Sacro Romano impero

 


 

Sacro Romano impero

 

LA NASCITA DEL SACRO ROMANO IMPERO (34.5, 35.2, 35.3)

 

Premesse

 

Carlo Magno è re dal 771 ed è impegnato nel vasto programma di conquiste e cristianizzazione

 

L’incoronazione

 

Il 25 dicembre dell’800 Carlo Magno si trovava a Roma nella Basilica di San Pietro e assistiva alla messa di Natale. Durante la celebrazione, il Papa inaspettatamente (a insaputa di Carlo) lo incorona imperatore dei romani con la seguente frase: “A Carlo, l’augusto incoronato da Dio, grande e pacifico imperatore dei romani.” Leone III così dicendo ricostituiscce un impero in occidente e dice di trasmettere il volere di Dio.
La decisione è stata presa dal Papa e non da Carlo Magno, ma il suo seguito lo accetta comunque come imperatore.

 

Perchè l’incoronazione

 

Il Papa non ha ancora risolto i problemi con l’imperatore d’oriente e quindi creare un imperatore in occidente significa per lui sciogliere i legami politici con Bisanzio.
La chiesa ha un legame di riconoscenza con  l’imperatore a partire da Costantino e Teodosio.

 

Punti di disaccordo tra il Papa e l’Imperatore Bisanzio

 

  • cesaropapismo
  • Iconoclazia

Guerra tra imperi

 

L’imperatore Bisanzio reagisce non riconoscendo Carlo Magno come imperatore e considera il gesto del Papa un’usurpazione, quindi si apre una guerra che si conclude nell’812 con un accordo. L’imperatore Bizantino impone a Carlo Magno di rinunciare al titolo di imperatore dei romani, ma gli riconosce un titolo generico di imperatore.
Carlo Magno si definisce imperatore Francoe Cristiano

 

Il punto di vista del Papa

 

Il Sacro Romano Impero è ciò che avrebbe voluto il Papa, anche se rimane soddisfatto perchè il legame con l’oriente è esile.

 

La successione di Carlo Magno

 

Carlo Magno, esendo franco, applica a successione ereditaria ai figli, ovvero la concezione patimoniale del regno, introdotta da Clodoveo nel V secolo. Gli succede Ludovico il Pio (unico erede) (813-140), che viene proclamato imperatore dai guerrieri e non dal Papa.

 

I figli di Ludovico

 

Ludovico ha tre figli e quindi decide di cambiare il sistema ereditario: solo il primogenito maschio riceve il potere del padre.
I figli, però, non accettano la decisione di Ludovico e scoppia una guerra civile. Le lotte interne finiscono nel 843, dopo la morte di Ludovico, con la concordanza del Trattato di Verdun degli eredi in cui decidono di dividere l’Impero in tre parti: Germania, Francia e Italia. Si riconosce il titolo di imperatore solo al primogenito.

 

Le ultime invasioni

 

I tre regni sono attaccati da una grande ondata di invasioni di popolazioni nomadi o seminomadi (cartina 578) alla fine del IX e allìinizio del X secolo.

  • Ungari (rosso)                Toccano dall’interno la Germania , la Francia e l’Italia e anche            

                                                   alcuni monasteri svizzeri

  • Saraceni (viola)              Popolazione islamizzata che attacca dal mar Mediterraneo,                                  

                                             dall’Africa e colpisce le coste italiane e francesi

  • Vichinghi (arancio)       
    • Svedesi dalla zona orientale (Russia)
    • Danesi che attaccano Germania del nord, Francia del nord e scendono nel Mediterraneo
    • Norvegesi che si dirigono a nord e colonializzano l’Islanda e l’Inghilterra e arrivano sicuramente in America prima di Colombo

A causa di un attacco vichingo si estingue la famiglia di Carlo Magno, infatti Carlo il grosso aveva ricostituito l’unità, ma viene destituito dai feudatari, scontenti del fatto che l’imperatore ha dato un tributo agli invasori per salvare Parigi.

 

La Sicilia

 

Dal 827 al 1130 la Sicilia è stata sotto dominio arabo che ha portato delle tradizioni come la coltivazione delle arance e anche l’architettura araba.

I Vichinghi

Sono un popolo di navigatori, infatti venne anche ritrovata una barca di piccole dimensioni usata come tomba, con un corredo funebre e quindi una tomba pagana.
A capo dei Vichinghi vi è una regina che guida il popolo, data dal fatto che le popolazioni del nord hanno un’ereditarietà di primogenitura sia maschile che femminile.

