl. 1 to look at oneself in the mirror. 2 (riflettersi) to  be mirrored, to be reflected.
specchiàto, agg. Irreprensibile, esemplare.
specchièra, sf. Specchio di grandi dimensioni con cornice e molti piani di appoggio.
specchiétto, sm. 1 Piccolo  specchio. 2 Strumento che presenta dei riflessi che attirano le allodole  quando viene fatto oscillare al sole. • specchietto per le allodole,  allettamento per truffare gli ingenui. 3 Prospetto riassuntivo. • specchietto dei verbi.
  
 dimin.  di specchio.
spècchio, sm. (pl.-chi) 1 Strumento costituito da una superficie metallizzata che riflette regolarmente  la luce. 2 Prospetto, schema riassuntivo.
  
 sm. mirror.
  
 lat. speculum,  deriv. da specere guardare.
  • È in genere una lastra di vetro o cristallo con la faccia posteriore  metallizzata con amalgama di stagno o d'argento. In ottica si classificano a  seconda della forma della superficie riflettente, in piani sferici,  ellissoidici e paraboloidici. Quelli sferici possono essere concavi, in cui la  superficie speculare è la faccia concava di una calotta sferica, o convessi, nei  quali la superficie speculare è la faccia convessa della calotta.
  Specchio di Venere
  Nome comune della Specularia speculum-Veneris, una campanulacea erbacea  dai fiori bianchi o violetti che infesta i campi di frumento.
  Specchi magnetici
  Dispositivi costituiti da zone localizzate dove il campo magnetico ha  configurazione tale che le particelle elettricamente cariche che si avvicinano,  sono costrette a invertire il loro moto.
  Specchio per onde elettromagnetiche
  Qualsiasi superficie atta a produrre la riflessione di onde elettromagnetiche,  di frequenza diversa da quella delle onde luminose. Sono specchi per onde  elettromagnetiche i riflettori piani, sferici, paraboloidici usati nelle  antenne direttive e nei radiotelescopi.
Specchio di vera penitenza Raccolta di prediche di I. Passavanti (1354).
Specchio, Lo Film commedia, russo (1975). Regia di Andreij Tarkovskij. Interpreti: Margarita Tarechova, A. Demidova, Anatolij Solonitsyn. Titolo originale: Zerkalo
special, sm. invar. Programma televisivo o radiofonico, incentrato su un fatto, un personaggio di particolare rilevanza.
speciàle, agg. e  sm. agg. 1 Relativo a una specie. 2 Particolare, poco comune. <> generico. • inviato speciale, giornalista che si reca come  corrispondente in un luogo con fatti di forte attualità. 3 Stravagante.
  sm. Trasmissione in cui si affronta approfonditamente un argomento di  attualità. • speciale sulla mafia.
  
 agg. 1 special. 2 (particolare) particular.
  
 lat. specialis.
specialìsta, sm. (pl.-i) Chi ha  conoscenze specifiche, maturate in un determinato settore o professione. ~ esperto, qualificato. <> generico.
  
 sm. specialist.
specialìstico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante uno specialista o una specializzazione.
specialità, sf.  invar. 1 Particolarità. 2 Settore specifico in cui si hanno delle  particolari competenze. • la sua specialità erano le malattie degli  anziani. 3 Prodotto caratteristico di un luogo. • volevano  assaggiare la specialità del ristorante. 4 Ciò che è eccellente.
  
 sf. 1 speciality. 2 (ramo di studio) special field.
  
 lat.  tardo specialitas,-atis.
specializzàndo, sm. Chi sta studiando, perfezionando una particolare specialità o disciplina scientifica.
specializzàre, v. v. tr. Limitare  l'attività a un ambito più ristretto ma in cui disporre di conoscenze  specifiche e risultati migliori. • volevano specializzare la  produzione alle sole auto sportive.
  v. intr. pron. Dedicarsi a un ambito specifico e più ristretto della  conoscenza, al fine di avere una maggiore competenza. • si stava  specializzando in fisica della materia.
  
 v.  tr. e v. intr. pron. to specialize.
  
 franc. specialiser.
specializzàto, agg. 1 Che ha una specializzazione. 2 Che ha caratteristiche specifiche.
specializzazióne, sf. L'atto di specializzare o specializzarsi.
specialménte,  avv. In modo particolare, soprattutto. ~ specificatamente.
  
 avv. especially.
spècie, avv. e  sf. avv. Massimamente, particolarmente.
  sf. invar. 1 Categoria di cose o persone che presentano  caratteristiche che li distinguono da altri raggruppamenti. • la  specie umana, gli uomini. 2 Genere, qualità. • una specie  di, per indicare somiglianza. 3 Sorpresa, meraviglia.
  
 avv. particularly, especially. sf. sort, kind.
  
 lat. species,-iei sguardo, aspetto, deriv. da speciere guardare.
specìfica, sf. (pl.-che) Lista di oggetti ben definiti e particolareggiati. ~ distinta, nota.
specificaménte, avv. In modo specifico, proprio di una specie, particolare.
specificàre, v.  tr. Fornire indicazioni precise in una descrizione, in un discorso. ~ chiarire, delucidare. <> sintetizzare, generalizzare.
  
 v.  tr. to state, to specify.
  
 lat.  tardo specificare, comp. da species specie +-ficare fare.
specificataménte, avv. In modo particolareggiato.
specificatìvo, agg. Che serve a specificare.
specificàto, agg. Espresso con precisione.
specificazióne, sf. L'atto di specificare.
specificità, sf. invar. L'essere specifico.
specìfico, agg. e  sm. (pl. m.-ci) agg. 1 Proprio, caratteristico di una specie. 2 Preciso, dettagliato. • aveva fatto delle critiche specifiche. 3 Che ha un'unica funzione. • farmaco specifico.
  sm. 1 Farmaco adatto per un tipo particolare di malattia. 2 Specificità.
  
 agg. specific.
  
 lat.  mediev. specificus, deriv. dal lat. specificare.
specìllo, sm. 1 Piccola bacchetta che viene usata in laboratorio per mescolare reagenti e altro. 2 Asticella di metallo che viene utilizzata in chirurgia per sondare tragitti fistolosi e altro.
spècimen, sm. invar. 1 Estratto di poche pagine di un'opera, uno scritto. 2 Campione, esemplare.
speciosità, sf. L'essere specioso.
specióso, agg. Che è valido solo in apparenza e non nella realtà. ~ falso, illusorio.
speck, sm. invar. Carne affumicata di maiale.
spèco, sm. (pl.-chi) Spelonca, caverna.
spècola, sf. Osservatorio astronomico.
spectrum, sm. invar. Sostanza chimica avente la stessa composizione chimica dell'ecstasy. Si è diffusa in Italia alla fine degli anni '80.
speculàre, agg. e  v. agg. 1 Che è riflesso da o come uno specchio. 2 Che ha  simmetria.
  v. tr. e intr. Riflettere, pensare lungamente su questioni filosofiche.
  v. intr. 1 Ottenere guadagni, vantaggi sfruttando un evento, una  situazione negativa per altri. • speculare in borsa. 2 Trafficare.
  
 v.  intr. 1 to speculate. 2 (sfruttare) to exploit.
  
 lat. specularis;  nei significati di v.: lat. speculari osservare, deriv. da specere osservare.
speculatìvo, agg. 1 Che riguarda la speculazione filosofica. 2 Relativo a guadagni illeciti, a traffici.
speculatóre, agg.  e sm. agg. Che specula. ~ affarista.
  sm. Chi cerca di arricchirsi in modo poco lecito.
  
 sm. speculator.
speculatòrio, agg. Proprio di una speculazione.
speculazióne, sf. 1 Il  meditare su questioni filosofiche, su questioni astratte. 2 Operazione  finanziaria che consente di ottenere grossi guadagni speculando sulle disgrazie  degli altri. • speculazione edilizia. 3 Operazione  economica che comporta forti rischi. 4 Lo sfruttamento di un episodio  per screditare gli avversari politici.
  
 sf. speculation.
speculum, sm. invar. Titolo di opere ascetiche, enciclopediche e didascaliche della letteratura medievale e umanistica.
spedalità, sf. Il ricovero in ospedale, la cura ricevuta, il costo di tale cura.
spedìre, v. tr. 1 Inviare  per mezzo della posta. • gli aveva spedito un pacco postale. 2 Mandare in un luogo. • fu subito spedito sul posto per controllare i  danni. 3 Sbrigare.
  
 v.  tr. 1 to send. 2 (posta) to mail, to post.
  
 lat. expedire,  comp. da ex-+ deriv. da pes, pedis piede.
speditaménte, avv. In modo spedito, celere.
speditézza, sf. L'essere spedito, celerità, agilità.
spedìto, agg. 1 Rapido, celere. ~ diretto, spiccio. <> lento, lungo. 2 Spacciato.
spedizióne, sf. 1 L'operazione di spedire. 2 Ciò che viene spedito. 3 Viaggio  scientifico o militare di un gruppo di persone con un preciso scopo. • dovevano  solo trovare gli ultimi fondi per completare la spedizione.
  
 sf. 1 sending. 2 (collo) consignment. 3 (militare, scientifica  ecc.) expedition.
  
 lat. expeditio,-onis spedizione.
spedizionière,  sm. Chi è addetto a trattare le spedizioni per conto di altri.
  
