La nascita del Fascismo

 


 

La nascita del Fascismo

 

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La nascita del Fascismo

 

In Italia si diffuse il mito della << vittoria mutilata >> , uno degli elementi che resero possibile l’avventura fiumana di D’Annunzio . Nel 1919 Gabriele D’Annunzio , alla guida di gruppi di volontari occupò Fiume , ne proclamò l’annessione all’Italia e dichiarò costituita la Reggenza del Cornaro .

L’impresa di Fiume però, fu anche il segno di una grande crisi politica ; il governo non era riuscito ad impedire l’iniziativa militare autonoma e dovette tollerare l’esistenza di questa situazione anomala .

Solo nel 1920 , col nuovo governo Giolitti , si riuscì a risolvere la questione col trattato di Rapallo con la Iugoslavia : Fiume venne riconosciuta indipendente e l’Italia rinunciò alle pretese sulla Dalmazia .

Intanto si facevano sentire i fermenti delle organizzazioni socialiste , ma cominciava a manifestarsi una nuova forza politica , radicalmente diversa , in cui confluivano vari elementi . Stava nascendo il Fascismo. Il suo programma politico si poneva in sintonia con gli interessi sociali ed economici della media e piccola borghesia , ottenendo da esse approvazione e sostegno .

Il fascismo mostrava di rispettare e sostenere gli ideali nazionalistici , ma soprattutto riusciva a riscuotere l’approvazione di questi ceti in quanto si opponeva alle organizzazioni operaie .

Il fascismo trovò simpatie inizialmente anche dalla classe politica liberale , che pensava di utilizzarlo per ostacolare l’avanzata dei partiti popolari e poi neutralizzarlo .

L’affermazione del fascismo

Il primo nucleo fascista è rappresentato dai Fasci italiani di combattimento , fondati a Milano nel marzo del 19 da Benito Mussolini .

La crisi economica del Paese era gravissima : l’inflazione aveva raggiunto livelli eccezionali e il costo della vita era enormemente cresciuto . Nel 1920 tornò al governo Giolitti , che evitò di reprimere con la forzagli scioperi e le occupazioni delle fabbriche . Giolitti riproponeva la sua politica di mediazione nei confronti delle organizzazioni socialiste . Riuscì a risolvere la questione di Fiume , trovandosi poi a dover risolvere la crescente violenza fascista .

Le squadre d’azione fasciste infatti attaccavano violentemente i sindacati socialisti e cattolici e le rispettive sedi .

Le spedizioni delle << squadracce fasciste >> miravano a bloccare ogni rivendicazione dei lavoratori e a far fallire le azioni di sciopero . Furono sostenute dai grandi proprietari terrieri che intendevano in tal modo eliminare ogni forma di organizzazione sindacale dei contadini .

Giolitti pensò allora che ciò potesse essere utile per frenare il successo dei socialisti e che sarebbe stato poi possibile eliminarne le caratteristiche di violenza . Ritenne quindi che il momento fosse propizio per indire le nuove elezioni che consentissero di ridurre , in Parlamento , la forza dei partiti di massa - socialista e popolare - e di rafforzare le forze liberali .

Il Parlamento fu sciolto nel maggio del 1921 e si tennero le elezioni che videro però il rafforzarsi dei partiti di massa e l’entrata in Parlamento di alcuni deputati fascisti .

Giolitti si dimise e le forze liberali non riuscirono più ad esprimere un governo sufficientemente forte .

La Marcia su Roma

Mussolini ritenne che il momento fosse propizio per un colpo di Stato e il 28 ottobre del ’22 , gruppi di fascisti marciarono su Roma senza trovare alcuna resistenza .

Facta ( liberale ) , capo del governo , aveva chiesto che il re firmasse lo stato di assedio per poter disperdere i fascisti con l’impiego dell’esercito , ma il re rifiutò e affidò anzi a Mussolini l’incarico di formare il nuovo governo .

Fino al 1925 Mussolini puntò a trasformare gradualmente il modello istituzionale dello Stato italiano , cambiando l’equilibrio tra i diversi organismi e rafforzando il controllo fascista su di essi .

