Parassitologia speciale

 


 

Parassitologia speciale

 

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Parassitologia speciale

 

Sarcodina - Amebe

  • Amebe che abitualmente parassitano uomo sono commensali del tratto int:
      • Endolimax nana
      • Iodamoeba buetschlii
      • Entamoeba coli
      • Dientamoeba fragilis
      • Devono essere distinte dall’unico patogeno intestinale, Entamoeba histolytica
      • Entamoeba gingivalis si trova in cavità orale e di norma non è patogena; aumenta solo quando si instaurano condizioni di scarsa igiene
      • 2 generi di amebe a vita libera, Naegleria e l’Acanthamoeba, non richiedono ospiti animali ma danno occasionalmente gravi infezioni nell’uomo

 

Entamoeba histolytica                     => AMEBIASI o DISSENTERIA AMEBICA

  • Patologia principalmente tropicale
  • Le altre amebe sono commensali
  • Presente nell’acqua e nel terreno
  • Esistono 2 forme morfologicamente identiche di E. histolytica, una patogena e l’altra no
  • La maggior parte delle infez è asintomatica e microrg sopravvive come commensale in 90%; raramente sogg diventano sintomatici e, per breve periodo, espellono cisti con le feci; inoltre amebe in questi pz sono sia patogene che non
  • Aggredisce i tessuti
  • Patogenesi:
      • Ingestione di una cisti riproduttiva di Entamoeba histolytica
  • Ceppi più virulenti stimolano la secrezione di mucina, rendendo la superficie epiteliale più vulnerabile
  • Sembra ci sia relazione diretta fra attività della proteasi del microrg e la patogenicità: la proteasi può degradare la matrice proteica, come collagene, laminina e fibronectina
      • I pazienti con infezioni sintomatiche possono manifestare:
    • patologia intestinale: dolori addominali, ↑ peristalsi
    • sintomi che si associano ad amebiasi invasiva sono graduali e comprendono dolore addom, diarrea, dissenteria e perdita di peso
    • invasione colon → infiammazione e formazione di ascessi che possono evolvere in ulcere: inizialmente ulcera si presenta con centro a capocchia di spillo composta da detriti e trofozoiti; quando l’ulcera si allarga e si approfonda forma il bottone di camicia, tipico delle amebiasi
    • quando le ulcere si riuniscono mucosa va in necrosi e si distacca, causando dissenteria violenta + feci sanguinolente e mucose, dolore addominale e perdita peso
    • sono frequenti le sovrainfezioni batteriche; questa amebiasi ha elevata mortalità
    • ulcerazione cronica di cieco sigma e retto dà lesioni ripiene di tess di granulazione; queste lesioni sono dette amebomi e spesso scambiate per tumori
    • perforazione colon da ulcere avviene in 20% delle coliti amebiche acute e può esitare in peritonite e ascessi epatici
    • nell’intestino matura nuova cisti che viene espulsa e può riprendere il ciclo infettivo
    • patologia extraintestinale per invasione da parte dei trofozoiti della parete int
    • trofozoiti entrano in circolo, arrivano a fegato dove danno ascessi che raramente possono sovrainfettarsi
    • amebe non sono responsabili della distruzione epatocitaria, necrosi tess dovuta a lisi di leucociti e macrofagi da parte delle amebe
    • altri organi interessati da malattia disseminata: polmoni, pericardio, cervello, cute
  • Diagnosi:
  • Campioni utili per esame parassitologico: feci, prelievi dopo sigmoidoscopia, biopsie tess
  • Campioni di feci concentrati e colorati per ricerca e identificaz cisti e/o parassiti
  • Test sierologici ex immunofluo ecc.. usati per amebiasi extraint
  • Affetto da amebiasi 12% della popolazione mondiale; uomo è princ fonte d’infezione
  • Trasmissione per via orofecale => ingestione cibi o acqua contaminati da cisti da feci umane; cisti sopravvivono per più di tre mesi ma sono distrutte da iperclorazione o iodinazione
  • Terapia:
  • Pato int metronidazolo e iodochinolo, o metronidazolo e diloxanide fluroato
  • Gravi malattie extraint trattate con combinazioni + seguita da terapia amebicida ad azione in lume intestinale
  • Clorachina per ascessi epatici
  • Controllo infez dipende da condiz igienico-sanitarie e pulizia acqua, isolamento pz

 

Meningoencefalite amebica primaria

  • Naegleria fowleri, ameboflagellato
  • Termofilo, con tempo ottimale di crescita 22-35°C
  • Può arrivare da suolo, acqua, sist di raffreddamento, tamponi faringei e nasali, fogne, piscine termali e sportive; molte infez umane associate con nuoto in acque tiepide e molti casi sono risultati fatali
  • Patogenesi:
  • Penetra in cavità nasali per inalaz polvere o acqua con trofozoiti
  • Incubazione di 3-15 gg, lesione si forma su neuroepitelio olfattivo
  • Fagocitosi => parassita migra in SNC → necrosi emorragica cerebrale di sost gri e bi
  • Senza terapia pz muore in 7-10 gg dall’esposizione
  • Sintomi: forte cefalea frontale o temporale bilat, febbre, nausea, vomito + irritazione meningea ed encefalite che porta convulsioni e coma
  • Diagnosi:
  • Non basata sulla clinica ma su isolamento e coltura per amebe a vita libera dal liquor, oppure su presenza trofozoiti in biopsia di tess cerebrale
  • Non esiste trattamento efficace; anfotericina B, miconazolo e rifampicina

