Segno zodiacale dell' Acquario periodo e caratteristiche

 


 

Segno zodiacale dell' Acquario periodo e caratteristiche

 

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Segno zodiacale dell' Acquario periodo e caratteristiche

 

ACQUARIO 22 gennaio - 21 febbraio

E' l'undicesimo segno dello Zodiaco, il ter-zo dei segni dell'aria, l'ultimo dei segni fis-si, o tamasici. Si suppone, quindi, che di-mostri la Saggezza e l'intelligenza accumu-late dai segni dell'aria, o che fornisca l'ese-mpio ideale delle qua­lità tamasiche: Volon-tà e Potere, manipolate in modo raf­finato e delicato. L'Acquario è simboleggiato dall'-Uomo, o portatore di acqua, che tiene presso al suo cuore un'urna, dalla quale mesce Acqua di Vita, per la delizia ed il ristoro di coloro che sono assetati di spiritualità. Il se-gno del portatore d'acqua è importante anche per quelli nati in altri segni, poiché è il seg-no della Nuova Era, e c’indica come il nost-ro sviluppo evolutivo possa essere persegu-ito nei 2.000 anni che seguiranno alla prese-nte epoca, che è sul finire. Ci insegna, non soltanto per mezzo del suo simbolo, che è assai eloquente, ma anche per mezzo delle vite e delle azioni delle persone che sono nate sotto l'influsso di questo segno. Mi riferisco  a  persone  come Lincoln, Edison,

 

