Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5

 

vìnto, agg. e sm. agg. 1 Sconfitto. ~ battuto. <> vincente. darsi per vinto, arrendersi; averla sempre vinta, riuscire a ottenere ciò che si vuole. 2 Conquistato. 3 Portato a compimento con successo.
sm. Chi è stato superato; chi non è riuscito a realizzarsi. ~ schiacciato. era disdicevole infierire sui vinti.
 agg. 1 won. 2 (sconfitto) beaten. 3 (sopraffatto) overcome. sm. vanquished man.
 p.p. di vincere.
Guai ai vinti! Frase esclamata da Brenno dopo aver incendiato Roma.

Vinzàglio Comune in provincia di Novara (607 ab., CAP 28060, TEL. 0161).

viòla, agg., sf. e sm. agg. invar. Di colore viola.
sf. 1 Pianta erbacea. 2 Strumento ad arco.
sm. invar. Il colore tra il rosso scuro e il turchino.
 agg. violet. sf. 1 violet. 2 (strumento) viola.
Genere di piante erbacee della famiglia delle Violacee, presente in più di 400 specie. Tra queste la viola mammola (Viola odorata) ha fiori bianchi, rosa o viola molto profumati dai quali si estrae l'essenza usata in profumeria e foglie a forma di cuore. La viola del pensiero (Viola tricolor) ha fiori policromatici con petali bianchi o gialli sfumati di violetto.
Strumento musicale a corda e arco con quattro corde ed estensione intermedia tra violino e violoncello. Dall'XI sec. in poi viola indicava generici strumenti ad arco anche dissimili. Dal XVI sec. si distinse tra viola da braccio, simile al violino, e viola da gamba. Tipiche del XVII sec. sono le viole bastarde e le viole d'amore.

Viòla Comune in provincia di Cuneo (498 ab., CAP 12070, TEL. 0174).

violàbile, agg. Che si può violare.
 lat. violabilis.

violacciòcca, sf. Angiosperma (Matthiola incana) della famiglia delle Brassicacee e dell'ordine delle Readali. Suffrutice perenne con fiori profumati. Cresce spontanea in Italia.

Violàcee Famiglia di piante generalmente erbacee dell'ordine delle Parietali con foglie alterne con stipole, fiori irregolari con cinque sepali e cinque petali. Comprende le varie specie di viole.

violàceo, agg. Di colore viola o tendente al viola. ~ violetto.
 agg. purple, violet.

violàre, v. tr. 1 Profanare. ~ dissacrare. <> riverire. 2 Non rispettare. ~ trasgredire. <> rispettare. violare la fiducia altrui, tradire; violare i patti, non mantenerli. 3 Invadere illegalmente. ~ aggredire. violare i sigilli, manometterli in modo illecito. 4 Stuprare, brutalizzare. ~ violentare.
 v. tr. 1 to violate. 2 (chiesa) to desecrate.
 lat. violare, deriv. da vis forza.

violàto, agg. 1 Che ha colore tendente al viola. 2 Che ha un profumo di viola.

violatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi viola.

violazióne, sf. 1 Il violare, l'essere violato. ~ infrazione. <> osservanza. 2 Sacrilegio. ~ empietà.
 lat. violatio,-onis.

violentàre, v. tr. 1 Sottoporre a violenza fisica o morale. ~ stuprare. 2 Forzare, costringere, obbligare. ~ imporre.
 v. tr. 1 to rape. 2 (fig.) to do violence, to use violence on.
 deriv. da violento.

violentatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi violenta.

violenteménte, avv. In modo violento. ~ aggressivamente, furiosamente.

violènto, agg. e sm. agg. 1 Di chi ricorre alla forza per imporre la propria volontà. ~ aggressivo. <> tenero. modi violenti. 2 Travolgente, impetuoso. ~ irruente. <> tiepido. un amore violento lo aveva tenuto vivo negli ultimi due mesi. 3 Detto, fatto con violenza. 4 Intenso. ~ sgargiante. <> tenue. un violento attacco giornalistico aveva dato inizio alla campagna elettorale.
sm. Persona violenta. ~ prevaricatore.
 agg. violent.
 lat. violentus, deriv. da vis forza.

violènza, sf. 1 L'essere violento. 2 Sopraffazione, azione aggressiva. ~ brutalità. 3 Violenza carnale, stupro. 4 Angheria, prepotenza. ~ sopruso.
 sf. 1 violence. 2 (carnale) rape.
 lat. violentia, deriv. da violens,-entis, da vis forza.
In diritto civile indica un'attività che serve a forzare la conclusione di un negozio, causandone l'annullabilità.
In diritto penale dà luogo a reati. Si ha violenza a pubblico ufficiale, quando con minacce o violenza si cerca di costringere un pubblico ufficiale a compiere un atto contrario al suo dovere; violenza carnale quando si forza una persona alla congiunzione carnale; violenza privata quando si usano minacce o violenza per costringere una persona a fare, tollerare o omettere qualcosa.

violétta, sf. 1 Nome comune della viola mammola. 2 Profumo ricavato dalla viola mammola.
 sf. violet.

violétto, agg. e sm. agg. Violaceo.
sm. Il colore viola.
 agg. e sm. violet.

violinàio, sm. Fabbricante, aggiustatore, venditore di violini.

violinìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi suona il violino.
 sm. e sf. violinist.

violinìstico, agg. (pl. m.-ci) Che implica la partecipazione di un violino solista.

violìno, sm. 1 Il più piccolo e il più acuto degli strumenti ad arco. 2 Violinista.
 sm. violin.
Strumento musicale a corda e arco con quattro corde di registro soprano, apparso nella prima metà del XVI sec. Gasparo da Salò e A. Amati furono tra i primi costruttori. A. Stradivari (1644-1737) è considerato il maggiore liutaio. Famosi musicisti come Mozart, Beethoven, Brahms, Cajkovskij, Mendelssohn e Paganini composero pagine per violino.

violìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi suona la viola.

violle, sm. invar. Unità di misura di intensità luminosa. Deriva dal nome del fisico francese J. Violle (1841-1923).

Viollet-le-Duc, Eugène (Parigi 1814-Losanna 1879) Architetto francese. Tra le opere il restauro della Madeleine a Vézelay, della Sainte-Chapelle e di Notre-Dame a Parigi (dal 1840) e della città di Carcassonne (dal 1853).

violoncellìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi suona il violoncello.

violoncèllo, sm. 1 Strumento ad arco di grandi dimensioni. 2 Violoncellista.
 sm. violoncello, cello.
Strumento musicale a corda e arco con quattro corde e registro grave. Ha la forma simile a quella di un violino tranne le dimensioni che sono maggiorate (lunghezza della cassa armonica uguale a 75 cm). È dotato di un puntale di appoggio, che consente di tenere lo strumento sollevato da terra durante l'uso. Si tratta di uno degli strumenti fondamentali di un'orchestra sinfonica, che normalmente dispone di 10 violoncelli. Prese piede in Italia dal XVII sec. Tra i numerosi compositori che scrissero pagine per violoncello si ricordano D. Gabrielli (Ricercari, 1689-1691), B. Marcello (sonate), A. Vivaldi (ventisette concerti), G. Tartini (sei concerti), J. S. Bach (Suites per violoncello solo, 1720), Haydn (Concerto in re maggiore), L. Boccherini (undici concerti), A. Dvorák (concerto per violoncello op. 104; sonate), L. van Beethoven (cinque sonate per violoncello e pianoforte), J. Brahms (Trio per pianoforte e violoncello op. 8; Prima sonata per violoncello e pianoforte op. 38; Sonata per violoncello e pianoforte op. 99; concerto per violino e violoncello in la minore op. 102), C. Saint-Saëns (concerto per violoncello; La Muse et le Poète per violino e violoncello), P. Hindemith (Musica funebre, 1936; due sonate per violoncello solo), S. Prokof'ev (Concerto per violoncello op. 58), D. Sostakovic (due Concerti per piano, violino e violoncello), B. Britten (Cello symphony, 1963; tre Suites per violoncello solo, 1964-1972), I. Pizzetti (Concerto in do per violoncello, 1934; Sonata per pianoforte e violoncello, 1921; Tre canti per violoncello e pianoforte, 1920), A. Webern (tre piccoli pezzi op. 11 per violoncello e pianoforte, 1914), Z. Kodály (Duo per violino e violoncello; Sonata per violoncello e pianoforte; Sonata per violoncello solo), A. Casella (Concerto per violoncello op. 58), L. Dallapiccola (Adagio per violoncello solo, 1945; Dialoghi per violoncello e orchestra, 1960) e R. Schumann (Concerto per violoncello e orchestra).

violóne, sm. Strumento musicale in uso nel XVI e XVII sec. È un contrabbasso di viola a sei corde accordate un'ottava sotto quelle del basso viola.

viomicìna, sf. Termine che designa un farmaco che appartiene alla categoria degli antibiotici.

Vióne Comune in provincia di Brescia (913 ab., CAP 25050, TEL. 0364).

Viòtti, Giovànni Battìsta (Fontanetto Po 1755-Londra 1824) Compositore. Tra le opere 29concerti per violino, 2 sinfonie concertanti per due violini.

viòttola, sf. Stradina di campagna.

viòttolo, sm. Sentiero. ~ stradicciola, viuzza.
 sm. lane, path, track.

vip, sm. e sf. invar. Persona importante. (Very Important Person) ~ personalità.

vìpera, sf. 1 Denominazione comune dei Serpenti della famiglia dei Viperidi del genere Vipera. 2 Persona perfida. ~ malalingua.
 sf. adder, viper.
Le vipere sono Rettili squamati, con testa grande e separata dal corpo, con pupille verticali e denti erigibili entro i quali scorre il veleno e il cui prototipo è l'aspide (Vipera aspis), lunga circa 70 cm. Non aggressiva, morde solo per difendersi. Il suo veleno è pericoloso. In Italia sono presenti anche la vipera cornuta (Vipera ammodytes), la vipera dell'Orsini (Vipera ursini) e il marasso (Vipera berus).
Il morso della vipera si contraddistingue per la presenza di due forellini sulla cute, distanziati di circa un centimetro. Dopo pochi minuti potrebbe insorgere dolore acuto, seguito dalla comparsa di edema cianotico, respirazione affannosa, tachicardia, nausea e vomito, difficoltà alla visione, stato di debolezza. Occorre innanzi tutto rassicurare il soggetto; coprirlo al fine di mantenere la temperatura corporea; detergere la zona della ferita; levare eventuali anelli o altri oggetti che potrebbero esercitare una costrizione a livello dell'arto colpito; applicare un bendaggio compressivo in tutto l'arto leso, avendo cura di posizionarlo a livello del cuore o più in basso e comunque immobile, così che il sangue e il veleno non refluiscano verso il cuore. Se il morso è localizzato a un'estremità è possibile, in alternativa, applicare non troppo strettamente un laccio appena sopra e uno appena sotto la zona del morso. Utilizzare eventualmente delle stecche per immobilizzare l'arto colpito. Trasportare l'infortunato presso un centro ospedaliero per l'eventuale somministrazione dell'antidoto specifico. Evitare di applicare ghiaccio a meno che non ci siano indicazioni specifiche da parte di un medico. Non è consigliabile neppure praticare incisioni, succhiare o spremere il veleno.
Vipera cornuta
Rettile (Vipera ammodytes) della famiglia dei Viperidi e dell'ordine degli Squamati. Dotato di un corno all'altezza del naso, misura 65 cm. Vive nell'Europa sudorientale in luoghi asciutti e soleggiati.

viperàio, sm. 1 Covo di vipere. 2 Cercatore di vipere.

viperàto, agg. Riferito a un antico medicamento preparato con sangue o carne di vipera.

Vipèridi Famiglia di Rettili ofidi alla quale appartengono specie velenose come le vipere e i serpenti a sonagli. La mascella è munita su entrambi i lati di due denti erettili veleniferi.

viperino, agg. 1 Proprio della vipera. 2 Perfido, velenoso.

Vipitèno (in ted. Sterzing) Comune in provincia di Bolzano (5.596 ab., CAP 39049, TEL. 0472).

vìpla, sf. Nome commerciale di una resina dura a base di cloruro di polivinile che, tirata in fogli, viene impiegata per tovaglie, grembiuli, rivestimenti, tendaggi e per coperture di libri.

viquidìle, sm. Termine che designa un farmaco ad azione vasodilatatrice periferica; agisce a livello cerebrale.

viràggio, sm. Repentino cambiamento di colore di un indicatore che segnala il compiersi di una reazione.
 franc. virage, deriv. da virer virare.

viràgo, sf. invar. Donna mascolina.

viràle, agg. Di, da virus.
 agg. viral.

viràre, v. intr. 1 Cambiare la rotta. ~ deviare. virare di bordo, andare nella direzione opposta. 2 Mutare direzione. ~ spostarsi. 3 Nel nuoto, invertire la direzione dopo aver toccato il bordo della piscina. gli atleti virarono quasi contemporaneamente.
 v. intr. 1 to tack. 2 (aereo, naut.) to turn.
 franc. virer.

viràta, sf. 1 Il virare. 2 Nel nuoto, inversione di direzione dopo aver toccato il bordo della piscina.

Virchow, Rudolf (Schivelbein 1821-Berlino 1902) Patologo tedesco. Diede importanti contributi all'anatomia patologica, scoprendo la leucemia e il processo tromboemolitico, e all'antropologia, con studi sulle conformazioni craniche.

virènte, agg. Verdeggiante.

Vireònidi Famigli di Uccelli Passeriformi comprendenti diverse specie che vivono dal Canada all'Argentina.

virgiliàno, agg. Del poeta latino Publio Virgilio Marone o che si riferisce al suo stile e alla sua opera.

Virgìlio Comune in provincia di Mantova (9.307 ab., CAP 46030, TEL. 0376).

Virgìlio, Pùblio Maróne (Andes, odierna Pietole, Mantova 70 a. C.-Brindisi 19 a. C.) Poeta latino. Formatosi a Milano, Roma e Napoli, risentì l'influsso dell'epicureismo lucreziano. Dopo la confisca delle terre cui andò incontro in favore dei reduci di Filippi, fu a Roma dove scrisse le Bucoliche (o Egloghe, 42-39 a. C.), dieci composizioni in esametri a carattere idilliaco pastorale in cui descrive la pace della campagna. Vero capolavoro, vi si ritrovano mischiati l'ideale dell'otium insieme all'attaccamento accanito alla vita e al paesaggio agreste. Entrò a far parte del circolo di Mecenate, su incitamento del quale scrisse le Georgiche, poema didascalico in quattro libri sulla coltivazione dei campi, in cui il lavoro e la vita dei campi sono indicati come l'unico strumento per ottenere redenzione morale e felicità (37-30 a. C.). Quest'opera è ispirata alle Opere e i giorni di Esiodo, e tratta l'agricoltura, la coltivazione della vite, l'apicoltura e l'allevamento del bestiame. Amico di Ottaviano, di Vario Rufo e Orazio, tra il 29 e il 19 a. C. scrisse l'Eneide, poema epico incompiuto in dodici libri, in cui il poeta si ricollega a Omero attraverso Ennio, sviluppando le vicende di Enea successive alla guerra di Troia e fino alle origini di Roma. Non vi sono celebrate le battaglie e le virtù guerriere, ma, nella contemplazione dell'umano dolore, la pietà religiosa, lo spirito di sacrificio e la generosità verso i deboli e i vinti. I primi sei libri narrano il peregrinare dell'eroe, mentre i secondi sei ne raccontano le guerre sostenute una volta approdato nel Lazio. Nel 19 a. C. morì a Brindisi, di ritorno da un viaggio in Grecia, proprio intrapreso per un lavoro di rifinitura dell'Eneide, e fu sepolto a Napoli. Di attribuzione incerta il gruppo di poemetti Appendice Virgiliana. L'opera di Virgilio fu ammirata e fonte di ispirazione fin dall'antichità. Nel medioevo gli vennero attribuite doti di mago e profeta. Costituì, con Dante, il simbolo della saggezza umana.

Virgin Gorda Isola del gruppo delle Isole Vergini Britanniche, nell'oceano Atlantico.

virginàle => "verginale"

virgìneo, agg. Di vergine. ~ puro.

virgìnia, agg. e sm. Tabacco della Virginia.

Virginia (letteratura) Tragedia di V. Alfieri (1777-1783).

Virgìnia (stato) Stato degli USA orientali (100.000 km2, 130.000 ab.), con capoluogo Richmond, compreso tra l'oceano Atlantico a est, il Maryland a nord-est, la Virginia occidentale e il Kentucky a ovest e la Carolina del Nord e il Tennessee a sud. Il territorio, pianeggiante lungo la costa, si innalza a ovest negli altipiani di Piedemont fino alla catena del Blue Ridge nei monti Appalachi. Vi sono coltivati cereali, ortaggi e tabacco e vi è praticato l'allevamento. Buona la produzione di carbone e di energia idroelettrica che alimenta industrie meccaniche, chimiche, siderurgiche, cartarie, del tabacco, alimentari e del legno. Le città principali sono Norfolk, Newport News e Portsmouth. Colonia inglese fondata nel 1584 da W. Raleigh, divenne la prima colonia inglese permanente dell'America del Nord. La coltivazione intensiva del tabacco, a partire dal 1616, favorì l'introduzione della schiavitù (1619). Nel 1624 fu dichiarata colonia reale. Nel 1644 vennero massacrati e assoggettati i pellerossa. Fu una delle tredici colonie che fondarono gli USA. Durante la guerra di secessione si divise in due, originando la Virginia occidentale (1863) e la Virginia orientale che fu alla guida della Confederazione sudista. Fu riammessa all'Unione nel 1870.

Virgìnia (storia) (sec. V a. C.) Giovane romana, figlia di Lucio Virginio. Il padre, per sottrarla al decemviro Appio Claudio, dovette ucciderla. Questo provocò l'insurrezione popolare e nel 449 a. C. la cacciata dei decemviri.

Virginia Beach Città (393.000 ab.) degli USA, nello stato della Virginia.

vìrgola, sf. Segno d'interpunzione. non doveva cambiare una virgola in quella relazione, doveva lasciarla intatta; doppie virgole, virgolette.
 sf. 1 comma. 2 (mat.) point.
 lat. virgula, dimin. di virga verga.
Virgola fissa
Designa un tipo di notazione in cui i numeri vengono indicati come un insieme di cifre decimali separate da una eventuale virgola.
Virgola mobile
Designa un tipo di notazione mediante la quale un numero reale viene rappresentato da un valore decimale (mantissa) e da un esponente.
 lat. virgula bastoncino, dimin. di virga verga.

virgolàre, v. tr. 1 Fornire di virgole uno scritto. 2 Chiudere fra virgolette.

virgolatùra, sf. Il virgolare.

virgolétta, sf. 1 Diminutivo di virgola. 2 Al plurale, segno grafico per contraddistinguere una citazione, un discorso diretto.
 sf. pl. quotation marks, inverted commas.

virgolettàre, v. tr. Chiudere tra virgolette.

virgolettàto, agg. 1 Chiuso tra virgolette. 2 Riportato fedelmente.

virgùlto, sm. 1 Pianta giovane. ~ germoglio. 2 Giovane erede. ~ rampollo.

Viriàto (190-139 a. C.) Eroe nazionale portoghese. Dal 147 a capo dei lusitani, inflisse numerose sconfitte ai romani, obbligandoli nel 141 a concedere l'indipendenza al suo popolo. Su ordine del senato romano venne ucciso a tradimento.

viridàrio, sm. Nell'antica casa romana, giardino interno.

Viridiana Film drammatico, spagnolo (1961). Regia di Luis Buñuel. Interpreti: Silvia Pinal, Francisco Rabal, Fernando Rey. Titolo originale: Viridiana

virìle, agg. 1 Di, da uomo. ~ maschile. <> femmineo. 2 Proprio di persona coraggiosa. ~ gagliardo. <> rammollito. 3 Di, da uomo adulto. ~ maturo. <> impubere.
 agg. 1 virile, manly. 2 (proprio dell'uomo) masculine.
 lat. virilis, deriv. da vir uomo.

virilìsmo, sm. Presenza di caratteri fisici e psichici maschili in individui di sesso femminile.

virilità, sf. 1 L'età dell'uomo adulto. 2 Forza d'animo. ~ risolutezza. <> pusillanimità. 3 Prestanza sessuale del maschio.
 lat. virilitas,-atis, deriv. da virilis.

virilizzàre, v. v. tr. Render virili.
v. intr. pron. Assumere caratteri maschili.

virilménte, avv. In modo virile. ~ maschilmente, coraggiosamente. <> vilmente.

virilòide, agg. Detto di donna che presenta caratteri di virilismo.

Vìrle Piemónte Comune in provincia di Torino (919 ab., CAP 10060, TEL. 011).

virogènesi, sf. Processo di riproduzione del virus.

viròide, sm. 1 Agente patogeno simile a un virus. 2 Ogni specifico biologico impiegato per indurre un'immunizzazione.

virologìa, sf. Ramo della microbiologia che studia i virus e le malattie da essi provocate.

virològico, agg. (pl. m.-ci) Che riguarda la virologia.

viròlogo, sm. (pl. m.-gi) Studioso di virologia.

viròsi, sf. Malattia da virus.