 

Fonte: http://www.myskarlet.altervista.org/Scuola/Nascita%20del%20Sacro%20Romano%20Impero.doc

 

Sacro Romano impero

 M   E  D  I  O  E  V  O  1  -    L’ ALTO  MEDIOEVO  :   Aspetto politico, sociale ed economico,  il potere politico della chiesa  e la  nascita del  monachesimo,  il Regno dei  Franchi,  Carlo Magno e il Sacro Romano Impero,
il Sacro Romano  Impero  Germanico, il  Feudalesimo :  origini e  caratteristiche,    la Lotta  per le  Investiture
 
1.  CHE COSA SIGNIFICA MEDIOEVO,   QUANTO  DURA  E  COME  SI  DIVIDE
MEDIOEVO  significa   ETA’  DI  MEZZO,  cioè in mezzo tra  l’ETA’  ANTICA  e  l’ ETA’  MODERNA ( Medio =  mezzo   –  evo  =  età  ).
Il  Medioevo inizia con la fine dell’Impero Romano ( 476 d.C ) e finisce con la scoperta dell’America nel 1492. 
Si divide in ALTO MEDIOEVO  dal  476  al  1000  e  BASSO  MEDIOEVO  dal  1000  al  1492.

2.  L’ALTO MEDIOEVO
a) ASPETTO POLITICO : in Europa al posto dell’Impero Romano ci sono  i REGNI ROMANO-BARBARICI  governati da re barbari e abitati da popolazioni  di quello che era l’Impero Romano e dai  barbari. I barbari erano  popoli che prima  vivevano fuori dall’ Impero Romano : erano Germanici, Slavi, Visigoti, Ostrogoti, Vandali Longobardi, Franchi ecc.   In Italia ci fu prima il Regno degli Ostrogoti, poi quello dei Longobardi e dopo quello dei Franchi.
b) ASPETTO SOCIALE ED ECONOMICO :  l’ Alto  Medioevo fu un periodo di guerre, saccheggi, distruzioni, che provocano carestie ( = mancanza di cibo ) e di conseguenza epidemie ( = malattie  che si diffondono per contagio come la peste che fanno morire migliaia di persone ) . Tutto questo fa diminuire di molto la popolazione europea. Gli abitanti  hanno bisogno di essere difesi  dai barbari, di conseguenza abbandonano le città  e vanno a vivere nelle campagne  vicino alle ville dei signori chiamate anche corti, che sono grandi case con intorno le abitazioni dei servi, spesso fortificate da un muro tutto intorno ( diventeranno poi i castelli ).   L’ insicurezza delle strade dovuta a guerre e saccheggi e la scarsità dei prodotti  dovuta a tecniche agricole e  strumenti  arretrati,  fanno diminuire i commerci : ogni corte produce tutto quello che serve ai suoi abitanti. L’economia curtense ( = delle corti ) è pertanto una economia chiusa : vuol dire che non ci sono commerci, che ogni corte  ( e dopo ogni feudo ) consuma quello che produce. ( tecniche agricole = modi di coltivare i campi )   ( arretrati = vecchi, antichi,  che non permettevano di lavorare bene la terra, come ad esempio l’aratro con il vomere di legno invece che di ferro )

3. IL POTERE POLITICO DELLA CHIESA  E   LA   NASCITA DEL  MONACHESIMO  
In questo periodo di insicurezza e di pericolo per la gente,  il  potere politico è ormai incapace di svolgere i suoi compiti di difesa della popolazione.  La CHIESA con i suoi VESCOVI   sempre più spesso si sostituisce al potere politico, aiuta chi ha bisogno, organizza la difesa contro i barbari. Inizia così con il papa GREGORIO MAGNO il POTERE TEMPORALE ( cioè politico ) della Chiesa che porterà poi  a lunghe lotte tra il Papa e l’ Imperatore.
In questo periodo  molti cristiani, stanchi di guerre e violenze, si ritirano a vivere in solitudine,  si dedicano  alla preghiera e diventano MONACI.  In seguito poi si uniscono e vanno   a vivere insieme nei MONASTERI, che diventano centri di attività economiche quali bonifica di terreni paludosi e messa a coltura di terre abbandonate e centri di attività culturali quali la conservazione di testi antichi che i monaci detti amanuensi ricopiavano a mano.

