Cuscinetti

 


 

Cuscinetti

 

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Cuscinetti

 

Supporti volventi

 

I supporti sono un elemento intermedio, tra gli organi in moto relativo, atti a ridurre l’attrito, presente nelle coppie cinematiche.

I supporti volventi sono di diversi tipi, ognuno dei quali è costruito per reggere determinati carichi: vengono scelti sul catalogo in base al carico: non progettati. Qualsiasi tipo di macchina necessità l’utilizzo di cuscinetti, e nell’attività di analisi e progettazione è molto importante poter effettuare una scelta corretta e veloce di questi.

 In ambito ISO è stata studiata una procedura che agevola questa scelta in funzione del carico da applicare sul cuscinetto: radiale e/o assiale, statico o dinamico.

 

 

 

 

Gli elementi costituenti la coppia cinematica sono separati da cuscinetti volventi  che possono essere:

- a sfera

- a rullo

Essendo le superfici di contatto molto piccole, questo comporta che siano applicate pressioni di contatto notevoli. Bisogna quindi utilizzare materiali resistenti per realizzare gli anelli che compongono i supporti volventi.

 

 

 

 

Caratteristiche

 

Dati propri del cuscinetto sono:                                                                                

C          =          coefficiente di carico dinamico (in N) per una durata base di 106 cicli                                   =            carico radiale con cui si ha una probabilità di resistenza del 90%     

C0         =          coefficiente di carico statico (in N)                                                                                      =            carico radiale che non deve essere superato a macchina ferma per                                                    evitare deformazioni permanenti

 

Sperimentalmente, detto P il carico agente sul cuscinetto, sussiste la relazione        

            Pe n = cost = Ce 106

e = 3     per corpi volventi sferici;                    e = 10/3           negli altri casi

n = durata di base in cicli

Esempio:

Se il carico agente su un cuscinetto a sfere è             P=C/2              sarà

(C/2) e n’ = C e n             è        n’ = 8n

 

Se durante la vita del cuscinetto agiscono più carichi, ad esempio P1 per n1 cicli, P2 per n2 cicli e così via, si può definire un carico equivalente tale che

Peq e (n1+ n2+ …+nn) = P1 e n1+ P2 e n2+…+ Pn e nn         (*)

 

Ce n= Peq e (n1+ n2+ …+nn)

 

 

Principali tipi di cuscinetti

 

Classificazione:

  • Riferita alla geometria dei corpi volventi
              • Cuscinetti a rulli

              • Cuscinetti a sfera

              • Cuscinetti a rullini

  • Riferita all’angolo formato dalla retta passante per i punti di contatto tra corpo volvente e piste di rotolamento con l’asse del cuscinetto

              • Cuscinetti radiali

              • Cuscinetti obliqui

              • Cuscinetti assiali

  • I cuscinetti possono essere classificati anche in
    • Rigidi
      • Non consentono alcun disallineamento
    • Orientabili
      • Consentono un certo disallineamento dell’anello interno rispetto a quello esterno

 

Cuscinetti radiali a sfere

I più comuni, hanno una struttura molto semplice, non sono scomponibili e sono adatti ad una vasta gamma di applicazioni. Sopportano oltre ai carichi radiali anche carichi assiali.

 

Cuscinetti obliqui a sfere

Ad una corona di sfere possono reggere carichi assiali molto elevati, agenti però solo in un verso. Da soli non possono sopportare un puro carico radiale, quindi sono sempre montati in coppia, montati opposti ( a O o ad X ). Queste soluzioni possono essere integrate anche in un unico cuscinetto.

 

Cuscinetti orientabili a sfere

Generalmente sono costituiti da due corone di sfere, sono perciò in grado di compensare errori di disallineamento eventualmente presenti: la capacità di carico radiale risulta leggermente penalizzata.