 sm. 1 (per terra) forwarding agent. 2 (per mare) shipping agent.
speedway, sm. invar. Sport di motociclette che si svolge in ovali con superficie in terra o cenere.
Speer, Albert (Mannheim 1905-Londra 1981) Architetto e politico tedesco. Esponente del partito nazionalsocialista, progettò alcune delle scenografie del regime. Dal 1942 fu ministro degli armamenti. Nel processo di Norimberga fu condannato a vent'anni di reclusione.
spegnàre, v. tr. Svincolare, riscattare dal pegno.
spègnere, v. v. tr. 1 Smorzare, estinguere, far cessare. <> accendere. • stava  spegnendo la sua passione con quei continui rifiuti. 2 Disattivare  il funzionamento di un dispositivo. • spegnere il motore dell'auto.
  v. intr. pron. 1 Smettere di ardere, estinguersi. 2 Disattivarsi. 3 Morire.
  
 v.  tr. 1 to extinguish, to put out. 2 (radio, luce ecc.) to  switch off, to turn off. 3 (fig., passioni) to stifle. v. intr. pron. 1 to go out. 2 (motore) to cut out. 3 (fig.) to fade away, to die down.
  
 lat. expingere cancellare, comp. da ex-+ pingere dipingere.
spegniménto, sm. L'atto di spegnere.
spegnitóio, sm. Arnese utilizzato per spegnere candele.
speiss, sm. invar. Sottoprodotto della metallurgia del piombo che contiene anche arsenico e ferro.
spelacchiàre, v. v. tr. Togliere,  privare del pelo in modo non omogeneo in varie zone.
  v. intr. pron. Perdere il pelo in diverse zone.
spelacchiàto, agg. Che ha perso peli. ~ liso, pelato.
spelàre, v. v. tr. Privare  del pelo.
  v. intr. pron. Perdere i peli, i capelli.
spelèo, agg. Relativo alle caverne.
speleo- Primo elemento  di parole composte.
  
 dal  greco spêlaion grotta, caverna.
speleobiologìa, sf. sing. Studio delle condizioni di vita che possono svilupparsi nelle caverne.
speleobotànica, sf. Studio delle piante che vivono nelle caverne.
Speleogrifàcei Ordine di Crostacei Malacostraci Peracaridi a cui appartiene la sola famiglia degli Speleogrifidi.
speleologìa, sf. Scienza che studia le caverne.
speleològico, agg. (pl.-ci) Riguardante la speleologia.
speleòlogo, sm. (pl.-gi) Chi studia la speleologia.
speleopaleontologìa, sf. Settore della speleologia che si occupa di studiare i fossili animali, vegetali e umani ritrovati nelle caverne.
spellàre, v. v. tr. 1 Levare la pelle. 2 Chiedere pagamenti molto esosi. • in quel  negozio spellavano i clienti.
  v. intr. pron. Perdere la pelle, screpolarsi. • si era  spellato il ginocchio nella caduta, si era provocato un'escoriazione.
  
 v.  tr. 1 to skin. 2 (scorticare) to graze. v. intr. pron. to peel.
  
 da s-+  deriv. da pelle.
spellatùra, sf. L'atto di spellare, scorticatura.
spellicciàre, v. tr. Colpire di striscio con una fucilata un animale.
spelling, sm.  invar. Pronuncia della singole lettere che compongono una parola.
Spellman, Francis Joseph (Whitman 1889-New York 1967) Ecclesiastico statunitense. Tra il 1925 e il 1935 fu addetto alla segreteria di stato in vaticano e nel 1939 divenne arcivescovo di New York.
Spèllo Comune in provincia di Perugia (7.948 ab., CAP 06038, TEL. 0742).
spelónca, sf. (pl.-che) 1 Caverna naturale, grotta. 2 Tana.
  
 lat. spelunca.
Spemann, Hans (Stoccarda 1869-Friburgo 1941) Biologo tedesco. Compì importanti studi di embriologia e nel 1935 fu insignito del premio Nobel per la medicina.
spéme, sf. Speranza.
spencer, sm. invar. Giacca corta attillata bordata di pelliccia da uomo, in lana.
Spencer, Bud (Napoli 1929-) Pseudonimo di Carlo Pedersoli, atleta e attore italiano. Come attore ha interpretato film western umoristici in coppia con Terence Hill tra cui i film del ciclo Trinità. Da solo ha interpretato, tra l'altro, Bomber (1982), Un genio a New York (1986) e Un piede in paradiso (1994).
Spencer, Diana Frances (Sandrigham 1961-Parigi 1997) Appartenente a una nobile famiglia della contea di Northampton, sposò nel 1981 Carlo, principe di Galles; dal loro matrimonio nacquero William (1982) e Harry (1984). Divorziò nel 1996 e perì tragicamente l'anno successivo in un incidente automobilistico.
Spencer, Herbert (Derby 1820-Brighton 1903) Filosofo inglese, principale esponente del positivismo evoluzionistico. Ritenne l'evoluzione la legge fondamentale capace di spiegare tutti i fenomeni (psichici, sociali, naturali) e la considerò come passaggio dall'omogeneo all'eterogeneo e dall'indistinto al distinto. Tra le sue opere, Primi principi (1862), Principi di biologia (1864-1867), Principi di psicologia (1870-1872), Principi di sociologia (1876-1896).
spendaccióne, sm. (f.-a) Chi spende senza misura, scialacquatore. ~ dissipatore, sprecone. <> economo, risparmiatore.
Spender, Stephen Harold (Londra 1909-1995) Letterato e poeta inglese. Tra le opere, le raccolte di poesie Poems (1933) e Vienna (1934), il dramma rimato di impostazione antifascista The Trial of a Judgem (1938), Un mondo nel mondo. Ricordi di poesia e politica (1928-1939), Moderni o Contemporanei (1963). Nel 1986 sono state raccolte le poesie composte da tra il 1928 e il 1985 e pubblicate nel volume Collected Poems.
spèndere, v. tr. 1 Comprare,  pagando in denaro. • spendere e spandere, sprecare i soldi. 2 Consumare, impiegare. • spendeva tutto il suo tempo in sala giochi. 3 Utilizzare, adoperare.
  
 v.  tr. to spend.
  
 lat. expendere pesare, pagare.
spenderéccio, agg. (pl.-cci) 1 Da spendaccione. 2 Che richiede molta spesa.
spendìbile, agg. Che può essere speso.
spendibilità, sf. invar. La condizione di essere spendibile.
Spener, Philip Jacob (Rappoltsweiler 1635-Berlino 1705) Teologo luterano tedesco. Diede inizio al pietismo.
spèngere e derivati => "spegnere e derivati"
Spengler, Oswald (Blankenburg am Harz 1880-Monaco 1936) Filosofo tedesco. Tra le opere Il tramonto dell'occidente (1918-1922), L'uomo e la tecnica, Contributo a una filosofia della vita (1931).
spennacchiàre, v. v. tr. Strappare  le penne, in varie zone.
  v. intr. Perdere le penne in alcune zone.
spennacchiàto, agg. 1 Privo di penne in modo totale o quasi. 2 Che è senza capelli.
spennàre, v. v. tr. 1 Strappare le penne. 2 Far pagare in modo eccessivo.
  v. intr. pron. Perdere le penne.
  
 v.  tr. to pluck.
  
 da s-+  deriv. da penna.
spennellàre, v. tr. Passare un pennello intriso di qualche sostanza colorante, su una superficie.
spennellàta, sf. L'atto di spennellare velocemente.
spennellatùra, sf. L'operazione di spennellare.
Spenser, Edmund (Londra 1552-1599) Poeta inglese, il massimo lirico dell'età elisabettiana. Dotato di profonda cultura classica, elaborò un linguaggio poetico di grande musicalità e di scrupolosa cura formale. Il suo capolavoro è il poema La regina delle fate (1590-1595) di cui rimangono i primi sei libri. Altre opere, Il calendario del pastore (egloghe pastorali, 1579), Il racconto di Mamma Hubbard (poema satirico, 1591), Quattro inni (1594), Amoretti (sonetti, 1595), Discorso sullo stato attuale dell'Irlanda (1596), Epitalamion (1596).
spensieratàggine, sf. Distrazione, spensieratezza.
spensieratézza, sf. L'essere distratto, spensierato, sereno.
spensieràto, agg. 1 Che non  ha problemi o preoccupazioni. 2 Incosciente.
  
 agg. lighthearted, carefree.
spènto, o spénto,  agg. 1 Che non brucia più. 2 Smorto, sbiadito. 3 Morto,  estinto. 4 Di dispositivo elettrico non in funzione.
  
 agg. 1 out. 2 (dispositivo) off. 3 (fig.) lifeless. 4 (colore) dull. 5 (estinto) extinct
spenzolàre, v. v. tr. Far  penzolare, sospendere nel vuoto.
  v. intr. pron. Sporgersi, penzolare nel vuoto.
spenzolóni, avv. Penzoloni.
speòto, sm. Genere e nome volgare di Mammiferi Carnivori appartenenti alla famiglia dei Canidi.
Spèra Comune in provincia di Trento (520 ab., CAP 38059, TEL. 0461).
speràbile, agg. Che si può sperare, auspicabile.
sperànza, sf. 1 Lo  sperare, l'attendere con fiducia e desiderare un evento futuro. <> sconforto. 2 Persona in cui si ripone la fiducia.
  
 sf. hope.
  
 lat. sperantia.
  Speranza di vita
  Numero di anni in media che ogni individuo, di una certa età, in base alle  statistiche, può sperare ancora di vivere.
  Speranza matematica
  In statistica, adottati come pesi le rispettive probabilità, la speranza  matematica della variabile casuale x è la media ponderata che essa assume.
Speranze d'Italia, Le Opera di politica di C. Balbo (1844).
speranzóso, agg. Che è pervaso da  speranza. ~ fiducioso, ottimista. <> sfiduciato.
  
