Ittiologia

 

 

 

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Ittiologia

 

L'ittiologia (dal greco: ἰχθύςikhthus, "pesce"; e λόγοςlogos, "studio") è il ramo della zoologia che studia gli organismi comunemente intesi come "pesci", ovvero i pesci ossei (Actinopterygii), quelli cartilaginei (Chondrichthyes) e gli Agnatha, che costituiscono il gruppo di vertebrati più numeroso, viventi nell'idrosfera.

 

 I vertebrati presentano la seguenti caratteristiche 1)il corpo è diviso in capo, collo, tronco e spesso coda,presentano 4 appendici e hanno simmetria bilaterale.2) hanno l’endoscheletro costituito da tessuto osseo, da cartilagine o da entrambi i tessuti; esso è formato dalla colonna vertebrale ,dal cranio e dallo scheletro degli arti. 3)l’apparato muscolare e’ ben sviluppato 4) l’apparato di rivestimento è formato da un tegumento ricoperto da scaglie, squame, piume o peli.  5)gli apparati e i sistemi sono ben strutturati e formati da organi che variano da classe a classe.6) la riproduzione è sessuata e a sessi separati, i vertebrati possono essere ovipari( insetti, pesci ,uccelli rettili), ovovivipari (squali e alcuni serpenti),vivipari( mammiferi)I vertebrati si suddividono in 5 classi: pesci, anfibi, rettili,uccelli e mammiferi

I pesci in sintesi : sono vertebrati adattati all’ambiente acquatico, il loro corpo presenta la forma idrodinamica, hanno scheletro osseo o cartilagineo , sono eterotermi(a sangue freddo),si riproducono per mezzo di uova e sono generalmente ovipari o vivipari.Respirano per mezzo delle branchie e hanno una circolazione semplice e completa

 

I pesci

 