 

4. IL REGNO DEI FRANCHI   
Tra i Regni Romano-Barbarici si distingue il Regno dei Franchi, che prima degli altri si converte al Cristianesimo e diventa così alleato e protettore del papa. Il re franco Pipino toglie ai Longobardi la Romagna e le Marche e le dona al papa insieme al Lazio. Nasce così uno STATO DELLA CHIESA  ed il papa diventa il sovrano di uno stato, il suo potere non è più solo spirituale, ma diventa anche potere temporale, cioè politico e da  questo deriveranno le lotte tra il Papa e l’ Imperatore,  che entrambi aspirano ad un potere universale. ( = totale, sopra tutti gli altri poteri )

5. CARLO MAGNO ed il SACRO ROMANO IMPERO 
Tra i re franchi si distingue  CARLO MAGNO,  che respinge al di là dei Pirenei gli ARABI, i quali dopo aver conquistato l’Africa Settentrionale e la Spagna, tentavano di  occupare anche la Francia e l’Europa. Carlo Magno conquista poi il territorio dei Sassoni in Germania ed il regno dei Longobardi in Italia e nella notte di Natale dell’ 800 viene incoronato imperatore dal papa. Nasce così il SACRO ROMANO IMPERO. Alla morte di Carlo Magno a causa delle lotte tra gli eredi, l’impero si divide e si arriva poi alla fine della dinastia carolingia. ( dinastia = famiglia di re -  carolingia = dei discendenti di Carlo Magno )
Un’altra causa della divisione dell’Impero è  una nuova ondata di invasioni :
-   i NORMANNI che vengono dal nord dell’Europa ( Penisola Scandinava ) e conquisteranno poi la NORMANDIA
nella  Francia di Nord Ovest  ed un regno nell’Italia Meridionale
-   gli UNGARI che vengono da est
-   pirati mussulmani che fanno sulle incursioni coste del  Mediterraneo  . ( incursioni = attacchi dei pirati che portano
   via tutto quello che trovano, anche degli abitanti, che vendono poi come schiavi )

6.  GLI OTTONI ED IL SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO  
Con la dinastia tedesca degli Ottoni nel 962 si forma di nuovo l’impero che ora però ha il suo centro in Germania  (invece che in Francia come il Sacro Romano Impero di Carlo Magno ) e per questo viene chiamato SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO

7. IL FEUDALESIMO
Con Carlo Magno era iniziata la consuetudine da parte dell’imperatore di concedere delle terre ai cavalieri che lo avevano aiutato nelle guerre di conquista. Questi cavalieri sono poi chiamati FEUDATARI, mentre le terre sono chiamate FEUDO. Il feudatario si impegna ad essere fedele al sovrano e ad aiutarlo in caso di guerra.  Dapprima queste terre alla morte del feudatario tornavano all’imperatore, ma poi durante le lotte per la successione nell’impero carolingio, come compenso per l’aiuto dato, fu concesso il diritto di trasmettere il titolo di feudatario e le terre ai discendenti. Questo indebolisce il potere dell’imperatore ed accresce il potere dei feudatari, che ora hanno nel loro feudo un potere praticamente assoluto:  hanno  un proprio esercito, amministrano la giustizia, riscuotono le tasse..

 

7 a  -  Le caratteristiche del Feudalesimo
La frammentazione del potere politico  in quanto il feudatario chiamato anche  VASSALLO , può a sua volta concedere una parte delle sue terre ad un VALVASSORE e questi ancora ad un VALVASSINO (frammentazione = divisione  in  tante  parti del  potere  politico )
 I  vincoli personali  per cui in questa età ogni  uomo dipendeva da un altro più potente o perché ne è vassallo o perché ne è servo  (  vincoli personal = legami tra le persone )    
La gerarchia feudale, cioè la divisione della società in una scala di importanza a forma di piramide, in cima alla quale sta il re, poi i vassalli, i vescovi e gli abati ( capi dei monasteri ) , poi i valvassori e sotto i valvassini  poi i soldati e alla base gli artigiani,  i contadini, i servi della gleba ( contadini legati alla terra )

7b – I castelli e la vita nei feudi   I feudatari vivevano nei CASTELLI, vere e proprie fortezze che sorgevano in cima ad un colle ed erano circondati da mura e da un fossato e protetti da un ponte levatoio. Questo perché erano frequenti le guerre tra i feudatari. Intorno o anche dentro al castello c’erano le case dei contadini e dei servi e le botteghe degli artigiani, che in questo modo si sentivano protetti.  In cambio però di questa protezione il feudatario imponeva numerose tasse  per l’uso di servizi come il mulino, per la raccolta della legna, per l’uso dei ponti, delle strade e pretendeva anche le corvèes, cioè i contadini dovevano per certi periodi lavorare nelle terre del feudatari senza essere pagati.  Contadini, servi, artigiani erano molto poveri : non avevano diritti e non avevano nessuna difesa dalle prepotenze dei feudatari.

