Autocad dispensa corso

 


 

Autocad dispensa corso

 

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COME AVVIARE AUTOCAD
 
Per avviare Autocad possono essere disponibili diverse procedure a seconda delle scelte adottate in fase di installazione e delle personalizzazioni effettuate nel sistema in uso.
È possibile avviare Autocad direttamente dal desktop con un doppio click sull’icona associata al programma, oppure qualora tale icona fosse stata rimossa, seguendo il percorso: menù START di Windows->programmi-> Autodesk->Autocad 2004 ita->AutoCad 2004.

 

NOZIONI SUL SOFTWARE
(interfaccia, finestra proprietà)

L’area di lavoro è divisa in diverse zone in cui vengono visualizzate le informazioni  di lavoro.
Partendo dall’alto possiamo osservare la barra del titolo dove trovano posto : il nome del software, ovvero autocad 2004, e il nome del file corrente, in questo caso disegno1.dwg.
Sotto al barra del titolo ci sono i menù a tendina organizzati per categorie di appartenenza, ad esempio all’interno del menù FILE, sono collocati tutti i comandi relativi alla gestione dei file. Passando sopra le voci, apriamo il menù: Modifica Visualizza Inserisci Formato Strumenti. Disegna Quotature Edita Immagine Finestra. Infine troviamo il menu ? che permette la consultazione delle guide interattive e i supporti tecnici.
Seguono la barra degli strumenti STANDARD in cui i primi comandi sono quelli classici del sistema operativo windows come:  Nuovo apri salva stampa pubblica. Seguono le Icone relative agli ZOOM, compresa quella a comparsa, ed altre contenenti importanti comandi di gestione del disegno. A destra si trova la barra degli strumenti STILI, che permette di gestire lo stile di testo o di quota.
Subito sotto troviamo le barre degli strumenti LAYER e PROPRIETA’, che rivestono un ruolo di prim’ordine nella creazione e nella gestione dei disegni in ambiente Autocad.
Sulla sinistra sono configurate la barra degli strumenti DISEGNA e EDITA. Esse contengono sottoforma di icone, i comandi basilari per disegnare e per modificare le forme grafiche.
Nella parte inferiore della finestra è visualizzata la RIGA DEI COMANDI in cui viene indicata la procedura di esecuzione del comando attivato, sia esso di disegno di modifica o di gestione del software. Ancora più sotto si trova la  BARRA DI STATO dove è possibile attivare alcune impostazioni di gestione di particolare importanza come: snap griglia orto ed altre,  inoltre è ora possibile personalizzare la barra di stato in modo da visualizzare soltanto gli strumenti utilizzati più di frequente. Se ad esempio non si intende utilizzare la griglia, è inutile mantenerla sulla barra di stato. E’ possibile aggiungere o togliere i pulsanti dalla barra di stato semplicemente cliccando con il tasto destro del mouse a destra nella zona della barra libera da pulsanti, e dal menu di scelta rapida mettere o togliere i segni di spunta sulle voci di proprio interesse. L’area dove l’utente andrà effettivamente a lavorare o semplicemente a visualizzare il lavoro, è quest’area nera, che può essere considerata illimitata. L’attivazione delle varie operazioni avviene mediante l’utilizzo del muose che controlla il movimento del puntatore a croce. Si noti come la forma del puntatore cambia nella classica FRECCIA DI WINDOWS quando il puntatore stesso viene spostato dall’area di disegno verso le icone da attivare. Esso assume la forma di cursore quando invece viene spostato sulla riga di comando.

ATTIVAZIONE DEI COMANDI

Tutti i comandi di AutoCAD possono essere attivati in più modi:
- attraverso i menù a tendina.
- attraverso le barre degli strumenti.
- attraverso la riga dei comandi digitando direttamente il comando che si vuole attivare.
Il metodo principale e più rapido consiste nell’accedere ad essi attraverso le icone delle barre degli strumenti.
Le barre degli strumenti sono classificate per tipologia di comandi e a ciascun comando sono associate le relative icone. Ad esempio nella barra degli strumenti DISEGNA troviamo i comandi basilari di disegno 2D quali:  linea poligono rettangolo arco cerchio ellisse.
Nella barra degli strumenti EDITA ci sono i comandi per modificare i disegni  come:  cancella copia specchia sposta ruota etc.
Soffermandoci con il cursore sopra ad ogni singola icona possiamo notare la comparsa a video di un’etichetta con il nome del comando ad essa associato.
Le barre degli strumenti sono fluttuanti questo consente di collocarle in qualsiasi punto dell’area di lavoro.
Il funzionamento delle barre degli strumenti è conforme allo standard Microsoft Office.

Oltre alle 6 barre della configurazione standard, ne esistono altre 23.

 Inoltre è possibile crearne di nuove e personalizzarle. Un altro metodo per impartire i comandi consiste nell’accedere ad essi attraverso i vari menù a discesa, organizzati anch’essi per categorie.
Ad esempio nel menù disegna ritroviamo tutti i comandi già visti nella barra degli strumenti disegna come pure nel menù edita, sono presenti i corrispondenti comandi della barra degli strumenti EDITA.
Si noti come, a fianco dei comandi, possono comparire delle simbologie diverse, ad esempio la freccia nera indica un sotto menù a comparsa, mentre i 3 puntini, indicano che l’esecuzione del comando avviene attraverso una finestra di gestione.
L’ultimo metodo di esecuzione dei comandi prevede la loro digitazione direttamente nell’apposita riga di comando.
Per conoscere la lista dei comandi disponibili è sufficiente aprire il menù a discesa VISUALIZZA e selezionare la voce BARRE DEGLI STRUMENTI . Verrà visualizzata la finestra PERSONALIZZA che nei sui vari menù permette la gestione completa degli strumenti del C.a.d. Per l'appunto, se si attiva la tendina COMANDI, possiamo notare 2 riquadri denominati rispettivamente CATEGORIE e COMANDI. Il primo contiene il catalogo completo degli strumenti a nostra disposizione, suddivisi appunto per categorie. Nel secondo compaiono, quindi, tutti i comandi appartenenti alla relativa categoria e dei quali si avrà una breve descrizione, subito sotto il primo riquadro, nel momento in cui uno di essi viene selezionato col mouse. La descrizione è inoltre seguita da una dicitura che indica il vocabolo da digitare sulla riga dei comandi per rendere attiva quella determinata funzione.
Scriviamo per esempio LINEA e diamo invio. Il comando è ora attivo. Ciò determina la richiesta della procedura standard di esecuzione. Nella logica di funzionamento della riga dei comandi, noteremo che tra parentesi quadre vengono sempre indicate una o piu opzioni selezionabili relative alle funzioni stesse, mentre tra i simboli di minore (<) e maggiore (>) compare l’opzione che il programma pre-imposta per default.
Dopo aver attivato un qualsiasi comando possiamo notare che se si clicca con il tasto destro del mouse all’interno dell’area di disegno, fa la comparsa a video un menù di scelta rapida che elenca tutte le opzioni legate al comando trattato. Le stesse voci le troviamo elencate sulla riga di comando.

GUIDA INTERATTIVA

In Autocad 2004 è disponibile la GUIDA INTERATTIVA, ovvero un potente strumento il cui scopo è quello di assiste l’utente nelle varie fasi del disegno. La guida, che può essere richiamata in qualsiasi fase della sessione di lavoro, visualizza una serie di informazioni relative ai comandi per la gestione, creazione e modifica dei disegni.

  • Le prime informazioni che ci fornisce sono quelle relative alla gestione della stessa finestra o alla creazione del NUOVO FILE.
  • Se ad esempio viene selezionato il comando linea, il contenuto della guida cambia mostrando i riferimenti al nuovo comando attivato.
  • Selezionando ora un comando di modifica si può osservare come il contenuto cambia nuovamente in tempo reale.
  • Per chiudere la guida interattiva basta cliccare sulla x situata sulla destra della barra del titolo oppure scegliere dal menu che compare, sempre sulla barra del titolo, la voce chiudi.

SALVATAGGIO DEI FILE

Una delle operazioni più importanti nella gestione dei disegni, consiste nel salvataggio e nell’archiviazione dei disegni all’interno delle risorse del computer in uso o su un’unità di rete .
Per salvare un disegno, nel menù file sono disponibili i comandi salva e salva con nome che, in caso di primo salvataggio, svolgono funzioni equivalenti.
Selezionando Salva con nome si apre la finestra omonima dove è possibile individuare o creare il percorso di salvataggio, quindi dal menù salva in scegliere la destinazione del file da archiviare. Nella voce Nome file andiamo a digitare direttamente da tastiera il nome del file:  foglio 1 e concludiamo l’operazione cliccando sul pulsante SALVA.
Si noti come la barra del titolo è stata aggiornata con il nome del file che abbiamo assegnato. Adesso è possibile iniziare a lavorare.
Per i salvataggi successivi è sufficiente selezionare il comando Salva richiamabile dal menù File o dall’apposita icona presente nella barra degli strumenti standard.

CHIUSURA DEI FILE

Per chiudere un disegno sono disponibili due metodi che consentono: il primo di chiudere soltanto il file corrente; il secondo di chiudere tutti i file aperti e quindi anche il programma autocad.
Per chiudere ciascun file di disegno è sufficiente richiamare la voce di menu File->Chiudi (pausa), oppure cliccare sulla prima x posizionata in alto a destra.
A seguito di ciò, Autocad chiede se si desidera salvare o meno il disegno corrente. Scegliendo NO, tutte le modifiche apportate al disegno verranno perse;scegliendo SI il disegno viene salvato e automaticamente archiviato nel percorso individuato nel primo salvataggio.

Per uscire definitivamente da autocad basta richiamare la voce di menu File->Esci oppure cliccare sulla x situata sulla barra del titolo.
Anche in questo caso autocad chiede in progressione, se si intendono salvare le modifiche apportate ai singoli files aperti.

DISEGNARE UNA LINEA

Prima di procedere alla dimostrazione della seguente applicazione è fondamentale una premessa.
I valori che andremo ad inserire non sono espressi in una unità di misura metrica predefinita, bensì in unità di disegno. Ciò significa che è il singolo utente a decidere, in base alle proprie esigenze, l’unità metrica più opportuna corrispondente all’unità di disegno.

Uno degli strumenti basilari e più utilizzati nel disegno cad è il comando linea. Esso può essere attivato:

  • cliccando sull’icona DISEGNA della barra degli strumenti standard.
  • attraverso il menù a tendina Disegna.
  • scrivendo sulla riga dei comandi “linea” seguito da un invio da tastiera o cliccando con il pulsante destro del mouse.

Si noti come, in accordo allo strumento selezionato, il puntatore del mouse cambia da mirino a semplice puntatore a croce inoltre sulla riga dei comandi viene visualizzato il nuovo messaggio Autocad  chiede di specificare il primo puntoproviamo a disegnare la nostra linea utilizzando il metodo che chiameremo DIRETTO:

  • specifichiamo il primo punto cliccando con il pulsante sinistro del mouse su un punto qualsiasi dell’area di lavoro notiamo come una corda elastica si estende a partire da tale punto.
  • sulla riga dei comandi ora autocad chiede di specificare il punto successivo;anche in questo caso possiamo cliccare su un punto qualsiasi dell’area di lavoro.
  • si noti come nella riga dei comandi autocad continui a chiederci di specificare il punto successivo continuiamo a creare altri segmenti.
  • per interrompere il comando basta cliccare con il tasto destro del mouse e dal menù di scelta rapida,che compare, scegliere la voce Invio. Questa azione equivale alla pressione del tasto invio della tastiera.
  • usciti dal comando osserviamo come il puntatore è ritornato nella sua configurazione di default mentre sulla riga dei comandi possiamo leggere la dicitura COMANDO:
  • Per riattivare il comando linea basta ripetere le procedure pocanzi illustrate ovvero cliccare sull’apposita icona  o digitare nella riga dei comandi. In alternativa, essendo  il comando linea , l’ultimo comando attivato è possibile richiamarlo velocemente anche cliccando con il pulsante destro del mouse nell’area di disegno e selezionando la prima voce dell’elenco ovvero ripeti linea.
  • Notiamo nuovamente come la configurazione del puntatore cambia e come nella riga dei comandi ricompaiono i messaggi letti in precedenza.
  • si può iniziare un’altra serie di segmenti o continure il disegno precedente dando un semplice invio da tastiera.
  • si noti, infatti, come a seguito di ciò, autocad si ricollega automaticamente all’ultimo punto segnato nelle operazioni precedenti.
  • Usciamo dal comando.

Prima di procedere con la descrizione di altri strumenti di disegno, introduciamo il comando cancella. Anche questo comando può essere attivato:

  • attraverso il menù a tendina EDITA->Cancella.
  • cliccando sulla relativa icona della barra degli strumenti EDITA.
  • Digitando Cancella nella riga dei comandi.  Clicchiamo sull’icona Cancella.
  • Osserviamo come il puntatore cambia configurazione trasformandosi in un QUADRATINO DI SELEZIONE. Nella riga dei comandi viene mostrata la nuova richiesta di autocad di selezionare gli oggetti.
  • Posizioniamoci col quadratino di selezione in basso a destra, clicchiamo con il pulsante sinistro del mouse e trasciniamolo nella direzione opposta fino a creare un rettangolo di selezione capace di contenere tutte le linee disegnate.
  • Cliccando nuovamente con il pulsante sinistro del mouse possiamo notare come tutti gli oggetti vengono evidenziati con un tratteggio.
  • A questo punto basta confermare pigiando il tasto invio della tastiera o cliccando con il tasto destro del mouse.