 

Acantamebiasi

  • Acantamebe: parassiti facoltativi a vita libera in suolo e acqua; max casi per aria contaminata e lenti a contatto
  • Patogenesi:
  • Princ sito d’infez è pelle, o app resp e da qui può diffondere; interessamento SNC può dare encefalite granulomatosa cronica (encefalite amebica cronica o GAE)
  • GAE in sogg con malattie croniche debilitanti, alteraz di sist imm; associate a GAE si possono avere ulcere cutanee, epatopatia, polmoniti, danno renale, faringiti
  • Periodo incubaz non è noto
  • Fra le manifestaz cliniche ci sono: febbre, emicrania, rigidità nucale, confusione mentale, paresi, letargia, coma; max causa di morte è broncopolmonite

 

Mastigophora

 

  • Parassiti che si ritrovano in cavo orale, int, genitourinario, tess, circolo
  • Possiedono flagelli e memb ondulanti in alcune fasi del ciclo vitale

 

Giardia lamblia             => GIARDIASI

  • Protozoo flagellato intestinale, causa malattie nei viaggiatori
  • Causa disturbi int max in sogg che bevono acque contaminate, bambini in asili, ♂ gay
  • Ventralmente presentano disco concavo che, con aspirazione, si attacca ad epi; trofozoite ha mobilità eccentrica disordinata
  • Non danno vere e proprie infezioni perché non sono in grado di penetrare i tessuti ma permangono solo sulla superficie di organi cavi
  • Provoca:
      • Infezioni subcliniche
      • Infezioni gravi:
  • solo in pazienti immunocompromessi
  • mediante irritazione dell’intestino e modificazione dell’assorbimento dei grassi
  • Patogenesi:
      • Ingestione di una cisti tetranucleata con cibo o acqua
      • Germinazione nel duodeno; 1 cisti → 2 trofozoiti, cui crescita è favorita da pH alcalino
      • Ancoraggio alla mucosa intestinale attraverso la ventosa ventrale presente nel microrganismo e rivestimento completo dell’intero tappeto intestinale
      • Difficilmente trofozoiti invadono i tessuti
      • Sintomi 9-15 gg dopo infez
      • Infezione acuta presenta: nausea, febbricola, forte diarrea acquosa e maleodorante; questi sintomi possono durare 3-4 gg, prima che infez si risolva
      • A volta si sviluppa infez cronica in cui pz hanno diarrea intermittente per due o più anni; fase cronica caratterizzata da: emicrania, mialgia, perdita di peso, anoressia e sindrome da malassorbimento: associata ad alterato assorbimento di grassi, carboidrati e a steatorrea.(tutte condizioni dovute al totale rivestimento della sup int)
      • Per sopravvivere trofozoiti devono incistarsi, processo favorito da pH alcalino, presenza di bile e ac. lattico
  • Diagnosi:
      • Fatta quando si ritrovano in feci, aspirati intestinali o succo duodenale (entero-test) cisti o trofozoiti
      • Inoltre lungo tempo di incubaz deve far sospettare giardiasi
      • Molto usato sistema ELISA immunoenzimatico per rivelazione degli Ag di Giardia
  • Epidemiologia:
      • Malattia protozoaria più diffusa in USA
      • Trasmissione orofecale, max con acqua contaminata
      • Uomini sono riserva princ del parassita, anche se ci sono animali che portano specie di Giardia simili a umana
  • Terapia:
      • Metronidazolo, chinacrina, furazolidone
      • Epidemie giustificabili con danni ai sistemi di depurazione; cisti sopravvivono a [ ] standard di clorazione; cisti sopravvivono 1-3 mesi in acqua fredda

 

Tricomoniasi

  • Protozoi globulari con 3-5 flagelli e prominente nucleo ovale, assostilo rigido li percorre longitud ed emerge post; lungo asse longitud si estende 1 memb ondulante
  • Tricomonadi di presentano solo in forma di trofozoite, forma trasmissibile
  • Nell’uomo sono ritrovabili 3 specie morfo simili:
      • Trichomonas tenax: alberga in cavo orale, raro in bocche sane, numeroso in caso di parodontopatia; probabile trasmissione per via salivare con oggetti contaminati o bacio
      • T. hominis: in tratto int umano, clinicamente poco rilevante
      • T. vaginalis: patogeno

 

