Innovazione tecnologica

 


 

Innovazione tecnologica

 

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Innovazione tecnologica

 

Innovazione tecnologica e gestione strategica nell'impresa



  • Posizionamento: si intende la collocazione virtuale sul mercato che è segmentato (rispetto ai clienti ed ai competitors). Se l'azienda ha un posizionamento indistinto è come se non avesse personalità → non ha una caratterizzazione particolare del servizio o del bene prodotto e quindi il cliente non la percepisce, non la sceglie


  • Sourcing tecnologico: si intendono le fonti → l'approvvigionamento non avviene solo attraverso i fornitori che suggeriscono le nuove tecnologie, ma anche i clienti che, come nel caso emblematico dei fans della Ducati, danno suggerimenti per cambiamenti e migliorie. Gioca un ruolo fondamentale anche la nascita di nuovi materiali con tutti i potenziali nuovi utilizzi che ne scaturiscono. Basti pensare alla rivoluzione avvenuta in seguito all'introduzione del nylon (1938) con l'applicazione nelle calze (nuovo mercato) o alla moderna invenzione di materiali leggerissimi costituiti all'80% di aria, con possibili usi nelle tute spaziali.


L'innovazione gioca un ruolo importante nell'impresa, ma i benefici che si ricavano non sono immediati, ma si hanno quando l'innovazione entra a far parte della gestione corrente dell'azienda, ovvero è stata appresa ed introdotta nell'azienda a regime → quando l'innovazione introdotta diventa coerente con le costituenti fondamentali della formula aziendale. Per questo ruolo che assume è necessario investire in tecnologie innovative → ciò può portare enormi vantaggi:

  • miglioramento dei processi esistenti (innovazione di processo)

  • efficienza (riduzione dei costi)

  • diversificazione (innovazione di prodotto)

  • riduzione del rischio

Il processo di innovazione però richiede sempre una spesa di mezzi finanziari → soltanto se tali spese rientrano in tempi ragionevolmente brevi e con un incremento adeguato, la spesa diventa investimento ed i cambiamenti realizzati diventano innovazioni tecnologiche.


La nascita e l'evoluzione dei sistemi tecnologici influenza profondamente la crescita di produttività del sistema economico.


Discontinuità tecnologica: è una fase in cui si ha il passaggio da un gruppo di prodotti o processi produttivi ad un altro fondato su una base di conoscenze del tutto nuove e diverse (R. Foster).


Il tema della discontinuità tecnologica sta oggi assumendo una rilevanza sempre più grande e tangibile, presentando delle caratteristiche di novità, a causa di:

  • frequenza del cambiamento degli standard tecnologici

  • imprevedibilità delle traiettorie di sviluppo

  • indipendenza settoriale


Un esempio di discontinuità tecnologica è il passaggio dai transistor ai circuiti integrati → oggigiorno troviamo circuiti integrati dappertutto, anche in medicina.



Innovazione di processo → Le imprese in passato utilizzavano la tecnologia per incrementare la domanda, abbassando i costi. Oggi invece non potendo contare su un incremento significativo della domanda, le imprese devono contare principalmente sulle innovazioni di processo. Con il miglioramento tecnologico, che porta ad un'innovazione di processo, si assiste ad un aumento della produttività e ad una conseguente diminuzione dei costi: questo determina un vantaggio sia per i produttori che per i clienti → con l'abbassarsi dei costi dovuti alle innovazioni di processo, a parità di domanda si ha un abbassamento dei costi


Le imprese oltre a sforzarsi sull'innovazione di processo, mirano anche a introdurre innovazioni radicali che creano nuovi mercati.




  • Poiché l'innovazione è così importante (gioca il ruolo che le mutazioni giocano nell'evoluzione biologica) è necessario assumere un atteggiamento strategico nei confronti del progresso tecnologico.


  • Esempi di innovazioni non tecnologiche sono l'innovazione organizzativa, l'innovazione di marketing (o di mercato), … Poiché innovare significa anche modifica dei comportamenti e della cultura aziendale, anche la tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori fanno parte dell'innovazione. La novità nella produzione delle lampadine per il risparmio energetico, ad esempio, ha effetti anche sul territorio → ad esempio si usa nell'illuminazione pubblica.

 

NOTA: Un buon marketing prevede il confronto con i concorrenti, la misura del gradimento degli spot pubblicitari, la percezione dei pareri dei consumatori circa un prodotto che viene ritenuto troppo costoso. Un errore grave di marketing, che produce delusione nei consumatori, è la pubblicizzazione di prodotti che non sono ancora adeguatamente distribuiti per cui non si trovano subito in commercio.



