Psicologia della memoria

 


 

Psicologia della memoria

 

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PSICOLOGIA DELLA MEMORIA

 

OBLIO A BREVE TERMINE: indebolimento automatico della traccia mnestica (causato da eventi neurali) e difficoltà di recupero (teoria indebolimento della traccia)
OBLIO A LUNGO TERMINE: distruzione traccia mnestica per difficoltà di discriminazione a causa dell’interferenza di altre tracce in competizione, + sono simili, + c’è interferenza (teoria dell’interferenza)

INTERFERENZA RETROATTIVA: nuovo apprendimento influenza esperienze precedenti. Gli elementi dimenticati diventano accessibili se viene fornito un adeguato suggerimento x la rievocazione.
INTERFERENZA PROATTIVA: nuovo apprendimento distrutto da vecchie abitudini. Poiché dipende dalla similarità, ci si libera dall’IP cambiando la natura degli stimoli.

EFFETTO PETERSON:

  • si realizza un decadimento spontaneo della traccia
  • per la rievocazione si attua una discriminazione

OBLIO NEL SONNO: causato dall’attività neurale notturna, e non dal sogno in sé.

CURVA DELL’OBLIO (Di Ebbinghaus): funzione logaritmica; velocità di decadimento inizialmente molto rapida, poi va a rallentare; in realtà non è sempre così.
AMNESIA RETROGRADA: impossibilità di accedere al materiale appreso prima del danno cerebrale (deficit dell’esecutivo centrale)

 

MEMORIA PROSPETTICA: riguarda quando qualcosa deve essere ricordato, sensibile all’età e a fattori motivazionali (componente morale e rilevanza sociale, basso contenuto informativo), + predisposta all’oblio.

  • pulse: ricordo di fare qualcosa in un momento preciso
  • steps: ricordo di fare qualcosa in generale

MEMORIA REPTROSPETTIVA: riguarda che cosa ricordare (neutralità sociale, alto contenuto informativo)

 

Valutando le differenze di apprendimento possiamo ricontrare

  • effetto soffitto: le prestazioni in un compito raggiunge il 100%
  • effetto pavimento: le prestazioni si avvicinano allo 0%

 

REFRATTAREITA’: difficoltà nel produrre + risposte contemporaneamente, se interferiscono fra loro; una delle 2 viene interrotta per permettere la conclusione dell’altra
AUTOMATICITA’ uno stimolo viene accoppiato ripetutamente ad una certa risposta, in questo modo non c’è interferenza se si deve rispondere contemporaneamente ad altri stimoli.

CONTROLLO DELL’AZIONE (Shnider, Shiffrin): attività dei lobi frontali, deficit dell’area causano xseverazione o comportamento di utilizzazione; 2 modi diversi:

  • automaticamente: il catalogo delle decisioni valuta l’importanza e la priorità da dare ad un’informazione presentata in concomitanza con un’altra
  • SAS, sistema attivante supervisore, influenza la linea d’azione in modo da renderne una + probabile di altre

 

APPRENDIMENTO: modificazione del comportamento, attraverso l’esperienza; motivazione e intenzionalità incidono sull’intenzione di imparare, ma non sull’intenzione di apprendere (l’apprendimento è incondizionato); necessari
1. attenzione-> 2 eccezioni: pazienti anestetizzati e messaggi subliminali
2. pratica-> pratica distribuita + efficace; utile la strategia di estensione del ripasso, che testa l’apprendimento dopo breve tempo e se è avvenuto, si aumenta gradualmente, o al contrario si riduce.
3. organizzazione materiale->
- RIPASSO DI MANTENTIMENTO: conserva l’info, senza trasformarla in un codice + profondo, attiva rappresentazioni già esistenti in memoria; non porta ad apprendimento a LT

  • priming: esistenza di strutture nella memoria che rappresentano stimoli familiari
  • apprendimento associativo: associazione fra elementi nuovi, fino a quel momento separati

- RIPASSO ELABORATIVO: codifica profonda, permette l’apprendimento a LT, riorganizzazione di materiale già esistente, con nuovi imput
4. consolidamento (involontario)

APPRENDIMENTO INCIDENTALE:non informare i soggetti su ciò che dovrebbero apprendere / APPRENDIMENTO INTENZIONALE
APPRENDIMENTO PROCEDURALE: abilità pratiche mantenute, priming: riattivazione rappresentazioni mentali preesistenti; nuove info compromesse negli amnesici.