Lindberg, Havelock Ellis, Evan­gelina Adams, ecc.; che tutti, in sfere diverse hanno com­piuto qualcosa d'importante e di valore intrinseco. E persino queste persone, per quanto grandi esse siano, ci danno una vaga ed imperfetta idea di ciò che potremo aspettarci dal vero Acquario, che non è ancora nato. Non dimentichiamo, nel procedere in questo studio, che il vero Acquario non è ancora apparso in mezzo alla comune degli uomini. Molti nati in Acquario tendono a sentirsi esseri superiori, semplicemente perché è stato detto che 1'80% di coloro che hanno raggiunto l'Aula della Fama, erano degli Acquari. Alcuni di essi, infatti, sono persone veramente straordinarie, ma non tutti, poiché, fra gli Acquari, si sono trovate anche persone di secondo o terzo ordine, o qualità; e non perché l'Acquario manchi di provvedere energia cosmica e lo stimolo adatto, ma perché molte persone, sia che si trovino sotto l'influenza del portatore d'acqua, che sotto quella d'altro segno, mancano di strumenti sensi-bili intonati con le più alte vibrazioni universali. Potremmo quindi logicamente concludere che l'Acquario produce un esiguo effetto sulle anime « giovanili », ma ha un'influenza potente su quelle già evolute, e specialmente se esse intraprendono qualche lavoro umanita-rio, con lo scopo universale che, sia detto incidentalmente, è l'unico che l'inte­ressi davvero.
Ma perché, si potrebbe domandare, l'Acquario è così lon­tano dai compiti comuni, e dalla comune degli uomini? Perché, da un punto di vista esoterico, e secondo le ultime rivelazioni che si sono ricevute su questo soggetto, l'Acquario non appar­tiene realmente alla manifestazione di questa Quarta Ronda. La Quarta Ronda comincia con il Cancro e finisce col Capricorno, in cui si può prendere l'Iniziazione. Nello stesso modo, la Quinta Ronda comincerà con Leone e finirà con Acquario, come segno dell'Iniziazione. E l'Uma-nità di quella Ronda sarà tanto superiore a questa presente, che i migliori della presente Ronda saranno inferiori agli infimi della Quinta Ronda. Gli Acquari molto progrediti di oggi rappresentano, pro­babilmente, l'élite dell'umanità presente, poiché essi sono, in un certo senso, una Fratellanza d’Iniziati, avendo superato la suprema prova del Capricorno. Dobbiamo dunque pensare ad essi come a persone le quali, quantunque portino gli impedi-menti e gli involucri mortali (corpi), stanno cercando di vivere una vita più ampia ed inclu-siva. Poiché sia coscientemente che incoscientemente, tentano di occuparsi di ciò che riguarda l'Acquario, e, cioè, degli ideali, dell'Anima, della civiltà, della Fratellanza e dell'uma­nità, in altre parole, di ogni cosa avente scopo universale, completamente opposto allo scopo personale, egoistico. Non possiamo, in questo breve studio, attardarci a parlare di ognuno di questi soggetti in particolare, quantunque, per comprendere ciò che ci si debba aspettare dell'Acquario, dovremmo confrontare quello che diciamo ora degli scopi di questo segno, con quello che è stato detto a proposito del Capricorno; il quale, invece, si prefigge la produzione in massa: l'organizzazione. Ci limiteremo all'esame di una caratteristica di questo segno, che è la cooperazione, la mistica parola d'ordine che ci darà ammissione all'Era Nuova. La cooperazione è l'antitesi della competizione, che è stret-tamente individuale, sia considerata nei termini di un uomo che compete con un altro uomo, che di un gruppo di uomini organizzati in competizione con un altro gruppo. Si giunge, quindi, alla conclusione che l'organizzazione della società umana odierna è com-pletamente contraria al progresso ed all'avvento dell'Era Nuova. E', quindi, necessario un capo­volgimento completo delle idee e dei concetti comunemente accettati; poiché la maggior parte degli uomini moderni sono stati educati e nutriti col concetto che l'organiz-zazione è un vero acceleratore dell'evoluzione. Ogni cosa è organizzata: anche i seguaci di Cristo sono organizzati in un grande gruppo (Cristiani), che si suddivide in una quantità di piccoli gruppi, in antagonismo più o meno aperto fra di loro. Il capitale, il lavoro, la nazio-ne, la politica: tutto è organizzato e sotto lo stimolo di giganteschi schemi e piani. Ma, ad un tratto, i « pensatori » dell'umanità si sono accorti che vi era qualcosa di errato in questo meccanismo sociale, basato sull'organizzazione, e specialmente erronea era l'organizzazi-one capitalistica. Infatti, si sono notati, negli ultimi decenni, fenomeni di collasso finan-ziario, più o meno ap­parente, più o meno sostanziale. Ebbene, applicando la filo­sofia che ci viene insegnata dallo Zodiaco, si possono spiegare queste