Itinerari turistici per gite scolastiche

 


 

Itinerari turistici per gite scolastiche

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

 

Itinerari turistici per gite scolastiche

 

Scuole Secondarie di 1° Grado 

 

Percorso Storia, architettura, lavori dell’uomo e utilizzo delle risorse

 

Nome Parco

Titolo Itinerario

Descrizione

Adamello

Storia e architettura rurale nel Parco dell'Adamello

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificate in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Saviore dell'Adamello e Vezza d'Oglio. Tematica principale: l'Architettura rurale (baite, casère, lavorazione del formaggio etc.) e il Modellamento antropico del paesaggio (terrazzamenti, centri storici, nuclei rurali, dighe e sbarramenti).

Contemporaneamente, nel corso della visita, verranno trattati anche i seguenti argomenti: Botanica (flora alpina, boschi montani di latifoglie e conifere), Zoologia (fauna alpina), Geomorfologia (valli glaciali, valli sospese), Cicli dell'acqua (torrenti, fiume Oglio, laghi, zone umide).

Adamello

“Il Roccolo”

Durante la mattinata accoglienza alla Casa del Parco di Vezza d’Oglio – spostamento in Val Paghera – passeggiata lungo una mulattiera all’interno del bosco di conifere – osservazione e riconoscimento degli alberi che compongono il bosco – arrivo presso il roccolo Occhi – pranzo al sacco – visita del roccolo – rientro in sede.

Tematica principale: l'architettura rurale (il roccolo) e riconoscimento delle maggiori essenze che compongono il bosco di conifere.

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio e Saviore dell'Adamello.

Adamello

“La Prima Guerra Mondiale”- I resti del conflitto mondiale in Valle Camonica

Accoglienza alla Casa del Parco e illustrazione del programma della giornata. Trasferimento a Temù, presso il Museo della Guerra Bianca e visita guidata (biglietto 1.50€ a ragazzo+ 15.00€ a gruppo –max 20 persone a gruppo). Nel pomeriggio passeggiata alla loc. Davenino dove è possibile osservare testimonianze del conflitto bellico.

Tematica principale: storia (I Guerra Mondiale) e inquadramento territoriale. Cenni di riconoscimento vegetazionale.

La durata e la complessità degli itinerari e il grado di approfondimento delle tematiche sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio e Saviore dell'Adamello.

Adamello

Lavoro e utilizzo delle risorse nel Parco dell'Adamello

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificate in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Saviore dell'Adamello e Vezza d'Oglio.

Tematica principale: l'Architettura rurale (baite, casère) e il Modellamento antropico del paesaggio (terrazzamenti, centri storici di nuclei rurali, dighe e sbarramenti). Contemporaneamente, nel corso della visita, verranno trattati anche i seguenti argomenti: Botanica (flora alpina, boschi montani di latifoglie e conifere), Zoologia (fauna alpina), Geomorfologia (valli glaciali, valli sospese), Cicli dell'acqua (torrenti, fiume Oglio, laghi, zone umide).

Adda Nord

Sull’Adda Martesana

Percorso a cavallo del fiume e del naviglio Martesana da Concesa – Villa Gina a Crespi d’Adda, sito patrimonio mondiale dell’Umanità

Ritrovo con la guida ore 9,00 alla piazza della Chiesa Parrocchiale di Concesa fraz. di Trezzo sull’Adda –  visita esterna di Villa Gina (sede del Parco Adda Nord), visita esterna del Santuario di Concesa e visita al villaggio operaio di Crespi d’Adda – partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo col pullman al Cimitero di Crespi d’Adda

Percorribile tutto l’anno – difficoltà facile

Agricolo Sud Milano

CASCINA CONTINA

Percorso dell’arte e dell’architettura rurale minore

Ore 7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Contina a Rosate che è il punto di partenza per esplorare il territorio del Parco Agricolo Sud, da cui partono itinerari che portano alla conoscenza di luoghi di rilievo storico.

La Cascina Contina è una tipica cascina a corte quadrata costruita nel Settecento immersa tra le risaie del più tipico paesaggio del sud milanese

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e visita a un monumento del territorio come testimonianza del legame tra fede e campagna nel mondo contadino:

  • Abbazia di Morimondo

  • Chiesa di San Giacomo

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Visita alla cascina Contina per vedere le vacche, i maiali, i cavalli, le oche, le faraone e l’allevamento di razze particolari e rare di polli ornamentali.

Nel pomeriggio sono previsti dei laboratori di manipolazione tra cui: preparazione del pane e dei biscotti e merenda insieme, costruzione di piccoli spaventapasseri, costruzione e utilizzo di acquarelli preparati con materiali naturali, costruzione di giochi di una volta, preparazione di oggettistica con la creta, costruzione di modellini di ambienti.

Argomenti trattati nella visita

L’arte e l’archittettura rurale

Rilevanza storica della presenza dei monaci cistercensi dell’abbazia di Morimondo, trasformazione del territorio.

La vita e l’organizzazione della cascina lombarda di oggi e di allora.

Tipo di attività previste

Visita ad un monumento del territorio e laboratorio di manipolazione

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto.

Indicare la località o le località che la visita andrà a interessare

Dare una breve descrizione dell’itinerario e delle sue peculiarità

Indicare quali argomenti saranno toccati nella visita: botanica, geologia, fauna, acqua e/o ciclo dell’acqua, archeologia industriale, ecc.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

 

Agricolo Sud Milano

CASCINA CONTINA

Percorso della civiltà contadina

Ore

   4  o   7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Contina a Rosate che è il punto di partenza per esplorare il territorio rurale del Parco Agricolo Sud, da cui partono itinerari di turismo rurale che portano a contatto con le colture e la cultura del territorio.

La Cascina Contina è una tipica cascina a corte quadrata costruita nel Settecento immersa tra le risaie del più tipico paesaggio del sud milanese

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e visita a una delle aziende del territorio.

  • Azienda zootecnica tradizionale con allevamento di vacche da latte

  • Azienda con coltivazione di cereali e visita alle risaie

-  Caseificio con produzione di formaggi tipici

-  Azienda tradizionale con marcite medioevali e visita ad un mulino

-  la cascina lombarda

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Visita alla cascina Contina per vedere le vacche, i maiali, i cavalli, le oche, le faraone e l’allevamento di razze particolari e rare di polli ornamentali.

Nel pomeriggio sono previsti laboratori tra cui: preparazione del pane o dei biscotti e merenda insieme, costruzione piccoli spaventapasseri, costruzione e utilizzo di acquarelli preparati con materiali naturali, preparazione di oggettistica con la creta costruzione di giochi di una volta, costruzione di modellini delle aziende visitate o dell’ambiente di campagna.

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud e la salvaguardia dell’ambiente agricolo

L’agricoltura convenzionale e biologica, i prodotti del territorio.

La vita e l’organizzazione della cascina lombarda di oggi e di allora

Tipo di attività previste

Visita ad una azienda agricola del territorio e laboratorio di manipolazione

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto.

Agricolo Sud Milano

NOCETUM

Alla scoperta di nuovi percorsi tra città e campagna

Ore

   4  o   7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Nocetum a Milano, presso la chiesetta di Nosedo di origini paleocristiane, immersa nella “valle dei monaci” che congiunge la città con l’Abbazia di Chiaravalle, da cui parte il percorso che s’inoltra nel Parco della Vettabbia, confinante con il Depuratore di Nosedo.

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e Partenza per la visita al Depuratore di Nosedo e percorso nel verde all’interno del Parco della Vettabbia con arrivo (per i più grandi) all’Abbazia di Chiaravalle.

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Nel pomeriggio

visita all’antichissima chiesetta di Nosedo con affreschi di scuola lombarda e antiche lapidi, visita alla cascina breve percorso nel verde e spiegazione di flora e fauna locale

Sono previsti laboratori che sensibilizzano sul tema del riciclo dei rifiuti: tra cui creare oggetti con materiali “da buttare” vasi decorativi con bottiglie di plastica. Inoltre attività ludiche che riassumano la giornata vissuta (tipo l’eco-puzzle)

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud,  la storia e la cultura di un luogo immerso tra città e campagna

Esperienze di bonifica: delle acque, del territorio: l’esperienza delle marcite

Tipo di attività previste

Visita ad un antico borgo di origine medioevale (Nocetum), percorsi nel Parco 

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto.

Agricolo Sud Milano

TICINELLO

Alla scoperta dell’agricoltura di ieri e di oggi

Ore

   4 

Località

La località in cui si svolge questo itinerario è il Parco Urbano Ticinello. Precisamente la Cascina Campazzo e i suoi campi, cuore del Parco, sede del Punto Parco Ticinello.

Descrizione

Dopo l’accoglienza ai partecipante presso la Cascina Campazzo si passa a:

analisi della cascina dal punto di vista storico-architettonico

visita delle strutture produttive, allevamento vacche da latte (circa 75)

vista dei campi coltivati

visita della marcita

colazione sotto il grande portico della cascina

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud è la tutela dell’ambiente agricolo.

L’agricoltura tradizionale, la sua organizzazione e le sue dinamiche economico-politiche.

La storia della cascina lombarda nello scorrere dei secoli e la sua importanza nello sviluppo economico di Milano.

La marcita: tecnica e storia.

Tipo di attività previste

Visita all’azienda agricola e del territorio circostante.

Alto Garda Bresciano*

Giardini d’agrumi

Nella mattinata è prevista la visita animata al percorso museale presso il Museo del Parco Alto Garda Bresciano - Centro Visitatori  e laboratorio con attività didattiche specifiche legate all’utilizzo e alla coltivazione del limone dalle sue origine fino ai giorni nostri.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate alla limonaia Pra’ de la Fam, una delle poche ancora attive sul territorio con attività didattiche sul campo.

Alto Garda Bresciano*

La malga e l’alpeggio

Nella mattinata è prevista la visita animata al percorso museale presso il Museo del Parco Alto Garda Bresciano - Centro Visitatori  e laboratorio con attività didattiche pratica sulla lavorazione del latte ieri e oggi.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate al caseificio Alpe del Garda a Tremosine e alle zone circostanti.

Campo dei Fiori

Ritorno al passato

  • Il mestiere dell’archeologo per scoprire com’era la natura ai tempi dei nostri antenati. Programma:
  • ore 09.00 arrivo alla Badia di Ganna, incontro con l’animatore/guida e breve introduzione alla giornata. Escursione lungo il sentiero che circonda la Riserva Naturale del Lago di Ganna; durante l’escursione vengono segnalate tutte le risorse naturali, attualmente ancora presenti, impiegate dai neolitici 6.000 anni fa
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto
  • ore 14.00 inizio dell’attività pratica durante la quale gli alunni, divisi in squadre, simuleranno il lavoro di un laboratorio di archeobiologia dove viene svolta una ricerca sui resti di natura botanica, zoologica e minerale che si possono rinvenire negli scavi archeologici
  • ore 16.30 termine delle attività guidate

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - conosce le componenti naturalistiche di un ambiente in rapporto alle esigenze antropiche.

ODS 1a - Individua le principali specie botaniche e animali dell’ambiente lacustre.

ODS 1b - Conosce i diversi impieghi che possono avere le piante.

ODS 1c - Apprende le tecniche di campionamento e conservazione dei reperti archeologici

ODS 1d - Comprende il tipo di interazioni esistenti tra uomo e natura.

 

ODG 2 Relativo all’area storica - conosce la storia dell’uomo durante il neolitico.

ODS 2a - Viene a conoscenza delle attività umane in età neolitica.

ODS 2b - Conosce l’ambiente naturale presente durante il neolitico.

ODS 2c - Apprende la successione e le caratteristiche delle diverse età della preistoria.

ODS 2d - Acquisisce il concetto di ecoreperto come elemento indinspensabile per la conoscenza dell’uomo nell’ambiente del passato.

Campo dei Fiori

I nostri vicini di casa

  • Curiosando tra piante e animali che vivono in ambienti rurali. Programma:
  • ore 09.00 arrivo a Brinzio presso la sede del Parco, incontro con l'animatore/guida e breve introduzione seguita da facile escursione guidata attraverso il centro storico di Brinzio e le aree periferiche. Durante l'escursione sono previste soste per l'effettuazione di attività pratiche di studio di tale ambiente
  • ore 12.00 termine della visita guidata per l'opzione di mezza giornata
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto dove è anche in funzione un servizio bar. nel pomeriggio prosecuzione delle attività con divertente caccia al tesoro naturalistica
  • ore 16.30 termine delle attività guidate

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - approfondisce la conoscenza naturalistica dei luoghi direttamente occupati dall’uomo quali l’ambiente domestico, urbano e la campagna

ODS 1a - Individua le principali specie animali che si insediano all’esterno delle abitazioni rurali.

ODS 1b - Osserva e descrive un muretto a secco scoprendone la ricchezza in specie floristiche e faunistiche.

ODS 1c - Effettua un censimento di nidi di rondine e balestruccio utilizzando mappe e schede di rilevazione dati.

ODS 1d - Comprende l’importanza naturalistica che assumono i filari di siepe in ambienti di campagna.

ODS 1e - Acquisisce il concetto di ecosistema antropico.

 

ODG 2 Relativo all’area antropologica - comprende che le modifiche apportate dall’uomo all’ambiente rispondono a finalità insediative e produttive.

ODS 2a - Rileva gli indizi apparentemente naturali conseguenza dell’opera dell’uomo e ne identifica le motivazioni all’origine.

ODS 2b - Individua i principali errori che, compiuti spesso in buona fede dall’uomo, arrecano ulteriore scompiglio negli ecosistemi antropici.

ODS 2c - Conosce alcune tecniche per rinaturalizzare gli ambienti antropici.

ODS 2d - Comprende l’importante funzione estetico paesaggistica che le diverse tipologie costruttive del passato rivestono in ambienti rurali.

Campo dei Fiori

La città del castagno

Testimonianze e tradizioni della civiltà contadina. Programma

  • ore 09.00 arrivo a Brinzio presso la sede del Parco, incontro con l'animatore/guida e breve introduzione. Escursione alla SELVA della memoria dove si potrà osservare una splendida SELVA castanile ed effettuare alcune misurazioni forestali.
  • ore 11.00 rientro all'abitato di Brinzio e visita alla parte del percorso museale del castagno che prevede soste mirate alla scoperta dei luoghi e dei mestieri del passato. In particolare visita al locale in cui venivano essicate le catagne (la grà) e dimostrazione della battitura delle castagne essicate.
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso struttura al coperto dove è anche in funzione un servizio bar
  • ore 14.00 trasferimento alla "SELVA oscura" presso il laboratorio didattico di Wild land per conoscere il castagno nei suoi aspetti naturali. Esperimenti chimici sulle proprietà alimentari della castagna
  • ore 15.30 "Colti in castagna" giochi a squadre sul tema del castagno
  • ore 16.30 termine delle attività

 

Argomenti trattati:

ODG 1Relativo all’area scientifica - conosce le componenti vegetazionali e faunistiche che caratterizzano un castagneto

ODS 1a - Conosce l’origine e la diffusione del castagno

ODS 1b - Conosce le principali parti del castagno e delle altre specie vegetali presenti

ODS 1c - Effettua un’analisi vegetazionale della SELVA castanile

ODS 1d- Conosce la pratica dell’innesto ed individua gli alberi che hanno subito tale intervento

ODS 1e - Rileva la presenza della fauna del castagneto e ne individua le relazioni ecologiche.

 

ODG 2 Relativo all’area antropologica - conosce l’importanza che in passato ha avuto il castagno nell’economia delle popolazioni locali

ODS 2a - Conosce l’utilizzo delle varie parti del castagno nel passato con particolare riferimento all’alimentazione

ODS 2b - Conosce i vari tipi di castagne, le loro proprietà alimentari e il loro utilizzo

ODS 2c - Conosce la terminologia dialettale del luogo

ODS 2d- Apprende e sperimenta alcune fasi delle tecniche di conservazione delle castagne

ODS 2e- Si rende conto dell’importanza della testimonianza orale nella trasmissione di usi e costumi del passato.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

 

 

Grigna Settentrionale

Dal fiore al formaggio

L’agricoltura tradizionale  e le produzioni casearie nel parco della Grigna settentrionale

Il progetto mira a rivalutare il ruolo dell’agricoltura di montagna, facendo fuoco sugli aspetti più strettamente storico-tradizionali (la transumanza dei “bergamini”, la nascita dell’industria casearia..) e ambientali (gli habitat, la flora e il paesaggio legati a queste attività dell’uomo), connessi alla produzione dei tipici formaggi locali (taleggio, stracchino, caprini stagionati..).

E’ prevista una prima parte di lezione in aula (il livello di approfondimento varia a seconda del tempo a disposizione e del livello scolastico e gli argomenti possono essere calibrati sugli aspetti più attinenti alla programmazione annuale della classe, e in particolare potranno essere progettate U.D.A.), in cui verranno date alcune informazioni sul Parco e consegnati gli strumenti teorici indispensabili per lo svolgimento dell’uscita sul territorio, e un’esperienza didattica nel Parco che potrà comprendere la visita a:

- un’azienda agricola di settore (contatto con gli animali);

- un’azienda casearia, con la possibilità di effettuare un laboratorio pratico sul formaggio (esperienza di gruppo);

- cascine, prati e pascoli del Parco: attraverso giochi cooperativi, attività di esplorazione e di osservazione verranno approfonditi alcuni aspetti ambientali e paesaggistici (subordinato alle condizioni meteo).

Gli alunni verranno stimolati alla produzione di elaborati a tema sia per l’Expo scuola-ambiente, che per la festa finale, a cui tutte le classi partecipanti alle attività didattiche del Parco saranno invitate a intervenire.

 

 

Groane

Agricoltura nelle Groane

Visite guidate alle realtà agricole e zootecniche presenti sul territorio. Possibile attività di lavorazione di alcuni dei prodotti derivanti dalle attività contadine. Ruolo di queste aziende nella difesa della biodiversità, e delle tradizioni locali.

 

 

Groane

Orientamento nel Parco Groane

Utilizzando le cartine del parco e le bussole impareremo ad orientarci all’interno del territorio del Parco oppure ad elaborare mappe tematiche dello spazio esplorato.

 

 

Groane

I suoni delle Groane

Visita alla strumentoteca di Birago (Lentate sul Seveso) nella mattina; scoperta dei suoni del bosco e costruzione di strumenti con i materiali naturali del Parco nel pomeriggio.

La strumentoteca, patrocinata dal Museo teatrale alla Scala di Milano, è visitabile contattando Nicola Scarano ai seguenti recapiti 0362564897 (Tel e fax) strumentoteca@hotmail.com

Una volta prenotata la visita, contattare la Cooperativa sociale Koinè per concordare le modalità di uscita nel Parco.

 

Mincio

Antichi borghi fortificati

La conformazione geomorfologica e la sua posizione di crocevia tra Brescia, Verona e Mantova hanno reso l’area dell’anfiteatro morenico zona di scontro tra interessi politici e strategici diversi: questo ha determinato la costruzione a partire dall’età medievale di numerose architetture fortificate di diversa tipologia. Il percorso conduce alla scoperta di questi luoghi di difesa e potere attraverso il racconto delle vicende che le hanno viste come teatro e il confronto tra i diversi tipi costruttivi: il ritrovo è a San Martino della Battaglia e si prosegue la visita alle architetture fortificate di Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Monzambano, Castellano Lagusello e Volta Mantovana.

Mincio

Il Mincio degli Etruschi

Sin dalla preistoria il fiume è sinonimo di facile via di comunicazione e di risorsa fondamentale per l'uomo. Il percorso inizia con la visita della Riserva naturale della Vallazza: una vasta area umida dove è possibile ammirare specie faunistiche e floristiche tipiche delle zone umide. La visita prosegue alla Corte Virgiliana, uno dei maggiori nuclei rurali gonzagheschi, sede di un' azienda zootecnica, dove è possibile visitare gli allevamenti e seguire il percorso della trasformazione del latte in formaggio. Dopo una sosta di ristoro, un nuovo sentiero immerso nella campagna mantovana, condurrà la scolaresca al Forcello:un antico abitato etrusco di grande importanza, risalente ai secoli Vi – IV A.C. e scoperto per la prima volta negli anni 60'.