Virtanen, Artturi Ilmari (Helsinki 1895-1973) Biochimico finlandese. Compì importanti studi sull'alimentazione umana e animale e nel 1945 fu insignito del premio Nobel.

virtù, sf. 1 Disposizione costante a fare il bene. ~ bontà. <> empietà. Nella teologia cristiana: cardinali, prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, che l'uomo può praticare con le sue sole forze, teologali, fede, speranza, carità, infuse da Dio per grazia. 2 Ogni buona qualità dell'animo. ~ rettitudine. <> vizio. 3 Efficacia, facoltà. ~ talento. <> difetto. 4 Castità, purezza. ~ verginità. 5 Verecondia, pudore. ~ castigatezza. <> dissolutezza.
 sf. 1 virtue. 2 (proprietà) powers, properties.
 lat. virtus,-utis valore, deriv. da vir uomo.
Nella filosofia classica greca e romana la virtù (virtus romana) veniva intesa come fortezza d'animo e valore, soprattutto militare. Con Socrate e Platone diventa una qualità morale. Per Socrate la virtù è la conoscenza del modo giusto di operare. Per Platone è il controllo che la ragione esercita sull'istinto e la suddivide in temperanza, giustizia, saggezza e fortezza. Aristotele distingue tra virtù intellettuali, relative alla razionalità (saggezza, sapienza e scienza) e virtù etiche. La teologia cristiana mantiene questa divisione introducendo anche le virtù teologali (fede, speranza e carità).

virtuàle, agg. 1 Potenziale. ~ possibile. <> effettivo. quel ragazzo era un virtuale omicida. 2 Che si potrebbe effettuare. 3 Apparente. fuoco virtuale; realtà virtuale, ricostruzione fatta al computer di ambienti e situazioni che ricalcano quelle reali in cui è costretto a muoversi uno sperimentatore.
 agg. 1 virtual. 2 (memoria virtuale) virtual memory.
 lat. mediev. virtuàlis, deriv. da virtus valore, virtù.

virtualìsmo, sm. Concezioni filosofiche che includono nozioni di virtualità o potenzialità.

virtualità, sf. L'essere virtuale. ~ potenzialità.

virtualménte, avv. In modo virtuale.

virtuosaménte, avv. In modo virtuoso.

virtuosìsmo, sm. Eccezionale capacità tecnica di artista o atleta. ~ bravura. <> imperizia.
 sm. virtuosity.

virtuosìstico, agg. (pl. m.-ci) 1 Eseguito con virtuosismo. 2 Che costituisce un virtuosismo.

virtuosità, sf. 1 Disposizione al bene. 2 Virtuosismo.

virtuóso, agg. e sm. agg. 1 Che vive secondo virtù. ~ onesto. <> iniquo. 2 Che dimostra virtuosismo. ~ abilissimo. <> inetto. 3 Conforme a virtù. ~ morigerato. <> debosciato.
sm. 1 Persona virtuosa. 2 Artista o atleta con eccezionali capacità tecniche. ~ fuoriclasse. <> nullità.
 agg. virtuous. sm. virtuoso.
 lat. tardo virtuosus.

virulènto, agg. 1 Di malattia infettiva. ~ tossico. 2 Violento. ~ incontrollato. <> benigno.
 agg. virulent.
 lat. virulentus velenoso, deriv. da virus veleno.

virulènza, sf. 1 Capacità di un germe di provocare una malattia. 2 Violenza.
 lat. tardo virulentia puzza, deriv. da virulentus.

Virunga, mónti Catena montuosa di origine vulcanica dell'Africa centro-orientale, al confine tra Ruanda, Zaire e Uganda. Vetta più elevata il monte Karisimbi (4.507 m).

vìrus, sm. invar. 1 Microrganismo di dimensioni molto piccole (da poche a qualche centinaio di micron) visibile solo al microscopio elettronico che sopravvive solo all'interno di cellule viventi causando infezioni dette virosi. 2 In informatica indica il nome di un programma che può autoreplicarsi e danneggiare archivi e programmi.
 sm. invar. virus.
I virus possono avere svariate forme (sferica, filamentosa, poliedrica) e i più semplici sono costituiti da un'unica molecola di acido nucleico racchiusa da un involucro proteico. Nell'uomo causano malattie come AIDS, epatite, herpes, mononucleosi, morbillo, parotite, poliomielite, rosolia, vaiolo, varicella, alcuni tipi di tumori ecc. Negli animali provocano la rabbia, l'afta epizootica e il colera suino. Tra i virus vegetali, che colpiscono le piante, il più noto è l'agente del mosaico del tabacco.
I virus informatici sono programmi inseriti in altri file (programmi: .exe, .com, .dll; file contenenti script o macro) che vengono attivati quando l'utente apre il file e che poi si annidano nella memoria del computer e possono inserirsi in altri file o nel settore boot del disco fisso, in modo da potersi riprodurre e diffondersi. Possono cancellare o modificare file, riformattare il disco fisso, sovraccaricare e danneggiare schede del computer, ...

vis à vis, loc. avv. Faccia a faccia, di fronte. ~ dirimpetto.

vis comica, loc. sost. f. invar. Spirito umoristico particolarmente arguto e vivace. ~ comicità.

vìsagìsmo, sm. L'arte di truccare il viso.
 franc. visagisme, deriv. da visage viso.

vìsagìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Estetista.

Visalbèrghi, Àldo (Trieste 1919-) Pedagogista italiano. Caposcuola della pedagogia laica, sono riconosciuti i suoi contributi nel campo del mondo del lavoro e dell'occupazione. Attualmente dirige il mensile Scuola e città. Autore di alcuni scritti come Pedagogia e scienza dell'educazione (1978).

Visàno Comune in provincia di Brescia (1.521 ab., CAP 25010, TEL. 030).

viscàccia, sf. Nome comune del Lagostomus maximus.

visceràle, agg. 1 Relativo ai visceri. 2 Profondo e istintivo. ~ radicato. <> superficiale.
 lat. tardo visceralis.

visceralménte, avv. In modo viscerale.

vìscere, sm. (pl. m.-i, f.-e) 1 Ciascuno degli organi della cavità toracica e addominale. 2 Grembo materno. 3 Al plurale, la parte più interna di qualcosa. ~ interiora. quella miniera scendeva nelle profonde viscere della terra. 4 Sentimento d'amore. strapparsi le viscere dal dolore, il cuore.
 sm. 1 (anat.) viscera, internal organ. 2 (di animale) pl. entrails. 3 (fig.) pl. bowels.
 lat. viscus,-eris usato al plurale viscera,-um.

Vìsche Comune in provincia di Torino (1.345 ab., CAP 10030, TEL. 011).

Vischer il Giovane, Peter (Norimberga 1487-1528) Scultore tedesco. Tra le opere Calamaio con figura femminile (1525, Oxford, Ashmolean Museum).

Vischer il Vecchio, Peter (Norimberga ca. 1460-1529) Scultore tedesco. Tra le opere Tomba di San Sebaldo (1507-1519, Norimberga, San Sebaldo).

vìschio, sm. Angiosperma (Viscum album) della famiglia delle Lorantacee e dell'ordine delle Santalali. Arbusto sempreverde, cresce spontaneo in Italia. Le sue bacche vengono utilizzate in erboristeria. ~ pania, pastoia.
 sm. mistletoe.

vischiosità, sf. L'essere vischioso.

vischióso, agg. 1 Appiccicoso. ~ colloso. <> scivoloso. 2 Resistente ai cambiamenti che dovrebbero produrre variazioni.
 agg. sticky, viscous.

Visciàno Comune in provincia di Napoli (4.424 ab., CAP 80030, TEL. 081).

viscidaménte, avv. In modo viscido. ~ subdolamente.

viscidità, sf. L'essere viscido, scivoloso.

vìscido, agg. 1 Umido e scivoloso. ~ mucillaginoso. <> scabro. 2 Subdolo. ~ sfuggente. <> adamantino.
 agg. slippery, slimy.
 lat. tardo viscidus, deriv. da viscum vischio.

viscidùme, sm. Disgustoso ammasso di materia viscida.

vìsciola, sf. Frutto del visciolo; amarena, marasca.

visciolàta, sf. Confettura, sciroppo o bibita a base di visciole.

visciolàto, sm. Liquore a base di visciole.

vìsciolo, sm. Sorta di ciliegio che dà frutti di sapore acidulo.

Vìsco Comune in provincia di Udine (689 ab., CAP 33040, TEL. 0432).

viscoelasticità, sf. Proprietà di alcuni corpi di subire deformazioni di tipo elastico associate a deformazioni di tipo viscoso.

viscoelàstico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla viscoelasticità; che presenta viscoelasticità.

viscontàdo, sm. Grado e carica di visconte.

viscónte, sm. Nella gerarchia nobiliare, titolo immediatamente superiore a quello di barone e inferiore a quello di conte.

Visconte di Bragelonne, Il Romanzo di A. Dumas padre (1848-1850).

Visconte dimezzato, Il Romanzo di I. Calvino (1952), che fa parte della trilogia I nostri antenati (costituita da Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il Cavaliere inesistente). In una guerra contro i turchi, il visconte Medardo di Terralba, zio del narratore, riceve una cannonata in pieno petto e resta dimezzato. Finché la metà cattiva e la metà buona verranno riunite a formare "un miscuglio di cattiveria e bontà, cioè apparentemente non dissimile da quello ch'era prima di essere dimezzato". Un libro ricco di invenzioni, che può essere letto come un'allegoria dell'uomo moderno.

viscontèa, sf. Giurisdizione del visconte.

viscontèo, agg. Da visconte, del visconte.

viscontéssa, sf. Signora di una viscontea o consorte di un visconte.

Viscónti Famiglia feudale lombarda che controllò Milano dal 1277 al 1302 e dal 1311 al 1395 con una signoria e dal 1395 al 1447 con il duca Gian Galeazzo e i suoi successori. Il primo signore fu Ottone, ma solo agli inizi del XIV sec. il potere dei Visconti si rafforzò, tanto che nel 1323 Galeazzo I e il fratello Marco dovettero fronteggiare la rivolta guelfa. Luchino Novello (morto nel 1399) dominò su gran parte della Lombardia, su una piccola parte del Piemonte, Bologna e Genova, dividendo prima della morte le sue terre fra i nipoti. Il maggior splendore si ebbe però con Gian Galeazzo che ottenne da Venceslao, re dei romani, i titoli di duca di Milano (1395), di conte di Pavia (1396) e di duca di Lombardia (1397). Alla morte di Gian Galeazzo il figlio Giovanni Maria non riuscì a conservare il potere paterno; solo con il fratello FIlippo Maria (1392-1447) i Visconti riconquistarono prestigio. Alla morte di FIlippo Maria, non essendoci eredi maschi, il ramo ducale si estinse.

Viscónti Giàn Galeàzzo => "Gian Galeazzo Visconti"

Viscónti-Venòsta, Emìlio (Milano 1829-Roma 1914) Politico. Fu quattro volte ministro degli esteri (1863-1864, 1866-1867, 1869-1879, 1896-1898). Nel settembre 1864 firmò la convenzione con la Francia.

viscósa, sf. Sostanza ottenuta dalla cellulosa. ~ rayon.

viscosimetrìa, sf. Misurazione della viscosità di un liquido.

viscosìmetro, sm. Strumento per misurare la viscosità di un liquido.

viscosità, sf. Scarsa scorrevolezza di un fluido.

viscóso, agg. Di sostanza caratterizzata da alta viscosità. ~ attaccaticcio. <> scorrevole.
 lat. tardo viscosus, deriv. da viscum vischio.

Visentìni, Brùno (Treviso 1914-Roma 1995) Politico. Di ideologia repubblicana, fu due volte ministro delle finanze (1974-1976 e 1983-1987) e ministro del bilancio nel 1979.

Visèrba Località dell'Emilia-Romagna, frazione di Rimini, in provincia di Forlì. Stazione balneare sulla costa adriatica.

Vishakhapatnam Città (584.000 ab.) dell'India, nello stato dell'Andhra Pradesh. Capoluogo del distretto omonimo.

Vishnu Divinità indiana che, insieme a Brahma e Shiva, costituisce la trimurti, la triade divina. Esprime l'amore cosmico e ha la funzione di conservare e armonizzare l'Universo. Si manifesta agli uomini tramite avatara (incarnazioni, apparizioni), tra i quali Rama e Krishna. È rappresentato con quattro mani che tengono rispettivamente una conchiglia, un disco, una mazza e un fiore di loto, con un'espressione amichevole sul volto e irradiante una profonda pace dell'animo. La sua cavalcatura è l'aquila Garuda. La sua consorte è Sri o Laksmi (dea della fortuna); gli sta spesso a fianco anche una seconda consorte, Pusti (la prosperità) o Bhumi (la terra). Il culto di Vishnu inizialmente si diffuse nell'India settentrionale e divenne popolare anche in tutta l'India meridionale dal 500 al 900 d. C. di pari passo con la diffusione della dottrina degli avatara o reincarnazioni. Per la diffusione del visnuismo, sono considerati essenziali quattro maestri ritenuti fondatori di quattro scuole o tradizioni: Ramanuja (1050-1137), Madhva (1199-1298), Nimbarka o Nimbaditya (verso il 1300) e Visnusvamin (XII sec.). Malgrado le loro diversità di opinione, tutti e quattro sono considerati a pieno titolo membri dell'unica comunità religiosa. Le loro dottrine sarebbero state inizialmente proclamate da una divinità e sarebbero pervenute attraverso una catena di dottori (guru) a un celebre maestro (acarya) ritenuto a sua volta l'incarnazione di un essere divino.

visìbile, agg. 1 Che si può vedere. ~ osservabile. <> indistinto. visibile a occhio nudo, senza l'ausilio di strumenti ottici. 2 Chiaro. ~ manifesto. <> occulto. il suo disagio era ben visibile. 3 Di spettacoli per cui è permessa la visione.
 agg. visible.
 lat. tardo visibilis, deriv. da visus, p.p. di videre vedere.

visibìlio, sm. 1 Gran quantità, gran numero. 2 Andare in visibilio, provare un immenso piacere o meraviglia, entusiasmarsi.
 sm. (andare in visibilio) to go into raptures.

visibilità, sf. 1 L'essere visibile. 2 Grado di trasparenza dell'atmosfera.
 sf. visibility.
 lat. tardo visibilitas,-atis.

visibilménte, avv. In modo visibile. ~ evidentemente, chiaramente.

visièra, sf. 1 Tesa rigida a mezzaluna dei berretti militari e sportivi. 2 Elemento trasparente e mobile del casco da motociclista che si pone davanti agli occhi.
 sf. 1 (tesa) peak. 2 (trasparente) visor.
 franc. visière, deriv. da vis viso.

visigòti Antica popolazione germanica che costituì, insieme agli ostrogoti, uno dei due grandi rami dei goti. I visigoti, originari della regione baltica, nel II sec. erano stanziati sul Dnestr e sul Mar Nero. Nel 367 ottennero l'autorizzazione a stabilirsi in territorio romano (Mesia inferiore). Ribellatisi, invasero i Balcani e sconfissero l'imperatore Valente ad Adrianopoli (378). Sotto Teodosio divennero foederati dell'impero romano. Nel 400 ca. il loro capo Alarico, dux e magister militum dell'Illirico, li guidò contro l'Italia, arrivando a saccheggiare Roma (410). Alla morte di Alarico furono spinti fino in Spagna e qui formarono il regno di Tolosa, che nel V sec. giunse a comprendere quasi tutta la penisola iberica e alcune province francesi. Nel 506 Alarico II promulgò la Lex romana Wisigothorum e nel 507 fu sconfitto da Clodoveo. Persi i territori francesi, il loro regno spagnolo durò fino alla conquista araba del 711.

visigòtico, agg. (pl. m.-ci) Dei visigoti.

visigòto, agg. e sm. Che, chi apparteneva a un'antica popolazione germanica che costituiva il ramo occidentale dei goti.

Visintìn, Luìgi (Brazzano, Cormons 1892-Novara 1958) Geografo e cartografo italiano. Durante la sua dirigenza all'Istituto geografico De Agostini di Novara si dedicò alla compilazione di varie carte e atlanti tra cui il Grande atlante geografico (1922), l'Atlante mondiale (1956) e il Calendario Atlante De Agostini (1920-1958).

visionàre, v. tr. 1 Vedere in visione privata un film da parte di un pubblico specializzato. 2 Prendere visione di qualcosa; esaminare per operare una scelta. ~ ispezionare.
 v. tr. to visionary.
 deriv. da visione.

visionàrio, agg. e sm. 1 Che, chi ha allucinazioni. ~ allucinato. 2 Utopista. ~ sognatore. <> pratico. quel politico era solo un pazzo visionario che avrebbe condotto il paese allo sfascio. 3 Che, chi è affetto da visioni mistiche.
 deriv. da visione.

visióne, sf. 1 Il vedere; esame. ~ osservazione. prendere in visione un documento, leggerlo, studiarlo. 2 Vista, scena che colpisce. ~ veduta. la visione di quel panorama servì a rasserenarlo. 3 Idea. ~ parere. 4 Allucinazione. ~ miraggio. 5 Proiezione di un film. film in prima visione televisiva, non ancora trasmesso in precedenza. 6 Apparizione. ~ fantasma, ombra. ebbe la visione della Madonna.
 sf. vision.
 lat. visio,-onis, deriv. da visus, p.p. di videre vedere.

visìr, sm. invar. Nel mondo islamico, ministro dell'impero ottomano.

vìsita, sf. 1 Il visitare. quella visita improvvisa dei parenti non gli fece per niente piacere; biglietto da visita, di presentazione delle generalità e impiego di una persona. 2 Ispezione. ~ perlustrazione. visita doganale. 3 Esame delle condizioni del paziente. ~ controllo. la visita medica riscontrò alcune anomalie.
 sf. 1 visit. 2 (esame) examination. 3 (ispezione) control, inspection. 4 (med.) call, visit.
 deriv. da visitare.

Visita della vecchia signora, La Dramma di F. Dürrenmatt (1956).

Visita, La Racconto di C. Cassola (1942).

visitàre, v. tr. 1 Fare una visita. ~ recarsi. 2 Sottoporre a visita medica. ~ esaminare.
 v. tr. 1 to visit. 2 (esaminare) to examine. 3 (med.) to call on.

visitatóre, sm. (f.-trìce) Chi visita.
 sm. visitor.

visitazióne, sf. 1 Visita. 2 Festa ecclesiastica che commemora la visita della Vergine Maria alla cugina Elisabetta.
 lat. tardo visitatio,-onis.

visivaménte, avv. Sotto l'aspetto visivo.

visìvo, agg. Della vista, riguardante la vista o la visione. : :a capacità visiva era stata danneggiata; campo visivo, in ottica
 agg. visual.
 deriv. dal lat. visus,-us vista.

visnadìna, sf. Termine che designa un farmaco ad azione vasodilatatrice periferica.

visnàga, sf. (pl.-ghe) Pianta erbacea annua (Ammi visnaga) che cresce nelle regioni centromeridionali dell'Italia e in tutte le zone mediterranee.

Visnu => "Vishnu"

visnuìsmo, sm. Forma della religione induista che onora Visnu quale divinità suprema.

visnuìta, agg., sm. e sf. Di seguace del visnuismo.

vìso, sm. Volto. ~ faccia.
 sm. face.
 lat. visus,-us, deriv. da visus, p.p. di videre vedere.

Visóne Comune in provincia di Alessandria (1.201 ab., CAP 15010, TEL. 0144).

visóne, sm. 1 Carnivoro con pelo morbido e lucente. 2 La pelliccia ricavata da tale mammifero.
 sm. mink.
Mammifero (Mustela vison) della famiglia dei Mustelidi e dell'ordine dei Carnivori. Lungo sino a 40 cm, vive nelle foreste del Nordamerica. Si nutre di animali acquatici catturati in laghi e in fiumi.

Visone sulla pelle, Il Film commedia, americano (1962). Regia di Delbert Mann. Interpreti: Doris Day, Cary Grant, Gig Young. Titolo originale: That Touch of Mink

visonétto, sm. Pelliccia che imita quella di visone, ma molto meno pregiata.

visóre, sm. Apparecchio per guardare in trasparenza diapositive.
 sm. viewer.
 deriv. dal lat. visus, p.p. di videre vedere.

Vispe comari di Windsor, Le Opera comica in tre atti di O. Nicolai, libretto di S. H. Mosenthal (Berlino, 12849).

vìspo, agg. Pronto, brioso, pieno di vita. ~ vivace. <> spento.
 agg. lively, quick.

Vìsso Comune in provincia di Macerata (1.331 ab., CAP 62039, TEL. 0737).

vissùto, agg. e sm. agg. 1 Che ha esperienza della vita. ~ navigato. <> sprovveduto. 2 Accaduto realmente. romanzo vissuto. 3 Che riguarda un fatto di cui si è avuta esperienza. casi vissuti.
sm. 1 Ciò che si vive quotidianamente. 2 In psicologia, l'insieme delle esperienze che influenzano un individuo.
 agg. experienced. sm. experience, background.
 p.p. di vivere.

vìsta, sf. 1 Uno dei cinque sensi, consente di percepire gli stimoli luminosi e quindi la luce, il colore, la forma e la posizione degli oggetti. ~ percezione oculare, visione. 2 Scena. ~ veduta. 3 Visibilità. 4 Rapido esame. ~ occhiata.
 sf. 1 sight. 2 (panorama) view.
I segnali luminosi colpiscono la retina dell'occhio, sono trasformati in impulsi nervosi e inviati all'encefalo, nel quale sono ritrasformati in immagini. Nei Vertebrati gli occhi sono posti sulla fronte e hanno una parte del campo visivo in comune (visione stereoscopica). La visione può non essere perfetta a causa di anomalie quali la miopia, l'astigmatismo e la presbiopia.

vistàre, v. tr. Mettere un visto a un documento. ~ siglare.

Vistarìno Comune in provincia di Pavia (1.044 ab., CAP 27010, TEL. 0382).

vìsto, agg. e sm. agg. Guardato. ~ considerato.
sm. 1 Formula, sigla con cui si attesta di aver letto e approvato un documento. ~ vidimazione. visto che, dal momento che. 2 Salvacondotto. ~ lasciapassare. il suo visto di ingresso in quel paese era scaduto da un mese.
 sm. visa.
 p.p. di vedere.

Vìstola Fiume (1.047 km) principale della Polonia (pol. Wisla, ted. Weichsel). Nasce dal versante nordoccidentale dei monti Beschidi Occidentali e sfocia nel mar Baltico (golfo di Danzica). Fiume più lungo dello stato, è navigabile per oltre 800 km; bagna Cracovia e Varsavia. I suoi principali affluenti sono i fiumi Bug, Narew e San Pilica. È collegato ai fiumi Oder e Niemen per mezzo di canali artificiali.

vistosaménte, avv. 1 In modo vistoso. ~ chiassosamente. 2 Notevolmente, assai. ~ molto.

vistosità, sf. L'essere vistoso.

vistóso, agg. 1 Appariscente. ~ sgargiante. <> sobrio. 2 Ingente. ~ considerevole. <> irrisorio. 3 Esagerato, smaccato. ~ ostentato. <> calibrato.
 agg. 1 showy, flashy. 2 (considerevole) considerable.
 deriv. da vista.