crisi finanziarie e capitalistiche, cercandone la causa nel sistema di organizzazione per il beneficio dei pochi, invece che per il beneficio dei molti, di tutti. Infatti, i profitti sono andati sempre diminuendo: e questo perché? Perché il tempo del sistema finanziario vigente è sorpassato, perché si deb­bono ormai applicare gli ideali dell'Acquario, sostituendoli a quelli del Capricorno, allo spirito di organizzazione rigida a profitto di pochi, o di determinate classi, o gruppi. Bisogna sostitu-ire lo spirito di cooperazione e di fratellanza, la buona volontà di far parte a tutti indistintamente dei propri beni, piuttosto che ai pochi. Questo non significa che coloro che posseggono ingenti patrimoni debbano dividere la loro ric­chezza con i loro operai, e quindi fare il tentativo, tutt'altro che saggio, di rendere tutti gli uomini eguali, con la divisione della proprietà. Gli uomini non potranno essere tutti eguali, fino a tanto che non si troveranno tutti sul medesimo gradino sulla scala dell'evoluzione; e fino a tanto che questa eguaglian­za di sviluppo evolutivo non sia raggiunta, è giusto che coloro che sono evoluti debbano guidare quelli che sono meno pro­grediti. Quindi, non si possono ancora eliminare le classi diri­genti e organizzatrici che, naturalmente, avranno di più degli altri, ma non avranno il diritto di avere tutto, mentre altri non hanno nulla. Se ciò si comprendesse, si potrebbe vivere felici, ma, per raggiungere questa saggia distribuzione, deve mutare radicalmente l'atteggiamento mentale dei capitalisti e divenire, cioè, più umano, più comprensivo; più ispirato dallo spirito di cooperazione. Henry Ford èun buon esempio da citare, poiché egli ha dimostrato di possedere una mente più aperta alla com­prensione di questi ideali; forse èstato più facile per lui, perché la Luna, che rappresenta la personalità, nel suo orosco­po trovasi in Acquario e ciò gli ha permesso di essere generoso verso gli altri, anche se, per sé, ha tenuto la parte del Leone (il Sole, nel suo oroscopo, è nel Leone). Avendo, dun­que, trovato che l'organizzazione, non di rado, conduce all'esclusivismo (separatività) e alla competizione, giungiamo ad una considerazione riguardo a coloro che dirigono le organiz­zazioni politiche, religiose, industriali, finanziarie... Tutti coloro che non posseggono una mente sufficientemente versatile per adattarsi ai nuovi sistemi, dovranno, senza dubbio, essere sostituiti da uomini che abbiano la mente dell'Era dell'Acqua­rio. Poiché non è più possibile lasciare che abbiano soprav­vento l'ambizione, l'egoismo, la vanità, l'avidità, l'ingordigia, che hanno tentato di penetrare, per mezzo di personalità difet­tose, entro il grande schema universale. L'età che sta per cominciare, l'Era dell'Acquario, richiede degli uomini colti, dalla mente vasta, libera da preconcetti e limitazioni, perfet-tamente sereni ed equilibrati, divinamente staccati dagli interessi personali; insomma, dei veri filosofi e saggi su di un elevatissimo piano. Tali uomini sarebbero dei dirigenti guidati dal loro più grande Sé, ed eseguirebbero il loro compito in uno spirito di sacrificio e non per la soddisfazione di ambizioni personali e desiderio di fama e di gloria. Anzi, l'avver-sione al dirigere e al governare, quando sarà stabilita l'Era dell'Acquario, sarà così pronun-ciata, che si dovrà ricorrere alla persuasione perché gli uomini accettino tale compito, secondo quello che dice Platone nella sua Repubblica. Poiché, quantunque noi desideriamo che filosofi e saggi siano i dirigenti, o, per dirla in altro modo, che tutti i diri­genti siano dei filosofi e dei saggi, possiamo facilmente renderci conto che i Saggi e i filosofi non deside-rano comandare e governare, e, se lo faranno, sarà solamente per spirito di sacrificio e di abnegazione. Perciò, ogni qualvolta troviamo un Acquario evoluto - quindi, un filosofo ed un saggio - in un posto di governo (o simile) - dobbiamo renderci conto che egli è a quel posto non per ragioni personali, ma per fini umanitari e universali. Egli è lì per servire l'uma­nità, ciò che è il fine, lo scopo di questo segno, ed è l'espe­rienza attraverso la quale si sviluppa spiritualmente. La sua Anima lo spinge a compiere il compito non gradito, per il quale, forse, riceve critiche e ingratitudine. Egli è fondamentalmente un Fratello Maggiore dell'umanità, e desidera incoraggiare, ispirare, elevare, guidare i fratelli minori sul Sentiero della Vita. E' necessario spiegare, ora, perché ci rivolgiamo a Platone ed alla sua età, per ispirazione e guida nel comprendere l'Era dell'Acquario. In primo luogo, l'Acquario, fino a questo momento, non ha ancora