 

Cuscinetti a rulli cilindrici, conici e a botte, cuscinetti a rullini

Differenza con i cuscinetti visti fin qui è che questi presentano una superficie di contatto del supporto volvente rispetto al contatto puntiforme dei cuscinetti a sfere.

Per carichi assiali non si possono utilizzare i cuscinetti a rulli. Dovrebbero lavorare sui bordi che guidano il rullo!  

 

I cuscinetti a rulli conici hanno sull'anello interno e su quello esterno piste coniche, tra le quali rotolano rulli anch'essi conici. La forma costruttiva dei cuscinetti a rulli conici li rende particolarmente adatti a reggere carichi combinati radio assiali. La capacità di carico assiale di questi cuscinetti è in gran parte determinata dall'angolo di contatto a, che corrisponde all'inclinazione della pista dell'anello esterno. Tanto più grande è tale angolo tanto maggiore è la capacità di carico assiale.

Cuscinetti a rulli conici, come quelli obliqui sono montati a coppie contrapposte, possono sopportare elevati carichi radiali-assiali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se proprio occorre usare un cuscinetto a rulli per un vincolo tipo cerniera bisognerà scindere le funzioni radiale e di reggispinta.

Rulli cilindrici sono adatti per elevati carichi radiali.

Rullini hanno un minor ingombro, e l’anello interno può essere ricavato sull’albero destinato al montaggio.

 

 

Cuscinetti assiali

Sono a sfere o a rulli, reggono solo carichi assiali.

Sono costruiti a semplice o doppio effetto:

  • semplice effetto
    • sopporta carichi assiali solo in un verso
  • doppio effetto
    • sopporta carichi assiali agenti su entrambi i versi.

 

L’albero deve essere sempre vincolato isostaticamente e si deforma per effetto dei carichi è l’asse dell’anello tende ad inclinarsi di a (disassamento). I valori consentiti cambiano a seconda del tipo di cuscinetto

  • radiali  rigidi a 1 corona di sfere   a < 10’
  • a rulli conici          a = 0

altrimenti il cuscinetto trasmette anche il Mf che agisce sull’albero (e con forze grandi perché braccio piccolo!!)

  • a botte      a < 2°
  • orientabili a sfere a < 3°
  • orientabili a rulli   a qualsiasi è il disallineamento non ha effetto.

 

Nel vincolare l’albero si può cercare di dare la spinta assiale al cuscinetto che sopporta il minor carico radiale è i cuscinetti possono avere le stesse dimensioni è si può ottenere la cassa con 1 lavorazione è la coassialità è assicurata. In altri casi può esserci risparmio nell’avere un cuscinetto più grande nella cerniera e uno più piccolo nel carrello.

 

 

 

Fonti

Testi:

  • “Meccanica Applicata” – T. Raparelli – C. Ferraresi
  • Materiale didattico trovato in internet - F. Cosmi – Docente dell’Università di Trieste

Immagini

  • tutte le immagini sono state scaricate dal sito della SFK www.skf.com – www.skf.it

 

Fonte: estratto - citazione da http://xoomer.virgilio.it/amicac/Tesina_Cuscinetti.doc

Sito web da visitare: http://xoomer.virgilio.it/amicac/

Autore del testo: Micacchi Valerio

Parola chiave google : Cuscinetti tipo file : doc

 

Cuscinetti volventi
II cuscinetto volvente, detto anche cuscinetto a rotolamento o semplicemente cuscinetto, è un elemento posizionato fra perno e sopporto, nel quale il movimento relativo tra parte rotante e parte fissa viene facilitato
dall'interposizione di elementi rotanti (sfere, rulli cilindrici, rulli conici o a botte).
Rispetto ai cuscinetti lisci si ottiene la trasformazione dell'attrito radente o di strisciamento tra superfici.