8.   LA LOTTA PER LE INVESTITURE 
Ottone I imperatore del Sacro Romano impero Germanico, per contrastare il crescente potere dei feudatari inizia a scegliere come feudatari dei vescovi. In questo modo alla morte del feudatario, poichè i vescovi non avevano  figli, il feudo tornava all’imperatore.
Da una parte la nomina dei vescovi conti che è  una ingerenza dell’imperatore negli affari della chiesa, dall’altra parte  il potere politico che il papa ha acquisito con la formazione dello Stato della Chiesa sono le cause che portano ad  una lotta tra Papato ed Impero.
Con questa lotta entrambi, il papa e l’imperatore, hanno lo scopo di  affermare il proprio potere come potere universale.  Questa lotta è detta  Lotta per le investiture, perché riguarda appunto la nomina dei vescovi conti da parte dell’imperatore.( investitura  =   nomina a feudatario  ).
In questa lotta i personaggi più famosi sono  il papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV.   La lotta per le investiture  termina nel 1122 con un compromesso, per cui al papa spetta la consacrazione religiosa del vescovo e all’imperatore la investitura feudale. ( compromesso = ognuna delle due parti in lotta ottiene qualcosa )

Fonte: http://www.strarete.it/documenti/lidia/itstoria/medioevo1.doc

 

Sacro Romano impero

Domande di STORIA

SACRO  ROMANO  IMPERO

1)  Quando fu incoronato Carlo Magno ? E da chi  ?

  • Nella notte di Natale del 900 da Papa Celestino II
  • Nella notte di Natale del 800 da Papa Leone III
  • Nella notte di Natale del 700 da Papa Leone IV

 

2)  Carlo Magno come chiamò il suo regno ?

  • Magna Grecia
  • Regno delle due Sicilie
  • Sacro Romano Impero

 

3)  Quale era la capitale del Sacro Romano Impero ?

  • Aquisgrana
  • Berlino
  • Anversa

 

4)  Come si chiamavano i territori dell’Impero ?

  • Terreni
  • Feudi
  • Mezzadrie

 

5)  Chi  erano i Missi Dominici ?

  • Inviati del Papa che facevano rispettare le leggi della Chiesa
  • Inviati del Signore a cui spettava far rispettare le leggi nel territorio dell’ Impero
  • Persone che lavoravano in campagna

 

6)  Quale Re franco donò alla Chiesa un grande territorio ?

  • Pipino il breve
  • Lorenzo il magnifico
  • Attila

 

7)  I Franchi erano alleati di:

 

  • Arabi
  • Longobardi
  • Papa

 

 

8)  Come richiamava il biografo di Carlo Magno ?

 

  • Abate Faria
  • Frate Francescano
  • Monaco Eginardo

 

 

9)  Che cosa significa “biografo”

 

  • Autore di testi che si rifanno alla storia
  • Personaggio storico molto famoso
  • Scrittore che ricostruisce e racconta la vita di una determinata persona

 

10)  Quale scrittura fece adottare Carlo Magno nel suo Impero ?

  • Carolina
  • Martina
  • Lina

 

L’ISLAM

 

11)  Come sono chiamati i mercanti nomadi ?

  • cavalieri
  • servitori
  • beduini

 

 

12)  Che cosa si custodiva a La Mecca ?

  • la pietra rossa
  • la pietra nera
  • la pietra bianca

 

13)  Chi nacque a La Mecca ?

  • Maometto
  • Giacobbe
  • Assurbanipal

 

14)  Quale religione professò Maometto ?

  • Induismo
  • Buddismo
  • Islamismo

 

15)  La religione Islamica afferma l’esistenza di un solo Dio. Quale ?

  • Allah
  • Mullah
  • Oman

 

 

16)  Quale è il libro sacro dell’Islam?