Ritorniamo al comando linea.

  • Iniziamo ora ad utilizzare il comando linea per la creazione di oggetti geometrici, disegniamo ad esempio un quadrato di lato 50.
  • Costruiamo questo oggetto utilizzando il metodo delle coordinate relative quindi, ci muoviamo su un sistema cartesiano locale che ha gli assi orientati parallelamente alle direzioni di x e y specificati nel sistema assoluto e individuati dall’icona dell’ UCS in basso a sinistra.
  • Attiviamo il comando linea cliccando sulla relativa icona alla richiesta di selezionare il primo punto clicchiamo un punto a caso al prompt Specificare punto successivo, attiviamo il sistema di coordinate locale introducendo la @ .
  • Per spostarsi in una direzione parallela agli assi X,Y pari a una quantità nota, è sufficiente digitare da tastiera lo spostamento relativo nelle due direzioni x e y.
  • Scriviamo quindi, subito dopo la @, 50, che rappresenta lo spostamento lungo X, virgola 0, ovvero lo spostamento lungo Y.In questa fase, ci preme puntualizzare che come separatore tra i valori di X e Y può essere utilizzato solo il simbolo della virgola.
  • Confermando con l’Invio, possiamo notare come il segmento è orientato nella direzione di X ed è lungo di una quantità ben definita.
  • Si osservi come il comando rimane ancora attivo andiamo avanti con i lati del quadrato disegnando il segmento verticale digitiamo @0,50 continuiamo digitando @-50,0 e per chiudere il disegno @0,-50.

Lo stesso oggetto può essere disegnato rispetto al sistema di coordinate assolute del cad.

  • Riprendiamo il comando linea, al prompt che chiede di specificare il  primo punto, digitiamo, senza l’ausilio della @ i valori assoluti di X e Yscriviamo quindi 150,100.
  • Alla richiesta di specificare il punto successivo per disegnare il quadrato di lato 50, dovremo scrivere senza la @ 200,100 per il lato parallelo alla direzione X segue il valore 200,150 per il lato successivo 150,150 per il terzo lato e infine per chiudere l’oggetto basta digitare i valori uguali a quelli iniziali 150,100 diamo l’invio per uscire dal comando.

In alternativa a questi 2 sistemi possiamo utilizzare quello degli assi ortogonali.

  • Attiviamo il comando linea al prompt iniziale selezioniamo un punto a caso.
  • Alla richiesta del punto successivo attiviamo la funzione ORTO attraverso il pulsante F8 della tastiera o cliccando sul pulsante orto che troviamo in basso nella barra di stato.
  • Ci accorgiamo subito che la nostra linea non può muoversi più come una corda elastica libera, ma solo nelle direzioni parallele agli assi X e Y.
  • Al prompt di specificare il punto successivo basta spostarsi nella direzione desiderata con il puntatore del muose e digitare il valore pari alla lunghezza del segmento 50 diamo invio.Ora spostiamo il puntatore del muose verso l’alto e digitiamo 50 diamo nuovamente invio spostiamo il puntatore del muose verso sinistra digitiamo 50 e diamo invio Direzione verso il basso valore doppio invio per uscire dal disegno.

Analizziamo ora l’ultimo metodo di creazione delle linee attraverso la COORDINATA POLARE.

  • Attiviamo il comando linea, selezioniamo un primo punto a caso nello specificare il punto successivo che in questo caso è relativo al primo punto introduciamo nuovamente la @ seguita dal valore della lunghezza della linea che stiamo disegnando 50 .Ora immettiamo il simbolo <  che introduce l’immissione del valore dell’angolo. Per disegnare la prima linea inseriamo come valore di angolo 0 disegniamo la seconda linea @50<90 segue @50<180 e per finire @50<270 possiamo uscire dal comando dando invio.
  • Questo metodo è molto utile quando occorre disegnare segmenti inclinati nel piano di un angolo dato ad esempio proviamo a disegnare una linea lunga 100 unità e inclinata di 45 gradi.
  • Attiviamo il comando Linea, clicchiamo in un punto a caso per definire il primo punto per il secondo punto digitiamo la @ segue il valore di lunghezza  100  il simbolo <  e l’angolo di rotazione, 45.
  • Ecco il risultato finale.

DISEGNO OGGETTI BASE

Andiamo ora ad analizzare altri strumenti di autocad per il disegno di forme geometriche primitive partendo dalle impostazioni di default di ogni comando.

  • Per la costruzione di un rettangolo, clicchiamo sull’apposita icona posizionata sulla barra degli strumenti DISEGNA.
  • Autocad chiede di specificare il primo angolo con il puntatore clicchiamo un punto a caso nell’area di disegno di seguito ci viene chiesto di specificare un altro angolo come si può osservare, spostando il puntatore del mouse si genera un rettangolo di dimensioni variabili.
  • Per disegnare un rettangolo con la lunghezza dei lati noti...immettiamo da tastiera il valore delle lunghezze attiviamo il sistema di coordinate relative quindi digitiamo la @ e scriviamo semplicemente la lunghezza in x virgola la lunghezza in y diamo invio e l’operazione viene completata, scriviamo quindi 100,60.
  • Andiamo avanti con la creazione di un poligonoclicchiamo sull’apposita icona.
  • Creiamo ad esempio un esagono di lato 50.
  • Autocad chiede di specificare il numero dei lati , per default autocad costruisce un poligono rettangolare modifichiamo quindi il valore scrivendo 6 e diamo invio.
  • Il nuovo messaggio ci invita a specificare la posizione del centro del poligono, clicchiamo un punto a caso.
  • Segue la richiesta di scegliere tra un poligono inscritto o circoscritto rispetto ad un cerchio che ha il suo centro nel punto specificato nel comando precedente lasciamo l’impostazione di default  inscritto, dando direttamente l’invio.
  • Comparsa l’anteprima dell’esagono ora non ci resta che immettere il valore del raggio del cerchio scriviamo 50 e diamo invio l’operazione è completata.
  • Passiamo ora alla costruzione del cerchio, richiamando la funzione con un click sull’apposita icona.
  • Autocad ci chiede di specificare il centro del cerchio, clicchiamo un punto a caso nell’area di disegno.
  • Segue il prompt che chiede di specificare il raggio del cerchio…digitiamo dunque il valore direttamente da tastiera scriviamo 35 e diamo invio. Il comando è così completato.
  • Richiamando la voce di menu disegna->cerchio possiamo notare che esistono 6 opzioni diverse per la creazione del cerchio.
  • Passiamo ora alla creazione dell’oggetto ellisse clicchiamo sulla relativa icona.
  • Autocad ci chiede di specificare un punto finale dell’asse individuiamo un punto a caso.
  • segue il la richiesta di indicare il secondo punto finale dell’asse immettiamo come esempio un valore da tastiera 100.
  • Ora Autocad chiede di specificare la distanza del secondo asse, digitiamo 25 e diamo invio.
  • l’operazione è terminata, abbiamo così creato un ellisse il cui  asse maggiore misura 100 unità e quello minore 50.
  • Anche in questo caso se richiamiamo la voce di menu  disegna->ellisse possiamo notare la presenza di altre opzioni per la costruzione di questa figura geometrica.
  • Per finire creiamo l’oggetto arco l’impostazione di default prevede la costruzione per 3 punti.
  • Richiamando la voce di menu disegna –> arco possiamo constatare che questo oggetto può essere creato attraverso 10 metodi diversi .
  • Attiviamo l’impostazione di default, “per 3 punti”.
  • Autocad chiede di specificare un punto iniziale prosegue chiedendoci il secondo punto ed infine il punto finale dell’arco il comando si conclude.

 

GLI ZOOM 

  • Per facilitare la visualizzazione degli oggetti che stiamo elaborando, autocad ci mette a disposizione gli strumenti chiamati ZOOM . Eseguire uno Zoom equivale ad avvicinare o allontanare i disegni e non, come potrebbe risultare ad un primo approccio ad aumentare o diminuire le dimensioni degli oggetti.
  • Lo Zoom che stiamo utilizzando è tempo reale, la lente di ingrandimento indica che il comando è attivo e che: mantenendo premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinando verso il basso possiamo appunto allontanare la visualizzazione degli oggetti; viceversa, mantenendo premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinando verso l’alto, possiamo avvicinare la visualizzazione degli oggetti.
  • Lo zoom tempo reale si attiva cliccando sull’apposita icona.oppure richiamando la voce di menu Visualizza->zoom->tempo reale.Inoltre qualora il mouse ne fosse dotato, per utilizzare questo strumento è sufficiente ruotare l’apposito Scroller nelle due direzioni.
  • Passiamo allo zoom Pan tempo reale, caratterizzato dall’icona rappresentata da una mano.
  • questo comando serve per spostare la visualizzazione dell’area di disegno nella posizione desiderata anche in questo caso quindi non sono gli oggetti che subiscono uno spostamento ma è la loro visualizzazione.
  • Per attivare il comando pan oltre ad utilizzare l’icona, è possibile  cliccare direttamente sul pulsante centrale del mouse, sempre che questo sia presente.
  • Per uscire dal comando pan basta cliccare con il pulsante destro del mouse e, dal menu contestuale, scegliere la voce esci oppure pigiare il pulsante esc della tastiera.
  • L’icona a comparsa che troviamo subito dopo lo zoom tempo reale contiene diversi comandi di visualizzazione; tra questi analizziamo lo zoom finestra e lo zoom estensione. Iniziamo con lo zoom finestra, cliccando sull’apposita icona .
  •  Autocad chiede di specificare il primo angolo e quindi di seguito il secondo angolo si può notare che l’area individuata dalla finestra aperta, viene ingrandita in modo da occupare l’intera area di disegno.
  • Se si desidera ritornare alla visualizzazione precedente, è sufficiente attivare il comando zoom precedente cliccando sull’apposita icona situata sempre sulla barra degli strumenti standard.
  • Per visualizzare l’intero contenuto del file nell’area di disegno, bisogna attivare lo zoom estensione.
  • Apriamo l’icona a comparsa e selezioniamo l’ultimo pulsante in basso.
  • Automaticamente tutto il contenuto del file viene adeguato all’area dello schermo.
  • Tutti gli zoom descritti e gli altri non esaminati, possono anche essere attivati da tastiera digitando la parola Zoom.
  • oppure attraverso il menù a discesa VISUALIZZA.

 

 MODIFICA BASE

Iniziamo ora ad analizzare alcuni comandi di editing di base.

  • Il comando sposta, consente di rideterminare la posizione degli elementi disegnati questa funzione può essere attivata seguendo le procedure già descritte, ovvero:
  • richiamando la voce di menu edita->sposta.
  • digitando il comando sulla riga dei comandi.
  • cliccando sull’apposita icona che troviamo sulla barra degli strumenti Edita.
  • Autocad chiede di selezionare oggetti selezioniamo una linea verticale.
  • A questo punto chiede di specificare un punto base per lo spostamento, avviciniamoci all’intersezione delle 2 rette e attiviamo lo snap fine confermiamo la selezione con il pulsante sinistro del mouse.
  • Autocad chiede ora di specificare il secondo punto dello spostamento spostiamo la linea trascinandola verso destra fino alla fine del segmento quando si accende lo snap Fine  confermiamo con il pulsante sinistro del mouse .
  • Lo spostamento appena eseguito è stato basato su punti noti del disegno, nello specifico sulle due estremità del segmento orizzontale.
  • Ora proviamo a spostare la stessa linea orizzontale, nell’estremità superiore del segmento, utilizzando il valore di lunghezza della linea verticale che è 70.
  • Attiviamo il comando sposta.
  • Selezioniamo il segmento orizzontale che deve subire lo spostamento diamo invio.
  • Adesso selezioniamo come punto base dello spostamento, il punto finale.
  • Alla richiesta di autocad di specificare il secondo punto dello spostamento muoviamo il puntatore del mouse nella direzione desiderata e digitiamo il valore dello spostamento 70 diamo invio.
  • L’operazione è terminata.
  • Proviamo ora a spostare la circonferenza, nell’intersezione delle due linee.
  • Attiviamo il comando sposta e selezioniamo la circonferenza che deve subire lo spostamento diamo invio.
  • Alla richiesta di specificare il punto base o spostamento, selezioniamo il centro del cerchio.
  • Adesso non ci resta che specificare il punto di destinazione della circonferenza.

Passiamo ora ad un altro comando di editing il comando copia.

