Consigli per la semina

 

 

 

Consigli per la semina

 

CONSIGLI PER LA SEMINA
Si sa bene che non tutte le piante danno risultati ottimali con la propagazione per seme, anche se, innegabilmente, è molto gratificante osservare alcune piccole plantule nel loro sviluppo da seme, anche quando da una grossa manciata di semi otteniamo soltanto 2-3 piantine. Anche se la maggior parte delle piante produce semi fertili, non tutti germogliano a contatto con l'acqua e con il terreno; molte piante producono frutti e semi nel periodo autunnale, ed i semi devono rimanere fertili, ma dormienti, fino alla primavera successiva, per evitare che le rigide temperature invernali rovinino la piantina da poco germogliata; alberi ed arbusti di vario tipo producono molti semi, ma non tutti fertili, altri producono semi che rimangono dormienti per mesi o anni, per evitare che le giovani piante vengano danneggiate dalle condizioni ambientali, o per evitare che lo sviluppo delle nuove piante divenga nocivo per la pianta che ha prodotto i semi.


Scegliamo le piante


Il successo nelle semine ha origine prima di tutto nella scelta della pianta da seminare; gran parte delle annuali hanno semi che germinano con grande facilità, dando origine a numerosissime piantine, che producono i fiori dopo poche settimane dalla semina.
Le piante perenni invece talvolta germinano con difficoltà; in altri casi danno origine a piante che fioriscono dopo 2-3 anni dalla semina.
Per iniziare  proviamo a seminare le piante da fiore annuali, come ad esempio margherite ed astri di vario tipo, nicotiana, nasturzio, lobelia, papaveri ed escholzia, alisso, bocche di leone, delphinium, fiordaliso, cosmo, nemofila e nigella; si tratta di piante che germinano con facilità in primavera, con temperature minime superiori ai 12-15°C è possibile seminarle direttamente a dimora, in vaso o in piena terra; anche alcune perenni sono molto facili da seminare, come ad esempio le margherite perenni, la gazania, le belle di notte, i delphinium perenni, l'aubretia, le agastache, il centranthus, la bergenia e molte varietà di campanule.
Alcune difficoltà
In alcuni casi le piante difficili da Seminare sono anche tra le più amate, come primule, impatiens, petunie, pelargonium,  geranium e  lupini; talvolta si tratta di un problema di temperature: i semi di impatiens e primule necessitano di un clima non troppo caldo, e di molta luce solare indiretta; generalmente si seminano in appostiti semenzai, dotati di luce e di riscaldamento, per riuscire ad ottenere un numero accettabile di piante; inoltre spesso, come nel caso dei pelargonium, oltre ad una scarsa germinabilità dei semi, le piante ottenute da seme vanno potate adeguatamente per ottenere un arbusto compatto e ramificato, quindi generalmente si propagano i pelargoni per talea.
In altri casi, come per il lupino o anche per il pisello odoroso, i semi, di medie dimensioni, sono ricoperti da un tegumento impermeabile, che non permette all'acqua di raggiungere l'interno del seme per iniziare la germinazione: in questo caso è necessario praticare nella zona superiore del seme (distante dall'"occhio") una piccola incisione con un coltello ben affilato, quindi immergere i semi in acqua tiepida per alcune ore, solo quelli che affonderanno potranno essere seminati; con i piselli odorosi è anche possibile lasciare i semi nell'acqua fino a che non si vede un inizio di germoglio, quindi spostarli nel terriccio.


Altri semi, come ad esempio quelli di alcune piante ad alto fusto, o quelli dei ciclamini, necessitano di trascorrere il periodo invernale al freddo prima di germogliare; quindi per ottenere i germogli dovremo, prima di seminarli, porre questi semi in frigorifero, inseriti in un sacchetto di plastica, lasciandoli indisturbati per un periodo che dipende dal tipo di pianta: per i ciclamini in genere bastano alcuni giorni.

 

La semina
Scelte le piante è opportuno ricordare che non tutti i semi producono piante identiche alla pianta madre; spesso da semi di piante ottenute da ibridazioni varie, otteniamo piante con fiori di colore diverso, o talvolta non appariscenti quanto speravamo; oppure le piante del nostro giardino si ibridano naturalmente, poiché gli insetti ed il vento possono trasportare il polline di piante simili anche per chilometri; per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad un commerciante di sementi, che ci assicura che i semi da lui selezionati produrranno fiori della tonalità di colore che desideriamo, e tutti dello stesso identico colore. Possiamo anche divertirci seminando i semi raccolti nel nostro giardino, o scambiati con altri appassionati, ma ricordiamoci di non stupirci davanti ad una fioritura di colore diverso da quello atteso.
Prima di Seminare,  informiamoci e cerchiamo di seminare soltanto le piante che vanno seminate in quel periodo dell'anno, per evitare una successiva vita breve alle piante da noi ottenute.
Alcuni semi duri  e tenaci hanno bisogno della Scarificazione:
Graffiare leggermente (va benissimo la carta vetrata molto sottile) la superficie della corazza del seme per permettere che l’umidità venga assorbita rapidamente. Inzuppare i semi in acqua per 24 ore per rammollire la corazza.
Preparare una soluzione di candeggina al 10 per cento (9 parti di acqua e 1 parte di candeggina), e mettere dentro i semi per circa 10 minuti per proteggere contro funghi e muffe. Lavare molto bene con acqua corrente ed asciugare con asciugamani di carta.