  • Bibbia
  • Corano
  • Vangelo

 

 

 

 

ROMA ANTICA

 

  • Chi è considerato il fondatore di Roma?
  • Romolo
  • Remo
  • Numa Pompilio

 

  • In quale anno venne fondata la città di Roma?
  • 753 a.C.
  • 217 a.C.
  • 109 a.C.

 

 

  • Quanti furono i re di Roma?
  • cinque
  • sei
  • sette

 

  • Chi era Annibale?
  • un console romano
  • un senatore
  • un generale cartaginese

 

fonte: http://web.tiscali.it/telemhandi/images/STORIA.doc

 

Sacro Romano impero

 CARLO MAGNO ed il SACRO ROMANO IMPERO 
Tra i re franchi si distingue  CARLO MAGNO,  che respinge al di là dei Pirenei gli ARABI, i quali dopo aver conquistato l’Africa Settentrionale e la Spagna, tentavano di  occupare anche la Francia e l’Europa. Carlo Magno conquista poi il territorio dei Sassoni in Germania ed il regno dei Longobardi in Italia e nella notte di Natale dell’ 800 viene incoronato imperatore dal papa. Nasce così il SACRO ROMANO IMPERO. Alla morte di Carlo Magno a causa delle lotte tra gli eredi, l’impero si divide e si arriva poi alla fine della dinastia carolingia. ( dinastia = famiglia di re -  carolingia = dei discendenti di Carlo Magno )
Un’altra causa della divisione dell’Impero è  una nuova ondata di invasioni :
-   i NORMANNI che vengono dal nord dell’Europa ( Penisola Scandinava ) e conquisteranno poi la NORMANDIA
nella  Francia di Nord Ovest  ed un regno nell’Italia Meridionale
-   gli UNGARI che vengono da est
-   pirati mussulmani che fanno sulle incursioni coste del  Mediterraneo  . ( incursioni = attacchi dei pirati che portano
   via tutto quello che trovano, anche degli abitanti, che vendono poi come schiavi )

 

http://www.reteintercultura.it/attachments/190_09_AltoMedioevo.doc

 

Sacro Romano impero

INTERVISTA A CARLO MAGNO

 

Carlo Magno, re dei Franchi, fondatore e imperatore del Sacro Romano Impero, estese il suo regno su gran parte dell’Europa continentale e fu il sovrano più potente di tutto il Medioevo. Era figlio di Pipino il Breve e nipote di Carlo Martello, della dinastia dei Carolingi.

  1. Signor Carlo Magno, quali sono le sue più importanti conquiste?
  • Devo dire che ce ne sono state tante. Però, da quando nella notte di Natale dell’800 papa Leone III mi ha incoronato Imperatore, indubbiamente la mia più grande opera è stata quella di ricostruire l’antico Impero Romano d’Occidente, dando così vita al Sacro Romano Impero: sacro poiché si basa sull’alleanza tra la chiesa ed il mio impero; romano in quanto ricostruito da me che sono un erede dei Cesari.

Inoltre la mia opera militare ha arrestato quel movimento migratorio di molti popoli barbarici che, senza di me, modestamente, sarebbe continuato e avrebbe potuto prolungare per secoli le barbarie manifestatasi in Europa con la disgregazione del vecchio Impero Romano.

  1. Quali pensa che siano i Suoi meriti maggiori?
  • Indubbiamente uno fra i miei numerosi meriti è quello di aver promosso la fusione, anzi, l’unificazione degli elementi e delle istituzioni germaniche e latine, perché sono sicuro che ho stabilito ordinamenti politici, amministrativi, giudiziari e militari che sopravvivranno sicuramente anche nei secoli successivi e anche perché le mie conquiste apriranno la via alla diffusione della cultura e del Cristianesimo nell’Europa centrale e orientale.

 

  1. Pratica qualche sport o altre attività al di fuori dei suoi impegni politici e militari?
  • Naturalmente! Un bravo imperatore deve anche sapersi riposare e rilassare per potersi poi dedicare con maggiore impegno e attenzione ai propri incarichi.
  1. E quindi che cosa fa nel suo tempo libero?
  • Sono solito praticare l’equitazione, data la mia passione per i cavalli, e la caccia; ma mi piacciono anche i bagni di vapore e di acque termali e spesso mi dedico al nuoto per tenermi in forma, e Le posso anche dire di essere così bravo in questo sport da non essere superato da alcuno.