  • Copieremo i due segmenti per creare un rettangolo e infine replicheremo la circonferenza in tutti e quattro gli spigoli che si verranno a creare.
  • Clicchiamo sull’apposita icona che troviamo sulla barra degli strumenti EDITA.
  • La prima richiesta sarà sempre quella di selezionare gli oggetti selezioniamo la linea verticale e confermiamo la selezione dando invio.
  • Il comando prosegue chiedendo di specificare il punto base dello spostamento.
  • quindi specifichiamo ora il secondo punto.
  • una volta effettuate le operazioni, il comando viene terminato.
  • Attiviamo di nuovo il comando e selezioniamo la linea orizzontale, diamo invio per confermare la selezione.
  • Selezioniamo, come da impostazioni,il primo punto.
  • Per specificare il secondo punto dello spostamento, muoviamo il puntatore del mouse verso la direzione desiderata e immettiamo il valore dello spostamento: 70.
  • Anche in questo caso il comando si interrompe automaticamente.
  • Le stesse operazioni valgono per forme geometriche curve riattiviamo il comando copia selezioniamo il cerchio e confermiamo la selezione dando invio.
  • Alla richiesta di specificare il punto base dello spostamento selezioniamo il punto Fine come seconda operazione portiamo il puntatore del mouse nella direzione  desiderata digitiamo il valore  100 e diamo invio per confermare.
  • A questo punto copiamo le due circonferenze nella parte inferiore del rettangolo.
  • Attiviamo il comando copia.
  • alla richiesta di selezionare gli oggetti selezioniamo le due circonferenze , diamo quindi INVIO.
  • Specifichiamo dunque per primo il punto base dello spostamento e di seguito, per terminare l’operazione, il secondo punto, seguendo una delle due procedure già illustrate. Direzioniamo il puntatore del mouse e inseriamo il valore di 70, in alternativa è possibile cliccare direttamente sul punto finale del segmento.

taglia-estendi

Procediamo ora analizzando altri 2 strumenti di  modifica di base taglia e estendi.

  • Questi 2 strumenti sono attivabili seguendo le solite procedure ad esempio utilizzando le icone relative ai 2 comandi, che si trovano sulla barra degli strumenti EDITA.
  • Attiviamo il comando estendi Autocad richiede la selezione degli oggetti.
  • La richiesta, nello specifico, invita a selezionare l’oggetto che limita l’estensione.
  • selezioniamo quindi come limite la linea verticale e diamo INVIO per confermare.
  • Il prompt che segue chiede di selezionare l’oggetto da estendere selezioniamo le linee verso le estremità che devono essere allungate.
  • automaticamente le linee si estendono fino al limite selezionato.
  • Illustriamo adesso lo strumento taglia utilizziamo l’icona relativa per attivare il comando.
  • Autocad chiede di selezionare gli oggetti;
  • anche in questo caso dobbiamo selezionare l’oggetto limite di taglio selezioniamo la linea verticale e diamo invio.
  • A questo punto Autocad richiede la selezione dell’oggetto che vogliamo tagliare clicchiamo sopra la parte dei segmenti che devono essere tagliati.
  • confermiamo il risultato dando invio.
  • Molto utile risulta inoltre, la possibilità di interscambio diretto tra i comandi pocanzi descritti è infatti possibile passare direttamente dal comando taglia al comando estendi rimanendo direttamente dentro uno di essi.
  • attiviamo ad esempio lo strumento taglia eseguiamo la procedura del comando per tagliare il segmento.
  • notiamo che nella riga dei comandi il messaggio di autocad dice che premendo il tasto maiusc della tastiera, si attiva il comando estendi infatti se selezioniamo la parte finale del segmento questo viene esteso fino al limite selezionato.

 

AIUTI PER IL DISEGNO

  • La griglia, è un’utile strumenti di ausilio alla creazione dei disegni in ambiente cad.
  • La sua visualizzazione può essere attivata cliccando sul pulsante situato sulla barra di stato o pigiando il tasto f7 della tastiera.
  • La griglia si compone di punti distanziati tra di loro di 20 unità di disegno.
  • se ,attraverso il pulsante della barra di stato, o attraverso il tasto f9 della tastiera, attiviamo anche il comando snap possiamo notare che il puntatore del mouse si muove dello stesso passo della griglia.
  • proviamo ad attivare il comando linea e specifichiamo il primo punto notiamo come questo viene automaticamente vincolato dallo snap sulla griglia.
  • clicchiamo il secondo punto anche questo viene posizionato su di un punto della griglia usciamo dal comando linea.
  • Richiamando la voce di menu strumenti->impostazione disegno viene visualizzata una finestra di dialogo in cui è presente anche la scheda relativa alla gestione dello snap e della griglia.Qui è possibile modificare:
  • la spaziatura della griglia nelle direzioni x e y.
  • l’intervallo dello snap nelle direzioni x e y.
  • Operare sulle altre opzioni per modificare l’orientamento della griglia e dello snap.
    • i grip
  • Ad ogni oggetto disegnato autocad associa dei punti noti che ne agevolano la gestione.
  • se clicchiamo sopra un oggetto linea possiamo notare  3 quadratini blu sono questi gli oggetti chiamati GRIP.
  • Se clicchiamo sopra la circonferenza, vengono visualizzati 5 grip: uno centrale e 4 che corrispondono ai quadranti della circonferenza.
  • selezionando il rettangolo compaiono 4 grip in corrispondenza dei 4 vertici .Selezionando l’arco compaiono 3 grip, 2 sui punti finali dell’arco e  uno sul punto medio.
  • Diamo un esc da tastiera per disattivare i grip.
  • Riattiviamo i grip sulla linea gialla.
  • Se ci poniamo con il mirino sopra il grip in alto .possiamo notare che esso da blu diventa verde.
  • Se infine ci clicchiamo sopra il grip diventa rosso ad indicare che questo è il grip attivo.Nella riga dei comandi possiamo leggere tutte le operazioni di editing disponibili.
  • Per scorrerle basta premere in sequenza la barra spaziatrice della tastiera.
  • Il punto grip selezionato è il punto base delle varie operazioni di editing che possiamo attivare.
  • Vediamo STIRA
  • SPOSTA
  • RUOTA
  • SCALA
  • SPECCHIO
  • Ritorniamo al comando di default STIRA.
  • Per uscire dal comando basta premere due volte il pulsante esc della tastiera.

 

  • gli snap

Per accelerare la creazione di un disegno autocad è dotato di uno strumento utile e preciso lo snap ad oggetto.

    • Per attivare o disattivare questa funzione occorre cliccare sul pulsante osnap della barra di stato.
    • Notiamo che la funzione è attiva per default.
    • Selezioniamo adesso il comando linea alla richiesta di specificare il primo punto andiamo a spostare il puntatore del mouse in corrispondenza di un’estremità del segmento disegnato osserviamo che compare un quadratino giallo se invece moviamo il puntatore in corrispondenza dell’intersezione tra le due linee compare una x sempre gialla questi sono 2 punti noti del disegno che autocad riconosce attraverso lo snap ad oggetto, essi sono chiamati rispettivamente fine e intersezione.
    • Muoviamoci verso i vertici del rettangolo e osserviamo come effettivamente viene  attivato lo snap fine, la stessa situazione si verifica anche avvicinandoci all’estremità dell’arco.
    • Avvicinandoci alla circonferenza osserviamo che viene visualizzato lo snap centro. Esso individua il centro della circonferenza.
    • Diamo un esc per uscire dal comando.
    • Richiamiamo il menù STRUMENTI e quindi la voce IMPOSTAZIONI DISEGNO. Si apre così la relativa finestra.
    • Esaminiamo la cartella snap ad oggetto.
    • Qui sono presenti tutti gli snap che possiamo utilizzare notiamo che per default alcuni di essi sono attivi ed hanno un segno di spunta che li distingue tra questi lo snap fine, lo snap centro e lo snap  intersezione che abbiamo utilizzato in precedenza.
    • n questa finestra è possibile attivare in modalità fissa, alcuni snap quelli che riteniamo di utilizzare con maggiore frequenza.
    • Clicchiamo prima sul pulsante deseleziona tutto.
    • Attiviamo ora fine medio e intersezione.
    • Chiudiamo la finestra cliccando su OK.
    • Riprendiamo il comando linea.
    • Avvicinandoci ai punti medi dei segmenti possiamo osservare che si attiva automaticamente il nuovo snap medio.
    • Lo stesso si verifica avvicinandoci al punto medio dell’arco.
    • Notiamo che questo snap non ha alcuna valenza sulla circonferenza.
    • Gli snap possono essere attivati anche attraverso il tasto Maiusc della tastiera , che deve essere mantenuto premuto contemporaneamente al tasto destro del mouse.
    • Dal menu che compare, si può  scegliere lo snap desiderato gli snap richiamati in questo menù non sono in modalità fissa ma in modalità temporanea valgono cioè per una sola operazione.
    • Prendiamo ad esempio lo snap per la circonferenza: QUADRANTE.
    • Posizioniamoci a questo punto sulla circonferenza si accende il nuovo snap a forma di rombo in corrispondenza dei 4 punti cardinali.

Un altro strumento molto utile per il disegno è l’ORTO, per attivare questa funzione clicchiamo sul pulsante Orto della barra di stato , o in alternativa premiamo il pulsante f8 della tastiera ;
questa opzione configura automaticamente un sistema che permette di effettuare le operazioni nelle direzioni ortogonali degli assi di riferimento X  Y.
Facciamo un esempio attivando il comando linea, specifichiamo il primo punto, osserviamo come, muovendo il cursore, le tracce della linea si proiettino solamente lungo le direzioni degli assi di riferimento . Possiamo quindi realizzare facilmente due o più segmenti ortogonali fra di loro. Lo stesso principio vale naturalmente per gli altri comandi di disegno: COPIA, SPOSTA, RUOTA, SPECCHIA ECC.

SPECCHIO-OFFSET-SERIE

Analizziamo ora alcuni comandi di editing.

  • Iniziamo dal comando specchio.
  • Come possiamo osservare, molti disegni sono simmetrici rispetto ad un asse di costruzione Con l’ausilio del comando SPECCHIO possiamo costruire metà di questi oggetti per poi andarla a specchiare rispetto l’asse di simmetria. Attiviamo la funzione attraverso la relativa icona.
  • La prima operazione richiesta da Autocad è la selezione degli oggetti da  specchiare.
  • Confermata la selezione, il comando prosegue chiedendoci di selezionare il primo punto della linea speculare, selezioniamo un punto dell’asse di costruzione VERTICALE, con l’ausilio dello SNAP FINE.
  • Adesso autocad chiede di selezionare un secondo punto selezioniamo il secondo punto dell’asse di simmetria sempre utilizzando lo SNAP.
  • A questo punto il programma ci chiede se desideriamo o meno eliminare gli oggetti sorgenti cioè gli oggetti selezionati all’inizio dell’operazione.
  • Confermiamo il NO impostato per default dando invio.
  • Abbiamo terminato il comando.

Passiamo al comando offset.
Questo strumento serve per creare un nuovo oggetto, simile a quello selezionato ed equidistante rispetto al valore da noi inserito.

  • Attiviamo il comando cliccando sulla relativa icona.
  • Autocad chiede di specificare la distanza dello sfalzamento digitiamo 25 e diamo invio.
  • Il comando prosegue chiedendo di selezionare gli oggetti da sfalsare selezioniamo la linea orizzontale.
  • Segue la richiesta di specificare da quale lato deve avvenire lo spostamento o sfalzamento.
  • Muoviamoci con il puntatore del mouse verso il basso e cliccando su uno dei lati andiamo a determinare quello su cui deve avvenire lo sfalsamento.
  • La funzione rimane attiva consentendoci di compiere ulteriori operazioni.
  • Applichiamo questo strumento ad una circonferenza, creando uno sfalzamento di valore 25 interno ed esterno alla circonferenza iniziale.
  • Si evidenzia così la vera utilità del comando OFFSET, infatti utilizzato sulla linea orizzontale, poteva apparire un semplice comando COPIA, mentre sulla circonferenza si nota la sua vera valenza, che è quella di creare oggetti equidistanti.
  • Per uscire dal comando basta dare invio.
  • Notiamo l’utilità di questa funzione soprattutto nel caso in cui gli oggetti da sfalsare sono inclinati nel piano.
  • il comando offset consente di creare oggetti paralleli tra di loro distanziati di una certa misura, vediamo l’esempio della linea color ciano.

Passiamo ora al comando SERIE vediamo come tramite questa operazione è possibile impostare velocemente una scacchiera simile a quella già creata.

