I Menhir

 


I MENHIR
COSA SONO

 

 

Il menhir è una grossa pietra oblunga, piantata verticalmente sul terreno, mentre il dolmen è costituito da tre pietre lunghe, due in verticale che reggono la terza, che è adattata a tetto. Questi macigni vengono chiamati anche megaliti dal greco "megas" - grande e "lithos" - pietra. Li ritroviamo in tutta Europa come semplici sassi isolati, oppure filari che rispondono ad una certa logica, o ancora costruzioni complesse; di queste la più famosa è sicuramente quella di Stonehenge, in Gran Bretagna.
I megaliti, collocati in genere dalle popolazioni locali, sono antichissimi e la loro collocazione richiedeva una tecnica progredita. Noi siamo abituati a considerare i nostri antenati europei come selvaggi che si limitavano ad andare a caccia, vestirsi di pelli e mangiare carni crude ma in realtà erano capaci di pensare a progetti ingegnosi e realizzarli. Infatti per mettere in verticale una pietra alta diversi metri bisogna usare un sistema di cunei ed impalcature. Per fare poi un dolmen, è necessario che l'impalcatura circondi tutto l'impianto. Per simili opere servivano centinaia di uomini organizzati e in questo senso è logico pensare a capi e dipendenti, forse sacerdoti e fedeli, o forse scienziati in grado di farsi fornire un'adeguata mano d'opera. Spesso i megaliti venivano trasportati da lontano, con zattere e rulli, impresa questa non da poco considerando che in quelle epoche non era stata scoperta ancora la ruota.
Gli anni in cui cominciano a diffondersi i menhir sono quelli del neolitico e dell'età del bronzo. In Bretagna emergono pietroni innalzati duemila anni prima che gli egiziani pensassero alle loro piramidi. In un sito chiamato Locmariaquer c'è poi il Gran Menhir, spezzato da un fulmine in quattro tronconi: in origine infatti pesava quasi 400 tonnellate, e per metterlo in piedi saranno occorsi certamente milioni di uomini.


 

 Nella campagna di Carnac, sud bretone, migliaia di sassi furono allineati in file parallele per centinaia e centinaia di metri mentre ad Avebury in Inghilterra sorgeva un cerchio di megaliti, un centinaio almeno, simili a quelli di Stonehenge. Ma gli impianti più affascinanti, oltre a quelli Britannici, sorgono a Malta: pilastri ciclopici che svettano verso il cielo, mura e travi di marmo orizzontali che formano porte. E ancora camere mortuarie in Irlanda, con i primi tentativi di formare una cupola o i megaliti sotterranei dell'isola di Gavrinis, in Francia, dove ogni pietra è incisa con misteriosi motivi a spirale o a zigzag o ancora i menhir scolpiti della Corsica, che sono vere e proprie statue. Opere queste affascinanti, che rivelano non solo conoscenze di ingegneria ma uno straordinario senso artistico.


A CHE SCOPO SONO STATI COSTRUITI
Misteriosi i disegni, misteriosi gli scopi. A che cosa dunque servivano queste costruzioni? Spesso erano monumenti funerari; alla base di molti menhir sono infatti stati trovati corpi di antichissimi defunti, anche famiglie intere. A lungo si è creduto così che avessero una funzione religiosa, qualcuno ha anche parlato per esempio dei Drudi e dei loro sacrifici umani. Ma in genere i megaliti risalgono ad epoche molto anteriori. A Stonehenge le pietre sono disposte in modo da segnalare il solstizio d'estate e la posizione più settentrionale della luna ogni 18 anni, al solstizio d'inverno. Tenendo conto che in altre località molti menhir sono stati spostati o distrutti dalla mano dell'uomo, ci sono indizi che fanno pensare a calcoli sulle eclissi di sole e di luna. Come spesso accadeva nei tempi remoti, è probabile che scienza e religione andassero di pari passo. I sacerdoti erano infatti anche astronomi e astrologi, ascoltati dai capitribù che fornivano gli uomini necessari per le grandi costruzioni megalitiche.Misteriosamente però ad un certo punto, di colpo questa tecnica si estinse. Anche di ciò non si conoscono le ragioni, ma forse gli impianti fissi non potevano seguire gli spostamenti dell'arco celeste. Possiamo così immaginare ad esempio che un sacerdote preveda un eclisse, e che questa non si verifichi. Il popolo infuriato decide così di distruggere l'osservatorio, non credendoci più. Questa è però solo un'ipotesi come tante, ma d'altra parte per questi macigni sepolti nella terra e nel tempo, tutto è ipotesi


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