  • Ricerca → significa produzione di nuova conoscenza


  • Innovazione → è il raggiungimento di un prefissato obiettivo mediante l'uso di un insieme di conoscenze e fonti finanziarie


  • Il termine ricerca, dunque, non è affatto sinonimo del termine innovazione → la ricerca viene prima dell'innovazione → l’innovazione può essere realizzata anche con conoscenze non necessariamente nuove


  • Un'azienda può scegliere di commissionare all'esterno le attività di ricerca e sviluppo, ma comunque non può prescindere da esse se si vuole crescere → se si vuole innovare, non se ne può fare a meno.


Con il termine innovazione si intende un opportuno insieme omogeneo di azioni, attività, cambiamenti, scelte, comportamenti, ecc., finalizzati a raggiungere un obiettivo percepito come desiderabile, realistico e, soprattutto, positivo (E. Corti)


  • il risultato deve essere fortemente voluto dal gruppo dirigente (desiderato), che ha deciso di fare innovazione, tanto da giustificare l’investimento economico necessario per sostenere tutti i costi e contemporaneamente giustificare l’accettazione di un rischio calcolato

  • deve essere un risultato che potrà effettivamente realizzarsi (realistico)

  • deve garantire all’impresa un miglioramento della condizione economica e sociale (positivo) → anche se uno studio di fattibilità del progetto d’innovazione si conclude con un giudizio positivo, i risultati concreti finali non sono mai certi

Alcune definizioni:


  • Per ricerca di base (o fondamentale) si intende l’attività scientifica avente come obiettivo lo studio di fenomeni scarsamente conosciuti, allo scopo di definire delle nuove leggi, o mettere a punto nuove tecniche (RICERCA PUBBLICA).

  • Per ricerca applicata si intende l’attività svolta dalle imprese di grandi dimensioni allo scopo di tradurre i risultati della ricerca di base in applicazioni concrete (RICERCA PRIVATA) → ingegnerizzazione della conoscenza


  • Con il termine di innovazione si intende la capacità dell’impresa di utilizzare le necessarie risorse (conoscenza e finanziarie) per determinare opportuni cambiamenti nei prodotti/servizi per renderli più competitivi, o nei processi produttivi per renderli più efficienti. Insieme di cambiamenti interni all’impresa per conseguire un miglioramento significativo del risultato economico.


  • Con il termine di sviluppo si intende crescita economica, ossia l’insieme di cambiamenti economici, sociali e di altro genere che la crescita comporta.




ISTAT: GLOSSARIO DELL'INNOVAZIONE 2004-2006


L'indagine ISTAT fatta nel 2004-2006 chiedeva di compilare un questionario per capire il grado di innovazione del nostro paese; a tale scopo l'ISTAT stesso ha fornito dei parametri e delle definizioni per poter rispondere meglio alle domande. Secondo le definizioni date dall'ISTAT nel 2004 in occasione dell'indagine, le innovazioni si dividono in tecnologiche e non → quelle tecnologiche possono essere di prodotto o di processo → quelle non tecnologiche si dividono in organizzative e di marketing.


  • Attività innovative → Si definiscono innovative le attività che si rendono necessarie per sviluppare e introdurre prodotti, servizi o processi produttivi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati). Comprendono la ricerca e sviluppo (R&S), l’acquisto di macchinari, attrezzature, software e licenze, la progettazione industriale e le altre attività preliminari alla produzione e alla fornitura di servizi, la formazione del personale connessa all’introduzione di prodotti o servizi o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati e il marketing di prodotti e servizi innovativi.


  • Attività di ricerca e sviluppo (R&S) → La ricerca e sviluppo sperimentale consiste in attività di tipo creativo svolte in maniera sistematica o occasionale e finalizzate all’incremento delle conoscenze e all’impiego di tali conoscenze in nuove applicazioni, come nel caso dello sviluppo di prodotti, servizi o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati (è compreso lo sviluppo di software). L’attività di ricerca e sviluppo sperimentale (R&S) può essere svolta all’interno dell’impresa, con proprio personale e proprie attrezzature o affidata per commessa ad altre imprese (anche dello stesso gruppo) o istituzioni.


  • Innovazioni non tecnologiche → Sono innovazioni non necessariamente legate all’utilizzo di nuove tecnologie. Le innovazioni non tecnologiche si dividono in innovazioni organizzative e innovazioni di marketing.