 agg. full of hope, hopeful.
speràre, v. v. tr. Mostrare desiderio, speranza sull'accadimento di un certo evento.
  v. intr. Confidare nella speranza di qualcosa. • sperava  ardentemente che la sua ragazza ci ripensasse.
  
 v.  tr. e v. intr. 1 to hope. 2 (aspettarsi) to expect.
  
 lat. sperare.
spèrdere, v. v. tr. Disperdere,  smarrire.
  v. intr. pron. Smarrirsi, perdersi.
sperdùto, agg. 1 Disorientato, smarrito. 2 Solitario, lontano.
  
 agg. 1 lost. 2 (luogo) out-of-the-way, secluded.
sperequàto, agg. Che è stato distribuito senza alcun criterio di equità.
sperequazióne, sf. Disuguaglianza nella distribuzione, disuniformità.
spergiuràre, v. intr. Giurare il falso.
spergiùro, agg. e  sm. agg. Che giura il falso, mentitore.
  sm. 1 Chi giura il falso. 2 Il giuramento del falso.
  
 sm. perjury.
spericolàrsi, v. intr. pron. 1 Esporsi a forti rischi e pericoli. 2 Spaventarsi dei rischi.
spericolàto, agg. 1 Che non  teme o non ha coscienza dei rischi a cui si espone. 2 Che crede di  vedere pericoli anche quando non ne esistono.
  
 agg. reckless, daring.
sperimentàbile, agg. Che può essere sperimentato.
sperimentabilità, sf. La condizione di essere sperimentabile.
sperimentàle,  agg. 1 Che riguarda un esperimento, una sperimentazione. • metodo  sperimentale, che si basa su esperimenti. 2 Che riguarda attività  che cercano novità e innovazione in un determinato campo.
  • si trattava ancora di una soluzione sperimentale, ma già valida.
  
 agg. experimental.
  
 deriv.  da sperimento.
sperimentalìsmo, sm. Metodo scientifico che si basa sulle prove fornite dall'esperienza, dal metodo sperimentale.
sperimentalìsta, sm. (pl.-i) Chi aderisce e sostiene lo sperimentalismo.
sperimentalìstico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante lo sperimentalismo.
sperimentàre, v. v. tr. 1 Fare esperimenti scientifici, prove volte a verificare una certa condizione. 2 Conoscere per esperienza passata. • aveva già sperimentato quanto  potesse essere dura una delusione d'amore. 3 Mettere alla prova,  tentare. • avrebbe voluto sperimentare la sua sincerità.
  v. intr. pron. Confrontarsi, mettersi alla prova.
  
 v.  tr. to test.
  
 lat.  tardo experimentare, deriv. da experimentum.
sperimentàto, agg. 1 Che ha esperienza, abile. 2 Di cui si è già verificato per esperimento, il funzionamento.
sperimentatóre, sm. (f.-trìce) Chi sperimenta.
sperimentazióne,  sm. 1 L'atto di sperimentare. 2 Nella scuola, situazione in cui si  modificano le attività didattiche rispetto agli ordinamenti consolidati di  insegnamento.
  
 sm. testing, experimentation.
Sperlìnga Comune in provincia di Enna (1.065 ab., CAP 94010, TEL. 0935).
Sperlònga Comune in provincia di Latina (3.400 ab., CAP 04029, TEL. 0771).
spèrma, sm. Liquido seminale organico, contenente le cellule maschili della riproduzione o spermatozoi, che si produce durante l'eiaculazione. Ha colore biancastro e odore caratteristico, essendo formato dall'unione del liquido contenuto nel deferente e dei secreti della prostata e delle ghiandole bulbo-uretrali. Debolmente alcalino per contrastare l'acidità dell'ambiente vaginale, nell'uomo contiene circa 70-100 milioni di spermatozoi per cm3 di liquido.
sperma(to)- Primo elemento  di parole composte.
  
 dal  greco spérma-atos seme.
spermatocistìte, sf. Infiammazione delle vescicole intestinali.
spermatocìto, sm. Spermatogonio che cessa di dividersi e si trasforma in uno spermatocito di primo ordine.
spermatogònio, sm. Cellula madre degli spermatozoi. È attaccato alle pareti del tubulo seminifero da cui hanno origine gli spermatociti.
spermatotèca, sf. (pl.-che) Collezione di semi di piante coltivate o spontanee che viene conservata negli istituti botanici o nei musei di scienze naturali.
spermatozòo, sm. Cellula germinale maschile, prodotta dall'ovaio maschile o testicolo, dotata di una testa tondeggiante al cui interno sta il materiale nucleare e di una coda per il movimento. Lo spermatozoo umano è lungo circa 60 micron.
spermicìda, agg. (pl. m.-i) Che uccide gli spermatozoi, le cellule fecondanti maschili.
spèrmio, sm. => "spermatozòo"
speronaménto, sm. L'effetto di speronare.
speronàre, v. tr. Investire con la  prua di una nave. ~ urtare.
  
 deriv.  da sperone.
speronàta, sf. Colpo dato con uno sperone.
speronàto, agg. 1 Che ha gli speroni. 2 Rinforzato.
speróne, sm. 1 Arnese  metallico, applicato sul tacco del cavaliere. 2 Rostro, sporgente sulla  prua, per speronare le navi nemiche. 3 Rinforzo trasversale al muro. 4 Prolungamento a forma di cono, nei fiori. 5 Aculeo del tarso di alcuni  pennuti.
  
 sm. spur.
  
 german. spero.
Speróne Comune in provincia di Avellino (2.760 ab., CAP 83020, TEL. 081).
sperperàre, v.  tr. Spendere, scialacquare, dilapidare. ~ dissipare, sciupare. <> economizzare.
  
 v.  tr. to squander.
sperperatóre, sm. Scialacquatore.
sperperìo, sm. Il continuo sperperare.
spèrpero, sm. L'effetto di  sperperare. ~ dispendio.
  
 sm. waste, squandering.
Sperry, Roger (Hartford 1913-Pasadena 1994) Neuropsicologo statunitense. Nel 1981 con T. Wiesel e D. Hubel, fu insignito del premio Nobel.
spersonalizzàre,  v. v. tr. Togliere, levare la personalità.
  v. intr. pron. Perdere la propria personalità.
  v. rifl. Astrarsi da ogni personalismo.
spersonalizzazióne, sf. L'effetto dello spersonalizzare.
sperticàrsi, v. intr. pron. Profondersi in continue scuse, manifestazioni, complimenti ecc.
sperticàto, agg. Esagerato, eccessivo. ~ smodato.
spésa, sf. 1 Lo  spendere il denaro. 2 Gli oggetti acquistati con il denaro. 3 La  quantità di denaro che si deve pagare.
  
 sf. 1 expenditure, expense. 2 (costo) cost. 3 (comm.) charges. 4 (compera) shopping.
  
 lat.  tardo expensa, deriv. da expensus, p.p. di expendere.
  • In economia il termine indica sia l'utilizzo del reddito da parte di  una famiglia o di un individuo, sia l'acquisizione di fattori di produzione  necessari a un'impresa per eseguire un ciclo produttivo.
  Spesa pubblica
  Insieme delle erogazioni a vario titolo per l'acquisizione di beni, di servizi  da parte della pubblica amministrazione.
spesàre, v. tr. Pagare a qualcuno le spese, quali vitto, viaggi ecc.
spesàto, agg. Che è stato pagato da qualcun altro.
Spéssa Comune in provincia di Pavia (468 ab., CAP 27010, TEL. 0382).
spessartìna, o spessartìte, sf. Silicato di alluminio e manganese che appartiene al gruppo dei granati.
spessìmetro, sm. Strumento per misurare piccoli spessori.
spésso, agg. e  avv. agg. 1 Compatto, di grosso spessore. 2 Frequente. • le sue spesse visite l'avevano probabilmente infastidita.
  avv. Frequentemente. • si recava spesso allo stadio.
  
 agg. thick. avv. often.
  
 lat. spissus affollato, rapido.
spessóre, sm. La dimensione  della larghezza che separa due opposte superfici esterne di un oggetto.
  
 sm. 1 thickness. 2 (fig.) weight. 3 (importanza) importance.
spettàbile, agg. Rispettabile. ~ egregio, esimio.
spettacolàre,  agg. Che ha le caratteristiche di uno spettacolo, grandioso. ~ scenografico.
  
 agg. spectacular.
spettacolarità, sf. L'essere spettacolare.
spettacolarizzàre,  v. v. tr. Sfruttare un evento di cronaca, un avvenimento delicato,  rendendolo quasi uno spettacolo, senza porsi questioni etiche e morali. • odiava quella tendenza a spettacolarizzare gli eventi di cronaca.
  v. intr. pron. Organizzarsi, tendere a spettacolarizzare un certo  contesto o un insieme di situazioni.
spettacolarizzazióne, sf. L'effetto di spettacolarizzare.
spettàcolo, sm. 1 Manifestazione, evento straordinario, attrazione. • aveva dato  spettacolo con quella sua prestazione. 2 Manifestazione artistica di  intrattenimento del pubblico. • il mondo dello spettacolo, il  teatro, il cinema e la televisione.
  
 sm. 1 show. 2 (rappresentazione) performance. 3 (scena) sight.
  
 lat. spectaculum,  deriv. da spectare contemplare.
Spettacolo di varietà Film musicale, americano (1953). Regia di Vincente Minnelli. Interpreti: Fred Astaire, Cyd Charisse, Oscar Levant. Titolo originale: The Band Wagon
Spettacolo in poltrona, Uno Dramma di A. de Musset (1834).
spettacolóso,  agg. 1 Grandioso. 2 Straordinario, eccezionale.
  
