Il mastino dei baskerville

 


 

Il mastino dei baskerville

 

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Il mastino dei baskerville

 

“il mastino dei baskerville”

 

1-Scheda bibliografica

 

Autore: Arthur Conan Doyle

Titolo: Il mastino dei Baskerville

Edizione: Superbur classici

Luogo di edizione: Milano

Data della prima edizione: 1982

Lingua originale: inglese

Traduzione: Maria Buitoni Duca

 

2-Analisi della narrazione

 

a) Il genere della narrazione é quello del giallo.

b) Il racconto può essere diviso in 3 macrosequenze; la prima parte dall’inizio del racconto fino alla partenza di Watson per la brughiera insieme a Henry Baskerville, in cui si cerca di far luce su quello che sta succedendo all’ultimo erede (ufficiale) di casa Baskerville. La seconda macrosequenza parte dall’arrivo di Watson nella proprietà dei Baskerville e termina quando egli stesso scopre che il misterioso uomo che  aveva visto nella desolata brughiera era il suo amico Sherlock Holmes; questa é senza dubbio la più lunga e la più intensa delle tre macrosequenze poiché vengono fatte numerose scoperte da parte di Watson riguardo alla misteriosa vicenda che avvicinano il lettore alla conclusione del romanzo; la rimanente macrosequenza descrive il passaggio finale in cui si riesce a incastrare il responsabile della morte di Sir Charles e del tentato omicidio di Henry.

c) Il tema fondamentale dell’opera é la descrizione della vicenda che vede Sherlock Holmes e il suo amico Watson implicati in un caso riguardante la morte di un certo Sir Charles Baskerville per cause ritenute legate a un cane che perseguita la famiglia dei Baskerville dal 16º sec. e all’indagine successive per scoprire cosa realmente ha causato la morte del lord; non individuo alcun tema secondario.

d) La narrazione si svolge negli ultimi dell’800.

e) Gli ambienti presenti in questo romanzo sono la città di Londra con le sue strade, la casa di Sherlock Holmes e l’albergo dove alloggiava Sir Henry; la proprietà dei Baskerville e i suoi dintorni, con il castello della casata del Devonshire, la vasta brughiera e le strade circostanti che portano alle case del dottor Mortimer e del naturalista con la sua sorella-moglie. Inoltre un altro luogo dove si svolge la narrazione é la casa di Laura Lyons che si trova a Coombe Tracey.

 

3-Analisi dei personaggi

 

a-b) I personaggi principali sono Sherlock Holmes e il suo amico Watson, due intelligenti e abili detective; il primo é forse quello con più capacità deduttive e che Doyle presenta come un uomo abbastanza presuntuoso e vanitoso e a volte dai modi di fare un po’ strani  che spesso irritano anche Watson; mentre l’altro é visto come una persona del tutto rispettabile che spessissimo si lascia mettere in soggezione dalla indole del suo amico. Ritengo che il vero protagonista almeno in gran parte del libro sia Watson, che per numerosi giorni agisce da solo senza l’aiuto di Holmes, che lo segue da lontano nascosto nella brughiera. L’antagonista si può forse vedere nella figura del naturalista Stapleton, che poi si rivelerà essere il colpevole dell’omicidio di Sir Charles; penso però che sia da inserire nella lista dei personaggi secondari in quanto in gran parte della vicenda non svolge una parte importante.

Altri personaggi secondari sono il maggiordomo Barrymore e sua moglie, i maggiordomi del castello dei Baskerville; Sir Henry Baskerville, l’ultimo erede della casata, che partecipa anche ad alcune delle iniziative di Watson; la sorella di Stapleton, che poi si rivelerà essere sua moglie, che diventa oggetto delle attenzioni amorose di Henry; il dr.Mortimer, che compare praticamente solo quando Henry é a Londra, medico di campagna che abita nelle vicinanze della casa Baskerville; e infine Selden, l’evaso fratello della signora Barrymore, che verrà ucciso dal cane scambiandolo per Sir Henry.

4-Analisi dello stile

 

a) In questo romanzo il narratore coincide con il dottor Watson. In tre casi viene però sostituito dalla trascrizione di alcuni scritti che sono due rapporti inviati a Sherlock Holmes per informarlo degli sviluppi dell’indagine nel Devonshire e un estratto di diario, tutti e tre scritti sempre da Watson.

b) Vengono usati sia il discorso diretto che il discorso indiretto in ugual misura.

c) L’autore tramite Watson si esprime con un linguaggio semplice e abbastanza corrente, e a volte negli altri personaggi come Sherlock Holmes si trovano delle espressioni specialistiche.

 

5-Comprensione critica

 

a) Non individuo nessun punto chiave che faccia luce sulla particolare visione dl mondo dello scrittore.

b) L’unico messaggio che ho individuato analizzando il testo é forse che di fronte a delle situazioni dubbie non bisogna fermarsi alle apparenze, come era appunto la spiegazione soprannaturale alla morte di Sir Charles, ma indagare più a fondo per ricavare la verità.

c) Arthur Conan Doyle nacque nel 1859 e morì nel 1930; scrittore inglese, prima di iniziare la sua carriera letteraria esercitò la professione del medico per un certo tempo. È noto per la serie di romanzi che vedono come protagonista il celebre detective Sherlock Holmes; i più noti sono Uno studio in rosso, con cui iniziò la sua carriera, Il segno dei quattro e Le avventure di Sherlock Holmes, una raccolta di brevi racconti con il detective e il suo amico Watson.

d) Non ho trovato nessuno tipo di problematiche in questo libro che hanno suscitato il mio interesse.

e) Ho apprezzato molto questo libro soprattutto per quanto riguarda le argute deduzioni di Sherlock Holmes e di Watson che semplicemente con un bastone riescono a ricostruire la vita di una persona deducendo ogni particolare. Tuttavia ritengo che il personaggio di Sherlock Holmes sia troppo marcato nella sua presunzione e mi é risultato anche antipatico in seguito ad alcuni dei suoi atteggiamenti nei confronti di alcune persone nel corso della vicenda.

 

Fonte: http://supertia.altervista.org/FILES/mastino.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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