Trichomonas vaginalis

  • Non danno vere e proprie infezioni perché non sono in grado di penetrare i tessuti ma permangono solo sulla superficie di organi cavi
  • Caratteristiche Trichomonas:
      • Non produce cisti
      • La divisione avviene per fissione binaria longitudinale
      • Labile quanto si trova nell’ambiente esterno
      • Cresce bene solo in simbiosi con altri batteri, da solo cresce difficilmente
      • Parassita tipico dell’uomo (unico serbatoio del microrganismo)
      • Trasmissione squisitamente sessuale
  • Una delle tre princ cause di vaginiti (oltre a C. albicans e Gardnerella vaginalis)
  • Provoca:
      • Infezione localizzata in cui non si ha passaggio del parassita nel sangue
      • ♀: l’infezione è associata a vaginite; questa è caratterizzata da abbondante secrezione giallastra e striata di sangue, accompagnata da bruciore, prurito o irritazione; da essudato è possibile isolare il parassita
      • ♂: infezione è associata ad uretriti o prostatiti; contratta per contatto sessuale; spesso asintomatica o associata a stranguria (dolore); quindi uomini sono spesso portatori sani
      • Cmq in entrambi i sessi si possono avere infezioni asintomatiche
      • Trasmissione è squisitamente sessuale, anche se è possibile quella verticale; presenza parassita in bambine prepuberi suggerisce abusi
      • !! tricomoniasi aumenta la suscettibilità all’infezione da virus HIV a causa dell’infezione dei genitali; notata inoltre associazione fra infezione da Trichomonas e nascita di neonati di basso peso
  • Diagnosi: esame microscopico diretto di preparati a fresco in soluz salina di campioni da tratto genitale; possono essere usate sonde a DNA per pz asintomatici
  • Terapia: metronidazolo x OS e a volte contemporaneamente preparati vaginali

 

Tripanosomiasi

  • Protozoi flagellati di sangue e tess sono detti emoflagellati: e generi sono coinvolti:
      • Trypanosoma
      • Leishmania
  • Parassiti che vivono alternativamente in ospiti vertebrati ed insetti ematofagi, in cui si realizzano i cicli di sviluppo
  • Nel genere tripanosoma (sia T. brucei che T. cruzi)si osservano ciclicamente 4 distinti tipi morfologici
      • Amastigote (Leishmania) → senza flagello, particolarmente adatto alla vita intracellulare
      • Promastigote (Leptomonas)
      • Epimastigote (Crithidia) → dotato di ciglia e con una membrana ondulante
      • Tripomastigote (Tripanosoma) → ciglia + memb ondulante, più adatto alla vita intracell

Trypanosoma brucei => Tripanosomiasi africana (malattia del sonno africana)

  • T. brucei è specie più importante pdv economico e sanitario; si divide in 3 sottospecie:
      • Gambiense: malattia del sonno CRONICA
      • Rhodesiense: malattia del sonno ACUTA
      • Brucei: nagana, malattia dei bovini
  • Agente della malattia del sonno → sintomatologia neurologica con stato comatoso e sonno
  • !! segno di Winterbottom: ingrossamento linfonodi del triangolo cervicale posteriore
  • Patogenesi:
      • Trasmissione:
  • attraverso il vettore Colossina palpatis (mosca tsetse) che succhia il sangue e trasmette la malattia al soggetto punto
  • la trasmissione interumana non può avvenire
  • la varietà rhodesiense viene trasmessa anche tra animale (antilope) e uomo
      • Tre stadi:
    • Parassita si sofferma in punto di inoculo da parte di mosca tse tse:
  • dopo 2-3 gg c’è infiammazione locale e prurito
  • seguiti dopo 4 gg da sviluppo di nodulo eritematoso che può ulcerarsi
  • dopo 1-2 sett si può dimostrare parassita nel sangue; episodi di parassitemia, che durano 2-3 gg, si succedono ad intervalli di 2-10 gg
  • episodi ricorrenti di parassitemia sono accompagnati da emicrania, artralgie, malessere generale, linfoadenomegalia e splenomegalia
    • La seconda fase – fase della malattia del sonno – interessa SNC:
  • dopo 2 anni il parassita giunge al SNC provocando meningoencefalite cronica → insonnia, irritabilità, cambiamento di personalità, riduzione delle capacità mentali precedono perdita graduale delle fz di SNC

3.   Fase avanzata:

  • paziente presenta convulsioni, diviene soporoso, comatoso e può morire per inanizione (debilitazione da mancanza o scarsezza alimentazione) e infez secondarie
      • Infezioni non trattate da T. brucei rhodesiense hanno decorso di sett o mesi; quelle da T. brucei gambiense di mesi o aa
      • Parassitemia ricorrente cmq, anche se pz presenta elevata risposta IgM
      • Parassita è capace di eludere difese dell’ospite, variando continuamente mantello glicoproteico; questa variazione è frutto di riarrangiamento genico
      • Si replica molto bene nei “santuari”, zone del corpo non raggiungibili da sist imm
  • Diagnosi:
      • Diagnosi presuntiva con anamnesi, segni e sintomi (! segno di Winterbottom)
      • Ricerca parassiti a forma di fuso in sangue, liquor, aspirati linfonodali e midollari, colorando
      • Se risultato è neg iniettato 1 ml sangue pz in cavità peritoneale ratto, dopo 2 sett si cerca parassita in sangue ratto
      • N.osi test per determinare livelli IgM, molto usata immunofluo indir
  • Epidemiologia: molti animali sono serbatoi per rhod., invece si pensa che gambiense abbia cicli sono in uomo e mosca; più colpite le donne perché vanno di più nella savana
  • Terapia:
      • Gambiense: difluorometilornitina, inibitore irreversibile dell’ornitina decarbossilasi; rispondono a terapia pz con disturbi emolinfatici e con encefalite
      • Rhodesiense: suramina e pentamidina, anche se molto tossici; nessun farmaco raggiunge SNC, per encefalite rhod. usato melarsoprol B che causa in 5% pz encefalopatia spesso fatale
      • !! Controllo mosca tse tse

 

 