prodotto il modello, o l'apportatore di Luce, nello stesso senso del Cristo, modello per l'Era dei Pesci (che è ora sul finire) e, quindi, dobbiamo ricor­rere ad epoche precedenti. Il segno dei Pesci non, è tanto all'unisono con il segno dell'Acquario, quanto l'era che lo precedette (quella dell'Ariete). Poiché Ariete è altamente intel­lettuale e idealistico, come l'Acquario, mentre il segno dei Pesci - segno dell'acqua - è predominantemente emotivo, sentimentale, religioso, devozionale e mistico. Quindi, le per­sone della Nuova Era, pur riconoscendo l'importante contri­buto apportato dall'epoca dei Pesci alla plasmazione dei carat­teri che vanno avviandosi verso l'influenza dell'Acquario, non possono rivolgersi ad un segno emotivo per avere guida e luce intellettuale. Si rivolgono, quindi, piuttosto, ad una era in cui la Grecia produsse pensatori, scienziati, filosofi; allor­ché Buddha dette all'India un tipo di religione molto più intel­lettuale del Cristianesimo; allorché l'Egitto, con i suoi inse­gnamenti Ermetici, e la Caldea, con i suoi insegnamenti astro-filosofici, apportarono il loro contributo all'evoluzione. Queste epoche sono denominate nel loro complesso « epoca aria­na » e, fra queste, è compresa anche l'era dell'Ariete. Fra le epoche ariane e l'epoca dell'Acquario vi è in con­clusione una più stretta analogia, simpatia ed armonia, allo stesso modo che vi è armoniosa simpatia fra i nati in Acquario e i nati in Ariete. Logicamente, nei prossimi 2.000 (e qualche cosa) anni - che rappresentano un mese dell'anno cosmico - noi saremo sotto l'influenza di un segno, saremo volti verso un sistema di pensiero e di sviluppo che rassomiglierà di più a quelli prevalenti durante l'era di Platone, che a quelli prevalenti durante l'era cristiana. Ne consegue, anche logicamente, che le persone avanzate che appartengono alla sesta razza e che gli astrologi chiameranno dei veri Acquari, si rivolgeranno agli antichi per guida, e probabilmente a Platone.
Poiché Egli ha un messaggio, almeno per uno dei tipi dell'Acquario. E' bene spiegare che l'Acquario, essendo gover­nato dal Pianeta Saturno e dal Pianeta Urano, produce due tipi totalmente differenti. Il tipo che trovasi di più sotto l'influenza saturniana è conservativo, convenzionale, ma meno ambizioso ed egoista del saturniano nato in Capricorno. Il tipo che trovasi sotto l'influenza di Urano è comple­tamente anticonvenzionale, e può anche essere un genio. A questo tipo dobbiamo scoperte ed invenzioni, specialmente connesse con l'elettricità, con la radio, con viaggi aerei, e con qualunque mezzo di comunicazione. E' questo il tipo che concepisce utopie, che è incline verso quelle elevate e ideali­stiche relazioni umane che si chiamano platoniche. Possiamo concludere che gli Acquari nella Nuova Era saranno Uraniani. Dobbiamo, ora, cercare di descrivere le caratteristiche di un Acquario elevato; e siccome nella storia e nella vita non tro­viamo ancora esempi cerchere-mo di descrivere un tipo imma­ginario che abbia le più spiccate tendenze dell'Acquario nelle varie fasi della vita. Questa persona non sarà molto attac­cata alla famiglia e all'am-biente domestico. Ben presto si accorgerà che la famiglia esige tempo ed energia, e che spesso, per soddisfare tali esigenze, si creano impacci al perseguimento della ricerca della Conoscenza e della Sapienza. Talvolta, infatti, nella famiglia è ostacolato lo sviluppo degli
ideali unici e le alte aspirazioni; e, spesso, l'aquila che vor­rebbe elevarsi verso le sublimi altezze è tenuta a razzolare nel cortile, insieme alle galline. Quindi, un Acquario lascerà presto la famiglia, trattando i parenti ed i congiunti soltanto come amici, senza lasciarsene incatenare. Questa persona im­maginaria si farà nel mondo molti amici, con i quali, spesso, si troverà più all'unisono che con i propri familiari. E' sua caratteristica particolare sapersi guadagnare degli amici, da cui trarrà la scintilla che farà divampare in lui alti e nobili ideali. Se il nostro Acquario si sposerà sarà un vero amico (o amica) per il suo compagno (o compagna). Sarà leale, comprensivo, idealista. Ma il legame più forte sarà quello dell'amicizia, più che quello dell'amore personale. Rimarrà sempre in un atteg­giamento di distanza verso il compagno e compagna della vita, e, veramente, un marito tale non sarà l'ideale per ren­dere felice una donna che desidera trovare nel matrimonio espansività e dimostrazioni continue d'affetto. Se nasceranno bambini da una tale unione, l'Acquario manterrà il medesimo ammirevole atteggiamento verso i figli. Non vi sarà senso alcuno di possesso, o di desiderio di intromettersi nel loro destino, nella