Musica pop

 

 

 

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Musica pop

 

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Il nome: Al giorno d’oggi, a volte impropriamente, si parla spesso di musica pop: il termine pop nacque negli anni sessanta del Novecento, e stava ad indicare le correnti artistiche innovative dell’epoca che avevano una base popolare. Da qui anche il termine pop art. Ecco perché, ancora oggi, si usa frequentemente il termine pop, quasi stia a significare che tuttora le arti pop di quegli anni continuano ad essere attive e presenti. Certo, il termine è talmente intimamente legato alla parola “popolare”, che nella pratica, tutt’oggi, si continua a usare anche in maniera forzata; tanto che il suo significato, col passare dei decenni, ha sicuramente subito mutamenti: le star di musica leggera, o di musica rock, sono indubbiamente molto popolari, ecco perché oggi si tende a dimenticarsi un po’ dell’etimologia del termine.

 

La storia: La musica pop degli anni '60 - '70 era una musica popolare, che, dagli inizi degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Settanta, andò progressivamente evolvendosi non solo nell’ambito delle influenze etniche da cui derivava (le idee musicali erano determinate dal rapporto tra gli ascoltatori e gli artisti: giovani che viaggiavano da una parte all’altra del mondo con la sola chitarra in spalla e con tante idee di rinnovamento e di pace), ma anche dall’evoluzione della composizione e dell’esecuzione musicale, poiché il giovane hippy (nome dato appunto ai giovani in cerca di pace e libertà) era per lo più un giovane adulto che voleva inserirsi nella società del consolidamento economico e politico del dopoguerra, una società consapevole di aver superato gli ostacoli maggiori con l’aiuto delle tecnologie industriali; e questa presa di coscienza, soprattutto da parte dei giovani statunitensi, era dovuta a vere e proprie necessità, piuttosto che a scelte personali. Infatti, questo movimento pacifista, si opponeva alla guerra del Vietnam. Questo fu uno tra i principali motivi che favorirono le sperimentazioni in tutte le forme artistiche pop: la musica divenne essa stessa, grazie all’evolversi dei mass media, un grande mezzo di comunicazione di massa. Si incominciarono ad allestire giganteschi concerti in luoghi dove i giovani, per diverse giornate, vivevano all’aperto e potevano ascoltare quella musica che da tante parti del mondo attingeva i più svariati elementi stilistici. Ricordiamo il famoso festival di Woodstock, dove una folla di cinquecentomila giovani, nell’agosto del 1969, accorse ad un raduno organizzato, al quale parteciparono le più note rockstar dell’epoca, per vivere all'aperto tre giorni di musica e di pace. Diversi musicisti, allora semisconosciuti, devono a questa manifestazione la popolarità che conobbero in seguito. Da parte dei giovani, quindi, c’era la volontà di cercare un significato nel testo di una canzone che non sfuggisse la realtà dei problemi, e dove l’unica soluzione era vista nel prendere le distanze da un sistema tendente all’ordine in madre patria, e zeppo di contraddizioni e di scelte discutibili in politica estera. Il giovane ascoltatore e sostenitore del pop pretendeva, anno dopo anno, di vedere e toccare con mano l’evoluzione tecnica dei musicisti ai quali si rivolgeva e che non voleva più, a differenza degli anni cinquanta, come portatori di allegria e spensieratezza. Il giovane ricerca quindi un portavoce di emozioni: il cantante o lo strumentista che, sempre più frequentemente, eseguiva il suo a solo, vera e propria improvvisazione, modo di espressione storicamente tipico del jazz.  Dunque, a differenza dei decenni precedenti, la funzione stessa degli strumenti musicali e il loro significato, nell’ambito della musica popolare, smisero di assumere la veste caratteristica di accompagnamento, mentre prendeva corpo la consapevolezza d’esser tutti protagonisti: tutti gli appartenenti al gruppo musicale rispecchiavano, in piccolo, ma dal grande palco, un po’ quello che era il grande gruppo che ne costituiva il seguito, ovvero quelle folle oceaniche che si riunivano in cortei per dimostrare il loro dissenso verso la società. La convinzione nella cultura hippy era tanta, grazie anche all’uso di droghe più o meno leggere; ma con il tempo, a distanza di dieci - quindici anni, inizierà a manifestarsi un malessere tipico di ferite esistenziali mai definitivamente guarite, dovute, probabilmente, all’eccessiva pressione cui il giovane hippy era sottoposto nel suo quotidiano vivere controcorrente, e che si evidenzierà con la progressiva incapacità di rapportarsi e confrontarsi con il sorgere di nuove tendenze e culture musicali di natura differente, quantomeno negli intenti: le tendenze punk. Attorno ai primi anni '70, quando già alcune battaglie ideologiche erano state vinte, quando anche si intravedeva il raggiungimento di altri traguardi, sia pur nelle difficoltà superate di volta in volta, non senza sacrifici di percorso, la musica pop giunse a livelli tecnici di esecuzione, ma soprattutto di composizione, che probabilmente mai prima si erano visti raggiungere nell’ambito delle culture popolari: in breve, le arti pop si accostarono alle arti classiche e influenzarono anche queste. Nella musica contemporanea si sperimentava l’elettronica nell’identica maniera con cui venivano usati sintetizzatori analogici - creatori di suoni e rumori in grado di riprodurre ogni situazione - anche in ambito pop. La musica pop, dunque, approda nella musica colta contemporanea. In America, negli anni sessanta, avviene poi la fusione storica di due generi musicali in precedenza dominio di differenti razze conviventi (la nera e la bianca): il Blues ed il Country. Bob Dylan fu uno degli artefici di questa unione ideologica, e uno dei capisaldi promotori, assieme alla sua fiamma Joan Baez, della protesta pacifista. Un momento storico in cui Blues e Country si affiancano per scavalcare il Rock & Roll di Elvis Presley, assimilandone le radici e usandole come mezzo di espressione per rappresentare un certo grado di aggressività latente nel giovane di quegli anni, accompagnato da testi con notevoli affinità alla poesia della