Trypanosoma cruzi => Tripanosomiasi americana o malattia di Chagas

  • Se ne conoscono 2 forme cliniche: forma acuta e cronica
  • Patogenesi:
      • Trasmissione attraverso le cimice reduvide nel cui intestino si trovano i tripomastigoti
      • Nel punto di inoculo si trovano anche feci di cimice, che trasportano tripomastigoti
      • MALATTIA ACUTA:
  • formazione di un nodulo eritematoso (chagoma) in sede d’inoculo; infez diffonde localmente dando linfoadenopatia
  • nelle cell di sist reticolo-endoteliale avvengono vari cicli di replicaz con distruzione cellulare e reinfezione
  • modificazioni biochimiche cell precedono quelle morfo
  • molti pz hanno sintomi lievi; nei bambini manifestaz d’esordio sono gravi: congiuntivite unilaterale non dolorosa con edema palpebrale (segno di Romaña), imputabile a reaz immunitaria locale
  • ridotto n. di pz sviluppa grave miocardite e solo piccola percentuale muore per complicanze legate a miocardite acuta o meningoencefalite
  • malattia acuta spesso si risolve da sola in 3-4 mesi e molti pz ignorano di aver avuto malattia
  • moltiplicazione in sangue e tessuti dove si trasforma in amastigote
  • formazione di pseudocisti che contengono prima epimastigoti poi tripomastigoti che vanno in circolo
      • MALATTIA CRONICA:
  • spesso si instaura anni dopo infezione acuta, associata a cardiomiopatia; spesso si ritrova aneurisma apicale di ventr sx
  • fase caratterizzata da cardiomiopatia dilatativa e scompenso cardiaco congestizio
  • può essere interessato anche tratto gastroint con megacolon, megaesofago, dilatazione della colecisti
  • Diagnosi:
      • Riscontro del parassita in fase acuta: si può evidenziare tripomastigote attivo, sia su sangue non coagulato con esame microscopico diretto, sia dopo colorazione con Giemsa di striscio. In caso di risultati neg si può inoculate topo
      • Xenodiagnosi: varie dozzine di cimici, che possono trasmettere malattia, alimentate con sangue pz; dopo 30-40 gg esaminati al micro i contenuti int per dimostrare parassiti
      • Diagnosi di malattia di Chagas cronica con riscontro Ab specifici che legano Ag T. cruzi
      • Saggi: fissazione del complemento, immunofluo indir, ELISA
      • Osservazione nel muscolo cardiaco
  • Epidemiologia::
      • Uomo, animali domestici e selvatici sono princ ospiti vertebrati: cani e gatti princ serbatoi per uomo
      • Cimice depone feci con tripomastigote infettante, contaminando sito inoculo
      • Trasmissione interumana con trasfusioni frequente dove endemizza
      • In USA malattia sintomatica cronica max fra immigrati di America Centrale e del Sud; malattia congenita associata a parto prematuro e aborto in Sudamerica
  • Terapia:
      • Nifurtimox e benznidazolo riducono la gravità dell’infezione ma inefficaci su malattia cronica; entrambi tossici e hanno molti effetti collaterali

 

 

 

Leishmaniosi

  • Patologia ubiquitaria, cui distribuzione è limitata da diffusione vettore in aree temperate
  • Trasmissione a mezzo di flebotomo
  • Parassita intracell che sopravvive in fagolisosomi dei macro; parassitismo intracell può restare localizzato o diffondere a tess mucocutanei o ad organi viscerali
  • Specie di Leishmania coinvolte sono varie e 3 princ manifestazioni sono:
  • Leishmaniosi cutanea o bottone d’Oriente:
      • Formazione di un nodulo ulcerativo in ciascun sito d’inoculo; ulcera può sovrainfettarsi
      • In pz non trattati si sviluppa dopo 9-12 mesi cicatrice non pigmentata
      • Specie più spesso coinvolte sono: L. major, aethiopica, tropica
  • Leishmaniosi mucocutanea o espundia o ulcera del chiclero:
      • Lesione primaria somiglia alla lesione della leish. cutanea
      • Parassita può metastatizzare in foci 2ari: max in giunzioni mucocutanee (ex narici)
      • Può esserci anche interessamento mucosa oro-nasale
      • Lesioni che compaiono in foci 2ari sono spesso più estese, erosive e deturpanti
      • Parassita responsabile è L. brasiliensis
  • Leishmaniosi viscerale (kala-azar):
      • Fagociti sono ripieni di parassiti amastigoti, causando splenomegalia, linfoadenomegalia e ingrossamento degli altri organi ingrossati; si ha anche granulocitopenia, che rende pz suscettibile ad infez polmonari ed intestinali intercorrenti, anche fatali
  • Diagnosi e terapia:
      • Riscontro del parassita in preparati da lesioni o biopsie tissutali
      • Per trattare tutte le forme si usano farmaci molto tossici, come i composti antimoniali; ci sono cmq pz che non rispondono efficacemente; utile vs leish. viscerale anfotericina B in capsule di lipidi grazie ad alta penetrabilità nelle cell del sist reticolo-endoteliale

 

Sporozoa

  • Non hanno organelli speciali per la locomozione
  • Ciclo vitale molto complesso che prevede generazioni sessuate e asessuate
  • Generi più importanti sono Plasmodium e Toxoplasma

 