 

  1. Dal punto di vista religioso, che tipo di educazione ha ricevuto?
  • Seguo con il più grande scrupolo e con il più alto fervore la religione cristiana, alla quale sono stato educato fin dall’infanzia; ecco perché ho fatto innalzare ad Aquisgrana una basilica di  eccezionale bellezza che ho voluto far ornare d’oro e d’argento, di lampadari e porte in bronzo massiccio.
  1. Per quanto concerne le sue amicizie personali, cosa mi può rivelare?

-     Le posso confidare che ho una profonda amicizia con il re di Persia Aaron e che provo molta simpatia per gli stranieri e, quando li ricevo, faccio di tutto per dimostrarmi premuroso nei loro riguardi. 

 

Fonte: http://utenti.multimania.it/adry9986/Intervista%20a%20Carlo%20Magno.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

Il Sacro Romano Impero

 

  • Il regno dei Franchi

Dal vuoto politico che si aprì in Europa dopo le invasioni, emerse il Regno dei Franchi che sarebbe diventato la potenza dominante, rifondando con i Carolingi un impero sui territori d’Occidente.
Chi erano i Carolingi? Il nome risale a Carlo Magno. Essi erano in origine i maestri di palazzo (intendenti, “primi ministri” che aiutavano il re a governare) della dinastia franca dei Merovingi, che per la loro inattività si guadagnarono il soprannome di “re fannulloni”. – Sostituitisi ai re, i maestri di palazzo (tutti appartenenti alla dinastia di Pipino di Landen), riuscirono a riunificare i territori della Gallia in un unico dominio. Carlo Martello, discendente di Pipino, riuscì a tenere lontana la minaccia araba (Poitiers, 732).
Le cause dell’affermazione dei Carolingi:

  1. l’organizzazione dell’esercito, in parte di popolo e con un’ottima cavalleria, ricompensata per la propria fedeltà con benefici consistenti in terre;
  2. il fatto che i Franchi furono i primi ad abbracciare il cattolicesimo (gli altri erano barbari erano cristiani, ma seguaci dell’eresia ariana) legandosi al papato, cosa che comportò vantaggi reciproci, vedi ad es. la legittimazione papale di Pipino a togliere il potere ai merovingi.

Carlo Magno e le sue campagne militari – Morte di Pipino, divisione del regno tra Carlomanno e Carlo, morte di Carlomanno e riunificazione nelle mani di Carlo. Campagne militari di Carlo: i Sassoni (cui i Franchi si integreranno, tanto è vero che da qui nascerà la dinastia che prenderà il posto di quella Carolingia nell’impero), gli Avari, la Spagna araba; l’Italia longobarda.

  • Il nuovo impero d’Occidente

 

L’espansione longobarda in Italia e l’opposizione del papato – La situazione italiana vedeva la presenza sempre più ampia dei longobardi che stavano sottraendo ai bizantini tutti i loro territori. L’unica potenza in grado di opporsi all’espansione longobarda era il papato che, contando sull’appoggio dei franchi, mirava proteggere il proprio territorio e a liberarsi sia della presenza longobarda che di quella bizantina (il cui imperatore aveva tra l’altro abbracciato la dottrina iconoclasta, avversata dalla Chiesa di Roma).

L’alleanza tra i longobardi e i franchi, la rottura, la discesa di Carlo in Italia e la fine del regno longobardo in Italia – I longobardi, da parte loro, avevano già provveduto a cautelarsi dalla potenza minacciosa dei Carolingi: Desiderio aveva dato in spose le sue figlie a Carlomanno e Carlo, i figli di Pipino il Breve. Ma la morte di Pipino cambiò le carte in tavola: Carlo riunificò il regno e le sue mire espansionistiche mal si conciliavano con l’accordo con i longobardi (presso il quale si erano rifugiati i figli e la vedova di Carlomanno, chiedendo aiuto perché si ritenevano defraudati del proprio regno). Carlo ripudiò la propria sposa longobarda. I longobardi, in occasione dell’elezione di Adriano I al soglio pontificio, un papa avverso ai longobardi, attaccarono il ducato di Roma e allora Carlo –scese in Italia nel 773.  La superiorità militare dei franchi fece sì che la loro vittoria fosse totale: Carlo assunse il titolo di re dei longobardi, anche se l’aristocrazia longobarda conservò ancora a lungo posti di responsabilità nel regno.