  • Innovazioni (non tecnologiche) di marketing


    Le innovazioni di marketing riguardano:

      • l’impiego di nuove pratiche di commercializzazione dei prodotti o nuovi soluzioni di vendita;

      • l’introduzione di nuovi mezzi o tecniche di promozione pubblicitaria;

      • l’adozione di nuove politiche dei prezzi dei prodotti e/o servizi;

      • l’introduzione di modifiche significative nelle caratteristiche estetiche dei prodotti e nel confezionamento di prodotti e/o servizi.

    Le innovazioni di marketing escludono:

      • le attività di promozione pubblicitaria che prevedano solamente la replica di campagne pubblicitarie già svolte in precedenza;

      • l’affidamento della commercializzazione dei propri prodotti o servizi a soggetti esterni.


  • Innovazioni (non tecnologiche) organizzative → Le innovazioni organizzative comportano mutamenti significativi nei processi di gestione aziendale (compresa l’introduzione di pratiche di gestione della conoscenza o knowledge management), nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni con l’esterno e sono finalizzate a migliorare la capacità innovativa o le prestazioni dell’impresa. In genere, le innovazioni organizzative danno luogo a miglioramenti congiunti in più fasi della catena produttiva e non sono necessariamente collegate a processi di innovazione tecnologica. Sono escluse fusioni o acquisizioni aziendali.


  • Innovazioni tecnologiche → Tutti i prodotti, servizi o processi introdotti dall'impresa che possono essere considerati nuovi o significativamente migliorati, rispetto a quelli precedentemente disponibili, in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso, ecc.. Un’innovazione tecnologica si realizza nel momento della sua introduzione sul mercato (innovazione di prodotto o servizio) o del suo utilizzo in un processo produttivo (innovazione di processo). Le innovazioni di prodotto e di processo non devono necessariamente consistere in prodotti, servizi o processi totalmente nuovi; è infatti sufficiente che risultino nuovi per l'impresa che li introduce.


  • Innovazioni (tecnologiche) di processo

    → Le innovazioni di processo possono riguardare modifiche significative nelle tecniche di produzione, nella dotazione di attrezzature o software, o nell’organizzazione produttiva al fine di rendere l’attività aziendale economicamente più efficiente. Tali innovazioni possono anche essere introdotte per migliorare gli standard di qualità, la flessibilità produttiva o per ridurre i pericoli di danni all’ambiente e i rischi di incidenti sul lavoro.

    → Le innovazioni di processo possono essere raggruppate in tre principali categorie:

      • i processi di produzione tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati);

      • i sistemi di logistica ed i metodi di distribuzione o di fornitura all’esterno di prodotti o servizi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati);

      • altri processi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati) concernenti la gestione degli acquisti, le attività di manutenzione e supporto, la gestione dei sistemi amministrativi e informatici, le attività contabili, ...

    → Le innovazioni di processo escludono i processi modificati solo marginalmente; l’incremento delle capacità produttive mediante l’applicazione di sistemi di fabbricazione o di logistica molto simili a quelli già adottati.



  • Il comportamento e le relazioni con l'organizzazione sono due aspetti che fanno la differenza tra tecnologia ed innovazione → L'innovazione riguarda in modello comportamentale organizzativo che può comprendere la tecnologia → la tecnologia è trasferibile da un luogo all'altro, l'innovazione no.


  • La cultura, le competenze, la formazione, l'aggiornamento fanno tutte parte dell'innovazione. È innovazione anche il riorganizzare l'azienda in modo diverso rispetto ad una tecnologia già esistente o l'usare una tecnologia piuttosto che un'altra.


  • L'esperienza è intangibile, ma si riflette nell'efficienza che esprime l'azienda (come vedremo dalla curva di apprendimento) → un'azienda con personale fortemente esperto possiede un patrimonio enorme → la conoscenza è ovviamente alla base dell'esperienza

 

TECNOLOGIA ED INNOVAZIONE


La tecnologia è l'insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze tecniche, organizzative e gestionali, utilizzate da un'azienda per realizzare i propri obiettivi operativi, finalizzati ad un significativo miglioramento delle condizioni di competitività.


