Musica greca

 

 

 

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Musica greca

 

LA MUSICA GRECA

 

 

Nell’antica Grecia, la MUSICA, occupava un ruolo di grande rilievo sia nella vita sociale, sia in quella religiosa.

 

Della cultura greca più antica ci sono pervenute pochissime fonti scritte perché la musica veniva tramandata principalmente oralmente.

 

Per i greci la musica era un'arte che comprendeva anche altre arti; lo stesso termine greco “MOUSIKE” (arte delle Muse) indicava non soltanto l’attività musicale, ma anche la poesia, il gesto e la danza, la medicina, usate a volte insieme con funzioni etiche, educative (secondo Platone la musica poteva arricchire l'anima come la ginnastica serviva per irrobustire il corpo) o magico-religiose.

 

 

 

 

Secondo il pensiero dell’antica Grecia, il canto, gli strumenti e i generi musicali furono creati dalle divinità. Molte divinità hanno strumenti musicali e appaiono come ottimi cantanti e strumentisti.

 

                                             

 

 

I canti e le musiche strumentali erano utilizzate in diverse occasioni:

  • per il culto delle divinità;
  • per i canti rituali (professionali, rituali femminili e magico-terapeutici)
  • durante i riti funebri;
  • durante molte feste:
    • i giochi olimpici;
    • le gare di musica;
    • i banchetti nuziali;
    • la rappresentazione teatrale di tragedie e commedie (la musica, con canti corali, serviva da accompagnamento durante la recitazione e, nel teatro a semicerchio tra la gradinata e il palco, si metteva l'orchestra e il coro).

STRUTTURA MUSICALE GRECA (generi, modi, armonie e sistema perfetto)

 

I greci per primi organizzarono le note secondo suoni discendenti e ascendenti legati a valori matematici.

La base del sistema musicale greco era costituita dal tetracordo, una successione di quattro suoni discendenti compresi nell'ambito di un intervallo di quarta giusta. I suoni estremi di un tetracordo erano fissi; quelli interni erano mobili.
L'ampiezza degli intervalli di un tetracordo caratterizzava i tre generi della musica greca: diatonico, cromatico ed enarmonico:

 

 

 

 

 

2 int. di 1/4 di tono


Tetracordo diatonico


Tetracordo cromatico


Tetracordo enarmonico

 

 


Il tetracordo di genere diatonico era costituito da due intervalli di tono e uno di semitono; era il genere più antico e diffuso. Il tetracordo di genere cromatico era costituito da un intervallo di terza minore e due intervalli di semitono; il tetracordo di genere enarmonico era costituito da un intervallo di terza maggiore e due micro-intervalli di un quarto di tono.
Nei tetracordi di genere diatonico la collocazine dell'unico semitono distingueva i tre modi: dorico, frigio e lidio:

 

 

 



Modo dorico


Modo frigio


Modo lidio

 

 

I tetracordi erano di solito accoppiati a due a due; potevano essere disgiunti o congiunti. L'unione di due tetracordi formava un'armonia:

 


Diazeusi armonia dorica disgiunta


Diazeusi armonia frigia disgiunta


Diazeusi armonia lidia disgiunta




Sinafé armonia dorica congiunta




Sinafé armonia frigia congiunta




Sinafé armonia lidia congiunta

Diazeusi ( = disgiunzione ) era chiamato il punto di distacco fra due tetracordi disgiunti;

sinafe ( = congiunzione ) il punto in cui si univano due tetracordi congiunti.
Se ogni armonia si abbassava di un'ottava il tetracordo superiore, si ottenevano gli ipomodi ( iperdorico, iperfrigio, iperlidio ), ottenuti alzando di un'ottava il tetracordo inferiore.
Se ad un'armonia dorica disgiunta si aggiungeva un tetracordo congiunto all'acuto, un tetracordo congiunto grave e sotto a questultimo una nota ( proslambanòmenos ), si otteneva il sistema téleion ( o sistema perfetto ), che abbracciava l'estensione di due ottave. Esso fu elaborato nel IV sec. a.C.

 


 

 

 

E’ importante ricordare che le note indicate negli esempi dei tetracordi, delle armonie e del sistema perfetto non indicavano l'altezza assoluta dei suoni, ma solo i rapporti esistenti fra gli intervalli che li costituivano. Nella pratica si seguiva abitualmente l'uso di trasposizione tonale, come ci è testimoniato dalle Tavole di Alippio.

 

 

 

GLI STRUMENTI MUSICALI

 

 

Venivano usati moltissimi tipi di strumenti:

 

  • a percussione reciproca (idiofoni) come i Crotali, Cimbali e Kroùpalon

 

 

 

  • tamburi di varie dimensioni (membranofoni)

 

 

  • strumenti a corda (cordofoni) come il Monocordo (usato per lo studio dell’acustica), la Lira e la Cetra, il Liuti e l’Arpa

 

                             

 

 

 

  • strumenti a fiato (aerofoni) come l’Aulòs (strumento più conosciuto e usato per nel culto, negli spettacoli teatrali, in ambito militare e nei riti funebri).

 

                                 

 

Fonte: http://corsovapriolim.wikispaces.com/file/view/LA+MUSICA+GRECA.doc

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