Il collegamento tra i franchi e il papato si rafforzò ulteriormente con la creazione del Sacro Romano Impero. Ciò avvenne con una cerimonia solenne preparata dai colti chierici delle corti franca e pontificia, che innalzò il re franco alla dignità imperiale, presentandolo come l’erede dell’antico potere imperiale per volontà divina. La notte di Natale dell’anno 800, il papa Leone III pose sul capo di Carlo la corona imperiale, mentre il popolo di Roma ripeteva tre volte l’acclamazione “A Carlo, augusto, coronato da Dio, grande e pacifico imperatore dei Romani, vita e vittoria!”.
Si è molto discusso se l’incoronazione fosse stata concordata in precedenza o imposta a Carlo dal papa (come Carlo stesso ebbe a dire). E’ chiaro comunque che da essa entrambi – accomunati dall’avversione per il potere bizantino in occidente – traevano vantaggi (forse contrastanti) che possono essere individuati nei seguenti:  
Il papato:

  • affermava definitivamente la propria indipendenza da Bisanzio, legandosi nuovamente al potere occidentale;
  • stabiliva il principio che il potere viene da Dio e che spetta quindi al papa conferirlo.

Carlomagno:

  • ereditava l’antico potere imperiale per volontà divina
  • si riallacciava alla nozione di “impero cristiano”, più o meno ereditata dall’impero bizantino (cesaropapismo): un solo regno nei cieli e un solo capo sulla terra; il Cristo non poteva avere che un solo vicario, l’imperatore.

Comincia con questa incoronazione quella diarchia di poteri che caratterizzerà il Medioevo: il papato e l’impero. Quest’ultimo si presentava come la continuazione di quello romano, ma si trattò di un’istituzione nuova, che aveva caratteristiche piuttosto differenti:

  1. geografiche (includeva territori nuovi, escludeva territori che erano appartenuti all’impero romano),
  2. geopolitiche (continentale e non Mediterraneo, ora diviso tra arabi e bizantini),
  3. disomogeneo: mosaico di popoli differenti per lingua, cultura, diritto,
  4. manca delle strutture amministrative che caratterizzavano l’impero romano, erano infatti scomparsi funzionari professionisti della pubblica amministrazione,
  5. era un impero che univa all’elemento romano, due apporti nuovi: quello germanico e quello cristiano (secondo alcuni storici, la sintesi di questi tre elementi è ciò che caratterizza l’epoca nuova che chiamiamo Medioevo; la loro dissoluzione rappresenta la fine del Medioevo).

L’organizzazione dell’impero: il centro del potere era il palatium (imperatore e corte itinerante di chierici e cavalieri); cancelleria (organismo più importante del palatium, che elaborava le leggi); il conte palatino (amministra la giustizia in assenza dell’imperatore). L’impero era suddiviso in distretti, a capo dei quali vi era un conte. Nelle zone di confine, per ragioni di difesa, vennero istituite unità territoriali più ampie, dette marche, che erano insiemi di contee. I missi dominici erano preposti al controllo di marchesi e conti. 

  • I signori della terra

Un’altra caratteristica dell’impero carolingio è la sua frammentazione territoriale a causa della presenza di grandi proprietà terriere, laiche ed ecclesiastiche. Queste si erano costituite perché chiese e monasteri erano spesso oggetto di lasciti e donazioni fatte a “garanzia” della salvezza dell’anima. I sovrani carolingi cercarono di tutelare queste ricchezze concedendo ai monasteri, ai vescovadi e alle abbazie esenzioni, immunità e divieti di alienazione.
Ma le costituzione di grandi proprietà non fu limitata all’ambito ecclesiastico, ma anche a quello laico, dove, a causa di guerre, carestie, incursioni si era creato un meccanismo secondo il quale i piccoli proprietari cedevano la proprietà della terra ai signori per trasformarsi in semplici affittuari, ricevendone in cambio protezione e difesa. I carolingi tentarono di limitare la formazione di grandi proprietà, che sottraevano uomini liberi all’esercito (impegnati a coltivare la terra); ma la concentrazione delle terre aumentò sempre di più.
All’interno dell’impero gli scambi erano molto ridotti e perciò non occorreva avere una moneta importante come quella aurea.Carlo Magno varò perciò varie riforme monetarie. Una di esse introdusse la moneta d’argento e aveva come scopo quello di facilitare i piccoli traffici locali (che si avvantaggiarono anche della riforma monetaria che introduceva il denaro e ne istituiva dei multipli: il soldo e la libbra, che rendevano più semplice il far di conto) e da usare per pagare i funzionari dello Stato. Il denaro si diffuse in tutta Europa, ma il suo valore relativamente basso lo rendeva inadatto alle esigenze delle aree commerciali più sviluppate e dinamiche, dove si diffusero monete arabe e bizantine.