tecniche → conoscenze tecniche specialistiche


organizzative → valorizzazione delle “relazioni” tra conoscenze specialistiche diverse


gestionali → gestione ottimale delle relazioni tra conoscenze a fini aziendali


La tecnologia è un bene che può essere trasmesso, acquisito, adottato, acquistato. A differenza dell’innovazione, essa può essere trasferita, infatti esistono sorgenti di tecnologia e possibili destinatari che intendono acquisire tale tecnologia → la tecnologia è un bene economico, l’innovazione è un comportamento molto complesso → per fare innovazione, l'insieme delle conoscenze (le tecnologie) deve essere posseduto completamente → le tecnologie devono essere comprese e completamente introdotte nei processi aziendali → è più importante l'uso, il saper fare o anche il saper far fare, piuttosto che il solo possesso delle conoscenze. Qualunque impresa possiederà un insieme di tecnologie o patrimonio tecnologico, ma solo alcune delle tecnologie che possiede saranno utilizzate completamente, altre potranno essere utilizzate di meno o non utilizzate per nulla.


La tecnologia può essere definita come una forma di conoscenza → in particolare prima l'abbiamo definita come un insieme di conoscenze tecniche, organizzative e gestionali → ognuna di queste forme di conoscenza può apparire sotto diverse forme:


  • la conoscenza inclusa in manufatti, macchinari, impianti, …

  • la conoscenza raccolta in forme trasportabili, come documentazione, pubblicazioni, tesi, brevetti, licenze, know-how non brevettabile, …

  • la conoscenza come parte integrante del patrimonio di conoscenze ed esperienze di uomini e di organizzazioni, cioè la conoscenza del saper fare e del saper far fare.


Avremo quindi una componente esplicita della conoscenza (le prime due forme e anche la terza se formalizzata), che si identifica col concetto di informazione e quindi può essere resa oggettiva, diffusa e trasferita ed una componente tacita (la terza forma, non formalizzata) che non è possibile rendere oggettiva, ma è localizzata in maniera molto difforme nel patrimonio di conoscenze ed esperienze delle singole risorse umane dell'impresa → le risorse umane quindi sono quindi fondamentali per l'impresa che voglia realizzare un'innovazione → per un'impresa entrare in una nuova area tecnologica significa soprattutto che i suoi addetti ne conoscano le tecnologie e le sappiano utilizzare.



Differenza tra tecnologia e tecnica → la tecnologia è lo studio della tecnica, ma non è sinonimo della tecnica, infatti è l'impiego intelligente di un insieme di tecniche.


  • La tecnica è un insieme di procedimenti ed operazioni → una combinazione di operazioni utilizzate nella produzione di una merce


  • La tecnologia è un insieme di conoscenze e capacità → la capacità di creare o di scegliere, nonché di installare, di utilizzare e di perfezionare le diverse tecniche.


Abbiamo definito la tecnologia come l'applicazione sistematica di risorse, metodi e procedure, finalizzate al raggiungimento di obiettivi pratici che accrescono la competitività. Un'altra definizione invece permette di distinguere i mezzi strumentali (le tecniche) dalle conoscenze:


“La tecnologia è l'insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze tecniche, organizzative e gestionali che, attraverso l’utilizzo di mezzi strumentali, portano ad ottenere prodotti/servizi da collocare con successo sul mercato, ovvero ad ottenere processi da utilizzare nell’organizzazione stessa per renderla più efficiente” [Lowe, 1995]



IL CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA



L'uso di una tecnologia in un dato prodotto/servizio comporta nel tempo un progressivo aumento delle prestazioni di quest'ultimo secondo una curva che prende il nome di curva ad S per singola tecnologia.


La curva a sinistra che mostra l'andamento a forma di S rappresenta la frontiera tecnologica suddivisa in quattro fasi: lo stato embrionale, la crescita, la maturità e la vecchiaia. Tale curva esprime il valore percentuale di prestazioni di un dato prodotto raggiunta in quel tempo dall'impresa leader, come conseguenza dell'uso della tecnologia in esame.


  • L'impresa leader (o driver) è l'azienda che pilota e guida nella tecnologia introdotta, imponendo di fatto lo standard a tutti gli altri, se si pone come dominant designer.


  • L'impresa follower è l'azienda che insegue → se parte con ritardo, non riesce a sfruttare tutto il ciclo di vita della tecnologia.


La curva un po' più a destra mostra che l'impresa A non è mai leader tecnologico, poiché inizia ad utilizzare la tecnologia con un certo ritardo → ritardo tecnologico → ci sarà una distanza tecnologica con l'azienda leader → quella tra le curve → tuttavia usando la tecnologia migliora sempre più le prestazioni dei propri prodotti fino a quasi colmare il ritardo e la distanza tecnologica nello stadio di vecchiaia della tecnologia. Può succedere però che il leader tecnologico, ancor prima di raggiungere lo stadio della vecchiaia e di essere raggiunto dalle altre imprese, trovi un'altra tecnologia sostituiva capace di offrire migliori prestazioni, spazzando via l'impresa A e ancor di più l'impresa B.