Spesso si sente parlare di "pesci cartilaginei" e "pesci ossei", ma forse non tutti sanno esattamente cosa significhino queste due parole, e soprattutto chi siano mai questi "pesci cartilaginei" e "pesci ossei"...in effetti, se guardiamo attentamente alla sistematica (cioè la scienza che classifica i viventi secondo le loro caratteristiche), i pesci appartengono in realtà a ben due classi distinte di vertebrati: i pesci cartilaginei, o Condroitti, ed i pesci ossei, o Osteitti.
I Condroitti comprendono le razze, le torpedini, i trigoni, le aquile di mare, le mante, le chimere e gli squali.
Tutti gli altri pesci dei nostri mari e delle acque dolci, che non sono compresi in questi gruppi appena elencati, sono invece pesci ossei.
La principale caratteristica dei Condroitti è la presenza di uno scheletro cartilagineo, mai ossificato e in parte calcificato; la natura cartilaginea dello scheletro non è indice di primitività, ma un adattamento secondario. Praticamente questi pesci hanno mantenuto questo tipo di scheletro in quanto il sostegno del corpo è possibile, in acqua, anche senza la presenza di uno scheletro più robusto in osso.
Naturalmente da questi animali non si sono evoluti gli altri vertebrati terrestri, dato che sulla terraferma uno scheletro cartilagineo non è sufficiente a sopportare il peso del corpo di un vertebrato. Quindi, tutti gli altri vertebrati (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) derivano da antichi pesci ossei: quindi anche noi uomini, se guardiamo indietro al nostro passato più remoto, ritroviamo un antenato pesce.
La maggior parte dei Condroitti primitivi si estinse 245 milioni di anni fa e gli attuali pesci cartilaginei compaiono tra il Giurassico e il Cretacico, tra 245 e 65 milioni di anni fa.
Le caratteristiche fondamentali di questi pesci non sono variate molto: sono infatti stati portati alla luce alcuni resti fossili di individui molto simili agli attuali, che testimoniano il perfetto adattamento all'ambiente che rende gli squali unici e "intramontabili", ma tutt'altro che primitivi!
Ma quali sono dunque queste differenze tra Condroitti e Osteitti? Come si fa a riconoscerli? Le differenze sono molte e anche complesse, le principali posso essere riassunte in: numero di specie, forma e dimensioni, posizione della bocca, forma della coda, pelle, colore, forma delle pinne, denti, organi di senso, organi interni (vescica natatoria, stomaco), riproduzione, branchie con o senza opercolo....
Andiamo a vedere nel dettaglio tali differenze:
* Numero di specie: in questo caso i pesci Ossei la fanno da padrone, con circa 20.000 specie contro le poco più di 600 dei pesci Cartilaginei! In assoluto i pesci Ossei sono il gruppo di vertebrati più numeroso, ad es. i mammiferi sono poco più di 4.000 specie...!
* Dimensioni: il pesce più grosso che esista è lo squalo balena, che può raggiungere i 18 metri, ma esiste anche uno squalo che vive in profondità che arriva al massimo a 10-15 cm....In generale le dimensioni dei pesci cartilaginei sono maggiori, le specie piccole sono meno numerose rispetto ai pesci ossei, che hanno sì specie grandi (tonni, pesci spada, pesci Luna...) ma che contano molte più specie di dimensioni medio-piccole.
* Posizione della bocca: la maggior parte dei pesci Ossei ha la bocca terminale, cioè il muso termina in una bocca, che a volte può anche avere forme strane...i pesci cartilaginei hanno quasi sempre la bocca ventrale, cioè sotto il muso e non "in punta" di muso
* Forma della coda: i pesci ossei hanno la coda "omocerca", cioè con due lobi di lunghezza uguale oppure uniti; i pesci cartilaginei hanno una coda "eterocerca", con il lobo superiore più lungo: tale forma è stata evoluta per controbilanciare la spinta verso l'alto delle pinne pettorali, che nei pesci cartilaginei sono grandi e abbastanza rigide.
* Pelle: se accarezzate uno squalo (!) attenti a non farlo dalla coda alla testa, vi graffiereste...la pelle dei pesci cartilaginei è ricoperta di dentelli ricurvi, fatti di polpa, dentina e smalto, proprio come i denti che hanno in bocca....i pesci Ossei hanno invece scaglie ossee ricoperte di pelle, più o meno sviluppate e ruvide a secondo delle specie.
* Colore: pochi altri vertebrati possono competere con i colori scargianti dei pesci Ossei, soprattutto di quelli tropicali...i pesci cartilaginei, invece, sono per lo più scuri, qualcuno (soprattutto di fondo) ha macchie e disegni, ma i colori vanno quasi sempre dal marrone al beige, al blu...niente a che vedere con le magnifiche livree dei pesci Ossei.
* Denti: i pesci cartilaginei hanno denti non infissi nelle arcate mandibolari, ma attaccati alle gengive, e per questo possono essere persi e sostituiti per tutta la vita (squali), oppure hanno placche dentali (batoidei, cioè Condroitti di fondo). I pesci ossei hanno denti di varia foggia e attaccati alle arcate mandibolari.
* Organi di senso: tutti i pesci possiedono la "linea laterale", un organo che si estende sui fianchi e sulla testa, composto da tanti buchini che collegano l'esterno con un nervo interno, che "legge" le informazioni portate dall'acqua: salinità, temperatura, sostanze disciolte, etc...ma i pesci Cartilaginei possiedono anche le Ampolle del Lorenzini, un organo in grado di leggere i campi elettrici, e quindi di permettere a questi animali di accorgersi della presenza della preda anche al buio, sotto la sabbia o in acque con scarsa visibilità, oltre a poter leggere le correnti marine. Inoltre gli squali hanno udito, olfatto e vista molto più sviluppati rispetto ai pesci Ossei.
*
Vescica natatoria: è un organo che possiedono quasi tutti i pesci Ossei, tranne quelli legati al fondo; è un organo che si riempie di gas e che permette al pesce di galleggiare facilmente mantenendo un assetto neutro, cioè di stare fermi alla profondità voluta senza il minimo sforzo...questo organo manca completamente nei pesci Cartilaginei, anche nei grossi squali pelagici e forti nuotatori, ed è per questo che i pesci cartilaginei devono continuare a nuotare se vogliono restare staccati dal fondo...senza vescica natatoria, se non si muovono "affondano".
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Riproduzione: i pesci ossei hanno una fecondazione esterna, e depongono migliaia o milioni di uova da cui schiudono larve che vengono quasi sempre abbandonate al loro destino. I pesci cartilaginei hanno una fecondazione interna (i maschi sono dotati di pinne modificate che trasportano lo sperma nel corpo della femmina), e quindi hanno un accoppiamento vero e proprio. Grazie a queste pinne anali modificate, più allungate, è possibile distinguere il maschio dalla femmina, cosa impossibile nei pesci ossei dove le pinne sono identiche nei due sessi (solo in alcune specie, a volte, si ha colorazione diversa nei due sessi).
I pesci cartilaginei depongono uova grandi di cheratina, attaccate alle gorgonie, da cui schiudono dei piccoli completamente formati; ma la stragrande maggioranza dei Condroitti partorisce i piccoli, cioè la madre tiene i figli nel suo corpo e li partorisce quando ormai sono completamente formati ed autonomi.
* Branchie: i pesci ossei hanno un opercolo, cioè un osso ai lati del capo che copre la camera branchiale; i pesci cartilaginei hanno invece 5 fessure branchiali ai lati della testa, e nessuna traccia di opercolo.