 

I cuscinetti radiali rigidi a sfere ad una corona trasmettono carichi radiali ed assiali e sono adatti per velocità elevate. Grazie alle loro molteplici possibilità applicative ed alla loro economicità, il cuscinetto radiale rigido a sfere è il tipo di cuscinetto più frequentemente impiegato. L´adattabilità angolare dei cuscinetti radiali rigidi a sfere è modesta.

I cuscinetti radiali rigidi a sfere schermati non richiedono manutenzione e consentono la realizzazione di costruzioni semplici.

 

I Cuscinetti Obliqui vengono montati a coppie con disposizione ad O (a sinistra) oppure a X (a destra).

Se il carico obliquo è alto e non si vuole montare anche un cuscinetto assiale (cusc. Reggispinta), è possibile utilizzare cuscinetti obliqui a sfere (fìg. 4.121) o cuscinetti a rulli conici  (fìg. 4.122),  particolarmente adatti a sopportare carichi misti.

Questi cuscinetti debbono essere montati in coppia ed avere la possibilità di registrazione del gioco assiale.

Cuscinetti a rullini - Si tratta di cuscinetti con ingombro radiale contenuto con rulli cilindrici molto lunghi rispetto al diametro; hanno una capacità di carico molto grande (fìg. 4.123).

 

Fig. 4.122. - Esempio di dispositivo per la registrazione del gioco dei Cuscinetti a rulli conici montati a X.

 

Per ridurre ulteriormente  lo spazio si può l'eliminare l'anello interno di questi cuscinetti, realizzando la pista di rotolamento dei rullini direttamente sull'albero.

In certi casi si ricorre addirittura alle sole gabbie portanti i rullini, eliminando anche l'anello esterno. Queste applicazioni richiedono un adeguato indurimento superficiale ed accurata rettifica delle piste sull'albero e nell'alloggiamento, con rugosità Ra £ 0,2 mm.

I cuscinetti radiali a rullini non hanno capacità di carico assiale; in questo caso si utilizzano altri tipi di cuscinetti a rullini adatti a sopportare carichi esclusivamente assiali.  Vdmcm I 33

 

1 - Applicazione Cuscinetti a rulli conici

 

Applicazione 1 ad X

Applicazione 2 ad O

 

 

 

 

 

TAB. 4.24 - GOLE DI SCARICO (SKF)

 

 

2 - Applicazione di cuscinetto a rullini.

 

 

 

Raccordo del cuscinetto

 r o r1

Gola

ba

ha

rc

1,5

2

0,2

1,3

2

2,4

0,3

1,5

2,5

3,2

0,4

2

3

4

0,5

2,5

3,5

4

0,5

2,5

4

4,7

0,5

3

5

5,9

0,5

4

6

7,4

0,6

5

8

8,6

0,6

6

10

10

0,6

7

 

 

 

 

CONSIDERAZIONI DI MONTAGGIO

Esempio di registrazione gioco di Cuscinetti a Rulli Conici montati ad X. Applicazione - 1 -

 

1° Montare i cuscinetti a rulli sull’albero con la disposizione indicata ad X. Fare rif. alle tabelle del costruttore per la tolleranza che deve avere l’albero.

Notare che l’anello esterno di tali cuscinetti NON è fisso con gli altri componenti, ma smontabile; se il montaggio fosse verticale, potrebbe essere necessario posizionare prima l’anello esterno sulla flangia fissa di dx, poi inserire l’albero con i soli anelli interni comprensivi delle gabbie con i rulli conici. Dopo si potrà inserire il secondo anello esterno del cuscinetto di sx.

2° Posizionare sul Supporto la Flangia di DX con la guarnizione già nella sua sede. Stringere le viti di fissaggio della Flangia.

Montare la Flangia di sx con la Ghiera di bloccaggio già inserita nella parte filettata-albero, in modalità lenta, ovvero molto a sx rispetto la Flangia stessa.