Eventuale possibile combinazione con navigazione in motonave.

Mincio

I prati stabili

Il progetto si propone lo scopo di favorire la conoscenza di un particolare agro-sistema, i “Prati stabili” (prati non coltivati di tradizione anche pluridecennale, presenti in una ristretta porzione di territorio della provincia di Mantova) utilizzati all’alimentazione delle vacche da latte per la produzione del grana padano. Per chi lo desidera è possibile proseguire la visita all’interno di un caseificio per osservare le varie fasi della lavorazione del latte per ottenere il formaggio Grana padano.

Mincio

L’uomo e il fiume

Visita al centro parco di Rivalta, una vecchia corte rurale completamente ristrutturata ed adibita a museo etnoculturale, situata sulle rive del fiume Mincio, di fronte alla riserva naturalistica delle Valli. Il piccolo museo illustra le attività tipiche della Valle: la raccolta e la lavorazione della canna palustre e la pesca. Un percorso alla scoperta di antichi mestieri in un confronto continuo tra passato e presente. Possibilità di visita alla riserva a bordo di imbarcazioni tipiche (possibili anche posti per portatori di handicap).

 

Monte Barro*

Appuntamento con la storia: i Goti a Monte Barro

Tra Goti e Bizantini, alla scoperta dell’importante insediamento fortificato di età gota messo in luce con dodici campagna di scavo, dotato di cinta muraria, torri, ridotti difensivi, edifici del potere, strutture militari e civili. Il percorso offre un’occasione di incontro con uno degli avvenimenti storici più significativi della nostra era: le invasioni barbariche. La visita all’Antiquarium poi c’introduce nella vita quotidiana e nella cultura degli abitanti del castrum grazie ai reperti esposti che ricostruiscono l’organizzazione funzionale e sociale interna.

Laboratorio: non siamo Indiana Jones!

L’attività prevede una breve introduzione sui metodi e sugli scopi dell’archeologia e un laboratorio pratico durante il quale i ragazzi si trasformano in archeologi e affrontano lo scavo simulato di un edificio del Monte Barro.

 

 

Monte Barro*

Al Museo delle voci (Museo Etnografico dell’Alta Brianza)

Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza documenta la vita quotidiana delle classi popolari nell’Alta Brianza e nel Lecchese nei secoli XIX e XX. È luogo di incontro con oggetti, immagini, rumori, suoni, gesti ed ha la finalità di far conoscere le pratiche, i saperi, i valori e la visione del mondo della società contadina. Inserito nel contesto del borgo rurale di Camporeso, il Museo offre una presentazione e un’ambientazione dei materiali, arricchite da supporti multimediali ed articolate in vari spazi: il locale per l’allevamento del baco da seta, la stalla, la cantina e il portico.

Visita interattiva e laboratorio con il materiale sonoro del museo: racconti, fiabe, filastrocche e canti.

 

 

Monte Barro*

Che cosa ne vuoi fare? (Museo Etnografico dell’Alta Brianza)

Visita guidate ed esperienza di laboratorio per osservare, manipolare, conoscere e USARE alcuni “pezzi da museo”.

 

 

Monte Barro*

Al museo con un nonno (Museo Etnografico dell’Alta Brianza)

La visita offre la possibilità di incontrare e dialogare con una persona che ha utilizzato nella sua vita gli oggetti esposti e ha vissuto direttamente il contesto sociale e culturale della tradizione nel nostro territorio.

 

 

Monte Barro*

Con mani sapienti (Museo Etnografico dell’Alta Brianza)

Laboratorio dedicato ai più grandi durante il quale i bambini saranno guidati dall’unico artigiano della zona che costruisce ancora “il flauto di Pan” secondo la tradizione, per riscoprire la manualità e la tecnica sapienti che permettono di ricavare uno strumento musicale dalle canne palustri. A conclusione dell’esperienza durante a quale si ascolteranno anche alcuni brani, ogni classe porterà a scuola un flauto che potrà provare a suonare.

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Un Tuffo nel passato: La preistoria

Argomento: la preistoria

Obiettivi: comprensione dei principali elementi che caratterizzano la preistoria

Contenuti: analisi e comprensione dell'uomo nella preistoria, lettura e riconoscimento delle risorse ambientali, riconoscimento della selce lavorazione dell'argilla.

Metodologia: gioco di ruolo con la costruzione di manufatti e ricerca di superficie.

Strumenti: selce, rami di nocciolo, materiale naturale.

Durata: un’uscita di una giornata intera.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Le cascine

Argomento: la cascina e la sua struttura

Obiettivi: comprensione dei principali elementi che caratterizzano la cascina le diverse tipologie.

Contenuti: analisi e comprensione dell'architettura rurale e degli attrezzi utilizzati nel lavoro nei campi.

Metodologia: osservazione sul campo.

Strumenti: vecchi attrezzi e giochi.

Durata: un'uscita di mezza giornata o di una giornata intera.

Varianti: si potranno visitare le coltivazioni su terrazzi dove l'attività dell'uomo è rimasta pressoché invariata.

Ritrovo: Presso il parcheggio della chiesa in Località Monte Comune di Rovagnate

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Il paesaggio e le erbe officinali del parco

Argomento: lettura del paesaggio dell'alta collina di Montevecchia

Obiettivi: comprensione dei fattori naturali ed antropici che determinano le trasformazioni del paesaggio e dei suoi elementi (terrazzamenti, coltivazioni arboree promiscue: vite, piante officinali), conoscenza delle principali specie officinali coltivate.

Contenuti: il paesaggio agrario di collina, fenomeni di antropizzazione e rinaturalizzazione, elementi di botanica ed erboristeria.

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni, riconoscimento, raccolta di materiale.

Strumenti : cartina topografica, materiale vegetale, sapone.

Durata: un'uscita di mezza giornata o una giornata intera (mattino: percorso in alta collina, pomeriggio: laboratorio di erboristeria a Cascina Butto).

Ritrovo: Presso il “Ristorante Maggioni”a Montevecchia Alta.

 

 

 

Oglio Sud

Visita all’azienda agrituristica Corte Pagliari Verdieri

L’azienda produce, con metodo biologico, cereali, foraggi, vino lambrusco doc, arboricoltura da legno. Una visita alla fattoria offre l'occasione per assaporare un contatto con la natura, per conoscere e sperimentare il mondo dell'agricoltura biologica e per osservare ed esplorare la vita di una siepe e di uno stagno. Percorsi proposti:

  • Alla scoperta della fattoria
  • Le siepi, il bosco, le erbe del prato e lo stagno: un mondo da scoprire
  • Il biologico tra coltura e cultura
  • Il frumento e i cereali: le mani in pasta
  • Il mais: l’oro della tavola
  • L’uva: succo divino
  • Percorsi di educazione sensoriale al gusto
  • Dalla natura all’arte (mezza giornata in azienda e mezza giornata dedicata alla visita della “Piccola Atene” dei Gonzaga, Città Ideale del Rinascimento
  • Nidi e mangiatoie
  • Caccia al tesoro della natura
  • Costruzioni con materiale di recupero e tanti giochi

 

 

Orobie Bergamasche*

La via del latte

Dal pascolo alla cascina fino al caseificio dove il latte viene trasformato per diventare: burro, branzi, taleggio, ricotta, fiori’ e tanti altri prodotti

Mattina: visita di una cascina

Pranzo: al sacco

Pomeriggio: visita di un caseificio

 

 

Orobie Bergamasche*

La via del miele

Dal fiore all’alveare fino al miele. Come può un insetto come l’ape trasformare il nettare dei fiori in miele. Visita presso un apicoltore.

Tempo: mezzagiornata

 

 

Orobie Bergamasche*

Lavorazione dell’ardesia nella Val Brembana

L’uomo della montagna imparò a vivere di quanto la montagna poteva offrigli dal cibo fino al riparo; é così che la roccia della montagna fu trasformata ed usata per i tetti e per i pavimenti delle case. Visita guidata ad una cava.

Tempo: mezzagiornata

 

 

Orobie Bergamasche*

La via delle miniere

Escursione in montagna in un bellissimo contesto naturale, con visita ai siti minerari oggi dimessi  con arrivo al rifugio Alpe Grem. Pranzo presso il rifugio.

Tempo: 1 giornata

 

 

Orobie Valtellinesi

Una montagna di latte

Una giornata ad Albaredo tra prati,  stalle e caseificio

Per scoprire le tecniche di produzione dei formaggi tradizionali attraverso la magia degli antichi mestieri di una valle alpina.

  • Visita al caseificio
  • Laboratori didattici o osservazione guidata del paesaggio al fine individuare le trasformazioni operate dall’uomo per creare la millenaria economia di montagna.

La proposta è rivolta alle classi I, II e III

 

 

Riserva di Monticchie

Giochi d’argilla

Che cosa cela il sottosuolo che noi calpestiamo? Quale misteriose civiltà sono nascoste sotto le nostre case? Come l’uomo ha imparato l’uso delle risorse messe a disposizione dalla natura? Domande che hanno affascinato generazioni di uomini prima di noi e che continuano ad interessare soprattutto i bambini. Questo progetto didattico riguardante il mondo dell’antichità ha come scopo quello di spiegare il passato “manipolando” la materia che la natura ha messo a disposizione al fine di integrare la tradizionale formazione scolastica con un’esperienza ludica. L’argilla è il materiale più adatto a tale scopo, essa infatti, trasportata e lasciata sedimentare dai fiumi è presente in tutta la Pianura Padana ed affiora in alcuni punti nella Riserva Monticchie.

Il percorso prevede la raccolta della materia direttamente dall’affioramento e nel pomeriggio la realizzazione di manufatti (contenitori per vari usi, sigilli, ecc.) preceduti da una spiegazione sull’uso dell’argilla nel passato.

 

 

Serio*

Riserva Malpaga - Basella

Si parte dalla propria scuola in direzione del borgo medievale di Malpaga, in comune di Cavernago, dove, accompagnati da personale del Parco, i ragazzi potranno visitare la riserva “Malpaga – Basella”, le “Pozze di Malpaga” e le “praterie aride” del fiume Serio, abitate da colonie di conigli SELVAtici. Quindi, pranzo all’Osteria del Castello, a Malpaga, e nel pomeriggio visita al Castello di Malpaga, che fu del condottiero Bartolomeo Colleoni. A seguire, visita ai fontanili di Cologno al Serio.

 

 

Serio*

Riserva Palata Menasciutto

Si parte dalla propria scuola in direzione della Riserva Naturale della “Palata Menasciutto”, in Comune di Pianengo, dove, accompagnati da personale del Parco, i ragazzi potranno effettuare una visita all’area naturale. Poi , a Crema, sosta alla Basilica di Santa Maria della Croce, per ammirare la splendida architettura. Pranzo all’agriturismo “Le Garzide” all’interno del parco.

Nel pomeriggiovisita alla località del Marzale, a Ripalta Vecchia e all’azienda faunistica del Marzale (allevamento anatre SELVAtiche).

 

 

Spina Verde

Il percorso protostorico

L’itinerario permette di osservare numerosi resti di strutture abitative dei Golasecchiani (le camere in roccia e l’abitato di Pianvalle) e di “luoghi sacri” (la fonte della Mojenca e le rocce incise), per comprendere l’organizzazione territoriale e sociale di Como preistorica.

 

 

Spina Verde

Il percorso medioevale

L’itinerario risale il Colle Baradello, dal quale si ha una bellissima vista sulla città murata e sul lago di Como e permette la visita di due esempi molto significativi dell’architettura medioevale comasca: la fortezza del Baradello e la Basilica di Sa Carpoforo. Partenza e arrivo: Como, p.zza Camerlata.

 

 

Spina Verde

Il territorio della Spina Verde dalla preistoria ad oggi

Durante l’escursione i ragazzi scopriranno come vivevano i nostri antenati della cultura di Golasecca, come costruivano le proprie case, in quale ambiente naturale vivevano. Contemporaneamente potranno osservare i molteplici aspetti naturalistici del parco, esaminati da un punto di vista geologico e vegetazionale e confrontarli con la situazione antica.

 

 

Spina Verde

Il territorio della Spina Verde nel Medioevo

Durante l’escursione i ragazzi scopriranno in quale modo le colline della Spina Verde fossero sfruttate e frequentate nel Medioevo e come l’intervento dell’uomo le abbia modificate; per la parte naturalistica si svilupperanno soprattutto gli aspetti faunistici con una breve descrizione della vegetazione e degli aspetti geologici della zona.

 

 

Valle del Ticino

(IL COLIBRI’)

La civiltà di Golasecca

Il Parco Naturale della Valle del Ticino presenta alcuni caratteri particolari sia sotto l'aspetto istituzionale che urbanistico. Si tratta di un territorio molto vasto sito ai lati di uno dei più bei fiumi d'Italia, il Ticino o fiume blu. Il Parco costituisce un ampio arco che si svolge in senso nord-ovest/sud-est al confine occidentale lombardo, dall'uscita del fiume dal bacino lacustre del Verbano (Lago Maggiore), sino alla sua  confluenza nel Po a valle di Pavia. La zona che si consiglia di visitare, per le sue numerose peculiarità naturalistiche e culturali è quella a nord del Parco dove il fiume si incassa fra le colline moreniche.

DURATA: Una giornata intera dalle 9.00 alle 17.00

Visita del museo archeologico di Sesto Calende, specifico per la Cultura di Golasecca (il più importante di tutto il Verbano).

Visita al masso erratico della Preja Buia, luogo di culto dell’età del ferro.

Visita alla Necropoli del Monsorino sull’omonima collina morenica.

Escursione nei boschi del Parco del Ticino settentrionale e lungo le rive del fiume Ticino.

I luoghi di visita verranno raggiunti in base alle capacità escursionistiche degli alunni in autobus o a piedi.

-Pranzo al sacco con propri viveri

-In caso di mal tempo garantito posto al coperto per il pranzo.

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Viaggio nel mondo dei nonni

Gli ultimi decenni hanno portato profondi mutamenti nelle abitudini di vita e nel rapporto con l’ambiente circostante: la grande importanza che avevano un tempo i boschi e i coltivi, spesso uniche fonti di sussistenza così come la necessità di non buttare alcun oggetto, sono atteggiamenti che oggi si cerca di recuperare. Leggi per la protezione dell’ambiente naturale e per il riciclo dei rifiuti sono la forma moderna di abitudini antiche e sui sentieri dove oggi passeggiamo si possono scoprire ancora i segni di quella che, un tempo, era la “cultura dei boschi”.

Nel corso del progetto vengono portati in classe oggetti antichi da poter toccare e osservare e interviste da fare agli anziani e da analizzare in classe, mentre durante l’escursione si visitano vecchie cascine e si scopre la vita di un tempo.

Obiettivi specifici:

  • scoprire un passato molto vicino
  • stimolare i ragazzi a una riflessione sugli aspetti positivi e negativi del mondo moderno
  • sviluppare conoscenza e consapevolezza riguardo i propri territori, le tradizioni e gli ambienti naturali in cui i ragazzi vivono
  • favorire un approccio più attento e interessato all’ambiente

 

Destinatari: scuole medie inferiori

Durata: 3 incontri in classe di 2 ore ciascuno + un’uscita di una giornata intera

Programma:

- Escursione: lungo gli itinerari è possibile scoprire e osservare i segni di quella che, un tempo, era la “cultura dei boschi”.

Attività: Raccolta materiale per la realizzazione successiva di cartelloni -   “Soli nel bosco” - “Aguzza la vista”

E’ possibile inoltre visitare il Museo Civico Cuggionese che raccoglie interessantissime testimonianze dei mestieri e delle abitudine del territorio nei secoli XIX e XX.

Incontri in classe: gli incontri sono strutturati secondo un percorso didattico, articolato in tappe, attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi in attività di elaborazione più teorica e in altre più pratiche e divertenti.

- Incontri in Classe: realizzazione di materiale didattico che rimarrà ai ragazzi.

  • “Gli oggetti del passato”: osservazione di utensili di uso quotidiano, da cucina e da lavoro impiegati fino a pochi decenni fa - il gioco dell’oggetto misterioso.
  • “Intervista ai nonni”: elaborazione di questionari con illustrazioni.
  • “Il passato e il presente”: riflessioni e confronti sullo stile di vita odierno e sul rapporto con la natura.

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

All’epoca dei lupi

Il progetto si articola come un percorso per conoscere il popolo di Golasecca (I millennio a.c.) ed il rapporto con l’ambiente naturale che fu teatro della sua storia.

Destinatari:  scuole medie inferiori

Durata: 3 incontri in classe di 2 ore ciascuno + un’uscita di una giornata intera

Programma:

 

- Incontri in classe: il rapporto tra il popolo di Golasecca e l’ambiente naturale. Drammatizzazioni e giochi di ruolo accompagnate da visione di diapositive; laboratorio per la realizzazione di vasi in creta e ricostruzione di un cromlech.

  • Escursione: partendo dalla riva del Ticino si attraversano i suggestivi boschi del Monsorino per raggiungere i resti degli ultimi cromlech. Il percorso offre la possibilità di studiare numerosi aspetti naturalistici del bosco. Durante l’uscita i ragazzi sperimenteranno in prima persona le abitudini dei golasecchiani con giochi di ruolo. Si visiterà inoltre il Museo Archeologico e naturalistico di Sesto Calende per ammirare da vicino i reperti ritrovati proprio nel territorio che si andrà a visitare.

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

A spasso nel tempo

Il sentiero si sviluppa all’interno dell’anfiteatro morenico originatosi ad opera dei ghiacciai durante la prima fase dell’era quaternaria: questa particolare caratteristica permette ai suoi visitatori di osservare paesaggi di singolare bellezza, modellati dal passaggio del ghiaccio, alla scoperta di numerose evidenze naturali, massi erratici, come il Sass di Preja Buia, sorgenti e boschi affascinanti spesso dimenticati.

I popolamenti di mammiferi presenti nella zona contano le caratteristiche specie di piccola taglia come Ricci, Talpe, Conigli SELVAtici, Scoiattoli, Ghiri e Faine. Emozionante scorgere tra i rami qualche Civetta, Picchio Verde o Poiana.

Nel passato gli abitanti della zona erano impegnati in attività oggi abbandonate, quali il commercio della legna per il riscaldamento e per le manifatture mobiliere e cantieristiche, la raccolta delle foglie per le stalle e lo sfruttamento dei prodotti del bosco (funghi, frutti, castagne e ghiande); oggi resta una loro visibile testimonianza nei ruderi variamente disseminati nell’area e nelle modificazioni intervenute sull’originaria conformazione del territorio Per esempio, in alcuni tratti di percorso è possibile incontrare qualche antico cascinale o riconoscere i tracciati attraverso i quali veniva trascinata la legna a valle.

  • Tempo 3 ore
  • Difficoltà media
  • Itinerario Sesto Calende, partenza in località S. Giorgio e arrivo in località S. Vincenzo
  • Destinatari dalla 3a elementare alla 3a media

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Dighe e Canali

La via del Gaggio è un percorso ricco di testimonianze del passato: per molto tempo ha costituito il collegamento principale tra Lonate Pozzolo, il Porto sul fiume, il mulino di Gaggio (dove si macinava il grano per buona parte della popolazione), i primi stabilimenti industriali che si insediarono a fine Ottocento e i prati della valle, irrigati dalla Roggia Molinara.

Le diverse destinazioni agricole e i numerosi interventi dell’uomo hanno modificato il paesaggio, ed ora, attraversando i canali Villoresi e Vittorio Emanuele II, si può osservare ai loro margini una vegetazione alloctona (importata da altri Paesi) costituita soprattutto da Robinia e Ailanto. In primavera è frequente ascoltare i canti di Fringuelli, Cinciallegre e Usignoli ed è possibile ammirare Aironi nei pressi del fiume.