  • Partiamo da un semplice quadrato di 20x20.
  • Attiviamo il comando serie cliccando sull’apposita icona si apre la nuova finestra della serie.
  • L’impostazione di default prevede la creazione di una serie rettangolare l’utile anteprima consente di sperimentare diversi valori prima che essi vengano confermati.
  • Andiamo ad impostare il numero degli elementi ripetuti in righe digitiamo 3.
  • Impostiamo ora il numero degli elementi in colonna 5.
  • Proseguiamo inserendo la distanza tra le righe ATTENZIONE il valore da immettere deve essere la somma del lato del quadrato + la distanza degli oggetti quindi 20+30 digitiamo quindi 50.
  • Andiamo ora ad immettere il valore della distanza tra le colonne ovvero sempre 50.
  • E’ possibile effettuare anche una rotazione alla serie che stiamo realizzando nel nostro caso il valore dell’angolo va lasciato a 0.
  • I pulsanti che troviamo a fianco servono, nel caso siano presenti dei punti di riferimento, per determinare queste distanze direttamente dal disegno, questo però non si verifica nel nostro esempio.
  • Notiamo anche che l’anteprima è stata modificata secondo i parametri che abbiamo immesso.
  • Operazione fondamentale a questo punto è andare a selezionare l’oggetto che deve entrare in serie clicchiamo sul pulsante di selezione la finestra si chiude momentaneamente.
  • Selezioniamo il quadrato e confermiamo tale operazione con invio.
  • La finestra serie si riapre per avere conferma di ciò attiviamo direttamente il pulsante anteprima.
  • Se il risultato è quello desiderato basta scegliere la voce accetta altrimenti per tornare alla finestra serie occorre scegliere la voce edita.
  • OK per confermare.
  • L’operazione è terminata.

Interessante è anche la serie polare che consente di copiare gli oggetti facendoli ruotare rispetto ad un punto centrale.
Vediamo alcuni esempi.
Alcuni oggetti meccanici.
Un esempio di arredamento.

  • Riapriamo la finestra serie.
  • Attiviamo l’opzione serie polare.
  • Ciò determina il cambiamento di numerose opzioni della finestra  e la visualizzazione di una nuova anteprima.
  • Sotto la voce metodo possiamo osservare che oltre all’impostazione di default sono disponibili altre opzioni di esecuzione del comando con i relativi dati da introdurre.
  • Proviamo ad effettuare una serie polare del quadrato intorno al cerchio.
  • Clicchiamo sul pulsante per andare a specificare il centro di rotazione della serie polare.
  • Determiniamo il centro della serie con l’ausilio dello snap centro.
  • Lasciamo il metodo numero degli elementi a angolo di riempimento e immettiamo 10 come numero degli elementi e 360 come angolo di riempimento.Assicuriamoci che sia attiva la voce ruota gli oggetti mentre vengono copiati.
  • Clicchiamo sul pulsante seleziona oggetti .
  • Selezioniamo il quadrato che deve entrare in serie.
  • Clicchiamo sul pulsante anteprima.
  • Constatata la correttezza del risultato finale clicchiamo sul pulsante accetta.

 

RUOTA-SCALA-STIRA

Altri comandi importanti per la gestione dei disegni che stiamo creando sono ruota-scala-stira.

  • Gli oggetti disegnati rappresentano una pianta con i relativi prospetti, questi dovranno essere opportunamente sistemati per una corretta lettura; per far ciò attiviamo prima di tutto il comando ruota.
  • Tale comando può essere richiamato:
  • Cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti edita.
  • attivando la voce di menu edita-> ruota.
  • Digitandolo da tastiera RUOTA e quindi confermando con INVIO.
  • Autocad chiede di selezionare gli oggetti, selezioniamo il prospetto da ruotare.
  • A questo punto ci viene chiesto di selezionare il punto base della rotazione, individuiamolo con l’ausilio dello SNAP FINE.
  • Adesso dobbiamo specificare l’angolo di rotazione. Poichè l’oggetto deve ruotare in senso orario, il valore che andiamo ad inserire dovrà essere negativo, scriviamo -90 e diamo invio.
  • con il comando sposta sistemiamo il prospetto in modo appropriato.

La stessa operazione può essere effettuata mediante lo strumento ALLINEA, attiviamolo digitandolo da tastiera, scriviamo ALLINEA. Come da default, selezioniamo gli oggetti, cioè il nostro prospetto, a questo punto ci viene chiesto di specificare il primo punto di origine, selezioniamo un estremo della linea di terra . Nel secondo passo viene richiesto di specificare il primo punto di destinazione, lo facciamo cliccando, sempre tramite l’OSNAP FINE, su un estremo della linea di riferimento. Proseguiamo selezionando, come secondo punto di origine, l’altro estremo della linea di terra ed ancora, come secondo punto di destinazione, l’altro estremo della retta di riferimento. Di seguito Autocad  richiede di selezionare altri punti di origine e destinazione, ma, per il nostro esempio, due sono sufficienti, diamo quindi Invio e digitiamo S o N sulla riga dei comandi a seconda che desideriamo o meno che gli oggetti selezionati vengano scalati in base ai punti di allineamento. Terminiamo l’operazione dando di nuovo Invio.

  • Ora questi oggetti dovranno essere scalati per poter essere inseriti nel cartiglio formato A3 già predisposto.
  • Attiviamo il comando scala. Esso può essere richiamato indifferentemente:
  • Cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti Edita.
  • Richiamando la voce di menu Edita->Scala.
  • Scrivendo Scala sulla riga di comando.
  • Autocad chiede di selezionare gli oggetti, selezioniamoli e diamo invio.
  • Anche in questo caso chiede di specificare un punto base, selezioniamolo vicino agli oggetti da scalare con lo SNAP FINE.
  • Ora chiede di specificare il fattore di scala, autocad considera gli oggetti correnti con un fattore di scala = 1, quindi se digitiamo 2 atteniamo oggetti ingranditi del 200 % ovvero di dimensioni doppie, se li vogliamo della metà dobbiamo digitare 0.5. Per specificare il fattore di scala , si faccia attenzione ad utilizzare il punto e non la virgola, digitare quindi 0.5 e non 0,5  nel nostro caso digitiamo 10 per avere gli oggetti rappresentati in scala 1a100.
  • Con il comando sposta sistemiamo l’oggetto dentro il cartiglio formato A3.
  • Notiamo che le dimensione del disegno sono ancora eccessive, questa volta però, visto che la scala di rappresentazione degli oggetti è quella da noi desiderata, andiamo a modificare il cartiglio. Prima di procedere alla spiegazione del prossimo strumento portiamo gli oggetti fuori dal cartiglio.
  • Esplodiamo il blocco “cartiglio”.
  • Attiviamo il comando STIRA. Ciò può essere effettuato:
  • Cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti Edita.
  • Richiamando la voce di menu Edita->Stira.
  • Digitando il comando Stira direttamente sulla riga di comando.
  • Autocad chiede di selezionare gli oggetti da stirare, è importante selezionare i perni degli oggetti da stirare con il rettangolo di selezione, tutti gli oggetti che entrano interi dentro questo riquadro vengono semplicemente spostati, mentre quelli intercettati vengono allungati o ridimensionati, mantenendo fisso un loro punto.
  • Confermiamo la selezione.
  • Autocad chiede ora di selezionare il punto base, selezioniamo un punto con l’ausilio dello SNAP FINE.
  • Il messaggio che segue è di specificare il secondo punto.
  • Notiamo come muovendo il puntatore del mouse in varie direzioni determiniamo la modifica automatica della forma del cartiglio come una sorta di oggetto elastico, attiviamo la modalità orto e digitiamo da tastiera il valore 297, l’operazione si conclude.
  • A questo punto non rimane che  spostare gli oggetti all’interno del nuovo cartiglio di formato A2.

 

RACCORDA-CIMA-SPEZZA

Passiamo ora ad analizzare altri strumenti per la modifica degli oggetti geometrici di base.
Per iniziare illustriamo il comando raccorda.
Il primo disegno rappresenta un divano, questo divano ha gli spigoli che debbono essere arrotondati, per realizzare la curvatura è possibile utilizzare il comando cerchio o attivare lo strumento raccorda.
·   Clicchiamo sull‘icona Raccorda della barra degli strumenti Edita, la prima operazione da compiere è specificare il raggio di raccordo.
·   Digitiamo da tastiera l’opzione ra e diamo invio.
·   A questo punto autocad chiede di specificare il raggio, che per default è impostato a 0. Noi immettiamo 15 e diamo invio.
·    Selezioniamo il primo e il secondo oggetto che debbono essere raccordati secondo il raggio impostato con l’operazione precedente.
·   Continuiamo a raccordare il secondo angolo seguendo la stessa procedura.
·   Rendiamo di nuovo attivo il comando.
·   Come si può notare, il valore del raggio impostato è quello che abbiamo specificato nell’operazione precedente.
·   Selezioniamo direttamente il primo e il secondo oggetto.
·   Proviamo adesso a raccordare lo schienale del divano.
·   Attiviamo lo strumento raccorda, modifichiamo il raggio di raccordo.
·   Digitiamo Ra e diamo invio.
·   Inseriamo 10 come nuovo valore e diamo invio.
·   Adesso selezioniamo i 2 lati da raccordare.
·   Ripetiamo quindi l’operazione attivando la funzione e selezionando direttamente i 2 lati.
·   La strumento CIMA segue le stesse regole di applicazione del comando Raccorda. Con esso smussiamo, a titolo di esempio, gli angoli del tavolo disegnato.
·  Richiamato il comando con le solite procedure.Compaiono tra parentesi una serie di opzioni tra le quali scegliamo ad esempio distanze.
·   Autocad chiede di specificare la prima distanza di cimatura che per default è 0, noi impostiamo 15 diamo invio.
·   Diamo invio anche alla successiva richiesta che imposta la seconda distanza uguale alla prima.
·   Selezioniamo il primo e il secondo oggetto da cimare.
·   L’operazione ora è conclusa.
·   Ripetiamo la stessa operazioni per gli altri spigoli.
·   Passiamo all’ultimo comando di questa lezione, il comando SPEZZA.
·   Cercheremo di ottenere un’apertura che corrisponda esattamente alla dimensione del rettangolo interno.
·  Attiviamo il comando cliccando sull’apposita icona.
·   Autocad chiede di selezionare gli oggetti che andranno spezzati.
·   selezioniamo la linea orizzontale in basso.
·   il comando seguente chiede di specificare il secondo punto poichè il primo è stato già individuato automaticamente in corrispondenza del punto di selezione precedente.
·   Clicchiamo in corrispondenza del secondo vertice con l’ausilio dello snap.
·   Notiamo che il risultato ottenuto non è quello desiderato.
·   Per un risultato diverso dobbiamo attivare l’opzione primo punto.
·   Riattiviamo il comando.
·   Selezioniamo l’oggetto che deve essere spezzato.
·  A questo punto notiamo, sulla riga dei comandi, l’opzione primo punto, attiviamola digitando P, diamo invio.
·  Ora si può selezionare il primo punto dell’apertura.
·  Selezioniamo  il secondo punto.
·  Come si può osservare lungo la linea selezionata si è aperto uno spazio pari alla distanza ottenuta specificando i due punti.

·   Analizziamo un ulteriore applicazione.
·   Cliccando sopra la linea verticale del riquadro superiore possiamo constatare che questa è spezzata in corrispondenza del suo punto medio.
·  Cerchiamo di ottenere lo stesso risultato sulla riga inferiore.
·  Attiviamo il comando spezza.
·  Selezioniamo la linea verticale.
·  Digitiamo l’opzione P.
·  Specifichiamo come primo punto il punto medio del segmento con l’ausilio degli snap.Alla richiesta di specificare il secondo punto, selezioniamo lo stesso sempre con lo snap medio.
·  Cliccando  sopra la linea verifichiamo il risultato ottenuto. Essa è stata spezzata nel punto selezionato.
APPLICA TRATTEGGIO

L’utilizzo dei retini tipico del disegno a mano libera, in autocad è stato ben sostituito dal comando tratteggia,
 esistono diversi campioni di tratteggi che possono essere inseriti, come:
·  Individuazione di una sezione.
·  Pavimentazione di un ambiente.
·  Applicazione simbolica di un materiale.

proviamo a sperimentare alcune applicazioni di tratteggio, riferendoci al disegno di esempio che risulta già pavimentato.
Inseriamo sulla seconda pianta dei nuovi retini che andranno a definire la zona giorno, la zona notte, i servizi e i balconi.

-  Lo strumento Tratteggia può essere attivato indifferentemente:

  • Cliccando sulla relativa icona della barra degli strumenti disegna.
  • Richiamando la voce di menu disegna -> tratteggia.