Il terriccio ideale è la sabbia umida sterilizzata, la vermiculite, la torba, ed i semi vanno coperti solo leggermente, e mantenuti umidi.


 

 

 

 

 

 

 

 

 


Attrezzi e terriccio
Per germogliare i semi necessitano di una temperatura non troppo rigida, di luce brillante, ma non diretta, e di acqua; per fornire questi elementi i semi vengono disposti sulla superficie di un terriccio soffice e umido, che sia in grado di trattenere l'umidità per molte ore; in genere si utilizza la torba, mescolata alla sabbia o alla perlite, per aumentarne il drenaggio.
In commercio si trovano con facilità confezioni di terriccio già miscelato, appositamente per le semine; possiamo utilizzare anche le apposite compresse o vasetti di torba, molto utili nel caso di piante che non amano essere trapiantate, come nasturzi e papaveri, che quindi potremo trapiantare a dimora senza disturbarne le radici.
Il terriccio si pone in piccoli vasi o in vaschette; prima di Seminare è opportuno inumidire completamente il substrato di coltivazione, ponendo i contenitori in un vassoio, o in un sottovaso, che raggiunga almeno la metà dell'altezza del contenitore del terriccio e riempiendo il vassoio di acqua. Quando l'acqua avrà imbevuto completamente il terreno, fino a raggiungere lo strato superficiale, possiamo cominciare a seminare, cercando di spargere i semi nel modo più uniforme possibile. Facciamo aderire ben la semente al substrato, quindi copriamola con un leggero strato di terreno; per meglio coprire i semi, in modo che rimangano umidi ma che ricevano anche la luce, possiamo coprire la superficie dei contenitori con un sottile strato di vermiculite o di perlite.
Posizioniamo i semenzali in luogo luminoso, salvo alcune specie di piante che preferiscono il buio, con temperature miti, non troppo alte, evitando la luce solare diretta; cerchiamo di mantenere costantemente il terreni umido, vaporizzandone spesso la superficie: il disseccamento dei semi, ed anche dei giovani germogli, può causare danni irreparabili, anche se avviene soltanto per brevi periodi.
Per mantenere umidi i semi ed il substrato possiamo inserire i contenitori con il terreno ed i semi in un sacchetto di plastica trasparente, che porremo in luogo fresco: in questo modo l'umidità fornita con la prima annaffiatura non potrà evaporare, mantenendo il substrato costantemente umido; non appena le piccole piante spuntano dovremo levare il contenitore dal sacchetto e porlo in luogo abbastanza ventilato.

 


Le giovani piante
Tra le molte piantine germogliate scegliamo subito quelle più vigorose, diradandole per dare loro la possibilità di svilupparsi al meglio; quando avranno prodotto almeno due o tre foglie vere, potremo procedere al rinvaso, spostando le piante in contenitori singoli. Se la stagione è propizia le piante si possono porre a dimora quando hanno raggiunto dimensioni sufficienti per maneggiarle senza danneggiarle. Dalla comparsa della prime foglie si comincia con la concimazione, per favorire lo sviluppo dei fiori, utilizzando un concime ricco di potassio; si somministra ogni 8-10 giorni, utilizzando una quantità ridotta ad un terzo rispetto a quella consigliata sulla confezione. Nel caso di piante perenni o annuali che producono arbusti tondeggianti e ben ramificati si consiglia di accorciare la punta delle giovani piante, che abbiano almeno 3-4 settimane, in modo da favorire lo sviluppo di ramificazioni già nella parte bassa dell'arbusto.

 

Longevità dei semi:
Durante i mesi o gli anni della sua dormienza, l’embrione resta in uno stato di vita sospesa, essendo le sue cellule disidratate; l’acqua costituisce meno del 2% del peso di un seme, a fronte del 95% in una pianta erbacea adulta; tuttavia se un seme è completamente secco perde la sua vitalità e la capacità di germinare.
La durata della vitalità dei semi dipende dalla specie e dalle condizioni in cui sono conservati. In relazione alla loro longevità i semi si classificano in: microbiotici, con longevità di circa 3 anni; mesobiotici, vitali per 3-15 anni (molte specie del genere Pinus); macrobiotici, che mantengono la vitalità per decenni, come in molte leguminose (generi Acacia, Albizia e Cytisus).
Nel museo di Storia Naturale di Parigi, sono stati trovati e fatti germinare semi di mimosa, conservati a temperatura ambiente, dopo 221 anni. Le basse temperature possono aumentare anche di molto la longevità dei semi: sono stati fatti germinare semi di lupino artico raccolti in terreni congelati della tundra, la cui età era stata stabilita ad almeno 10.000 anni con il metodo di datazione dei tessuti con il carbonio radioattivo.