  • La cultura in età carolingia
  • La scomparsa della cultura classica e la formazione di un nuovo ceto intellettuale – La scomparsa del pubblico aristocratico, le devastazioni delle guerre, la dispersione delle biblioteche e soprattutto le necessità sociali molto differenti cui doveva rispondere il mondo che si era formato dopo il crollo dell’impero romano, causarono la scomparsa della cultura classica.

Costituita dall’unione di letteratura, filosofia ed eloquenza, e legata all’insegnamento nelle scuole pubbliche romane (che erano espressione delle città, che a loro volta erano il cuore della vita politica e sociale), la cultura classica, in epoca imperiale, era ciò che distingueva un uomo di classe elevata, che sarebbe diventato un senatore o un funzionario imperiale, da un plebeo o da un barbaro (i quali diventavano ferventi difensori di questa cultura quando assumevano importanza nell’impero, come era accaduto a Giuliano l’Apostata).
Con il passaggio del potere nelle mani della nuova classe dirigente formata dall’aristocrazia guerriera germanica, la cultura classica continuò a costituire il tratto distintivo tra un romano e un barbaro, ma non forniva più il criterio per selezionare la classe dirigente. In questo mondo nuovo – nato dalla fusione dell’elemento cristiano, romano e germanico – si sviluppò un ceto intellettuale nuovo, costituito dai chierici, poiché la Chiesa fu il solo luogo in cui si continuò a conservare le tradizioni culturali romane e in cui gli uomini di pensiero potevano trovare protezione. Scomparse le scuole pubbliche romane (collegate al declino delle città), quanto restava della cultura veniva insegnato presso le scuole religiose, il cui scopo era la formazione dei monaci e dei chierici, attraverso la lettura e il commento dei testi sacri. Fu così che la Chiesa, nei primi secoli del Medioevo, acquisì il monopolio assoluto della cultura.

  • Conseguenza di tutto ciò fu la scissione della vita culturale: da una parte la cultura dei dotti, scritta in latino, dall’altra la cultura del popolo, orale e caratterizzata da leggende e altre manifestazioni considerate inferiori dai dotti.
  • La manifestazione più vistosa di questa scissione fu la formazione dei linguaggi moderni: in un mondo in cui la scuola era scomparsa e che era caratterizzato dalla frammentazione e dalla mancanza di comunicazioni, accadeva che i chierici potevano capirsi solo quando parlavano tra loro, ma se volevano parlare al popolo questo non bastava più. L’Europa del primo Medioevo era priva di qualsiasi unità linguistica: al latino, che si era imposto come lingua ufficiale all’epoca dell’impero, seguì, nei primi secoli del Medioevo, lo sviluppo di un linguaggio (patrimonio del popolo, e perciò detto volgare), differente rispetto al latino che era diventato patrimonio esclusivo dei dotti, e più vicino alle esigenze della lingua parlata. Questo linguaggio era costituito da tutte quelle nuove lingue che nascevano dall’incontro delle antiche lingue preesistenti alla conquista romana (che non erano scomparse ma erano decadute al rango di dialetti), dal latino e dalle lingue dei nuovi popoli germanici.
  • Il panorama della cultura ufficiale cambiò agli inizi dell’’800: questo periodo è noto come “la rinascenza carolingia”. Alla corte di Carlo Magno confluirono dotti da tutta Europa, che promossero un complessivo rinnovamento dell’istruzione e una ripresa del latino classico come modello di lingua pura in un’epoca in cui il latino, non più parlato, si andava inquinando. Questa ripresa culturale era funzionale anche alla necessità da parte dell’impero carolingio, la cui legittimità era contestata da quello bizantino, di mostrare al mondo che esso era erede della tradizione romana e che godeva di un pari prestigio rispetto all’impero di Costantinopoli.

 

Fonte: http://digidownload.libero.it/davide.cantoni/Filosofia%20e%20storia/Storia%20ANTICA%20E%20MEDIEVALE%20(1).zip

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

Sacro Romano impero

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Sacro Romano impero

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

 

Sacro Romano impero