  • Tempo 2 ore
  • Difficoltà bassa
  • Itinerario Lonate Pozzolo, località Tornavento
  • Destinatari dalla 3a elementare alla 3a media

 

 

 

 

 

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

La collina dei cromlech

Il sentiero del Monsorino si sviluppa su un percorso relativamente breve, ma molto suggestivo, in quanto immerso all’interno di un’importante area archeologica, che ha permesso di studiare negli anni le popolazioni della Cultura di Golasecca.

Dalla riva del fiume Ticino, attraverso boschi di querce, castagni, sambuchi e biancospini, il sentiero raggiunge la zona archeologica, in cui sono visibili i circoli di pietre funerari (cromlech) dei golasecchiani.

  • Tempo 2,5 ore
  • Difficoltà media
  • Itinerario partenza e arrivo da/a Golasecca, nei pressi del fiume Ticino
  • Destinatari dalla 3a elementare alla 3a media

 

 

 

Valle del Ticino (GARDS)

Il sentiero delle cinque chiese e tradizioni agricole

Un itinerario ad anello tra natura, arte e tradizioni agricole. Lungo questo percorso che ha il suo ingresso proprio dall’Abbazia di Morimondo, i ragazzi potranno immergersi ed osservare le bellezze storiche e naturalistiche che caratterizzano quest’area del Parco del Ticino. Un incredibile salto nel passato per scoprire come la storia, con le tradizioni agricole del passato possano resistere anche ai giorni nostri, dando vita alle cosiddette marcite, angoli di natura e fonte illimitate di biodiversità.

(possibilità di effettuare l’itinerario in bicicletta)

Durata: Escursione di mezza giornata o di una giornata intera.

Extra: Noleggio biciclette.

A chi è rivolto: Scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado.

 

 

Valle del Ticino (GARDS)

Una giornata da uomo celtico

Trascorriamo una mattinata o una giornata intera all’insegna della storia per conoscere ed apprezzare i nostri antenati celti e trasformiamoci nel popolo antico che eravamo travestendoci, grazie ai laboratori manuali, in guerrieri, in artigiani ed in tessitrici. Impareremo inoltre a scoprire cosa mangiavano e come riconoscevano ed utilizzavano i prodotti che i boschi del Parco del Ticino anche ai giorni nostri continuano ad offrire.

Durata: Escursione di mezza giornata o di una giornata intera.

A chi è rivolto: Secondo ciclo della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.

 

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

 

Il ciclo delle stagioni

Escursioni negli ambienti del parco del Ticino per osservare il ciclo stagionale delle specie vegetali e l’adattamento degli animali al cambiamento delle stagioni (migrazione, letargo, etc.). Le osservazioni sul campo vengono registrate su un apposito “diario di bordo”.

Durata: 4 uscite di mezza giornata

 

 

Valle del Ticino

(SACI)

 

Un’antica civilta’ lungo il fiume

 

Un viaggio nella PREISTORIA e PROTOSTORIA visita guidata ed interattiva al Museo di Sesto Calende, propedeutica alla visita all’area archeologica del Monsorino (Golasecca). Grazie al percorso interattivo nel museo e alla visita in situ si conoscerà la civiltà di Golasecca, non solo per quanto riguarda i riti funebri ma anche in merito agli abitati e agli strumenti della vita quotidiana. Il tragitto a piedi, lungo il fiume Ticino, dal Museo al bosco che ospita il sito del Monsorino, permette di inserire il percorso archeologico in quello ambientale, educando alla mobilità sostenibile. 

VISITA GUIDATA AL MUSEO DI SESTO CALENDE (durata: 2 ore circa). Il Museo conserva reperti provenienti dagli scavi archeologici del territorio, dalla preistoria al periodo altomedioevale. E’ dedicata particolare attenzione ai corredi funerari del periodo protostorico (civiltà di Golasecca, prima età del Ferro). La visita potrebbe iniziare con un gioco: divisione degli alunni in piccoli gruppi e assegnazione di immagini-simbolo, caccia al tesoro delle immagini associate a ciascun gruppo, il capogruppo guida alla vetrina da cui inizieremo la nostra spiegazione (anche per mezzo di pannelli mobili che porteremo con noi). Questo non solo renderà più interattiva la visita ma responsabilizzerà gli alunni che saranno chiamati a partecipare attivamente.

        TEMPO A DISPOSIZIONE PER MERENDA O PRANZO AL SACCO da gestire secondo la volontà degli insegnanti.

PASSEGGIATA A PIEDI LUNGO IL TICINO  e attraverso IL BOSCO  fino AL SITO DEL MONSORINO (durata: 45 minuti circa). Il percorso pedonale lungo il fiume e attraverso il bosco è facilmente praticabile e permette di inserire la civiltà di Golasecca nel suo contesto ambientale. E’ possibile, qualora la scuola fosse interessata, l’intervento di una guida naturalistica (il costo della guida naturalistica è escluso dal preventivo qui presentato).

VISITA AL SITO ARCHEOLOGICO DEL MONSORINO (CROMLECH): durata 2 ore circa. La visita avverrà quando gli studenti avranno già ricevuto tutte le informazioni necessarie per capire e immaginare il contesto (anche in questa fase potremmo servirci, oltre che dei pannelli eventualmente presenti nel sito, di pannelli mobili con efficaci immagini ricostruttive e di altro materiale didattico).

 

TEMPO: programmi differenziati per mezza giornata o giornata intera.

STRUTTURA: guida archeologica al museo e ai monumenti, gioco interattivo, documentazione.

LABORATORI: è possibile inserire l’attività dei laboratori di archeologia sperimentale abbinati al programma di mezza giornata (1. Il misterioso mestiere dell’archeologo 2. La macchina del tempo 3. Giovani ceramisti)

 

 

 

 

 

Valle del Ticino

(SACI)

 

Arsago seprio, caccia alla storia! 

 

 

VISITA GUIDATA AL MUSEO DI ARSAGO SEPRIO (durata: 2 ore circa). L’allestimento museale permette un percorso attraverso tutte le fasi di occupazione del territorio. Nella prima sala in particolare, ci si soffermerà sulla preistoria, sui ritrovamenti del posto e sulle principali attività che si svolgevano quotidianamente nelle civiltà palafitticole che abitavano il parco.

 E’ possibile come nell’itinerario  precedente elaborare un gioco basato sull’individuazione delle principali attività ( agricoltura, pesca, metallurgia, ecc.) svolte nella preistoria dalla civiltà palafitticola (il gioco può essere una caccia al tesoro o un gioco di ruolo), oppure con un LABORATORIO (VEDI SOTTO).

La visita prosegue all’interno del piccolo e prezioso museo con le testimonianze romane.

PRANZO AL SACCO .

GIOCO IL -ITINERANTE prosegue nel centro storico di Arsago.

 

TEMPO: programmi differenziati per mezza giornata o giornata intera.

STRUTTURA: guida archeologica al museo e ai monumenti, gioco interattivo, documentazione.

LABORATORI: è possibile inserire l’attività dei laboratori di archeologia sperimentale abbinati al programma di mezza giornata (1. Il misterioso mestiere dell’archeologo 2. La macchina del tempo 3. Giovani ceramisti)

 

 

 

 

 

Percorso Le forme dell’acqua, aspetti geologici, geomorfologici e peculiarità naturalistiche

 

Nome Parco

Titolo Itinerario

Descrizione

Adamello

L'acqua nel Parco dell'Adamello: “dalle sorgenti al fiume Oglio”

Accoglienza alla Casa del Parco di Vezza d’Oglio – passeggiata in località S. Apollonia per scoprire come nasce un torrente – spostamento con l’autobus nel Centro abitato di Ponte di Legno per vedere la nascita del fiume Oglio dall’unione di due torrenti – spostamento a Vezza d’Oglio sulle sponde del fiume – pranzo al sacco – nel pomeriggio passeggiata lungo le rive del fiume Oglio per esplorare e conoscere gli elementi naturali che compongono questo ambiente e chi lo abita con esperienze pratiche sul fiume.

Tematica principale: il Ciclo dell'acqua (torrenti, fiume Oglio, laghi alpini, zone umide).

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Le zone umide di montagna

Ritrovo in media Valle Camonica presso l’abitato di Berzo Demo – passeggiata lungo una mulattiera che dal centro abitato porta in località Loa attraversando il tipico castagneto da frutto con esemplari plurisecolari e boschi composti da vegetazione tipica dei luoghi aridi – arrivo in località Loa  dove è possibile osservare una importante torbiera unico luogo del Parco dell’Adamello dove si riproduce il tritone crestato – pranzo presso l’area pic-nic attrezzata dal Parco – passeggiata al Poggio della Croce ove si possono ancora notare resti delle fortificazioni della Prima Guerra Mondiale e punto panoramico sulla Valle Camonica.

Tematica principale: la torbiera

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Alla scoperta degli ambienti acquatici

Durante la mattinata accoglienza alla Casa del Parco di Vezza d’Oglio - visita alla sala espositiva per conoscere le differenti forme d’acqua presenti nel Parco - passeggiata lungo le rive del fiume Oglio per esplorare e conoscere gli elementi naturali che compongono questo ambiente e chi lo abita – pranzo al sacco – nel pomeriggio i ragazzi presso il Centro di Pesca a Mosca, conosceranno la pesca no kill e potranno provare questa tecnica di pesca nel laghetto prova.

Tematica principale: le forme di vita degli ambienti acquatici.

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

L’attività presso il centro di pesca a mosca non rientra nel Sistema Parchi e avrà un costo di 2,50 euro a ragazzo

Adamello

Geologia del Parco

Ritrovo presso la Casa del Parco dell’Adamello – introduzione alla geomorfologia del parco con l’aiuto di un plastico interattivo situato nella sala espositiva della Sede –  passeggiata lungo il fiume Oglio per conoscere i differenti tipi di roccia e come si sono generate – pranzo al sacco – impariamo a conoscere come l’erosione e gli agenti atmosferici hanno cambiato l’aspetto del territorio – alcuni esempi comuni di erosione – rientro in sede

Tematica principale: la geomorfologia del Parco

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

L’antica cava di Marmo Bianco

Ritrovo presso la Casa del Parco dell’Adamello – introduzione alla geomorfologia del parco con l’aiuto di un plastico interattivo situato nella sala espositiva della Sede –  passeggiata lungo una mulattiera che dal centro abitato porta in località Borom dove è situata la Cava di Marmo bianco; durante il percorso si potranno osservare i resti del piano inclinato che permetteva il trasporto a valle del marmo, dei locali che accoglievano i cavatori durante l’attività giornaliera oltre ovviamente al fronte di cava – pranzo al sacco – rientro in sede.

Tematica principale: l’antico utilizzo della pietra e la geomorfologia del territorio.

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Gli aspetti botanici

Accoglienza presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio – introduzione alle specie arboree ed arbustive presenti nella zona – escursione nei dintorni di Vezza d’Oglio per conoscere le fasce vegetazionali montane e le loro principali piante –– pranzo al sacco – osservazione e riconoscimento delle specie forestali (latifoglie e aghifoglie) con l’utilizzo di chiavi dicotomiche facilitate – rientro in sede.

Tematica principale: la vegetazione arborea ed arbustiva

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Gli aspetti faunistici

Accoglienza presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio – visita alla sala espositiva della sede per un inquadramento generale della fauna presente nel Parco – escursione nei dintorni di Vezza d’Oglio per riconoscere le tracce lasciate sul territorio dalla fauna SELVAtica – pranzo al sacco – ricerca delle tracce lasciate dagli animali per acquisire le informazioni date durante la mattinata – rientro in sede.

Tematica principale: la fauna SELVAtica

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Osserviamo i cervi

Accoglienza presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio - escursione nei dintorni di Vezza d’Oglio per riconoscere le tracce lasciate dai cervi sul territorio – seguiamo i cervi nel loro ambiente per poterli avvistare - pranzo al sacco – ascolto del richiamo del maschio “il bramito” e osservazione del branco di femmine – rientro in sede.

Tematica principale: gli ungulati presenti nel parco – i cervi

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adamello

Il magico mondo degli insetti

Accoglienza presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio – introduzione alla giornata per fornire alcune indicazioni sulla morfologia degli insetti – escursione in bosco per la cattura degli insetti con l’utilizzo di differenti strumenti in base all’ambiente nel quale verrà effettuata la cattura – pranzo al sacco – spostamento presso il laboratorio entomologico e riconoscimento degli insetti catturanti con chiavi dicotomiche facilitate – metodi per la conservazione – rientro in sede.

Nel pomeriggio sarà possibile anche vedere un’arnia didattica per conoscere come è organizzata la società delle api.

Tematica principale: gli insetti

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificate in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori delle sedi decentrate del Parco di Vezza d'Oglio.

Adda Nord

Il Sentiero Del Segre’ 

Lungo il fiume da Calusco d’Adda a Villa d’Adda

Ritrovo con la guida ore 9,00 presso la gelateria Bel Sit – attraversamento a piedi del Ponte in ferro – attacco al sentiero - visita naturalistica sopra il terrazzo fluviale lungo l’antico sentiero che si snoda tra boschi e coltivi – arrivati a Villa d’Adda attraversamento del fiume con il  traghetto di Leonardo (€ 0,60 costo del 2006) per riprendere il pullman ad Imbersago - partenza per il rientro a scuola ore 12,30.

Percorribile tutto l’anno – difficoltà media

Il percorso non è adatto per disabili.

Adda Nord

Il Sentiero Dei Verghi

Lungo il fiume da Calusco d’Adda a Solza

Ritrovo con la guida ore 9,00 a Calusco presso il parcheggio dei camion dell’Italcementi – lunga marcia di avvicinamento al sentiero (20 minuti circa) su strada provinciale – attacco al sentiero -  visita naturalistica sul terrazzo fluviale con spiccate evidenze geomorfologiche - partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo con il pullman alla fermata del pullman di Linea alla piazza della Chiesa Parrocchiale di Medolago.

Percorribile tutto l’anno – difficoltà media (se ha piovuto da poco difficile perché scivoloso – in molti tratti bisogna procedere in fila indiana)

Il percorso non è adatto per disabili.

Adda Nord

Il Sentiero Del Vecchio Mulino

Lungo il fiume da Capriate San Gervasio  al vecchio mulino di Bottanuco

Ritrovo con la guida ore 9,00 presso la Chiesa Parrocchiale di San Gervasio fraz. di Capriate – attacco al sentiero - nel piccolo canyon di Bottanuco lungo l’antico sentiero che fiancheggia il fiume, si osserva il ceppo dell’Adda in tutti i suoi aspetti - partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo con il pullman alla piazza della Chiesa Parrocchiale di Bottanuco.

Percorribile tutto l’anno – difficoltà media (in molti tratti bisogna procedere in fila indiana).

Il percorso non è adatto per disabili.

Adda Nord

Dalla Palude Al Traghetto

Itinerario storico-naturalistico dalla filanda di Brivio al traghetto di Imbersago

Ritrovo con la guida ore 9,00 al Municipio di Brivio – attacco sentiero -  escursione a piedi lungo l’alzaia fino al traghetto di Imbersago - partenza per il rientro a scuola ore 12,30

Per chi volesse effettuare la visita di una giornata intera, è possibile proseguire, dopo il pranzo al sacco, nel pomeriggio, fino a Paderno d’Adda

Percorribile tutto l’anno – difficoltà media

Adda Nord

Vie d’Acqua

 

Itinerario paesistico-culturale lungo il fiume e i canali da Groppello d’Adda (Cassano d’Adda) alla diga del Retorto a Fara Gera d’Adda

Ritrovo con la guida ore 9,00 al Rudun di Groppello d’Adda – attacco al sentiero -  partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo con il pullman alla piazza della Chiesa Parrocchiale di Fara Gera d’Adda.

Percorribile tutto l’anno – difficoltà facile

Adda Sud

Visita guidata alla Morta di Soltarico

Visita guidata lungo un percorso ad anello pianeggiante in ambiente naturale accessibile liberamente. Il sentiero costeggia un ramo morto del fiume Adda. Non sono presenti strutture ricettive né servizi per il pubblico.

Adda Sud

Visita Guidata alla Tenuta Boscone

Visita guidata alla portata di tutti con percorso ad anello all'interno di una Az. Agrituristica, la Tenuta Boscone, aperta al pubblico con ingresso a pagamento. E' un'area pianeggiante estesa circa 350 ettari, dotata di servizi e strutture ricettive per i visitatori. Comprende una successione di ambienti che sintetizzano le caratteristiche territoriali del Parco Adda Sud. Durante la visita la guida illustra gli elementi caratterizzanti l'ambiente del Parco Adda Sud con particolare riferimento alle zone umide e ai boschi perifluviali.

Adda Sud

Visita guidata ai Boschi del Belgiardino

Visita guidata lungo un percorso pianeggiante ad anello in ambiente boschivo naturale accessibile liberamente. L'itinerario, dopo aver attraversato il bosco, raggiunge l'Adda e una zona umida limitrofa. Non sono presenti servizi o strutture recettive per il pubblico.

Agricolo Sud Milano

CASCINA CONTINA

Percorso Ecosistema Acqua

Ore 4   o   7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Contina a Rosate che è il punto di partenza per esplorare il territorio del Parco Agricolo Sud. La Cascina Contina è una tipica cascina a corte quadrata costruita nel Settecento immersa tra le risaie.

L’uscita del mattino verrà effettuata presso il Laghetto di Rosate-Vernate che è un luogo di recente riqualificazione da parte del Parco.

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e uscita presso il Laghetto di Rosate-Vernate per esplorare gli ecosistemi acquatici del Parco. Osservazione e raccolta materiale presso:

  • La cava,  il piccolo fontanile i canali di irrigazione

Analisi delle acque e della fauna bentonica presente

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Visita alla cascina Contina per vedere le vacche e i vitellini, i maiali, i conigli e l’allevamento di razze particolari e rare di polli ornamentali.

Nel pomeriggio sono previsti laboratori tra cui: costruzione di modellini di ambiente naturale visitati nella mattinata oppure preparazione del pane o dei biscotti e merenda insieme, costruzione di gli spaventapasseri, costruzione e utilizzo di acquarelli preparati con materiali naturali, costruzione di giochi di una volta, preparazione di oggettistica con la creta.

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud e la salvaguardia dell’ambiente agricolo

Le caratteristiche del paesaggio della bassa pianura lombarda .

Conoscenza e tutela degli ecosistemi acquatici naturali e legati alla presenza dell’uomo nel territorio.

La vita e l’organizzazione della cascina lombarda di oggi e di allora.

Gli ambienti e le tematiche che proponiamo sono:

  • La cava,  il piccolo fontanile i canali di irrigazione

Tipo di attività previste

Uscita di esplorazione nel territorio nella mattinata e laboratorio di manipolazione nel pomeriggio

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto.

Agricolo Sud Milano

CASCINA CONTINA

Percorso nella natura

Ore

  4 o  7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Contina che è il punto di partenza per esplorare il territorio del Parco Agricolo Sud, da cui partono itinerari di scoperta della natura e del territorio.

La Cascina Contina è una tipica cascina a corte quadrata costruita nel Settecento immersa tra le risaie.

L’uscita del mattino verrà effettuata presso il Laghetto di Rosate-Vernate che è un luogo di recente riqualificazione da parte del Parco.

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e uscita nel territorio per esplorare gli ecosistemi del Parco.

I temi che possono essere sviluppati sono:

  • L’evoluzione naturale del bosco

  • Gli ecosistemi: la cava, il fontanile, il bosco piantumato, il bosco naturale

  • Allestimento di un erbario

  • Il suolo e i suoi abitanti

  • L’analisi dell’acqua e della fauna acquatica

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Visita alla cascina Contina per vedere le vacche, i maiali, i cavalli le faraone, i conigli e l’allevamento di razze particolari e rare di polli ornamentali.