Vistrìzza Fiume (297 km) principale della Grecia. Nasce presso il confine con l'Albania, dai monti Grammos e sfocia nel golfo di Salonicco.

Vistròrio Comune in provincia di Torino (426 ab., CAP 10080, TEL. 0125).

visuàle, agg. e sf. agg. Della vista. ~ visivo.
sf. 1 Prospettiva, panorama. ~ vista. 2 Ottica, punto di vista. ~ angolatura.
 agg. visual. sf. view.
 lat. tardo visualis, deriv. da visus,-us vista.

visualizzàre, v. tr. 1 Esprimere con immagini. 2 Rendere visibile.
 deriv. da visuale.

visualizzatóre, sm. Dispositivo di una calcolatrice o di un elaboratore elettronico che visualizza sul video i risultati delle elaborazioni effettuate. ~ display.
 sm. visual display unit.

visualizzazióne, sf. Il visualizzare, l'essere visualizzato.

visualménte, avv. Sul piano visuale.

visùra, sf. Visione. ~ ispezione.

vìsus, sm. invar. Capacità dell'apparato visivo di percepire immagini distinte; misura dell'acuità visiva espressa in decimi.

vìta, sf. 1 Condizione degli organismi capaci di crescere e riprodursi. 2 Esistenza. <> morte. 3 Modo di vivere. 4 Salute. ~ vitalità. <> flemma. 5 Animazione. ~ fermento. <> mortorio. 6 Essere vivente. 7 Ciò che è necessario per vivere. 8 Il mondo. 9 Parte del corpo umano sopra i fianchi. 10 Durata. ~ funzionamento.
 sf. 1 life. 2 (vitalità) life, vitality. 3 (durata) lifetime. 4 (in vita) alive. 5 (parte del corpo) waist.
 lat. vita.
La storia è maestra di vita. Elogio fatto alla storia da Cicerone. FRS: Non scholae sed vitae discimus. (Impariamo non per la scuola ma per la vita) Seneca soleva dolersi che spesso non vitae sed scholae discimus.
Insieme dei fenomeni che caratterizzano gli esseri viventi mono o pluricellulari dotati di patrimonio genetico. Questi fenomeni comprendono la riproduzione, l'accrescimento e la reazione agli stimoli ambientali che porta a processi di trasformazione di materia ed energia (come nutrizione, respirazione e fotosintesi) e a meccanismi genetici di autoregolazione. Tra le forme di vita più elementari vengono annoverati tutti gli organismi unicellulari, come i batteri. Unica eccezione a questa regola sono i virus che, pur possedendo un proprio patrimonio genetico, non avendo una struttura cellulare, non sono in grado di riprodursi indipendentemente dalla cellula che li ospita. L'origine della vita sulla Terra è stata ed è oggetto di numerosi studi. Secondo alcune teorie sarebbe nata come conseguenza di fenomeni chimico fisici particolari.

Vìta (comune) Comune in provincia di Trapani (2.701 ab., CAP 91010, TEL. 0924).

Vita (letteratura) Autobiografia di B. Cellini (1558-1566, pubblicata nel 1728).
Vita
Autobiografia di V. Alfieri (1790, 1803).

Vita a modo mio, La Film commedia, americano (1995). Regia di Robert Benton. Interpreti: Paul Newman, Melanie Griffith, Bruce Willis. Titolo originale: Nobody's Fool

Vita agra, La Romanzo di L. Bianciardi (1962).

Vita breve, La Opera in un atto di M. de Falla, libretto di C. Fernandez Shaw (Nizza, 1913).
Vita Breve, La
Romanzo di J. C. Onetti (1960).

Vita che salvi può essere la tua, La Racconto di F. O'Connor (1955, 1965).

Vita da bohème Film drammatico, francese (1991). Regia di Aki Kaurismaki. Interpreti: Matti Pellompaa, Evelyne Didi, Jean-Pierre Léaud. Titolo originale: Scenes de la vie de bohème

Vita dei campi Novella di G. Verga (1880).

Vita dei poeti Opera di critica letteraria di S. Johnson (1779-1781).

Vita del protopop Avvakum raccontata da lui stesso Opera autobiografica e religiosa di P. Avvakum (1672-1675).

Vita delle api, La Opera scientifica di M. P. M. B. Maeterlinck (1901).

Vita di Alberto Pisani Romanzo di C. Dossi (1870).

Vita di Castruccio Castracani da Lucca Opera di storia di N. Machiavelli (1520).

Vita di don Chisciotte e Sancio Saggio di M. de Unamuno (1905).

Vita di Galilei, La Dramma di B. Brecht (1938-1939, 1945-1946, 1953-1955).

Vita di Gesù Saggio di F. Mauriac (1936).
Vita di Gesù
Opera di storia di E. Renan (1864).

Vita di Giovanna d'Arco Romanzo di A. France (Vie de Jeanne d'Arc, 1908). Utilizzando il metodo critico adottato da E. Renan nella Vita di Gesù, basandosi su un'accurata documentazione, A. France si propose di fornire una spiegazione razionale delle imprese di Giovanna d'Arco. Anche se un'interpretazione completamente razionale delle vicende storiche appare qua e là troppo forzata per essere convincente, l'opera costituisce un contributo pregevole all'indagine storica, per la quantità di documenti sulla quale France basa le sue conclusioni.

Vita di Henry Brulard Romanzo di Stendhal (postumo, 1890).

Vita di Lazarillo de Tormes Romanzo di anonimo (1554-1555).

Vita di Marianna Romanzo di P. C. de Marivaux (1731-1741).

Vita di O-Haru, donna galante, La Film drammatico, giapponese (1952). Regia di Kenji Mizoguchi. Interpreti: Kinuyo Tanaka, Ichiro Sugai. Titolo originale: Saikaku Ichidai Onna

Vita di Samuel Johnson Prosa di J. Boswell (1791).

Vita di Santo Stefano di Perm Agiografia di E. Premudrij (XIV-XV sec.).

Vita di un buonannulla, La Romanzo di J. K. von Eichendorff (1826).

Vita di un libertino, La Romanzo di Ihara Saikaku (1682).

Vita difficile, Una Film drammatico, italiano (1961). Regia di Dino Risi. Interpreti: Alberto Sordi, Lea Massari, Claudio Gora.

Vita divina, La Opera di filosofia di G. Aurobindo (1950).

Vita è bella, La Film tragicomico, italiano (1998). Regia di R. Benigni. Interpreti: R. Benigni, N. Braschi, G. Cantarini.

Vita è meravigliosa, La Film fantastico, americano (1946). Regia di Frank Capra. Interpreti: James Stewart, Donna Reed, Henry Travers. Titolo originale: It's a Wonderful Life

Vita e morte di Adria e dei suoi figli Romanzo di M. Bontempelli (1930).

Vita e opinioni di Tristram Shandy Romanzo di L. Sterne (1760-1767). L'opera rappresenta un'autobiografia che il narratore inizia dalle circostanze nelle quali è stato concepito. In realtà, il libro è costituito quasi del tutto dalla descrizione del personaggio e da aneddoti nei quali Tristram descrive la sua famiglia e i suoi amici, e in particolare il padre, Walter, lo zio Tobia e il parroco Yorick. Il risultato è una parodia dell'ordine e della coerenza dei romanzi. Sterne è stato influenzato da scrittori satirici come F. Rabelais e J. Swift, mentre il libro è liberamente basato sulla teoria delle associazioni di idee di J. Locke. Gran parte del suo umorismo deriva dalle speciali associazioni che definiscono ciascun personaggio.

Vita è sogno, La Dramma in versi di Pedro Calderón de la Barca (1635). Protagonista dell'opera è Sigismondo, figlio di Basilio re di Polonia. A Basilio lo studio delle stelle ha rivelato un futuro di malvagità e di tirannide che il padre è determinato a evitare. Perciò, mette in giro la voce che Sigismondo è morto e lo fa rinchiudere in una torre collocata in mezzo a montagne scoscese e inaccessibili. Sigismondo cresce selvaggio nell'isolamento. Prima di abdicare in favore dei nipoti, il re Basilio decide di mettere alla prova Sigismondo e lo fa portare narcotizzato a corte. La prova naturalmente fallisce perché Sigismondo è privo di cultura. Verrà ricondotto alla torre, sempre sotto l'effetto di narcotici. Quando si sveglia, crede che tutta la vicenda non sia stato altro che un sogno e conclude che tutta la vita è un sogno. Il dramma ha una conclusione relativamente lieta: quando il re abdica a favore dei nipoti, il popolo si solleva, libera Sigismondo che viene posto a capo degli insorti. Sigismondo sconfigge l'esercito del padre e poi si sottomette a lui. Verrà riconosciuto legittimo erede e nuovo sovrano di Polonia. Il dramma è considerato il capolavoro di Calderón. Nel corso dell'azione si verifica il passaggio dall'arbitrio alla legge, dalla prevalenza degli istinti alla vittoria della ragione.

Vita in versi, La Opera di poesia di G. Giudici (1965).

Vita nuova Prosa di Dante Alighieri (1292-1293).

Vita per lo zar, Una Melodramma in tre atti e sei quadri di M. I. Glinka, libretto di G. F. Rosen (San Pietroburgo, 1836).

Vita pericolosa, La Romanzo di B. Cendrars (1938).

Vita privata di Sherlock Holmes, La Film commedia, britannico (1970). Regia di Billy Wilder. Interpreti: Robert Stephens, Colin Blakely, Irene Handl. Titolo originale: The Private Life of Sherlock Holmes

Vita scritta da lui medesimo Autobiografia di P. Giannone (1736-1748).

Vita sul Mississippi Romanzo di M. Twain (1883)

Vita violenta, Una Romanzo di P. P. Pasolini (1959). Protagonista dell'opera è il giovane Tommaso Puzzilli, appartenente al sottoproletariato delle borgate romane e che frequenta il mondo ambiguo dei ragazzi sbandati della borgata di Pietralata. In seguito si dedica all'impegno politico nel Partito comunista. Durante un'alluvione che sommerge la borgata, Tommaso si adopera generosamente per salvare una donna rimasta isolata dall'acqua. In seguito a questa vicenda il ragazzo morirà per la ricomparsa della tubercolosi della quale aveva a suo tempo sofferto. L'opera fa parte del ciclo romano di Pasolini, insieme a Ragazzi di vita (1955) e Alì dagli occhi azzurri (1965). In armonia con l'intento realistico della narrazione, nel romanzo si fa ampio uso del dialetto romanesco o misto di residui dialettali meridionali (il libro riporta anche un glossario dei termini dialettali utilizzati dai personaggi).

Vita, poesie e pensieri di G. Delorme Opera di poesia di Ch. A. de Sainte-Beuve (1829).

Vita, Una Romanzo di G. de Maupassant (1883).
Vita, Una
Romanzo di I. Svevo (1892).

Vita: istruzioni per l'uso, La Romanzo di G. Perec (1978).

Vitàcee Famiglia di piante dell'ordine delle Ramnali, generalmente tropicali o subtropicali, con fusti rampicanti, foglie palmate e frutti a bocca.

vitaiòlo, sm. Chi fa vita mondana. ~ viveur. <> morigerato.

vitàle, agg. 1 Della vita. 2 Essenziale. ~ primario. <> marginale. questione di vitale importanza. 3 Indispensabile alla vita. ~ fondamentale. <> accessorio. era stato leso un organismo vitale del paziente. 4 Che ha vitalità. ~ dinamico. il suo comportamento vitale dà entusiasmo anche ai compagni.
 agg. 1 vital. 2 (che possiede vitalità) lively.
 lat. vitalis.

Vitàle da Bológna (1309?-prima del 1361) Pittore. Tra le opere San Giorgio e il drago (metà del XIV sec., Bologna, Pinacoteca Nazionale) e Incoronazione della Vergine (1353, Bologna, San Salvatore).

vitalìsmo, sm. Manifestazione di vitalità. ~ dinamismo, esuberanza.

vitalìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Sostenitore del vitalismo.

vitalìstico, agg. (pl. m.-ci) Di vitalismo; che manifesta vitalismo.

vitalità, sf. 1 Capacità di vivere. 2 Vigoria. ~ energia. <> torpore. 3 Efficienza. 4 Produttività, rigoglio. ~ fioritura. <> sterilità.
 sf. vitality.
 lat. vitalitas,-atis, deriv. da vitalis vitale.

vitalìzio, agg. e sm. agg. Che dura tutta la vita.
sm. Rendita vitalizia.
 agg. life. sm. life annuity.

vitalizzàre, v. v. tr. Rendere vitale.
v. intr. pron. Divenire vitale.

vitalménte, avv. Con vitalità.

vitamìna, sf. Sostanza indispensabile in quantità minime al regolare funzionamento di un organismo vivente con funzioni di biocatalizzatore. Le vitamine non sono sintetizzate dall'uomo così come da molti animali, tranne piccole percentuali di alcune, e devono perciò essere introdotte con la dieta. Le piante infatti le producono normalmente e sono la risorsa vitaminica del regno animale. Vennero scoperte all'inizio del XX sec. in seguito allo studio di malattie nutrizionali come lo scorbuto e la pellagra, tipiche manifestazioni di avitaminosi. Ogni vitamina ha una particolare struttura. Agiscono da coenzimi, e cioè in appoggio all'azione degli enzimi per catalizzare le razioni chimiche della vita. Il miglioramento moderno della dieta ha fortemente ridotto le malattie da carenza vitaminica. La classificazione delle vitamine vede l'impiego di lettere:
Vitamina A o axeroftolo
Serve nella formazione di pigmenti visivi e di glicoproteine.
Complesso B
Comprende diverse vitamine sinergiche. La B1 (tiamina)è indispensabile per il sistema nervoso e per l'accrescimento; la B2 (riboflavina)serve nei fenomeni legati alla respirazione. Al complesso appartengono anche la B3, la B6, la B9, la B12 e la PP.
Vitamina C
Combatte lo scorbuto. È abbondante negli agrumi.
Vitamina D
Combatte il rachitismo. Si sintetizza per azione della luce del Sole.
Vitamina E
Gioca un ruolo essenziale contro i fattori ossidanti causa dell'invecchiamento.
Vitamina K
Combatte la fragilità dei vasi sanguigni.
 sf. vitamin.

vitamìnico, agg. (pl. m.-ci) Delle vitamine, ricco di vitamine.

vitaminizzàre, v. tr. Arricchire con vitamine.

vitaminizzàto, agg. Arricchito con vitamine.

vitaminologìa, sf. Parte della biologia e della medicina che studia le vitamine e la loro azione sull'organismo.

vitàto, agg. Coltivato a vite.

vìte, sf. 1 Pianta legnosa rampicante da cui si ricava il vino. 2 Organo di collegamento costituito da un corpo cilindrico filettato, con un'estremità ingrossata.
 sf. 1 vine. 2 (mecc.) screw.
 lat. vitis; nel significato [2]: da vite con riferimento ai tralci a spirale.
Arbusto rampicante delle Vitacee presente nelle regioni temperate e subtropicali dell'emisfero boreale. Ha fusto legnoso con rami (tralci) rampicanti, foglie palmate, fiori piccoli e frutti a bacca (acini) succosi e di vari colori riuniti in grappoli. Alcune varietà vengono coltivate per la produzione di vino e di uva da tavola. La Vitis vinifera è diffusa in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale, mentre dal Nordamerica arrivano alcune viti resistenti alla filossera, usate a scopo di vinificazione.
Elemento impiegato per eseguire collegamenti smontabili costituito da un cilindro di materiale rigido, spesso metallico (gambo), su cui è avvolto un profilo a forma elicoidale (filetto) e che può essere provvisto di una testa. La vite si accoppia con la madrevite, un elemento avente una cavità cilindrica con l'impronta del filetto. Viti particolari sono la vite autofilettante, che crea la propria madrevite all'atto del montaggio agendo come un utensile, la vite prigioniera, senza testa e con entrambe le estremità filettate e la vite senza fine, un organo di ingranaggi formato da una dentiera attorno al cui asse ruota il profilo.
Vite del Canada
Pianta rampicante, diffusa nelle regioni settentrionali, della famiglia delle Vitacee, le cui foglie assumono, in autunno, un bel colore rosso. È usata come pianta ornamentale per rivestire muri e pergolati.
Vite di Archimede o coclea
Dispositivo per il sollevamento dell'acqua durante l'irrigazione.
Vite di manovra
Vite utilizzata per convertire i moti rotatori in rettilinei.

Vite de' più eccellenti architetti, pittori e scultori italiani da Cimabue a' tempi nostri Trattato di G. Vasari (1550). Seconda edizione ampliata del 1568.

Vite dei filosofi Opera di storia di Diogene Laerzio (prima metà del III sec.).

Vite dei poeti Opera di critica letteraria di S. Johnson (1779-1881).

Vite di Dubin Romanzo di B. Malamud (1979).

Vite immaginarie, Le Racconto di M. Schwob (1896).

Vite parallele Biografie storiche di Plutarco (I secolo).

Vite perdute (Il salario della paura) Film drammatico, italiano/francese (1952). Regia di Henri-George Clouzot. Interpreti: Folco Lulli, Yves Montand, Charles Vanel. Titolo originale: Le salaire de la peur

Vitebsk Città (369.000 ab.) della Bielorussia, sul fiume Dvina Occidentale. Capoluogo della provincia omonima.

vitèlla, sf. Il nato di sesso femminile della vacca; carne di vitella o vitello macellata.

vitellìno, agg. Di vitello.

Vitèllio, Àulo (15-Roma 69) Imperatore romano. Fu console nel 48 e proconsole in Africa. Comandante della Germania inferiore, alla morte di Nerone fu proclamato imperatore dalle legioni del Reno. Combatté e vinse Otone, che era sostenuto da Gallia, Britannia e Spagna, divenendo unico detentore del potere. Condusse una politica di vendette e repressioni che presto generò malcontento, mentre cresceva il potere di Vespasiano, sostenuto dalle legioni orientali. Fu sconfitto a Cremona e ucciso mentre tentava di fuggire.

vitèllo, sm. 1 Il nato della vacca fino a un anno di età. 2 Pelle conciata, usata in calzoleria e pelletteria. 3 Carne ricavata dall'animale macellato.
 sm. 1 calf. 2 (carne) veal.

vitellóne, sm. 1 Il vitello di più di un anno di età. 2 Giovane ozioso. ~ perditempo.

Vitelloni, I Film commedia, italiano (1953). Regia di Federico Fellini. Interpreti: Franco Interlenghi, Eleonora Ruffo, Alberto Sordi, Franco Fabrizi.

Vitèrbo Città capoluogo di provincia del Lazio (405 km2, 59.000 ab., CAP 01100, TEL. 0761), posta a nord dei monti Cimini. Mercato agricolo e zootecnico, ha industrie alimentari, siderurgiche, cartarie, del legno, dell'abbigliamento, delle ceramiche e meccaniche. Di origine etrusca, conquistata dai romani (IV sec. a. C.) e poi dai longobardi, fu donata alla chiesa da Carlo Magno (755). Conquistata da Federico II, si ribellò e alla sua morte tornò alla chiesa. Libero comune (XII sec.), fu sede pontificia dal 1257 al 1281. Rimase legata alla chiesa fino al 1870. Conserva il nucleo storico medievale, cinto da mura, chiese e palazzi, come San Sisto, Santa Maria Nuova e palazzo Papi.
Provincia di Viterbo
(3.600 km2, 280.000 ab.) Compresa tra la valle del Tevere a est e il mar Tirreno a ovest, comprende i rilievi vulcanici dei Volsini e dei Cimini, con i laghi di Bolsena e di Vico. Sono coltivati uva, olive, cereali, tabacco, frutta e ortaggi. Vi sono industrie alimentari, della ceramica, del legno, chimiche e tessili.

viterìa, sf. Gruppo di viti per collegamenti meccanici.

Viti Levu L'isola maggiore dell'arcipelago delle isole Figi, nell'oceano Pacifico. Capoluogo Suva.

vitìccio, sm. Ciascuna delle appendici, filiformi e prensili, che costituiscono gli organi di sostegno delle piante rampicanti. ~ tralcio.
 sm. tendril.

Vitichìndo (secc. VIII-IX) Capo dei sassoni. Difese da Carlo Magno l'indipendenza del suo popolo, ma venne battuto e gli fu imposto il battesimo.

vitìcolo, agg. Che concerne la viticoltura.

viticoltóre, sm. (f.-trìce) Agricoltore che si dedica alla coltura della vite.
 sm. wine grower.

viticoltùra, sf. Coltivazione della vite.
 sf. wine growing.

Viticùso Comune in provincia di Frosinone (483 ab., CAP 03040, TEL. 0776).

Vitìge (?-542) Nel 536 venne eletto re degli ostrogoti in opposizione a Teodato. Nella guerra gotica, Belisario lo sconfisse a Ravenna e lo condusse prigioniero a Costantinopoli nel 540.

vitìgno, sm. 1 Pianta della vite. 2 Ciascuna delle varietà di vite.
 sm. grapevine.
 lat. tardo vitineus di vite.

vitilìgine, sf. Difetto di pigmentazione della pelle, di origine incerta, che si manifesta con chiazze biancastre di varia grandezza e dal contorno irregolare.

Vitim Fiume (1.978 km) della Russia, nella Siberia orientale. Confluisce nel fiume Lena.

vitivinìcolo, agg. Che riguarda la coltivazione della vite e la produzione del vino.

vitivinicoltùra, sf. Il complesso delle attività relative alla coltivazione della vite e alla produzione del vino.

Vìto d'Àsio Comune in provincia di Pordenone (989 ab., CAP 33090, TEL. 0427).

Vitorchiàno Comune in provincia di Viterbo (2.554 ab., CAP 01030, TEL. 0761).