  • Il Parlamento vide limitate la sua influenza sulle decisioni
  • Nel 1922 venne costituito il Gran Consiglio del Fascismo
  • Nel 1923 venne istituita la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale , un organismo alle dipendenze non dello Stato ma del Partito . Era chiamata a svolgere quella funzione di braccio armato della volontà del Partito , che prima era stata svolta dalle squadracce e che , col fascismo al governo , poteva essere < legalizzata >
  • Furono progressivamente limitate le libertà costituzionali di stampa , di sciopero e di associazione
  • Con la legge Acerbo del ’23 fu modificato il sistema elettorale : fu abolito il sistema proporzionale che prevedeva l’assegnazione dei seggi in Parlamento alle varie forze politiche in proporzione al numero di voti ottenuto , e fu stabilito che la forza politica che avesse superato il 25 % dei voti e avesse ottenuto la maggioranza relativa avrebbe avuto 2/3 dei seggi in Parlamento , ovvero il totale controllo politico dello Stato .

Le elezioni del 1924

Il nuovo sistema elettorale fu applicato nelle elezioni tenutesi nell’aprile del ’24 .

La lista fascista - il listone - aveva ottenuto l’adesione anche di alcuni liberali , mentre le forze dell’opposizione non erano riuscite ad accordarsi presentando liste differenti fra loro ; la vittoria fascista era scontata , anche perché le elezioni si svolsero in un clima di violenze ed intimidazioni ; le squadracce riuscirono infatti a condizionare le operazioni di voto . Il 24 maggio del 1924 l’onorevole Matteotti , segretario del PSU , accusò in Parlamento i fascisti di aver esercitato pressioni e violenze durante la campagna elettorale e le operazioni di voto .

Poco dopo Matteotti fu rapito ed ucciso dalle Squadre d’azione fasciste .

L’episodio portò diverse manifestazioni di condanna e di indignazione verso il Partito fascista . Le opposizioni parlamentari - liberali , socialisti , popolari e comunisti - decisero di abbandonare il Parlamento attuando la cosiddetta secessione dell’Aventino . Ma tra gli aderenti alla secessione c’era divisione sulla strada da attuare : mentre i comunisti premevano per attuare una rivoluzione della popolazione contro i fascisti , gli altri partiti intendevano temporeggiare per ottenere un intervento del re che liquidasse Mussolini e convocasse nuova elezioni col vecchio sistema elettorale .

Il re non prese in considerazione le accuse contro i fascisti e decise di non intervenire . Il 3 gennaio del 1925 Mussolini fece alla Camera un discorso col quale si assumeva la responsabilità per l’omicidio del parlamentare Matteotti .

Le leggi << fascistissime >>

La costruzione del regime* fu attuata con una serie di leggi definite < fascistissime > .

Con le prime di queste leggi , nel 1925 furono sciolti tutti i partiti politici a parte quello fascista e furono vietate tutte le associazioni . Il Parlamento venne privato di ogni effettivo potere e al capo del governo ( Mussolini ) vennero attribuiti poteri straordinari . Nel 1926 furono abolite le autonomie locali : invece dei sindaci ci furono i podestà scelti dal governo stesso . Lo stesso anno fu istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato , che ebbe il compito di reprimere il dissenso politico e di perseguire gli oppositori del regime fascista , applicando il confino* .

Sempre nel ’26 vennero delineate le caratteristiche del corporativismo fascista : ai lavoratori venne negata la possibilità di intraprendere ogni forma di lotta sindacale .

Il consolidamento del regime

In questa costruzione del regime ebbe un ruolo molto importante l’apparato propagandistico che servendosi dei giornali , della radio , dei film , cercò costantemente di ottenere il consenso degli Italiani .

Nel 1928 furono modificate le modalità di elezione per la Camera dei deputati . Fu istituito un nuovo sistema che prevedeva la predisposizione da parte del Gran Consiglio del Fascismo di una lista di 400 candidati , tutti fascisti , che gli elettori potevano approvare o respingere . Le elezioni svoltesi nel 1929 con questo nuovo sistema portarono ad una scontata vittoria fascista .

Sempre nel 1929 Mussolini firmò col Vaticano i < Patti Lateranensi > che chiarirono :

  • un " trattato " fra i due stati , Italia e Vaticano , i quali si riconoscevano reciprocamente risolvendo così la questione romana ( 1870 - la marcia di Garibaldi su Roma fermata dall’esercito per volontà francese)
  • una convenzione finanziaria che fissava il risarcimento italiano alla Chiesa per la perdita dei territori papali del 1870
  • un concordato che concordava l’obbligo dell’insegnamento della dottrina cattolica a scuola
  • il riconoscimento dell’Associazione Cattolica da parte dei fascisti

Il fascismo da ciò ottenne il grande vantaggio di essere riconosciuto dalla massa popolare cattolica .