Conviene sempre che le aziende si adeguino velocemente ai cambiamenti tecnologici, poiché è sempre più rilevante il fenomeno della discontinuità tecnologica → se le aziende non si adeguano in tempo, rischiano fortemente di uscire fuori mercato.


  • Il cambiamento tecnologico è una qualsiasi variazione (in meglio o in peggio) del livello delle conoscenze tecniche o organizzative possedute da un individuo o da un'organizzazione.


  • L'innovazione tecnologica è un cambiamento tecnologico che consente a chi possiede ed utilizza una determinata tecnologia di raggiungere il massimo rapporto tra benefici attesi/ottenuti e l'investimento necessario per raggiungere tali benefici → l'innovazione è da sempre il fulcro creativo di ogni civiltà → qualunque sia il suo grado di evoluzione, essa tende al progresso → se consideriamo le comunicazioni pubblicitarie dei giorni di oggi, esse tendono a suscitare l'idea dell'innovazione applicata ai prodotti/servizi offerti.


I prodotti ed i processi produttivi fanno utilizzo di diverse tecnologie che possono essere classificate in due categorie:


  • Tecnologie di prodotto → quelle il cui cambiamento modifica le caratteristiche di prestazione del prodotto come viste dal mercato


  • Tecnologie di processo → quelle il cui cambiamento modifica l'efficienza della produzione


  • Generalmente le innovazioni di prodotto sono più complesse perché richiedono grande creatività.


  • Le innovazioni di processo avvengono giorno per giorno osservando ed intervenendo su ciò che può essere migliorato nell'organizzazione produttiva.

    Esempi di innovazioni organizzative sono:

      • l'introduzione di automatizzazioni

      • la rotazione del personale trai vari ruoli in modo da far acquisire a tutti più competenze

      • maggiore flessibilità nell'orario di lavoro e nei turni

      • fare outsourcing → decentralizzare determinate funzioni aziendali perché è più conveniente

      • l'introduzione di percorsi di carriera per motivare i lavoratori a fare il proprio meglio

      • nuovo organigramma delle funzioni o razionalizzazione delle funzioni di coordinamento che a volte rallentano le attività


Un'altra classificazione delle tecnologie è la seguente:


  • tecnologie di base → sono quelle essenziali per il normale funzionamento dell'impresa, ma non possono essere considerate critiche sulla base della competitività di mercato (ad esempio, le tradizionali lavorazioni meccaniche)


  • tecnologie chiave → caratterizzano il prodotto dell'azienda e lo fanno distinguere sul mercato (ad esempio, sistemi robotizzati avanzati)


  • tecnologie complementari → subordinate alle tecnologie chiave, costituiscono il contesto necessario a renderle pienamente operative


Per un'azienda produttrice di mobili, la tecnologia chiave è il taglio del legno; la tecnologia complementare è l'imballaggio, la manutenzione, la climatizzazione per aspirare i vapori delle colle; la tecnologia di base è rappresentata dal sito internet per la pubblicità, ma anche dalle banche dati per la gestione dei prodotti.

 

INNOVAZIONE TECNOLOGICA



Anche le innovazioni banali dell'uso quotidiano possono essere una preziosa fonde di business: ricordiamo la chiusura zip, le chiusure dei recipienti di latta che non necessitano più dell'apriscatole per essere aperti, l'insalata in busta pratica per essere consumata ...



Un processo innovativo è l'insieme di tutte le attività ed iniziative connesse ad una determinata innovazione tecnologica. Le tecnologie possedute da un'impresa sono gli strumenti per realizzare processi di innovazione. La modifica di una singola tecnologia può scontrarsi con più di una caratteristica di prestazione e/o con più di una caratteristica di efficienza.



  • La variazione di tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche prestazioni (come viste dal cliente → viste dal mercato) prende il nome di innovazione di prodotto


  • La tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche di efficienza (es. costi di produzione) prende il nome di innovazione di processo


Un'impresa è innovativa se in maniera continuativa nel tempo riesce ad attivare processi di innovazione per migliorare la propria competitività, cercando di realizzare nuovi prodotti o semplicemente di migliorare i suoi attuali prodotti in modo che siano più appetibili di quelli della concorrenza.