Vitória da Conquista Città (171.000 ab.) del Brasile, nello stato di Bahia.

Vitoria-Gasteiz Città (210.000 ab.) della Spagna, sul fiume Zadorra. Capoluogo delle Province Basche e della provincia di Álava.

vìtreo, agg. 1 Del vetro, fatto di vetro. ~ vetroso. materiale vitreo, pasta vitrea. 2 Simile al vetro. ~ cristallino. materiale di trasparenza vitrea. 3 Fisso, vacuo, spento. ~ inespressivo. <> penetrante. aveva uno sguardo vitreo che destava preoccupazione.
 agg. 1 (vetroso) vitreous. 2 (sguardo) glassy.
 lat. vitreus.

vitrìte, sf. Uno dei quattro componenti macroscopici dei carboni fossili. È composta quasi esclusivamente di vitrinite.

Vitrùvio Pollióne (Vitruvius Pollio) Trattatista latino. Visse nel I sec. a. C. e fu autore del trattato De architectura, in dieci libri, dedicato a Ottaviano. Si tratta dell'opera più completa pervenuta sulle tecniche di costruzione greca e romana, di urbanistica e dei materiali usati nelle costruzioni di palazzi e di macchine belliche. Il testo influenzò notevolmente le teorie rinascimentali e fu studiato dallo stesso Alberti
\vìtta, sf. 1 Benda ornamentale, usata dalle matrone romane per l'acconciatura del capo e, in forma diversa, dalle Vestali o da altri sacerdoti. 2 Ciascuno dei canali secretori nel frutto delle ombrellifere.

Vitte, Sergej Julevic (Tbilisi 1849-Pietrogrado 1915) Politico russo. Dal 1892 al 1903 fu ministro delle finanze incoraggiando la formazione della grande industria. Dopo la rivoluzione del 1905, nei due anni successivi fu presidente del primo governo costituzionale.

vìttima, sf. 1 Animale o essere umano offerto in sacrificio. ~ olocausto. immolare una vittima, sacrificarla. 2 Chi subisce l'odio, la persecuzione altrui. ~ perseguitato. <> aguzzino. non poteva certo considerarlo come l'unica vittima di questa società. 3 Chi perde la vita o subisce gravi danni in calamità, incidenti. ~ morto. le vittime della strage furono numerose. 4 Chi sconta le conseguenze di particolari atteggiamenti. era vittima del suo stesso egoismo.
 sf. victim.
 lat. victima.

vittimìsmo, sm. Il fare la vittima, la disposizione ad atteggiarsi a vittima delle circostanze o dell'ostilità altrui.

vittimìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi indulge al vittimismo, chi ama atteggiarsi a vittima.

vittimisticaménte, avv. In modo vittimistico.

vittimìstico, agg. (pl. m.-ci) Da vittimista, improntato a vittimismo.

vittimizzàre, v. tr. 1 Considerare, presentare come una vittima. 2 Imporre a qualcuno un trattamento umiliante.

vìtto, sm. Insieme dei cibi necessari al sostentamento. ~ alimento, cibarie.
 sm. 1 food. 2 (in albergo) board.

Vittóne, Bernàrdo Antònio (Torino 1705-1770) Architetto italiano. Studiò a Torino, dove fu discepolo di Filippo Juvara, e a Roma. Attivo soprattutto in Piemonte, nei suoi progetti mise una particolare cura nell'impostazione strutturale e nell'illuminazione degli spazi. Tra le opere, il santuario di Vallinotto presso Carignano (1738-1739), Santa Chiara a Bra (1742), San Bernardino a Chieri (1740-1744), Santa Maria di Piazza a Torino (1751-1754) e San Michele a Borgo d'Ale (1770).

Vittóre Nome di papi.
Vittore I
(?-Roma 199) Africano, santo e papa dal 189.
Vittore II
(?-Arezzo 1057) Gebardo di Dollnstein-Hirschberg, fu papa dal 1055 grazie all'appoggio di Enrico III.
Vittore III
(Benevento 1027-Montecassino 1087) Desiderio da Montecassino, papa dal 1086, succedendo a Gregorio VII. Gli fu opposto Clemente III.
Vittore IV (antipapa)
(-dopo il 1139) Gregorio dei Conti, nel 1138 fu contrapposto a Innocenzo II.
Vittore IV (antipapa)
(Tivoli 1095-Lucca 1164) Ottaviano da Monticelli. Federico Barbarossa lo contrappose ad Alessandro III.

vittòria, sf. 1 Successo. ~ vincita. <> smacco. vittoria di Pirro, che è ottenuta riportando molte perdite, quindi ha scarso valore; vittoria ai punti, nel pugilato, assegnata al pugile che mostra maggiore intraprendenza. 2 Antica divinità alata, che rappresentava il trionfo.
 sf. 1 victory. 2 (sportiva) win.
 lat. victoria.

Vittòria (cascate) Serie di cascate dello Zambia, formate dal corso del fiume Zambesi. Il salto principale è alto 122 m e largo 1.600 m; in basso il corso del fiume si restringe in una gola larga 75 m. Le sue acque consentono il funzionamento di un impianto idroelettrico. Le cascate furono scoperte nel 1855 dall'esploratore D. Livingstone.

Vittòria (comune) Comune in provincia di Ragusa (55.280 ab., CAP 97019, TEL. 0932). Centro agricolo (coltivazione di frutta, ortaggi, agrumi, olive e viti), peschereccio, industriale (prodotti per l'edilizia, alimentari, del marmo e meccanici) e turistico (balneazione). Fondata nel 1607 da Vittoria Colonna. Vi si trovano costruzioni risalenti al XVIII sec. e nelle vicinanze le rovine di Camarina. Gli abitanti sono detti Vittoriesi.

Vittòria (lago) Lago (68.100 km2) dell'Africa orientale, compreso tra Tanzania, Kenya e Uganda. È il maggiore dei laghi africani, a 1.134 m sul livello del mare. Principale immissario il fiume Kagera (considerato il ramo sorgentifero del fiume Nilo) e i fiumi Mara e Katonga; unico emissario è il Nilo Vittoria. Vi si trovano numerose isole e le sue rive sono ricoperte da una folta vegetazione e popolate da animali di ogni specie. Vi si pratica la pesca.

Vittòria (mitologia) Personaggio mitologico, dea romana della vittoria, identificazione della greca Nike. Venne spesso raffigurata come vergine alata.

Vittòria (regìna) (Londra 1819-Osborne 1901) Regina del regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e imperatrice delle Indie dal 1877. Unica figlia del duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia Saalfeld, all'età di otto mesi diventò principessa ereditaria con tutore lo zio Leopoldo (futuro re del Belgio) e salì al trono alla morte dello zio Guglielmo IV nel 1837, ancora giovanissima. Fu subito bene accolta dall'opinione pubblica e trovò anche una guida sicura in lord Melbourne che la portò a contrastare i conservatori (Robert Peel) e a simpatizzare con i liberali. Sposò Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha; l'unione fu allietata da ben nove figli. La coppia reale riscosse i consensi della borghesia inglese; le loro simpatie politiche tornarono ai conservatori e furono quasi sempre in disaccordo con la politica estera dei ministri liberali succeduti, in particolare con Palmerston. La morte di Alberto, avvenuta nel 1861, costituì un grave colpo per la regina, che in un primo momento si ritirò nei suoi castelli di Osborne (isola di Wight) e di Balmoral (Scozia) e successivamente, con il ministro conservatore Disraeli, ritornò nuovamente alla vita pubblica e politica. Durante il suo regno, la Gran Bretagna ingrandì notevolmente i suoi possedimenti d'oltremare; nel 1876 costituì l'impero indiano di cui, nell'anno successivo assunse ufficialmente la corona e, attraverso la guerra contro i boeri, rafforzò le sue posizioni nel Sud Africa. Il periodo del suo regno, chiamato età vittoriana (caratterizzato da autoritarismo e moralismo, ma anche da progressi sociali e politici e dal consolidamento dell'impero), fu uno dei più prosperi per la Gran Bretagna.

Vittòria, Alessàndro (Trento 1525-Venezia 1608) Scultore. Tra le opere Busto di Marcantonio Grimani (1564, Venezia, San Sebastiano).

Vittoriàle dégli Italiàni Complesso di edifici e giardini studiati e costruiti dall'architetto G. C. Maroni per Gabriele D'Annunzio il quale lo abitò dal 1921 al 1938. Dalla sua posizione a Gardone Riviera in provincia di Brescia domina il lago di Garda.

vittoriàno, agg. Proprio del regno della regina Vittoria d'Inghilterra.

Vittorìni, Èlio (Siracusa 1908-Milano 1966) Scrittore italiano. Lasciata la Sicilia, cominciò a pubblicare sulla rivista fiorentina Solaria. Dei primi lavori fanno parte le novelle Piccola borghesia (1929-1931) e Il garofano rosso (1933). Nel 1938 si trasferì a Milano dove aderì al Partito comunista. Nelle nuove opere riuscì a conciliare le esigenze liriche con l'impegno morale (Conversazione in Sicilia, 1941). Nel primo dopoguerra diresse la rivista politico culturale Il Politecnico. Scrisse anche Uomini e no (1945), Le donne di Messina (1947-1949), Le città del mondo (postumo, 1969) e Nome e lacrime (postumo, 1972).

Vittòrio Amedèo Nome di duchi.
Vittorio Amedeo I
(Torino 1587-Vercelli 1637) Duca di Savoia, figlio di Carlo Emanuele I. Nel 1619 sposò Cristina di Francia, figlia di Luigi XIII. Succeduto al padre nel 1630, entrò in conflitto con la Francia per il controllo del Monferrato. Fu costretto a firmare il trattato di Cherasco (1631), con il quale perse Pinerolo e Casale. Firmato con la Francia il trattato di Rivoli (1635), iniziò una campagna contro gli spagnoli per la conquista della Lombardia.
Vittorio Amedeo II
(Torino 1666-Rivoli 1732) Duca di Savoia dal 1675 e successivamente re di Sicilia (in seguito alla pace di Utrecht, 1713) e di Sardegna (1720) fu il successore del padre Carlo Emanuele II.
Vittorio Amedeo III
(Torino 1726-Moncalieri 1796) Figlio di Carlo Emanuele III, nel 1773 succedette al padre come re di Sardegna. Si oppose alla Francia rivoluzionaria scontrandosi con Napoleone, che lo batté e gli conquistò la Savoia, Cuneo, Tenda e Nizza.

Vittòrio Emanuèle Nome di sovrani.
Vittorio Emanuele I
(Torino 1759-Moncalieri 1824) Re di Sardegna. Figlio secondogenito di Vittorio Amedeo III, salì al trono nel 1802, dopo l'abdicazione del fratello Carlo Emanuele IV. Contrastò accanitamente i principi della rivoluzione francese e si dedicò alla riorganizzazione economica e amministrativa della Sardegna dove risiedette a lungo. Regnò sulla Sardegna fino al Congresso di Vienna (1815) che gli restituì i suoi antichi stati, occupati dai francesi, e la Liguria. Instaurò un regime assolutistico con l'abrogazione dei codici napoleonici, l'affidamento dell'istruzione al clero, l'adozione della legislazione prerivoluzionaria e le discriminazioni nei confronti di ebrei e valdesi. Lo scoppio dei moti del 1821 lo costrinse ad abdicare in favore del fratello Carlo Felice, nominando reggente il nipote Carlo Alberto.
Vittorio Emanuele II
(Torino 1820-Roma 1878) Ultimo re di Sardegna. Figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa di Asburgo-Lorena, sposò Maria Adelaide d'Asburgo (1842) che morì nel 1855 e da cui ebbe otto figli. Sposò poi Elena di Montenegro, che nominò contessa di Mirafiori. Si distinse nella prima guerra d'indipendenza, al comando delle truppe piemontesi. Salì al trono dopo l'abdicazione del padre, nel 1849, in seguito alla sconfitta di Novara. Fu costretto a trattare l'armistizio di Novara e la pace di Milano, che fu solo possibile dopo la pronuncia del proclama di Moncalieri introduttivo alla svolta moderata. Mantenne lo statuto concesso dal padre e appoggiò l'operato dei governi di M. d'Azeglio e di C. Cavour, guadagnandosi l'appellativo di Re galantuomo e assumendo la funzione di guida del risorgimento italiano. Fautore della partecipazione alla guerra di Crimea, trattò in segreto con Napoleone III e ciò favorì l'inizio della seconda guerra d'indipendenza. Sostenne la spedizione garibaldina in Sicilia e l'annessione di gran parte d'Italia al Piemonte. Nel 1861 fu proclamato re d'Italia, con votazione unanime del parlamento, dopo che Garibaldi gli aveva consegnato il Mezzogiorno e la Sicilia (incontro di Teano). Dopo la morte di Cavour, si inserì ripetutamente nelle decisioni del governo, provocando le dimissioni di Ricasoli e Minghetti: direttamente in contatto con Mazzini e Garibaldi, forse animatore delle tragiche spedizioni dell'Aspromonte e di Mentana, riuscì a conquistare il Veneto durante la terza guerra d'indipendenza (1866) e Roma (1870), dove si insediò nel 1871.
Vittorio Emanuele III
(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947). Re d'Italia (1900-1946), imperatore d'Etiopia (1936-1943) e re d'Albania (1939-1943). Fu incoronato nel 1900 alla morte del padre Umberto I e sostenne l'introduzione delle riforme assieme al governo Giolitti. Favorevole alla conquista della Libia, e all'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, non esercitò direttamente il comando delle operazioni, lasciato al duca di Genova. Con l'affermarsi del fascismo rimase dapprima in posizione neutrale per aderirvi quando Mussolini si schierò a favore della monarchia (1921). Dopo la marcia su Roma conferì a Mussolini l'incarico per formare il governo, riconoscendo al fascismo la capacità di mantenere l'ordine sociale, di rilanciare l'economia e di riportare il paese sulla scena internazionale. Favorevole all'entrata nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania, sostituì Mussolini con Badoglio a seguito delle sconfitte disastrose e della crescente impopolarità, col colpo di stato del 1943. Dopo l'armistizio fuggì a Brindisi e abdicò in favore del figlio Umberto nel 1946, poco prima del referendum nazionale che avrebbe portato l'Italia a essere repubblica democratica. Fu esule in Egitto dove morì nel 1947.

Vittòrio Vèneto Comune di Treviso (29.000 ab., CAP 31029, TEL. 0438) ai piedi delle Prealpi bellunesi. Mercato agricolo (uva, cereali) e zootecnico, ha industrie laniere, alimentari, metalmeccaniche, del cemento e del mobile.
Battaglia di Vittorio Veneto
Battaglia combattuta dal 24 ottobre al 3 novembre 1918 durante la prima guerra mondiale sul fronte italo-austriaco, a cui seguì la resa delle truppe austro-ungariche e l'armistizio con l'Austria. Iniziò dal monte Grappa, portando alla riconquista del Veneto, di Trento e di Trieste.

vittoriosaménte, avv. In modo vittorioso, da vincitore. ~ trionfalmente.

vittorióso, agg. 1 Di vittoria. 2 Trionfante. ~ vincente. <> perdente. 3 Che ha vinto. ~ vincitore. <> sconfitto.
 agg. victorious.
 lat. victoriosus.

Vittorìto Comune in provincia di L'Aquila (1.142 ab., CAP 67030, TEL. 0864).

Vittuóne Comune in provincia di Milano (7.267 ab., CAP 20010, TEL. 02).

Vitulàno Comune in provincia di Benevento (3.094 ab., CAP 82038, TEL. 0824).

Vitulàzio Comune in provincia di Caserta (5.234 ab., CAP 81050, TEL. 0823).

vituperàbile, agg. Degno di biasimo.

vituperàndo, agg. Degno di condanna e di disprezzo.

vituperàre, v. tr. Coprire di insulti gravi, lesivi della dignità e dell'onore. ~ infamare. <> onorare.
 lat. vituperare.

vituperatóre, sm. (f.-trìce) Chi rivolge insulti infamanti.

vituperévole, agg. Meritevole di esecrazione.

vitupèrio, sm. 1 Ingiuria, insulto infamante. ~ improperio. 2 Persona o cosa che arreca vituperio o che è motivo di vergogna.
 lat. tardo vituperium, deriv. da vituperare.

vituperóso, agg. 1 Segnato da vergogna, disonore, infamia. 2 Vergognoso, criminoso. ~ infamante.

Viù Comune in provincia di Torino (1.273 ab., CAP 10070, TEL. 0123).

viùzza, sf. Via angusta, vicolo. ~ stradina.

vìva, inter. Esprime approvazione, giubilo. ~ evviva. <> abbasso.
 inter. 1 hurray. 2 (viva il re!) long life the king!

Viva le donne Film musicale, americano (1934). Regia di Lloyd Bacon. Interpreti: James Cagney, Joan Blondell, Ruby Keeler. Titolo originale: Footlight Parade

Viva Villa Film d'avventura, americano (1934). Regia di Jack Conway. Interpreti: Wallace Beery, Fay Wray, Leo Carrillo. Titolo originale: Viva Villa

vivacchiàre, v. intr. Vivere stentatamente. ~ arrangiarsi.

vivàce, agg. 1 Di persona esuberante. ~ vispo. <> fiacco. 2 Che rivela acume, brio. ~ frizzante. <> noioso. conversazione vivace, risposta vivace. 3 Di colore splendente. ~ intenso. <> spento. tinte vivaci. 4 Che rivela risentimento. 5 Sveglio, pronto, intelligente. ~ brillante. <> insulso. non gli sembrava un ragazzo molto vivace.
 agg. 1 lively. 2 (colore) vivid. 3 (fig., mente) sharp.
 lat. vivax,-acis, deriv. da vivere vivere.

vivaceménte, avv. In modo vivace. ~ briosamente.

vivacità, sf. L'essere vivace.
 sf. liveliness, vivacity.
 lat. vivacitas,-atis.

vivacizzàre, v. tr. Animare. ~ rallegrare.

vivaddìo, inter. Esclamazione utilizzata quale forte affermazione. ~ perbacco.

vivàgno, sm. Margine laterale di una pezza di tessuto.

vivàio, sm. 1 Impianto di vasche per l'allevamento dei pesci. ~ peschiera. 2 Terreno in cui si coltivano varietà di piante da trapiantare poi altrove. ~ semenzaio. 3 Scuola, ambiente in cui viene svolta la preparazione fisica o culturale di giovani che poi si distingueranno nel loro campo (sportivo, professionale). il vivaio calcistico di quella società sportiva era di prim'ordine.
 sm. 1 hatchery. 2 (semenzaio) nursery.
 lat. vivarium, deriv. da vivus vivo.

 

vivaìsmo, sm. Attività industriale che impianta vivai zootecnici o agricoli per la vendita su larga scala.

vivaìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Persona addetta a un vivaio di pesci o di piante.

vivaìstica, sf. Attività di coltivazione in vivaio, in particolare di piante.

vivaìstico, agg. (pl. m.-ci) Che concerne i vivai di pesci o di piante.

Vivàldi, Antònio (Venezia 1678-Vienna 1742) Compositore italiano e violinista. Figlio di violinista, prese i voti nel 1703 (fu detto per questo "il prete rosso" dal colore dei suoi capelli). Per tutta la vita operò all'Ospedale della Pietà, dove fu assunto come maestro di concerti. Fu anche maestro di cappella alla corte di Mantova. Autore di musica strumentale, compose 480 concerti, di cui solo 84 pubblicati, nei quali diede rilievo ai singoli strumenti, precorrendo il moderno concerto solista. Lo strumento privilegiato è il violino, ma ne impiegò anche molti altri (fu l'autore della prima raccolta a stampa di sei concerti per flauto). La sua musica, in cui sono presenti originali caratteri, come la forma in tre movimenti (allegro-adagio-allegro) e l'alternanza tra il ritornello e le parti soliste, è caratterizzata da fluidità melodica e vivacità. Molto popolare nella sua epoca, fu dimenticato nel XIX sec. Ora è considerato uno dei più grandi compositori italiani del Settecento. L'Ospedale fu per Vivaldi un luogo di sperimentazione, dove affinare nuove tecniche e usare strumenti poco praticati (tiorbe, violoncello, corno, clarinetto, liuto). Fu autore di circa 50 melodrammi. Scrisse, tra l'altro, L'estro armonico (1712), Il cimento dell'armonia e dell'invenzione, La cetra (1728), Il pastor fido (1737), Le quattro stagioni, Sei concerti per flauto e archi, L'Orlando furioso (1727), La fida ninfa (1732, opera). Altre opere sono le oltre 90 sonate da camera e da chiesa e la musica sacra (Magnificat, Stabat Mater, Juditha triumphans e Gloria).

Vivàldi, Ugolìno e Vadìno (sec. XIII) Navigatori genovesi. Tentarono di raggiungere le Indie circumnavigando l'Africa, ma nel 1291 si persero le loro tracce.

vivaménte, avv. In modo vivo.

vivànda, sf. Cibo. ~ pietanza.
 sf. 1 food. 2 (piatto) dish.
 franc. viande.

vivandière, sm. Chi, un tempo, si occupava della vendita o della distribuzione di vivande ai soldati in caserma o al fronte.

Vivànti, Annie (Londra 1868-Torino 1942) Poetessa e scrittrice. Figlia di un italiano esule a Londra, ebbe una storia d'amore con il poeta G. Carducci, che le diede notorietà. L'amicizia con il poeta che si prolungò dopo il suo matrimonio la incoraggiò a proseguire nella letteratura. Tra le opere Lirica (poesie, 1890) e I divoratori (romanzo, 1910).

Vivarìni, Alvìse (Venezia ca. 1445-1505) Pittore. Tra le opere Pala della Pentecoste (1480-ca. 1490, Berlino, Gemäldegalerie) e Sacra conversazione di Treviso (1480, Venezia, Galleria dell'Accademia).

Vivarìni, Antònio (Murano ca. 1420-prima del 1484) Pittore. Tra le opere Polittico di San Girolamo (1441, Vienna, Kunsthistorisches Museum) e Trittico della carità (1446, Venezia, Galleria dell'Accademia).