 agg. spectacular.
spettànte, agg. Che spetta, che è di competenza.
spettànza, sf. 1 Pertinenza, diritto. 2 Retribuzione dovuta.
spettàre, v.  intr. 1 Riguardare. 2 Appartenere di diritto.
  
 v.  intr. 1 (stipendio) to be due to. 2 (decisione) to be up to. 3 (dovere) to be for. 4 (diritto) to be due.
spettatóre, sm. (f.-trìce) 1 Colui che assiste a uno spettacolo. 2 Testimone. ~ presente.
  
 sm. 1 spectator. 2 (testimone) bystander, onlooker, witness.
spettegolàre, v.  intr. Dedicarsi ai pettegolezzi. ~ malignare, sparlare.
  
 v.  intr. to gossip.
spettinàre, v. v. tr. Arruffare  i capelli.
  v. rifl. Scompigliarsi i capelli.
  
 v.  tr. to ruffle hair. v. rifl. to get one's hair in a mess.
spettinàto, agg. Che presenta i  capelli in disordine, arruffati.
  
 agg. uncombed.
spettràle, agg. 1 Relativo a uno spettro. 2 Dello spettro luminoso di una radiazione.
Spettri Dramma in 3 atti di H. Ibsen (1881). Protagonista dell'opera è un figlio (Osvaldo) che conduce una vita dissoluta come il padre. Al ritorno da Parigi, Osvaldo si innamora di Regina, sua sorella, che è costretta ad allontanarsi dalla casa. Nessuna redenzione è possibile: Osvaldo morirà per una malattia ereditaria contratta dal padre. Il dramma denuncia il marciume morale che si nasconde sotto la facciata della rispettabilità borghese.
spèttro, sm. 1 Fantasma. 2 Persona in forte stato di dimagrimento. 3 Minaccia  che incombe. 4 La scomposizione di un raggio di luce nelle sue  radiazioni componenti, effettuata mediante un prisma ottico. 4 In fisica  spettro è il termine con il quale si indica il diagramma relativo a qualsiasi  tipo di radiazione (corpuscolare, elettromagnetica o acustica), che dia la  distribuizione di una grandezza in relazione a un'altra grandezza.
  
 sm. 1 ghost, spectre. 2 (fis.) spectrum.
  
 lat. spectrum,  deriv. da specere guardare.
  • In generale il termine indica l'immagine (diagramma) ottenuta quando una  radiazione elettromagnetica (la luce) viene separata nelle radiazioni di  diversa lunghezza d'onda da cui è formata, attraverso il fenomeno della  dispersione o della diffrazione. Gli spettri possono essere di emissione o di  assorbimento o, per le caratteristiche possedute, continui, a righe e a bande.  I primi sono ottenuti analizzando le radiazioni prodotte da una sorgente,  mentre quelli di assorbimento si ottengono quando una sostanza assorbente si  trova sul cammino delle radiazioni create da una sorgente che produce uno  spettro continuo; la sostanza assorbente, in regioni più o meno estese dello  spettro, assorbe la radiazione da cui è attraversata.
  Spettro di assorbimento
  Spettro della radiazione in cui, dopo essere stata proiettata su una sostanza,  alcune particolari frequenze sono assorbite dalla sostanza stessa.
  Spettro continuo
  Spettro di emissione in cui sono presenti tutte le radiazioni e corrispondenti  frequenze.
  Spettro di emissione
  È costituito dall'insieme delle radiazioni emesse da una sostanza  opportunamente sollecita a tale scopo (con energia termica o elettromagnetica).
  Spettro di emissione a bande
  Spettro discontinuo formato da righe molto larghe (bande), tipico delle  molecole e composti chimici.
  Spettro di emissione a righe
  Spettro discontinuo caratterizzato da righe brillanti, intervallato da zone  oscure; sono tipici dei gas monoatomici.
  Spettro di particelle
  Distribuzione che si ottiene dalla dispersione di un fascio di particelle in  funzione della loro massa e/o velocità.
  Spettro solare
  Spettro della luce del Sole; si tratta di uno spettro continuo il cui colore  varia dal rosso al violetto con sovrapposte righe nere di assorbimento,  generate da elementi chimici situati negli strati più esterni del Sole (righe  di Fraunhofer).
  Spettro stellare
  Insieme delle radiazioni elettromagnetiche emesse dalle stelle. Il fondo  continuo di emissione che caratterizza lo spettro delle stelle è causato dalla  continua interazione tra radiazioni e materia della stella stessa. Esso è anche  attraversato da righe oscure di assorbimento; queste sono la conseguenza delle  transizioni elettroniche da un livello a un altro di un atomo con assorbimento  dell'energia alla lunghezza e frequenza d'onda corrispondente. Alcune stelle,  come le novae o le supernovae, hanno spettri con righe di emissione sovrapposte  al continuo.
  Spettro visibile
  Insieme di radiazioni elettromagnetiche che producono sensazioni luminose.
spettrobolòmetro, sm. Strumento astronomico formato da un bolometro, da un reticolo di dispersione della luce e da un prisma.
spettroeliògrafo, sm. Strumento utilizzato in astronomia che consente di ottenere un'immagine del disco solare nella radiazione monocromatica desiderata e di imprimerla su lastra fotografica.
spettroeliogràmma, sm. (pl.-i) Fotografia del disco solare eseguita con uno spettrografo.
spettrofotometrìa, sf. Branca della spettroscopia che analizza le relazioni tra l'assorbimento di una radiazione elettromagnetica da parte di una sostanza e la sua frequenza per ottenere informazioni chimiche qualitative e quantitative relativamente alla sostanza in esame.
spettrofotòmetro, sm. Apparecchio atto a confrontare le intensità delle radiazioni monocromatiche di due sorgenti e a misurare il fattore di riflessione o di trasmissione di un corpo in funzione della natura delle luce utilizzata.
spettrògrafo, sm. Strumento che  serve a registrare lo spettro di una sorgente di radiazioni ondulatorie.
  Spettrografo di massa
  Strumento, inventato nel 1912 da J. J. Thomson, che misura la massa atomica  degli elementi costitutivi di una sostanza. È composto da una camera a vuoto in  cui un fascio di ioni, tramite l'azione di un campo magnetico, viene  accelerato, separato in base alla massa specifica e infine registrato su una  lastra fotografica. Se al campo magnetico viene posto in serie un campo  elettrostatico si ottiene uno strumento di elevata precisione chiamato  spettrografo a doppia focalizzazione.
  Spettrografo ottico
  Spettroscopio in cui una lastra fotografica sostituisce il dispositivo per  l'osservazione diretta.
spettrolàmpo, sf. Spettro di righe in emissione dalla cromosfera solare che si può osservare durante i pochi istanti che precedono o seguono un'eclissi totale.
spettrometrìa,  sf. Il complesso dei metodi di misurazione dello spettro di una grandezza fisica.
  Spettrometria di massa
  Il complesso dei procedimenti necessari a ottenere e analizzare gli spettri di  massa.
spettròmetro, sm. Apparecchio atto a ricavare gli spettri di ioni, ottici, acustici o elettronici.
spettroscopìa, sf. Branca della fisica che studia le caratteristiche chimiche e fisiche degli oggetti esaminati, attraverso lo studio della produzione e l'analisi di spettri di emissione e di assorbimento dei corpi. Lo studio può avvenire in vari modi e utilizzando radiazioni diverse, ossia può essere a infrarosso nello studio degli spettri vibrazionali delle molecole o per effettuare un'analisi chimica; fotoelettronico per studiare la struttura della materia attraverso la distribuzione degli elettroni sulle molecole; di massa, qualora l'oggetto di analisi sia un gas; a raggi X, se studia i reticoli cristallini.
spettroscòpico, agg. (pl. m.-ci) Che permette di visualizzare lo spettro di una radiazione luminosa.
spettroscòpio, sm. Strumento formato da un elemento disperdente (prisma o reticolo di diffrazione) che serve per scindere il fascio luminoso proveniente da una stella nelle diverse componenti spettrali, da un collimatore con fenditura e dal cannocchiale di osservazione formato da un oculare e da un obiettivo. Viene utilizzato per analizzare gli spettri.
spettroscopìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi si occupa di spettroscopia.
Spèzia, La Città (103.000  ab., CAP 19100, TEL. 0187) della Liguria, capoluogo di provincia, sulla riviera  di levante. Base navale militare e importante porto commerciale, è sede di cantieri  navali, officine ferroviarie e industrie elettrotecniche, chimiche,  poligrafiche e alimentari. Già abitata in epoca romana, fu feudo dei Fieschi  (XIII sec.), quindi sottomessa a Genova (XIV sec.). Sono visibili resti di  terme e sepolcreti romani, il duomo (XIV-XV sec.), la chiesa di Santa Maria  (XIII sec.), il castello di San Giorgio (XIV sec.), il museo navale e il museo  archeologico lunense.
  Provincia di La Spezia
  In gran parte montuosa, la cima più alta è il monte Sottero (1.640 m), si  estende (882 km2, 231.000 ab.) lungo il mar Tirreno, con coste alte  e rocciose. Unica zona pianeggiante la bassa valle del fiume Magra.  L'agricoltura (viti, olivi), le industrie enologiche, meccaniche, del vetro,  l'estrazione del marmo, il turismo balneare, nelle Cinque Terre, sono le  principali risorse economiche. Centri principali sono Sarzana, Lerici e  Portovenere.
speziàle, sm. 1 Colui che vende spezie, erborista, farmacista. 2 Droghiere.
speziàre, v. tr. Insaporire con le spezie.
spèzie, sf. pl. Sostanze  aromatiche che vengono utilizzate per dare sapore ai cibi. ~ aromi,  odori.
  