-   si apre così la finestra TRATTEGGIA E RIEMPIMENTO costituita da tre schede di gestione, TRATTEGGIO, AVANZATE e SFUMATO.
-  rimaniamo nella scheda TRATTEGGIO per analizzarne le opzioni più significative lasciamo come tipo quello predefinito che prevede l’utilizzo di campioni già impostati.
-  Tramite il menù MODELLO o CAMPIONE scegliamo il tratteggio che ci interessa.
-  attraverso il primo, apriamo il menù a comparsa dove vengono elencati, in ordine alfabetico, tutti i retini a disposizione.
-  Cliccando sul pulsante rappresentato dai 3 puntini  si aprire la tavolozza dei modelli del tratteggio con una miniatura rappresentativa di ciascuno di essi.
-  scegliamo il retino, NET; diamo l’ok.
-  ritorniamo così alla finestra TRATTEGGIO.
-   L’angolo di rotazione impostato a 0 rispetta la direzione del tratteggio come visualizzata nell’anteprima.
-   Il valore della scala può essere impostato secondo necessità, per adesso lasciamola a 1.
-   individuiamo ora l’area in cui inserire il tratteggio, ciò è possibile attraverso due opzioni, la scelta di un punto interno all’area o l’individuazione degli oggetti che limitano l’area, sperimentiamo la prima opzione.
-  clicchiamo sul pulsante SCEGLI PUNTI.
-  Portiamo il puntatore a croce dentro l’area del bagno, notiamo come il perimetro si evidenzia con un tratteggio.
-  clicchiamo il pulsante destro del mouse dal menù a discesa selezioniamo la voce ANTEPRIMA per verificare il risultato.
-  notiamo che la trama è troppo grande e che manca la pavimentazione nell’area di apertura della porta.
-  clicchiamo nuovamente il tasto destro del mouse per tornare sulla finestra iniziale.
-  Modifichiamo la scala che è risultata troppo grande, portandola a 0.5.
-  richiamiamo nuovamente l’anteprima.
-  La grandezza del tratteggio è ora corretta, ma manca comunque una parte del pavimento.
-  cliccando con il pulsante destro del mouse, torniamo alla finestra iniziale dove riselezioniamo la voce scegli punti.
-  clicchiamo con il puntatore del mouse dentro l’area di apertura della porta quindi effettuiamo un click con il tasto destro del mouse e dal menù a tendina, scegliamo la voce ANTEPRIMA.
-  Il risultato ora ci soddisfa, clicchiamo quindi di nuovo con il pulsante destro del mouse e
-  diamo l’ok.
Andiamo avanti con l’inserimento della pavimentazione.
-   apriamo nuovamente la finestra TRATTEGGIA.
-   cliccando sopra l’anteprima del CAMPIONE, apriamo la TAVOLOZZA.
-   scegliamo il nuovo pavimento, diamo l’ok.
-   manteniamo l’angolo uguale a 0 e la scala a 1.
-   selezioniamo la voce scegli punti e con il puntatore del mouse selezioniamo tutti i perimetri che dobbiamo campire, facendo attenzione a non tralasciare l’interno delle aperture delle porte.
-  Effettuiamo un click con il pulsante destro del mouse e dal menu di scelta rapida selezioniamo la voce ANTEPRIMA.
-  non compare nulla, significa che il tratteggio deve essere modificato nella SCALA di inserimento.
-  proviamo a portarla a 0.5 ANTEPRIMA.
-  ancora troppo grande.
-  proviamo a portarla a 0.05 ANTEPRIMA.
-  ancora troppo grande.
-  portiamola a 0.01 ANTEPRIMA
-  ecco il risultato corretto, possiamo dare l’OK.

Completiamo l’inserimento delle pavimentazioni, con  il terrazzino e con l’ingresso.
-   Cambiamo LAYER.
-   apriamo la finestra di TRATTEGGIO.
-   Vediamo  come possiamo semplificare l’inserimento, saltando: la ricerca del modello, dell’angolo di inserimento e la scala di inserimento.
-   clicchiamo direttamente sul pulsante ADOTTA PROPRIETA’.
-   autocad chiede di  SELEZIONARE TRATTEGGIO ASSOCIATO, selezioniamo il pavimento già inserito.
-   notiamo che sulla riga dei comandi vengono inserite le caratteristiche che stavamo cercando.
-   andiamo avanti selezionando i punti da riempire.
-   Effettuiamo un click con il pulsante destro del mouse e dal menu di scelta rapida selezioniamo la voce ANTEPRIMA.
-   il risultato ottenuto è esatto.

Andiamo velocemente ad analizzare, dalla finestra TRATTEGGIO, la scheda AVANZATE.
In questa scheda, l’opzione più importante è lo STILE INDIVIDUAZIONE ISOLE che può essere impostato a: normale, esterno, ignora.
Nei casi in cui siano presenti più aree una dentro l’altra, queste voci consentono di determinano le modalità di applicazione del tratteggio.Con l’opzione normale, che è quella di default, autocad campisce un’area si e una no, con ESTERNO, riempire solo l’area esterna, con IGNORA, riempie tutto.
Passiamo invece alla novità di Autocad 2004, che è rappresentata dalla terza scheda: SFUMATO.
Questa scheda da la possibilità di applicare tratteggi con vari tipi di sfumature e colori.
Partendo dall’alto, la prima opzione che incontriamo è quella del colore. Possiamo infatti scegliere se adottare sfumature ad un solo colore o a due colori . Cliccando sul pulsante rappresentato dai 3 puntini si apre la finestra SELEZIONA COLORE, costituita da tre schede di gestione: COLORE INDICE , TRUE COLOR  e TAVOLOZZE DEI COLORI , che permette di  scegliere tra tre differenti categorie di colori .
Subito sotto sono presenti 9 riquadri corrispondenti ad altrettanti tipi di sfumature selezionabili. Essi sono affiancati dalle opzioni CENTRATO e ANGOLO.
Facciamo un esempio applicando la sfumatura ad una superficie.
Selezioniamo la sfumatura ad un colore, scegliamo quindi un tipo di sfumatura  lasciando spuntata l’opzione Centrato e il valore 0 come Angolo Clicchiamo sul pulsante SCEGLI PUNTI ed infine eseguiamo gli stessi passaggi già effettuati per il tratteggio standard.

INTRODUZIONE AI LAYER

La pianta visualizzata è un disegno composto da vari elementi costruttivi, riconosciamo l’elemento muro, l’elemento pavimento, l’elemento finestra.
In un programma CAD, è di fondamentale importanza l’organizzazione razionale dei vari elementi del disegno, ciò al fine di ottenere visualizzazioni selettive degli elementi stessi e quindi un più agevole intervento in fase di creazione e di modica del disegno. In Autocad 2004 questo compito viene svolto con l’ausilio dei LAYER.

  • come possiamo notare nella barra degli strumenti LAYER, il disegno base da cui stiamo partendo si applica su di un foglio, chiamato Layer, che ha un nome e proprietà specifiche;
  • i LAYER possono essere intesi come fogli trasparenti sovrapposti uno sull’altro che messi insieme, generano il disegno finale. Ogni Layer ha un nome proprio che lo caratterizza. Ha un proprio colore di visualizzazione e un proprio tipo di linea con diverso spessore per rappresentare l’oggetto.
  • proviamo a creare dei LAYER per gestire in maniera corretta il disegno iniziato.
  • clicchiamo sull’apposita icona situata nella barra degli strumenti LAYER, si apre così la finestra Gestore proprietà LAYER (è possibile raggiungere questa finestra andando su Formato-Layer).
  • notiamo che esiste un layer di supporto che si chiama 0 , che è: di colore bianco, ha una linea continua e spessore di linea di default, pari cioè a 0.25.
  • selezioniamo NUOVO e creiamo il layer MURI.
  • associamogli il colore blu.
  • lasciamo la linea impostata come continuos.
  • modifichiamo lo spessore della linea, clicchiando sulla dicitura DEFAULT,  e quindi nella nuova finestra che compare scegliamo lo spessore di linea 0.40.
  • diamo l’OK.
  • il primo layer è stato creato con tutte le sue proprietà.
  • proseguiamo creando il layer VOLTE.
  • Clicchiamo sul pulsante nuovo.
  • digitiamo il nome volte.
  • lasciamo il colore bianco e passiamo all’associazione di una linea tratteggiata. Cliccando sulla dicitura CONTINUOS, si apre la finestra Seleziona tipo di linea.
  • clicchiamo ancora su CARICA e attendiamo che si apra la tavolozza contenente i campioni di linee.
  • scegliamo il tipo di linea NASCOSTA2, diamo l’OK e controlliamo che sia visualizzata nella proprietà del LAYER.
  • Modifichiamo adesso lo spessore di linea associamogli uno spessore di 0.15.
  • il secondo LAYER è pronto.
  • realizziamo ora il layer infissi.
  • clicchiamo su NUOVO e inseriamo il layer INFISSI.
  • Clicchiamo sulla dicitura colore, si apre la finestra relativa al colore, selezioniamo il colore CIANO.
  • il tipo di linea rimane CONTINUOS.
  • Assegniamo allo spessore di linea 0.25 millimetri.

   Andiamo avanti.

  • creiamo il LAYER terrazzo.
  • modifichiamo il colore in MAGENTA.
  • lasciamo la linea come continua.
  • Impostiamo lo spessore a di linea a 0.15 millimetri.
  • possiamo andare avanti con il layer sezione.
  • clicchiamo sul pulsante NUOVO.
  • nome del layer SEZIONE.
  • Impostiamo il colore specificandone il numero nella casella colore. Digitiamo 14.
  • lasciamo la linea come continua.
  • Impostiamo lo spessore di linea a 0.20 millimetri.
  • diamo l’ok per uscire dalla finestra.
  • a questo punto alcuni fogli da disegno o meglio i Layer sono pronti, bisogna ora sistemare ordinatamente su di essi gli oggetti del disegno, ovvero spostare in modo appropriato gli oggetti dal LAYER 0 ai nuovi Layer appositamente creati.
  • richiamiamo la finestra gestione dei LAYER.
  • alcuni disegni possono richiedere un numero elevato di layer e spesso, il loro utilizzo, rischia di rendere l’organizzazione degli oggetti assai complessa.  Andiamo ad esaminare alcune soluzioni ottimali per la loro gestione.
  • cliccando in corrispondenza dell’intestazione della colonna Nome,  autocad visualizza i layer con ordini diversi  ad esempio cliccando una volta  essi vengono ordinati dalla A alla Z Un’ulteriore clik fa eseguire l’ordinamento inverso.
  • se invece clicchiamo sull’intestazione della colonna colore, i layer vengono ordinati a partire dal colore 1, ovvero il rosso, sino ad arrivare al 255esimo colore con un ulteriore clik i colori vengono ordinati in ordine inverso, ovvero a partire dal valore più alto.
  • Per selezionare tutti i layer in una sola volta basta cliccare col pulsante destro del mouse in una zona vuota della finestra e dal menu di scelta rapida scegliere la voce seleziona tutto. Si noti come tutti i Layer risultano evidenziati con deseleziona tutto i layer vengono appunto deselezionati.
  • Attraverso la casella di riepilogo filtri è possibile impostare altri tipi di visualizzazione dei Layer. Per impostazione predefinita essa è predisposta a mostrare tutti i Layer ma è anche possibile visualizzare solo i layer che contengono oggetti e che quindi sono stati in qualche modo utilizzati, facciamo un esempio nel nostro disegno abbiamo utilizzato solo il layer 0.
  • Come si può osservare, affianco del pulsante nuovo è disponibile il pulsante elimina. Esso consente di eliminare un Layer a patto che questo non contenga oggetti grafici . E’ infatti sufficiente che un layer contenga anche un solo PUNTO, perché ne venga impedita l’eliminazione.
  • Il pulsante Corrente  serve per rendere corrente un layer diverso da quello attualmente in uso. Rendiamo corrente il layer volte.Come si può osservare la nuova impostazione viene indicata in questa apposita area.
  • il pulsante mostra dettagli elenca le caratteristiche del layer selezionato, gli altri due pulsanti riguardano le impostazioni di salvataggio e Gestione degli stati dei layer, che possono essere impostati durante lo sviluppo dei disegni.
  • a questo punto, creati i nuovi layer, non ci resta che ritornare al disegno da riordinare.

Passiamo ora alla gestione dei layer.
1. è importante ricordare che la gestione dei Layer si controlla principalmente dalle barre degli strumenti LAYER e PROPRIETA’.
2.Nella barra degli strumenti Layer viene mostrato il nome del layer corrente, nella barra PROPRIETA’sono indicati il colore, il tipo e lo spessore della linea.
3.Cliccando sulla casella di riepilogo vengono elencati tutti i layer creati in precedenza.
4.E’ sufficiente selezionare dall’elenco uno dei layer per renderlo attivo con ciò vengono resi  disponibili anche il tipo di colore, di linea e di spessore caratteristici del layer attivato.
5. rendiamo corrente il layer volte.
6. Selezioniamo il comando linea e disegniamo una linea a caso  nella piantina.
7. A questo punto rendiamo corrente il layer finestre.
8. disegniamo una linea.
9. Operiamo allo stesso modo nei layer mancanti, rendiamo attivo il layer MURI, disegniamo quindi una linea.
10.  infine rendiamo corrente il layer terrazzo, disegniamo ancora una linea.