 

neoavanguardia. In molti casi sono testi duri, di denuncia e di condanna di una cultura, quella occidentale, che non vedeva di buon occhio ogni tentativo pacifista di colmare lacune nei rapporti internazionali tra diverse culture. In altri casi sono racconti che mostrano e narrano l’orgogliosa sofferenza e l’avventura di un mondo nuovo e giovane all’insegna del “peace and love”. Larghe vedute troveremo nei modi di pensare del giovane americano, che lo porteranno, oltre che a fraternizzare con il compagno nero e ad unirsi in una lotta ricondotta in un’unica direzione contro l’imponente classe dirigente industriale degli U.S.A., anche ad avvicinarsi alle varie tradizioni e filosofie orientali (soprattutto al Buddismo Zen).
Lo stile: Il pop è caratterizzato da melodie semplici e facili da ricordare, ritornelli accattivanti, e altri "ganci" volti a catturare immediatamente l'attenzione dell'ascoltatore occasionale. La distribuzione svolge un ruolo di estrema importanza, perciò viene a nascere il fenomeno del plugging, cioè la riproposizione continua da parte dei media del brano più di successo, infatti l'obiettivo di un brano pop è quello di essere facilmente accessibile a tutti, a prescindere da qualsiasi tipo di cultura musicale; fatto di particolare importanza se si pensa che il pubblico tipico della musica pop sono gli adolescenti. Per analoghi motivi, gli esecutori di musica pop moderna sono spesso persone carismatiche, di bell'aspetto, alla moda, e spesso bravi ballerini. In generale, la musica pop è difficilmente caratterizzabile da un punto di vista strettamente musicale e per questo non può essere definito genere; nella maggior parte dei brani pop si possono riconoscere elementi di generi come l'hip hop, il rhythm'n'blues, il rock'n'roll e così via, opportunamente riadattati, semplificati, suonati e registrati con le tecniche più di moda.


Gruppi pop: Ecco un elenco con i nomi fra i principali gruppi e cantanti pop:

  • The Doors
  • The Beatles
  • Dire Straits
  • Velvet Underground
  • The Who
  • The Queen
  • Byrds
  • Beach Boys
  • Areosmith
  • Jefferson Airplain
  • King Crimson
  • Genesis
  • Rolling Stones
  • Guns N' Roses
  • Nirvana
  • The Kiss
  • Pink Floyd
  • Deep Purple
  • Led Zeppelin
  • Yes
  • Michael Jackson
  • Madonna

Tra gli italiani ricordiamo:

  • Premiata Forneria Marconi
  • Banco del Mutuo Soccorso
  • Le Orme
  • Vasco Rossi

La musica pop oggi: Oggi il pop comprende tutta quella categoria di musica finalizzata al puro intrattenimento popolare. Per popolare non si intende "tipica delle popolazioni" (il cosiddetto "folk"), ma di musica "destinata all'ascolto popolare", ovvero della maggioranza delle persone. Mentre il Rock corrisponde anche a una corrente, una filosofia, ed in alcuni casi anche a un dato contesto sociale e politico, il Pop è una musica più "disimpegnata", che vuole semplicemente divertire e intrattenere la gente. Non necessariamente il Pop deve essere musicalmente più scarso del Rock, ma diciamo che sono semplicemente destinati a differenti modi di ascolto. Il Pop vuole essere apprezzato un po’ da tutti, indifferentemente dalla mentalità o delle opinioni della gente; il Rock invece è creato più che altro per una data "categoria" di persone ed è destinato solo ad essa.

 

 

fonte: http://share.dschola.it/agazzi_ottino/LAVORI%20DEGLI%20ALUNNI/RICERCHE_VARIE/Musica.docx

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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