 sf. pl. spices.
  
 lat. species.
spezierìa, sf. 1 Bottega dello speziale, farmacia. 2 Drogheria.
Spezzàno Albanése Comune in provincia di Cosenza (7.621 ab., CAP 87019, TEL. 0981).
Spezzàno délla Sìla Comune in provincia di Cosenza (5.110 ab., CAP 87058, TEL. 0984).
Spezzàno Pìccolo Comune in provincia di Cosenza (1.904 ab., CAP 87050, TEL. 0984).
spezzàre, v. v. tr. 1 Rompere in più pezzi. • spezzare una lancia in favore di qualcuno,  intervenire in suo sostegno. 2 Provocare dolore. • spezzare le  braccia, estenuare. 3 Interrompere. 4 Separare o organizzare  in modo diverso.
  v. intr. pron. 1 Rompersi in più pezzi, infrangersi. 2 Cedere.
  
 v.  tr. e v. intr. pron. to break.
  
 da s-+  deriv. da pezzo.
spezzatìno, sm. Piatto a base di  carne, fatta in piccoli pezzi e cotta in umido o al sugo.
  
 sm. stew.
spezzàto, agg. e  sm. agg. Che è diviso in più parti, frantumato. • orario spezzato,  che presenta più pause.
  sm. 1 pl. Gli spiccioli che compongono una moneta. 2 Abito  maschile in cui giacca e pantaloni sono di colore diverso o materiali diversi. 3 Spezzatino.
spezzatùra, sf. L'atto di spezzare e il relativo effetto.
spezzettaménto, sm. Spezzettatura.
spezzettàre, v. v. tr. Dividere  in piccole parti, frammentare.
  v. intr. Frammentarsi, dividersi.
  
 v.  tr. to break up, to chop into small pieces.
spezzettatùra, sf. L'atto di spezzettare e il relativo effetto.
spezzìno, agg. e  sm. agg. Relativo alla città di La Spezia.
  sm. Abitante di La Spezia.
spezzóne, sm. 1 Bomba utilizzata nei bombardamenti aerei. 2 Frammento, parte di lunghezza limitata di una pellicola cinematografica.
SPGM Sigla di Sue Proprie Gentili Mani.
sphenodon, sm. invar. Genere di Rettili rincocefali della famiglia degli Sfenodontidi a cui appartiene l'unica specie Sphenodon punctatus, originaria di alcune piccole isole delle Nuova Zelanda, i cui individui hanno il corpo di colore scuro punteggiato di giallo con il dorso percorso longitudinalmente da una cresta formata da tubercoli spinosi.
sphex, sm. invar. Genere di Insetti Imenotteri appartenenti alla famiglia degli Sfecidi.
sphindus, sm. invar. Genere di Insetti Coleotteri, appartenenti alla famiglia degli Sfindidi, che vivono nei Funghi e sotto le cortecce degli alberi.
SPI Sigla di Società per la Pubblicità in Italia.
spìa, sf. 1 Chi  effettua lo spionaggio o riferisce di nascosto informazioni segrete o  compromettenti. 2 Dispositivo che segnala una situazione di anomalia. • spia dell'olio, della benzina. 3 Indizio, sintomo. • quel  rifiuto di incontrarlo era la spia che qualcosa era cambiato nel loro rapporto. 4 Foro praticato nelle porte che permette di osservare chi sta fuori.
  
 sf. 1 spy. 2 (informatore) informer. 3 (luminosa) warning  light.
  
 gotico spaìha.
Spia che venne  dal freddo, La Romanzo di J. Le Carré (1963).
  Spia che venne dal freddo, La
  Film di spionaggio, britannico (1965). Regia di Martin Ritt. Interpreti:  Richard Burton, Claire Bloom, Oskar Werner. Titolo originale: Spy Who Came in  from Cold
spiaccicàre, v. v. tr. Schiacciare  con forza. ~ sfracellare.
  v. intr. pron. Schiacciarsi, spappolarsi.
spiacènte, agg. 1 Dispiaciuto, che prova rammarico. 2 Poco piacevole, increscioso.
  
 agg. sorry.
spiacére, v.  intr. 1 Dispiacere. 2 Mostrare rammarico. • gli spiaceva di  non poterla vedere quella sera.
  
 da s-+ piacere.
spiacévole, agg. Increscioso,  fastidioso o imbarazzante.
  
 agg. 1 disagreeable, unpleasant. 2 (increscioso) unfortunate.
spiacevolézza, sf. L'essere spiacevole.
spiàggia, sf. (pl.-e) Tratto  in genere sabbioso, posto in riva al mare. • la località che avevano  scelto presentava delle meravigliose spiagge sabbiose.
  
 sf. beach.
  
 da s-+ piaggia.
spiaménto, sm. Lo spiare.
spianaménto, sm. Lo spianare.
spianàre, v. tr. 1 Rendere  pianeggiante, pareggiare il livello. ~ lisciare. 2 Demolire. 3 Puntare un'arma da fuoco contro qualcuno.
  
 v.  tr. 1 to level. 2 (edificio) to raze. 3 (pasta) to  roll out. 4 (lisciare) to smooth out.
  
 lat. explanare,  comp. da ex-+ deriv. da planus piatto.
spianàta, sf. Ampio tratto di terreno pianeggiante. ~ pianoro, pianura.
spianatóia, sf. Tavola di legno su cui spianare la pasta.
spianatóio, sm. Arnese che serve per spianare.
spianatrìce, sf. Macchina utilizzata per spianare un terreno.
spiàno, sm. 1 L'operazione di spianare e il terreno spianato. 2 Nella locuzione  avverbiale a tutto spiano, senza interruzione.
  
 sm. (a tutto spiano) non-stop, without a break.
spiantàre, v. tr. 1 Estrarre dalla terra, svellere. 2 Demolire.
spiantàto, agg. e  sm. agg. Che è senza soldi, miserabile.
  sm. Chi non ha soldi.
  
 agg. ruined, penniless.
spiàre, v. tr. 1 Osservare di nascosto e riferire ad altri il comportamento, le azioni di  qualcuno. 2 Indagare minuziosamente.
  
 v.  tr. to spy.
spiàta, sf. Delazione.
  
 sf. tip-off.
spiattellàre, v. tr. Dire apertamente a qualcuno, senza reticenze. ~ rivelare.
spiazzaménto, sm. L'effetto di spiazzare.
spiazzàre, v. tr. Disorientare l'avversario facendo finte e movimenti vari, per impedirgli di intervenire.
spiàzzo, sm. Piazzale, luogo  piano e sgombro. ~ piazzola.
  
 sm. 1 open space. 2 (radura) clearing.
Spiàzzo (comune) Comune in provincia di Trento (1.112 ab., CAP 38088, TEL. 0465).
spiccàce, agg. Spiccagnolo.
spiccàgnolo, agg. Che si stacca facilmente dal nocciolo.
spiccàre, v. v. tr. 1 Staccare, dividere. 2 Saltare, compiendo un movimento rapido e  repentino. • spiccare il volo, sfuggire. 3 Emettere. • il giudice aveva spiccato un mandato di cattura nei suoi confronti.
  v. intr. 1 Distinguere nettamente. 2 Mostrarsi superiore. •:  :piccava per ingegno.
  v. intr. pron. 1 Aprirsi, mostrando il nocciolo.
  
 v.  tr. (emettere) to issue. v. intr. 1 to stand out. 2 (il volo) to fly off.
  
 da appiccare,  sostituendo s-a a-.
spiccataménte, avv. Che risulta in modo spiccato, evidente.
spiccàto, agg. e  sm. agg. 1 Che risalta, che è in forte evidenza. 2 Peculiare. • ha una spiccata propensione per le cose difficili, se non impossibili.
  sm. Tecnica consistente nello staccare l'archetto dalla corda dello  strumento a ogni nota.
  
 agg. 1 striking, clear, strong. 2 (marcato) marked.
spìcchio, sm. (pl.-chi) 1 Ogni parte che naturalmente compone frutti o oggetti di forma sferica. 2 Ogni parte in cui viene suddiviso un oggetto rotondeggiante. • tagliare  a spicchi.
  
 sm. 1 slice. 2 (aglio) clove. 3 (agrume) segment.
  
 lat. spiculum,  punta.
spicciàre, v. v. tr. 1 Sbrogliare. 2 Sbrigare velocemente. • spicciare un affare.
  v. intr. Sgorgare, fuoriuscire.
  v. intr. pron. Sbrigarsi, senza perdita di tempo. • dovevano  spicciarsi o avrebbero fatto tardi.
  
 v.  tr. to finish off quickly. v. intr. pron. to hurry up.
  
 franc. despeechier.
spicciatìvo, agg. 1 Che è rapido, veloce a sbrigare le faccende. 2 Di ciò che può essere fatto velocemente.
spiccicàre, v. v. tr. 1 Staccare qualcosa che era appiccicata. 2 Parlare, pronunciare  correttamente.
  v. intr. pron. 1 Staccarsi. 2 Liberarsi di qualcuno o  qualcosa di fastidioso.
spiccicàto, agg. Identico, somigliante.
spìccio, agg. (pl. m.-ci) 1 Rapido, veloce. 2 Libero da impegni. 3 Spicciolo.
spicciolàme, sm. Insieme costituito da monete di piccolo taglio.
spicciolàre, v. tr. 1 Cambiare una banconota, una moneta in monete di taglio minore. 2 Separare dal picciolo.
spicciolàto, agg. Nella locuzione  alla spicciolata, poco alla volta.
  