Malaria

  • Esistono 4 differenti specie responsabili:
      • P. falciparum → Malaria terzana maligna o da falciparum
  • forma più grave di malattia
  • periodo di incubazione breve
  • massiva distruzione dei globuli rossi
  • alta parassitemia con alte probabilità di infettare il SNC
  • febbre alta prolungata
      • P. vivax → Malaria terzana benigna o da vivax
      • P. ovale → Malaria ovale
      • P. malariae → Malaria quartana
  • Apparato apicale che serve per penetrare nella cellula
  • Ciclo vitale:
      • 2 fasi nel ciclo vitale del parassita malarico: sporogonia e schizogonia
      • Stadio Eritrocitario o Sporogonia: fase sessuale, avviene in ♀ di zanzara Anopheles
      • Nel sangue penetrano negli eritro dove si moltiplicano, si liberano e possono ricominciare un nuovo ciclo. Nel corso della produzione ematica degli schizogoni, alcuni si trasformano in gameti maschili e femminili ancora immaturi
      • Ciclo inizia quando zanzara, consumando pasto di sangue da sogg infetto, assume eritrociti contenenti gametociti sia maschili sia femminili del parassita; questi si depositano nell’intestino della zanzara, maturano e si fondono dando la forma matura del parassita, dotata di flagelli
      • Fusione avviene attraverso la formazione di zigoti che producono oocisti (sporozoiti) che si localizzano in ghi salivari della zanzara e che, in caso nuova puntura, saranno iniettati in prossimo sogg, e in pochi min infetteranno epatociti
      • Stadio Esoeritrocitario o Schizogonia: seconda fase, in uomo o primati
      • Consiste in divisioni nucleari agamiche accompagnate da ↑ di volume del citoplasma; avviene 2 volte, la 1° in epatociti
      • Dopo aver raggiunto fase matura, schizonte si divide e, rompendo cell ospite, libera in circolo i merozoiti, che invadono eritro
      • 2° schizogonia in eritrociti; classiche manifestazioni con brividi e febbre sono imputabili al rilascio di più generazioni di merozoiti dagli eritro
      • Gametociti maschili e femminili sono prodotti dopo 2 o + cicli in ospite, vengono assunti da zanzara dove si trasformano in gameti e avviene fecondazione
      • Zigoti derivanti si trasformano in oocineti, che migrano attraverso parete dello stomaco e la memb che lo ricopre; ciascuna oocisti matura con ripetute divisioni del nucleo, poi scoppia rilasciando migliaia di sporozoiti mobili che raggiungono le ghi salivari
  • L’uomo è quindi l’ospite intermedio perché ospita solamente la fase asessuata
  • La zanzara è l’ospite definitivo del plasmodio perché ospita la fase sessuata. È la zanzara che si infetta dall’uomo succhiando il sangue
  • Patogensi:
      • Insorgenza dei sintomi in sogg infettati coincide con rilascio sincrono dei merozoiti
      • Malaria da P. vivax rilascio merozoiti avviene ogni 48 ore → chiamata terzana, ripetendosi con intervalli di 3 gg
      • Malaria da P. falciparum è anch’essa terzana, anche se spesso l’intervallo è < di 48 ore → malaria subterzana
      • Malaria da P. malariae episodi si ripetono ogni 72 ore → quartana
      • Durante gli attacchi di malaria pz avverte brividi, che inizialmente durano 15-60 min; sintomi associati a rilascio di una progenie di merozoiti + cefalea, nausea, vomito
      • Ai brividi segue stato febbrile che dura varie ore e può raggiungere gradi elevati
      • Attacco si conclude con sudorazione profusa; episodio conclusivo induce al sonno, dal quale pz si risveglia con sensazione di relativo benessere
      • Infezione può essere asintomatica, gravemente debilitante o fatale
      • Quando c’è emolisi vengono rilasciati pigmenti malarici, Hb e metaboliti del parassita, prodotti poi fagocitati da sist reticolo-endoteliale → ciò spiega marcata pigmentazione e ingrossamento di fegato, milza, linfonodi e midollo
      • Eritro parassitati diventano appiccicosi e ostruiscono piccoli vasi, max in malaria falcip.
      • Azione ostruttiva ha varie conseguenze:
  • anossia e necrosi tess
  • rottura vasi e varie patologie vascolari
  • squilibrio elettrolitico
      • Possono essere interessati vari organi, anche cervello (malaria cerebrale) e reni
      • Malaria grave (con occlusione vascolare) si ha solo in pz non immuni, cioè bambini o visitatori di aree dove falciparum endemizza
      • Sembra che in fisiopatologia di malaria grave sia !! TNF
      • Immunità acquisita si sviluppa solo in sogg ad alti gradi di trasmissione del parassita; necessari 3-5 aa di esposizione ad alta trasmissione per ottenere immunità parziale
  • Diagnosi:
      • Riscontro parassita in striscio colorato
      • Se l’agente etiologico è P. falciparum la diagnosi è difficile perché il parassita si localizza in eritro dei capillari e degli organi profondi
      • La distinzione del tipo di malaria è fatta osservando le dimensioni dell’agente infettante
  • Epidemiologia:
      • Una delle principali cause di morte nei paesi in via di sviluppo
      • 3 miliardi di persone vivono in zone dove è endemica; malattia acuta colpisce 3 milioni sogg/anno; di malaria muoiono 3,5 milioni pz/anno
      • Malaria trasmessa fra tossici è malaria trasfusionale; coinvolge solo ciclo eritrocitario, senza fase epatocitaria d’infezione
      • In Italia la malattia non è più endemica dalla fine della 2° Guerra Mondiale quando l’esercito americano ha bonificato paludi con DDT
      • I pochi casi riscontrati in Italia e in Europa sono d’importazione
  • Terapia e profilassi:
      • Chemioterapia per profilassi, soppressione e prevenzione di attacco in sogg infettato o per terapia
      • Immediata
      • Chinino (una volta)
      • Attualmente esistono quattro gruppi di chemioterapici:
    • agisce a livello epatico (profilassi)
    • agisce su ciclo eritrocitario (cloradina)
    • agisce su ciclo esoeritrocitario secondario e trattamento radicale di infez ricorrenti
    • agisce su gametociti impedendo la fusione gamica nella zanzara emofila
      • ! clorochina (fase eritrocitaria); primachina fosfato (fase epatocitaria o esoeritrocitaria)
      • Necessario eliminare la fase tissutale se si vuole prevenire una ricaduta; purtroppo P. falciparum acquisisce facilmente la resistenza all’azione di tutti i farmaci antimalarici
      • Chinino usato solo per trattamento della malaria da P. falciparum, soprattutto nelle forme più gravi
      • Meflochina alternativa quando si ha un P. falciparum clorochino-resistente; raccomandato a viaggiatori a rischio d’infezione con falciparum clorochino-resist
      • Vaccino: non si sono avuti finora risultati soddisfacenti per variabilità Ag
      • Per essere efficace deve essere multivalente e deve indurre contemporaneamente immunità vs fasi ≠ del ciclo vitale
      • Misure di controllo: distruz delle forme larvali di zanzare, eliminazione delle aree di riproduzione
      • In alcune zone dove la malaria è endemica si è avuta una selezione naturale di individui che presentano mutazioni genetiche patologiche (anemia falciforme) che, nonostante siano sfavorevoli poiché riducono il trasporto di O2 nel sangue, forniscono un vantaggio selettivo nei confronti della malaria poiché questi sogg non contraggono la malattia