Il concetto di innovazione tecnologica è complesso perché unisce variazioni del saper fare tecnico, gestionale, organizzativo, con le motivazioni dell'impresa ad effettuare cambiamenti → le motivazioni dell'impresa possono essere ad esempio aumentare il profitto (la più banale), l'espansione del mercato (ad esempio ambire ad un mercato globale), ...



Innovazione come comportamento → L'innovazione tecnologica in una data impresa non è un “bene” separabile dal soggetto che la attua, ma è un modo di essere, un comportamento di tale soggetto → quindi, mentre la tecnologia può essere acquisita dall'esterno, l'innovazione non può esserlo (in quanto comportamento), ma può essere oggetto di apprendimento, di sperimentazione, di dimostrazione, … → L'assistenza domiciliare è un esempio di innovazione.



Innovazione e invenzione → Innovazione ed invenzione sono due cose distinte:


→ per invenzione si intende la creazione dell'idea, sufficientemente documentata, di qualcosa di nuovo per tutti, che tipicamente viene protetta con un brevetto


→ l'innovazione è l'applicazione delle invenzioni, relative a prodotti e a processi, per scopi industriali o commerciali


→ l'innovazione è la capacità dell'impresa di trasformare l'invenzione in prodotti fabbricabili o servizi attivabili e vendibili o in processi di produzione nuovi, in grado di aumentare l'efficienza dell'impresa




DEFINIZIONI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA


L'innovazione tecnologica e scientifica può essere considerata come la trasformazione di un'idea in un prodotto vendibile, sia esso nuovo o migliorato, o in un processo operativo, sia nuovo o migliorato, sia nell'industria sia nel commercio, o anche in un nuovo approccio ad un servizio sociale


Questa è la definizione della OECD (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) → l'obiettivo base è aumentare la produttività, cioè produrre in modo più intelligente, grazie all'innovazione tecnologica e all'efficacia organizzativa, il che vuol dire produrre più ricchezza da distribuire e migliorare anche la qualità della vita.



Un'altra definizione di innovazione più geniale del termine innovazione ce lo da Eric Reiss, uno dei massimi esponenti mondiali dell'architettura dell'informazione. Secondo Reiss, qualcosa di innovativo è qualcosa di utile, ovvero utile a risolvere un problema:


L'innovazione è un'attività di pensiero che, elevando il livello di conoscenza attuale, perfeziona un processo migliorando quindi il tenore di vita dell'uomo.


Dall'analisi di Reiss, scaturiscono le seguenti leggi:


  • prima legge dell'innovazione: se un'innovazione non risolve un problema, ne creerà un altro


  • seconda legge dell'innovazione: i problemi non esistono nel vuoto e le soluzioni spesso hanno conseguenze inattese


  • terza legge dell'innovazione: un'innovazione potrebbe capitare per caso


  • quarta legge dell'innovazione: chi innova conosce e comprende le regole, questa è la differenza tra innovazione ed idiozia


  • quinta legge dell'innovazione: le soluzioni intuitive non hanno bisogno di istruzione (chiaramente considerandone il contesto d'uso → l'intuizione va bene per un sito, ma per un applicativo serve l'istruzione)


  • sesta legge dell'innovazione: gli inventori competono mentre gli innovatori collaborano




CREAZIONE DELLA CONOSCENZA IN UN'ORGANIZZAZIONE


In un'organizzazione è importante collaborare, mettendo le proprie conoscenze a disposizione degli altri (lavoro di squadra), altrimenti non si cresce → gli individui, che singolarmente hanno raggiunto “brandelli” di conoscenza, attraverso un processo molto complesso di interazioni sociali mettono a disposizione di tutti gli altri individui del loro gruppo quanto appreso → i componenti del gruppo ridefiniscono la conoscenza acquisita, la metabolizzano, la consolidano, la accrescono, … quindi sono gli individui a formare la conoscenza, mentre le organizzazioni creano le condizioni ambientali perché gli individui possano produrre → un clima organizzativo favorevole alla creatività può incentivare lo sviluppo delle idee → i formalismi e la rigorosità nel rispetto delle regole non sempre aiutano → con motivazioni adeguate le persone mettono a disposizione il proprio talento per il datore di lavoro, il quale coglie le loro esigenze.

 

Fonte: estratto-citazione da http://unina.stidue.net/Gestione%20Aziendale/Materiale/Appunti%20GIP.odt

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