Nel pomeriggio sono previsti laboratori tra cui: allestimento di un erbario, costruzione di modellini di ambiente naturale visitati nella mattinata oppure preparazione del pane e merenda insieme, costruzione di piccoli spaventapasseri, costruzione e utilizzo di acquarelli preparati con materiali naturali, costruzione di giochi di una volta, preparazione di oggettistica con la creta.

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud e la salvaguardia dell’ambiente agricolo

Le caratteristiche del paesaggio della bassa pianura lombarda .

Conoscenza e tutela degli ambienti naturali e delle modifiche del territorio realizzate dal lavoro dell’uomo.

La vita e l’organizzazione della cascina lombarda di oggi e di allora.

Gli ambienti e le tematiche che proponiamo sono:

  • l’ecosistema bosco: il bosco naturale e il pioppeto piantumato

  • i campi coltivati, le siepi e i filari

  • la fauna del Parco

  • l’analisi dell’acqua

Tipo di attività previste

Uscita di esplorazione nel territorio nella mattinata e laboratorio di manipolazione nel pomeriggio

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto, visionando diapositive, filmati e mostre sul Parco o manipolazione di materiali.

Agricolo Sud Milano

NOCETUM

Alla scoperta di nuovi percorsi tra città e campagna

Ore

   4  o   7

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Nocetum a Milano, presso la chiesetta di Nosedo di origini paleocristiane, immersa nella “valle dei monaci” che congiunge la città con l’Abbazia di Chiaravalle, da cui parte il percorso che s’inoltra nel Parco della Vettabbia, confinante con il Depuratore di Nosedo.

Descrizione

Nella mattinata accoglienza al Punto Parco e Partenza per la visita al Depuratore di Nosedo e percorso nel verde all’interno del Parco della Vettabbia con arrivo (per i più grandi) all’Abbazia di Chiaravalle.

Rientro presso il punto Parco e pranzo al sacco.

Nel pomeriggio

visita all’antichissima chiesetta di Nosedo con affreschi di scuola lombarda e antiche lapidi, visita alla cascina breve percorso nel verde e spiegazione di flora e fauna locale

Sono previsti laboratori che sensibilizzano sul tema del riciclo dei rifiuti: tra cui creare oggetti con materiali “da buttare” vasi decorativi con bottiglie di plastica. Inoltre attività ludiche che riassumano la giornata vissuta (tipo l’eco-puzzle)

Argomenti trattati nella visita

Il Parco Agricolo Sud,  la storia e la cultura di un luogo immerso tra città e campagna

Esperienze di bonifica: delle acque, del territorio: l’esperienza delle marcite

Tipo di attività previste

Visita ad un antico borgo di origine medioevale (Nocetum), percorsi nel Parco 

In caso di brutto tempo è possibile effettuare ugualmente l’uscita con attività alternative al coperto.

Agricolo Sud Milano

CASCINA FORESTINA

Il bosco di Riazzolo

Ore

   4

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Forestina a Cisliano (Mi), ovvero in seno all’Azienda Agricola  Niccolò Reverdini condotta coi metodi dell’agricoltura biologica (Reg. CEE 2092/91) e contornata dal Bosco di Razzolo, preziosa reliquia della foresta planiziaria lombarda e zona di interesse naturalistico (art. 31) delle norme del Parco Agricolo Sud Milano

Descrizione

La visita ha carattere ludico-sensoriale per le scuole materne e per i primi due anni delle scuole elementari. Assume quindi carattere naturalistico e storico geografico, diversificato nei contenuti e nel linguaggio, per i restanti destinatari. La visita illustra le peculiarità della flora e della fauna autoctone, nonché la storia dell’impatto antropico sul bosco e le sue utilizzazioni nel corso dei secoli, compresa una lettura a contrasto con l’ordinato e livellato paesaggio agricolo limitrofo alla superficie boscata. Le visite universitarie sono pure destinate all’esame delle tecniche di miglioramento boschivo, volte al recupero dell’originario assetto a querce-carpineto. Si segnala infine l’importanza dello stretto rapporto fra agricoltura biologica e ambiente naturale.

Argomenti trattati nella visita

Storia del paesaggio, storia di Milano e del suo contado dalla prima dominazione romana all’età contemporanea, ecosistema del bosco di Riazzolo (ricchezza di fontanili), agroecosistema , agricoltura biologica, tecniche forestali, ecc.

Tipo di attività previste

Giochi sensoriali per i bambini, letture all’aperto e visita di mostre tematiche (flora del sottobosco) al coperto per i restanti destinatari.

Alto Garda Bresciano*

Il mondo dell’acqua

Nella mattinata è prevista la visita animata al percorso museale presso il Museo del Parco Alto Garda Bresciano - Centro Visitatori  e laboratorio con attività didattiche specifiche legate all’utilizzo della risorsa acqua.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate nella zona di Campione sul Garda con attività didattiche sul campo e rilevazioni di campioni di acqua.

Alto Garda Bresciano*

Forme e colori della Terra

Nella mattinata è prevista la visita animata al percorso museale presso il Museo del Parco Alto Garda Bresciano - Centro Visitatori  e laboratorio con attività didattiche specifiche legate alla geomorfologia del territorio.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate sul territorio, in particolare sul Monte Cas, per imparare a riconoscere le principali formazioni locali rocciose.

Campo dei Fiori

Vivere in un corso d'acqua

  • Gli animali invertebrati come indicatori della qualità degli ambienti di acque correnti. Programma:
  • ore 09.00 incontro con l'animatore/guida alla prima Cappella del Sacro Monte di Varese; trasferimento al punto di partenza dell'itinerario naturalistico e facile escursione guidata costeggiando il torrente Vellone
  • ore 12.00 termine della visita guidata per l'opzione di mezza giornata
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto dove è anche in funzione un servizio bar. Nel pomeriggio trasferimento in pullman in Valganna per l'effettuazione di attività pratiche di studio di un corso d'acqua
  • ore 15.00 trasferimento presso il Museo di Scienze Naturali di Induno Olona per le attività di sintesi della giornata
  • ore 16.30 termine delle attività guidate

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - ricerca e scopre le principali interazioni tra le componenti abiotiche e biotiche dei corsi d’acqua.

ODS 1a - Conosce la funzione del corso d’acqua come agente modellatore del paesaggio (erosione, trasporto, sedimentazione).

ODS 1b - Effettua alcune analisi sui parametri chimico/fisici di un corso d’acqua.

ODS 1c - Identifica i principali invertebrati del torrente e ne descrive le strategie di adattamento alla corrente.

ODS 1d - Comprende il significato di ecosistema e definisce alcuni esempi di catena alimentare nel torrente.

ODS 1e - Conosce il concetto di bioindicatore.

 

ODG 2 Relativo all’area antropologica - si rende conto delle modifiche indotte dall’uomo sui corsi d’acqua.

ODS 2a - Comprende come l’azione antropica ha determinato il degrado ambientale in molti corsi d’acqua.

ODS 2b - Identifica le principali opere di regimazione idrica.

ODS 2c - Conosce le possibilità offerte dalla tecnologia (depurazione, ingegneria naturalistica, ecc.) per la tutela degli ambienti di acque correnti.

ODS 2d - Acquisisce un metodo di indagine biologica utile per la valutazione della qualità delle acque (EBI).

ODS 2e - Comprende l’importante funzione estetico-paesaggistica rivestita da un corso d’acqua.

Campo dei Fiori

Viaggio al centro della terra

Affascinante approccio alla speleologia inseguendo una goccia d'acqua nel cuore della montagna. Programma:

  • ore 09.00 arrivo a Luvinate presso parcheggio del Comune, incontro con l'animatore/guida ed escursione lungo il “sentiero natura delle sorgenti” per un’introduzione alla geologia ed al carsismo del Massiccio del Campo dei Fiori
  • ore 11.00 trasferimento in pullman a Sacro Monte di Varese e, dopo la sosta per il pranzo al sacco presso apposita struttura al coperto dove è anche in funzione un servizio bar, trasferimento alla grotta Marelli di Campo dei Fiori
  • ore 13.30 facile e sicura escursione speleologica in grotta (effettuata in 2 turni distinti di max 25 persone cad. con 2 guide)
  • ore 16.30 partenza per il rientro a piedi a Sacro Monte
  • ore 17.30 termine della visita guidata

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - conosce l’idrogeologia del M. Campo dei Fiori.

ODS 1a - Conosce le principali vicende geologiche che hanno caratterizzato il M. Campo dei Fiori.

ODS 1b - Conosce cos’è una sorgente carsica, ne delimita l’area di alimentazione ed effettua alcune analisi sui principali parametri chimico/fisici dell’acqua.

ODS 1c - Acquisisce il concetto di carsismo e comprende come avviene il ciclo dell’acqua in un complesso carsico.

ODS 1d - Esplora l’ambiente di grotta osservando le principali forme di carsismo ipogeo (stalattiti e stalagmiti).

 

ODG 2 Di carattere civico - acquisisce alcune semplici norme di comportamento da seguire nelle esplorazioni speleologiche.

ODS 2a - Applica e acquisisce tali norme in modo adeguato.

ODS 2b - Usa in modo appropriato le tecniche e le attrezzature speleologiche.

 

ODG 3 Relativo all’area antropologica - comprende l’importanza di tutelare un complesso carsico ai fini di soddisfare i fabbisogni d’acqua potabile delle popolazioni locali.

ODS 3a - Conosce l’utilizzo delle sorgenti a fini civili.

ODS 3b - Riconosce l’importanza della speleologia come disciplina scientifica che studia la formazione e l’evoluzione delle grotte.

Indicare quali argomenti saranno toccati nella visita: botanica, geologia, fauna, acqua e/o ciclo dell’acqua, archeologia industriale, ecc.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

 

 

 

 

Campo dei Fiori

Mr. Traver Tino & Il mistero delle sorgenti petrificanti

Alla scoperta di grotte e cascate di roccia. Programma:

  • ore 9.00 arrivo al Museo insubrico di Induno Olona, incontro con l’animatore/guida e breve lezione di geologia con approfondimento su carsismo e geomorfologia della Valganna. Obiettivi del progetto Life Natura
  • ore 9.45 trasferimentoin pullman  in località Grotte di Valganna; escursione guidata lungo il sentiero natura e osservazione delle sorgenti carsiche, delle strutture di travertino, dei popolamenti di Cratoneurion sp. e delle peculiarità naturalistiche dell’area. Ricerca di passaggi “segreti” (l’importanza di saper utilizzare una bussola, gioco a gruppi) ed esperienze pratiche di studio dell’ambiente carsico.
  • ore 12.00 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto
  • nel pomeriggio escursione sul versante meridionale del M. Chiusarella (Cascina Ravetta); scoperta, descrizione e genesi delle varie tipologie di Pinnacoli (cenni al significato dei depositi glaciali).
  • ore 16.30 termine delle attività guidate.

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - comprende l’importanza dell’acqua.

ODS 1a - Conosce le principali vicende geologiche che hanno caratterizzato l’area del Parco Campo dei Fiori e quella del suo limite orientale (Valganna).

ODS 1b - Riconosce i vari tipi di rocce in particolare quelle sedimentarie (calcari e dolomie).

ODS 1c - Conosce cos’è una sorgente carsica, ne delimita l’area di alimentazione e descrive caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua.

ODS 1d - Acquisisce il concetto di carsismo e comprende come avviene il ciclo dell’acqua in un sistema carsico.

ODS 1e - Esplora l’ambiente carsico osservando le principali forme ipo- ed epigee.

 

ODG 2  Relativo all’area antropologica - comprende l’importanza di tutelare un complesso carsico ai fini di ripristinare l’ambiente naturale originale (progetto Life Natura).

ODS 2a - conosce l’utilizzo delle sorgenti sia a fini civili sia a fini naturalistici

ODS 2b - comprende l’importanza di conoscere, orientarsi e muoversi nell’ambiente

ODS 3b - conosce il valore del travertino dal punto di vista storico-architettonico

 

 

Colli di Bergamo

Stagni e ruscelli

Il ruolo delle aree umide nel parco: stagni e ruscelli.

Lo stagno come più immediato e comprensibile caso di ecosistema, la fauna dello stagno (vertebrati ed invertebrati), la vegetazione acquatica, rilevanza dello stagno nella conservazione di specie di anfibi particolarmente rare, lo stagno durante l’anno, allo scoperta delle sorgenti: quattro passi a ritroso lungo il ruscello come il gambero d’acqua dolce.

 

 

Colli di Bergamo

Il bosco e il prato

Importanza del bosco e delle sue reti alimentari.

Biodiversità del prato: aspetti faunistici, vegetazionali e loro interazioni, l’evoluzione del prato a bosco, le radure e l’intervento dell’uomo, le voci del bosco: i canti degli uccelli, tracce e segni della fauna SELVAtica (resti di alimentazione, penne, ecc.).

 

 

Colli di Bergamo

Gli uccelli del parco

Osservazione dei principali gruppi di uccelli nel loro habitat.

Il volo degli uccelli: gli adattamenti (piumaggio, scheletro, sacchi aerei, ecc.) e il loro comportamento.

La stazione ornitologica: presso il Centro Parco, dove gli uccelli vengono inanellati a scopo scientifico da ornitologi qualificati, è possibile seguire tutte le fasi delle operazioni di rilevamento dati e far entrare in contatto diretto i ragazzi con gli uccelli prima della loro liberazione.

Le migrazioni: da dove vengono e dove vanno, tecniche di censimento.

Strategie di migrazione: un compromesso tra costi e benefici.

 

 

Grigna Settentrionale

La creatività dell’acqua

I mille volti dell’acqua sono leggibili attraverso le forme presenti sul territorio del Parco, fra fenomeni carsici (il Fiumelatte, le doline, gli inghiottitoi e la ghiacciaia al Moncodeno..) ed  elementi geomorfologici (guglie, pinnacoli, pareti di roccia..), che condizionano gli aspetti più prettamente naturalistici (fauna, flora, composizione delle acque...). Attraverso l’esperienza proposta, gli alunni potranno approfondire questi ed altri argomenti, con il supporto scientifico dell’Università di Milano che da tempo effettua qui campagne di raccolta dati, scoprendo il territorio, il ciclo dell’acqua e il suo valore biologico, avvicinandosi alla geologia, scoprendo come si fa una previsione meteo...

 

E’ prevista una prima parte di lezione in aula (più o meno approfondita a seconda del tempo a disposizione e del livello scolastico degli alunni e incentrata sugli aspetti più attinenti alla programmazione annuale della classe, e in particolare potranno essere progettate U.D.A.), in cui verranno date alcune informazioni sull’area protetta e consegnati gli strumenti teorici indispensabili per lo svolgimento dell’uscita sul territorio, che, a discrezione, potrà prevedere:

  • escursione guidata nel Parco alla scoperta degli elementi più rappresentativi;
  • giochi cooperativi;
  • attività di laboratorio (semplici analisi chimico fisiche, granulometriche o sensoriali, osservazione anfibi dal vero,..);
  • “come nascono le previsioni meteo”: lezione teorico-pratica con l’utilizzo di centraline di rilevamento dei dati meteo.

Gli alunni verranno stimolati alla produzione di elaborati a tema sia per l’Expo scuola-ambiente, che per la festa finale, a cui tutte le classi partecipanti alle attività didattiche del Parco saranno invitate a intervenire.

 

 

 

Groane

L’ecosistema Groane

Percorso di conoscenza degli ambienti del parco grazie al quale esploreremo e ricostruiremo quali sono i fattori che compongono un ecosistema, quali le relazioni tra essi e quali i meccanismi che regolano l’ambiente studiato.

 

 

Groane

Rilevamento ambientale

È consigliabile effettuare l’uscita di intera giornata per eseguire i rilevamenti al mattino e l’analisi dei dati nel pomeriggio.

Temi trattati:

  • Analisi delle acque sia dal punto di vista chimico-fisico sia attraverso gli indicatori biologici.
  • Analisi del suolo: osservazione sul campo del terreno argilloso e visione di alcune mappe storiche delle Groane per scoprire la storia geologica di questo territorio e il conseguente sviluppo economico e sociale.
  • Analisi delle trasformazioni territoriali mediante lo studio delle carte topografiche e della documentazione storica. Interpretazione del piano territoriale del Parco.
  • Censimento e classificazione del patrimonio vegetale, delle biocenosi e dei processi di evoluzione dell’ecosistema.
  • Censimento, classificazione ed ecologia del patrimonio entomologico attraverso attività di trappolaggio, mappatura e valutazione mediante calcolo degli indici di biodiversità.
  • Studio della biodiverstià degli ecosistemi e delle successioni ecologiche.

 

Mincio

Gli ambienti lacustri del Parco

Gli ambienti lacustri del Mincio sono contenitori di una straordinaria biodiversità che ha bisogno di essere conosciuta per poter poi essere salvaguardata. Gli ambienti umidi sono tra gli ecosistemi a più elevata biodiversità e offrono possibilità di ristoro agli uccelli di passo e di nidificazione per gli anfibi. Il percorso si snoda tra la Riserva o la Riserva e il Centro Parco Bertone. Presso le Riserve delle Valli del Mincio e della Vallazza, vasti complessi di zone umide di grande pregio naturalistico in quanto rappresenta in stadi differenziati, è possibile osservare specie vegetali tipiche delle aree umide quali salici, ontani, canna palustre, carice, ninfea bianca, nannufero oltre che specie di uccelli di ambiente palustre come aironi, garzette, varie specie di anatre SELVAtiche, cormorani, folaghe, svassi, ecc. Presso il Centro Parco Bertone, il percorso nel bosco prevede anche attività di educazione ambientale.

Mincio

Da Mantova alle Grazie

Si percorre in navigazione il lago Superiore ammirando la splendida distesa di fiori di loto, lungo il tratto che congiunge Mantova alle Grazie attraversando anche la Riserva Naturale delle Valli del Mincio, dove tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate si possono ammirare splendide fioriture di ninfee bianche e gialle, mentre in settembre si scorgono ancora i residui della magica fioritura dei fiori di loto. Presente nella riserva il più importante sito lombardo di nidificazione di airone rosso, oltre a numerose altre specie di aironi e anatidi. Vi è la possibilità di scegliere in alternativa un itinerario esclusivamente pedonale che ripercorre tratti paralleli alla navigazione seguendo le sponde dei laghi di Mantova fino alla frazione Angeli e di lì proseguire con il pullman alle Grazie e al suo santuario quattrocentesco.

Mincio

Dalla Foresta al Parco

Percorso guidato al Bosco della Fontana che si estende per 230 ettari e con la sua fitta vegetazione ha un notevole interesse storico e naturalistico. La sua storia è legata a quella dei Gonzaga, che lo scelsero come luogo di caccia edificandovi un’imponente palazzina. Dal punto di vista naturalistico è uno degli ultimi lembi della antica foresta planiziale che ricopriva la pianura padana. Nel bosco sono in atto importanti progetti Life su insetti e rapaci, presentati nel corso della visita.

Si passa poi al Centro Parco Bertone, giardino romantico dell’Ottocento: pranzo al sacco in aree attrezzate e percorso nel bosco con attività di educazione ambientale. Le due destinazioni portano all’inevitabile confronto tra l’ultima preziosa testimonianza delle estese foreste di latifoglie e il giardino esotico analizzando le piante autoctone e quelle di importazione.

In caso di ½ giornata si sceglie soltanto una delle due destinazioni (Bosco Fontana o C.P. Bertone).