3° Procedere alla regolazione del gioco (annullamento) e poi alla determinazione del precarico necessario in funzione dell’analisi sulla applicazione effettiva di tutto il dispositivo. Fare riferimento anche alle tabelle del costruttore dei cuscinetti. NB Per tale azione, si dovrà ricorrere all’uso di una chiave dinamometrica al fine di controllare che la coppia di serraggio sia di valore corrispondente (pag H100 Vdmcm).

4° Mantenendo la coppia di serraggio richiesta, agire simultaneamente sulla Ghiera di bloccaggio, con apposita chiave a settori.

 

Fonte: estratto - citazione da http://web.tiscali.it/user3/4-06-02%20CUSCINETTI%20A%20SFERE.DOC

Sito web da visitare: http://web.tiscali.it/user3/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Cuscinetti a sfere tipo file : doc

 

Fonte: http://94.81.55.90/omarpoint/disegno/Shared%20Documents/VERFICA%20DI%20DISEGNO%204MA.doc

 

1       Cosa sono i cuscinetti volventi
I cuscinetti volventi, detti anche cuscinetti a rotolamento o semplicemente cuscinetti, sono elementi posizionati fra perno e sopporto, nei quali il movimento relativo tra parte rotante e parte fissa viene facilitato dall’interposizione di elementi rotanti.

2       Quali sono i principali vantaggi che si ottengono dall’utilizzo dei cuscinetti volventi rispetto a quelli radenti
Rispetto ai cuscinetti radenti, i cuscinetti volventi trasformano l’attrito radente (strisciamento tra superfici) in attrito volvente (rotolamento tra superfici), con il conseguimento dei seguenti vantaggi:
- attrito mediamente dieci volte più piccolo;
- limitato attrito di primo stacco (attrito costante con la velocità);
- minore riscaldamento del cuscinetto;
- facile e rapida intercambiabilità (disponibilità a catalogo dei prodotti);
- ridottissima usura durante il funzionamento;
- minori esigenze di rugosità superficiale dei perni;
- minore ingombro assiale.

3       Quali sono i principali svantaggi che si ottengono dall’utilizzo dei cuscinetti volventi rispetto a quelli radenti
I principali svantaggi che intercorrono con l’utilizzo di cuscinetti volventi invece che di quelli radenti sono:
- la necessità di tolleranze dimensionali e geometriche più strette;
- le maggiori difficoltà e i problemi di montaggio;
- la minore silenziosità soprattutto nel tempo
- infine il maggior costo economico

4       Quali sono gli elementi che costituiscono un cuscinetto volvente

Gli elementi che costituiscono un cuscinetto volvente sono:
- l’anello interno
- l’anello esterno
- la gabbia di posizionamento dei corpi volventi (gabbia distanziatrice)
- i corpi volventi sfere, rulli (cilindrici, conici o a botte),rullini.

5       Elencare i principali tipi di cuscinetti a rotolamento

I principali tipi di cuscinetti a rotolamento o semplicemente detti volventi sono i seguenti:
- cinematica (per carichi assiali, radiali e misti).
- strutturali (rigidi,orientabili, a tenuta, con scanalature e con diametro interno conico.
- dimensionali (cuscinetti radiali ed a rulli conici)


 

6       Come sono state organizzate dalla ISO le serie dimensionali per i cuscinetti radiali ? E quelle dei cuscinetti a rulli conici?
Cuscinetti radiali per ciascuna della seria dimensionale di diametro interno’’d’’,è previsto un piano dimensionale che contiene una serie diametrale progressiva di diametri esterni unificati ‘’D’’ contraddistinte dai numeri 7,8,9,0,1,2,3 e 4 in ordine crescente. Per ogni serie diametrale per cuscinetti radiali sono state stabilite altrettante serie di larghezze B contraddistinte dai numeri 0,1,2,3,4,5,6 e 7 in ordine crescente per i cuscinetti assiali una serie di altezze H, contraddistinte dai numeri 7,9 e 1 in ordine crescente. Combinando le serie diametrali D con le rispettive serie di larghezza B o di altezze H si ottengono le serie dimensionali cottraddistinte da numeri di due cifre: la prima serie indica la serie di larghezze B oppure di altezze H e la seconda la serie diametrali D.
Cuscinetti a rulli conici le dimensioni d’ingombro sono raggruppate secondo certe gamme dell’angolo alfa, note come serie angolari (indicate con i numeri 2,3,4,5,6 e 7 in ordine di angolo crescente). Analogamente si sono poi elaborate delle serie diametrali contraddistinte con le lettere B,C,D,E,F e G e di larghezze contraddistinte con le lettere B,C,D ed E.