I frutti troppo secchi, prima di essere spolpati, si immergono in acqua per un periodo che varia da poche ore ad alcuni giorni.
Fattori che influenzano la germinazione: quiescenza e dormienza:
I semi possono essere definiti come organismi in condizioni di vita sospesa, capaci di rimanere in questo stato fino a quando non si realizzino le condizioni favorevoli alla germinazione, che può avvenire anche dopo molto tempo. Nel definire in modo più approfondito queste condizioni occorre, però, fare distinzione tra quiescenza e dormienza. Nel primo caso si tratta di una risposta del seme a condizioni esterne non favorevoli, mentre nel secondo sono presenti motivi inibitori interni per effetto dei quali il seme non germina, neppure se posto in condizioni ottimali.
Fattori esterni: la quiescenza: Tra i fattori esterni, la temperatura ha un ruolo primario in quanto elemento fondamentale per lo svolgimento dei processi biochimici che, come è noto, avvengono in intervalli termici spesso ristretto. In ogni modo, considerando i vari stadi di sviluppo di un vegetale, la germinazione è quello in cui le richieste termiche sono minori: alcune specie di climi temperato-freddi possono germinare con temperature di poco superiori a 0°C (Fagus sylvatica, Prunus avium, Viburnum lantana, etc.), mentre esistono piante di ambienti desertici che sopravvivono in questa delicata fase a temperature del suolo superiori ai 70°C.
La presenza di ossigeno è fondamentale nei processi germinativi anche se molte piante acquatiche, nonché la maggior parte delle specie che vivono in ambienti umidi, germinano normalmente con percentuali di ossigeno molto ridotte. Un terreno mediamente umido rappresenta la condizione ideale per la germinazione, mentre, se la quantità di acqua presente è troppo elevata, si determina una saturazione delle porosità del suolo, con conseguente diminuzione dell’ossigeno ed aumentata probabilità di attacchi fungini.
Quando il potenziale idrico del suolo è molto elevato a causa della concentrazione di elementi minerali, solo i semi di piante specializzate (per esempio le alofite) possono svilupparsi. Un altro fatto che condiziona la germinazione è la luce.
Vi sono semi che germinano solo al buio e altri che germinano solo alla luce. Brevi esposizioni alla luce possono indurre alla rapida germinazione di semi di molte specie cosiddette ‘infestanti’, come avviene dopo la lavorazione di terreni da tempo incolti. Naturalmente esistono, e sono la maggioranza, specie foto indifferenti. Tutti questi fattori concorrono, nel loro insieme, a determinare le caratteristiche della germinazione, in particolare la sua velocità.
Fattori interni: la dormienza: è uno stato di riposo, dovuto a cause fisiche e/o fisiologiche intrinseche, che impedisce la germinazione, anche in condizioni ambientali favorevoli. E’ una caratteristica controllata geneticamente che interagisce in vario modo con i fattori ambientali. In alcuni casi esiste una barriera, identificabile nei tegumenti, che può determinare una resistenza meccanica notevole, ma variabile, da seme a seme, oppure impedire l’assorbimento dell’acqua o gli scambi gassosi con l’esterno. Un tale meccanismo, diffuso per esempio in molte specie della famiglia delle Leguminose, assicura la sopravvivenza della specie in condizioni difficili e per molti anni, poiché solo una piccola percentuale dei semi presenti nell’ambiente germinerà ad ogni nuova stagione. Questo fatto consente alla specie di continuare a vivere nel suo ambiente anche quando si verifichino per diversi anni consecutivi morie di plantule e impedimenti riproduttivi.
A seconda delle specie, l’impermeabilità del tegumento può essere raggiunta in precedenza o immediatamente dopo la maturità fisiologica del seme, ma il processo può avvenire anche dopo la disseminazione. Col tempo, la barriera fisica può essere rimossa da funghi, da batteri o da enzimi prodotti dal seme stesso.
In ambito vivaistico, allo scopo di neutralizzare il fenomeno della dormienza, si ricorre a particolari stratagemmi: la stratificazione e la scarificazione.