 agg. (alla) a few at a time.
spìcciolo, agg. e  sm. agg. 1 In forma di monete di piccolo valore. 2 Semplice. • apprezzava quei discorsi spiccioli e immediati.
  sm. Moneta di piccolo valore. • non aveva che pochi spiccioli  in tasca.
  
 deriv.  da spicciare, incrociato con picciolo.
spìcco, sm. (pl.-chi) 1 L'effetto di spiccare. 2 L'evidenza, l'emergere in mezzo ad altri.
  
 sm. 1 (di) leading, prominent. 2 (di) outstanding. 3 (tema)  principal.
spicconàre, v. tr. Abbattere utilizzando il piccone.
spicifórme, agg. Di un'infiorescenza, che ha la forma di una spiga.
spìcola, sf. Brillante getto di materia incandescente (10.000-20.000 K) presente nella cromosfera solare, simile a una punta luminosa; ha una durata compresa tra i cinque e i dieci minuti, un'altezza di 10.000 km, una struttura conica con diametro alla base di 1.000 km. Nella parte di superficie solare caratterizzata da campi magnetici molto intensi se ne possono vedere fino a un milione.
spider, sm.  invar. Automobile scoperta a due posti. ~ decapottabile. <> berlina.
  
 sm. roadster.
spidocchiàre, v. v. tr. Togliere  i pidocchi.
  v. intr. pron. Liberarsi dai pidocchi.
spiedàta, sf. L'insieme di tutti i pezzi di carne, pesce e verdura che vengono infilati su di uno spiedo per essere cotti.
spiedìno, sm. Piccola serie di  pezzi di carne infilzati e cotti al fuoco.
  
 sm. skewer.
spièdo, sm. Bacchetta  metallica in cui infilare pezzi di carne e altre pietanze da cuocere sul fuoco.
  
 sm. spit.
  
 franc.  antico espiet.
spiegàbile, agg. Che può essere spiegato, comprensibile.
spiegaménto, sm. 1 L'atto  di svolgere un foglio che è arrotolato. 2 Lo schieramento delle forze  militari.
  
 sm. deployment.
spiegàre, v. v. tr. 1 Svolgere ciò che è arrotolato. ~ distendere. • spiegare le ali,  aprirle. 2 Schierare. 3 Chiarire, far comprendere. • spiegare  un enigma. 4 Dimostrare.
  v. rifl. Esprimere in modo chiaro il proprio pensiero. • temeva  di non riuscire a spiegarsi con loro.
  v. intr. pron. Distendersi, svolgersi.
  
 v.  tr. 1 to explain. 2 (tovaglia) to unfold. 3 (vele) to  unfurl. v. rifl. to make oneself clear. v. intr. pron. to  make oneself understood.
  
 lat. explicare.
spiegàto, agg. Svolto, disteso.
spiegazióne, sf. 1 L'atto  di spiegare, chiarire, istruire. ~ chiarimento. 2 Giustificazione.
  
 sf. explanation.
Spiegazione delle parole, La Opera di filologia di Panini (IV-III sec. a. C.).
spiegazzaménto, sm. L'atto di spiegazzare.
spiegazzàre, v. v. tr. Piegare  male, sgualcire.
  v. intr. pron. Sgualcirsi.
  
 v.  tr. 1 to wrinkle, to crease. 2 (carta) to crumple.
spiegazzatùra, sf. L'effetto di spiegazzare.
Spielberg Fortezza della Moravia situata nelle vicinanze di Brno che venne utilizzata dagli Asburgo dal 1742 al 1855 come prigioni di stato. Vi furono imprigionati i condannati politici del Lombardo-Veneto tra i quali S. Pellico, P. Maroncelli e G. Pallavicino.
Spielberg, Steven (Cincinnati 1947-) Regista e produttore cinematografico statunitense, autore di film spettacolari e di grande successo internazionale, tra cui Duel (1971), Lo squalo (1975), Incontri ravvicinati del terzo tipo (1980), E. T. l'extraterrestre (1982), Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Schindler's list (1994, premio Oscar), Salvate il soldato Ryan (1998, vincitore di 5 premi Oscar, fra cui quello alla regia).
spietàto, agg. Senza pietà,  crudele. ~ disumano, efferato. <> pietoso.
  
 agg. merciless, pitiless, ruthless.
spifferàre, v. v. tr. Svelare. ~ divulgare.
  v. intr. Soffiare attraverso strette aperture.
  
 v.  tr. to blab out, to blurt out.
spìffero, sm. Soffio di aria che passa attraverso un stretta apertura, una fessura. ~ filo d'aria.
Spìga Stella di colore blu bianco, con magnitudine 1,2; è la più luminosa della costellazione della Vergine.
spìga, sf. (pl.-ghe)  Infiorescenza costituita da fiori senza picciolo.
  
 sf. 1 spike. 2 (bot.) ear.
  
 lat. spica punta.
spigàre, v. intr. Far crescere la spiga.
spigàto, agg. Che presenta  motivi a spiga.
  
 agg. herringbone.
spigatùra, sf. 1 Il crescere delle spighe nei cereali. 2 La stagione in cui crescono le spighe.
spighétta, sf. Ciascuna delle piccole spighe che vanno a comporre la spiga del frumento, orzo ecc.
spigliatézza, sf. Disinvoltura, naturalezza.
spigliàto, agg. Disinvolto, non  impacciato nel parlare o nel muoversi. ~ naturale, sciolto. <> esitante, goffo.
  
 agg. assured, confident.
spignattàre, v. tr. Cucinare fra pentole e fornelli.
Spìgno Monferràto Comune in provincia di Alessandria (1.403 ab., CAP 15018, TEL. 0144).
Spìgno Satùrnia Comune in provincia di Latina (2.460 ab., CAP 04020, TEL. 0771).
Spìgno, Ànna Terèsa Canàlis di Cumiàna, marchésa di (? 1679-Pinerolo 1769) Dal 1730 divenne prima amante e poi, dopo la morte della regina, moglie morganatica di Vittorio Amedeo II, re di Sardegna (1666-1732). Esclusa dai diritti di successione, ricevette il titolo di marchesa di Spigno.
spignoràre, v. tr. Riscattare da un pegno o pignoramento.
spìgola, sf. Pesce (noto anche come branzino, Dicentrarchus labrax) della famiglia dei Serranidi e dell'ordine dei Perciformi. Di colore bianco e argentato, raggiunge 1 m di lunghezza. Vive presso le rive del Mediterraneo e dell'Atlantico.
spigolàre, v. tr. 1 Raccogliere le spighe rimaste sul campo, dopo la mietitura. 2 Raccogliere qua e là.
spigolatóre, sm. (f.-trìce) Chi spigola.
spigolatùra, sf. 1 L'atto di spigolare. 2 Ciò che viene raccolto spigolando.
spìgolo, sm. 1 Intersezione di due superfici. 2 Angolosità appuntita. 3 pl.  Scontrosità.
  
 sm. 1 edge. 2 (angolo) corner.
  
 lat. spiculum,  dimin. di spicum punta.
spigolóso, agg. 1 Che ha spigoli. 2 Scontroso, intrattabile.
spigrìre, v. v. tr. Levare  dalla pigrizia.
  v. intr. pron. Levarsi la pigrizia, liberarsene.
Spilambèrto Comune in provincia di Modena (10.665 ab., CAP 41057, TEL. 059). Centro industriale (prodotti per l'edilizia, chimici e alimentari). Vi si trova la chiesa di Sant'Adriano, del XIII sec. Gli abitanti sono detti Spilambertesi.
Spilimbèrgo Comune in provincia di Pordenone (11.068 ab., CAP 33097, TEL. 0427). Centro agricolo (coltivazione di ortaggi, frutta e cereali) e industriale (prodotti alimentari). Vi si trovano un castello con strutture in stile gotico rinascimentale e il duomo del XIII sec. Gli abitanti sono detti Spilimberghesi.
Spìlinga Comune in provincia di Vibo Valentia (1.615 ab., CAP 88037, TEL. 0963).
spìlla, sf. 1 Ornamento, in genere prezioso, che si appunta sugli abiti. 2 Spillo,  fermaglio.
  
 sf. 1 brooch. 2 (fermaglio) pin.
  
 lat. spinula,  dimin. di spina spina.
Spillane, Mickey (New York 1918-) Romanziere. Tra le opere Ti ucciderò (1947) e Il giorno delle pistole (1964).
spillàre (1), v. v. tr. 1 Far uscire, travasare da una botte, attraverso la spina. 2 Estorcere con  astuzia e poco alla volta. • spillare soldi a qualcuno. 3 Unire con uno spillo. • spillò tutta la documentazione in un unico  plico.
  v. intr. Versare lentamente.
  
 v.  tr. 1 to tap. 2 (denaro) to tap money.
  
 deriv.  da spillo.
spillàre (2), sm Attrezzo per  effettuare la pesca in laguna o sui fondali marini bassi o sabbiosi 
  \spillàtico, sm. (pl.-ci) Somma della rendita totale che era corrisposta  annualmente dal marito alla moglie per le sue spese personali.
spillatrìce, sf. Arnese che permette di fissare fra loro fogli mediante dei punti metallici. ~ cucitrice
spillatùra, sf. L'atto di spillare le botti.
spìllo, sm. 1 Piccola  striscia appuntita di metallo con una capocchia sull'altra estremità. • a  spillo, di forma appuntita e sottile. 2 Quantità irrisoria. • non ci stava più neanche uno spillo in quella stanza ormai stracolma. 3 Il foro da cui spilla il vino nelle botti. 4 Fermaglio.
  
 sm. 1 (gioiello) brooch. 2 (fermaglio) pin.
  