Ci si rende ben conto di trovarsi davanti a due classi ben distinte di vertebrati, e possiamo dire che la differenza che passa tra uno squalo (pesce cartilagineo, classe Condroitti) e una cernia (pesce osseo, classe Osteitti) è pari a quella che passa tra una gallina (classe Uccelli) e un gatto (classe Mammiferi).

 

I pesci sono stati i primi animali ad essere dotati di colonna vertebrale. La parte centrale del loro scheletro è formata da numerose ossa unite l’una all’altra. In tal modo il loro corpo è resistente, ma può facilmente piegarsi. Esistono però anche esemplari che hanno lo scheletro costituito non da ossa (come la trota, il merluzzo, il tonno), ma da cartilagine, un tessuto elastico e meno pesante delle ossa (come lo squalo, il palombo e la razza).
Tutti i pesci hanno un corpo affusolato ricoperto di squame (o scaglie), una coda che muovono a destra e a sinistra e le pinne, disposte lungo il corpo che usano per cambiare direzione. I pesci ossei sono i migliori nuotatori  e sono gli unici e sono gli unici a possedere la vescica natatoria cioè un piccolo sacco che si può riempire o svuotare di aria: per nuotare in profondità il pesce svuota la vescica natatoria, per andare in superficie la riempie di aria. I pesci respirano ossigeno ed eliminano anidride carbonica per mezzo di branchie, due aperture situate ai lati della testa.
Alcuni pesci sono carnivori, altri erbivori, altri ancora onnivori.
Sono ovipari: alcuni si riproducono con regolarità una volta all’anno, altri una sola volta nella vita, morendo poco dopo. Sono animali eterotermi (a sangue freddo): la temperatura del corpo varia con quella dell’ambiente in  cui vivono .

Fonte:

http://bouzoki.files.wordpress.com/2011/02/i-pesci-ossei-e-cartilaginei.doc

estratto da http://bouzoki.files.wordpress.com/2011/03/pesci-e-anfibi.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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I CORDATI E I VERTEBRATI
I Cordati sono animali Bilateri, Deuterostomi, con corpo metamerico e scheletro interno. Rispetto alla organizzazione corporea, va ricordata inoltre la diversa posizione reciproca di apparato digerente, apparato circolatorio ed apparato nervoso tra gli invertebrati non cordati ed i Cordati. Essi costituiscono il più importante phylum dei Deuterostomi, tra i quali si trovano anche i Phyla degli Echinodermi e degli Emicordati.
Il Phylum Cordati comprende due piccoli gruppi di invertebrati, marini e di piccole dimensioni, gli Urocordati, ed i Cefalocordati, ed i Vertebrati

I caratteri più importanti, esclusivi e distintivi dei Cordati, sono:

- NOTOCORDA

Negli Urocordati, è presente soltanto nella coda dello stadio larvale.
Nei Cefalocordati si trova lungo tutto il corpo ed è persistente per tutta la vita.
Nei Vertebrati, non si trova a livello del cranio ed è presente soltanto durante parte della vita embrionale, nel corso della quale viene sostituita dalla colonna vertebrale, struttura metamerica costituita dalle vertebre, che si formano per migrazione di cellule mesodermiche intorno alla notocorda, residui della quale persistono a livello dei nuclei polposi dei dischi intervertebrali.

- SISTEMA NERVOSO CENTRALE: di forma tubulare, posto dorsalmente alla notocorda, ha uno sviluppo differenziato della parte anteriore nei vari gruppi. Negli Urocordati è presente come tale solo nelle larve.