Stratificazione:
Il procedimento consiste nella disposizione a strati dei semi in un substrato soffice e umido, costituito generalmente da torba, sabbia o vermiculite, che possono essere utilizzati singolarmente oppure mescolati tra loro in varie proporzioni. La stratificazione condotta a basse temperature (tra +2 e +5°C), in ambienti umidi controllati (frigoriferi, celle, etc.) oppure all’aperto (cassoni, buche scavate nel terreno, etc. viene chiamata stratificazione fredda o vernalizzazione ed ha l’obiettivo principale di rimuovere dormienze endogene, ma anche di aggredire i tegumenti seminali accelerando così l’imbibizione.
E’ fondamentale mantenere un buon livello di umidità del substrato, evitando ristagni d’acqua, ed assicurare temperature il più possibile costanti ed uniformi in tutta la massa. Per il controllo di alcuni funghi presenti nei tegumenti esterni dei semi, che trovano nella stratificazione condizioni favorevoli di sviluppo, prima di iniziare il pretrattamento, si può ricorrere all’immersione delle sementi in una soluzione di ipoclorito di sodio al 2% di cloro attivo per 10 minuti a cui deve seguire un lavaggio, oppure mescolare i semi con un anticrittogamico in polvere. La stratificazione condotta intorno a +20° C si chiama stratificazione calda o estivazione ed imita l’effetto dell’estate sulla biologia dei semi che hanno bisogno di temperature relativamente elevate per completare lo sviluppo dell’embrione.
Questo tipo di dormienza è chiamato morfologica ed è frequente nelle rosacee. Poiché è di gran lunga più diffusa la stratificazione fredda, quando si impiega il termine stratificazione, senza specificare se ‘calda’ o ‘fredda’, si intende comunemente la vernalizzazione. Dato che le dormienze morfologiche (embrioni incompleti al momento della disseminazione) sono quasi sempre associate a profonde dormienze fisiologiche (causate da inibitori della germinazione), i semi che le presentano hanno bisogno di pre trattamenti che comprendano sia la stratificazione calda sia quella fredda, talvolta in più cicli che iniziano sempre con la fase calda e finiscono sempre con quella fredda.
La vernalizzazione o i trattamenti termici combinati (caldo-umidi + freddo-umidi), che precedono di norma la semina primaverile, hanno il vantaggio di evitare gli innumerevoli rischi a cui viene esposta la semina autunnale durante il successivo inverno (depredazioni da animali, congelamento, attacchi fungini, etc.) e consente perciò una resa quasi sempre superiore in semenzali.
Quando una parte dei semi inizia ad emettere le radichette nel cumulo di stratificazione, in genere si interrompe il trattamento e si procede alla semina. Stratificazione senza substrato significa che il seme è stratificato con se stesso, e perciò è anche detta stratificazione di seme nudo. La stratificazione senza substrato dei semi è preceduta dall’immersione in acqua per 24-48 ore e successivo sgocciolamento. Il seme è sistemato in sacchi di plastica, non chiusi ermeticamente per consentire lo scambio gassoso, in ambienti termicamente controllati (frigoriferi, celle, ecc.). L’emanazione di odore alcolico, dopo un periodo di vernalizzazione, è indice di respirazione anaerobica in atto, evidente conseguenza di una limitata aerazione. Numerose specie (come Pseudotsuga mencie, Alnus cordata, etc.) danno buone risposte a questo tipo di trattamento, senza che si verifichino problemi di ordine sanitario.
E’ evidente che la stratificazione del seme senza substrato consente un notevole risparmio di spazio ed una semplificazione delle operazioni manuali per cui è da preferire ai sistemi tradizionali, ogni qualvolta risulti efficace. La stratificazione fredda di seme nudo va effettuata a temperature più basse (+3°C circa) rispetto a quelle della vernalizzazione tradizionale (+5°C circa) .

 

Scarificazione:
La scarificazione ha lo scopo di rendere permeabili i tegumenti che impediscono la penetrazione dell’acqua nel seme. La scarificazione può essere chimica, fisica o meccanica.
Nella scarificazione chimica si impiega acido solforico (il tipo commerciale con un peso specifico pari a 1.84 ed una purezza del 95%) entro il quale il seme viene immerso per rendere i tegumenti permeabili all’acqua; i tempi di permanenza variano da specie a specie e comunque è sempre prudente procedere con delle prove su piccoli campioni per individuare l’esatta durata del trattamento. Segue un lavaggio per 10-15 minuti in acqua corrente. La scarificazione fisica si ottiene immergendo i semi nell’acqua bollente subito dopo aver allontanato la fiamma. La scarificazione meccanica consiste nell’intaccare il tegumento con lime o carta abrasiva.


Quando seminare:
Sono due i periodi favorevoli per la semina: la fine dell’inverno e la primavera (febbraio-aprile) e l’autunno (ottobre-dicembre). I semi raccolti, generalmente a fine estate, inizio autunno, possono o essere immediatamente seminati oppure possono essere stratificati e seminati la primavera successiva. Alcune essenze possono essere indifferentemente seminate in primavera o in autunno, altre preferiscono l’uno o l’altro periodo.


Il contenitore per semina:
La scelta del recipiente a semina dipende da molti fattori, come la quantità di semi da seminare (centinaia di semi o pochi), la dimensione dei semi, quanto tempo le nuove piante devono rimanere nel contenitore etc. Occorre dunque ben riflettere per decidere se fare crescere per un periodo di tempo più o meno lungo le nuove piante o trapiantarli in un altro ambiente. Una regola generalmente ammessa vuole che più i semi sono grandi più il volume disponibile deve essere grande. Generalmente è meglio non disturbare troppo le giovani piante dunque prevedere un minimo di volume affinché la pianta possa sviluppare una quantità sufficiente di radici fino al prossimo trapianto. I vasi dovrebbero avere una profondità minima uguale a 10 volte lo spessore del seme. Non è indispensabile utilizzare materiale professionale ma, secondo il tipo di seme, può essere utilizzato un vasetto di yogurt, un recipiente in plastica utilizzato per i pasti rapidi, il fondo di una bottiglia di plastica, ecc...OTTIMI I VASETTI di TORBA. Praticamente in tutti i casi, è molto importante fare attenzione a che il recipiente sia bucato in fondo in modo da lasciare colare l'eccesso d'acqua. Occorre evitare di seminare in uno stesso vaso semi appartenenti ad essenze diverse e questo perché potrebbero per esempio avere un diverso ritmo di crescita o bisogni in acqua diversi. I contenitori vanno accuratamente lavati e disinfettati con ipoclorito di sodio al 10% per 30 minuti e successivamente lavati abbondantemente con acqua corrente.

 

La composta per semina:
Una buona miscela per semina deve rispondere a tre esigenze fondamentali: deve costituire un ambiente idoneo alla conservazione della vitalità del seme dal momento della semina alla germinazione; deve permettere la corretta germinazione del seme e deve rappresentare un idoneo ambiente per la nuova pianta nelle prime fasi di sviluppo e di crescita, fornendo un adeguato grado di umidità, un efficace drenaggio ed un discreto nutrimento. Una miscela largamente usata è quella costituita da una parte di torba bionda o nera ed una parte di sabbia o di perlite; si tratta di una miscela povera di nutrienti, con buona capacità di trattenere l’umidità, discreto drenaggio e buona attitudine a favorire lo sviluppo di radici.