Vivarìni, Bartolomèo (Murano ca. 1432-dopo il 1491) Pittore. Tra le opere Polittico di Ca' Morosini (1464, Venezia, Galleria dell'Accademia) e Madonna e quattro santi (1465, Napoli, Museo e Galleria Nazionale di Capodimonte).

Vivàro Comune in provincia di Pordenone (1.161 ab., CAP 33099, TEL. 0427).

Vivàro Romàno Comune in provincia di Roma (242 ab., CAP 00020, TEL. 0774).

vivènte, agg., sm. e sf. agg. Che vive, che è in vita. ~ vivo. <> trapassato.
sm. e sf. Persona che è in vita.
 agg. alive, living.

vìvere, sm. e v. sm. Modo di vivere, esistenza. il vivere civile.
v. intr. 1 Essere in vita. ~ esistere. <> morire. 2 Durare. : :a sua poesia visse anche dopo la sua morte. 3 Condurre la propria vita. è vissuto durante la sua giovinezza all'estero; vivere giorno per giorno, senza pensare, programmare il futuro. 4 Stare, risiedere. ~ abitare. vivere in un albergo, in campagna
v. tr. 1 Trascorrere. aveva vissuto dei tristi momenti. 2 Provare. 3 Passare.
 sm. 1 life. 2 (cibo) pl. provisions, supplies. v. intr. e v. tr. 1 to live. 2 (campare) to live on. 3 (fig., sentire) to share.
 lat. vivere.
Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare. Sentenza di Socrate tramandataci da Plutarco. FRS: È meglio vivere un giorno da leone che cent'anni da pecora. Frase di Francesco Domenico Guerrazzi in uno scritto a Nicolò Puccini.

Vivere Film drammatico, giapponese (1952). Regia di Akira Kurosawa. Interpreti: Takashi Shimura, Nobuo Kaneko, Miki Odagiri. Titolo originale: Ikiru

vìveri, sm. pl. Derrate alimentari. ~ cibarie.
 sm. pl. provisions, supplies.

Viveróne Comune in provincia di Biella (1.351 ab., CAP 13040, TEL. 0161).
Viverone
Lago (6 km2) del Piemonte, situato all'estremità sudorientale della Serra d'Ivrea. È condiviso dalle province di Biella, Vercelli e Torino.

vivèrra, sf. Genere di Mammiferi Carnivori dei paesi caldi della famiglia dei Viverridi; è noto anche come zibetto.

viverrìcula, sf. Genere di piccoli Mammiferi dell'Asia centromeridionale e dell'India, tra cui la Viverricula malaccensis o civetta indiana minore.

Vivèrridi Famiglia di Mammiferi Carnivori delle regioni calde dell'Asia e dell'Africa; di piccola mole, hanno corpo sottile, coda piuttosto lunga; tra essi la mangusta, il suricati e la viverra.

viveur, sm. invar. Chi fa vita mondana, abbandonandosi ai piaceri. ~ vitaiolo.

vivézza, sf. 1 Vivacità. 2 Particolarità di una rappresentazione figurativa che riproduce il soggetto in modo che sembri vivo o reale.

Vivian Grey Romanzo di B. Disraeli (1826).

Viviàni, Raffaèle (Castellammare di Stabia 1888-Napoli 1950) Drammaturgo in napoletano. Tra le opere O' vico (1917) e L'ultimo scugnizzo (1932).

Viviàni, Vincènzo (Firenze 1622-1703) Matematico. Fu discepolo di Torricelli e Galileo. Rielaborò il V libro di Apollonio sullo studio delle coniche. Il suo nome è legato anche a una curva del quarto ordine, nota come finestra di Viviani. Membro dell'Accademia del Cimento, fece anche studi di fisica sulle proprietà di dilatazione dei corpi e sulla propagazione delle onde acustiche.

vivìbile, agg. Che si può vivere. ~ confortevole. <> inospitale.

vivibilménte, avv. In modo vivibile.

vividaménte, avv. In modo vivido.

vividézza, sf. L'essere vivido, carattere vivido.

vìvido, agg. 1 Luminoso. ~ smagliante. <> fioco. 2 Acuto. 3 Netto, ben delineato. ~ nitido. <> appannato.
 agg. vivid.
 lat. vividus, deriv. da vivere.

vivificàre, v. tr. 1 Rinvigorire. 2 Dare vivacità. ~ vitalizzare.
 lat. tardo vivificare, comp. da vivus vivo +-ficare fare.

vivificatìvo, agg. Capace di vivificare; vivificatore.

vivificatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi vivifica.

vivificazióne, sf. Conferimento di vita o di un nuovo impulso vitale.

vivìfico, agg. (pl. m.-ci) Vivificatore.

vivinatalità, sf. Quantità di nati vivi, nei rilevamenti statistici.

viviparità, sf. Condizione dell'animale e della pianta vivipari.

vivìparo, agg. e sm. Di animale il cui piccolo nasce libero e completamente formato.
 lat. tardo viviparus, comp. da vivus vivo + deriv. da parere partorire.

vivisettòrio, agg. Pertinente alla vivisezione o effettuato per mezzo di essa.

vivisezionàre, v. tr. 1 Sottoporre a vivisezione. 2 Esaminare con estrema accuratezza in ogni sua parte.

vivisezióne, sf. Dissezione anatomica di animali vivi.
 sf. vivisection.
 lat. scientifico vivisectio,-onis, comp. dal lat. vivus + sectio,-onis.

vìvo, agg. e sm. agg. 1 Che vive. ~ vivente. <> defunto. non farsi vivo con qualcuno, non dare più notizie di sé. 2 Vivace. ~ attivo. <> abulico. 3 Che permane. tradizioni ancora vive. 4 Forte. ~ intenso. <> sfumato. avere l'argento vivo addosso, non potere stare fermo. 5 Vitale, in uso. ~ attuale. <> desueto.
sm. 1 Al plurale, individuo vivente. 2 Parte vitale e sensibile di un organismo; parte essenziale. ~ nocciolo. dal vivo, direttamente.
 agg. 1 alive, living. 2 (vivace) lively. 3 (profondo) deep. 4 (colore) bright, brilliant. sm. 1 living person. 2 (fig., cuore) heart.
 lat. vivus.

vivucchiàre, v. intr. Vivere stentatamente, miseramente.

Vizcaya Provincia (1.155.000 ab.) della Spagna, nelle Province Basche, affacciata al golfo di Biscaglia. Capoluogo Bilbao.

viziàre, v. v. tr. 1 Permettere l'acquisizione di abitudini scorrette. ~ assecondare. <> rieducare. si rese conto di avere viziato eccessivamente il figlio. 2 Rendere invalido. ~ rovinare. quel contratto era viziato dalla mancanza di alcuni timbri fondamentali. 3 Fuorviare, traviare. ~ depravare. <> riscattare. viziare i giovani con falsi ideali. 4 Manipolare, stravolgere. ~ alterare.
v. intr. pron. Prendere vizi o difetti.
 v. tr. 1 to spoil. 2 (corrompere) to corrupt.
 lat. vitiare, deriv. da vitium vizio.

viziàto, agg. 1 Che ha ricevuto un'educazione troppo indulgente. 2 Detto dell'aria, malsana, irrespirabile. ~ maleodorante. <> salubre. non poteva rimanere un minuto di più in quell'ambiente viziato di fumo. 3 Irregolare, invalido. ~ falsato. atto viziato.
 agg. 1 spoilt. 2 (aria) polluted.
 p.p. di viziare.

viziatùra, sf. 1 Provocazione di vizi o difetti. 2 In medicina alterazione di forma, congenita o acquisita, di una formazione anatomica.

Vizietto, Il Film commedia, italiano/francese (1978). Regia di Edouard Molinaro. Interpreti: Ugo Tognazzi, Michel Serrault, Carmen Scarpitta. Titolo originale: La cage aux folles

vìzio, sm. 1 Disposizione al male. ~ immoralità. <> virtù. i sette vizi capitali: superbia, accidia, avarizia, invidia, lussuria, gola, ira. 2 Imperfezione, difetto abituale. ~ pecca. <> pregio. non aveva perso il vizio di interrompere gli altri. 3 Cattiva abitudine. aveva il vizio rovinoso del gioco d'azzardo. 4 Mancanza di un requisito che porta all'invalidazione di un atto giuridico. vizio di forma, mancanza nella procedura.
 sm. 1 vice. 2 (difetto) defect. 3 (brutta abitudine) bad habit.
 lat. vitium.

Vizio assurdo, Il Saggio di D. Lajolo (1960).

viziosaménte, avv. In modo vizioso. ~ dissolutamente. <> castamente.

viziosità, sf. L'essere vizioso, carattere vizioso.

vizióso, agg. e sm. agg. 1 Pieno di vizi. conduceva una vita dissoluta e viziosa. 2 Difettoso. ~ imperfetto. <> inattaccabile. pronuncia viziosa. 3 Che presenta una cattiva abitudine.
sm. Persona corrotta, depravata. ~ corrotto. <> onesto. lo considerava un vizioso unico nel suo genere.
 agg. 1 depraved. 2 (sbagliato) incorrect. sm. pervert.
 lat. vitiosus.

Vizzìni Comune in provincia di Catania (8.698 ab., CAP 95049, TEL. 0933).

vìzzo, agg. Che ha perduto la freschezza. ~ appassito, avvizzito, flaccido. <> fresco.

Vizzòla Ticìno Comune in provincia di Varese (423 ab., CAP 21010, TEL. 0331).

Vizzòlo Predabìssi Comune in provincia di Milano (3.958 ab., CAP 20070, TEL. 02).

Vjatka Città (441.000 ab.) della Russia, sul fiume omonimo. Capoluogo della provincia omonima.
Vjatka
Fiume (1.314 km) della Russia. Nasce dagli Urali centrali e confluisce nel fiume Kama.

Vladikavkaz Città (301.000 ab.) della Russia, sulle pendici settentrionali del Grande Caucaso. Capoluogo della repubblica autonoma dell'Ossezia Settentrionale.

Vladimir Città (350.000 ab.) della Russia, sul fiume Kljazma. Capoluogo della provincia omonima.

Vladimir Ilic Lenin Poema di V. V. Majakovskij (1925).

Vladimir Majakovskij Dramma di V. Majakovskij (1914).

Vladimiro il Santo (956?-1015) Gran principe di Kijev dal 980 ca. Nel 987-988, con il matrimonio con la principessa bizantina Anna, sorella dell'imperatore Basilio II, si convertì al cristianesimo. Strinse alleanza e legami economici con Bisanzio e unificò politicamente e culturalmente lo stato di Kijev. Al suo personaggio s'ispirarono le leggende medievali chiamate byline.

Vladivostok Città (648.000 ab.) della Russia, nella Siberia Orientale, sull'oceano Pacifico. Capoluogo del Territorio del Litorale, su un promontorio della baia di Pietro il Grande. Porto commerciale, militare e peschereccio sull'oceano Pacifico, è anche capolinea della ferrovia Transiberiana. Esportazione di legname, ferro e pesce conservato. Le principali industrie presenti sono quelle metallurgiche, cantieristiche conserviere, del legno, del cuoio e della raffinazione di petrolio. Sede di un politecnico e dell'Accademia marittima.

Vlaminck, Maurice de (Parigi 1876-Rueil-la-Gardelière 1958) Pittore francese. Tra le opere La cucina (1904, Parigi, Musée National d'Art Moderne) e Capanne (1933, Parigi, Musée National d'Art Moderne).

Vlasov, Andrej Andreevic (Lomakino 1900-Mosca 1946) Generale ucraino. Durante la seconda guerra mondiale fu prima al comando di una divisione sovietica, quindi passò ai nazisti guidando al loro fianco un'armata cosacca.

VLF Sigla di Very Low Frequency (bassissima frequenza).

VLSI Sigla di Very Large Scale Integration (integrazione su scala molto ampia). Si tratta di una tecnica per la costruzione di circuiti elettronici che consente di integrare fino a un milione di elementi sullo stesso chip.

VM Sigla di Vietato ai Minori.

vn Sigla di valore nominale.

Comune in provincia di Padova (3.399 ab., CAP 35030, TEL. 049).

Vobàrno Comune in provincia di Brescia (7.479 ab., CAP 25079, TEL. 0365).

Vòbbia Comune in provincia di Genova (554 ab., CAP 16010, TEL. 010).

vocabolàrio, sm. 1 Dizionario. ~ glossario. vocabolario tascabile. 2 Lessico. ~ terminologia. il suo vocabolario era alquanto limitato. 3 Insieme dei vocaboli e locuzioni che caratterizzano una lingua.
 sm. 1 dictionary. 2 (lessico) vocabulary.
 lat. mediev. vocabularium,-us, deriv. da vocabulum vocabolo.

Vocabolario degli Accademici della Crusca Opera linguistico-lessicale a cura dell'Accademia della Crusca (1612).

Vocabolario tedesco Opera di linguistica di J. L. K. e H. Grimm (1852-1861).

vocabolarìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Compilatore di un vocabolario.

vocabolarìstico, agg. (pl. m.-ci) Da vocabolario, da vocabolarista.

vocàbolo, sm. Parola. ~ termine.
 sm. 1 word. 2 (termine) term.
 lat. vocabulum, deriv. da vocare chiamare.

vocàle, agg. e sf. agg. Della voce.
sf. Suono prodotto con un'emissione di aria che non incontra ostacoli; segno grafico rappresentante tale suono.
 agg. vocal. sf. vowel.

vocàlico, agg. (pl. m.-ci) Che si riferisce alle vocali.

vocalìsmo, sm. Il sistema vocalico di una lingua.

vocalist, sm. e sf. invar. Cantante solista di musica jazz, pop, rock. ~ corista.

vocalìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Adattamento dell'inglese vocalist.

vocalità, sf. 1 Carattere vocale di una musica. 2 L'impiego della voce e il modo di trattarla nella composizione e nell'esecuzione.
 lat. vocalitas,-atis.

vocalizzàre, v. v. tr. Trasformare un suono consonantico in un suono vocalico.
v. intr. Fare vocalizzi.
v. intr. pron. Detto di suono consonantico, divenire vocalico.

vocalizzazióne, sf. 1 Trasformazione di un suono consonantico in suono vocalico. 2 In musica, sinonimo di vocalizzo.

vocalìzzo, sm. Melodia eseguita cantando su una o più vocali, a scopo didattico.

vocalménte, avv. Dal punto di vista vocale.

Vocativo Opera di poesia di A. Zanzotto (1957).

vocatìvo, agg. e sm. Detto di uno dei casi della declinazione indoeuropea, che esprime invocazione a qualcuno o qualcosa.

vocazionàle, agg. Che concerne una vocazione.

vocazióne, sf. 1 Chiamata di Dio alla vita religiosa. ~ unzione, ispirazione, elezione. 2 Inclinazione naturale per un'arte e simili. ~ predisposizione. <> idiosincrasia.
 sf. 1 calling, vocation. 2 (fig.) natural bent.
 lat. vocatio,-onis, deriv. da vocare chiamare.

Vòcca Comune in provincia di Vercelli (151 ab., CAP 13020, TEL. 0163).

vóce, sf. 1 Suono prodotto dalla laringe e articolato dalle corde vocali. ~ timbro, tono, modulazione. fare la voce grossa, rimproverare aspramente; con un filo di voce, in modo quasi impercettibile. 2 Suono di uno strumento musicale. 3 Richiamo, ammonimento. ~ monito. la voce del dovere lo richiamò al lavoro. 4 Verso degli animali. 5 Vocabolo, termine. ~ lemma. voce arcaica. 6 Notizia non sicura. ~ diceria. : :i era sparsa la voce riguardante le sue possibili dimissioni. 7 Opinione. la voce del popolo
 sf. 1 voice. 2 (di elenco, bilancio) item. 3 (diceria) rumour. 4 (di dizionario) entry.
 lat. vox, vocis.

Voce che ti devo, La Opera di poesia di P. Salinas (1934).

Voce nella tempesta, La (Cime tempestose) Film drammatico, americano (1939). Regia di William Wyler. Interpreti: Merle Oberon, Laurence Olivier, David Niven. Titolo originale: Wuthering Heights

Voce umana, La Dramma di J. Cocteau (1930).
Voce umana, La
Tragedia lirica in un atto di F. Poulenc, libretto di J. Cocteau (Parigi, 1959).

Vóce, La Rivista culturale fondata a Firenze da G. Prezzolini nel 1908 e pubblicata fino al 1916. Nata con lo scopo di rinnovare la cultura italiana dopo il positivismo e il dannunzianesimo, fu al centro del dibattito culturale italiano. Si avvalse della collaborazione di B. Croce, G. Gentile, G. Papini e altri. Con la direzione di De Robertis assunse un carattere esclusivamente letterario, ponendo le basi della poesia pura, basata sulla parola e sulla cura stilistica.

vòcero, sm. Canti intonati dai parenti del defunto (i voceratrici) durante le cerimonie funebri, in uso in Corsica.

Vochièri, Andrèa (Alessandria 1796-1833) Patriota piemontese. Rivoluzionario durante i moti del 1821, venne confinato a Susa. Dopo due anni poté tornare nella propria città e si iscrisse alla Giovine Italia. Scoperto mentre svolgeva attività sovversiva tra le truppe, fu arrestato e condannato a morte.

vociàno, agg. e sm. agg. Che concerne la rivista La Voce pubblicata a Firenze dal 1908 al 1916.
agg. e sm. Detto di scrittore che collaborò a tale rivista.

vociàre, sm. e v. sm. Rumore provocato dal parlare a voce alta.
v. intr. Parlare a voce alta facendo confusione. ~ schiamazzare.
 v. intr. to yell, to shout.

vociferàre, v. tr. Spargere notizie, in genere poco sicure. ~ insinuare.

vociferatóre, sm. (f.-trìce) Chi ha l'abitudine di diffondere notizie non sempre rispondenti a verità.

vociferazióne, sf. Divulgazione di notizie non sempre veritiere. ~ pettegolezzo.

vocìo, sm. Un vociare continuo. ~ brusio. <> silenzio.
 sm. yelling, shouting.

vòdka, sf. invar. Acquavite ricavata dalla distillazione di mosti fermentati di cereali o patate.

Vòdo Cadóre Comune in provincia di Belluno (944 ab., CAP 32040, TEL. 0435).

vóga, sf. 1 Il vogare. 2 Usanza. ~ moda. <> inattualità.
 sf. 1 rowing. 2 (usanza) vogue, fashion.

vogàre, v. intr. Remare.
 v. intr. to row.
 lat. vocare chiamare.

vogàta, sf. 1 Il vogare. 2 La singola spinta data con il remo per fare avanzare la barca.

vogatóre, sm. 1 (f.-trìce) Chi voga. ~ rematore. 2 Attrezzo per la ginnastica che permette di eseguire movimenti analoghi a quelli di chi voga.
 sm. rowing machine.

vogesìte, sf. Roccia di origine eruttiva filoniana di colore verde scuro o nero. Appartiene alla famiglia delle Sieniti.
 lat. Vogesus dei Vosgi.

Voghèra Comune in provincia di Pavia (40.483 ab., CAP 27058, TEL. 0383). Centro agricolo e commerciale (coltivazione e mercato di cereali e uva), enologico, zootecnico e industriale (prodotti della pelle, chimici, tessili, alimentari e meccanici) dell'Oltrepò Pavese. Vi si trova il castello visconteo, del XIV sec., una collegiata del XVII sec. e la chiesa dei Santi Flavio e Giorgio, del XII sec. Gli abitanti sono detti Vogheresi.

Voghièra Comune in provincia di Ferrara (4.088 ab., CAP 44019, TEL. 0532).

vòglia, sf. 1 Desiderio, capriccio, impulso. ~ anelito. contro voglia, malvolentieri; levarsi una voglia, soddisfarla. 2 Volontà. ~ intenzione, disposizione. non aveva molta voglia di andare. 3 Libidine, eccitazione. ~ concupiscenza. 4 Velleità, tentazione. ~ ghiribizzo.
 sf. 1 desire, wish. 2 (macchia sulla pelle) birthmark.
 deriv. da volere.

Voglia matta, La Film commedia, italiano (1962). Regia di Luciano Salce. Interpreti: Ugo Tognazzi, Catherine Spaak, Gianni Garko.

Voglio danzare con te Film musicale, americano (1937). Regia di Mark Sandrich. Interpreti: Fred Astaire, Ginger Rogers, Edward Everett Horton. Titolo originale: Shall We Dance

vogliosaménte, avv. In modo voglioso. ~ smaniosamente.

voglióso, agg. 1 Che ha molte voglie. ~ smanioso. <> indifferente. 2 Che mostra o esprime voglia. ~ ingordo.

Vogna Valle delle Alpi Pennine, che sbocca nell'alta Valsesia presso Riva Valdobbia.

Vogógna Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (1.837 ab., CAP 28020, TEL. 0324).

vói, pron. pers. m. e f. pl. Forma plurale maschile e femminile del pronome personale di seconda persona singolare. dare del voi, nel rivolgersi a una persona con cui non si è in confidenza evitando di coniugare alla seconda persona singolare.
 pron. you.
 lat. vos.

voiàltri, pron. pers. m. Rafforzativo di voi.
 pron. you.

Voigt-Diederichs, Helene (Gut Marienhoff Eckernförde 1875-Jena 1961) Scrittrice tedesca, sensibile alla vita agreste e contadina, tema dominante di tutte le sua opere. Sia i romanzi che i racconti sono denotati da un chiaro determinismo psicologico e sociale. Tra le opere Gente contadina dello Schleswig-Holstein (1898), Regine Vosgerau (1901), Bilancia della vita (1952).

voilà, inter. Si usa per indicare il rapido compimento di un'azione.

voile, sm. invar. Tessuto leggerissimo trasparente.

Voinarovskij Poema di K. F. Ryleev (1825).