 da spilla,  dal lat. spinula, dimin. di spina spina.
spillóne, sm. Spillo variamente decorato, di dimensioni più grandi.
spilluzzicàre, v. tr. 1 Mangiare svogliatamente a piccoli bocconi. 2 Fare piccoli guadagni.
spilorcerìa, sf. Avarizia, meschinità. ~ taccagneria, pidocchieria. <> generosità, munificenza.
spilòrcio, agg. e  sm. agg. Molto avaro e taccagno.
  sm. Chi non vuole spendere per avarizia.
  
 agg. mean, stingy. sm. skinflint, scrooge.
spilungóne, sm. (f.-a) Individuo di altezza molto superiore alla media. ~ stanga. <> botolo.
spin, sm. invar. In fisica è il momento angolare intrinseco di una particella, che si può interpretare come movimento di rotazione della particella su se stessa. È tipico di ogni particella elementare e il suo valore è un multiplo intero o semintero della quantità h/2p, intendendo con h la costante di Planck. Le particelle a spin intero vengono denominate bosoni, mentre quelle a spin semintero fermioni.
spìna, sf. 1 Punta  aguzza di materiale legnoso che caratterizza i gambi di certe piante. 2 Preoccupazione. 3 Aculeo difensivo di certi animali. 4 Foro  praticato nella botte per spillare. 5 Stuttura ossea portante negli  esseri vertebrati (per esempio la spina dorsale). 6 Lisca di pesce. 7 Arnese appuntito che si infila in certe cavità.
  
 sf. 1 thorn. 2 (di pesce) herringbone. 3 (elettrica) plug. 4 (dorsale) spine, backbone.
  
 lat. spina.
  Spina bifida
  Malformazione consistente nello sdoppiamento dell'ultima parte della colonna  vertebrale con o senza fuoriuscita del midollo spinale.
  Spina elettrica
  Dispositivo di collegamento elettrico.
  Spina iliaca
  Sporgenza ossea che forma l'angolo antero-superiore dell'osso iliaco.
  Spina ischiatica
  Sporgenza triangolare dell'ischio.
  Spina ventosa
  Tubercolosi ossea che colpisce le piccole ossa lunghe della mano e del piede.
Spinacìno, Francésco (Fossombrone secolo XV-Venezia? dopo il 1507) Compositore. È autore, tra l'altro, di intavolature per liuto.
spinàcio, sm. Angiosperma (Spinacia  oleracea) della famiglia delle Chenopodiacee e dell'ordine delle  Centrosperme. Pianta erbacea annuale, originaria delle regioni asiatiche. Viene  coltivata per l'alimentazione umana.
  
 sm. spinach.
Spinadésco Comune in provincia di Cremona (1.301 ab., CAP 26020, TEL. 0372).
spinàle, agg. Relativo alla spina dorsale.
spinàre, v. tr. 1 Levare le spine. 2 Levare la lisca.
spinarèllo, sm. Pesce (Gasterosteus aculeatus) della famiglia dei Gasterosteidi e dell'ordine dei Gasterosteiformi. Lungo 9 cm, vive nelle acque dell'Europa e dell'America del Nord. Il maschio si dedica alla cura della prole.
spinaròlo, sm. Nome comune dei Pesci squaliformi del genere Squalus, famiglia degli Squalidi.
spinàto, agg. 1 Di filo metallico che presenta a intervalli regolari delle punte. 2 Che ha tessitura a spina di pesce.
Spinazzòla Comune in provincia di Bari (7.817 ab., CAP 70058, TEL. 0883).
Spinèa Comune in provincia di Venezia (24.905 ab., CAP 30038, TEL. 041). Centro agricolo (coltivazione di frutta, cereali e ortaggi) e industriale (prodotti per l'edilizia, meccanici, del legno e dell'abbigliamento). Vi si trovano ville risalenti al XVII e al XVIII sec. Gli abitanti sono detti Spineensi.
Spinéda Comune in provincia di Cremona (639 ab., CAP 26030, TEL. 0376).
spinèllo, sm. 1 Sigaretta di hashish. 2 Minerale.
  
 sm. joint.
  • Gruppo di minerali della classe degli ossidi. La loro formula è  composta da un metallo bivalente (ferro, magnesio, manganese, zinco) e un  metallo trivalente (alluminio, ferro, cromo).
  Spinello nobile
  Minerale della classe degli ossidi, che contiene alluminio e magnesio; le  varietà trasparenti sono usate come pregiate pietre ornamentali.
Spinèllo Aretìno (Arezzo ca. 1346-1410) Pittore. Tra le opere Storie di San Benedetto (1386-1387, Firenze, San Miniato al Monte).
Spinéte Comune in provincia di Campobasso (1.530 ab., CAP 86020, TEL. 0874).
Spinéto Scrìvia Comune in provincia di Alessandria (349 ab., CAP 15050, TEL. 0131).
Spinétoli Comune in provincia di Ascoli Piceno (5.120 ab., CAP 63030, TEL. 0736).
spinétta, sf. Strumento musicale a corde simile al clavicembalo.
spingàrda, sf. 1 Antica  macchina militare utilizzata per lanciare pietre. 2 Arma da fuoco del  XVI secolo simile al mortaio. 3 Fucile di grosso calibro utilizzato  nella caccia agli uccelli acquatici.
  
 franc. espingarde.
spìngere, v. v. tr. 1 Muovere in una determinata direzione. 2 Incitare, sostenere. 3 Posare lo sguardo su un punto in lontananza. • spinse lo sguardo fino  alla cima. 4 Premere (detto di un pulsante). 5 Indurre. • lo spinsero a farsi prete.
  v. intr. pron. Inoltrarsi, oltrepassare un limite. • non  voleva spingersi oltre quel punto.
  
 v.  tr. 1 to push. 2 (indurre) to induce. 3 (stimolare) to  urge. 4 (condurre) to drive. v. intr. pron. 1 (inoltrarsi)  to carry on, to push on. 2 (troppo lontano) to go too far.
  
 lat.  volg. expingere, comp. da ex-+ pangere conficcare.
spinnaker, sm. invar. Tipo di vela triangolare.
spìno, agg. e sm. agg. Che  presenta spine.
  sm. Ciò che presenta delle spine o aculei.
Spìno d'Àdda Comune in provincia di Cremona (5.289 ab., CAP 26016, TEL. 0373).
spinobulbàre, agg. In anatomia, che si riferisce al midollo spinale al bulbo.
spinocerebellàre,  agg. Relativo al midollo spinale e al cervelletto.
  Fasci spinocerebellari
  Ognuno dei due cordoni di fibre nervose lungo cui vengono trasmessi dal midollo  al cervelletto gli impulsi della sensibilità propriocettiva.
Spìnola Antica famiglia  genovese. Il capostipite fu Guido, più volte console del comune (1102-1121).  Gli Spinola, durante il periodo comunale, furono con i Doria a capo del partito  ghibellino. Partecipò al governo della Repubblica di Genova con molti suoi  membri, tra i quali ci furono capitani di mare, di terra e ambasciatori, oltre  a undici dogi e numerosi cardinali e senatori.
  Ansaldo e Oberto (XII sec.), capitano del popolo che sconfisse i pisani  alla Meloria (1284).
  Opizzino (?-1315), si scontrò con la famiglia Doria (1309-1331).
  Niccolò (XIV sec.), podestà di Famagosta.
  Giacomo (XIV sec.), governatore di Treviso.
  Ambrogio (XV sec.), podestà di Cremona.
  Ambrogio (Genova 1569-Castelnuovo Scrivia 1630), combatté contro  Maurizio di Nassau (1604-1609 e 1621-1625), come comandante delle truppe  spagnole nei Paesi Bassi.
  Giambattista (Genova 1637-1701) ammiraglio, combatté nella guerra di  Morea e contro i pirati in Tunisia (1700-1701).
  Carlo (1564-1622) missionario gesuita, martire in Giappone.
spinóne, sm. Cane originario dell'Italia, presenta un mantello dal pelo ispido. Molto robusto, è stato impiegato fin dal Settecento in ogni genere di caccia ed è adatto sia alla ferma che al riporto.
Spinóne al Làgo Comune in provincia di Bergamo (748 ab., CAP 24060, TEL. 035).
spinosità, sf. invar. L'essere spinoso.
spinóso, agg. 1 Con  molte spine. 2 Scabroso, difficile da trattare. 3 Spigoloso.
  
 agg. thorny.
  
 lat. spinosus.
Spinóso Comune in provincia di Potenza (1.852 ab., CAP 85039, TEL. 0971).
spinòtto, sm. Cilindro  metallico che collega la biella al pistone, nei motori a scoppio, o anche  collegamento singolo plurifase elettrico, telefonico, televisivo ecc.
  
 sm. 1 (elettrico) plug. 2 (mecc.) piston, pin.
Spinoza di via del mercato, Lo Racconto di I. B. Singer (1961).
Spinoza, Baruch (Amsterdam 1632-L'Aia 1677) Filosofo olandese. Nato da una famiglia di ebrei profughi dal Portogallo, accusato di eterodossia, fu bandito dalla comunità ebraica (1656). Rappresentante del razionalismo, risolve il dualismo cartesiano (di sostanza pensante e sostanza estesa) ponendo un'unica sostanza, Dio. Il suo Dio però non si identifica con il Dio personale delle religioni positive, ma è il principio che garantisce l'ordine razionale della realtà; contemplando questa razionalità e nella consapevolezza della necessità che ne deriva, l'uomo raggiunge la piena libertà e la perfetta conoscenza che si risolve nell'Amor Dei intellectualis. Tra le sue opere, Tractatus theologico-politicus (1670), Ethica more geometrico demonstrata (postumo, 1677).
spìnta, sf. 1 L'atto  di spingere, facendo forza per far muovere. 2 La forza applicata per  spingere. 3 Stimolo, incitamento. 4 Intervento di aiuto che  permette di ottenere dei vantaggi. • aveva ricevuto una spinta per  farsi assumere. 5 Motivo.
  
