La ragazza di bube

 

 

 

La ragazza di bube

 

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La ragazza di bube

 

“la ragazza di bube”

 

 

1- Scheda bibliografica

Autore: Carlo Cassola

Titolo: La ragazza di Bube

Edizione: Einaudi

Luogo di edizione: non specificato

Data della prima edizione: 1960

2- Analisi della narrazione

a) Il genere della narrazione è storico-sentimentale, con qualche influenza del genere neorealista.

 

b) Le macrosequenze in questo racconto sono sette e sono disposte in ordine temporale.

1- Mara, una giovane ragazza di famiglia povera, incontra per la prima volta Bube, un partigiano compagno del fratello morto Sante; Mara prova qualcosa per lui e decide di andare insieme a Bube a Volterra;

2- Viaggio a Volterra e periodo trascorso nella casa dei familiari di Bube;

3- Lidori, un altro compagno di Bube, avvisa quest’ultimo che lo stanno cercando per aver commesso un omicidio a San Donato e si trasferiscono per due notti in un casolare abbandonato; Bube però deve andare all’estero perché è braccato dai carabinieri;

4- Mara torna a Monteguidi ma non vuole più stare lì a vivere e decide di trasferirsi a Poggibonsi a lavorare come domestica dove conosce Stefano, un ragazzo del luogo, e il suo amore per Bube vacilla per la prima volta;

5- Mara torna a Monteguidi perché sua madre deve sottoporsi ad un’operazione e, dopo aver ricevuto due lettere di Bube, decide di non voler raggiungerlo all’estero come lui stesso gli aveva proposto;

6- Mara torna a Poggibonsi e viene a sapere che, mentre tornava da lei in incognito, hanno arrestato Bube;

7- Mara incontra Bube in prigione, viene condannato a diciannove anni di carcere, Mara si trasferisce definitivamente a Monteguidi e continuerà ad andare a trovarlo a Firenze.

 

c) Il tema fondamentale di questo romanzo è la storia travagliata di Mara e Bube; ci sono solo accenni di un tema secondario, e cioè della storia dell’ Italia del dopoguerra con tutti i suoi problemi politici, tema che è sicuramente più importante dal punto di vista storico ma è messo in secondo piano.

 

d) La narrazione si svolge nel secondo dopoguerra dopo la resistenza partigiana italiana.

 

e) L’ambiente fisico in cui si svolge la storia è sempre la Toscana, dall’incontro tra Mara e Bube alla condanna di Bube stesso; infatti Colle Valdelsa, il paese vicino a Monteguidi, esiste ancora e si trova nei pressi delle Colline Metallifere. Per quanto riguarda l’ambiente sociale, invece, questa narrazione parla di giovani appartenenti a famiglie povere, dove in effetti quasi tutti gli autori neorealisti fanno svolgere le loro narrazioni.

 

3- Analisi dei personaggi

a) I personaggi principali sono sicuramente Mara e Bube.

Mara è una ragazza di sedici anni che vive nel secondo dopoguerra a Monteguidi, un paesino vicino a Colle Valdelsa, in Toscana. Fa parte di una povera famiglia, che critica il governo fascista;  è una bella ragazza, slanciata, ha i capelli biondi e gli occhi verdi ed è apprezzata da tutti i ragazzi del paese.

Dal punto di vista psicologico Mara cambia durante il racconto. Infatti all’inizio è una ragazzetta sprovveduta che pensa che la vita sia solo un gioco; da quando conosce Bube, però, sono tante le situazioni che inducono a riflettere la ragazza. Mara  si accorge quanto è bello il vero amore ma viene anche a contatto con i veri problemi e dispiaceri della vita; la morte di Sante, suo fratello, assume per lei un significato diverso, sente quanto è terribile la distanza da qualcuno che si ama e scopre che la giustizia secondo gli altri è spesso quella che sembra l’esatto contrario. La ragazza comunque troverà una forza d’animo che l’accompagnerà nei momenti difficili della sua vita, come l’arresto di Bube e la sua condanna.

Bube è un giovane uomo che ha fatto il partigiano durante la Resistenza, compagno del fratello di Mara, e il suo vero nome è in realtà Arturo Cappellini; è magrolino, abbastanza alto e ha i capelli e gli occhi neri.