Voiture, Vincent (Amiens 1598-Parigi 1648) Scrittore francese. Elegante e raffinato frequentatore dell'Hôtel de Rambouillet. Ha lasciato poesie e lettere, raccolte nelle Opere del Signor Voiture.

voivoda, sm. Governatore di una provincia in paesi slavi. Nell'antica Polonia venivano così chiamati alcuni funzionari reali. Attualmente in Polonia è il capo dell'unità amministrativa.
 comp. dal serbo-croato voj esercito + voditi comandare.

voivodàto, sm. 1 Ufficio del voivoda. 2 Unità amministrativa diretta da un voivoda.

Vojvodina Regione (2.002.000 ab.) della Federazione iugoslava, nel settore nordorientale della repubblica di Serbia, al confine con la Romania a est e con l'Ungheria a nord. Capitale Novi Sad. Popolazione composta prevalentemente da serbi e in minor misura da ungheresi, croati, macedoni e sloveni. Il territorio, prevalentemente pianeggiante e fertile, è attraversato dai fiumi Danubio, Tibisco e Sava e da numerosi canali navigabili. L'agricoltura produce cereali, tabacco, canapa, lino, cotone e barbabietole da zucchero. Sviluppato anche l'allevamento di bovini e volatili. Le principali industrie sono quelle alimentari, meccaniche, chimiche, automobilistiche, tessili, poligrafiche e dell'abbigliamento. Sfruttati anche i giacimenti di petrolio, carbone e gas naturale. Città principali sono Sombor, Vrsac, Becej, Kikinda e Subotica.

volàndo, sm. In borsa è un ordine con risposta in un tempo massimo di quindici minuti dal momento in cui viene ricevuto.

Volàno Comune in provincia di Trento (2.470 ab., CAP 39060, TEL. 0464).

volàno, sm. 1 Mezza sfera di sughero o di gomma che nel gioco del badminton si lancia con una racchetta. gioco del volano. 2 Organo rotante costituito da una corona circolare collegata a un mozzo da razze o da un disco, impiegato per regolarizzare il moto rotatorio dell'albero nelle macchine alternative e per accumulare energia.
 sm. 1 (tecn.) flywheel. 2 (sport) shuttlecock.
 franc. volant, deriv. di voler volare.

volant, sm. invar. Guarnizione di stoffa arricciata o pieghettata per vestiti femminili. ~ balza.

volànte, agg., sm. e sf. agg. 1 Che vola. 2 Che non ha una collocazione fissa, un punto di riferimento stabile. ~ provvisorio. <> fisso. foglio volante, non unito in un fascicolo ad altri fogli; presa elettrica volante, non fissata al muro. 3 Che si muove rapidamente da un luogo all'altro.
sm. Ruota con corona torica applicata a un asse per imprimergli a mano un moto di rotazione. ~ sterzo. essere al volante di un mezzo, guidare.
sf. Squadra di polizia celere. chiamarono subito la volante per sedare la rissa.
 agg. flying. sm. steering wheel.
 franc. volant.

volantinàggio, sm. Distribuzione di volantini.

volantinàre, v. tr. Divulgare, propagandare per mezzo i volantini.

volantìno, sm. 1 Foglietto stampato distribuito al pubblico per pubblicità o propaganda. ~ manifestino. 2 Arnese a forma di disco usato per comandare il funzionamento di vari apparecchi.
 sm. leaflet.

volàre, v. intr. 1 Muoversi nell'aria, nello spazio. ~ fluttuare. 2 Precipitare verso il basso. ~ fiondarsi. l'auto volò nel burrone. 3 Librarsi in aria. ~ innalzarsi. volarono monete in segno di protesta. 4 Di tempo, trascorrere velocemente. il tempo in sua compagnia volava troppo veloce. 5 Spostarsi a grande velocità. ~ sfrecciare. 6 Diffondersi, circolare. ~ spargersi. 7 Viaggiare in aereo. aveva volato spesso con quella compagnia aerea.
 v. intr. 1 to fly. 2 (cappello) to blow away. 3 (precipitare) to fall.
 lat. volare.

volàta, sf. 1 Corsa molto rapida. ~ scatto. 2 Scatto finale.
 sf. 1 rush. 2 (sport) final spurt.

volàtica, sf. (pl.-che) Chiazza cutanea circoscritta, a rapido decorso.

volàtile, agg. e sm. agg. Di sostanza che evapora rapidamente. ~ gassoso.
sm. Uccello. ~ pennuto.
 agg. volatile. sm. bird.
 lat. volatilis.

volatilità, sf. Proprietà delle sostanze volatili.

volatilizzàre, v. v. tr. Rendere volatile una sostanza.
v. intr. pron. 1 Evaporare rapidamente. <> condensarsi. 2 Dileguarsi. ~ eclissarsi.
 v. intr. pron. to vanish, to disappear.

volatilizzazióne, sf. Il volatilizzare, il volatilizzarsi; evaporazione.

volatóre, agg. e sm. (f.-trìce) Che, chi vola, riferito a uccelli.

vol-au-vent, sm. invar. Preparazione culinaria costituita da un involucro di pasta da farcire con ripieno di verdura, carne, frattaglie e altro.

Volcano Islands Arcipelago del Giappone, nell'oceano Pacifico. Fa parte della prefettura di Tokyo.

volée, sf. invar. Nel tennis, colpo al volo.

volemìa, sf. La quantità complessiva di sangue presente in un organismo.

volénte, agg. Che vuole.

volenteróso, agg. Pieno di buona volontà. ~ solerte. <> svogliato.
 agg. keen, eager, willing.

volentièri, avv. Di buona voglia, con piacere. <> controvoglia.
 avv. willingly.

volére, sm. e v. sm. Volontà. ~ pretesa.
v. tr. 1 Desiderare intensamente. ~ aspirare. voleva trascorrere la serata in sua compagnia; volere bene, male, provare un sentimento di affetto, odio. 2 Consentire. ~ permettere. non voleva che uscisse di casa in quelle condizioni di salute precarie. 3 Comandare. 4 Richiedere, pretendere. ~ esigere. non si accorgeva che voleva troppo per la vendita di quel misero appartamento. 5 Volerci: essere necessario, occorrere. ~ necessitare. ci vuole un colpo di fortuna per risolvere la situazione.
 sm. will. v. tr. 1 to want. 2 (gradire) to like. 3 (desiderare) to wish. 4 (far pagare) to charge. 5 (voler dire) to mean.
 lat. volg. volere.
Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Frase che l'Alfieri disse di sé.

Volga Fiume della Federazione russa (3.531 km, bacino 1.300.000 km2), il più lungo d'Europa. Nasce dal Rialto dei Valdaj, scorre verso est per poi piegare a sud a Kazan e a sud-est a Volgograd, bagnando il territorio compreso tra il Rialto Centrale e gli Urali e sfociando presso Astrahan nel mar Caspio con un vasto delta. Nel suo percorso bagna diverse città, tra cui Tver, Niznij Novgorod, Samara e Saratov e forma numerosi bacini artificiali a Rybinsk, Niznj Novgorod, Samara, Volgograd ecc. I principali affluenti sono i fiumi Kama, Kostroma, Oka e Samara. Fa parte della rete fluviale che collega il mar Baltico con il mar Nero e con il mar Caspio. È collegato con canali anche al fiume Don, ai laghi Ladoga e Onega e a Mosca.

volgàre, agg. e sm. agg. 1 Del volgo, l'italiano scritto, contrapposto al latino, dal XIII al XVI sec. 2 Grossolano, proprio del volgo, la popolazione più ignorante e meno acculturata. ~ sguaiato. <> distinto. pregiudizi volgari; si era dimostrato una persona volgare.
sm. La lingua parlata dal popolo. il volgare latino.
 agg. 1 vulgar. 2 (plebeo) coarse.
 lat. vulgaris.

volgarìsmo, sm. Parola, espressione propria della lingua volgare entrata nel latino medievale.

volgarità, sf. 1 L'essere volgare. ~ grossolanità. <> distinzione. 2 Atto, parola volgare. ~ oscenità.
 lat. tardo vulgaritas,-atis.

volgarizzaménto, sm. 1 Il tradurre in volgare dal latino. 2 L'opera tradotta in volgare.

volgarizzàre, v. tr. Rendere accessibili nozioni difficili.
 v. tr. to popularize.

volgarizzatóre, sm. (f.-trìce) 1 Chi divulga tra il pubblico nozioni difficili. 2 Chi un tempo traduceva in volgare, specialmente dal latino e dal greco.

volgarizzazióne, sf. 1 Il volgarizzare, il divulgare. ~ divulgazione. 2 Volgarizzamento. ~ adattamento.

volgarménte, avv. 1 In modo volgare; bassamente, villanamente. ~ maleducatamente. 2 Usualmente. ~ solitamente.

volgàta => "vulgata"

vòlgere, v. v. tr. 1 Indirizzare verso un luogo o un punto. ~ tendere. <> deviare. volse lo sguardo su di lei con disprezzo; volgere in fuga qualcuno, farlo scappare. 2 Trasformare il contenuto, il tono e simili. ~ convertire. volgere un discorso in termini semplicistici.
v. intr. 1 Piegare verso una direzione; essere orientato. ~ puntare. 2 Avvicinarsi. la giornata volgeva al termine.
v. rifl. Voltarsi. ~ girarsi.
 v. tr. e v. intr. to turn.
 lat. volvere.

vólgo, sm. (pl.-ghi) Plebe. ~ popolino. <> aristocrazia.
 sm. common people.

Volgograd => "Caricyn"

volicchiàre, v. intr. Volare malamente, a tratti.

volièra, sf. Gabbia per uccelli. ~ uccelliera.
 sf. aviary.

volitàre, v. intr. Volare cambiando frequentemente direzione; svolazzare, detto soprattutto dei pipistrelli e delle farfalle.

volitivaménte, avv. In modo volitivo.

volitività, sf. Qualità di chi, di ciò che è volitivo.

volitìvo, agg. e sm. agg. Risoluto. ~ determinato. <> passivo.
sm. Persona dotata di grande forza di volontà.
 agg. strong-willed.

volizióne, sf. L'atto del volere, in quanto porta al compimento di una determinata azione.

Vólla Comune in provincia di Napoli (19.250 ab., CAP 80040, TEL. 081). Centro industriale (prodotti chimici, alimentari, tessili e meccanici) alle pendici del Vesuvio. Gli abitanti sono detti Vollesi.

volley-ball, sm. invar. Pallavolo.

vollìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Pallavolista.

Volo Città (72.000 ab.) della Grecia, nella Tessaglia sudorientale. Capoluogo del nomo di Magnesia.

vólo, sm. 1 Capacità di volare. 2 L'azione del volare. ~ volata. 3 Passaggio, stormo. ~ schiera. 4 Caduta, ruzzolone. ~ capitombolo. 5 Salto, corsa, scappata. ~ galoppata. 6 Intuizione, vagheggiamento, svolazzo. ~ fantasticheria.
 sm. 1 flight. 2 (spiccare il volo) to fly away. 3 (prendere il volo) to take wing.
Tra gli animali, compiono un volo attivo gli Insetti, gli Uccelli (tranne kiwi, nandù, pinguini e struzzi) e i Mammiferi Chirotteri. Alcuni Roditori, come lo scoiattolo volante, qualche marsupiale e i Dermotteri, possono compiere voli planati per mezzo dei patagi. Brevi voli planati possono essere compiuti anche da qualche rettile e anfibio. Alcuni Pesci utilizzano le pinne per brevi spostamenti fuori dall'acqua. Il volo può distinguersi in volo battente (Insetti, anatre), librato (colibrì), a vela, planato mediante lo sfruttamento di correnti ascensionali o di correnti marine.

Volo di notte Romanzo di A. de Saint-Exupéry (1931).
Volo di notte
Opera in un atto di L. Dallapiccola, libretto proprio (Firenze, 1940).

Vologda Città (283.000 ab.) della Russia, sul fiume omonimo. Capoluogo della provincia omonima.
Vologda
Provincia (1.360.000 ab.) della Russia, capoluogo la città omonima.

Vologèse I (52-80) Re dei parti. A lungo in lotta contro i romani, nel 54 fece il fratello Tiridate re di Armenia. I romani sostituirono quest'ultimo con Tigrane, ma egli riuscì nuovamente a insediare il fratello.

Volònghi, Lìna (Genova 1916-Milano 1991) Attrice teatrale. Interpretò ruoli comico-brillanti del repertorio moderno e classico.

Volòngo Comune in provincia di Cremona (691 ab., CAP 26030, TEL. 0372).

volontà, sf. 1 Facoltà di decidere consapevolmente il comportamento. ~ arbitrio. aveva una volontà ferrea. 2 Disposizione a fare qualcosa. ~ proposito. aveva mostrato buona volontà in quel lavoro. 3 Atto del volere. scrisse le ultime volontà, il testamento.
 sf. will.
 lat. voluntas,-atis, deriv. da volo, da velle volere.

Volontà di potenza, La Opera di filosofia di F. W. Nietzsche (postuma 1906).

volontariaménte, avv. In modo volontario. ~ deliberatamente, apposta.

volontariàto, sm. 1 Servizio militare volontario. 2 Servizio volontario svolto da singoli o da gruppi di cittadini riuniti in associazioni. il volontariato era diventato una parte molto attiva della città in favore dei più bisognosi.

volontarietà, sf. Carattere volontario.

volontàrio, agg. e sm. agg. 1 Spontaneo, non forzato. ~ istintivo. <> imposto. atto volontario di donazione. 2 Consapevole, intenzionato. ~ deliberato. <> automatico. omicidio volontario. 3 Che svolge un'attività senza che gli sia imposta. soldato volontario.
agg. e sm. Che, chi offre spontaneamente la propria opera.
 agg. voluntary. sm. volunteer.
 lat. voluntarius.

volontarìsmo, sm. 1 Dottrina filosofica che sostiene il primato della volontà sull'intelletto, dell'azione sulla conoscenza. 2 L'atteggiamento di chi pensa di poter controllare o risolvere ogni situazione solo con la volontà.
Il volontarismo etico fu teorizzato nel medioevo e affermò la superiorità della volontà sull'intelletto. Il volontarismo metafisico, del quale furono assertori Nietzsche e Schopenhauer, pone la volontà come fondamento della realtà.

volontarìstico, agg. (pl. m.-ci) Del volontarismo, che si basa sul volontarismo.

Volonté, Giàn Marìa (Milano 1933-Florina, Grecia 1994) Attore teatrale e cinematografico. Interpretò Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), Todo modo (1976), Cristo si è fermato a Eboli (1978), La morte di Mario Ricci (1983) e Porte aperte (1990).

volonterosaménte, avv. 1 In modo volonteroso. 2 Volentieri.

volonteróso => "volenteroso, agg."
1 Che è frutto di buona volontà. gesto volonteroso. 2 Pieno di buona volontà. era un ragazzo volonteroso in ciò che faceva.
 deriv. da volontà.

volovelìsmo, sm. Lo sport del volo a vela.

volovelìsta, sm. e sf. (pl. m.-i) Chi pratica lo sport del volo a vela.

volpacchiótto, sm. 1 Volpe giovane. 2 Persona astuta e sorniona.

Volpàgo dél Montèllo Comune in provincia di Treviso (8.548 ab., CAP 31040, TEL. 0423).

Volpàra Comune in provincia di Pavia (149 ab., CAP 27047, TEL. 0385).

vólpe, sf. 1 Mammifero carnivoro. 2 Persona astuta. ~ furbacchione. <> babbeo, credulone.
 sf. fox.
Denominazione comune di appartenenti alla famiglia dei Canidi, in particolare del genere Vulpis, il cui prototipo è la volpe rossa comune (Vulpes vulpes), lunga circa 120 cm, di cui un terzo costituito da una folta coda, con muso appuntito e grandi orecchie a punta. Vive in Europa, Asia e Africa. Abita nelle zone boscose e si nutre di piccoli mammiferi, uova, uccelli, frutti e bacche. Dello stesso genere sono anche la volpe corsac (Vulpes corsac), la volpe delle sabbie (Vulpes rüpelli) e la volpe bianca o polare (Alopex lagopus).

Volpe astuta, La Opera in tre atti di L. Janácek, libretto proprio (Brno, 1924).

Vólpe, Gioacchìno (Paganica 1876-Sant'Arcangelo di Romagna 1971) Storico. Tra le opere L'Italia moderna (1943) e Il medioevo (1965).

Volpédo Comune in provincia di Alessandria (1.214 ab., CAP 15059, TEL. 0131).

Volpeglìno Comune in provincia di Alessandria (161 ab., CAP 15050, TEL. 0131).

Volpétta Costellazione di piccole dimensioni, visibile nelle notti estive; è formata in prevalenza da stelle poco luminose e si trova a sud del Cigno, nell'emisfero celeste boreale; viene attraversata dalla Via Lattea.

Volpiàno Comune in provincia di Torino (12.536 ab., CAP 10088, TEL. 011). Centro industriale (mobilifici, prodotti petrolchimici, chimici, meccanici e alimentari). Gli abitanti sono detti Volpianesi.

volpìgno, agg. Simile a volpe.

volpìno, agg. e sm. agg. 1 Di, da volpe. 2 Astuto. ~ scaltro.
sm. Denominazione generica di un gruppo di razze canine, solitamente di origine nordica. Alla categoria cani da compagnia appartengono il volpino italiano, il volpino giapponese e lo spitz tedesco di media taglia.

volpòca, sf. Uccello degli Anseriformi (Tadorna tadorna) presente nell'Europa centrosettentrionale, vive sulle coste piatte e nelle acque dolci in prossimità del mare. Lunga oltre mezzo metro è caratterizzata da un piumaggio bianco verde con fascia pettorale rossastra. Il maschio presenta una protuberanza cornea sul becco.

volpóne, sm. Persona astuta, furba e smaliziata.

Volpone Dramma di B. Johnson (1606).

Volpóni, Pàolo (Urbino 1924-Ancona 1994) Romanziere. Tra le opere Memoriale (1962), La macchina mondiale (1965, premio Strega), Le mosche del capitale (1989, premio Strega), La strada per Roma (1991).

vòlsci Antico popolo italico di stirpe umbra insediatosi nel Lazio nordorientale alla fine del VI sec. a. C. Le principali città erano Sora, Atina, Arpino, Ecetra, Velletri, Formia e Pomezia, molte delle quali furono in seguito trasformate in colonie latine e romane. Nel 431 a. C. furono battuti da romani e latini, e persero il controllo della regione. Ulteriormente sconfitti nelle sannitiche, scomparvero come entità autonoma.

vòlsco, agg. e sm. (pl. m.-ci) agg. Che si riferisce a un'antica popolazione italica di stirpe tosco-umbra stanziata nel Lazio nordorientale.
sm. Chi apparteneva alla popolazione volsca.

Volsìni, mónti Gruppo montuoso di origine vulcanica del Lazio, nell'Antiappennino Laziale, a ovest del fiume Tevere, presso il lago di Bolsena.

vòlt, sm. invar. Unità di misura della differenza di potenziale elettrico e della forza elettromotrice. una scarica di diecimila volt lo aveva fulminato mentre lavorava su una linea elettrica.
 dal nome del fisico Alessandro Volta (1745-1827).

vòlta, sf. 1 Il voltare. 2 Direzione verso cui si va. 3 Circostanza, occasione. ~ opportunità. 4 Turno. ~ momento. 5 Struttura di copertura a superficie curva semplice o doppia. ~ arcata. 6 Cosa a forma di volta.
 sf. 1 time. 2 (una volta) once. 3 (due volte) twice. 4 (ogni tanto) once in a while. 5 (tutte le volte che) every time. 6 (turno) turn. 7 (arch.) vault. 8 (chiave di volta) keystone.
Le più semplici sono le volte a botte, a cupola e a vela. Volte composte sono quelle formate dall'intersezione di volte semplici. Tra queste vi sono la volta a crociera, a gavetta, a padiglione. Per la costruzione si possono usare pietra da taglio, laterizi o cemento armato.
Volta a botte
Ha sezione semicircolare, costituita da una serie di archi accostati che scaricano i pesi sui muri laterali che la sostengono.
Volta a crociera
È formata dall'intersezione di due volte a botte; solitamente è sottesa da due costoloni incrociati in diagonale che scaricano i pesi sui quattro angoli.
Chiave di volta
Pietra sagomata a cuneo posta al vertice dell'arco o della volta; ha la funzione di chiudere la serie delle altre pietre sagomate a cuneo che costituiscono la struttura e, perciò, è un elemento indispensabile per scaricare i pesi sui pilastri o muri di sostegno laterali.

Volta Fiume (1.500 km) dell'Africa occidentale. È formato da due rami, il Volta Nero e il Volta Bianco, che nascono nel Burkina Faso e si uniscono nel Ghana. Sfocia nel golfo di Guinea.
Volta
Lago (8.482 km2) artificiale dell'Africa occidentale, nel Ghana, sul fiume omonimo. È uno dei più grandi bacini artificiali del mondo, creatosi dopo la costruzione della diga di Akosombo (1966). Le acque sono molto pescose.
Volta
Regione (1.443.000 ab.) del Ghana, tra il fiume Volta e il confine con il Togo. Capoluogo Ho.

Vòlta Mantovàna Comune in provincia di Mantova (5.867 ab., CAP 46049, TEL. 0376).