7       Quali sono le voci che costituiscono la designazione dei cuscintetti volventi?
Le voci che costituiscono la designazione dei cuscinetti volventi sono:

  • diametro interno,
  • diametro esterno,
  • larghezza,
  • tipo di cuscinetto
  • forma dei corpi volventi
  • sigle supplementari indicative della gabbia, degli schermi di protezione o di tenuta stagna, conicità dell’anello interno, varianti sulla forma degli anelli.

 

8       Quali sono le principali norme da tenere presente nell’applicazione e nel montaggio dei cuscinetti volventi

Nell' applicazione e nel montaggio dei cuscinetti volventi occorre che lo studio e la progettazione delle macchine e delle attrezzature tenga conto delle esigenze che derivano dal tipo di cuscinetto che si vuole usare e della sua modalità di lavoro.
Per il montaggio bisogna rispettare i seguenti criteri:
1)  tolleranze dimensionali e geometriche
2) coerenza tra carichi e tipo di cuscinetto
3) spallamenti per il bloccaggio assiale
4) montaggio di cuscinetti misti

 

9       Quali sono i fattori da cui dipende la scelta del tipo di cuscinetto?

I fattori  da cui dipende la scelta dei cuscinetti sono:
Lo spazio disponibile;
- l’entità e la direzione del carico;
- l’allineamento delle sedi;
- la precisione;
- la velocità;
- la silenziosità;
- la rigidezza;
- lo spostamento assiale;
- il montaggio e smontaggio;
- la protezione e lubrificazione dei corpi rotolanti.


 

10     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti radiali rigidi
I cuscinetti rigidi necessitano, per un loro corretto funzionamento, di una perfetta coassialità tra perno e sede sul supporto.

11     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti obliqui
I cuscinetti obliqui hanno piste sfalsate l’una rispetto all’altra. Sono adatti per reggere carichi combinati radiali e assiali in un solo senso o in ambo i sensi.
Necessitano di battuta laterale sull’albero e nell’alloggiamento.

12     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti orientabili
I cuscinetti orientabili hanno una pista sferica nell’anello esterno. Essa consente l’inclinazione dell’albero rispetto  all’alloggiamento.
Questo tipo di cuscinetti  è capace di reggere carichi sia radiali che assiali
I cuscinetti orientabili sono impiegati quando possono verificarsi inflessioni abbastanza grandi o errori di allineamento .

13     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti assiali
I cuscinetti assiali sono dei cuscinetti che supportano solo i carichi e le spinte di tipo assiale. Questi cuscinetti possiedono la caratteristica di avere degli sballamenti per il bloccaggio del cuscinetto dalla spinta assiale.

14     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti a rulli cilindrici
         I cuscinetti a rulli cilindrici sopportano elevati carichi radiali e consentono spostamenti assiali tra albero e alloggiamento-sono scomponibili e quindi di facile montaggio-se provvisti di orsetti laterali per la guida dei rulli possono trasmettere limitati carichi assiali- entrambi gli anelli si devono montare bloccati assialmente

15     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti radiali orientabili con rulli a botte
I cuscinetti orientabili con rulli a botte permettono l’inclinazione dell’ albero rispetto all’alloggiamento e sono in grado di trasmettere modesti carichi radiali.