MODIFICA PROPRIETA’

Nella lezione precedente abbiamo visto come rendere attivi alcuni layer già creati in precedenza e, a titolo di esempio, come disegnare in ciascuno di essi una linea. In questa lezione andremo invece a spostare gli oggetti disegnati inizialmente sul Layer 0 nei nuovi layer appositamente creati.
Nel layer infisso abbiamo disegnato questa linea, ora andiamo ad applicare le proprietà di detta linea alle linee che nel disegno raffigurano le finestre e le porte.
1. Per ottenere ciò, sulla barra degli strumenti standard è disponibile l’icona Applica proprietà che consente di trasferire univocamente le proprietà di una linea sorgente, alle linee di destinazione che vengono selezionate successivamente.
2. Cliccando su tale icona, possiamo osservare che nella riga di comando. Autocad chiede di selezionare l’oggetto sorgente , selezioniamo la linea disegnata con il layer infisso.
3. a questo punto possiamo notare come il puntatore del mouse cambia di aspetto, mentre il  nuovo prompt, ci chiede di selezionare l’oggetto o gli oggetti di destinazione.
4. Selezioniamo le linee e quindi confermiamo con Invio.
5. Ripetiamo l’operazione con la linea volte.
6. attiviamo il comando applica proprietà e
7. selezioniamo la linea sorgente.
8. quindi, assegniamo  le sue proprietà alle 4 linee create.
9. In Autocad, esiste un altro metodo per modificare le proprietà degli oggetti disegnati: sempre sulla barra degli strumenti standard troviamo l’icona Proprietà , cliccandoci si apre la finestra omonima che andiamo ora ad esaminare.
10.  Come si può osservare questa finestra è fluttuante e può essere posizionata in qualsiasi zona dell’area di lavoro semplicemente cliccando e trascinando dalla barra del titolo.
11.  Sotto la categoria Generale troviamo elencate alcune proprietà tra cui Layer.
12.  Come dalla barra degli strumenti Layer, anche qui è possibile rendere attivo uno dei layer disponibili semplicemente selezionandolo dalla casella di riepilogo.
13.  Clicchiamo ora con il puntatore del mouse sopra l’oggetto o gli oggetti da modificare, selezioniamo per fare un esempio il pavimento del terrazzo
14.  Esso appare tratteggiato e con il grip attivo.
15.  Selezioniamo il layer che gli vogliamo associare .
16.  Chiudiamo la finestra proprietà, quindi pigiamo il pulsante esc della tastiera.Come si può osservare, l’operazione è andata a buon fine.
17.  In Autocad 2004, la finestra proprietà  riveste una certa importanza, delle sue caratteristiche parleremo quindi anche nelle prossime lezioni.
18.  Per gestire al meglio gli oggetti nei vari layer e semplificare il lavoro, si suggerisce di creare i layer  a monte della creazione degli oggetti, ciò eviterà di dover spostare a posteriori i singoli oggetti nei layer di appartenenza.
21. Sempre nella barra degli strumenti LAYER, troviamo due strumenti per velocizzare le operazioni di modifica delle proprietà dei layer  ovvero, ATTIVA IL LAYER DELL’OGGETTO e IMPOSTAZIONI PRECEDENTI LAYER.
      Cliccando sul primo pulsante, è possibile rendere attivo il Layer desiderato semplicemente selezionando con il puntatore del mouse un oggetto già appartenente a quel Layer .Cliccando sul pulsante IMPOSTAZIONI PRECEDENTI LAYER invece, viene reso corrente il layer che era attivo prima di quello attuale.

 COMANDI GESTIONE LAYER

Abbiamo un disegno completo dove le parti che lo compongono sono state organizzate con l’ausilio dei layer. In questa lezione andiamo ad illustrare come questi Layer possono essere gestiti:
apriamo la finestra dei layer.
1.      Come si può osservare, nella finestra gestore proprietà layer sono disponibili le colonne on-off congela-scongela blocca-sblocca.
2.      Chiudendo ora la finestra possiamo notare che queste tre proprietà sono attivabili anche direttamente dalla barra degli strumenti LAYER.
3.      la lampadina indica la proprietà on\off, ovvero determina se un piano deve essere visualizzato o meno.
4.      Cliccandoci sopra possiamo osservare che la lampadina si spegne e che gli oggetti disegnati sul layer attivo non vengono più visualizzati. Proviamo sul layer muri.
5.      Se rendiamo corrente il layer spento, autocad  inoltra un messaggio di avvertimento.
6.      diamo l’ok.
7.      Attiviamo il comando linea e disegniamo una linea a caso.
8.      Si può osservare che la linea non viene visualizzata.
9.      Accendendo il layer MURI.
10.  tutti gli oggetti, compresa la linea  appena disegnata, vengono mostrati.
11.  Passiamo ora alla proprietà congela\scongela.
12.  Rendiamo corrente il layer ARREDI.
13.  Congeliamo il layer INFISSI, cliccando sull’apposito simbolo.
14.  Osserviamo che essa funziona in modo analogo alla proprietà attiva\disattiva, infatti anche in questo caso vengono nascosti gli oggetti del layer trattato.
15.  La sola differenza è che il layer non può essere reso corrente e quindi non è possibile andare ad esempio a disegnare su di esso.
16.  Facciamo una prova, cerchiamo di rendere corrente il layer congelato  come possiamo notare ciò non è consentito.
17.  Scongeliamo il piano e passiamo all’ultima proprietà.
18.  Blocca\sblocca fa si che i piani rimangano comunque visualizzati ma non sarà possibile effettuare operazioni di editing su di essi; blocchiamo il layer INFISSI.
19.  Come si può osservare, la visualizzazione degli oggetti contenuti in questo layer rimane inalterata.
20.  A questo punto è possibile continuare a disegnare sul layer corrente  o rendere corrente il layer BLOCCATO  in questo caso però, come dicevamo,  non è consentito effettuare alcuna operazione di editing.
21.  se ad esempio richiamiamo il comando cancella e selezioniamo tutta la trance del disegno possiamo notare che le finestre non vengono eliminate insieme agli altri oggetti selezionati.

CREA UNO STILE

Molto spesso nei disegni tecnici è necessario inserire delle descrizioni testuali o eventualmente delle didascalie. Per tale scopo Autocad mette a disposizione un certo numero di tipi di carattere, in inglese fonts, e un’altrettanto congruo numero di stili di testo.
Per impostazione predefinita, viene reso disponibile uno stile di testo standard che si basa sui caratteri ISO, ma Autocad ci da la possibilità di creare un infinità di stili con dimensioni ,inclinazioni, rotazioni ed effetti  diversi.
È importante quindi come prima operazione andare a creare uno stile di testo in cui salvare il tipo di carattere, la grandezza e le modifiche apportate al carattere scelto.
1.      La finestra stile di testo può essere aperta indifferentemente richiamando la voce di menu Formato-> stile di testo oppure clicchiamo sull’icona Gestione stili di testo della barra degli strumenti STILI.
2.      Nello stile chiamato standard, il font è TXT.SHX, esso non ha alcun effetto, ha larghezza pari a 1 e angolo di rotazione uguale a 0.
3.      Clicchiamo sul pulsante Nuovo e diamo il nome Prova allo stile che andiamo a creare.
4.       il nome compare al posto della scritta standard.
5.      Ora cerchiamo un nuovo font, notiamo che esistono 2 tipologie di font, una rappresentata da un’icona simile ad un compasso e l’altra rappresentata dall’icona a forma di doppia T i primi sono stili di tipo vettoriale caratteristici dell’ambiente cad  i secondi sono i caratteri del tipo tru type caratteristici dell’ambiente windows. Si osservi l’utile anteprima che mostra in dettaglio le caratteristiche di ciascun font selezionato. Per il nostro esempio scegliamo il carattere STYLUS BT  e lasciamo gli altri attributi invariati clicchiamo sul pulsante Applica ed in fine su CHIUDI.
6.      Ecco il nostro stile PROVA pronto all’uso.
7.      Per la collocazione di tutti i testi che andremo ad inserire nel disegno, abbiamo già predisposto un apposito layer, il layer  TESTI.
APPLICA UN TESTO

Ora che disponiamo di una pianta completata, dobbiamo applicare le didascalie descrittive degli ambienti: prima di tutto rendiamo corrente il layer TESTO creato in precedenza.
1.      E’ possibile attivare lo strumento testo:

  • cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti DISEGNA.
  • DISEGNA->testo->testo multilinea.
  • Digitando Testo sulla riga di comando.

2.      Il puntatore cambia aspetto e sulla riga di comando appare il nuovo messaggio :“specificare primo angolo”, individuiamo il primo punto.
3.      Leggiamo la nuova richiesta:”specificare l’angolo opposto oppure e tra parentesi seguono una serie di opzioni”, noi andiamo ad individuare il secondo punto.
4.      Si apre così la finestra FORMATTAZIONE TESTO dove si possono inserire tutti i testi e le didascalie necessari al proprio progetto.
Si può osservare come questa finestra è molto più semplice rispetto a quella delle versioni precedenti di Autocad; essa infatti si presenta divisa in due parti: una barra degli strumenti fluttuante e una finestra di testo. Nella barra sono disponibili le scelte tipiche di formattazione del testo ovvero:

  • Lo stile.
  • Il tipo di carattere.
  • La sua dimensione.
  • Gli attributi grassetto, corsivo e sottolineato.
  • Il colore del testo che corrisponde a quello impostato nel layer attivo.

Nella parte superiore della casella di testo è presente un’utile righello dove è possibile impostare i rientri di paragrafo. Essi possono essere ottenuti trascinando semplicemente gli indicatori posti in corrispondenza del margine sinistro. In modo specifico per creare un rientro della prima riga di paragrafo, basta trascinare il cursore collocato nella parte superiore del righello per creare un rientro sporgente basta trascinare il cursore inferiore per rientrare tutto il paragrafo occorre trascinare entrambi i cursori .Sul righello è possibile stabilire anche delle schede, ovvero dei punti di tabulazione, essi possono essere impostati cliccando semplicemente all’interno del righello.

Per agire con maggior precisione sugli elementi appena analizzati, è possibile operare all’interno della finestra rientri e tabulazioni. Essa può essere richiamata a video cliccando con il pulsante destro del mouse all’interno della casella di testo e selezionando, dal menu di scelta rapida, la voce rientri e tabulazioni.

5.      Scriviamo il primo testo nell’apposita area dov’è presente il cursore lampeggiante, digitiamo SCALA,diamo l’OK.
6.      Notiamo subito che la scritta inserita è troppo piccola e quindi si rende necessario modificare la proprietà altezza del testo.
7.      Per fare ciò, basta richiamare la voce di menu EDITA->OGGETTO->TESTO->MODIFICA e selezionare il testo SCALA.
8.      Si apre nuovamente la finestra FORMATTAZIONE TESTO selezioniamo il testo e modifichiamo l’altezza a 0.3 , infine confermiamo cliccando sul pulsante OK.
9.      Ora il testo è proporzionato al disegno, basta solo riposizionarlo con il comando sposta. 
10.  E’ possibile modificare le proprietà dei testi anche agendo nella finestra Proprietà Oggetti. Essa può essere richiamata cliccando sulla relativa icona della barra degli strumenti standard.
11.  Aperta la finestra, selezioniamo il testo che vogliamo modificare.
12.  Compaiono così tutte le proprietà legate al testo selezionato, esse possono essere modificate secondo le proprie esigenze.

DEFINIZIONE DI BLOCCHI

Una delle caratteristiche più interessanti di Autocad è quella che consente di archiviare parti di disegni, dettagli, simboli o interi disegni. Essi possono essere richiamati secondo necessità in qualsiasi momento.
Sappiamo che tramite l’Autocad Design Center esiste la possibilità di partire da librerie di simbolo suddivise per categorie. Apriamo la finestra  e selezioniamo a titolo di esempio la categoria abitazione->progettazione spazio.

  • Andiamo ad arredare la casa inserendo gli oggetti in una zona di appoggio, per poi collocarli nelle aree specifiche del disegno.
  • Iniziamo con l’inserimento del divano a due posti.
  • Continuiamo con la credenza.
  • Inseriamo il letto matrimoniale.
  • ed ancora il pianoforte.
  • Ecco una piantina da arredamento.
  • Possiamo inserire anche una scrivania con l’apposita sedia.
  • Passiamo al tavolo da pranzo con le sedie.
  • Notiamo inoltre una serie di accessori di contorno come il telefono, il televisore, la radio.

Prima di proseguire con l’inserimento spostiamoci  su un altro file dell’autocad design center che contiene altri oggetti di arredo, ovvero sull’HOUSE DESIGNER clicchiamo sulla voce blocchi.

  • Andiamo avanti con l’inserimento del lavabo ovale.
  • Dei suoi rubinetti.
  • Inseriamo la vasca.
  • E per concludere l’esercizio, inseriamo il wc.

In commercio esistono numerose librerie di simboli capaci di soddisfare ogni tipo di esigenza. Esse possono essere acquistate in negozi specializzati o in numerosi siti internet. Addirittura esistono diverse aziende che forniscono, attraverso il canale internet, i disegni in formato dwg degli oggetti che producono e commercializzano.
Nondimeno vedremo che è possibile trasformare i propri disegni in blocchi da archiviare in librerie personalizzate.

CREAZIONE DI BLOCCHI

Nel disegno visualizzato, possiamo notare come alcuni suoi elementi si ripetono più volte, ad esempio: le finestre le porte i sanitari. Questi elementi peraltro potrebbero essere utilizzati anche in nuovi disegni da realizzare in futuro con Autocad.
Per evitare di dover, ogni volta, ridisegnare gli stessi elementi grafici, è conveniente archiviare gli stessi in modo che possano essere richiamati in qualsiasi momento all’interno del disegno in lavorazione.

1.      Per effettuare questo tipo di catalogazione occorre in primo luogo richiamare la finestra definizione di un blocco; Essa può essere visualizzata indifferentemente:

  • richiamando la voce di menù disegna->blocco->crea.
  • cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti disegna.
  • scrivendo blocco sulla riga dei comandi.