 

ORGANIZZAZIONE: importante, perché il materiale organizzato è + facile da apprendere; la richiesta di organizzazione facilita l’apprendimento e la presentazione di materiale disorganizzato viene raccolta organizzandolo. L’organizzazione è soggettiva; diversi modi di organizzare il materiale:

  • serializzazione: ordine fisso
  • immagini visive che interagiscono fra loro
  • mnemotecniche:
  1. sulla codifica verbale (associata codifica fonologica, rime)
  2. parole aggancio (che richiamano quelle da ricordare)
  3. riduzione (utilizzare solo le iniziali, costruendo frasi semplici e una parola da poter ricordare)
  4. categorizzazione semantica (seguendo l’ordine delle priorità)

 

  • CONDIZIONAMENTO CLASSICO: 1 stimolo precedentemente neutro provoca il riflesso dello stimolo incondizionato, se la situazione muta dopo che è stato appreso, si ha l’estinzione del riflesso condizionato.
  • APPRENDIMENTO STRUMENTALE: dopo prove ed errori la risposta che produce la ricompensa, viene riconosciuta come giusta

FOBIE: paure apprese, indotte dal condizionamento sociale, possono essere superate con

  • DESENSIBILIZZAZIONE: avvicinamenti brevi, senza contatto
  • MODELLAMENTO: si avvicina il terapista, poi invita il soggetto
  • FLOODING: iperstimolazione reale o immaginata, per favorire l’adattamento
  • MODELLAGGIO OPERANTE: ricompensa per l’approccio positivo

La MODIFICA del comportamento a volte è fallimentare, perchè è influenzato da motivazioni, scopi, pulsioni e a volte si creano conflitti fra quelli immediati e quelli a LT, col rischio di trovarsi in un vicolo cieco motivazionale; c’è fallimento anche se la motivazione va contro obiettivi a LT.

RECUPERO (volontario/involontario): dipende dal processo di categorizzazione; importanza del suggerimento per il recupero nel caso di memoria stato(psicologico)-dipendente e di memoria contesto (codifica interattiva: il contesto altera la percezione dello stimolo, codifica indipendente: il contesto non cambia le caratteristiche dello stimolo)

STERNBERG: recupero come riferimento al database del pc. Prima di dare risposta ad uno stimolo, l’info precedentemente appresa viene recuperata attraverso una scansione seriale, quando viene recuperata la ricerca non viene interrota ma prosegue finchè non vengono controllate tutte info precedentemente apprese nel Magazzino a BT.
TULVING: un modello che non è riconosciuto può essere ricordato; il riconoscimento riguarda l’apprendimento, la rievocazione riguarda l’ecforia, processo che combina il suggerimento al recupero, attraverso un Sistema di Elaborazione Generale Astratta, che permette il ricordo cosciente di alcuni aspetti. Specificità della codifica: solo lo stimolo che porta al recupero è stato correttamente codificato.

AMNESIA INFANTILE: diverse risposte:

  1. nei bambini alcuni sistemi di categorizzazione non sono ancora sviluppati
  2. l’assenza di linguaggio non permette la categorizzazione
  3. percezione degli adulti differente da quella dei bambini, quindi impossibilità di accedere a materiale pssato
  4. rimozione per ragioni emotive (Freud)

 

TEORIE PROTOTIPI: categorie formate in base alla somiglianza e condivisione di caratteristiche col concetto di prototipo

MODELLI DI RICERCA CATEGORIALE (Landauer, Freedman): scansione che si blocca quando si raggiunge l’info voluta
MODELLI DI CONFRONTO DELLE CARATTERISTICHE (Smith): info divise in caratteristiche definienti, necessarie per appartenere alla categoria, e caratteristiche tipiche, non essenziali, ma frequenti nella maggior parte dei membri
TEORIE RETI SEMANTICHE (Quillan): presuppone nodi concettuali a cui si attribuiscono un certo numero di proprietà
TEORIA DELLA DIFFUSIONE (Collins, Loftus): si rifanno a Q., abbandonando però l’associazione generica fra nodi e introducono la distanza semantica secondo cui concetti simili sono localizzati in zone vicine
TEORIE DEGLI SCHEMI (FRAME/SCRIPT): gli schemi riguardano la nostra esperienza, includono la nostra conoscenza sociale, sono sovrapponibili, hanno un valore fisso e un aspetto variabile che se non definito viene sostituito dal default (miglior valutazione possibile). Sono consecutivi, quindi quando capita l’eccezione si ricorda di +. MOP (pacchetti di organizzazione mnestica): motivazioni e scopi specifici; TOP (piani di organizzazione tematica): strutture astratte a + alto livello.

 

Fonte: http://appunti.buzzionline.eu/downloads/memoria0708.doc
Autrice: Ylenia

 

 

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