- FENDITURE O TASCHE BRANCHIALI: in forma di cestello branchiale negli Urocordati. Oppure strutture pari, poste ai lati della faringe: in questi casi, possono essere definitive ed utilizzate per la respirazione, oppure transitorie e presenti solo durante lo sviluppo embrionale, secondo le classi.

Subphylum UROCORDATI

Gli Urocordati (o Tunicati), i più noti dei quali sono le ascidie, presentano le caratteristiche tipiche dei Cordati solo nelle larve. Sono circa 1.400 specie, tutti marini, ermafroditi, con possibilità anche di riproduzione vegetativa (cicli metagenetici). La denominazione di Tunicati deriva dal loro rivestimento esterno, detto tunica, costituita per il 60% di cellulosa, nella quale si possono trovare composti tossici del vanadio e dell'acido solforico, ferro, composti metallici e, caratteristica filogeneticamente importante, composti organici iodati. Hanno sviluppo indiretto e presentano caratteristiche larve natanti giriniformi, con fessure branchiali e con notocorda e cordone nervoso dorsale nella coda.


Subphylum CEFALOCORDATI

I Cefalocordati (o Acrani o Leptocardi) sono piccoli animali marini pisciformi, segmentati, bentonici. I caratteri dei Cordati sono presenti sia nelle larve che negli adulti. Sono detti anche Acrani per l'assenza di un cranio e Leptocardi (con cuore sottile) per l'assenza di un vero e proprio cuore. Il subphylum comprende due generi, con circa 30 specie: Branchiostoma, con una fila di gonadi lungo ciascun lato del corpo. Asymmetron, con gonadi poste solo sul lato destro. I Cefalocordati più noti sono gli anfiossi, e tra questi la specie più comune è Branchiostoma lanceolatum, animale utilizzabile come modello base di un tipico cordato: lungo 5-7 cm, vive in gallerie nella sabbia pulita e in acqua poco profonda, dalle quali emerge con l'estremità anteriore. Il midollo spinale non è ancora chiuso, ma presenta un canale neurale aperto dorsalmente. Per varie caratteristiche, tra le quali la presenza di gonadi metameriche e del sistema escretore protonefridico, esclusivi di questi animali, gli anfiossi non sono comunque considerati vertebrati ancestrali, ma un ramo collaterale dell'evoluzione dei primi cordati, sviluppatosi dopo la comparsa delle larve neoteniche nel ciclo biologico.

 

Subphylum VERTEBRATI

I Vertebrati (o Emicefalocordati), che rappresentano il più importante e numeroso subphylum dei Cordati, sono animali mediamente di grandi dimensioni: sono dominanti in genere tra gli animali superiori ai 10 cm in ambiente terrestre ed ai 20 cm negli ambienti acquatici; oltre i 50 cm, si trovano quasi soltanto specie di Vertebrati. Sono animali metamerici, con un endoscheletro rigido ed articolato.
Oltre alle caratteristiche esclusive viste in precedenza (corda dorsale, neurasse tubulare dorsale e fenditure branchiali), i Vertebrati presentano anche:
- Encefalo ingrossato racchiuso in una scatola cranica
- Colonna vertebrale segmentale, sostegno assile del corpo e protezione per il midollo spinale.
- Corpo con capo, collo, tronco e coda posteriormente all'ano.
- Celoma periviscerale ben sviluppato, che nei Vertebrati non è però strettamente enterocelico, ma almeno in parte schizocelico.

 

I CONDRITTI
I Condritti (o Condroitti) sono i pesci cartilaginei, presentano cioè un endoscheletro cartilagineo, senza tessuto osseo: sono gli squali, le razze, le torpedini, le chimere. I Condritti sono i più primitivi vertebrati viventi con vertebre complete, mascelle mobili e appendici pari. Sono tutti predatori, tranne alcune grandi specie che si nutrono di plancton, e sono oggi quasi tutti marini, solo pochissime specie vivono in acqua salmastra o si spingono in acqua dolce. Gli squali sono prevalentemente pelagici, le razze e le torpedini sono bentoniche, meno la manta e alcune altre specie di grandi dimensioni; le chimere vivono in acque profonde.
Caratteristiche principali dei Condritti