Mincio

Il popolo migratore

Lo straordinario habitat palustre del parco offre ospitalità ad un’incredibile quantità di uccelli migratori che trovano qui riparo e riposo nel loro lungo viaggio. Nelle Valli del Mincio o alla Riserva della Vallazza, armati di cannocchiali e schede di riconoscimento, vestiti come veri birdwatchers, partecipiamo ad una uscita di osservazione: impareremo a rispettare un ambiente protetto e soprattutto il silenzio che lo caratterizza, spinti dal desiderio della scoperta e dell’esplorazione. L’attività si conclude poi al Centro Parco Bertone dove si trova anche il Centro di reintroduzione della Cicogna bianca e dove si affronterà il tema del monitoraggio di questa specie. E’ possibile inoltre avvalersi della proiezione di audiovisivi di tema naturalistico e specifici sul Centro parco stesso.

Mincio

 

C’erano una volta i ghiacciai

Uno sguardo agli habitat delle colline moreniche del Garda attraverso la visita alla riserva naturale di Castellaro Lagusello che riassume la straordinaria biodiversità floristica di queste colline. Il percorso affronterà lo stretto legame tra la storia geologica, l’ambiente naturale che ne deriva e l’uso del territorio da parte dell’uomo.

 

 

Monte Barro*

La vita che viene dall’acqua

Sorgenti, pozze e torrenti sono i protagonisti di questo percorso alla scoperta della vita che si nasconde in una goccia d’acqua e dei fattori che determinano i diversi ecosistemi acquatici: durante l’itinerario si prelevano campioni e si compiono alcune misurazioni utili poi per l’attività in laboratorio.

Laboratorio: si osservano i campioni raccolti, si classificano le specie vegetali e animali prelevate e si compiono esperimenti per misurare alcuni parametri dell’acqua importanti da un punto di vista ecologico.

E’ possibile effettuare due volte questa uscita per confrontare l’evoluzione e il cambiamento degli ambienti acquatici nelle diverse stagioni dell’anno.

 

 

Monte Barro*

Naturalisti per un giorno

In questa attività  ragazzi “assaggiano” tutte le emergenze naturalistiche del parco sperimentando divisi in gruppi i diversi aspetti del mestiere del naturalista e penetrando i segreti della vita degli ecosistemi presenti sul Monte Barro: flora e fauna, il suolo e l’acqua diventano oggetti di coinvolgenti attività sul campo e, a scelta, anche in laboratorio.

 

 

Monte Barro**

Tra semi, fiori e frutti

Visita al Centro Regionale per la Tutela della Flora Autoctona per conoscere l’importanza della biodiversità vegetale e della sua tutela. Dopo aver attraversato la “galleria degli antenati” alla scoperta dell’evoluzione delle specie vegetali nelle suggestive finte grotte di Villa Bartarelli, i ragazzi potranno osservare in azione i ricercatori del Centro e partecipare direttamente alle attività di semina e trapianto che si svolgono nella grande serra. (mezza giornata).

È possibile prolungare la visita ad una giornata intera con un itinerario nei diversi ambienti del parco, i prati e il bosco per conoscere da vicino l’eccezionale biodiversità del Monte Barro. Nel corso della giornata i ragazzi verranno coinvolti, a seconda delle diverse fasce d’età e della stagione nella quale si svolge la visita, nelle attività di ricerca e di tutela del Centro: dal conteggio delle specie presenti, alla raccolta del seme, alla comprensione delle strategie di riproduzione delle piante. A conclusione dell’attività è possibile anche svolgere un laboratorio di osservazione e sperimentazione presso il Centro Visitatori.

 

 

Monte Barro*

Sulle rotte dei migratori

Partecipando all’attività di ricerca scientifica sugli uccelli svolta dall’Osservatorio Ornitologico di Costa Perla capiremo l’importanza dello studio delle migrazioni. Insieme all’ornitologo poi impareremo come si studiano gli uccelli, quali sono le caratteristiche importanti da osservare e proveremo ad ascoltare i loro canti nell’ambiente naturale del parco.

 

 

Monte Barro*

Il bosco e i prati magri: mondi in equilibrio

Un viaggio nei diversi ambienti del parco, dal bosco ai prati magri, per conoscere, attraverso l’osservazione diretta, la complessità e gli equilibri degli ecosistemi; il percorso si snoda anche lungo il Sentiero botanico nel quale si succedono praterie naturali, ambienti rocciosi e forestali e trovano dimora alcune decine di specie botaniche.

Laboratorio: si osservano al microscopio i materiali raccolti e ci si sofferma sugli aspetti dei diversi ecosistemi anche attraverso le ricostruzioni ambientali di alcuni diorami collocati nel Centro Visitatori.

 

 

Monte Barro**

C’erano una volta i ghiacciai

Attraverso l’osservazione diretta delle rocce e del loro contenuto fossilifero i ragazzi imparano a riconoscerne i diversi tipi e a comprenderne l’origine grazie alle particolari caratteristiche del Monte Barro, costituito da un substrato calcareo-dolomitico e caratterizzato dalla presenza di depositi glaciali e di massi erratici.

Laboratorio:i ragazzi sperimentano il lavoro di un geologo imparando a riconoscere le rocce con l’osservazione al microscopio dei campioni presenti nel laboratorio e a iniziare una vera collezione litologica.

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Progetto LIFE: Chiare fresche dolci acque

Argomento: le sorgenti e il torrente

Obiettivi: apprendere gli elementi base dell'ecosistema torrente e la fragilità dell'habitat.

Contenuti: le sorgenti petrificanti, uno degli habitat LIFE del Parco, il corso d'acqua e le sue modificazioni, il ciclo dell'acqua, analisi dei fenomeni di trasporto, erosione, deposito, concrezionamento. I micro a macroinvertebrati acquatici del torrente come bioindicatori di qualità dell'acqua.

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni e riconoscimento, schede di riconoscimento e didattiche

Strumenti: schede didattiche, vaschette e retini, visita al museo.

Durata: un’uscita di mezza giornata o di una giornata intera.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato o la Valle Santa Croce a Missaglia.

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

I FIORI progetto LIFE: prati magri

Argomento: la flora del parco

Obiettivi: imparare ad osservare e riconoscere i fiori più comuni e le loro famiglie.

Contenuti: i fiori nei diversi ambienti (stagno, bosco, prato), il riconoscimento mediante chiavi dicotomiche, la flora protetta.

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni e riconoscimento, realizzazione di un erbario, i metodi di essiccazione.

Strumenti: schede didattiche, libri per il riconoscimento, raccolta materiale, vecchi fogli di giornale, cartellette.

Durata: un'uscita di mezza giornata o di una giornata intera.

Ritrovo: Presso il parcheggio della chiesa in Loc. Monte del Comune di Rovagnate

Varianti: è possibile programmare più uscite durante l'anno per realizzare un erbario completo delle varie fioriture stagionali.

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Le tracce: gli animali del parco

Argomento: gli animali che vivono nel parco

Obiettivi: riconoscere le tracce degli abitanti dei diversi ambienti naturali del Parco del Curone; lettura di un ambiente attraverso le tracce. 

Contenuti: riconoscimento dei segnali di presenza degli animali (nidi, tane, tracce, resti di pasto) e del loro ciclo biologico (letargo, riproduzione).

Metodologia: gioco di percezione sensoriale e cooperativo, ricerca sul campo, osservazione, lettura dell'ambiente.

Strumenti: materiale naturale, resti di pasti di roditori, piume, richiami, argilla, visita al museo.

Durata: un incontro in classe ed un’uscita di mezza giornata, oppure un’uscita di una giornata intera (mattino: percorso nel bosco e museo,  pomeriggio: laboratorio con l’argilla sulle impronte).

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato.

Varianti: la visita potrà essere effettuata nei boschi del proprio Comune (purché facente parte del Consorzio).

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Lo stagno

Argomento: l'ecosistema stagno

Obiettivi: apprendere gli elementi base dell'ecosistema stagno

Contenuti: lo stagno, la sua evoluzione la flora e la fauna presenti

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni e riconoscimento.

Strumenti: schede didattiche, vaschette e retini, visita al museo.

Durata: un’uscita di mezza giornata.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Il paesaggio

Argomento: lettura del territorio

Obiettivi: comprensione dei fattori naturali ed antropici che determinano le modificazioni del territorio e dei suoi elementi.

Contenuti: lettura del territorio, fenomeni di antropizzazione, interventi di rinaturalizzazione

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni e riconoscimento.

Strumenti: cartina topografica e pannelli esplicativi.

Durata: un'uscita e successivamente un incontro in classe per la realizzazione di un plastico.

Ritrovo: Presso il parcheggio della chiesa in Loc. Monte del Comune di Rovagnate.

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Le cenosi boschive

Argomento: gli alberi e la gestione forestale del bosco.

Obiettivi: riconoscimento, censimento delle specie arboree boschive e comprensione del loro ruolo nell'ecosistema, conoscenza dei livelli strutturali del bosco, realizzazione di una mappa con le diverse specie arboree, comprensione dei principi di base della silvicoltura forestale e della differenza fra un bosco ceduo e di alto fusto.

Contenuti: analisi e riconoscimento delle specie vegetali presenti nelle associazioni forestali del Parco con materiale vegetale fresco, analisi della struttura e dell'evoluzione del bosco, localizzazione cartografica.

Metodologia: lavoro sul campo sul campo, riconoscimento ed osservazione, lettura della carta.

Strumenti: carta topografica, chiavi dicotomiche e schede per il censimento degli alberi e arbusti.

Durata: un'uscita in un bosco del Parco di mezza giornata o di una giornata intera. 

Ritrovo: Presso la frazione Monte del comune di Rovagnate

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

Le rocce del parco

Argomento: la geologia

Obiettivi: comprensione delle modalità di lettura del territorio e della sua evoluzione nel tempo.

Contenuti: le rocce ed il loro riconoscimento; la successione delle ere geologiche sul territorio dal Miocene alle ultime glaciazioni.

Metodologia: ricerca sul campo con osservazioni e riconoscimento.

Strumenti: cartina topografica e pannelli esplicativi.

Durata: un’uscita di mezza giornata o una giornata intera

Ritrovo: Presso località Lissolo (ristorante Tetto Brianzolo)

 

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

L'Ornitologia: migratori, rapaci diurni e

notturni, principali specie presenti nel

Parco e uscita notturna

 

Argomento: la scoperta degli uccelli del Parco. 

Obiettivi: conoscenza degli uccelli migratori, dei rapaci diurni e notturni, delle specie silvane presenti nel Parco; approccio al bosco di notte.

Contenuti: sistematica, ecologia, etologia, dieta; tecniche di playback e di progressione nel bosco di notte.

Metodologia: ascolto dei canti, manipolazione del materiale, visita al museo naturalistico, richiamo di alcune specie.

Strumenti: materiale naturale, resti di pasti, piume, penne, richiami, lettore cd portatile.

Durata: una lezione introduttiva in classe ed un'uscita serale per il richiamo dei rapaci notturni. Per le scuole eccessivamente distanti dal Parco, la lezione verrà effettuata il giorno stesso dell'uscita a Cà Soldato.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato.

 

 

 

Nord Milano

diRanainRana

Durante le uscita al Parco sarà possibile visitare e conoscere i laghetti realizzati nel 1992 e quelli più recenti, la cui costruzione risale a pochi anni fa. Sarà possibile confrontare i due ambienti, diversi d'età e con dinamiche naturali differenti.

La classe verrà invitata a percorrere alcuni itinerari didattici particolari, che potranno essere svolti singolarmente, e in maniera più approfondita, oppure integrati tra loro, per una visione d'insieme della tematica acqua.

I prodotti di tali attività saranno pubblicati all’interno del sito internet www.teleparconord.it.

Oltre a questi materiali, in rete saranno disponibili i dati qualitativi e quantitativi, che verranno ricavati ed elaborati durante le uscite sul territorio e con le attività autonome in classe.

Ogni classe potrà scegliere uno o più percorsi tra quelli sotto indicati e potrà liberamente combinarli con il nostro aiuto.

- Il paesaggio: Analizziamo la struttura dei laghetti, il loro colore - variabile nel tempo, le diverse sensazioni che evocano in noi.

- La biologia: Le piante e gli animali - quelli visibili e quelli non immediatamente osservabili - la sistematica degli esseri viventi del laghetto e il rapporto tra loro, e il rapporto non facile con l'uomo.

- La storia, la fantasia: Storia di un progetto, di una realizzazione, di un’evoluzione di un ambiente molto ricco e molto sensibile ai mutamenti.

Interpretazione fantastica del mondo acquatico e di tutti i suoi personaggi.

- Le misure: Un ambiente come il laghetto ben si presta ad essere "misurato", in vario modo, con varie tecniche e considerando vari parametri - temperatura, pH, censimenti animali, etc...

- Il rapporto con l'uomo: La vicinanza con le case, il grande affollamento - soprattutto domenicale - del Parco e delle zone umide, fanno sì che la presenza dell'uomo si faccia particolarmente sentire presso questo ambiente.

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio e il territorio bresciano

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo, rielaborazione, animazione di giochi.

Il percorso si sviluppa lungo il corso del fiume Oglio, attraverso zone boscate e passando per piccole zone umide. Il sentiero, che segue l'andamento del fiume, permette di vedere e di venire in contatto non solo con l'ambiente fluviale tipico della Pianura Padana, ma anche con flora e fauna che lo caratterizzano. Il paesaggio che l'osservatore si trova di fronte è sicuramente suggestivo, caratterizzato da bosco e sottobosco con vegetazione tipica e dal fiume sempre attivo ed in continuo movimento e cambiamento.

È un tragitto piuttosto lungo (completo è di circa 9 Km) ma permette di ridurre la distanza con varie interruzioni della tratta, che agevolano inoltre la trattazione di argomenti specifici. Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

Gli habitat del parco e la riserva naturale Isola Uccellanda

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo, rielaborazione, animazione di giochi.

Si tratta di un percorso circolare con diverse possibilità di accesso e di uscita che permettono una fruibilità su diverse lunghezze, a seconda delle esigenze. La zona prescelta si snoda in parte lungo il fiume Oglio ed in parte in zone boscate, all' interno della Riserva Naturale dell' "Isola Uccellanda", la più vasta delle sette riserve naturali presenti nel Parco (60 ettari) in buona parte occupata da bosco misto, parte ad alto fusto ed in parte ceduo, inframmezzato da zone umide ormai interrate. Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio e la magia dei boschi

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo, rielaborazione, animazione di giochi. Il percorso si adatta a diversi livelli scolastici perché presenta un'eterogeneità di argomenti tematici da sviluppare: dai tratti particolarmente suggestivi, quasi fiabeschi adatti ai più piccoli, alla possibilità di affrontare l'intero percorso (di circa 4 Km) per i ragazzi più grandi.

L'ambiente è caratterizzato da una continua alternanza tra paesaggio naturale ed antropizzato (con vaste realtà agricole) pur presentando paesaggi e punti di osservazione di notevole rilievo ambientale e culturale. Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio e il paesaggio agricolo

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo, rielaborazione, animazione di giochi.

Il percorso si snoda, in piena sicurezza, tra l'ambiente fluviale e quello agricolo, attraverso boschi ripariali ed alcune preesistenze di rilevante valore storico-architettonico.

E' da evidenziare anche la presenza di lembi, più o meno vasti, di particolare interesse naturalistico come zone riparie boscate e piccole-medie zone umide anche con vegetazione acquatica tipica (Nuphar lutea). Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio sulla sponda Cremonese

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo, rielaborazione, animazione di giochi.

L'intero percorso offre molteplici opportunità didattiche, a seconda del tragitto scelto e degli argomenti che si preferisce approfondire.

Per le scuole materne è indicata la visita al "Parco del Tinazzo" un ambiente circoscritto che permette di venire in contatto con la maestosa vegetazione secolare e contemporaneamente con un ambiente quasi fiabesco.

Per le scuole elementari il percorso si può sviluppare non solo all'interno del Parco del Tinazzo ma scendendo anche verso il fiume per vedere la realtà fluviale del fiume Oglio e alcuni ambienti caratteristici quali le zone umide.

Per le scuole medie, infine, il tragitto si può ulteriormente allungare, facendo una passeggiata lungo le sponde del fiume, fino al "Parco della Pedrera". Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

La riserva naturale Boschetta della Cascina Campagna e i suoi boschi residui

Uscita sul territorio con percorso sviluppato a piedi, raccolta di materiale, osservazioni in campo,rielaborazione, animazione di giochi.

Il percorso permette diverse possibilità di accesso, di fruizione e di lunghezza e proprio per questo è particolarmente indicato a tutte le scuole. Per le materne risulta ideale una visita alla sola Riserva attraverso un percorso circolare di circa 800 metri immerso nell'ombra e nel verde del carpineto e del querceto che popolano il "Boschetto della Cascina Campagna". Le scuole elementari e medie possono invece continuare l'uscita seguendo una strada sterrata, immersa nella tipica vegetazione ripariale, che costeggia il fiume Oglio. Gli argomenti che possono essere trattati durante la visita sono: IL FIUME, IL BOSCO e LE LANCHE

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio ed  fontanili

 

Questo percorso si trova in una zona limitrofa dei bellissimi fontanili ubicati in Comune di Rudiano. L’ambiente è caratterizzato da un laghetto di pesca sportiva e stagni con vegetazione palustre; oltre ad una fascia di vegetazione autoctona, lungo la sponda del fiume, che si sviluppa poi in un vero e proprio bosco nella zona più interna.

L’area è inoltre dotata di un ampio prato in cui bambini e ragazzi possono fare attività didattica o giocare in piena sicurezza.

Per le escursioni di una giornata intera è possibile raggiungere (anche se con un tragitto non brevissimo) la limitrofa riserva naturale “Boschetto della Cascina Campagna” ed il relativo fontanile: ambienti sicuramente di una bellezza suggestiva.

 

 

Oglio Nord*

Il fiume Oglio ed il territorio bergamasco

Il percorso, di notevole bellezza e interesse ambientale e naturalistico, attraversa due diversi ambienti. Il primo, fortemente agricolo e antropizzato, si caratterizza per un sistema di canalizzazione, di chiuse e di rogge, alcune risalenti anche al secolo scorso, il cui fondo ghiaioso facilita il riflusso di acqua pulita e la diffusione di alcune specie di piante acquatiche. Il secondo ambiente, preceduto da un sottobosco ricco di aglio orsino, si snoda lungo il fiume Oglio, in una zona i cui elementi architettonici (due ponti di collegamento tra le rive e un’opera di regolamentazione del corso d’acqua da cui nasce il Naviglio), testimoniano il valore storico ed economico attribuito dall’uomo a questo ambiente.

 

 

Oglio Nord*

L’habitat del Mulino di Basso

Il Mulino di Basso è la sede della vigilanza ecologica, a meno di 400 metri di distanza dal fiume Oglio, nei pressi della Riserva Boschetto della Cascina Campagna. Si trova tra due canali chiamati Roggia Molinara e Cavo delle Fontane e conserva al suo interno un mulino ancora oggi funzionante. E’ proprio partendo dall’osservazione di questo elemento, principale fonte di energia nel 1100, che inizia un percorso didattico fortemente incentrato sul tema dell’acqua: il ciclo dell’acqua, le relazioni acqua – uomo – mulini – storia, l’uso dell’acqua nei secoli, l’evoluzione nell’uso della stessa, ed infine il fiume sono solo alcuni degli argomenti che si potranno sviluppare all’interno del Mulino. Il percorso permette di riscoprire non solo il valore dell’acqua come componente di un ecosistema da risparmiare e salvaguardare ma anche come elemento naturale che contraddistingue il territorio lombardo e che qualifica il Parco Oglio Nord come parco fluviale.

 

 

Oglio Sud

Visite guidate lungo il corso del canale "Navarona Bogina"

Il percorso si snoda lungo gli argini partendo dall'abitato di Commessaggio in prossimità di un caratteristico ponte su barche e di un torrione gonzalesco del XVI secolo per arrivare alla foce di Bogina in Oglio. L'ambiente che troviamo, tipicamente palustre, con presenza di ampi canneti, salici, pioppi, farnie, è abitato da numerose specie di uccelli come aironi cenerini, aironi rossi, nitticore, folaghe, gallinelle, …

L'argine è percorribile in bicicletta o a piedi.