 

Toxoplasma gondii       => TOXOPLASMOSI

  • Malattia che colpisce sia sogg immunocompetenti che immunocompromessi (AIDS)
  • Ciclo vitale:
      • L’ospite definitivo è il gatto
      • Riproduzione per schizogonia nell’epitelio intestinale dei gatti, dove si conclude con la formazione di oocisti che passano nelle feci
      • Se condizioni sono favorevoli, nelle oocisti si sviluppano 4 sporozoiti
      • Oocisti è molto resistente alle condizioni ambientali e può rimanere vitale in natura fino a 18 mesi
      • Da 1 solo gatto possono essere emesse milioni di oocisti, che possono essere ingerite da uomo e altri animali
      • Nell’intestino oocisti liberano le forme extraintestinali del parassita (trofozoiti e bradizoiti) che restano silenti in tess e possono essere assunte da uomo con ingestione di carni infette di animali a sangue caldo
  • Patogenesi:
      • Max infez umane con T. gondii sono asintomatiche
      • In piccola percentuale di sogg i sintomi sono linfoadenopatia ed epatosplenomegalia con sintomatologia simile a quella influenzale o della mononucleosi
      • Inizialmente trofozoiti invadono mucosa int e possono interessare qualsiasi organo; cisti tissutali si sviluppano in vari organi dopo infez primaria e inducono immunità
      • Queste cisti silenti possono riattivarsi in pz che diventano immunodepressi, AIDS, tumori sist linfatico
      • Riattivazione spesso dà malattia disseminata
      • In pz AIDS il primo sito d’infezione è SNC, seguito da polmoni; in ~ 1/3 pz con IgG antitoxoplasma svilupperà encefalite; Infezioni in entrambi questi organi sono spesso fatali
      • Si può avere infez congenita acquisita per via transplacentare, quando donna contrae infez primaria durante gravidanza
      • Madre raramente è sintomatica ma durante parassitemia possono formarsi cisti nella placenta contenenti toxoplasma; parassita causa in placenta infezione generalizzata del feto
      • Infezione in 50% feti di madri con prima infezione in gravidanza, e <1% dei feti sequele
      • Bambini sintomatici: corioretinite, calcificazioni cerebrali, idrocefalo, grave trombocitopenia, convulsioni; ritardo mentale, gravi deficit visivi; alcuni bambini congenitamente infetti, normali alla nascita, sono infettati latentemente e sviluppano progressivamente, intorno ai 3-4 aa, cicatrici retiniche
  • Diagnosi:
      • Durante infezione acuta parassiti sono presenti in circolo e in compartimenti tissutali
      • Diagnosi con colture cellulari, o infettando topi con materiale da specifici campioni, o con amplificazione genica
      • Cmq si preferisce a biopsia il test sierologico Dye test di Sabin-Feldman, in cui Ab

anti-toxoplasma di siero pz impediscono assunzione del blu di metilene ai trofozoiti vivi (in assenza di Ab specifici trofozoiti si colorano)