Vòlta, Alessàndro (Como 1745-1827) Fisico italiano. Autodidatta, iniziò a eseguire esperimenti relativi ai fenomeni elettrici di cui illustrava i risultati al Beccaria e al Nollet. Scoprì il concetto di potenziale elettrico dei corpi. Nel 1775 costruì l'elettroforo di Volta, precursore delle macchine elettrostatiche a induzione. Fu docente di fisica a Pavia dal 1778. Introdusse i concetti di tensione, carica e capacità e nelle Osservazioni sulla capacità dei conduttori elettrici del 1778 iniziava quell'opera di ordine e formalizzazione della moderna elettrologia che gli sarà riconosciuta dal mondo intero e in cui fu impegnato fino al 1788. Sulla scia degli esperimenti di Galvani sulle rane e l'elettricità animale, giunse a sconfessarne le teorie, innescando una vivace polemica tra le due università di Pavia e di Bologna, che si schierarono rispettivamente ognuna per il proprio rappresentante: nell'impegno di dimostrare corrette le proprie idee, scoprì l'effetto che prese il suo nome (effetto Volta) e costruì un apparecchio a colonna, poi chiamato apparecchio a pila, grazie al quale è oggi conosciuto in tutto il mondo: la prima pila. Scoprì anche le proprietà del metano e la legge di dilatazione dei gas. L'unità di misura della differenza di potenziale è stata chiamata volt in suo onore.
Effetto Volta
Fenomeno per cui si stabilisce una differenza di potenziale tra due conduttori metallici diversi posti a contatto e in equilibrio termico: tale fenomeno origina dai diversi valori di potenziale di estrazione, specifici di ogni metallo, e genera un flusso di elettroni da un metallo all'altro. I vari metalli sono ordinati in una serie voltaica a seconda del valore del potenziale.

voltafàccia, sm. invar. Cambiamento improvviso di idee. ~ defezione.
 sm. invar. volte-face.

voltafièno, sm. invar. Macchina agricola usata per rivoltare il fieno rimasto sui campi dopo la falciatura, al fine di favorirne l'essiccamento.

voltagabbàna, sm. e sf. invar. Chi cambia opinione secondo le convenienze. ~ opportunista.

voltàggio, sm. Differenza di potenziale elettrico, tensione elettrica.
 sm. voltage.
 franc. voltage.

Voltàggio Comune in provincia di Alessandria (815 ab., CAP 15060, TEL. 010).

Voltàgo Agordìno Comune in provincia di Belluno (1.017 ab., CAP 32020, TEL. 0437).

voltàico, agg. (pl. m.-ci) 1 Inventato o scoperto da A. Volta. 2 Di lingue sudanesi parlate nel bacino del fiume Volta nel Burkina Faso e nel Ghana.

Voltaire (Parigi 1694-1778) Pseudonimo di François Marie Arouet, scrittore, filosofo e storico francese. Di formazione umanistica, di ricca famiglia borghese, studiò presso i giansenisti e i gesuiti, fu introdotto giovanissimo nella Societé du Temple, cenacolo parigino a orientamento libertino. Fu imprigionato due volte alla Bastiglia (ne fu una prima causa l'irriverenza verso il reggente espressa in versi), e fu esiliato in Gran Bretagna (1726-1729) dove maturò idee illuministe contrarie all'assolutismo feudale della Francia. Durante la prigionia scrisse la tragedia Edipo e il poema epico La lega o Enrico il Grande che venne ripubblicato col titolo di Enriade nel 1728. In Gran Bretagna scrisse Lettere agli Inglesi, per il quale venne di nuovo condannato, essendo l'opera punto di riferimento contro il vecchio regime. Ancora esule in Lorena (a causa dell'opera Storia di Carlo XII del 1731) alle tragedie Bruto e La morte di Cesare seguirono Maometto e Merope, insieme col trattato Gli elementi della filosofia di Newton e l'opera storiografica Il secolo di Luigi XIV. Dopo varie vicende, fu nominato storiografo e membro dell'Accadémie Française (1746), grazie al ravvicinamento con la corte, favorito da M.me de Pompadour. Soggiornò a Berlino (1749-1752) e poi a Ginevra e a Losanna (1755) nel castello di Ferney. Ormai ricco e famoso, fu punto di riferimento per tutta l'Europa illuminista. Entrò in polemica coi cattolici per la parodia di Giovanna d'Arco ne La pulzella d'Orleans, ed espresse la sua posizione nel romanzo Candido ovvero l'ottimismo (1759), in cui polemizza con l'ottimismo leibniziano: il romanzo è l'espressione letteraria più riuscita del suo pensiero, contrario a ogni provvidenzialismo o fatalismo. Da qui iniziò un'accanita polemica contro la superstizione e il fanatismo a favore di maggior tolleranza e giustizia. A tal proposito scrisse Trattato sulla tolleranza (1763) e Dizionario filosofico (1764). Scrisse, tra l'altro, i racconti Zadig (1747), Micromega (1752), L'uomo dai quaranta scudi (1767); le opere teatrali Zaira (1732), Alzira (1736), Maometto (1741), Merope (1743); i poemi Enriade (1728), Poema sul disastro di Lisbona (1756) e le importanti opere storiografiche Il secolo di Luigi XIV (1751) e Saggio sui costumi e sullo spirito delle nazioni (1756). I suoi resti riposano al Panthéon dove sono stati trasportati dopo la rivoluzione: malgrado il trionfo, alla morte gli fu negata la sepoltura ecclesiastica.

voltaìte, sf. Deriva dal nome del fisico italiano A. Volta. Minerale costituito da solfato ferroso-ferrico, idrato, prodotto nelle solfatare e nelle fumarole.

voltàmetro, sm. Strumento per determinare la quantità di elettricità che attraversa un elettrolita in un certo periodo di tempo.

voltampère, sm. invar. Unità di misura della potenza di una corrente elettrica alternata.

voltamperòmetro, sm. Strumento che misura la potenza di una corrente elettrica alternata.

voltapiètre, sm. Uccello dell'ordine Caradriformi delle regioni settentrionali vicino al mare, raramente presente in Italia. Ha il corpo robusto, zampe brevi, becco nero, forte e corto che utilizza per rovesciare piccole pietre in cerca di vermi ed insetti.

voltàre, v. v. tr. 1 Volgere in un altro senso. ~ girare. non voltò neanche la testa verso di lui per parlargli; voltare le spalle alla fortuna, perdere un'occasione favorevole. 2 Rovesciare. ~ rivoltare. 3 Cambiare. ~ trasformare. 4 Oltrepassare. appena voltato l'angolo ci ripensò e tornò indietro.
v. intr. Cambiare direzione. ~ sterzare.
v. rifl. Girarsi. quella notte passò tutto il tempo a voltarsi nel letto, non poteva prendere sonno.
 v. tr. 1 to turn. 2 (rigirare) to turn around. v. intr. to turn. v. rifl. to turn over, to turn round.
 lat. volg. volvitare, da volvere volgere.

voltastòmaco, sm. (pl.-chi) Nausea. ~ ribrezzo.

voltàta, sf. 1 Il voltare. 2 Svolta, curva di una strada.

volteggiaménto, sm. Il volteggiare.

volteggiàre, v. intr. 1 Descrivere ampi giri nell'aria. 2 Eseguire volteggi. ~ piroettare.
 v. intr. 1 to swirl, to whirl. 2 (ginnastica) to vault. 3 (volare) to circle.

voltéggio, sm. Esercizio ginnico consistente nell'eseguire figure acrobatiche appoggiandosi con le sole braccia. ~ capriola, giravolta.
 sm. vault.

voltelettróne, sm. Lo stesso che elettronvolt.

volteriàno, agg. e sm. agg. 1 Proprio dello scrittore francese Voltaire. 2 Che ricorda il pensiero e lo stile di Voltaire; scettico, ironico, irreligioso. concezione volteriana.
sm. Seguace, continuatore del pensiero di Voltaire.
 da Voltaire.

Voltèrra Città comune della Toscana in provincia di Pisa (12.900 ab., CAP 56048, TEL. 0588). Mercato agricolo (uva, frutta, cereali), vi è praticato l'artigianato dell'alabastro. Ha industrie meccaniche, chimiche e alimentari. È centro turistico. Sede di insediamenti villanoviani (VII sec. a. C.), fece parte della dodecapoli etrusca (VI-V sec. a. C.) e fu conquistata da Roma nel 198 a. C. Dominio di longobardi e franchi, divenne libero comune (XII sec.) e nel 1361 passò a Firenze. Conserva necropoli etrusche e romane, la cinta muraria etrusca con la Porta ad arco del II sec. a. C., palazzi e chiese, tra cui il palazzo dei Priori (XIII sec.), il duomo (XIII sec.), San Michele e San Francesco (XIII sec.), la Fortezza (XIV sec.) e il museo etrusco.

Voltèrra, Vìto (Ancona 1860-Roma 1940) Matematico e fisico. Considerato il padre dell'analisi funzionale, ebbe un ruolo da protagonista nell'orientamento e nell'organizzazione della scienza in Italia. Professore di meccanica razionale, prima a Pisa e poi a Torino, fu poi docente a Roma (1900-1931) con una cattedra di fisica matematica. S'impegnò anche politicamente e fu senatore dal 1905. Per la sua forte avversione nei confronti del regime fascista, fu espulso dall'università e dall'Accademia dei Lincei e finì esule in Francia. Fu tra i primi a studiare l'equilibrio di sistemi biologici. Diede nome alle equazioni di Volterra (equazioni integrali).

volterràna, sf. Tipo di volta costruita con mattoni messi per fianco, caratteristici dell'architettura di Volterra.

volterràno, agg. e sm. agg. Relativo a Volterra.
sm. Abitante o nativo di Volterra.

Voltìdo Comune in provincia di Cremona (485 ab., CAP 26030, TEL. 0375).

vòltmetro, sm. Strumento per misurare la differenza di potenziale tra due punti di un circuito elettrico.

vólto, sm. 1 Viso, faccia. 2 Carattere, natura. ~ essenza. 3 Aspetto esteriore. ~ espressione.
vòlto, sm.
Variante arcaica o regionale di volta.
 sm. 1 face. 2 (aspetto) facet, aspect. 3 (espressione) countenance.

Volto nella folla, Il Film drammatico, americano (1957). Regia di Elia Kazan. Interpreti: Andy Griffith, Patricia Neal, Anthony Franciosa. Titolo originale: A Face in the Crowd

Volto santo, Il Racconto di E. Pea (1924).

Volto, Il Film drammatico, svedese (1959). Regia di Ingmar Bergman. Interpreti: Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Bibi Andersson. Titolo originale: Ansiktet

voltolàre, v. v. tr. Voltare e rivoltare ripetutamente su se stesso.
v. rifl. Rotolarsi, rivoltarsi più volte.

voltòmetro => "volmetro"

Vóltri Comune in provincia di Genova (CAP 16158, TEL. 010).

voltùra, sf. 1 Annotazione sui registri catastali del trasferimento di una proprietà. non avevano ancora aggiornato le volture catastali. 2 Cambiamento di intestazione di un contratto di utenza. 3 Trasferimento di un debito o credito ad altra persona.
 deriv. da volto.

Volturàra Àppula Comune in provincia di Foggia (744 ab., CAP 71030, TEL. 0881).

Volturàra Irpìna Comune in provincia di Avellino (4.226 ab., CAP 83050, TEL. 0825).

volturàre, v. tr. Sottoporre a voltura.

Volturìno Comune in provincia di Foggia (2.224 ab., CAP 71030, TEL. 0881).

Voltùrno Fiume dell'Italia meridionale (175 km). Nasce dalle Mainarde (i monti più meridionali dell'Appennino abruzzese) e scorre in Molise e in Campania, gettandosi nel mar Tirreno con una foce a delta, vicino a Gaeta. Nei pressi di Castel San Vincenzo riceve le acque provenienti dalla sorgente Capo Volturno che è considerata comunemente l'origine del fiume. Principali affluenti sono il Cavaliere e il Calore. Un tempo il bacino del fiume era una zona paludosa e malarica ma, grazie alle bonifiche già iniziate all'epoca dei Borboni, ora il bacino inferiore è un terreno molto fertile e produttivo coltivato a cereali, canapa, tabacco e ortaggi. Sulle rive del Volturno, che furono teatro di varie battaglie in epoche diverse, sorgono numerose centrali idroelettriche.
Battaglie del Volturno
Battaglia svoltasi i giorni 1° e 2 ottobre 1860 vinta da Garibaldi sui borbonici e che concluse la spedizione dei Mille.
Durante la seconda guerra mondiale gli americani sbarcati a Salerno vi sconfissero i tedeschi (13 ottobre-8 novembre 1943).

volùbile, agg. 1 Incostante, instabile, lunatico. ~ umorale. <> immutabile. era stato illuso da quella ragazza volubile; carattere volubile. 2 Di pianta che tende ad avvolgersi a un sostegno.
 agg. changeable, fickle.
 lat. volubilis, deriv. da volvere volgere.

volubilità, sf. L'essere volubile. ~ incostanza, mutevolezza.
 lat. volubilitas,-atis.

volubilménte, avv. In modo volubile. ~ incostantemente.

volùme, sm. 1 Porzione di spazio occupata da un corpo. ~ ingombro. 2 Quantità. ~ ammontare. 3 Mole, massa. ~ portata. 4 Intensità di un suono. 5 Libro. ~ tomo.
 sm. volume.
 lat. volumen, inis libro, deriv. da volvere arrotolare,
Misura dello spazio limitato da una superficie chiusa e che si estende nelle tre dimensioni altezza, lunghezza e larghezza. La sua unità di misura nel SI (Sistema Internazionale) è il metro cubo (m3).
In chimica il volume molare di una sostanza è il volume occupato da una mole della stessa.
In fisica il volume specifico di una sostanza è il volume dell'unità di massa a zero gradi centigradi e una atmosfera. Il volume normale di un gas è il volume occupato da un gas nelle stesse condizioni.

volumetrìa, sf. Misurazione dei volumi di masse architettoniche; distribuzione dei volumi in un insieme architettonico.

volumètrico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che concerne la misurazione del volume. 2 Che concerne il volume o i volumi.

voluminosità, sf. L'essere voluminoso.

voluminóso, agg. 1 Grosso. ~ ingombrante. <> piccolo. 2 Grasso, imponente, mastodontico. ~ monumentale. <> lillipuziano.
 agg. bulky, voluminous.
 lat. tardo voluminosus sinuoso.

volùta, sf. 1 Spira, avvolgimento, giro. ~ ghirigoro. 2 Elemento decorativo curvilineo o spiraliforme.

volutàbro, sm. Pozzanghera, fango dove i maiali si ruzzolano.

volutaménte, avv. Intenzionalmente. ~ miratamente, deliberatamente. <> casualmente, inavvertitamente.

Volùtidi Famiglia di Molluschi Gasteropodi Prosobranchi, abitanti nelle acque tropicali.

volùto, agg. 1 Che risponde all'intenzione, al volere, al desiderio. ~ intenzionale. <> casuale. 2 Forzato e poco spontaneo. ~ artefatto. <> naturale.

voluttà, sf. 1 Il piacere che deriva dal soddisfacimento dei piaceri sessuali. ~ lussuria. 2 Piacere, godimento intenso. ~ estasi.
 sf. delight, sensual pleasure.
 lat. voluptas,-atis.

Voluttà Romanzo di Ch. A. de Sainte-Beuve (1834).

voluttuàrio, agg. Non necessario. ~ superfluo. <> necessario.
 agg. luxury, unnecessary.

voluttuosaménte, avv. Con voluttuosità. ~ sensualmente.

voluttuosità, sf. L'essere voluttuoso.

voluttuóso, agg. Sensuale. ~ eccitante, sibaritico. <> casto.
 agg. voluptuous.
 lat. voluptuosus.

vòlva, sf. In alcuni funghi, sorta di membrana alla base del gambo, generalmente a forma di coppa.

volvària, sf. Genere di Funghi Basidiomiceti diffusi in tutta Europa, commestibili e di buon sapore.

volvènte, agg. Detto dell'attrito che si manifesta tra due solidi che rotolano l'uno sull'altro senza strisciare.

Volvèra Comune in provincia di Torino (6.894 ab., CAP 10040, TEL. 011).

Volvìnio (Attivo a Milano nel IX sec.) Orafo. Tra le opere Altare d'oro (824-859, Milano, Sant'Ambrogio).

vòlvolo, sm. Torsione di un'ansa dell'intestino che provoca occlusione intestinale.

volvox, sf. invar. Genere di Alghe Cloroficee volvocali d'acqua dolce, unicellulari, riunite in colonia.

Volzski Città (279.000 ab.) della Russia, sul fiume Volga, nella provincia di Volgograd.

Vomano Fiume (75 km) dell'Abruzzo. Nasce dal versante occidentale del Gran Sasso d'Italia e sfocia nel mar Adriatico, tra Roseto degli Abruzzi e Pineto.

Vombàtidi Famiglia di Mammiferi Marsupiali simili ai Roditori nella crescita continua degli incisivi.

vombàto, sm. Mammifero marsupiale (Vombatus ursinus) lungo circa un metro con folta pelliccia grigiastra, erbivoro. Tipico della Tasmania, scava lunghe gallerie sotterranee. Il marsupio presenta un'apertura inferiore per evitare di riempirsi di terra.

vomeràia, sf. Nell'aratro, parte anteriore del ceppo che riceve il collo del vomere.

vòmere, sm. Lama dell'aratro che taglia orizzontalmente la terra.
 lat. vomis,-eris.

vòmero, sm. Variante letteraria o regionale di vomere.

Vòmero Collina dominante la città partenopea. Oggi quartiere residenziale di Napoli ha aspetto tardo-ottocentesco con i suoi noti monumenti di castel Sant'Elmo e la certosa di San Martino.

vòmico, agg. (pl. m.-ci) Che provoca il vomito.

vomitàre, v. tr. 1 Emettere dalla bocca il contenuto dello stomaco. ~ rimettere. spettacolo che fa vomitare, disgustoso, osceno. 2 Gettare fuori con violenza. ~ espellere. il vulcano vomitava incessantemente lava sul paese. 3 Dire con rabbia. non fece altro che vomitare insulti sulla ex consorte.
 v. tr. to vomit.
 lat. vomitare, da vomere.

vomitatìccio, sm. Ciò che è stato vomitato.

vomitatìvo, agg. Che provoca il vomito. ~ emetico.

vomitatòrio, agg. Che provoca il vomito. ~ vomitativo.

vomitévole, agg. 1 Che suscita il vomito. ~ nauseante. 2 Ributtante, disgustoso. ~ stomachevole. <> gradevole.

vòmito, sm. 1 Evacuazione del contenuto gastrico dalla bocca. ~ rigetto, rigurgito. 2 La materia vomitata.
 sm. vomiting, vomit.
Il vomito è un segno che spesso accompagna molte situazioni patologiche (traumi, stati di shock, malattie infettive, stati emozionali ecc.). Insieme con la diarrea, compare frequentemente nei bambini, complicando il quadro di malattie o infezioni intercorrenti. Il rischio più grave cui va incontro un bambino in caso di vomito e diarrea è quello della disidratazione, che potrebbe addirittura mettere in pericolo la vita del piccolo paziente. Per questo motivo bisogna portare in ospedale i bambini colpiti da diarrea e vomito consistenti, dove sarà possibile combattere la disidratazione per via endovenosa. Nel frattempo non dare nulla da bere o da mangiare, per non stimolare ulteriormente il vomito.
Un particolare tipo di vomito dell'adulto merita un controllo urgente da parte di un medico: si tratta del cosiddetto vomito a getto, ossia di un vomito a insorgenza improvvisa, senza sensazione precedente di nausea. Potrebbe essere un sintomo di sofferenza cerebrale.

vomitòrio, sm. Nel teatro e nel circo romano, ampie aperture che dai porticati interni davano accesso alle gradinate della cavea.

von Particella nobiliare dei cognomi tedeschi. In italiano di o de.

Vondel, Joost van den (Colonia 1587-Amsterdam 1679) Tragediografo olandese. Tra le opere Giuseppe in Egitto (1640) e Noè (1667).

vóngola, sf. Mollusco (Conchula) della famiglia dei Veneridi e della classe dei Bivalvi. Vive sui fondali sabbiosi o fangosi del Mediterraneo e dell'Atlantico in colonie numerose. Si nutre di microrganismi. È commestibile e particolarmente apprezzata per il suo sapore.
 sf. clam.

Vonnegut, Kurt (Indianapolis 1922-) Romanziere statunitense. Tra le opere Madre notte (1968) e Mattatoio n.5(1969).

voràce, agg. 1 Ingordo, insaziabile. ~ famelico. <> inappetente. non poteva certo essere considerato una persona vorace a tavola. 2 Che consuma rapidamente. una passione vorace per quella ragazza lo aveva fatto star male in quel periodo.
 agg. greedy, voracious.
 lat. vorax,-acis, deriv. da vorare.

voraceménte, avv. In modo vorace; avidamente, ghiottamente. ~ ingordamente.

voracità, sf. L'essere vorace; l'essere avido, insaziabile.
 lat. voracitas,-atis.

voràgine, sf. 1 Baratro profondo. ~ burrone. 2 Gorgo. ~ vortice.
 sf. abyss, chasm.
 lat. vorago,-inis, deriv. da vorare inghiottire.

voraginóso, agg. Che provoca la formazione di voragini.

Vorarlberg Stato (333.000 ab.) dell'Austria occidentale, al confine con Germania, Svizzera e Liechtenstein. Capoluogo Bregenz.

vòrla, sf. Attrezzo utilizzato nella pesca. È costituita da una fascina di lentisco che viene calata in acqua allo scopo di far depositare le uova di seppia.

Vorobëv, Maksim Nikiforovic (? 1787-Pietroburgo 1855) Pittore russo. Esponente del romanticismo pittorico, ha dipinto numerose vedute delle città di Mosca e Pietroburgo, lasciandosi ispirare dal paesaggio russo. Tra le opere, dipinti, acquerelli e disegni.

Voronez Città (887.000 ab.) della Russia, sul fiume omonimo. Capoluogo della provincia omonima.

Vörösmarty, Mihály (Pusztanyek 1800-Pest 1855) Poeta ungherese. Tra le opere La fuga di Zalán (1825) e Appello (1836).

vorticàle, agg. Che si muove in vortice. ~ rotazionale.

vorticàre, v. intr. Girare vorticosamente.

vòrtice, sm. 1 Movimento rapido a spirale di una massa d'aria, d'acqua e simili. ~ turbine. un vortice d'acqua lo trascinò sotto. 2 Movimento rapido e vorticoso. ~ impeto. il vortice del ballo. 3 Sensazione, sentimento travolgente. il vortice della passione lo aveva catturato.
 sm. whirl, whirlwind.
 lat. vortex,-icis, deriv. da vertere volgere in su.