Bube è una persona mentalmente fragile; si finge un “duro” perché vuole proteggere se stesso dagli altri con l’apparenza. In alcuni momenti della narrazione, in particolare all’inizio della storia con Mara, è anche un po’ riluttante a legarsi sentimentalmente con la ragazza perché si accorge che con lei non mostrerà l’apparire, ma soltanto quello che è veramente. Inoltre Bube presenta un altro aspetto di fragilità nella sua persona, che è il non saper decidere da solo quello che è giusto fare e il contrario: lo dimostra l’episodio della aggressione del prete Ciolfi, in cui se la donna sulla corriera non lo avesse incoraggiato non avrebbe fatto niente.

 

b) I personaggi secondari più importanti di questo racconto sono il padre e la madre di Mara e Lidori, l’amico di Bube.

Il padre di Mara è un uomo che crede nel comunismo: è stato lui stesso a voler mandare Sante tra i partigiani. É una persona infelice, con poche soddisfazioni dalla vita, beve e non si interessa di niente tranne che della politica.

La madre è una donna riservata, lavoratrice; anche lei é disillusa, sempre in contrasto con il marito e con la figlia. Con la morte di Sante, il suo figlio prediletto, sarà sempre infelice e nel profondo odierà il padre per averlo mandato a combattere.

Lidori è anch’egli un comunista convinto, essendo compagno di Bube; è di carattere risoluto e più di una volta sarà d’aiuto a Bube.

 

4- Analisi dello stile

a) Il narratore racconta la vicenda dal punto di vista onnisciente, e cioè è esterno alla vicenda e conosce tutti i sentimenti e le azioni dei personaggi della vicenda.

 

b) L’autore alterna continuamente il discorso diretto e quello indiretto.

 

c)L’autore, in questo racconto, ha scelto come registro linguistico il linguaggio corrente del tempo, con qualche espressione dialettale.

 

 

5- Comprensione critica

a)Secondo alcuni critici letterari Cassola é fondamentalmente antifascista e lo dà a vedere spesso nei suoi racconti. A dire il vero non ho trovato nessuna espressione o opinione dell’autore riguardo a questo argomento; l’unico sistema usato che ho trovato é che fa esprimere ai personaggi della vicenda quello che lo stesso Cassola pensa.

 

b)Il messaggio che trasmette chiaramente l’autore è che la vita è spesso un cammino difficile per ognuno di noi. Cassola usa Mara come simbolo dell’uomo in sè; nella nostra adolescenza si vorrebbe sempre che ogni cosa vada per il verso giusto, e non si vuole pensare ai problemi che ci circondano. Però quando si cresce si è costretti a riconoscere che esistono queste avversità e che bisogna affrontarle, come ha fatto Mara; bisogna anche riuscire a trovare la forza che ci sostiene, che ci fa andare avanti, la stessa che la ragazza ha trovato parlando in prigione con Bube.

 

c) Cassola ambienta tutti i suoi romanzi in Toscana, luogo dove lui stesso ha vissuto; si riferisce quindi a luoghi da lui personalmente visitati. Anche la vita dei partigiani è a lui nota perché ha partecipato attivamente alla resistenza; dopo questa esperienza ha scritto numerosi romanzi sulle storie di quei giovani tra cui, ovviamente, la ragazza di Bube. Questo racconto presenta anche delle influenze neorealiste; infatti l’autore è vissuto nel periodo storico in cui si diffonde questa corrente letteraria che vuole rappresentare la realtà sociale contemporanea, nei suoi aspetti proletari e borghesi.

 

d) Questo romanzo non ha suscitato in me particolari interessi riguardo ad argomenti trattati nel racconto.

 

e) Questo libro non mi ha interessato particolarmente e non mi è piaciuto molto.

Per prima cosa non apprezzo questo romanzo perché la storia sentimentale mi è sembrata monotone e prive di spunti su cui riflettere, anche se il libro non è certo sdolcinato e nemmeno particolarmente insistente su questo aspetto.

Inoltre il contesto in cui si svolge la storia e la sua conclusione non hanno suscitato in me nessuna emozione.

 

Fonte: http://supertia.altervista.org/FILES/laragazzadibube2.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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