      • In pz AIDS non sono sufficienti test sierologici, diagnosi si basa su situazione clinica compatibile con malattia, su positività test sierologici e su evidenza di lesioni cerebrali alla TAC; diagnosi confermata solo se entro 20 gg di terapia c’è risposta positiva sia clinica che TC
  • Epidemiologia:
      • Si stima che ~50% popolazione mondiale sia infettata
      • Sono sorgente d’infez luoghi dove vengono depositate feci, contaminazione fecale di cibo e acqua, carne non ben cotta, infez transplacentare
  • Terapia e controllo:
      • Toxo. acuta: pirimetamina e sulfadiazina; farmaci attivi vs trofozoiti ma non forme cistiche (sulfamidici)
      • In sogg allergici a sulfamidici clindamicina
      • !! donne in gravidanza: maneggiare attentamente carne cruda, mangiare solo carne ben cotta, pulire giornalmente lettiere e disinfettare con acqua bollente ciotole per acqua e cibo, coprire contenitori per sabbia non utilizzati, usare sempre guanti da giardinaggio, lavare molto bene ortaggi; sono tutte raccomandazioni che possono ridurre del 90% incidenza di nuove infezioni

 

Nematelminti

  • Vermi cilindrici, forma in sezione trasversale; allungati, cilindrici ed estremità assottigliate
  • Non sono segmentati come i lombrichi
  • Hanno sistema digestivo ben sviluppato e sessi separati

 

Ascariasi (infezione da vermi cilindrici)

  • Ascaris lumbricoides è nematode intestinale più grande che infetta uomo; vermi adulti lunghi 20-30 cm
  • Somigliano a lombrichi per misure e morfo; ♂ più piccoli di ♀ e hanno coda incurvata
  • Patogenesi:
      • Uova ingerite maturano in duodeno liberando larve, che penetrano mucosa ed entrano in circolo e nel sist linfatico
      • Larve trasportate ai polmoni dove danno emorragie e infiammazioni; infezione grave causa polmoniti o risposte simil-asmatiche
      • Larve si spostano da polmone lungo albero resp fino a esofago, dove sono ingoiate
      • In intestino si sviluppano vermi adulti che danno sintomatologia intestinale minore
      • Poiché tendono a diffondere raggiungono dotto pancreatico e coledoco ostruendoli, o possono trovarsi in altri siti corporei
      • Max sogg infetti raramente sintomatici
      • Infezioni + gravi nei bambini, con sintomatologia da tossicosi od ostruz intestinale
      • In aree iperendemiche non è raro trovare in 1 solo sogg + specie
      • Azione espoliante parassitosi + malnutrizione di aree economicamente depresse → ritardo in crescita fisica e sviluppo mentale
  • Diagnosi:
      • Riscontro delle uova fecondate o non fecondate nelle feci
  • Epidemiologia:
      • Ascaris lumbricoides ubiquitario; sembra infesti ~1 miliardo di persone
      • Dove ascariasi è endemica princ meccanismi di mantenimento della parassitosi sono contaminazione fecale e uso di feci umane per concimare
      • Ogni esemplare ♀ produce 200.000 uova al giorno, larve infettanti si sviluppano in 2-4 sett da uova fecondate depositate al suolo; uova vitali per molti mesi, anche 10 aa
      • !! fogne funzionanti prevengono esposizione a uova infestanti
  • Terapia e controllo:
      • Mebendazolo o pirantelpamoato
      • Se si ha forte carica di vermi, Ascaridi compatti possono causare ostruzione int che richiede intervento chir
      • Non esiste antielmintico specifico per le larve durante il periodo di migrazione

 

Enterobiasi (Ossiuriasi)

  • Infezioni da Enterobius vermicularis sono dette ossiuriasi
  • Vermi bianco-giallastri; ♂ 2-5 mm larghezza, ♀ 8-13 mm con coda a punta
  • Patogenesi:
      • Infezioni relativamente innocue
      • Vermi adulti si localizzano a livello ileo, cieco, appendice dove possono dare moderata reaz infiammatoria
      • Disturbo principale è il prurito anale + sonno disturbato: prurito avvertito quando le ♀ gravide migrano fuori dall’ano, di notte, e depongono uova in regione perianale
      • Prurito intenso favorisce formazione di lesioni da grattamento, che predispongono a infez batt 2arie; grattamento favorisce anche deposito di uova sotto unghie e su dita, dando autoinfezione o contaminazione degli ogg con successiva diffusione dell’infez.
      • Uova si depositano su vestiti, lenzuola, pavimenti
  • Diagnosi:
      • Per ottenere campioni si usa scotch-test o esame digitale rettale: mattina, appena svegli, appoggiata più volte su regione anale la parte adesiva dello scotch, poi velocemente attaccata al vetrino, poi esaminato al micro per ricerca uova appiattite da un lato
  • Distribuzione ubiquitaria, uomo unico ospite naturale; è l’infestazione da vermi più comune nei climi temperati, max incidenza bambini 5-9 aa
  • Terapia:
      • Vari farmaci efficaci e non tossici che danno 90-100% di guarigione
      • Mebendazolo, pirantel-pamoato
      • Vita media di un esemplare è 1 mese, non rare reinfestazioni, motivo che rende necessario 2° trattamento
      • Per liberare 1 famiglia da ossiuridi necessaria igiene: bollire lenzuola e disinfettare bagni

 

Platelminti

  • Vermi piatti; forma in sezione trasversale, simmetria bilaterale; quasi tutti ermafroditi
  • Platelminti d’interesse medico sono 2 classi: trematodi e cestodi o tenie

 

Cestodi (tenie)