Vortice Opera di narrativa di A. Oriani (1899).

vorticèlla, sf. Genere di Protozoi ciliati peritrichi, diffusi nelle acque dolci.

vorticìsmo, sm. Movimento artistico e letterario fondato dall'inglese Wyndham Lewis nel 1914. Ezra Pound, C. R. W. Nevinson, W. Roberts, E. Wadsworth, Epstein e H. Gaudier-Brzeska furono alcuni degli artisti che vi aderirono.

vorticosaménte, avv. In modo vorticoso. ~ turbinosamente.

vorticóso, agg. 1 Pieno di vortici. le acque del fiume si erano fatte vorticose. 2 Velocissimo. ~ forsennato. <> calmo. un ritmo vorticoso di crescita degli affari. 3 Che si muove come un vortice. ~ turbinoso. <> stagnante. ballo vorticoso.
 lat. vorticosus.

voscènza, sf. Vostra eccellenza, titolo usato in Sicilia nel rivolgersi a persone di riguardo.

Vosges Dipartimento della Francia (5.900 km2, 390.000 ab.) nella Lorena, con capoluogo Épinal. Il territorio, comprendente a est il versante occidentale del massiccio omonimo (altezza massima 1423 m), su cui scorrono l'alto corso della Mosella e della Meurthe, digrada a ovest in un altopiano, solcato da Mosa e Saona. Boschi e pascoli della zona montana fanno posto a colture di uva, cereali, barbabietole e canapa. Ha sorgenti idrominerarie e industrie casearia, metallurgica, tessile, del legno, della carta e del vetro.

Vòsgi Massiccio montuoso della Francia nordorientale, esteso nella regione dell'Alsazia e della Lorena, parallelamente alla fossa del Reno. Lungo 250 km, va dal colle di Saverne a nord, al passo di Belfort a sud. Si distinguono gli Alti Vosgi e i Bassi Vosgi. Altezza massima negli Alti Vosgi con il Gran Ballon (1.423 m). Sviluppato l'allevamento bovino e lo sfruttamento boschivo; nelle vallate, formate dai fiumi Vologne, Bruche, Meurthe, l'agricoltura produce cereali, tabacco e patate. Le industrie presenti sono quelle cartarie, metalmeccaniche e tessili. Turismo.

vossignorìa, sf. La signoria vostra.

Vossler, Karl (Hohenheim, Stoccarda 1872-Monaco 1949) Filologo. Tra le opere Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio (1904) e Linguaggio come creazione ed evoluzione (1905).

Vostok Denominazione di capsule spaziali che tra il 1961 e il 1963 portarono i sovietici nei primi voli orbitali umani. Il famoso astronauta russo Y. Gagarin compì il 12 aprile 1961 il primo volo orbitale attorno alla terra a bordo della Vostok 1.
 termine russo che significa oriente.

vòstro, agg., pron. e sm. agg. poss. pl. Appartenente a voi. le vostre usanze sono molto particolari.
pron. poss. pl. Ha gli stessi usi e significato dell'aggettivo ed è sempre preceduto dall'articolo determinativo. il nostro impegno supera di gran lunga il vostro.
sm. 1 Ciò che vi appartiene. dovrete metterci del vostro in questa operazione finanziaria. 2 I vostri familiari.
 agg. 1 your. 2 (di vostra proprietà) your own. pron. yours.
 lat. voster,-stra,-strum, da vester.

votànte, agg., sm. e sf. Che, chi ha il diritto di voto; che, chi prende parte a una votazione. ~ elettore.

votàre, v. v. tr. 1 Consacrare. ~ dedicare. aveva votato la sua vita all'impegno per aiutare i più deboli. 2 Sottoporre a votazione; approvare. ~ sancire. 3 Scegliere, eleggere. ~ designare. aveva votato scheda bianca alle ultime elezioni, non aveva espresso alcuna preferenza.
v. intr. Dare il proprio voto. votare contro, opporsi.
v. rifl. Dedicarsi. ~ offrirsi.
 v. tr. 1 to vote. 2 (consacrare) to consecrate.
 lat. volg. votare, da vovere consacrare.

votazióne, sf. 1 Procedimento con cui si manifesta la propria volontà. ~ suffragio. votazione palese, per alzata di mano. 2 Complesso dei voti riportati da uno studente. aveva ottenuto quasi il massimo della votazione e non era soddisfatto.
 sf. 1 poll, vote, voting. 2 (a scuola) pl. marks.
 deriv. da votare.

votivaménte, avv. Per voto.

votìvo, agg. Che si riferisce a un voto, che viene offerto come voto.

vóto, sm. 1 Promessa solenne a Dio, alla Madonna o ai Santi. ~ giuramento. voto di castità; sciogliere un voto, rispettare una promessa fatta. 2 Valutazione scolastica espressa in numeri. non aveva ottenuto, come prevedeva, il massimo dei voti. 3 Espressione della volontà in un'elezione e simili. ~ preferenza. il voto doveva essere segreto.
 sm. 1 (promessa) vow. 2 (a scuola) mark. 3 (pol.) vote.
 lat. votum, da votus, p.p. di vovere consacrare.

Votre Faust Fantasia operistica di H. Pousseur, testo di M. Burton (Milano, 1963).

Vottignàsco Comune in provincia di Cuneo (559 ab., CAP 12020, TEL. 0171).

voucher, sm. invar. Ricevuta di pagamento o prenotazione rilasciata da un'agenzia turistica, con cui il turista ottiene all'estero una serie di servizi. ~ coupon.

Vouet, Simon (Parigi 1590-1649) Pittore francese. Tra le opere Presentazione al tempio (1641, Parigi, Louvre).

vox populi vox dei Espressione latina che significa "la voce del popolo è la voce di Dio". Indica che il consenso universale è la prova della verità di un'asserzione.

Voyager Coppia di sonde spaziali statunitensi, lanciate in orbita per ottenere informazioni importanti sui pianeti Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Il primo lancio risale al 1977 e il primo passaggio vicino a Giove avvenne nel 1979, vicino a Saturno nel 1980. Passando vicino a Giove ha fotografato i suoi quattro satelliti, Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Le informazioni che possediamo su Urano e Nettuno e sul sistema solare in genere ci sono state inviate da Voyager 2, che ha incontrato le loro orbite rispettivamente nel 1986 e 1989. Mentre si trovava nell'orbita di Urano, Voyager 2 ha potuto fotografarne il satellite Ariel, caratterizzato da un diametro di 800 km e un periodo di rivoluzione di due giorni e mezzo. Il passaggio successivo presso Nettuno ha permesso di scoprire alcuni crateri presenti sulla sua superficie, detti vulcani di ghiaccio.

voyeur, sm. invar. Chi prova piacere nello spiare atti intimi e rapporti sessuali compiuti da altri. ~ guardone.

voyeurìsmo, sm. La perversione sessuale del voyeur.

Voysey, Charles Francis Annesley (Hessle 1857-Winchester 1941) Architetto inglese. Tra le opere la casa di Bedford Park (1888) e lo studio in West Kensington (1991) a Londra.

VQPRD Sigla di Vino di Qualità Prodotto in Regioni Delimitate.

Vraca Città (86.000 ab.) della Bulgaria, capoluogo del distretto omonimo.

Vrancea Distretto (393.000 ab.) della Romania, nella Moldavia meridionale. Capoluogo Focsani.

Vrangel Isola della Russia, nel mar Glaciale Artico, separata dalla terraferma tramite lo stretto di De Long. Fa parte del Circondario autonomo di Cukci, provincia di Magadan.

Vrangel', Ferdinand (Pskov 1797-Dorpat 1870) Barone e navigatore russo. Esplorò l'Artide, avvistando per primo la terra che prese il suo nome.

Vrangel', Pëtr Nikolaevic (Novo Aleksandrovsk 1878-Bruxelles 1928) Generale russo. Tra il 1919 e il 1920, al comando di un'Armata bianca, riuscì a insediare in Crimea un pur effimero governo antisovietico.

Vranitzky, Franz (Vienna 1937-) Politico austriaco. Dal 1986 fu cancelliere federale e dal 1988 è presidente del Partito socialista.

Vries, Adriaen de (L'Aia ca. 1560-Praga 1626) Scultore fiammingo. Tra le opere Fontana di Mercurio ad Augusta (1590) e Psiche (1593, Stoccolma, Nationalmuseum).

VTO Sigla di Vertical Take Off (decollo verticale).

VTR Sigla di Video Tape Recorder (videoregistratore a nastro).

vu, sf. o sm. Nome della lettera v.
VU
Sigla di Vigile Urbano.

vu cumprà, loc. sost. invar. Espressione con cui vengono definiti popolarmente i venditori ambulanti nordafricani.

vudù, o vùdu, sm. invar. 1 Religione animistica. 2 Ciascuno degli spiriti oggetto di culto di tale religione.
Religione popolare tipica dell'isola di Haiti e delle Antille, formatasi dal XVIII sec. dall'unione di cattolicesimo e credenze popolari africane. Il termina indica più propriamente un dio o un oggetto del culto. Nei riti vudù tipica è la condizione di invasamento, interpretata come possessione, di un sacerdote e l'uso di sacrifici.

vuduìsmo, sm. Il complesso delle credenze e pratiche magiche del vudù.

vuduìsta, agg., sm. e sf. (pl. m.-i) Relativo al vudù e al vuduismo; seguace, praticante del vuduismo.

Vuillard, Édouard (Cuiseaux 1868-La Baule 1940) Pittore francese. Tra le opere A letto (1891, Parigi, Musée National d'Art Moderne) e Interno con donne (1896, Parigi, Musée du Petit-Palais).

Vukovar Città croata sulle rive del Danubio a sud-est di Osijek (44.640 ab.). Durante la guerra civile che portò alla disgregazione dell'ex Jugoslavia venne rasa al suolo; fu quindi incorporata nella Repubblica di Carniola, non riconosciuta internazionalmente.

Vùlca (Fine del VI sec. a. C.) Ceramista etrusco. Tra le opere Apollo (510-490 a. C., Roma, Museo di Villa Giulia).

vulcanésimo => "vulcanismo"

vulcanicaménte, avv. In modo vulcanico.

vulcànico, agg. (pl. m.-ci) 1 Di vulcano, di vulcanismo. ~ magmatico. 2 Ricco di fantasia e di vitalità. ~ fervido. 3 Impetuoso, impulsivo. ~ irruente.
 agg. 1 volcanic. 2 (fig., mente) creative.

vulcanifórme, agg. Che ha forma di vulcano.

vulcanìsmo, sm. Insieme dei fenomeni collegati all'effusione di magmi sulla crosta terrestre.

vulcanìte, sf. Varietà di zolfo di colore aranciato o rosso bruno per presenza di selenio. Si trova nel cratere dell'isola Vulcano.

vulcanizzàre, v. tr. Sottoporre a vulcanizzazione.
 v. tr. to vulcanize.

vulcanizzàto, agg. Che è stato sottoposto a vulcanizzazione.

vulcanizzatóre, sm. 1 (f.-trìce) Addetto a operazioni di vulcanizzazione. 2 Pressa usata per la vulcanizzazione.

vulcanizzazióne, sf. 1 Trattamento a cui vengono sottoposte le gomme per aumentarne l'elasticità. vulcanizzazione a caldo della gomma. 2 Operazione che consiste nel rendere più resistente e impermeabile il cartone.

vulcàno, sm. 1 Apertura della crosta terrestre da cui fuoriescono gas e vapori o vengono eruttati lava e materiale piroclastico provenienti da magma giunto vicino alla superficie. 2 Montagna a forma di cono, formata da materiali eruttati e solidificati.
 sm. volcano.
 lat. Vulcanus dio del fuoco.
Il vulcano è composto dal bacino magmatico o focolare, dal camino o condotto vulcanico, dal quale sale il materiale magmatico, dal cono, prodotto dall'accumulo dei materiali eruttatie dal cratere o caldera che è lo sbocco esterno del camino. L'alimentazione del vulcano è assicurata dal serbatoio magmatico. I gas eruttati sono in massima parte vapor acqueo e anidride carbonica: in percentuale minore anidride solforosa, solforica, ossido di carbonio, idrogeno. I vulcani si dividono in centrali e lineari. I primi sono caratterizzati da un condotto lineare e sbocco puntiforme. I secondi, in cui il condotto è un piano di frattura della crosta, sono quasi tutti subacquei e coincidono con le dorsali oceaniche. I vulcani sono distinti in base alla qualità del magma, che ne determina il tipo di attività e la struttura: si possono avere eruzioni effusive, tipiche delle dorsali oceaniche, esplosive o miste e il magma è rispettivamente, basico, acido o di chimica intermedia. Sono raggruppati in quattro tipologie. Il tipo hawaiano (Mauna Loa e vulcani islandici) è caratterizzato da colate fluide e dalla mancanza di esplosioni; di solito forma edifici detti di lava o a scudo, ossia aventi l'aspetto di uno scudo largo e piatto. Il magma proviene in superficie da grande profondità ed è di tipo basico. Il tipo stromboliano (Etna e Stromboli) ha colate meno fluide e violente esplosioni, magma di tipo intermedio e forma edifici detti misti o a strati. Il tipo vulcanico (Vulcano, Vesuvio e Fuji) ha colate viscose e violente esplosioni con lancio di materiale dendritico, magma di tipo intermedio e forma edifici a strati. Il tipo peleéiano (La Pelée e Krakatoa) produce lava molto viscosa che non riesce a fuoriuscire formando cupole o guglie e nubi di gas incandescente dette nubi ardenti. Il magma è acido e l'edificio è di solo materiale piroclastico. I vulcani si possono poi ancora suddividere in nuovi, attivi, quiescenti o spenti a seconda delle loro attività. Attualmente si contano circa settecento vulcani attivi (che hanno eruttato in epoca recente) di cui circa 300 sono in eruzione. Il vulcanesimo ha grandemente contribuito alla creazione di una prima atmosfera del pianeta in età di prima formazione. A tutt'oggi una potente eruzione può sollevare in atmosfera grandi quantità di particelle in sospensione, con influenze immediate su clima, temperatura, strato di ozono ecc.

Vulcàno (astronomia) Pianeta di piccolissime dimensioni che si ritiene possa circolare all'interno dell'orbita di Mercurio, essendo quindi il responsabile dell'irregolarità del suo moto.

Vulcàno (isola) Isola delle Eolie (la più meridionale) nel comune di Lipari (21 km2, 465 ab.). Sede turistica, è costituita da tre vulcani, il Vulcanello (123 m) a nord, il Gran Cratere o Cono di Vesuvio (385 m) al centro e il monte Aria (500 m) a sud: quest'ultimo è di origine molto antica e già estinto in epoca preistorica; il Gran Cratere è ancora attivo e il Vulcanello, estinto, è unito all'isola mediante un istmo piatto (che separa due insenature: Porto di Ponente e Porto di Levante) formato da sabbie depositate dal mare e dalle sue stesse lave. L'isola è ricca di numerose sorgenti termali ad alta temperatura e grotte. Le principali risorse economiche, oltre al turismo sono l'agricoltura (vigneti, oliveti) e la pesca. Regolari servizi marittimi la collegano con Messina, Milazzo e Lipari. Storicamente, le eruzioni di Vulcano sono state numerose: l'ultima è iniziata, dopo un secolo di quiete, nel 1873 e si è conclusa nel 1890.

Vulcàno (mitologia) Personaggio mitologico, dio romano del fuoco e della metallurgia, identificazione del greco Efesto.

vulcanologìa, sf. Parte della geologia che indaga sulla natura, le cause e gli effetti dei fenomeni vulcanici.

vulcanològico, agg. (pl. m.-ci) Relativo alla vulcanologia.

vulcanòlogo, sm. (pl.-gi) Studioso, esperto di vulcanologia.

vulgàta, sf. 1 Traduzione dell'Antico Testamento di San Girolamo (IV-V sec.). 2 Il testo corrente di un'opera, nella forma trasmessa dalla tradizione.

vulgàto, agg. Divulgato, conosciuto; si dice di testo diffuso da una tradizione manoscritta o a stampa.

vulneràbile, agg. 1 Fragile. ~ ipersensibile. <> corazzato. in quel periodo era molto vulnerabile. 2 Debole. ~ labile. <> forte, duro. non aveva ancora trovato il punto vulnerabile dello schieramento nemico.
 agg. vulnerable.
 lat. tardo vulnerabilis, deriv. da vulnerare.

vulnerabilità, sf. L'essere vulnerabili.

vulneràre, v. tr. Ferire, in senso figurato, offendere. ~ ledere.

vulnerària, sf. Pianta erbacea molto comune. Si usava per curare le ferite.

vulneràrio, agg. Dotato di proprietà cicatrizzanti, con riferimento a particolari piante e ad altre sostanze.

Vulsèllidi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi. Tra i generi più noti: Crenatula e Vulsella.

Vùlture Gruppo montuoso della Basilicata nordoccidentale vicino al confine con la Campania e la Puglia. Di origine vulcanica, culmina con due crateri dove si aprono i laghi di Monticchio. Il terreno della zona del Vulture, di natura lavica, è molto fertile e l'agricoltura produce cereali, vite (famosi i vini tipici come la malvasia e il moscato), olive, legumi e frutta. Sviluppato anche lo sfruttamento dei boschi (castagne) e l'allevamento del bestiame. Centri agricoli: Melfi, Rionero, Atella, Barile ecc. Numerose sono le sorgenti idrominerali e le cave di pozzolana, di sabbie vulcaniche e altri minerali per l'edilizia. Attivo anche il turismo. Nel 1851 e nel 1930 i terremoti arrecarono gravi danni: la zona del Vulture infatti è a notevole rischio sismico.

vùlva, sf. Insieme delle strutture che formano i genitali esterni della donna. Di forma cuneiforme, è delimitata da due pieghe cutanee (grandi labbra) e comprende le piccole labbra, il monte di Venere, la clitoride, il vestibolo della vagina e lo sbocco dell'uretra.
 lat. vulva.

vulvàre, agg. Relativo alla vulva.

vulvìte, sf. Malattia della vulva di origine infettiva o infiammatoria che si manifesta con abbondanti perdite.

vulvovaginìte, sf. Infiammazione di qualunque natura, della vulva e della vagina contemporaneamente.

vuotàggine, sf. 1 Incapacità di concentrarsi mentalmente. 2 Mancanza di intelligenza e di spirito. ~ vacuità.

vuotaménte, avv. In modo vuoto, banale, insignificante.

vuotàre, v. v. tr. Privare del contenuto. ~ evacuare. <> riempire. vuotare il sacco, confessare la verità; vuotare le tasche a uno, derubarlo.
v. intr. pron. Diventare vuoto. ~ svuotarsi. le aule si vuotavano con grande rapidità al termine delle lezioni.
 v. tr. e v. intr. pron. 1 to empty. 2 (sgomberare) to clear out.
 deriv. da vuoto.

vuotatùra, sf. Operazione con cui si procede a estrarre il contenuto da un recipiente o ambiente.

vuotazucchìne, sm. Arnese da cucina, costituito da una lama a sezione semicircolare, usato per togliere la parte interna alle zucchine.

vuotézza, sf. L'essere vuoto, vuotaggine.

vuòto, agg. e sm. agg. 1 Privo del contenuto. ~ sgombro. <> pieno. 2 Privo di significato, di idee. ~ anonimo. <> profondo.
sm. 1 Assenza totale di materia nello spazio. ~ cavità. 2 Recipiente vuoto. 3 Spazio sgombro da corpi solidi. 4 Spazio privo di materia. 5 Mancanza. ~ carenza.
 agg. 1 empty. 2 (vacante) vacant. 3 (libero) free. 4 (privo) devoid. sm. 1 gap, empty space, void. 2 (a rendere) returnable bottle. 3 (fis.) vacuum.
Il vuoto assoluto, oggetto di speculazioni filosofiche e fisiche, non è ottenibile sperimentalmente. Il grado di vuoto, che aumenta al diminuire della pressione, è suddiviso in vuoto industriale (pressione superiore a 10-3 Pa), medio (da 10-5 a 10-3 Pa), spinto (da 10-9 a 10-5 Pa) e ultravuoto (inferiore a 10-9 Pa).

Vycegda Fiume (1.130 km) della Russia nordoccidentale, affluente del fiume Dvina Settentrionale.

Vyg Lago (1.250 km2) della Russia nordoccidentale, nella repubblica autonoma di Carelia.

Vygotskij, Lëv (Orsa 1896-Mosca 1934) Psicologo bielorusso, fondatore della scuola storico-culturale sovietica, di cui fecero parte tra gli altri A. Leont'ev e A. R. Lurija. Scrisse Pensiero e linguaggio (1934).

Vyroubova, Nina (Gurzuf, Crimea 1921-) Ballerina russa. Ha cominciato nel 1937 la sua brillante carriera ballando in varie compagnie, con tournée in tutta Europa. È stata apprezzata soprattutto per le sue interpretazioni nel repertorio romantico.

 

 

 

Note:  

Definizioni, informazioni, … sono in gran parte recuperate (a partire dal 1999) da varie fonti accessibili via Internet o da altre fonti "informatiche" freeware; per molti lemmi sono state riviste e, in modo più o meno consistente, riscritte; la revisione è tuttora in corso: solo una parte delle definizioni è stata rivista (vi sono ancora errori e imprecisioni, come del resto si trovano nei dizionari cartacei, anche "famosi"). Le, eventuali, date di morte dei personaggi citati dovrebbero essere aggiornate al luglio 2009; il numero degli abitanti delle località riportate quando è stato aggiornato riporta a fianco anche la data dell'aggiornamento.

Le informazioni (storiche, geografiche, …) sono aggiornate al 1999, ma molte sono state ulteriormente aggiornate

 

     indica l'etimologia
    ~ indica un (circa, e in qualche contesto) "sinonimo"
    <> indica (in genere) un "contrario"

 

Fonte: http://dictionario.wikispaces.com/file/detail/dictionario_v.doc

sito web: http://macosa.dima.unige.it/diz/diz.htm

Autore del testo: http://macosa.dima.unige.it

 

 

Significato del termine ?

Cosa vuol dire ?

Come si dice in inglese ?

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

 

Significato del termine ?

Come si dice in inglese ?

Cosa vuol dire ?

Dizionario enciclopedico termini con lettera iniziale V parte 5