loro aspirazione e nei loro desideri. Possiederà, naturalmente, il dono di guarire e sanare infermità, poiché sarà un naturale distributore di potere ed energia. La sua presenza, lo stesso sguardo dei suoi occhi, avrà il potere di ispirare, d'incoraggiare, di guarire. Tuttavia, s’interesserà della tempestiva prevenzione del male, consi­gliando di condurre una vita semplice, più che delle cure quando il male sia già manifesto. Molto probabilmente, se sarà chiamato a guarire coloro che hanno vissuto in contrasto con i dettami della natura, e sono malati a causa della eccessiva indulgenza per i propri appetiti, si rifiuterà di usare il proprio potere sanatore per guarirli. La sua filosofia sarà completamente opposta a quella della sentimentale epoca dei Pesci. Egli non sarebbe propenso a guarire uno che, appena riacquistata la salute, tornerebbe a commet-tere i medesimi errori di smoderatezza. Il nuovo concetto di considerare la malattia come un peccato contro natura suona alquanto ostico a noi, che apparteniamo all'Era che sta per tramontare, ma dovremo, a mano a mano che si procede verso la Nuova Era, abituarci ad esso. E dovremo abituarci a cambiare il nostro atteggiamento verso la malattia, perché, così facendo, po­tremo aiutare a sradicarla in noi, nel nostro ambiente e nel mondo. Vi è un numero straordinario di nevropatici nel mon­do, oggi, e di persone che si accaparrano una larga parte di simpatia e di pietà, lamentandosi continuamente dei loro mali e obbligando la gente ad occuparsi di loro. Una buona parte di tali mali, specialmente quelli di natura nevropatica, possono essere attribuiti al desiderio di suscitare interesse e di sottrarsi alle responsabilità della vita. Altri sono da attri­buirsi alle trasgressioni delle leggi di natura, mentre poche sono ereditarie...
Soltanto quest'ultime hanno diritto alla no­stra indulgenza e comprensione e per queste si sarà pronti a prestare la propria opera guaritrice, ancora per parecchie generazioni. Cessando di infrangere le leggi della natura, si renderà possibile la restaurazione della salute perfetta, che diverrà un diritto ereditario per nascita. Pochi di noi sono medici e guaritori e pochi sono in grado di condurre una cam­pagna nel senso indicato; e, cioè, abolire la simpatia verso coloro che soffrono infermità per propria colpa. Ognuno, però, potrebbe fare la propria parte con una saggia « propa­ganda » e cessando di danneggiare coloro che sono malati con l'eccessiva indulgenza, curandoli e mantenendoli. Perché stare svegli la notte e fare cataplasmi al piede di un parente gottoso, e, poi, la mattina, alzarsi stanchi per andare fuori a guadagnare più denaro, per comperare altro cibo sostan­zioso per il parente gottoso che, probabilmente, ha la gotta perché è ghiottone ed ingordo? Meglio, senza malignità e rancore nel cuore, dargli da mangiare della buona verdura, invece di carni, polli, ecc., e dirgli di farsi da sé i cataplasmi e gl’impacchi. In tal modo colpiremo in pieno la causa della malattia, invece di curarne i sintomi e gli effetti. Ritornando al nostro Acquario, possiamo affermare, senz'altro, che sarebbe l'uomo di stato e di governo ideale. Poiché è umanamente e filosoficamente saggio e, allo stesso tempo, « forte » e « amorevole », attributi e qualità difficili a trovarsi uniti nello stesso uomo ma che sono dichiarati come essenziali da Platone per un uomo che voglia essere guida e capo di uno stato. Sarebbe, infatti, il re filosofico e aristocratico, con aristocrazia e regalità acquistati per merito pro­prio e non per eredità. Invece di aver palazzi ed una son­tuosa corte, ed essere sempre in disparte dal resto dell'uma­nità, vivrebbe una vita semplice e dovrebbe essere accessibile a tutti i suoi simili. La sua regalità dovrebbe essere nell'anima e non nell'ambiente di pompa e di magnificenza. E sarebbe anche bello esteriormente, poiché la bellezza della sua Anima e del suo intelletto si rifletterebbe anche nel suo aspetto fisico. Potrebbe essere simile a Platone, che viene descritto, dagli storici contemporanei, dalle fattezze regolari, alto di statura, nobile e ben proporzionato, o potrebbe essere simile al Maestro del Primo Raggio, come ci viene descritto. Qualunque fosse il suo aspetto, gli occhi dovrebbero essere la parte più rimarchevole della sua figura, poiché dovrebbero essere l'espressione vivida della sua evoluzione e delle sue vittorie conseguite... Rivelerebbero immenso potere, intelli­genza rara, e, allo stesso tempo, la comprensione amorevole e saggia di tutte le persone e dei loro problemi. Infatti, coloro che sono abituati a classificare gli uomini secondo il Raggio a cui