 

 

Oglio Sud

Visite guidate alla Torbiera di Marcaria “la riserva degli aironi”

 

Visita a questa piccola zona umida (52 ettarai), racchiusa all’interno di un paleomeandro del fiume Oglio e usata fino all’ultimo dopo guerra per l’estrazione della torba e proprio per questori deve la presenza di piccoli bacini lacustri di forma regolare. La riserva è ricoperta per due terzi da canneto e dal punto di vista faunistico rilevante è la presenza di una garzaia nella quale è accertata la presenza di nitticora, airone rosso, airone cinerino, garzetta e sgarza ciuffetto.

 

 

Oglio Sud

Gli antichi meandri dell’Oglio

Le lanche di Gerra Gavazzi e Runate, localizzate sulla sponda sinistra del fiume Oglio, furono scavate dal fiume, quando ancora privo di argini, modificava il suo percorso ad ogni piena tracciando ampie curve nei depositi alluvionali. Questi meandri furono abbandonati dal fiume in seguito ad interventi di rettifica effettuati alla fine del XVIII secolo per favorire la navigazione.

Attualmente le lanche sono alimentate dalla falda e da piccole risorgive ed hanno l’aspetto tipico degli ambienti palustri, ormai rari in tutta la Pianura Padana, con vegetazione galleggiante, cariceto, canneto e piccoli lembi di bosco idrofilo. La fauna è rappresentata dagli uccelli legati alle zone umide e boscate, ma anche da numerose specie di rettili e anfibi rari, come la rana di Lataste (endenica della Pianura Padana) e il tritone punteggiato.

 

 

Oglio Sud

Un bosco speciale

Le sponde del fiume Oglio, come quelle di tanti fiumi della Pianura Padana, sono ricche di vegetazione caratteristica. Ma in questa lanca, dove anticamente scorreva il fiume, si è formato un piccolo bosco tutto speciale, costituito in prevalenza dall’insolita associazione di frassini e querce. Il sentiero conduce ad uno stagno ricco di vegetazione e di fauna tipica. E poi, strani alberi dai fusti altissimi e contorti oppure concresciuti a formare misteriose presenze, donano al bosco di S.Alberto un … pizzico di magia.

 

 

Orobie Valtellinesi

C’era una volta

Un viaggio attraverso natura, tradizioni e leggende della Val Fabiolo

Escursione didattica di una giornata in Val Fabiolo

Per imparare a leggere lungo un suggestivo percorso: il territorio mediante la conoscenza e l’utilizzo della cartografia e di strumenti come bussola, altimetro e gps;  il paesaggio tramite il  riconoscimento degli elementi – naturali e antropici – che lo caratterizzano. Per identificare le principali specie arboree e arbustive e le associazioni vegetali nonché i segni di presenza della fauna. Durante le soste si scopriranno insieme le secolari tracce di presenza umana le numerose leggende misteriose e poetiche della valle.

La proposta è rivolta alle classi I, II e III

 

 

Riserva di Monticchie

Lo stagno delle meraviglie

L’acqua è un elemento fondamentale sul pianeta, il percorso didattico si occuperà del ruolo dell’acqua in un ecosistema naturale qual’è un bosco umido di pianura. Attraverso un percorso guidato nella Riserva Naturale Monticchie si determinerà il grado di inquinamento dei corsi d’acqua e dei fontanili avvalendosi di un metodo denominato I.B.E. Tale metodo è un protocollo di monitoraggio ambientale che si basa sulla quantità e qualità di macroinvertebrati presenti nell’acqua. La campionatura ed un’analisi preliminare avverranno sul campo, per una determinazione più precisa ci si sposterà nell’aula laboratorio dove con l’aiuto di strumenti più efficaci (stereoscopio e lenti d’ingrandimento) si passerà alla classificazione degli animaletti raccolti.

 

 

Riserva di Monticchie

Aironi popolo di migratori

La presenza di una numerosa popolazione di aironi all’interno della Riserva Naturale Monticchie permette di effettuare interessanti osservazioni di alcune specie di aironi nidificanti quali: nitticore, garzette, aironi cenerini e aironi guardabuoi. Partendo dal particolare, si svilupperà il tema della migrazione, che costituisce uno dei momenti più difficili della vita degli uccelli migratori, ma verrà trattato anche il tema dell’orientamento e dei pericoli che limitano la sopravvivenza di queste specie protette (bracconaggio, perdita di habitat, isolamento ecologico, uso indiscriminato di pesticidi, ecc.).dalle osservazioni effettuate verranno poi realizzati dagli alunni dei poster didattici che riprodurranno l’ambiente della Garzaia (luogo di nidificazione degli aironi).

 

 

Riserva di Monticchie

Sotto sotto c’é

La parola Terra ci fa pensare alla terra come pianeta, ma anche alla terra come suolo ricco di vita. Il percorso guidato ha lo scopo di far riconoscere attraverso lo studio delle carte geografiche la storia del territorio padano dalla nascita fino ai giorni nostri attraverso i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. L’itinerario prevede anche la scoperta del suolo come elemento importante per la sopravvivenza di numerosissimi organismi che passano inosservati ai nostri occhi.

Si scaverà alla ricerca degli animaletti per imparare a conoscerli ed avere confidenza con loro, si raccoglierà inoltre un campione di suolo da portare in laboratorio per poterlo analizzare in tutti i suoi più piccoli particolari e per studiarne la struttura.

 

 

Serio*

Riserva Malpaga - Basella

Si parte dalla propria scuola in direzione del borgo medievale di Malpaga, in comune di Cavernago, dove, accompagnati da personale del Parco, i ragazzi potranno visitare la riserva “Malpaga – Basella”, le “Pozze di Malpaga” e le “praterie aride” del fiume Serio, abitate da colonie di conigli SELVAtici. Quindi, pranzo all’Osteria del Castello, a Malpaga, e nel pomeriggio visita al Castello di Malpaga, che fu del condottiero Bartolomeo Colleoni. A seguire, visita ai fontanili di Cologno al Serio.

 

 

Serio*

Riserva Palata Menasciutto

Si parte dalla propria scuola in direzione della Riserva Naturale della “Palata Menasciutto”, in Comune di Pianengo, dove, accompagnati da personale del Parco, i ragazzi potranno effettuare una visita all’area naturale. Poi , a Crema, sosta alla Basilica di Santa Maria della Croce, per ammirare la splendida architettura. Pranzo all’agriturismo “Le Garzide” all’interno del parco.

Nel pomeriggiovisita alla località del Marzale, a Ripalta Vecchia e all’azienda faunistica del Marzale (allevamento anatre SELVAtiche).

 

 

Valle del Lambro

Il lago di Alserio

Sul lago di Alserio è in corso un progetto di recupero ambientale finanziato dalla Comunità Europea attraverso il programma Life Natura e dalla Regione Lombardia. Nell'ambito di questo progetto è stato ideato un percorso di educazione ambientale che si pone come obiettivo la conoscenza del Lago di Alserio, dei suoi problemi e degli interventi che sono stati effettuati per recuperarlo.

A disposizione delle scuole un laboratorio didattico, una barca elettrica per fare un giro sul lago e un percorso botanico naturalistico.

Alle classi verrà consegnato un opuscolo per preparare l'uscita sul territorio del Lago che verrà seguita da educatori.

 

 

Valle del Lambro

Il fiume Lambro

Il Parco ha ritenuto di centrare la propria attività dei prossimi anni sulle problematiche legate al fiume Lambro. E’ stato quindi naturale mettere al centro del nuovo progetto di educazione ambientale proprio il nostro fiume. La proposta comprende, come avvenuto per gli scorsi anni, la consegna alle classi che aderiscono di un ricco materiale con cui affrontare autonomamente la tematica in modo approfondito e adeguato al livello di bambini e ragazzi. Inoltre le insegnanti avranno la possibilità di partecipare ad un corso di aggiornamento appositamente realizzato sul tema, composto da incontri in aula e da uscite sul territorio, che le metterà in condizione di accompagnare la propria classe in visita al fiume. Il corso di aggiornamento ha un numero limitato di posti; si dà pertanto la precedenza alle insegnanti dei comuni consorziati. Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate con le proprie classi lungo il fiume. A questo progetto è abbinato un CONCORSO.

 

 

Valle del Ticino

(IL COLIBRI’)

Il sentiero delle meraviglie nascoste

Le forme del paesaggio, modellate dal passaggio dei ghiacciai quaternari e dal corso del Ticino, accolgono tra le colline moreniche di straordinaria bellezza questo percorso che ci conduce alla scoperta di numerose evidenze naturali, massi erratici, sorgenti, fontanili, risorgive, boschi affascinanti troppo spesso dimenticati. Questo itinerario si propone tramite piccole e locali manifestazioni naturali, di suscitare grandi emozioni e interesse per l’ambiente che ci circonda. Il percorso permette di osservare, sia la vegetazione tipica, sia, grazie alla presenza di numerose sorgenti, quella caratteristica degli ambienti umidi, in cui trova rifugio l’avifauna migratoria. Le carrarecce costruite da nostri nonni che si srotolano tra i boschi un tempo fonte di sostentamento per le comunità agricole, rilevano l’importante ruolo svolto da questi ambienti nel passato. Visiteremo un "roccolo", ora centro di osservazione per l’avifauna per raggiungere successivamente il "Sass de Preja Buia", masso erratico glaciale di grandi dimensioni che presenta incisioni dell’Età del Ferro attribuibili alle pratiche culturali della Cultura di Golasecca (X-V sec. a.C.). Visita dell’alzaia del Fiume Ticino e di uno spicchio del Lago Maggiore. Inoltre la presenza dell’Oratorio di San Vincenzo fanno si che questo percorso sia veramente completo sotto ogni aspetto didattico.

DURATA: una intera giornata, dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Ore 13.00 circa pranzo al sacco con propri viveri.

INCONTRO: presso il Centro Parco di Oriano.

VISITE: Centro Parco; Roccolo di avvistamento avifauna; Fattoria Didattica; Masso erratico; Alzaia del fiume Ticino; Collina del Monsorino, Oratorio di San Vincenzo.

FATTORIA DIDATTICA: visita agli animali e ad una piccola esposizione di attrezzature agricole e di vita di una volta, possibilità di effettuare un laboratorio sul pane.

STRUTTURA: documentazione, lezione di educazione ambientale, guida naturalistica.

 

 

Valle del Ticino

(IL COLIBRI’)

“Inseguendo” i massi erratici

Le colline moreniche del Parco del Ticino settentrionale accolgono numerosi massi erratici, testimonianze degli sconvolgimenti climatici vissuti dal nostro pianeta. I massi “erratici” o “trovanti” sono rocce che i ghiacciai, nel corso delle varie glaciazioni, hanno strappato dalle pendici alpine e trasportato a valle sino alle ultime propaggini dell’alta pianura. Alcune di queste pietre presentano sulla superficie delle coppelle, curiose cavità conche spesso unite da quelle che sembrano dei canaletti profondi da 1 a 3 centimetri. Presso questi massi-altare si riunivano le popolazioni locali per celebrare antichi rituali legati alla fertilità della terra. Liquidi di varia natura (acqua, latte e sangue) venivano fatti colare nelle coppelle e nei canaletti per defluire dalla roccia al terreno sottostante.

Programma:

Ore 9.00 incontro con i partecipanti presso l’Oratorio di San Vincenzo a Sesto Calende.

ESCURSIONE: Oratorio di San Vincenzo / Monumento Naturale del Masso di Preja Buia / Colline Moreniche del Quaternario / Dolmen / Località Livello / Fontanile del Rio Capricciosa / Pineta del Primo Maggio / Località Monastero / Oratorio di San Vincenzo.

Durante l'escursione verranno toccati i seguenti argomenti:      

* Glaciazioni, Massi erratici e Colline Moreniche

* Fascia vegetazionale

Nel pomeriggio verrà visitato il Museo Naturalistico di Sesto Calende.

Ore 17.30 inizio del viaggio di ritorno.

 

 

Valle del Ticino

(IL COLIBRI’)

La cicogna nera lungo il sentiero delle meraviglie nascoste

Il territorio settentrionale del Parco del Ticino costituisce un importante crocevia di migrazione, con centinaia di specie e milioni di uccelli che ogni autunno ed ogni primavera attraversano i suoi cieli verso i quartieri di svernamento o di riproduzione.

Dal 2000 anche nel territorio del Parco del Ticino sono state attivate ricerche sulla migrazione degli Uccelli.

In questo contesto il Parco Ticino ha avviato ad Oriano nella zona nord del Parco un progetto di rilascio sperimentale di cicogne nere volto al sostegno delle popolazioni di questa specie protetta della durata prevista di 3 anni. Il programma ha una duplice finalità: da un lato tende ad attivare interventi di sensibilizzazione delle popolazioni dall’altro, si vuole avviare un programma di rilascio sperimentale dei giovani ottenuti per verificare se questi siano in grado di dare un reale supporto alle popolazioni selvatiche di questa specie.

DURATA: una intera giornata, dalle ore 9.00 alle ore 17.00.

ore 13.00 circa pranzo al sacco con propri viveri.

INCONTRO: presso il Centro Parco di Oriano.

PERCORSO: sentiero naturalistico accessibile a chiunque.

VISITE: Centro Parco; Bosco Didattico; Roccolo per la reintroduzione della Cicogna Nera; Roccolo “Brescianella” di inanellamento e di avvistamento dell’avifauna.

STRUTTURA: documentazione, lezione di educazione ambientale, guida naturalistica.

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Piccole guide sul sentiero

L’ecosistema terra è, ormai da anni, entrato in una “crisi ambientale” dovuta all’impatto umano che ha causato un forte squilibrio in tutti i cicli naturali. Un primo passo per la riduzione del nostro impatto ecologico, potrebbe essere il riconoscimento che tale crisi è principalmente causata da un approccio comportamentale e sociale sbagliato nei confronti dell’ambiente naturale.

 

L’educazione ambientale basa i suoi principi proprio sulla volontà di accompagnare i bambini, così come gli adulti, verso una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all’interno dell’ecosistema terra e del proprio contributo per rendere più sostenibile tale ruolo.

Il punto di partenza per un viaggio verso tale consapevolezza deve necessariamente essere la scoperta dell’ambiente naturale che ci circonda, anche in un territorio fortemente antropizzato come la Lombardia.

Il progetto “Piccole guide sul sentiero” inizia il suo percorso proprio guidando i ragazzi alla scoperta del proprio territorio, dei sentieri, dei boschi, dei fiumi.

Le tappe successive saranno di conoscenza e di sperimentazione, per giungere allo scopo principale del progetto che è quello di suscitare interesse nei ragazzi, coinvolgendoli attivamente, rendendoli protagonisti e attivi naturalisti sul campo.

La ricaduta che si intende provocare con questo percorso didattico è anche il coinvolgimento di altri bambini e delle loro famiglie, che verranno coinvolti nella fase finale, quando le “piccole guide” li accompagneranno in prima persona, alla scoperta del loro stesso territorio.

La metodologia utilizzata sarà soprattutto quella del coinvolgimento, della ricerca e della sperimentazione diretta dei ragazzi.

La speranza è quella stupire e interessare, riuscendo così a infondere nei cittadini di domani, qualche seme di conoscenza, consapevolezza e amore per l’ambiente naturale che ci ospita e ci sostiene.

Per la giornata finale si propone di coinvolgere alcune classi delle scuole elementari ed anche le famiglie degli alunni.

 

Destinatari: scuole medie inferiori

Durata: 6 incontri in classe + 2 uscite di mezza giornata

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

L’ecosistema fiume

Il progetto è finalizzato ad analizzare le principali caratteristiche biotiche e abiotiche dell’ecosistema fiume attraverso un primo approccio durante l’escursione e una seconda fase di approfondimento in classe, che permetterà l’approfondimento sul tema dei bioindicatori e della qualità delle acque.

 

Destinatari: scuole medie inferiori

Durata: 3 incontri in classe di 2 ore ciascuno + 1 uscita di mezza giornata

Programma:

- Escursione  presso il fiume Ticino: l’escursione si svolge lungo un sentiero che si snoda dall’alto del terrazzo fluviale, dove è possibile osservare anche l’ecosistema di bosco, fino al più grande meandro del fiume. Durante la visita gli studenti potranno osservare e riconoscere, mediante schede didattiche, le principali specie vegetali e le più comuni specie di macroinvertebrati acquatici. Sarà inoltre prelevato un campione di acqua che sarà poi analizzato in classe.

Durante l’escursione si può anche effettuare la ricerca dell’oro con l’aiuto di un esperto cercatore d’oro del Ticino e con gli strumenti adatti per coinvolgere tutti i ragazzi nell’attività.

 

- Incontri in classe: Attività di laboratorio:

- Analisi della qualità del campione di acqua raccolto (kit di analisi per temperatura, pH,  solfuri, nitrati, durezza e altri elementi chimici);

- Analisi dei bioindicatori (schede E.B.I.);

        - Analisi dei sedimenti

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Biodiversità: dalla Terra al Cielo

Educare alla biodiversità è l’obiettivo principale del percorso didattico proposto. Sensibilizzare i bambini al problema della diminuzione di biodiversità e quindi all’impoverimento genetico, biologico, ecologico, produttivo e culturale è una tappa indispensabile per affrontare altre e diverse tematiche di educazione ambientale.

Il Parco del Ticino, per la sua valenza di corridoio ecologico, in una zona fortemente antropizzata quale è la Lombardia, offre la possibilità di indagarne l’importanza e di valorizzarne le potenzialità, anche come laboratorio sul campo per sperimentare nuove tipologie di intervento e di mitigazione ambientale. Il coinvolgimento di diversi attori permette lo studio e la valutazione del problema sotto vari aspetti: la presenza di avifauna stanziale e migratoria, l’impatto antropico agricolo e industriale, lo sviluppo dell’agricoltura a basso impatto ambientale. Questo progetto vuole accompagnare i ragazzi alla scoperta del proprio territorio e delle potenzialità in esso nascoste, per poterne scoprire il valore, il fascino e l’importanza.

I temi che si affronteranno saranno: il parco del Ticino, l’agricoltura nel Parco, l’avifauna del Parco, le migrazioni, la biodiversità, l’impatto antropico sull’ambiente, le azioni di mitigazione ambientale e l’educazione alla biodiversità.

                       

Destinatari: classi di 1^

Durata: 2 incontri in classe di 2 ore ciascuno + 1 visita guidata di una giornata

Programma:

1° incontro in classe introduttivo: “Le forme della vita”, si affronteranno alcuni temi fondamentali (Il Parco del Ticino – Avifauna del Parco – Le migrazioni - Cos’è la biodiversità - La biodiversità in agricoltura) con il supporto di diapositive, lucidi e altro materiale didattico.

 

Uscita sul campo: Visita al centro di inanellamento dell’avifauna SELVAtica, dove si potranno osservare le specie catturate, la metodologia di studio e di inanellamento. Escursione naturalistica, con attività di birdwatching e osservazione degli ecosistemi di fiume e di bosco, lungo il fiume Ticino.

 

2° incontro in classe conclusivo: “Educare alla biodiversità”,si concluderà il percorso riflettendo sull’impatto dell’uomo sull’ambiente e sui possibili interventi per difendere la biodiversità sia a livello locale che globale, sia in campo naturalistico che produttivo.

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Il fiume in evoluzione

Il percorso inizia nel paese di Castelnovate, posto sul terrazzo fluviale, da cui si scende, attraverso boschi di castagni, farnie, robinie e prugnoli, fino a raggiungere il greto del Ticino in corrispondenza di una grande ansa del fiume. Il sentiero continua poi costeggiando il Ticino per addentrasi nuovamente nel bosco, interrotto a tratti da prati, campi coltivati e da un raro ecosistema di “dosso”, ricco di ginestre e cespuglieti di quercia, rosa canina e rovo, fino alla centrale idroelettrica ENEL di Vizzola Ticino.

