Il racconto giallo

 

 

 

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Il racconto giallo

 

Titolo
- il titolo può risultare apparentemente oscuro (al fine di rafforzare le funzioni fatica e conativa), oppure può contenere riferimenti a situazioni, luoghi o personaggi contenuti nella narrazione.

Livello iconico
- il testo è spesso diviso in capitoli;
- non sono presenti molti spazi bianchi all’interno del corpo del testo;
- sono molto utilizzati i capoversi;
- le parole scritte in corsivo sono presenti e riguardano certi aspetti che vanno  particolarmente tenuti presente;
- le sequenze dialogiche sono molto presenti, disseminate nel testo e fondamentali per portare a termine l’investigazione.

Struttura
- avviene un crimine (molto spesso è un omicidio ed è più raro che si tratti di un furto o rapimento poiché gli omicidi attirano di più l’attenzione dei lettori); questo accade in circostanze misteriose ed il movente è spesso la brama di potere, di denaro o semplice gelosia;
- Il racconto è strutturato in questo modo:

  1. avviene il delitto;
  2. conseguente indagine effettuata da un investigatore (l’indagine affronta gli interrogatori dei sospettati, dove uno di questi può apparire da subito il colpevole ma si rivela presto un errore);
  3. conclusione delle indagini con scoperta del colpevole;
  4. cattura e punizione del colpevole;
  5. ricapitolazione della storia da parte dell’investigatore che svela al lettore le deduzioni e gli avvenimenti che sono stati fondamentali per la scoperta del colpevole.

- il finale del racconto e lieto e rassicurante, inoltre è anche chiuso poiché la storia termina con la cattura del colpevole e la chiusura del caso;
- solitamente il lettore del romanzo giallo vuole divertirsi a scoprire il colpevole prima od assieme all’investigatore;
- la struttura può essere a gradini, dato che gli avvenimenti devono succedersi in ordine cronologico (salvo qualche flashback effettuato da qualche personaggio durante la narrazione), oppure ad alternanza dal momento che questo genere di struttura attizza particolarmente l’attenzione del lettore;
- presenza notevole ed accentuata dei momenti di spannung (dove il picco massimo è raggiunto durante un omicidio od in una situazione molto coinvolgente);
- spesso durante la narrazione avviene un altro delitto;
- presenza cospicua di retrospezioni che spiegano gli avvenimenti presenti assieme a quella principale che si trova alla fine del testo, dove vengono spiegati tutti gli avvenimenti accaduti;
- sono molto presenti anche le prolessi poiché ci servono a determinare la presenza del colpevole (queste consistono in gesti, parole od accenni molto minuziosi ed importanti);
- generalmente fabula ed intreccio corrispondono;
- molto presenti le sequenze riflessive e dialogiche (fondamentali per gli interrogatori e le deduzioni);
- il testo è cosparso di tantissimi indizi fondamentali per risolvere il caso.

Narratore
- il narratore solitamente è personificato nell’aiutante dell’investigatore;
- la focalizzazione utilizzata è interna è fissa;
- l’autore preferisce ambientare il racconto nell’epoca contemporanea a se stesso in modo da coinvolgere maggiormente il lettore nelle vicende raccontate nel testo.

Tempo
- l’epoca ove si svolgono i fatti non è diversa da quella nella quale vive l’autore (vedi osservazione in Narratore);
- l’ordine è solitamente cronologico dato che spesso la struttura è a gradini ed anche perché non avrebbe molto senso narrare di un’investigazione senza che questa avvenga per gradi ed in ordine cronologico;
- la durata interessa:

  1. scena: molto presente (vedi Liv.Iconico);
  2. ellissi: vi sono quando il narratore si allontana dal protagonista ed è costretto a seguire solamente i fatti che gli accadono in prima persona ignorando ciò che accade invece altrove;
  3. sommario: presente all’interno dell’analessi finale;
  4. pausa: presente quando avvengono dei ragionamenti, deduzioni o descrizioni di luoghi od oggetti;
  5. Narrazione rallentata: nei momenti dove la spannung raggiunge i suoi picchi di intensità ed ogni azione deve essere spiegata nei minimi dettagli rallentando la narrazione.

Spazio
- lo spazio è famigliare all’autore;
- in questo caso lo spazio aperto è sinonimo di inquietudine, poiché è in esso che si nasconde il pericolo maggiore. Inoltre lo spazio aperto consiste anche in una trappola, a differenza di quello chiuso;
- anche i luoghi chiusi più tenebrosi sono comunque più rassicuranti dell’esterno;
- la descrizione spaziale è focalizzante;
- i contrasti e la presenza di luce e buio sono fondamentali (il contrasto è inquietante);
- il tema della porta è molto presente;
- la descrizione è anche soggettiva e gli oggetti che questa comprende possono diventare indizi;
- dalla presentazione dello spazio traspare un insegnamento che è spesso quello di non sottovalutare nulla di quello che c’è poiché potrebbe essere fondamentale per la conclusione di un ragionamento.

Personaggi
- il ruolo principale è riservato all’investigatore;
- le caratteristiche del personaggio principale, l’investigatore, sono le seguenti:

  1. questo è molto conosciuto, rinomato e stimato;
  2. è molto intelligente e furbo;
  3. non ha particolari doti fisiche quali la forza o l’agilità;
  4. è molto colto ed aggiornato;
  5. possiede molta intuizione;
  6. ha molta esperienza alle spalle, dal momento che ha risolto molti altri casi;
  7. possiede una mente selettiva capace di distinguere un oggetto qualunque da un potenziale indizio;
  8. ha una validissima stima di se (ha molta fiducia nelle proprie doti e preferisce seguire i suoi ragionamenti anziché quelli del proprio aiutante).

- l’investigatore è affiancato da un aiutante;
- la figura dell’aiutante è molto importante;
- spesso l’aiutante è mandato sul luogo del delitto per documentarlo e riferire tutto quanto all’investigatore, impegnato altrove a sistemare altre questioni;
- l’investigatore si serve degli sbagli dell’aiutante per affinare il proprio ragionamento;
- l’aiutante mette in risalto la bravura dell’investigatore;
- l’aiutante ricopre il ruolo di narratore, dal momento che se questo fosse l’investigatore non ci sarebbe nessun mistero riguardo i suoi ragionamenti e deduzioni;
- spesso la vittima non appare mai da viva poiché il romanzo incomincia proprio a causa della sua morte o scomparsa;
- c’è sempre una persona da proteggere;
- l’assassino è spesso furbo e scaltro, tanto che ingaggia una lotta di intelligenza con l’investigatore.

Campi semantici
- i campi semantici più frequenti sono quelli legati alla ricerca, investigazione, mistero, ma anche paura, sospetto, tradimento, ecc.;
- le parole chiavi spesso sono presenti ma posso anche risultare poco rilevanti (dipende dal testo che si analizza).

 

Fonte: http://www.francesca.larosamazza.com/wp-content/uploads/2009/04/il_racconto_giallo1.doc
Autore: Prof. Francesca La Rosa Mazza

 

 


 

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