  • Piatti, nastriformi
  • Principalmente parassiti intestinali, alcune specie in forma larvale possono invadere tess
  • Tenia non è 1 individuo singolo, ma raccoglie più individui legati come una catena, che può essere suddivisa in regioni:
      • Testa o scolice: strutt a capocchia di spillo che si ancora a mucosa con ausilio di organo uncinato; la struttura uncinata contiene 4 ventose rotonde o 2 solchi a ventosa
      • Scolice si assottiglia in una regione a colletto da cui proliferano segmenti chiamati proglottidi: questi progrediscono in senso cranio-caudale durante maturazione, così subito dopo colletto ci sono proglottide immature, poi quelle sessualmente mature fino a punta distale, dove troviamo quelle gravide
      • Alcune tenie sono costituite solo da pochi segmenti, altre lunghe 3000-4000 segmenti
      • Se testa + colletto proliferativo resta attaccata continueranno a formarsi nuovi segmenti
      • Tenie non hanno apparato digerente, quindi dipendono da ospite per assorbimento dei nutrienti semplici
  • Per verme adulto terapia è niclosamide

 

Teniasi

  • Infez causate dalle varie specie di tenie:
      • Taenia solium, nel maiale
      • Taenia saginata, nel bovino
  • Entrambe le infez, da vermi adulti, raramente gravi
  • Sintomi, quando presenti, sono dolore epigastrico o vago fastidio addominale; cmq problemi sorgono quando si ha infezione con forma larvale della tenia del maiale
  • Tenia del maiale (Taenia solium):
      • Verme adulto infetta uomo come ospite definitivo; libera proglottidi che passano in feci
      • Suini si infettano mangiando materiale contaminato dalle feci umane
      • Le proteine che ricoprono le uova ingerite dai suini sono digerite rilasciando embrioni detti oncosfere, che invadono mucosa int, entrano in circolo e disseminano ovunque
      • Oncosfere si stabiliscono nei mm scheletrici, dove producono le cisti larvali
      • L’uomo si infetta ingerendo carni di suino contenenti le cisti e il verme adulti si forma nell’int tenue
      • Se uomo ingerisce uova di T. solium con alimenti, bevande e dita contaminate con feci umane contenenti uova, si ha rilascio oncosfere nell’intestino; queste ultime disseminano nell’organismo dando cisticercosi umana, considerata infez causata da tenia somatica
      • Cisti larvali nell’uomo possono svilupparsi in tutti organi, ma hanno tropismo per SNC, occhi e muscoli scheletrici
      • Dopo che si formano cisti nel cervello (neurocisticercosi) o in un altro organo, si scatena risp infiammatoria
      • Cisticerchi di norma muoiono dopo alcuni mesi o 2 aa; parete cistica collassa e si ha calcificazione
      • Cisticercosi è la parassitosi più comune di SNC ed è endemica in paesi in via di sviluppo e industrializzati, con alta percentuale di immigrazione di aree endemiche
      • Manifestaz cliniche di neurocisticercosi sono variabili e aspecifiche: segno più frequente è epilessia (50% pz); altri segni sono ipertensione endocranica, disturbi mentali e ↓ vista.

25% pz è normale

      • Diagnosi con eco, TC e studio del liquor; diagnosi sierologica usa ELISA
      • Terapia: praziquantel; per neurocisticercosi intervento chir è trattamento d’elez

 

Echinococcosi

  • Specie di Echinococcus sono più piccole tenie d’interesse medico
  • Max infez umane causate da Echinococcus granulosus, parassita di cane e simili
  • Patologia diffusa in regioni dove è praticato allevamento di pecore e bovini: vermi adulti vivono in cani, mentre pecore sono ospiti intermed in cui forma larvale infetta organi interni e patologia è idatidosi, mentre in definitivi dà echinococcosi. Uomini sono ospiti accidentali nel ciclo vitale del parassita
  • Patogenesi:
      • Nel cane la tenia si localizza nel digiuno, da dove uova sono rilasciate nelle feci
      • Pecore ingeriscono uova da cui si liberano embrioni che guadagnano accesso a circolo ematico
      • Lesioni cistiche – cisti idatidee – si sviluppano in molti organi in pecore
      • Uomini spesso diventano ospiti intermedi a causa di contatto con cani infestati o per esposizione oro-fecale alle uova
      • Echinococcosi in uomo interessa fegato, meno spesso polmoni, ma teoricamente può infettare ogni organo
      • Cisti possono restare asintomatiche per aa; nel fegato possono ↑ dim fino Ø di 10 cm prima di dare sintomatologia; epatomegalia e dolore addominale, nausea, vomito
      • Se si rompe 1 cisti il contenuto può versarsi in circolo, in un vaso, con serie conseguenze
      • Infiltrazione lenta causa sintomatologia allergica, edema, asma
      • Diffusione improvvisa può dare shock anafilattico e morte
      • Una cisti può rompersi nel dotto biliare o in colecisti e mimare un attacco di colecistite
      • Inoltre una cisti può venir contaminata da batt che danno luogo ad ascesso
      • Ab vs Ad di Echinococco rilevabili con ELISA, fissazione del complemento o emoagglutinazione indir
      • Pz con 1 sola cisti, sintomatica, è praticabile resezione chir; pz con cisti multiple trattati con mebendazolo

 

 

 

Fonte: http://infporto.altervista.org/Microbiologia/Dispensa_Microbiologia.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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