 

La semina:
Terminati i trattamenti preventivi (invernalizzazione, scarificazione, etc.) i semi vanno messi in acqua, eventualmente aggiungendo qualche goccia di Sprintene o prodotti equivalenti, a temperatura ambiente, per 48 ore circa; è utile ricordare che in questo modo è anche possibile distinguere i semi vitali, che vanno a fondo, dai semi non vitali, che invece galleggiano. Il numero di semi per contenitore deve essere maggiore del numero di piante che si vogliono ottenere in quel dato contenitore: se si vuole ottenere una pianta per contenitore, seminare minimo 3-5, massimo 10 semi; questo perché non tutti i semi germinano e non tutte le piantine si svilupperanno bene. Sul fondo del contenitore si dispone uno strato di argilla espansa o di ghiaietto per garantire un buon drenaggio, quindi si pone uno strato di composta. Successivamente si dispongono i semi che vanno distribuiti in modo ordinato sulla superficie della composta, facendo in modo che tra loro vi sia una distanza di qualche centimetro in funzione della grandezza del seme. E’ importante che i semi non siano troppo ravvicinati, affinché le piantine abbiano sufficiente spazio e luce per svilupparsi. I semi vanno interrati leggermente, facendo una leggera pressione con le dita nella terra. Poi, vanno ricoperti con uno strato di composta adottando la regola pratica secondo cui lo spessore di copertura deve essere paragonabile con lo spessore del seme e comunque non maggiore del suo doppio. Si pressa leggermente il terriccio, si innaffia delicatamente e quindi si copre il contenitore con un coperchio a tenuta o con una pellicola trasparente, un solo giro, facendo in modo che il vasetto sia ben sigillato (non mettere la pellicola solo sulla parte superiore del vasetto, ma avvolgerlo tutto in modo che non ci sia neanche un forellino di entrata per le spore delle muffe e gli insetti, grandi portatori di spore). Una alternativa può essere quella di mettere il vasetto dentro un sacchetto di plastica trasparente, di quelli che si usano per conservare i cibi nel freezer). Con i vasetti così ricoperti e sigillati, il terriccio rimarrà umido per lungo tempo.

Curare i semi interrati

Dopo aver interrato i semi, occorre provvedere affinché questi siano nelle giuste condizioni di umidità, temperatura e luce. La germinazione è un processo statistico che non dà risultati certi, ovvero non è possibile sapere a priori quanti semi germineranno e quante piantine quindi otterrete.
Alcuni semi sono favoriti nella germinazione, per ragioni genetiche o perché sono stati raccolti dalla pianta nel giusto grado di maturazione o ancora perché sono stati conservati nelle migliori condizioni.
Tuttavia, al di là di queste differenze, quanto più si forniranno ai semi calore, umidità e giuste condizioni di luce-ombra, tanto maggiore sarà la probabilità che essi germoglino. La temperatura ottimale di germinazione, per la maggior parte dei semi, varia da 18°C a 24°C. L’umidità è un fattore fondamentale per la germinazione dei semi: non deve mai mancare.
Nella pratica, occorre fornire acqua ai semi, ponendo attenzione a non versarla di getto sulla terra. Il metodo migliore consiste nell’utilizzare un vaporizzatore e far cadere l'acqua delicatamente sulla terra, oppure utilizzando il metodo dell’immersione, metodo questo da utilizzare qualora i contenitori siano avvolti da una pellicola trasparente. La copertura dei contenitori da semina ridurrà al minimo o la necessità di innaffiare.
Per quanto riguarda la luce, infine, come abbiamo descritto in precedenza, non tutti i semi si comportano allo stesso modo. Per la maggior parte, i semi amano l’oscurità o l’ombra per germinare, ma vi sono eccezioni a questa regola e alcuni semi invece richiedono la luce.

 

Calendario delle semine, utile per la coltivazione dell'orto individuando il periodo migliore per le semine di tutti gli ortaggi.


Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Carote
Cavolfiori
Cipolle
Fave
Lattughe
Melanzane
Meloni
Peperoni
Piselli
Porri
Prezzemolo
Ravanelli
Rucola
Spinaci
Valeriana
Zucchini

Carote
Cavolfiori
Cipolle
Fave
Lattughe
Melanzane
Meloni
Peperoni
Piselli
Porri
Prezzemolo
Ravanelli
Rucola
Spinaci
Valeriana
Zucchini

Angurie
Asparagi
Barbabietole
Basilico
Bieta
Carote
Cavoli
Cime di rapa
Cipolle
Fave
Finocchi
Indivie
Lattughe
Melanzane
Meloni
Peperoni
Piselli
Pomodori
Porri
Prezzemolo
Rucola
Zucchini

Angurie
Asparagi
Barbabietole
Basilico
Bieta
Carote
Cavoli
Cetrioli
Cime di rapa
Cipolle
Finocchi
Indivie
Lattughe
Melanzane
Meloni
Peperoni
Piselli
Pomodori
Porri
Prezzemolo
Rucola
Zucche
Zucchini