2.      La prima operazione da compiere è quella di dare un nome al blocco, digitiamo un nome che possa ricordare il tipo di oggetto che si sta catalogando. Scriviamo "finestra 2 ante".
3.      L’operazione successiva consiste nel  selezionare gli oggetti cliccando sul pulsante Selez. Oggetti, ciò provoca la chiusura temporanea della finestra selezioniamo ora gli oggetti creando attorno ad essi un rettangolo di selezione diamo l’invio per confermare la selezione.
4.      si torna così nella finestra definizione di un blocco.
5.      Autocad ci avvisa che ha selezionato un certo numero di oggetti.
6.      Occorre ora specificare il punto base, ovvero il punto che farà da perno per gli inserimenti successivi.
7.      Selezioniamo il punto finale della linea che indica l’apertura dell’anta. Le tre opzioni posizionate sotto selezione oggetti ci indicano se vogliamo mantenere gli oggetti di origine distaccati tra di loro, o se vogliamo convertire gli stessi in blocco, oppure se vogliamo eliminarli dalla visualizzazione fino al prossimo inserimento.Lasciamo selezionata l’opzione di default CONVERTI IN BLOCCO.
8.      l’opzione Icona in anteprima è utile per visualizzare una schermata preliminare del blocco creato.
9.      È importante inoltre specificare l’unità di inserimento che di regola deve essere uguale all’unità impostata per il disegno. Essa può anche rimanere senza unità. 
10.  E’ anche possibile inserire una breve descrizione del blocco che si sta creando per una più immediata individuazione.
11.  Diamo l’OK.
12.  verifichiamo che l’oggetto originale possa essere selezionato come un unico oggetto e che abbia un grip in corrispondenza del punto base scelto in fase di creazione del blocco finestra a due ante.
13.  Facciamo un’altra prova, trasformiamo in blocco l’oggetto porta.
14.  Clicchiamo sul pulsante crea blocco della barra degli strumenti edita.
15.  Specifichiamo il nome “porta 80x210”.
16.  Selezioniamo gli oggetti.
17.  Specifichiamo il punto di inserimento.
18.  Lasciamo attivate le voci converti in blocco,  e crea icona della geometria del blocco.
19.  Diamo l’OK per confermare l’operazione.
20.  Clicchiamo sopra l’oggetto per verificare la sua trasformazione in blocco.
21.  Ora basta sostituire tutte le finestre e le porte con i blocchi appena creati.

MODIFICA BLOCCO

Le finestre disegnate sono state trasformate in un unico blocco, l’utilità principale di questo modo di operare, deriva dal fatto che modificando una di esse tutta le altre vengono aggiornate. Facciamo un esempio.
1.      Prima di tutto occorre inserire il blocco, quindi  richiamiamo la voce di menu inserisci->blocco selezioniamo il nome del blocco che vogliamo inserire, nel nostro caso “finestra a due ante”, manteniamo attivata la funzione che determina il punto d’inserimento specificato sullo schermo, lasciamo l’oggetto nella scala in cui è stato creato, lasciamolo non ruotato,diamo l’ok.
2.      Al prompt che chiede di specificare il punto di inserimento, clicchiamo un punto a caso nell’area di lavoro.
3.      Con gli zoom avviciniamoci alla finestra.
4.      prima di apportare le modifiche è indispensabile esplodere il blocco affinché esso ritorni nelle sue componenti di origine.
5.      Il comando esplodi può essere richiamato:

  • Cliccando sull’apposita icona della barra degli strumenti  EDITA.
  • digitandolo da tastiera.
  • richiamando la voce di menu edita->esplodi.

6.      AutoCad chiede di selezionare l’oggetto da esplodere, selezioniamo la finestra e diamo invio, a questo punto la finestra è nuovamente costituta da più oggetti.
7.      Apportiamo alcune modifiche, per esempio aggiungiamo una linea che indichi il vetro, con il comando copia a 0,02.
8.      Possiamo cambiare il colore delle proiezioni delle aperture, associamogli il colore rosso.
9.      Ricreiamoci il blocco.
10.  Ritorniamo nella finestra di definizione del blocco. Selezioniamo il nome assegnato in precedenza.
11.  Selezioniamo gli oggetti.
12.  Specifichiamo lo stesso punto base. E’ importante mantenere lo stesso punto base per non far spostare gli oggetti già posizionati nel disegno.
13.  selezioniamo l’opzione elimina, diamo l’ok.
14.  alla richiesta di Autocad di RIDEFINIRE IL BLOCCO confermiamo la sostituzione del blocco modificato.
15.  Spostiamoci con gli zoom per verificare il risultato.
16.  Si noti come tutte le finestre sono state automaticamente aggiornate.

MBLOCCO

Nelle lezioni precedenti abbiamo parlato della possibilità di creare una libreria di oggetti personali, disegnati ogni volta su file diversi.
Il blocco finestra a due ante è un blocco che ci conviene archiviare. Ciò è possibile attraverso l’esportazione, vediamo come:
1.      scriviamo mblocco sulla riga di comando, diamo invio per aprire la finestra scrivi blocco.
2.      analizziamo le varie opzioni per definire gli oggetti che andremo ad esportare: partiamo dalla voce OGGETTI ovvero dall’ultima selezionata , questa voce crea un’archiviazione del blocco seguendo le stesse procedure che abbiamo visto nella lezione relativa alla creazione dei blocchi. L’unica differenza è che il blocco viene salvato seguendo un percorso che dovremo andare a specificare nell’apposita voce Nome e percorso del file.
3.      disegno intero, selezionando questa opzione notiamo che i riquadri punto base e oggetti si disattivano, con essa tutti gli elementi grafici e testuali presenti nel disegno vengono esportati.
4.      Con origine blocco, possiamo scegliere un blocco già esistente, questo è il nostro caso. Selezioniamo il blocco da esportare  “finestra a due ante”.
5.      come nome del file comparirà automaticamente il nome del file creato in precedenza.
6.      Ora dobbiamo esportare il blocco su un percorso su disco ben preciso, qui vediamo descritto un percorso, noi però andiamo a modificarlo cliccando sui puntini e cercando la cartella libreria che abbiamo preparato appositamente per l’archiviazione degli oggetti  diamo l’ok.
7.      Lasciamo l’unità di inserimento com’è impostata per default, diamo l’ok.
8.      L’oggetto finestra è stato archiviato ed è pronto per essere inserito in altri disegni.
9.      La libreria potrà essere personalizzata e arricchita anche successivamente a seconda delle proprie esigenze.

FILE BLOCCO

Se Durante la creazione di un disegno si ha la necessità di inserire in esso alcuni elementi grafici già archiviati in precedenza è possibile ricorre al comando inserisci.
1.      La sua finestra può essere visualizzata richiamando la voce di menu inserisci->blocco, clicchiamo ora sul pulsante sfoglia e cerchiamo il file finestra a due ante, effettuiamo la ricerca seguendo il percorso della cartella libreria, ovvero quello della cartella dove in precedenza avevamo archiviato l’oggetto clicchiamo su apri.
2.      Ritornati alla finestra inserisci verifichiamo che il nome del blocco sia quello giusto, lasciamo le altre opzioni così come sono impostate  ed infine diamo l’ok.
3.      Modifichiamo il fattore di scala dell’oggetto inserito, portandolo a 50.
4.      Adesso basta posizionare opportunamente il blocco inserito e andare avanti con il disegno.

Ricordiamo che l’inserimento del blocco, poteva avvenire anche attraverso l’Autocad-design-center.
1.      apriamo la finestra.
2.      sulla parte sinistra ricerchiamo la cartella libreria.
3.      selezioniamo il file finestra a due ante, e trasciniamo il blocco nell’area di lavoro.
 Queste due modalità di inserimento sono sempre valide e possono essere utilizzate contemporaneamente
CREAZIONE DEGLI ATTRIBUTI

Andiamo ora a creare gli attributi per la compilazione dei 3 dati tipo che posso comparire su un cartiglio.

  1. Notiamo che la prima operazione da eseguire è il disegno degli oggetti che andranno a comporre il blocco. Essi sono rappresentati in magenta.
  2. segue l’inserimento dei testi , che come possiamo osservare sono inseriti in blu.
  3. solo a questo punto conviene inserire gli attributi.
  4. Rendiamo corrente il Layer ATTRIBUTO.
  5. richiamiamo la voce di menu Disegna -> blocco –> attributo.
  6. Si apre la finestra Definizione attributo,
  7. iniziamo a compilare le voci che troviamo sulla destra:
  8. ETICHETTA:
  9. l’etichetta di solito ha la stessa didascalia del dato che stiamo compilando, scriviamo quindi NOME.
  10. Senza dare invio, passiamo direttamente sulla riga del MESSAGGIO.
  11. Il messaggio è quello che compare scritto sulla riga dei comandi, quindi deve essere il più chiaro possibile. Esso, a differenza dell’ETICHETTA, consente anche l’uso degli spazi e dei simboli.
  12. Digitiamo:”inserire nome del disegnatore”.
  13. Scorriamo ora alla riga successiva: VALORE.
  14. Il valore non deve essere obbligatoriamente compilato, può anche essere lasciato in bianco.Nel caso si decida di compilarlo, questo assumerà il valore definito di default, ovvero quello che può essere cambiato in fase di inserimento del blocco.
  15. Digitiamo MARIO.
  16. A questo punto passiamo alle OPZIONI DEL TESTO.
  17. Lasciamo la giustificazione a sinistra,
  18. verifichiamo che lo stile di testo sia quello che abbiamo creato in precedenza: ATTRIBUTO.
  19. modifichiamo l’altezza del testo portandola a 2.
  20. non diamo MAI l’invio altrimenti la finestra verrà chiusa prima di aver terminato la creazione dell’attributo.
  21. manteniamo la rotazione a 0 e passiamo alla voce PUNTO DI INSERIMENTO.
  22. clicchiamo sul pulsante SELEZIONA PUNTO.
  23. la finestra definizione dell’attributo si chiude momentaneamente.
  24. Col puntatore clicchiamo un punto vicino alla voce NOME:
  25. si riapre automaticamente la finestra.
  26. a questo punto l’attributo è completo, ad esso si potrebbero assegnare delle modalità particolari.
  27. diamo direttamente l’ok.

il primo attributo è stato creato, non resta che ripetere l’operazione per le due voci successive:
Richiamiamo la voce di menu  disegna->blocco->attributo OPPURE, per velocizzare l’operazione, attiviamo il comando COPIA.

  1. autocad chiede di selezionare l’oggetto: selezioniamo l’attributo NOME.
  2. alla richiesta di selezionare il punto base, selezioniamo un punto vicino ai due punti.
  3. per il secondo punto clicchiamo vicino ai due punti dalla voce COGNOME.
  4. ora non resta che MODIFICARE le proprietà dell’attributo.
  5. Richiamiamo la voce di menu EDITA->oggetto->testo->modifica.
  6. Autocad chiede di “selezionare l’oggetto di annotazione”.
  7. selezioniamo l’attributo copiato.
  8. si apre la finestra EDITA DEFINIZIONE, dove è possibile modificare l’ETICHETTA..
  9. scriviamo quindi COGNOME.
  10. modifichiamo il MESSAGGIO.
  11. inseriamo il COGNOME del disegnatore.
  12. adesso cambiamo il valore, che qui viene chiamato DEFAULT.
  13. digitiamo ROSSI.
  14. diamo l’ok.
  15. ripetiamo l’operazione per INDIRIZZO.
  16. attiviamo il comando copia per copiare uno dei due attributi.
  17. Adesso richiamiamo la voce di menu edita->oggetto->testo->modifica.
  18. Selezioniamo l’attributo da modificare.
  19. compiliamo la nuova definizione.
  20. su etichetta scriviamo, INDIRIZZO.
  21. su messaggio scriviamo, inserire indirizzo del disegnatore.
  22. su default lasciamo vuoto.
  23. diamo l’ok per completare l’operazione.

 

Ultimato la creazione degli oggetti, non ci resta che unirli in un blocco per rendere attivi gli attributi.

  1. attiviamo il comando crea blocco.
  2. compiliamo tutti i dati.
  3. nome: prova cartiglio.
  4. seleziona oggetti: selezioniamo tutti gli oggetti.
  5. seleziona punto: selezioniamo il punto in basso a destra.
  6. attiviamo la voce ELIMINA.
  7. diamo l’ok per concludere l’operazione.

            il blocco è stato memorizzato all’interno del file, in qualsiasi momento sarà possibile richiamarlo sia nel disegno attualmente in lavorazione che in altri disegni.

Proviamo ad inserirlo:

  1. attiviamo il comando INSERISCI BLOCCO.
  2. nella voce nome compare PROVA CARTIGLIO.
  3. diamo l’ok.
  4. specifichiamo ora un punto di inserimento.
  5. leggiamo sulla riga dei comandi che autocad chiede la compilazione dei dati.
  6. diamo 3 invii per completare l’operazione.

 

STILE DI QUOTA

Nella maggior parte dei disegni tecnici sono presenti le quotature, ovvero degli utili riferimenti alle dimensioni degli elementi grafici che costituiscno il disegno finale. Per tale scopo Autocad dispone di numerosi stili di quota che possono essere applicati facilmente agli elementi grafici disegnati.