- Tegumento: cute robusta con scaglie placoidi (formate da dentina e smalto, con apice appuntito rivolto caudalmente) e ghiandole mucose.
- Scheletro cartilagineo: neurocranio con capsule di senso pari; vertebre complete e separate; presenti cingolo pettorale e pelvico.
- Pinne impari (dorsali, caudale, anale) e pari (pettorali e pelviche), tutte con raggi; nei maschi le pinne pelviche sono modificate in organi copulatori; la pinna caudale è eterocerca, con asse vertebrale che la percorre e lobi membranosi asimmetrici..
- Bocca ventrale, denti rivestiti di smalto; una o due narici ventrali, non comunicanti con la cavità boccale; presenti mascella e mandibola; intestino con valvola spirale.
- Cuore biloculare con atrio e ventricolo, seno venoso e cono arterioso; varie paia di archi aortici; eritrociti nucleati. Eterotermi.
- Respirazione: branchie nelle pareti di 5-7 tasche branchiali, ognuna con orifizio esterno a fenditura (da cui il termine "elasmobranchi"); la prima fenditura branchiale embrionale corrisponde allo spiracolo nell'adulto, comunicante con la faringe. Non è presente una vescica natatoria.
- Escrezione con reni mesonefrici; rifiuti azotati: urea e ossido di trimetilammina (TMAO).
- Sistema nervoso: 10 paia di nervi cranici. Orecchio interno con tre canali semicircolari.
- Riproduzione: sessi separati; due gonadi con gonodotti che sboccano in una cloaca; fecondazione interna con accoppiamento; ovipari, ovovivipari o vivipari; uova megalecitiche a segmentazione parziale; unico annesso embrionale è il sacco vitellino, che è peduncolato.
- Dimensioni: tra i Condritti si trovano i più grandi vertebrati viventi dopo i cetacei. La maggior parte degli squali sono lunghi meno di 2,5 m circa, però lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) può raggiungere e superare i 6 m; lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) i 12 m; lo squalo balena (Rhincodon typus) i 18 m. Le razze sono lunghe in media 30-90 cm, ma la manta (Manta birostris) raggiunge i 5-6 metri. Le chimere vanno da meno di un metro a un massimo di 2 m.

 

Classe CONDRITTI

La classe dei Condritti comprende un migliaio di specie, divise in due sottoclassi: gli Elasmobranchi (squali, pesci sega, razze, torpedini), spesso anche indicati con il termine di Selaci, che ne comprendono la maggior parte, e gli Olocefali (chimere).

Sottoclasse ELASMOBRANCHI

    Ordine Squaliformi
        Famiglia Squalidae (Squalus acanthias, S. blainvillei)

    Ordine Lamniformi
        Famiglia Lamnidae (Lamna nasus, smeriglio. Carcharodon carcharias, squalo bianco)
        Famiglia Cetorhinidae (Cetorhinus maximus, squalo elefante)
        Famiglia Rhincodontidae (Rhincodon typus, squalo balena)

    Ordine Carcariniformi
        Famiglia Carcharinidae (Carcharinus sp., Prionace glauca, verdesca)
        Famiglia Triakidae (Mustelus mustelus, M.asterias, palombo)
        Famiglia Scyliorhinidae (Scyliorhinus sp.)
        Famiglia Sphyrnidae (Sphyrna zigaena)

    Ordine Raiformi
        Famiglia Raijdae (Raja clavata)

    Ordine Torpediniformi
        Famiglia Torpedinidae (Torpedo torpedo, T.marmorata)

    Ordine Pristiformi
        Famiglia Pristidae (Pristis pristis)

    Ordine Miliobatiformi
        Famiglia Mobulidae (Manta birostris, manta)
        Famiglia Dasyatidae (Dasyatis pastinaca, pastinaca)

Sottoclasse OLOCEFALI

    Ordine Chimeriformi
        Famiglia Chimaeridae (Chimaera monstrosa)

 

Fonte:

http://dizab.uniss.it/Curini/M_Casu/Lezioni_old/Dispense%20ittiologia/Anatomia%201_Cordati%20e%20Vertebrati.doc

estratto da http://dizab.uniss.it/Curini/M_Casu/Lezioni_old/Dispense%20ittiologia/Anatomia%203_Condroitti.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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