Per numerose specie di uccelli l’area dell’ansa di Castelnovate è un punto di riferimento per lo svernamento o la sosta durante le migrazioni. Dalla riva si possono facilmente osservare anatidi, che nidificano proprio in questa zona, e Aironi cinerini, Garzette, Cormorani e Svassi, che qui sostano quotidianamente alla ricerca di cibo.

  • Tempo 3 ore
  • Difficoltà bassa
  • Itinerario da Castelnovate (frazione di Vizzola Ticino) a Vizzola Ticino
  • Destinatari dalla 3a elementare alla 3a media

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

La lanca di Bernate

Il percorso inizia nel paese di Bernate, attraversa boschi di castagni, robinie e querce, costeggia il fiume, per poi arrivare alla lanca di Bernate.

La lanca, ramo abbandonato del Ticino formatosi dalle progressive modificazioni del corso del fiume, è un angolo naturale suggestivo dove, tra i canneti, i salici, gli ontani e le acque tranquille, trovano rifugio Aironi cinerini, Garzette, Gallinelle d’acqua, Folaghe e Germani reali.

Il sentiero si addentra quindi nuovamente nei boschi, fino all’alzaia del Naviglio Grande, che riporta al punto di partenza, nel centro del paese.

  • Tempo 4 ore
  • Difficoltà bassa
  • Itinerario località Bernate; percorso ad anello
  • Destinatari dalla 3a elementare alla 3a media

 

 

 

Valle del Ticino

(STUDIO SELVA)

Il fiume azzurro di Vigevano

Il fiume non è rettilineo, non è fermo e continua a interagire con l’ambiente circostante. Una escursione naturalistica può permettere di studiarne l’ambiente; infatti il sentiero che porta al fiume attraversa habitat diversi tra loro ma tutti rappresentativi del Parco Ticino: il bosco, la zona di canneto, la radura, la lanca, la spiaggia in cui il fiume deposita la sua leggera e fine sabbia. Fino a che il percorso giunge al ghiaione da cui si vede lo spettacolo dell’acqua dal riflesso azzurro. Sulla riva del fiume si può scoprire la sua geomorfologia, fare l’analisi dell’acqua, osservare il passaggio di  uccelli acquatici o migratori. Inoltre i sassi su cui sosteremo avranno altro da raccontare, partendo dal forte legame che da secoli c’è tra il Ticino e la sua gente che ne trae e traeva numerose risorse (energia, pesca, turismo, sport, “sassi bianchi”, oro).

Al ritorno dall’escursione è possibile fermarsi per il pranzo al sacco presso le strutture del Centro Parco “La Sforzesca”, nella omonima storica frazione di Vigevano, situata a soli 2 km dalla città ducale e conosciuta per essere stata residenza estiva del duca Ludovico Sforza detto il Moro. Qui è ancora presente e imponente anche la cascina campione Colombarone, affascinante per il ricordo della vita e delle innovazioni agricole del XV secolo che hanno coinvolto il riso, la seta e i giochi d’acqua studiati da Leonardo da Vinci.

 

Durata:

mezza giornata.

 

 

 

Valle del Ticino

(GARDS)

Riciclo Biologico

Cos’è il riciclaggio naturale? Da chi è effettuato? Quali sono gli effetti di un eccessivo smaltimento di materiale organico sull’ambiente? Fino a che livello l’ambiente riesce a sopportare e quali sono le conseguenze dell’inquinamento sugli ecosistemi naturali. Come si comporta in tal senso il Parco del Ticino? Cosa succede all’interno delle sue aree naturali?

Osservazione della lettiera e dell’humus e della biodegradabilità dei rifiuti organici in natura. Analisi della lettiera (decompositori, struttura, odore e umidità).

Durata: Escursione di mezza giornata o di una giornata intera.

A chi è rivolto: Secondo ciclo della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.

 

 

Valle del Ticino

(GARDS)

L’energia del fiume azzurro

l Ticino, chiamato ormai da anni  “Fiume azzurro” scorre in una valle ancora incredibilmente integra e ricca di flora e di fauna. Lungo il suo corso attraversa anche la provincia di Milano che riceve le sue acque indirettamente dai navigli e dagli storici canali che caratterizzano un paesaggio davvero molto singolare. L’acqua del fiume azzurro è da secoli utilizzata per produrre energia e sulle sue rive sono dislocate diverse Centrali Idroelettriche che forniscono elettricità ai territori circostanti. Questo percorso didattico si prefigge di insegnare ai ragazzi le risorse energetiche del nostro territorio visitandolo anche dal punto di vista storico-naturalistico.

Durata: Escursione di mezza giornata o di una giornata intera.

A chi è rivolto: Secondo ciclo della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

 

 

Valle del Ticino

(GARDS)

Micromondo

L’acqua è fonte di vita per qualsiasi essere vivente e si presenta sotto innumerevoli forme. Il Parco del Ticino non è quindi altro che un insieme di microhabitat peculiari e ricchissimi di biodiversità.

Un viaggio negli ecosistemi acquatici (fiume, ruscelli e stagni) per scoprire i fantastici abitanti che li popolano. I ragazzi riconosceranno i macroinvertebrati acquatici, valuteranno l’effettivo stato di conservazione di uno specchio d’acqua naturale.

Durata: Escursione di mezza giornata o  di una giornata intera.

A chi è rivolto: Secondo ciclo della scuola primaria, scuola secondaria e istituti superiori

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

 

Le anse

Loc. Vizzola Ticino (VA): percorso nel bosco lungo la più grande ansa del fiume. Al termine dell’itinerario si giunge alla più antica centrale idroelettrica sul Ticino.

Durata: mezza giornata

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

Le sponde del fiume Ticino

Loc. Torre d’Isola (PV): dopo aver costeggiato campi coltivati, attraverso boschi e rogge, si arriva al fiume per osservarne il percorso.

Durata: mezza giornata o una giornata intera.

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

Sentiero dei ronchi

Il Bosco dei Ronchi – fraz. Sforzesca di Vigevano (PV): attraverso un bosco di querce, tratti di brughiera, rogge e prati si arriva al fiume per osservarne il percorso.

Durata: mezza giornata o una giornata intera.

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

Sentiero “La fagiana”

La Fagiana la riserva naturale orientata – Pontevecchio di Magenta (MI): qui sono presenti tutti gli ambienti tipici della valle del Ticino; la fauna comprende caprioli, volpi, molte specie di uccelli, anfibi e insetti.

Durata: mezza giornata o una giornata intera.

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

Sentiero “Zelata”

Il Bosco della Zelata – loc. Zelata di Bereguardo (PV): dal borgo della Zelata si scende il terrazzo fluviale e si giunge nei boschi che costeggiano il Ticino, testimonianza dell’antica foresta planiziale che si estendeva su tutta la pianura Padana.

Durata: mezza giornata o una giornata intera.

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

Sentiero “Vernavola”

Il parco è ciò che rimane del parco Visconteo che si estendeva dal Castello alla Certosa. Al suo interno è possibile svolgere un percorso alla scoperta della flora e della fauna locale.

Durata: mezza giornata o una giornata intera.

 

 

 

Percorso Il parco fantastico: giochi e fantasia nella natura

 

 

Nome Parco

Titolo Itinerario

Descrizione

 

 

Adamello

L'orienteering

Accoglienza presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio –  verranno fornite ai ragazzi delle nozioni per potersi orientare con l'utilizzo di carta topografica, bussola e altimetro – nella prima parte della giornata si conosceranno le differenti tipologie di carte in base alla scala con cui sono rappresentate e il funzionamento della strumentazione fornita provando ad utilizzare questi strumenti all’aperto – pranzo al sacco – nel pomeriggio sarà organizzata una caccia al tesoro a squadre con l’utilizzo di carte, bussola e altimetro alla scoperta di alcuni ambienti presenti nel Parco – rientro in sede.

Tematica principale: scoprire gli ambienti del parco attraverso un gioco d’avventura.

La durata e la complessità degli itinerari realizzati sono diversificati in funzione della tipologia e delle richieste dei fruitori. I docenti possono prendere direttamente accordi con i gestori della sede decentrata del Parco di Vezza d'Oglio.

 

 

Adda Sud

Progetto di educazione ambientale "Adottiamo il Parco"

N° 4 fasi per un totale di 5 incontri.

1. Fase preliminare - conoscenza con la classe presso il centro-parco Villa Pompeiana o Castiglione d'Adda con proiezione diapositive.

2. Fase sviluppo percezioni sensoriali - 1° uscita - esercizi gioco presso un'area prestabilita nel Parco Adda Sud in base alla tematica prescelta.

3. Fase di conoscenza dell'ambiente - 2° uscita - studio dell'area prescelta con particolare riferimento alle relazioni tra gli elementi che vi si trovano.

4. Fase operativa - 3°-4° uscita - sempre nella medesima area sviluppo sul campo, integrando il lavoro svolto in classe, della tematica prescelta con l'obiettivo finale di produrre un lavoro concreto da esporre successivamente presso il centro-parco.

 

 

Agricolo Sud Milano

CASCINA FORESTINA

Il bosco di Riazzolo

Ore

   4

Località

Il punto di ritrovo è presso il punto Parco Cascina Forestina a Cisliano (Mi), ovvero in seno all’Azienda Agricola  Niccolò Reverdini condotta coi metodi dell’agricoltura biologica (Reg. CEE 2092/91) e contornata dal Bosco di Razzolo, preziosa reliquia della foresta planiziaria lombarda e zona di interesse naturalistico (art. 31) delle norme del Parco Agricolo Sud Milano

Descrizione

La visita ha carattere ludico-sensoriale per le scuole materne e per i primi due anni delle scuole elementari. Assume quindi carattere naturalistico e storico geografico, diversificato nei contenuti e nel linguaggio, per i restanti destinatari. La visita illustra le peculiarità della flora e della fauna autoctone, nonché la storia dell’impatto antropico sul bosco e le sue utilizzazioni nel corso dei secoli, compresa una lettura a contrasto con l’ordinato e livellato paesaggio agricolo limitrofo alla superficie boscata. Le visite universitarie sono pure destinate all’esame delle tecniche di miglioramento boschivo, volte al recupero dell’originario assetto a querce-carpineto. Si segnala infine l’importanza dello stretto rapporto fra agricoltura biologica e ambiente naturale.

Argomenti trattati nella visita

Storia del paesaggio, storia di Milano e del suo contado dalla prima dominazione romana all’età contemporanea, ecosistema del bosco di Riazzolo (ricchezza di fontanili), agroecosistema , agricoltura biologica, tecniche forestali, ecc.

Tipo di attività previste

Giochi sensoriali per i bambini, letture all’aperto e visita di mostre tematiche (flora del sottobosco) al coperto per i restanti destinatari.

 

 

Alto Garda Bresciano*

Le piante e gli animali dell’entroterra gardesano

Nella mattinata è prevista la visita animata al percorso museale presso il Museo del Parco Alto Garda Bresciano - Centro Visitatori  e laboratorio con attività didattiche specifiche legate al riconoscimento delle tracce degli animali e alla catena alimentare.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate sul territorio, in particolare sul Monte Cas con attività sul campo.

 

 

Campo dei Fiori

Il segreto del bosco vecchio

  • Un itinerario di scoperta delle specie vegetali e animali che popolano i boschi del Parco. Programma:
  • ore 09.00 arrivo a Orino, incontro con l'animatore/guida e trasferimento a Caldana per l’escursione nei boschi di latifoglie del Parco con osservazione e descrizione delle componenti animali e vegetazionali che caratterizzano tale ambiente
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto dove è anche in funzione un servizio bar. Nel pomeriggio trasferimento a piedi nel bosco per l'effettuazione di attività pratiche di studio degli ambienti boschivi
  • ore 16.30 termine delle attività guidate

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - conosce ed analizza la struttura e la complessità degli ecosistemi boschivi del Parco

ODS 1a - Analizza e riconosce le principali specie vegetali e animali che popolano gli ambienti boschivi.

ODS 1b - Raccoglie campioni delle specie rappresentative dell’ambiente boschivo per l’allestimento di un erbario.

ODS 1c - Impara ad individuare ed interpretare i segni e le tracce lasciate dagli animali.

ODS 1d - Conosce la stratificazione del bosco (strato erbaceo, arbustivo e arboreo).

ODS 1e - Analizza la vegetazione del bosco ed effettua il mappaggio con il metodo del transetto.

 

ODG 2 Relativo all’area antropologica - conosce l’uso e l’influenza del bosco nell’economia e nella vita della popolazione locale.

ODS 2a - Evidenzia la differenza tra ecosistemi naturali ed artificiali della zona esaminata e individua gli alberi esotici comprendendo le ragioni della loro diffusione.

ODS 2b - Individua i diversi tipi di utilizzo e gestione del bosco da parte dell’uomo.

ODS 2c - Comprende come il bosco svolga una funzione protettiva (valanghe, frane, inondazioni, erosioni).

ODS 2d - Comprende come il bosco costituisca lo scenario affascinante di miti e saghe svolgendo un ruolo basilare nello sviluppo culturale dell’uomo.

 

 

Campo dei Fiori

Tutti giù per terra

  • Cronaca di un viaggio sotterraneo nello straordinario mondo dei decompositori. Programma:
  • ore 09.00 arrivo a Castello Cabiaglio, incontro con l'animatore/guida, breve introduzione seguita da facile escursione guidata in ambiente boschivo per l'effettuazione di attività pratiche di studio del suolo e del processo di decomposizione
  • ore 12.00 termine della visita guidata per l'opzione di mezza giornata
  • ore 12.30 sosta per la colazione al sacco presso apposita struttura al coperto. Nel pomeriggio prosecuzione delle attività pratiche, sintesi dei dati raccolti e determinazione al microscopio dei principali organismi della lettiera.
  • ore 16.30 termine delle attività guidate

 

Argomenti trattati:

ODG 1 Relativo all’area scientifica - conosce la struttura del suolo ed acquisisce il concetto di decomposizione delle sostanze organiche.

ODS 1a - Effettua esperienze di osservazione e analisi del suolo descrivendone le principali caratteristiche relative a profilo, tessitura, permeabilità.

ODS 1b - Comprende come il suolo costituisce elemento di primaria importanza per lo sviluppo della vita.

ODS 1c - Riconosce l’importanza del ruolo svolto da funghi, batteri e pedofauna nel processo di decomposizione.

ODS 1d - Effettua il vaglio della lettiera individuando e classificando i principali organismi che compongono la pedofauna.

ODS 1e - Costruisce esempi di catena alimentare del suolo.

 

ODG 2 Relativo all’area antropologica - comprende come la conservazione del suolo risulti essenziale alla sopravvivenza umana.

ODS 2a - Comprende che il suolo è una risorsa fondamentale per la vita dell’uomo e per le sue attività.

ODS 2b - Comprende che il suolo necessita di una corretta gestione per preservarlo dai pericoli di inquinamento e degrado sempre più presenti.

ODS 2c - Conosce le tecniche di sfruttamento delle risorse del suolo nel passato.

ODS 2d - Comprende come i rifiuti organici prodotti dall’uomo possono essere riciclati mediante compostaggio emulando la natura.

 

 

Groane

Amici nel Parco

Il Parco offre attività di  gioco, di lavoro in gruppo,di mimetismo la possibilità di socializzare, particolarmente importante all’inizio e alla fine dell’anno scolastico al di fuori di spazi noti grazie ad un’esperienza a diretto contatto con la natura

 

 

 

Groane

Artisti nel Parco

Pittori,scultori,musicisti e letterati incontreranno nell’ambiente colori, odori, forme e suggestioni della natura dai quali potranno farsi ispirare per realizzare una grande galleria all’aperto delle loro rappresentazioni artistiche.

 

Mincio

Il Parco Puzzle in volo

Un’airone in volo sul territorio del Parco ne racconta le bellezze. Con il supporto di materiali audiovisivi, i ragazzi potranno vedere il parco dall’alto, proprio come un uccello in volo, e comprendere gli elementi caratterizzanti del territorio, le varie peculiarità e le naturali modificazioni nel tempo. Si termina l'attività didattica con la costruzione di un piccolo puzzle dell’area protetta o la creazione in tre dimensioni, con materiale di riciclo, una piccola mappa. L’escursione con l’attività didattica si realizza nell’arco di una giornata nei centri Parco Bertone o Rivalta.

 

Monte Barro*

Non perdere la bussola!

Il gioco dell’orientamento

Nata all’inizio del secolo nelle vaste foreste scandinave la disciplina dell’orientamento costituisce un’attività completa che allena il corpo e la mente, la capacità di concentrazione e di collaborazione con gli altri. Per i più piccoli poi la gara di orienteering si trasforma in un gioco allegro e divertente! Con bussole e cartine i ragazzi si mettono alla prova in un gioco di strategia e tecnica con cui imparano ad osservare e conoscere il territorio collaborando fra loro in un sano contesto di competizione. L’attività all’interno del parco fornisce inoltre lo spunto per osservazioni naturalistiche.

 

 

Montevecchia e Valle del Curone

I Magici colori della natura

Argomento: I colori e la tintura naturale.

Obiettivi: apprendere la tecnica per la realizzazione dei colori naturali (tempere; acquerelli e inchiostri con decotti e sostanze vegetali).

Contenuti: Conoscenza delle principali specie vegetali dalle proprietà tintorie di più facile reperibilità e presenti sul territorio. Tintura di fibre di origine naturale (lana, seta) con decotti estratti da vegetali e realizzazione di un campionario didattico. Preparazione di acquerelli e tempere con ossidi e terre naturali ed una base di ingredienti naturali.

 

Metodologia: ricerca sul campo, conoscenza della possibilità di utilizzare materiali naturali per creare il colore.

Strumenti: tempere: terre, ossidi naturali, uova, sapone di Marsiglia, aceto, olio, fogli, pennelli;  tintura: ortaggi, frutta, spezie, pentole, bacinelle, vaschette, fili di lana. 

Durata: un intervento in classe per la preparazione degli acquerelli e degli inchiostri vegetali e preparazione del materiale per il laboratorio; un'uscita per il laboratorio.

Attività pratica: i colori verranno utilizzati per fare acquerelli e colorare con fantasia pietre, reperti di legno, di cui andremo a caccia nel bosco, o la tintura di fili di lana con tonalità diverse a seconda degli ingredienti usati.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato

 

 

 

Nord Milano

Il sentiero di Greta e Anselmo

Il sentiero di Greta e Anselmo è stato realizzato durante l’anno scolastico 2000/2001 dalle classi materne, elementari e medie che hanno partecipato alle attività didattiche del Parco. Si tratta di un sentiero di alberi e giochi consistente in 38 punti tappa, segnalati da altrettanti cartellini posti in corrispondenza degli alberi scelti dalle classi.

Ogni cartellino riporta il nome dell’albero, il nome del gioco “inventato” dalla classe, l’indicazione della classe stessa.

Il sentiero viene percorso come una sorta di “caccia al cartellino” – in quanto non sempre la traccia del sentiero è evidente. Per fare ciò ci si avvale dell’aiuto della cartina appositamente preparata.

Durante l’escursione ci si ferma in corrispondenza di alcune piante per giocare il gioco previsto in quel punto; le regole dei 38 giochi sono riportate sulla cartina.

 

 

Nord Milano

La narrazione del Parco attraverso le carte di Propp

Il Parco Nord Milano è un parco giovane: i suoi boschi sono formati da alberi di dimensioni limitate; le sue zone umide sono in via di formazione, lenta, contrastata, ma costante. Parallelamente il Parco cresce nell'animo di chi lo frequenta e piano piano comincia a sentirsi la necessità di arricchirlo di nuovi significati. Sta avanzando l'esigenza di trovare un Genius-loci adatto per questo nostro territorio!

Le scuole, con la fantasia dei bambini, possono aiutare il Parco in questa ricerca. E in parte ciò è già avvenuto.