Per default esiste già uno stile di quota standard che si basa sugli stili ISO, ma autocad permette di creare un infinità di stili con caratteristiche geometriche e forme diverse.
È importante quindi come prima operazione, creare uno stile di quota in cui vengono salvate le modifiche apportate al carattere della quota scelta.
1.      Prima di proseguire andiamo a visualizzare la barra degli strumenti QUOTATURE. Ciò si ottiene richiamando la voce di menu visualizza->barre degli strumenti.
2.      posizioniamola sulla parte bassa della finestra principale.
3.      verifichiamo che nella casella di riepilogo sia disponibile lo stile ISO 25.
4.      E’ possibile visualizzare la finestra gestione stili di quota indifferentemente:

  • Richiamando la voce di menu FORMATO->STILI DI QUOTA.
  • Scrivendo Ddim nella riga di comando.
  • cliccando sulla relativa icona della barra degli strumenti STILI.

5.      Nella finestra visualizzata ritroviamo lo stile ISO 25, che fa riferimento per l’appunto agli standard ISO europei. Di esso viene fornita un’utile anteprima nella parte centrale della finestra.
.
6.      Per creare uno stile personale, basta cliccare sul pulsante  NUOVO e quindi andare ad operare nella nuova finestra visualizzata.
7.      Diamo il nuovo nome, STILE 1.
8.      Partiamo dallo stile ISO 25, ed applichiamolo a tutte le quote.
9.      clicchiamo sul pulsante CONTINUA.
10.  Si apre la finestra NUOVO STILE DI QUOTA, composta da ben 6 cartelle nelle quali andremo a modificare i parametri della quota. La finestra anteprima ci mostra il risultato delle modifiche man mano che queste vengono effettuate.
11.  La prima scheda, Linee e frecce,serve per ordinare le geometrie delle frecce, delle linee di quota e quelle di estensione.
12.  Il colore e lo spessore delle linee generalmente vanno lasciate da blocco, il primo valore che modifichiamo è la  spaziatura linea base portiamola a 7.
13.  Sopprimi linea di quota 1 e linea di quota 2consentono di eliminare il primo segmento o il secondo, che sono stati creati rispetto al testo della quota, manteniamo le caselle deselezionate.
14.  Nella finestrella inferiore lasciamo inalterate le prime due varianti, non cambiamo l’estensione oltre la linea di quota aumentiamo l’offset dall’origine, portiamolo a 1, diamo invio e verifichiamo in anteprima il risultato.
15.   lasciamo deselezionate le caselle per sopprimere la I e la II linea di estensione.
16.  Scegliamo ora le punte delle frecce, sul menù a comparsa sono elencate tutte quelle a disposizione, selezioniamo quella chiusa vuota.
17.  Scegliamo il punto per la direttrice.
18.  lasciamo il valore delle dimensioni come stabilito per default.
19.  non modifichiamo la dimensione del simbolo del centro dei cerchi.
20.  Cambiamo scheda, passiamo al testo:
21.   la prima operazione è definire lo stile di testo, per default troviamo quello standard, ma cliccando sulla freccia possiamo selezionare lo stile di testo creato in precedenza per le didascalie.  Cliccando nel pulsante affianco è possibile andare a creare un altro stile secondo le procedure già descritte nella lezione crea stile di testo, scegliamo lo stile casa.
22.  L’anteprima ci mostra la quota modificata.
23.  Manteniamo il colore da blocco, e l’H a 2.5.
24.  Si osservi nel riquadro di anteprima l’effetto del segno di spunta sull’opzione disegna cornice attorno al testo. Deselezioniamo tale voce
25.  Andiamo a verificare il posizionamento del testo rispetto la linea di quota che per default è già collocata sopra.
26.  Diamo uno sguardo alle variabili  scegliamo la posizione centrato, controlliamo l’anteprima.
27.  verifichiamo le posizioni orizzontali.
28.  Optiamo per la posizione iniziale centrato.
29.  L’Offset dalla linea di quota, indica la distanza del testo, dalle linee di quota, lasciamola inalterata.
30.  Per finire controlliamo l’allineamento del testo rispetto le linee di quota, orizzontale allineato con la linea di quota standard ISO.
31.  Manteniamo l’allineamento con la linea di quota.
32.  Cambiamo cartella, selezioniamo adatta: leggiamo il messaggio di Autocad cad per capire a cosa servono le opzioni di questo foglio”se lo spazio non è sufficiente per inserire testo e frecce all’interno delle linee di estenzione, la prima cosa da spostare all’esterno è:”
33.  selezioniamo quindi l’ultima opzione “mantieni testo sempre tra le linee di estenzione”.
34.  lasciamo deselezionata la casella “sopprimi le frecce se non si adattano alle linee di estenzione”.
35.  Continuiamo a leggere il secondo messaggio “se il testo non è in posizione di default, posizionarlo:”, selezioniamo la seconda opzione.
36.  Per quanto  riguarda la regolazione, lasciamo tutto così com’è .
37.  Nella sezione scala per le lavorazioni di quota. Lasciamo selezionata la prima voce che definisce univocità tra la scala di disegno e la scala della quota.
38.  Proseguiamo con la cartella unità primariee andiamo a definire l’unità base di misura , manteniamo quella decimale.
39.  La precisione, indica le cifre da visualizzare dopo la virgola, impostiamole a 2.
40.  Manteniamo il tipo di separatore che per default è la , (virgola).
41.  L’arrotondamento serve per definire il passo di precisione ad esempio se scriviamo 1 e diamo invio Possiamo osservare che le cifre vengono arrotondate per difetto o per eccesso sino all’unità  riportiamo a 0 il valore per mantenere una quotatura realistica.
42.  Prefisso e suffisso servono per inserire un qualsiasi testo o simbolo prima o dopo il testo della quota.
43.  Il fattore di scala impostato ad 1 serve per variare l‘unità di misura in millimetri, centimetri, metri rispetto alla scala del disegno, ad esempio portiamo a 10 la scala e controlliamo il risultato in anteprima annulliamo l’operazione.
44.  La soppressione degli zeri si riferisce a cifre con la virgola le quali presentano un grado di precisione che può implicare cifre che possono contenere 0 prima e/o dopo la virgola, possiamo quindi decidere di eliminare lo 0 iniziale o finale. 
45.  Anche per la quotatura degli angoli possiamo decidere il tipo di unità da utilizzare e il grado di precisione.
46.  Lasciamo i valori così come sono, non occorre quindi selezionare la soppressione degli zeri.
47.  La cartella che segue unità alternative viene utilizzata solo nel caso si voglia quotare un disegno in due modi differenti , proviamo a sperimentare ciò rendendo attiva la finestra e mettendo un segno di spunta sulla voce unità alternative. Dall’anteprima si può osservare che il disegno risulta quotato con due diversi stili.
48.   Togliamo questo segno di spunta e passiamo alla scheda successiva, Tolleranze.
49.  Le opzioni contenute in questa scheda assumono una certa importanza soprattutto se si sta quotando un disegno meccanico dove è spesso necessario tener conto di questi fattori.
50.  Per default troviamo impostato nessuna tolleranza. Cliccando sulla casella di riepilogo troviamo altri metodi di tolleranza che gli esperti riconosceranno senza problemi.
51.  A questo punto possiamo dire che lo stile di quota è stato impostato, diamo quindi l’OK.
52.  ultimiamo l’operazione impostando come corrente lo stile di quota creato.
53.  Chiudiamo infine la finestra.
APPLICA QUOTA

Nella realizzazione di un disegno tecnico, la fase finale è in genere riservata alla quotatura degli oggetti. Nella lezione precedente abbiamo visto come creare uno stile di quota, ora vedremo come applicare una quota e come poterla modificare:
1.      prima di tutto rendiamo corrente il layer quote in modo da inserire tutte le quote su un unico foglio di lavoro. Questo argomento è stato trattato nella lezione relativa alla gestione dei layer.
2.      Nella barra dei menu è presente la voce Quotatura.
3.      Cliccando su di essa possiamo osservare che sono presenti un discreto numero di tipi di quotature.
4.      Per operare con le quote, si rivela di utilizzo più pratico e veloce l’uso  della barra degli strumenti quote. Le icone in essa contenute, oltretutto, rendono più intuitiva la scelte delle quote che si vanno ad applicare.
5.      Nella barra oltre ai diversi tipi di quote sono presenti anche una casella di riepilogo che consente di selezionare gli stili di quote disponibili, e il pulsante per richiamare la finestra gestione stili di quota.

6.      Iniziamo a quotare.
7.      Clicchiamo sull’icona quota lineare, selezioniamo le due estremità del segmento che dobbiamo quotare, con l’ausilio dello SNAP fine.
8.      posizioniamo la quota trascinandola con il puntatore del mouse oppure digitando un valore sulla riga di comando.
9.      allo stesso modo, applichiamo altre quote.
10.  spostiamoci sugli oggetti geometrici, per vedere più facilmente l’applicazione di alcune quote.
11.  I primi comandi servono per quotare distanze in linea retta.
12.  quota lineare, consente di quotare nelle direzioni parallele agli assi x e y.
13.  quota allineata, misura distanze inclinate.
14.  quota coordinata serve per la specifica di un punto, in x o in y.
15.   le tre che seguono servono per quotare raggi Diametri e angoli.
16.  proviamo raggio.
17.  compare il valore con la R davanti.
18.  proviamo diametro.
19.  compare il valore con FI davanti.
20.  segue la quotatura degli angoli.
21.  la quotatura rapida riesce a comprendere, in modo automatico, se deve quotare una linea o un cerchio.
22.  se selezioniamo ad esempio il cerchio, viene restituito il valore del raggio.
23.  riattiviamola e selezioniamo le due linee inclinate tra di loro.
24.  la quota da linea base può essere utile per creare una quotatura da un punto 0.
25.  prima di attivarla spostiamoci sulla piantina.
26.  attiviamo il comando.
27.  autocad chiede di selezionare la QUOTA BASE, selezioniamo la quota in alto.
28.  adesso chiede l’origine della seconda linea di estensione clicchiamo quindi sui punti successivi.
29.  esiste una quotatura progressiva che autocad chiama QUOTATURA CONTINUA. Essa può essere richiamata cliccando su questa icona.
30.  andiamo avanti con la descrizione.
31.  comando direttrice.
32.  specifichiamo il primo punto che serve per posizionare la freccia.
33.  specifichiamo il secondo punto.
34.  e il terzo punto.
35.  alla richiesta di specificare la larghezza del testo, diamo INVIO.
36.  a questo punto non ci resta che introdurre il commento :
37.  digitiamo “ finestra a due ante”.
38.  diamo un doppio invio per vedere il risultato finale.
39.  segue una quotatura particolare, per disegni meccanici che prevede l’inserimento di tolleranze.
40.  segue ancora il segno per indicare il posizionamento dei centri di cerchi e degli archi .
41.  e per finire troviamo 3 comandi che servono, non più per l’inserimento delle quote, ma per modificare alcune caratteristiche delle quote già inserite.
42.  attiviamo per esempio MODIFICA quota.
43.  basta leggere i testi delle opzioni per capire gli effetti che saranno applicati alle quote: RUOTA OBLIQUA.
44.  usciamo dal comando.
45.  per finire ritroviamo il comando STILE DI QUOTA che apre la finestra in cui è possibile realizzare un nuovo stile di quota, o andare a modificare i parametri dello stile di quota in uso.

MODIFICA QUOTA

Per modificare una quota inserita nel disegno sono disponibili diverse opzioni:
1.      Se la modifica da apportare è generale allo stile di quota la soluzione è di aprire la finestra di Gestione stili di quota seguendo il percorso formato->stile di quota o attraverso l’icona relativa.
2.      a questo punto occorre verificare che lo stile corrente sia quello che effettivamente si vuole modificare.
3.      clicchiamo su modifica.
4.      cambiamo uno dei parametri ad esempio le dimensioni del testo.
5.      portiamo il valore a 2 diamo l’OK e chiudiamo la finestra.
6.      Tutte le quote vengono aggiornate.
7.      Se la modifica è invece relativa ad una singola quota, si può agire nella finestra proprietà.
8.      Modifichiamo uno dei parametri , ad esempio modifichiamo l’altezza del testo impostandola a 3.
9.      modifichiamo il contenuto del testo arrotondando la cifra.
10.  clicchiamo dentro l’area di lavoro, la quota viene aggiornata.
11.  Utilizzando lo strumento applica proprietà possiamo assegnare questo stile di quota anche alle altre presenti nel disegno.

 

Fonte: http://www.archelab.it/SSRM/files/Guida%20Abstract.doc

autore : Prof. Arch. Massimo Gasperini

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
dsa - CORSO DI LAUREA IN RESTAURO ARCHITETTONICO
Il disegno assistito dal computer per il rilievo e il restauro di architettura
Workshop diapprofondimento(25 ore – 3 crediti formativi universitari)
A.A. 2004-2005
Prof. Arch. Massimo Gasperini

 

 

 

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