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Angurie
Asparagi
Barbabietole
Basilico
Bieta
Broccoli
Cardi
Carote
Cavoli
Cetrioli
Indivie
Lattughe
Melanzane
Meloni
Peperoni
Piselli
Pomodori
Porri
Prezzemolo
Rucola
Scarola
Zucchini

Barbabietole
Bieta
Broccoli
Cardi
Carote
Cavolfiori
Cavoli
Cetrioli
Cicoria
Fagioli
Indivie
Lattughe
Meloni
Pomodori
Prezzemolo
Ravanelli
Rucola
Sedano
Zucca
Zucchini

Bieta
Cavolfiori
Cavoli
Cicoria
Fagioli
Indivie
Lattughe
Prezzemolo
Rapa
Rucola
Zucchini

Bieta
Carote
Cipolla
Cicoria
Finocchio
Fagioli
Indivie
Lattughe
Prezzemolo
Rapa
Ravanelli
Rucola
Scarola
Zucchini

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

Cime di rapa
Carote
Cipolla
Indivie
Lattughe
Prezzemolo
Piselli
Rapa
Ravanelli
Scarola
Spinaci

Carote
Fave
Lattughe
Piselli
Ravanelli
Spinaci

Carote
Fave
Lattughe
Piselli
Ravanelli
Spinaci

Carote
Fave
Lattughe
Piselli
Ravanelli
Spinaci

 

 
Pochi consigli se si vuole iniziare con la coltivazione di un bonsai.
La coltivazione di un Bonsai dal seme è certamente il metodo più lungo, tuttavia è sicuramente quello che da più soddisfazione in quanto si vede crescere il proprio albero dall'inizio e inoltre permette di ottenere alberi molto robusti e vigorosi. Vediamo ora come si ottiene un albero a partire dal seme.


TENERE I SEMI IN ACQUA PER 24/48 ORE.
Il rapporto tra la luce che colpisce il nostro Bonsai e l'acqua che gli diamo determina la dimensione delle foglie. Quanta più è la luce, tanto più i rami e le foglie resteranno piccoli; viceversa quindi se la luce è poca e l'acqua è tanta avremo alberi con foglie grandi. Questa è una regola molto importante per ottenere una corretta miniaturizzazione di un albero e quindi ci rendiamo conto quanto siano importanti luce ed acqua per un Bonsai. Se c’è una buona esposizione, ci sarà una elevata fotosintesi, favorevole alla crescita delle piante: gli internodi (lo spazio tra una foglia e l’altra) saranno più corti e ne gioverà la struttura del Bonsai.

 

La semina

Creare un bonsai partendo dal seme è senz'altro il metodo che richiede molto tempo e molta pazienza ma, inutile dirlo, è quello che regala anche molta più soddisfazione e permette di ottenere alberelli praticamente perfetti.
Non esistono semi che producono bonsai molti pensano che i semi di bonsai produrranno altri bonsai; in realtà da ogni  seme possiamo ottenere alberi o bonsai, dipende da noi.
Si possono utilizzare semi trovati in commercio, prelevati da altri bonsai, raccolti in autunno nei boschi o da alberi normali. Sono due i periodi favorevoli per la semina: la primavera e l'inizio dell'autunno.
Le specie particolarmente adatte alla semina sono le seguenti: cedro, cipresso, pino, faggio, quercia, salice, melo, mandorlo, lilla. Ricordarsi sempre di non seminare specie diverse nello stesso contenitore, poiché ogni specie richiede condizioni di luce e temperatura diverse. Se i semi hanno il guscio, è meglio romperlo per velocizzare la germinazione.
Soprattutto se utilizzate semi raccolti da voi, ricordate che è opportuno seminare almeno 10  semi per ogni pianta che si vuole ottenere. Questo perché non tutti i semi germinano e non tutte le piantine si svilupperanno bene.
Per effettuare la semina, preparate del terriccio composto in parti uguali di torba e sabbia di fiume e disponetelo in un vaso o in un contenitore con un foro sul fondo, che permette all'acqua in eccesso di uscire. Disporre i semi sopra il terriccio, lasciando intorno a ciascun seme abbastanza spazio libero, coprire ancora con lo stesso terriccio (in genere, la quantità di terriccio con la quale devono essere ricoperti i semi è proporzionata alla loro grandezza), quindi annaffiare abbondantemente ma con delicatezza, per evitare di smuovere il terreno e i semi stessi. Terminate tutte queste operazioni, è indispensabile collocare il vaso in un posto all'ombra e proteggerlo dal gelo.
La germinazione varia molto secondo le specie, ma abbiate pazienza: a meno che non abbiate scelto dei semi la cui germinazione è particolarmente lenta, le piantine nasceranno e si svilupperanno. Quando noterete che il fusticino si è irrobustito e tende a lignificare, significa che è il momento di trapiantare ogni piantina in un vasetto proprio e gradualmente la abituerete alla luce del sole.
Dopo circa due anni dalla semina si può iniziare ad intervenire sui rami e sulle radici per dare alla pianta le caratteristiche bonsai.

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Seminare o piantare al momento giusto dell'anno è fondamentale per la buona riuscita e la salute dei fiori stessi. Ecco, mese per mese, quali sono i periodi più adatti: 
CONSIGLIO:TENERE I SEMI IN ACQUA PER 24 ORE PRIMA DELLA SEMINA.