16     Rappresenta e descrivi le caratteristiche dei cuscinetti a rulli conici

17     Quali sono le tolleranze geometriche e dimensionali da rispettare nel montaggio dei cuscinetti
L’anello rispetto il quale il carico è fisso deve essere montato libero (o con leggera interferenza) sulla propria sede per consentire al cuscinetto di seguire l’albero nelle sue dilatazioni assiali durante il funzionamento. Le tolleranze devono essere attribuite seguendo le indicazioni dei cataloghi per evitare che a montaggio avvenuto i corpi volventi risultino bloccati o dotati di poco gioco.

18     Cosa si intende per coerenza tra carichi e tipo di cuscinetto?

Ogni tipo di cuscinetto deve essere montato in modo tale da sopportare i carichi per cui è stato previsto. Durante il funzionamento è possibile che si verifichino variazioni geometriche rispetto alle condizioni di montaggio iniziali. Necessario è quindi impiegare dei cuscinetti o realizzare dei montaggi in grado di consentire queste variazioni, altrimenti nascerebbero condizioni di carico non previste che porterebbero ad una rapida usura del cuscinetto.

19     Caratteristiche e funzioni degli spallamenti  per il bloccaggio assaiale dei cuscinetti
Per il bloccaggio assiale dei cuscinetti si fa ricorso ad opportuni sballamenti. Essi possono essere ricavati direttamente sulle sedi, ottenuti con anelli elastici o con distanziali. Questi sballamenti devono garantire una superficie di appoggio ampia per favorire la distribuzione delle forze assiali.

20     Caratteristiche e funzionamento dei cuscinetti misti nel montaggio dei con disposizione a “O” e a “X”
I cuscinetti misti sono in grado di sopportare sia carichi assiali che carichi radiali.
Nel caso in cui i carichi assiali siano nelle due direzioni vanno montati in coppia con la disposizione ad “o” o ad “x”. Per la scelta tra le due disposizioni si deve tenere conto della possibilità di bloccaggio e di regolazione del gioco, effettuato in modo differente:
- Disposizione ad “o” sull’albero agendo sul distanziale o ghiera;
- Disposizione ad “x” sull’alloggiamento esterno.

21     In base a quali fattori si determinano in fase di progetto le dimensioni di un cuscinetto?
Questa scelta dipende da questi fattori: spazio disponibile, entità e direzione del carico, allineamento delle sedi, precisione, velocità, silenziosità, rigidezza, spostamento assiale, montaggio, smontaggio, protezione e lubrificazione dei corpi rotolanti.

22     Cosa rappresenta il coefficiente di carico statico Co e  il coefficiente di carico dinamico
Il coefficiente di carico statico Co esprime quel carico che produce, sui corpi volventi e sulle piste, una deformazione permanente pari a 1/10000 del diametro del corpo volvente.
Il coefficiente di carico dinamico C esprime il carico sul cuscinetto a cui corrisponde una durata di base di un milione di giri.

23     Quando si utilizza il coefficiente di carico statico Co e quando il coefficiente di carico dinamico
Si utilizza il coefficiente di carico statico Co quando dobbiamo calcolare dei cuscinetti sollecitati staticamente; invece si utilizza il coefficiente di carico dinamico quando dobbiamo calcolare un cuscinetto sollecitato dinamicamente.

24     Come si definisce il la durata di base L10 di un cuscinetto?
La durata di base L10 di un cuscinetto è definita come la durata di un cuscinetto espressa in milioni di giri che si prevede possa essere raggiunta o comunque superata dal 90% dei cuscinetti e viene calcolata con il numero di giri n con la seguente formula: l10=60*n*L10h/106

25     Cos’è il carico dinamico equivalente?
Il carico dinamico equivalente è il carico gravante sul cuscinetto quando è costante in grandezza, direzione e verso.