 sf. 1 push. 2 (fis.) thrust. 3 (stimolo) spur, incentive. 4 (violenta) shove.
  
 deriv.  da spinto, p.p. di spingere.
spintarèlla, sf. 1 Spinta di lieve entità. 2 Piccolo aiuto.
spintariscòpio, sm. Apparecchio per l'individuazione e il conteggio delle particelle  e di altre radiazioni ionizzanti emesse da elementi radioattivi. Venne progettato da W. Crookes.
spinterògeno, sm. Dispositivo che  invia la corrente e fa scoccare la scintilla nelle candele dei motori a  scoppio.
  
 sm. distributor.
spinteròmetro, sm. Apparecchio munito di due elettrodi che viene utilizzato per calcolare le differenze di potenziale elevate.
spìnto, agg. 1 Che è  stato sollecitato. 2 Eccessivo, scabroso. 3 Manipolato, per  ottenere prestazioni migliori.
  
 agg. risqué, risky.
spintonàre, v.  tr. Dare spintoni, travolgere.
  
 v.  tr. to shove, to push.
spintóne, sm. Violenta spinta. ~ urto.
  
 sm. shove, push.
spiombàre, v. v. tr. 1 Sbilanciare. 2 Togliere i piombini.
  v. intr. Non essere perpendicolare.
spionàggio, sm. (pl.-gi) 1 L'attività della spia. 2 Organizzazione spionistica.
  
 sm. spying, espionage.
  • La divulgazione di notizie segrete o riservate di uno stato, anche se  senza scopo di profitto; è un reato che comporta la punibilità con la  reclusione fino al massimo della pena, se compiuto in tempo di guerra, a favore  di uno stato nemico e se il fatto ha compromesso la preparazione e l'efficienza  delle operazioni belliche.
  Spionaggio industriale
  Divulgazione illecita di progetti o lavori segreti di una ditta concorrente.
spioncìno, sm. Piccolo foro  praticato nella porta di ingresso che permette di osservare, senza aprire, chi  si trova al di là della porta.
  
 sm. peephole.
spióne, sm. Chi frequentemente fa la spia.
Spione, Lo Film poliziesco, francese (1962). Regia di Jean-Pierre Melville. Interpreti: Jean-Paul Belmondo, Serge Reggiani, Jean Desailly. Titolo originale: Le doulos
spionìstico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante lo spionaggio.
spiovènte, agg. e  sm. agg. Obliquo, che cade verso il basso. • tiro spiovente,  nel calcio, tiro che fa compiere al pallone una traiettoria a parabola molto  alta.
  sm. Piano inclinato che permette lo scivolamento delle acque.
spiòvere, v.  intr. 1 Smettere di piovere. • decisero di aspettare che spiovesse,  prima di rimettersi in cammino. 2 Scorrere verso il basso.
  
 v.  intr. 1 to stop raining. 2 (scorrere) to flow down. 3 (ricadere) to hang down.
  
 da s-+ piovere.
spìra, sf. 1 Ogni  giro compiuto da una spirale attorno a un punto. 2 Avvolgimento di un  conduttore elettrico.
  
 sf. coil.
  
 lat. spira,  dal greco spèira.
Spìra Città (44.000 ab.) della Germania, sulla riva sinistra del Reno, in Renania-Palatinato. È sede di industrie chimiche, metalmeccaniche, cartarie, elettrotecniche, alimentari, tessili, petrolchimiche. Fondata dai celti, fu conquistata dai romani e dopo la caduta dell'impero passò ai franchi. Assegnata a Ludovico il Germanico con la spartizione di Verdun (843), divenne città libera nel 1294. Nell'epoca della riforma vi si tennero due importanti diete, la prima nel 1526, che permise ai principi luterani la costituzione di chiese territoriali, la seconda, nel 1529, in cui Carlo V annullò le deliberazioni della precedente, rinnovando la condanna a Lutero e limitando le innovazioni in materia religiosa. Dopo un periodo di dominazione francese, con il congresso di Vienna (1815), fu assegnata alla Baviera. Monumento di notevole importanza storica, la cattedrale romanica (XI sec.).
spiraea, sf. invar. Genere di piante arbustacee, appartenenti alla famiglia delle Rosacee, dalle foglie caduche alterne, lobate o dentate.
spiràglio, sm. (pl.-gli) 1 Apertura, fessura in un muro attraverso cui passa l'aria. 2 Barlume,  speranza.
  
 sm. 1 small opening. 2 (di luce) gleam, glimmer.
spiralàto, agg. Che presenta delle spirali.
spiràle, agg. e  sf. agg. Che presenta delle spire.
  sf. 1 Avvolgimento di una linea attorno a un punto, con raggio  decrescente. 2 Sequenza di eventi in stretta relazione causale.
  
 agg. e sf. 1 spiral. 2 (med.) coil, IUD.
  • Curva piana che si avvolge infinite volte intorno a un punto fisso,  chiamato polo della spirale. Ne esistono vari tipi, tra cui la spirale di  Archimede, la spirale iperbolica, logaritmica, parabolica.
  In medicina, dispositivo di forma variabile, anticoncezionale intrauterino.  Procura una reazione dell'organismo verso il corpo estraneo sulla cui  superficie sono presenti sostanze attive, quali il rame, che ostacolano  l'impianto dell'uovo nelle mucose dell'endometrio.
Spirale di nebbia, Una Romanzo di M. Prisco (1966).
spiralifórme, agg. A forma di spirale.
spiramicìna, sf. Antibiotico attivo contro i germi gramnegativi.
Spiràno Comune in provincia di Bergamo (4.079 ab., CAP 24050, TEL. 035).
spirànte, agg. e  sf. agg. 1 Che spira. 2 Di consonante continua.
  sf. Consonante costrittiva.
spiràre, v. v. tr. Emanare. ~ emettere.
  v. intr. 1Morire. 2 Esalare. 3 Soffiare.
  
 v.  intr. 1 to pass away, to expire. 2 (soffiare) to blow.
  
 lat. spirare.
spìrica, sf. (pl.-che) Curva algebrica piana del quarto ordine che si ottiene intersecando una superficie di rotazione generata da una circonferenza attorno a un asse del suo piano con un piano parallelo a tale asse.
Spirifèridi Ordine di brachiopodi testicardini fossili dalla conchiglia esterna di diverse forme.
spirifórme, agg. Che ha forma di spira.
spiritàccio, sm. 1 Spirito maligno. 2 Persona vivace, arguta.
spiritàre, v. intr. 1 Essere posseduto da uno spirito maligno. 2 Dare in escandescenze.
spiritàto, agg. 1 Posseduto dal demonio. • doveva guarire quel ragazzo spiritato. 2 Stravolto. • aveva degli occhi spiritati che mi spaventarono. 3 Che presenta grande eccitazione.
  
 agg. 1 possessed. 2 (espressione) wild.
spiritèllo, sm. Spirito folletto.
spirìtico, agg. (pl. m.-ci) Riguardante lo spiritismo. ~ medianico.
spiritìsmo, sm. L'insieme delle  pratiche secondo cui è possibile comunicare con gli spiriti dei defunti,  tramite un medium.
  
 sm. spiritualism.
spiritìsta, agg. (pl. m.-i) Chi studia o pratica lo spiritismo.
spiritìstico, agg. (pl. m.-ci) Dello spiritismo.
spìrito, sm. 1 Essenza  incorporea, principio universale della vita che le religioni identificano in  Dio. 2 Anima del defunto. 3 Entità soprannaturale. 4 La  parte immateriale, morale dell'essere umano. 5 Stato d'animo. 6 Sentimento, espressione del carattere o delle caratteristiche.
  
 sm. 1 spirit. 2 (fantasma) ghost. 3 (umorismo) humour. 4 (alcool) spirit, alcohol. 5 (arguzia) wit.
  
 lat. spiritus.
  • Beati i poveri di spirito, perché loro è il regno dei cieli.  Vangelo di S. Matteo, cap. V-S. Luca, cap. VI.
  • Nella cultura religiosa è la sostanza immateriale presente in ogni  creatura e manifestazione dell'opera della divinità; viene utilizzato anche per  indicare esseri angelici o demoniaci.
  In filosofia è un principio immateriale generalmente di origine divina; viene  identificato sia con il soggetto pensante (Cartesio) che come base dell'energia  vitale (scuola stoica). Nella filosofia hegeliana viene definito spirito  assoluto ed è alla base del comportamento di ogni individuo.
  Spirito Santo
  Nella religione cristiana è la terza persona della Trinità, è considerato  l'ispiratore dei testi sacri. Nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo ha un  ruolo centrale, in quanto sperimentato come dono escatologico che Dio fa al suo  popolo per mezzo di Gesù Cristo, affinché il popolo sia liberato, per fede nel  Signore, dalla schiavitù del peccato e possa salvarsi. Lo Spirito Santo viene  conferito nel battesimo e agisce in tutti i credenti. La sua azione è  continuamente presente all'interno della chiesa, come fonte di unità e di  santificazione dei fedeli. Gli Atti degli apostoli possono essere  considerati la narrazione dell'azione dello Spirito Santo nei primi decenni  della diffusione del cristianesimo. Nella teologia cattolica lo Spirito procede  oltre che dal Padre anche dal Figlio, mentre per la teologia ortodossa procede  solo dal Padre.
Note:
Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.
Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate
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Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_s.doc
sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm
Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it
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