Gennaio
Agerato, Camomilla, Papavero, Speronella

Febbraio
Camomilla, Cerfoglio, Cineraria marittima, Cobea, Coleus,  Cosmo, Coreopsis, Dalia, Erba cipollina, Fiordaliso, Fitolacca,  Iberis perenne, Impatiens, Indivia, Ipomea,  Lobelia, Melanzana, Margherite, Mesembriantemo, Nasturzio,  Papavero, Prezzemolo, Speronella, Statice, Timo, Zucchette ornamentali, Zucca, zucchino,  Zinnia

Marzo
Agerato, Alisso, Altea o Malvone, Amaranto,  Aquilegia, Astro, Aubretia, Assenzio, Balsamina,  Basilico, Bella di giorno, Bella di notte, Cactacee, Calendula, Campanella, Carota, Cavolfiore, Coriandolo, Crisantemo, Datura,  Dalia, Dimorphoteca, Edera, Elicriso, Kochia, Fiordaliso, Garofano, Geranio,  Girasole,  Godezia, Fagiolo di Spagna, Fragole, Lattuga, Lino, Lobelia, Luffa, Mais, Margherite, Melone, Menta, Mesembriantemo, Muse, Nasturzio, Nigella di Damasco, Palme, Papavero, Peperoncini, Petunia, Phlox, Pomodoro,  Porro, Portulaca,  Prato Giapponese, Rucola, Salvia, Speronella (Delphinium),  Tagete, Tambergia alata, Viola Mammola, Zinnia…e molte altre ancora.

Aprile
Aneto, Anguria, Astro, Basilico, Barbabietola,  Bocca di Leone, Calendula, Campanella rampicante, Campanula, Crisantemo, Dentellarla,  Fagiolo, Fiordaliso, Gagliarda, Garofano, Lavanda, Lino, Lupino, Maggiorana, Margherita Gigante, Nasturzio, Palme, Papavero, Petunia, Prezzemolo, Rosmarino, Viola del pensiero, Zinnia

Maggio
Amaranto, Coleus, Crisantemo, Fiordaliso, Iberis, Lino decorativo, Lupino, Papavero, Petunia, Primula

Giugno
Astro, Calendula, Campanella, Crisantemo, Finocchio, Petunia, Ravanello, Zinnia

Luglio
Amaranto, Bocca di Leone, Fiordaliso, Godezia, Iberis, Lino decorativo, Lupino perenne, Non ti scordar di me, Violacciocca, Viola del pensiero

Agosto
Bocca di Leone, Fiordaliso, Godezia, Lupino perenne, Margherita, Non ti scordar di me, Oleandro, Prezzemolo,  Valeriana, Violacciocca, Viola del pensiero

Settembre
Bocca di Leone, Godezia, Lupino, Oleandro, Papavero

Ottobre
Calendula, Fiordaliso, Godezia, Papavero, Speronella
Bulbi: Alium, Anemone, Crocus, Fresia, Giacinto, Iris, Narciso, Ranuncolo, Tulipano, Vite

Novembre
Calendula, Fiordaliso, Godezia, Papavero, Speronella.
Bulbi: Alium, Anemone, Crocus, Fresia, Giacinto, Iris, Narciso, Ranuncolo, Tulipano, Vite

Dicembre
Bulbi: Alium, Anemone, Crocus, Fresia, Giacinto, Iris, Narciso, Ranuncolo, Tulipano.
Questa è soltanto una piccola lista.
I significati più tradizionali:

ACACIA - Amore Celato/Segreto, Bellezza ideale, Amore Casto, Amicizia Vera e Disinteressata
AGRIFOGLIO - Felicità domestica
ALLORO - Gloria, Ambizione
AMARILLI (AMARYLLIS) = Bella , ma timida, Orgoglio, Poesia bucolica, Fierezza
AMARANTO - Indifferenza
AMBROSIA - Amore è corrisposto
ANEMONE - Desolazione, Abbandono
AQUILEGIA - Follia
ARANCIO (FIORE) - Innocenza e Matrimonio
ARBUTO - Amo solo Te
ARTEMISIA - Serenità
ASFODELO - Con cordiali saluti, tu sei la sola
ASTER - Delicatezza
AZALEA - Abbi cura di Te, Temperanza, Simbolo cinese di Femminilità
BALSAMINA - Vuoi metterti con Me?
BEGONIA - Stai attento
BIANCOSPINO - Speranza
BUCANEVE - Consolazione
CACTUS - Persistenza
CALENDULA - Crudeltà, Dolore, Gelosia, Dispiacere
CALLA - Raffinatezza
CAMELIA (BIANCO) - Sei adorabile, stima, Gratitudine, Ammirazione
CAMELIA (COLORE ROSA) - Mi manchi
CAMELIA (ROSSO) - Sei una fiamma nel mio cuore
CAMPANELLA - Umiltà
CAMPANULA - Buona fortuna
CAPELVENERE - Discrezione
CICLAMINO - Saluti, Rassegnazione e Addio
CILIEGIO (FIORI DI) - l'emblema della casta samuraica, Felicità
CISTO - Consenso, successo, popolarità
CORBEZZOLO - Amo solo te
CRISANTEMO - Un cuore sconsolato, Sei un Amico Meraviglioso
CROCUS - Allegria
DALIA - Dignità ed Eleganza, Riconoscenza
DATURA - Ipocrisia
DENTE DI LEONE - Fedeltà, Felicità
DIGITALE - Menzogna, Falsità
DULCAMARA - Verità
EDERA - Amore matrimoniale, Fedeltà, Amicizia, Tenerezza, Perenne Fedeltà
ERICA (BIANCO) - Protezione, i desideri che si avvereranno
ERICA (LAVANDA) - Ammirazione, Solitudine
FELCE - Magico, Fascino, Fiducia e Rifugio, Sincerità
FIORDALISO - Particolare Beatitudine, Delicatezza
FIOR DI CAPPUCCIO - Leggerezza
FIORI D'ARANCIO - Innocenza, Amore Eterno, Matrimonio
FOGLIE DI PALMA - Vittoria e Successo
FRESIA - Amore Platonico
FRITILLARIA - Persecuzione
FUCSIA - Frugalità
GARDENIA - Sei graziosa, Amore Segreto, Sincerità
GAROFANO (BIANCO) - Dolce e bello, Innocenza, Amore puro
GAROFANO (COLORE ROSA) - Non lo dimenticherò mai
GAROFANO (GENERALE) - Fascino, Donna Amata
GAROFANO (GIALLO) - Delusione, Rifiuto
GAROFANO (MONOCOLORE) - Sì
GAROFANO (PORPORA) - Capriccio
GAROFANO (RIGATO) - No, rifiuto
GAROFANO (ROSSO) - Ammirazione, Orrore
GAROFANO (GIALLO) - Sdegno
GAROFANO (BIANCO) - Fedeltà
GAROFANO (ROSA) - Non Ti dimenticherò in nessun caso
GERANIO - Ti preferisco, Stupidità, Follia
GERANIO LIMONCINO - Capriccio
GERANIO ROSATO - Languidezza
GHIRLANDA DI FIORI - Catena d'Amore
GIACINTO (BLU) - Costanza
GIACINTO (GENERICO) - Avventatezza, Amore Ardente
GIACINTO (GIALLO) - Gelosia
GIACINTO (PORPORA) - Sono Spiacente, Per favore Perdonami, Dolore
GIACINTO (ROSSO O ROSA) - Gioco
GIGLIO - Fascino
GIGLIO (BIANCO) - Verginità, Purezza, Maestà
GIGLIO (CALLA) - Bellezza
GIGLIO (GIORNO) - Simbolo cinese di Madre
GIGLIO (TIGRE) - Ricchezza, Orgoglio
GIGLIO DELLA VALLE - Dolcezza, Ritorno alla Felicità
GIRASOLE - Falsa Ricchezza
GIUNCHIGLIA - Affetto, Desiderio + per Affetto ricambiato
GLADIOLO - Sono veramente sincero, Rispetto
GLOSSINIA - Amore a Prima Vista
GRANO (SPIGA DI) - Prosperità
IBISCUS - Corteggiamento
IRIS - Emblema di Francia, Un Messaggio per Te
KOCKIA - Dichiarazione di Guerra
LAVANDA - Il Tuo ricordo è la mia unica Felicità, Diffidenza
LILLA' VIOLA - Prime Emozioni/Palpiti d'Amore
LILLÀ BIANCO - Fanciullezza, Innocenza, Giovinezza
LINO - Simbolo Familiare
MAGNOLIA - Nobiltà, Bellezza Superba
MAGNOLIA BICOLORE - Pudore
MALVONE - Fecondità
MANDORLO (FIORI DI) - Speranza
MARGHERITA - Innocenza, Amore Fedele
MELO (BOCCIOLI DI) - Preferenza
MIRTO - Amore, Emblema Israelitico di Matrimonio
MIRTO (FIORITO) - Amore Tradito
MUGHETTO - Ritorno di Felicità
MUSCHIO - Amore Materno, Carità
NARCISO - Egoismo, Amore Piacente
NASTURZIO - Conquista
NON TI SCORDAR DI ME - Vero Amore, Memorie, Ricordo imperituro
OLEANDRO - Cautela
ORCHIDEA - Amore, Bellezza, Raffinatezza
ORCHIDEA (CATTLEYA) - Fascino Maturo
ORTENSIA - Grazie per la comprensione, Freddezza, Frigidità
PAPAVERO (IN GENERE) - Lentezza, Dubbiosità, Sorpresa, Storditezza
PAPAVERO (BIANCO) - Consolazione, Sonno, Sventura
PAPAVERO (GENERICO) - Sonno Eterno, Oblio, Immaginazione
PAPAVERO (GIALLO) - Ricchezza, Successo
PAPAVERO (ROSSO) - Piacere, Eccentricità, Orgoglio
PASSIFLORA - Fedeltà
PEONIA - Matrimonio Felice
PERVINCA - Dolce Ricordo
PESCO (FIOR DI) - Compiacenza, Dedizione Totale
PETUNIA - Risentimento, Rabbia
PINO - Speranza, Pietà
PRATOLINA - Speranza, Contraccambio di Sentimenti, Ci Penserò
PRIMULA - Non Posso vivere Senza di Te, Credulità, Speranza
PRIMULA (SERA) - Incostanza
QUERCIA - Ospitalità


Fonte: http://myhightech.altervista.org/consigli_semina/CONSIGLI_PER_LA_SEMINA.doc

 


 

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