Attraverso la visita del Parco, dei suoi ambienti, grazie allo strumento delle carte di Propp, è possibile creare nuovi personaggi, nuove situazioni, arricchire ciò che già esiste. Queste carte sono state realizzate all'interno del servizio educazione ambientale del Parco Nord Milano sulla base di quelle redatte tempo fa da Gianni Rodari, il quale era partito nel suo lavoro dalle interessanti considerazioni sulla fiaba e sulla sua interpretazione fatte dall'antropologo russo W.J.Propp.

Le carte rappresentano le situazioni, gli ambienti, i personaggi: i bambini dovranno semplicemente, a partire dall'esperienza svolta sul campo, metterle insieme ed elaborarne un testo narrativo.

Tutti i materiali che verranno redatti dalle classi saranno infine condivisi con chi lo vorrà attraverso il sito internet www.teleparconord.it

In attesa di scoprire la tua interpretazione...

 

 

Oglio Sud

Visita all’azienda agrituristica Corte Pagliari Verdieri

L’azienda produce, con metodo biologico, cereali, foraggi, vino lambrusco doc, arboricoltura da legno. Una visita alla fattoria offre l'occasione per assaporare un contatto con la natura, per conoscere e sperimentare il mondo dell'agricoltura biologica e per osservare ed esplorare la vita di una siepe e di uno stagno. Percorsi proposti:

  • Alla scoperta della fattoria
  • Le siepi, il bosco, le erbe del prato e lo stagno: un mondo da scoprire
  • Il biologico tra coltura e cultura
  • Il frumento e i cereali: le mani in pasta
  • Il mais: l’oro della tavola
  • L’uva: succo divino
  • Percorsi di educazione sensoriale al gusto
  • Dalla natura all’arte (mezza giornata in azienda e mezza giornata dedicata alla visita della “Piccola Atene” dei Gonzaga, Città Ideale del Rinascimento
  • Nidi e mangiatoie
  • Caccia al tesoro della natura
  • Costruzioni con materiale di recupero e tanti giochi

 

 

Orobie Valtellinesi

Presi in castagna

 Per iniziare l'anno scolastico con la giusta grinta ecco una proposta di accoglienza con attività di socializzazione: escursioni a piedi nella Valle di Albaredo, raccolta di castagne (in ottobre), visita a stalle e casere; le attività più propriamente didattiche saranno condotte con lavori di gruppo e attività pratiche, intervallate da giochi e laboratori al coperto.

Soggiorno di due giorni alla Locanda Cà Priula di Albaredo per S. Marco

La proposta è rivolta alle classi I, II e III

Per motivate esigenze didattiche possono essere accettate anche iscrizioni di classi diverse da quelle indicate.

Il periodo previsto per la attività sono i mesi di settembre – ottobre.  

 

 

Serio*

L'orienteering

Scopo dell'uscita sarà fornire ai ragazzi una serie di strumenti e conoscenze grazie alle quali potersi orientare con l'utilizzo di carta topografica e bussola. In particolare si valuterà sul terreno le diverse tipologie di carte, le informazioni ricavabili dalle diverse scale, l'importanza della lettura delle leggende; si illustrerà il funzionamento di una bussola e l'utilizzo della stessa per la determinazione dell'azimut. Una volta acquisiti questi elementi di base si darà inizio all'attività - gioco di orientamento.

Si inizierà con giochi come la valutazione delle distanze tra oggetti presenti nell'area con il fine di rendere più consapevoli i ragazzi della misura dello spazio. Il gioco prevede la ricerca di elementi cyaratterizzanti gli ambienti umidi situati in punti che saranno seganti su carte topografiche fornite ai ragazzi. Ai diversi punti "tesoro" saranno attribuiti punteggi diversi in base al grado di difficoltà della ricerca degli stessi.

Alla fine saranno sommati i punteggi acquisiti dalle diverse squadre e si stabilirà la squadra vincitrice.

 

 

Spina Verde

Sentiero didattico naturalistico di Parè

Il percorso permette di scoprire gli aspetti naturalistici più significativi del parco: il bosco misto di castagno, quercia, pino silvestre e betulla e una zona umida di pregevole interesse per la presenza di numerosi anfibi..

 

 

Spina Verde

Mini-Trekking del Sasso di Cavallasca

Il percorso si snoda in un bosco misto che conserva ancora i resti delle fortificazioni militari risalenti alla prima guerra mondiale. Raggiunto un punto panoramico con visione del primo bacino del lago di Como ci si sposta verso il versante meridionale che presenta alcune specie vegetali tipiche degli ambienti secchi.

 

 

Spina Verde

Sentiero del Monte Goj e della Valbasca

Partendo dalla suggestiva zona della Valbasca, che presenta un bosco a carattere igrofilo, si giunge in vetta al Monte Goj da dove è possibile osservare la città di Como, la torre del Baradello e il primo bacino del lago. La zona è ricca di massi erratici e di un percorso botanico.

 

 

Spina Verde

La natura del parco

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

La Fagiana

La Riserva Naturale Orientata ‘La Fagiana’ copre un’area di circa 1600 ettari posta nelle campagne di Pontevecchio di Magenta: si tratta di un

sito recuperato negli anni ’80, di notevole interesse naturalistico, scientifico e turistico, preservata dal Parco Ticino come una vera e propria oasi naturale capace di mantenere intatti i diversi e fragili equilibri del mondo animale e vegetale.

Nel fitto del bosco vivono diverse specie di uccelli, quali Cince, Fringuelli, Usignoli, e di rapaci, come il Gufo, la Civetta e l’Allocco. Più difficile incontrare qualche mammifero, come Caprioli, Arvicole e Scoiattoli, anche se la loro presenza è testimoniata dalle numerose tracce che questi animali lasciano sul terreno.

All’interno della Riserva è possibile visitare il piccolo museo naturalistico, il museo del bracconaggio, il centro di recupero della fauna SELVAtica della Lipu e il recinto didattico delle lontre.

  • Tempo 2,5 ore
  • Difficoltà bassa
  • Itinerario Magenta, partenza e arrivo da/a frazione di Ponte Vecchio
  • Destinatari materne, elementari, medie

 

 

 

Valle del Ticino (GARDS)

Gli artisti dei boschi

La capacità di esprimersi attraverso la rappresentazione grafica e l’attività manuale è un ottimo momento di svago e risulta essere indispensabile dal punto di vista dell’apprendimento. Nel contempo, non è sempre facile rappresentare la natura davvero come la vediamo. Rappresentiamo il vero naturale  grazie all’aiuto di un esperto! Impareremo l’uso dei colori naturali e le tecniche e i “trucchi” per cogliere i particolari di ciò che la natura ci offre.

Durata: Escursione di mezza giornata o  di una giornata intera

 

 

 

 

Percorso Il clima e le sue variazioni

 

 

Nome Parco

Titolo Itinerario

Descrizione

 

 

Campo dei Fiori

Tempo al tempo. Viaggio nel clima dal passato ad oggi.

  • Programma:
  • ore 09.00 arrivo a Castello Cabiaglio, incontro con l'animatore/guida, introduzione agli argomenti della giornata e breve escursione alla scoperta delle testimonianze dei cambiamenti climatici del passato.
  • ore 12.00 colazione al sacco presso apposita struttura al coperto.
  • nel pomeriggio approfondimenti e attività pratiche su temi legati alla climatologia e alla meteorologia.
  • ore 16.30 termine delle attività guidate.

 

Argomenti trattati:

ODG 1    Relativo all’area scientifica - conosce i meccanismi fondamentali che regolano il clima e i suoi rapporti con i viventi.

ODS 1a - Conosce i principali parametri climatici e gli strumenti per misurarli.

ODS 1b - Apprende i concetti base di meteorologia.

ODS 1c - Osserva le testimonianze dei cambiamenti climatici nel passato.

ODS 1d - Rileva le relazioni tra clima, piante e fauna.

ODS 1 - Analizza gli adattamenti e le strategie adottate dagli esseri viventi per sopravvivere in particolari condizioni climatiche.

 

ODG 2    Relativo all’area antropologica - valuta l’influenza delle attività umane sul clima.

ODS 2a - Analizza le cause e gli effetti dell’inquinamento atmosferico.

ODS 2b - Analizza i cambiamenti climatici in atto e i rischi per il futuro.

ODS 2c - Apprende i principali impegni ed interventi tecnici e politici per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

ODS 2d - Conosce l’importanza della meteorologia nella tradizione popolare e nella civiltà contadina.

 

Mincio

Dai ghiaicciai ai castelli

Arrivo a Castellaro Lagusello, visita al piccolo borgo medioevale recentemente inserito fra i 100 borghi più suggestivi d’Italia, successivo percorso naturalistico nella Riserva Naturale che comprende un antico laghetto intramorenico. L’unicità della riserva rende possibile ammirare lungo il percorso diversi esempi di ecosistema con caratteristiche molto diverse dovute a microclimi differenti.

 

Monte Barro*

Che tempo che fa

Il protocollo di Kyoto, l’effetto serra, il buco nell’ozono…cosa ne sappiamo? Il percorso qui proposto vuole proporre una riflessione sull’importanza dei fattori climatici osservando la loro influenza sui diversi ambienti del parco dal bosco al prato alla roccia: A seguire costruiremo alcuni semplici strumenti metereologici che potremo poi utilizzare a scuola per monitorare il clima.

 

 

Montevecchia e Valli del Curone

Il clima e le previsioni meteo

 

Argomento: il clima e la meteorologia.

Obiettivi: verificare le previsioni meteorologiche e monitorare il "tempo atmosferico"; analizzare i cambiamenti climatici sul territorio, capire i meccanismi del territorio in presenza di eventi climatici "eccezionali". L'importanza della copertura arborea nella protezione del suolo e la funzione termo ed igroregolatrice dei boschi. L'effetto serra.

Contenuti: costruire una piccola centralina meteorologica con materiale di riciclo che ci permette di verificare la direzione del vento, la quantità di pioggia caduta, prevedere che tempo farà domani.

Metodologia: usare oggetti comuni (bottiglie, scatole delle scarpe, vasetti, palloncini etc.) per la costruzione di una strumentazione di monitoraggio delle condizioni climatiche. Costruzione di plastici che riproducono varie situazioni territoriali (collina ricoperta da boschi, versante privo di vegetazione etc.), esperimenti empirici per verificare le ipotesi in caso di eventi atmosferici "anomali".

Strumenti: bottiglie, vasetti, palloncini, cannucce, righello, chiodi, bicchieri in plastica etc.

Durata: un'uscita di una giornata.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato.

 

 

 

Serio

Clima e energie rinnovabili

L’esperienza punta a far comprendere ai ragazzi come le abitudini quotidiane possono influenzare il clima. Con l’ausilio di schede di rilievo e questionari, si farà un monitoraggio dei consumi energetici famigliari settimanali, della mobilità famigliare, dei dati di inquinamento atmosferico.

 

 

Valle del Lambro

La meteorologia e il clima

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

 

Il clima che cambia

Destinatari:        scuole medie inferiori

Durata:              4 incontri di 2 ore ciascuno + una escursione di una giornata ( ad un ghiacciaio )

 

 

Il problema del cambiamento climatico sarà presentato prima su scala mondiale, affrontando problematiche come l'effetto serra e il buco dell'ozono, per poi concentrare l'attenzione sulla realtà più vicina ai ragazzi. Il fiume Ticino sarà il soggetto principale dell'indagine sugli effetti dei mutamenti climatici a livello locale. Si affronteranno nello specifico i temi del surriscaldamento terrestre e dello scioglimento dei ghiacciai e quindi dei pericoli connessi a tale fenomeno. Tutti i concetti saranno affrontati dal punto di vista sperimentale, permettendo agli studenti di verificarli direttamente con semplici esperimenti. I temi presentati saranno quindi calati nella realtà quotidiana degli studenti: alcune loro abitudini e la realtà della loro città saranno valutate e reinterpretate in base ai concetti e alle problematiche affrontate durante il percorso didattico. L'obiettivo del progetto è di avvicinare gli studenti a concetti complessi per renderli più consapevoli della loro "impronta ecologica" sul mondo.

 

 

 

Valle del Ticino (GARDS)

L’analisi dell’aria tramite l’ausilio dei licheni.

 

I licheni sono uno dei bioindicatori dell’aria più utilizzati in Italia ed in Europa essendo degli ottimi bioaccumulatori. Gli studenti affronteranno le problematiche relative all’inquinamento atmosferico e, attraverso il riconoscimento dei più comuni licheni, verranno guidati nella determinazione dell’indice di qualità lichenica per la determinazione della qualità dell’aria in un’area naturale del Parco del Ticino, presa come campione.

Durata: Escursione di mezza giornata o  di una giornata intera

 

 

Valle del Ticino

(DEDALO)

 

Il ciclo delle stagioni

Escursioni negli ambienti del parco del Ticino per osservare il ciclo stagionale delle specie vegetali e l’adattamento degli animali al cambiamento delle stagioni (migrazione, letargo, etc.). Le osservazioni sul campo vengono registrate su un apposito “diario di bordo”.

Durata: 4 uscite di mezza giornata

 

 

 

Percorso Mobilità sostenibile e turismo consapevole

 

 

Nome Parco

Titolo Itinerario

Descrizione

 

 

Adda Nord

Sull’Adda Portesana

 

Percorso storico-naturalistico dalla Colonia San Benedetto al Castello di Trezzo

Ritrovo con la guida ore 9,00 alla fermata degli Autobus a Trezzo sull’Adda – spostamento in pullman per raggiungere il sentiero - visita guidata lungo il fiume dalla Colonia San Benedetto alla Centrale Taccani e visita esterna della Centrale Taccani e del Castello – partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo con il pullman alla fermata degli Autobus di Trezzo.

Percorribile tutto l’anno – difficoltà facile

 

 

 

Adda Nord

Sull’Adda Martesana

Percorso a cavallo del fiume e del naviglio Martesana da Concesa – Villa Gina a Crespi d’Adda, sito patrimonio mondiale dell’Umanità

Ritrovo con la guida ore 9,00 alla piazza della Chiesa Parrocchiale di Concesa fraz. di Trezzo sull’Adda –  visita esterna di Villa Gina (sede del Parco Adda Nord), visita esterna del Santuario di Concesa e visita al villaggio operaio di Crespi d’Adda – partenza per il rientro a scuola ore 12,30 ritrovo col pullman al Cimitero di Crespi d’Adda

Percorribile tutto l’anno – difficoltà facile

 

 

 

Groane

Trekking nelle Groane

Il Parco ha una vasta rete di piste ciclabili e di sentieri natura pur essendo inserito in un contesto viabilistico importante;l’escursione offrirà l’occasione per valorizzare il tempo che si usa viaggiando esplorando paesaggi  costruiti dall’uomo ma anche dalla natura.

 

Mincio

Il Mincio in bicicletta

Un percorso che vuole stimolare le nuove generazioni alla riscoperta della bicicletta, come mezzo di trasporto che rende le strade più sicure e l'ambiente urbano più vivibile. Una pedalata in Mantova e lungo il Mincio per imparare a percorrere   l'ambiente che ci circonda, in sicurezza e senza inquinare.

Possibilità di integrare l'escursione con approfondimenti sulla mobilità sostenibile, sulla corretta manutenzione della bicicletta e sul codice stradale e segnaletica.

 

Montevecchia e Valle del Curone

La Bussola

Argomento: orientamento e studio della cartografia

Obiettivi: promuovere la capacità di orientamento e l'utilizzo della bussola.

Contenuti: elementi di cartografia, l'attività di orientamento.

Metodologia: lettura di carte topografiche, prove di orientamento con l'utilizzo della bussola, realizzazione di una mappa.

Strumenti: carte topografiche, bussola, colori.

Durata: un’uscita di mezza giornata.

Ritrovo: Presso il parcheggio del Centro Parco Ca' del Soldato

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Mobilità sostenibile

Destinatari:        scuole medie inferiori – classi di 1^

Durata:              n. 4 incontri di 2 ore + n. 2 uscite di mezza giornata nel territorio comunale

     

La mobilità è un nodo centrale nel panorama delle problematiche ambientali ed assume proporzioni preoccupanti soprattutto all’interno dei centri urbani: le abitudini di vita, dettate prevalentemente da fattori di comodità e dai ritmi della società attuale, non tengono in considerazione questioni di fondamentale importanza quali la salute e la qualità della vita.

Il progetto non offre agli studenti solo un orizzonte teorico, ma rende il problema affrontato tangibile, vicino alla realtà quotidiana, vissuto in prima persona al fine di sperimentare nuove soluzioni e verificarne l’efficacia, la fattibilità, la durata nel tempo.

 

 

 

Valle del Ticino

(NATURCOOP)

Turisti per casa

Destinatari:       scuole medie inferiori

Durata:              n. 3 incontri di 2 ore + n. 1 uscite di mezza giornata

 

Il turismo è un fenomeno complesso, le cui conseguenze in termini di impatto ambientale, culturale, sociale ed economico non possono più essere ignorate. Il turismo con le sue implicazioni merita perciò un’attenta riflessione da parte di tutti, cittadini e istituzioni, industria e utenti. Fondamentalmente diventa così l’educazione del potenziale turista per la nascita di una nuova domanda di turismo, portatore di principi universali quali l’equità, la sostenibilità  e la tolleranza.

 

  • Incontri in classe:

I° incontro - finalizzato ad avvicinare gli alunni in modo attivo e critico al tema del turismo responsabile, attraverso  un gioco di simulazione chiamato “Welcome to Gamwana”, capace di coinvolgere molteplici livelli di apprendimento: razionale, fisico, affettivo ed emotivo. Nella seconda fase del gioco, il debriefing, l’attività viene rielaborata con l’analisi delle somiglianze riscontrabili tra il modello simulato e la realtà.

I successivi incontri si snoderanno attraverso due percorsi tematici:

II° incontro - “Brainstorming viaggio e turismo” : si ripercorre la storia del viaggio e del turismo attraverso un gioco-discussione e alcuni riferimenti letterali (da concordarsi anche in base al programma scolastico) e pratici

III° incontro - “alla ricerca di alternative”: si propongono alcuni esempi concreti volti a realizzare forme di turismo responsabile. Utilizzando la “Carta del turismo responsabile” verrà preparata l’uscita sul campo.

 

 

 

Valle del Ticino (GARDS)

Viaggiando su due ruote

Un percorso per far apprezzare alle nuove generazioni la bicicletta, mezzo di trasporto ecologico in moti paesi utilizzatissimo ma in Italia, purtroppo  troppo poco apprezzato. Una pedalata lungo le “vie verdi” del Parco Ticino per conoscere questo fantastico territorio, ricco di bellezze naturali, di biodiversità ma con un unico scopo:non inquinare.

 

Durata: Escursione di mezza giornata o  di una giornata intera

 

 

* I percorsi sono soggetti a variazioni e correzioni

Indicare la località o le località che la visita andrà a interessare

Dare una breve descrizione dell’itinerario e delle sue peculiarità

Indicare quali argomenti saranno toccati nella visita: botanica, geologia, fauna, acqua e/o ciclo dell’acqua, archeologia industriale, ecc.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

Indicare quali argomenti saranno toccati nella visita: botanica, geologia, fauna, acqua e/o ciclo dell’acqua, archeologia industriale, ecc.

es. durante la visita si prevede anche la proiezione di audiovisivi, una visita al museo, animazione di giochi, ecc. in caso di impossibilità a effettuare la visita all’aperto (es. per pioggia) si effettueranno delle attività alternative.

 

Attenzione alcune informazioni come prezzi e orari potrebbero non essere aggiornati alla data di lettura pagina

 

Fonte: http://www.areaparchi.it/Sispar%202006%202007/Itinerari%20Medie_def.doc

Sito web: http://www.areaparchi.it/

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Itinerari turistici per gite scolastiche tipo file : doc

 

Itinerari turistici per gite scolastiche

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Itinerari turistici per gite scolastiche

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

 

Itinerari turistici per gite scolastiche