appartengono, potrebbero riconoscere nel tipo dell'Acquario evoluto una perfetta fusione dei primi tre Raggi. Nessun Raggio dovrebbe predominare, poiché ciò impliche­rebbe delle limitazioni che egli non dovrebbe avere. E, du­rante, tutta la sua vita, sarebbe un uomo di azione, intel­ligente, pieno di amore, di Saggezza, uomo di Potere e di Volontà. E' neces-sario ricordare che i buoni Acquari non hanno sviluppato soltanto la mente, ma anche il cuore; non bisogna dimenticare che il loro opposto è il Leone, in cui il cuore predomina, e l'Acquario è già stato precedentemente in Leone, e, quindi, è molto probabile che ogni cosa sia deli­berata dal cuore prima di passare dalla mente. Il male è che si è spesso portati a confrontare il vero Amore con il sentimentalismo, e, quindi, non si comprende ancora l'atteggiamento dell'Acquario verso i problemi della vita, basato sul sano ragionamento logico e sulla profonda conoscenza psicologica. Abbiamo parlato a lungo dell'Acquario ideale e immaginario del futuro; dovremo, ora, parlare dell'Acquario, quale si trova in mezzo alla comune degli uomini, oggigiorno. L'Acquario non evoluto ha naturalmente difetti grandi e piccoli, poiché molte delle influenze che portano ai grandi raggiungimenti quando le vibrazioni della personalità sono armonizzate, possono, invece, condurre a risultati tutt'altro che desiderabili, quando agiscono su corpi ancora imperfetti, più o meno grossolani. E, quindi, in questo tanto esaltato segno zodiacale, troviamo una quantità di esseri niente affatto commentabili. Così, ad esempio, vi troviamo dei parassiti, non per egoismo, ma per spensieratezza, ed altri che si sen­tono esseri privilegiati e separativi.
I tipi peggiori abusano del loro dono di sapersi guadagnare amicizie, per sfruttarle a loro vantaggio. Il criminale nato in Acquario è uno dei peggiori tipi della specie. Ma, fortunatamente, gli Acquari sono esseri troppo civili e troppo saggi per seguire la via del vizio. Un altro difetto degli Acquari è quello di sentirsi scandalizzati, quando altre persone fanno le identiche cose di cui essi stessi sono colpevoli. Mettono in ridicolo i loro amici, benché lo facciano così per gioco, senza maligna intenzione, ma soltanto per vedere la reazione che provocano; sono naturalmente degli psicologi e amano molto studiare la natura umana. Gli Acquari che si dedicano al lavoro mentale e d'ispirazione sono, in generale, assai nervosi e facilmente passano da uno stato di esaltata ispirazione, all'umore più melanconico. Que­sti estremi sono naturali, ma non inevitabili, quando se ne comprendono le cause. Innanzi tutto, nel lavoro mentale che intraprendono, essi lavorano di solito in una sfera che è alquanto superiore alle loro presenti possibilità di raggiungimento. E' chiaro che tale lavoro imponga una grande tensione sulla loro mente e sul loro sistema nervoso; quindi, non dovrà essere continuato per lunghi periodi. Dovrebbe essere interrotto da frequenti soste di riposo, durante le quali ab­biano agio di dimenticare i loro voli mentali. E se potranno vivere in campagna, dove la pace della natura può esercitare la sua influenza su di essi, la loro resistenza al lavoro utile per i loro simili può venire prolungata. Gli Acquari sono in grado di comprendere tutti gli altri segni, ma si armonizzano e lavorano più efficacemente con coloro che sono nati nei segni del fuoco e in quelli dell'aria: Ariete, Sagittario, Leone, Gemelli, Bilancia.
Non vi è alcuna nota, alcun colore, alcuna pietra asse­gnata ad Urano, che è una sintesi di tutti i Pianeti e di tutte le forze. La suddivisione saturniana ha, come i Capri­corniani: la nota la; il colore verde; la pietra onice o chiaro di luna. La salute dell'Acquario sarà buona, purché abbia cura di sorvegliare la circolazione e l'eliminazione. Gli Acquari non debbono condurre vita sedentaria, e,nel caso di necessità, debbono alternarla con ginnastica e moto all'aperto. Il loro motto dovrebbe essere « Non vivere come Epi­curei, ma come Spartani ».
Gli Acquari riescono in ogni linea o professione che attragga la loro immaginazione. Hanno speciale inclinazione per la scienza, le invenzioni, le pubblicazioni, l'arte, lo scri­vere, la filosofia, l'astrologia, l'occultismo. Infatti, i loro doni naturali sono assai numerosi. Si deve cercare d’inco­raggiare gli Acquari ad occuparsi di Astrologia, poiché potran­no aiutarne molto il progresso e lo sviluppo come scienza dell'Anima e filosofia della vita.

 

Fonte: http://www.unirenellamore.com/raggi_teosofici/03_Gemelli.doc

Sito web da visitare: http://www.unirenellamore.com/

Autore: A. Mattioni

 

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