26     Come si calcola il carico dinamico equivalente P nei cuscinetti radiali , nei cuscinetti assiali e nei cuscinetti misti?
Nel caso dei cuscinetti radiali bisogna sostituire al valore di Fr la P o carico dinamico equivalente, infatti P=Fr.
Nel caso dei carichi assiali,stessa operazione di prima,ma con un carico assiale effettivo ovvero P=Fa.
Per quanto riguarda i carichi misti invece esiste una formula: P=X*Fr+Y*Fa  

 

27     Come si calcolano i cuscinetti sollecitati staticamente?
Il calcolo di cuscinetti sollecitazioni staticamente viene effettuata in funzione del coefficiente di carico statico Co:    Co=so*Po
Co = coefficiente di carico statico [N]
Po=d carico statico [N]
so= coefficiente di sicurezza relativo al carico statico sono presenti carichi aventi componenti radiali ed assiali occorre procedere al calcolo del carico statico equivalente:    Po=xo*Fr+Yo*Fa

28     Quali sono le funzioni della lubrificazione dei cuscinetti volventi
         La funzione della lubrificazione dei cuscinetti volventi è quella di far passa da un attrito diretto a un attrito mediato attraverso uno strato di olio o di grasso. La lubrificazione riduce l’attrito, protegge le parti dagli agenti ossidanti, asporta calore, limita l’usura e favorisce la silenziosità

 

29     Quali tipi di lubrificanti vengono usati?
I principali tipi di lubrificanti che vengono utilizzati sono il grasso e l’olio a cui si aggiungono, per condizioni di temperature estreme, particolari lubrificanti solidi.

 

30     Quando è da preferire la lubrificazione a grasso?
         La lubrificazione a grasso è da preferire quando si hanno difficoltà di tenuta d’olio,quando si vuole evitare che il gocciolamento dell’olio danneggi il prodotto lavorato(alimenti,tessuti,materiali chimici),quando risulta difficoltosa l’introduzione dell’olio.

31     Quando è da preferire la lubrificazione ad olio?
La lubrificazione ad olio, sicuramente piu’ efficace di quella a grasso, viene adottata nei seguenti casi:

  • quando è necessario raggiungere con fori e tubi sopporti non facilmente accessibili;
  • quando si ha necessità di controllare visivamente la presenza del lubrificante (spia di livello olio);
  • quando è necessario realizzare lubrificazioni forzate e/o centralizzate;
  • quando le parti adiacenti (ingranaggi) sono già lubrificate ad olio.

 

32     Descrivere i principali sistemi di lubrificazione
Per la lubrificazione dei cuscinetti volventi si adottano ingrassatori ed oliatori in diversi sistemi.  I pincipali sistemi sono:
lubrificazione manuale: ottenuta introducendo manualmente il lubrificante nel cuscinetto attraverso opportuni dispositivi
lubrificazione ad immersione: viene usata esclusivamente per la lubrificazione ad olio. Il cuscinetto, che deve avere l’asse orizzontale, risulta parzialmente immerso nell’olio il cui livello non deve superare il diametro del corpo volvente più basso, per non creare, durante il funzionamento, la centrifugazione dell’olio stesso
lubrificazione a circolazione forzata: effettuata quando risulta necessario eliminar calore per evitare l’inalzamento  della temperatura. L’impianto comprende un serbatoio di recupero dell’olio,una pompa ed un eventuale radiatore per il suo raffreddamento
lubrificazione a getto d’olio: viene usato per i cuscinetti funzionanti ad alte velocità. Un getto di olio in pressione viene diretto verso il cuscinetto
lubrificazione a tenuta stagna: realizzata con cuscinetti dotati di guarnizioni incorporate già muniti di grasso con un grado di riempimento appropriato alle dimensioni, il cui effetto di lubrificazione supera la durata di esercizio del cuscinetto stesso al punto da non richiedere la necessità di una lubrificazione

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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