L’economia

Il fascismo , nei primi anni di governo , adottò una politica nettamente liberista per riaprire il mercato fortemente provato dal conflitto mondiale . Eliminò inoltre ogni forma di rivendicazione sindacale e le retribuzioni dei lavoratori furono assai "compresse" .

Gli investimenti aumentarono perché il costo del lavoro era basso e gli imprenditori potevano ricavare maggiori profitti e vendere i propri prodotti all’estero a prezzi più convenienti rispetto alla concorrenza . Questa competitività e la favorevole situazione economica internazionale consentirono una notevole crescita delle esportazioni . Nel 1925 però , ci fu una netta inversione nella politica economica del fascismo che si propose di controllare ed indirizzare l’attività produttiva e finanziaria .

Nel 1926 a Pesaro Mussolini annunciò che il governo aveva deciso di rivalutare la lira rispetto all’oro . Questa scelta provocò una brusca deflazione* , cioè una diminuzione della circolazione di moneta . Ciò significò che i prodotti venivano venduti con maggiore difficoltà .

Il regime intervenne a compensare la diminuzione delle vendite fornendo finanziamenti e facendo acquistare da parte dello Stato i prodotti dell’industria pesante .

La politica economica del fascismo negli anni della Grande Crisi

 La Grande Crisi del 1929 ebbe anche in Italia ripercussioni gravissime :

  • la produzione industriale calò vistosamente
  • la disoccupazione aumentò fino a superare il milione di unità

Per fronteggiare la crisi si crearono consorzi di imprese che esercitarono un controllo di tipo monopolistico sul mercato . La Grande Crisi , infatti , aveva caratteristiche deflazionistiche , ossia era provocata dall’insufficiente quantità di moneta rispetto alle merci presenti sul mercato , di conseguenza i prezzi calavano e le imprese produttrici venivano gravemente danneggiate .

Lo Stato intervenne direttamente per salvare banche ed industrie dal fallimento . Per attuare questo genere di interventi , ne ’31 e nel ’33 furono costituiti l’Istituto mobiliare italiano - IMI - e l’Istituto per la ricostruzione industriale - IRI - . L’IMI ebbe la funzione di finanziare le imprese ,mentre IRI entrò in possesso di pacchetti azionari di banche ed industrie per risanarle e rivenderle poi ai privati .

Il fascismo assicurò alle imprese l’assoluto controllo della manodopera e un basso costo del lavoro . Aveva , infatti , eliminato ogni autonoma organizzazione dei lavoratori . I lavoratori non potevano più avanzare rivendicazioni , né difenderle con scioperi , ma dovevano accettare che i loro interessi fossero subordinati all’economia del Paese .

Per contenere il consistente fenomeno della disoccupazione diede un forte impulso ai lavori pubblici , come la bonifica delle paludi Pontine .

Questo controllo sull’economia si accentuò con l’invasione dell’Etiopia e le sanzioni economiche che furono decretate dalla Società delle nazioni contro l’Italia .

La politica estera

Nell’ideologia fascista gli aspetti più importanti erano costituiti dal nazionalismo , dalla volontà di affermare l’Italia come potenza , dall’importanza attribuita alla preparazione militare .

Nella prima fase del fascismo al potere , questi aspetti non pesarono eccessivamente nelle scelte di politica estera . Le relazioni con gli altri Stati furono caratterizzate da una certa moderazione e per qualche tempo si rafforzarono i rapporti amichevoli dell’Italia con la Francia e l’Inghilterra . Ciò era facilitato dalla presenza al governo di questi Paesi di forze conservatrici che giudicavano favorevolmente il regime fascista .

Nel 1934 Mussolini si oppose con successo al tentativo di Hitler di annettersi l’Austria .

In questo clima , Mussolini cercò di attuare la sua politica di espansione .

Un’aspirazione del regime fascista fu la penetrazione nell’area dei Balcani ; ma questa prospettiva si dimostrava scarsamente realizzabile a causa dell’ostilità che avrebbe suscitato negli altri stati europei e in particolare in Francia .

Una seconda aspirazione fu l’espansione militare in Africa per creare colonie di popolamento . Nel 1935 fu dichiarata guerra all’Etiopia che dal tempo del governo Crispi era stato oggetto delle mire coloniali italiane .

Nel 1936 la guerra era conclusa , e Mussolini poté proclamare la costituzione dell’Impero .

Ma la guerra contro l’Etiopia ebbe l’effetto di isolare diplomaticamente l’Italia , alla quale furono applicate le << sanzioni >> della Società delle Nazioni .

Mussolini reagì avvicinandosi alla Germania nazista ; i rapporti tra il regime fascista e quello nazista si intensificarono nel giro di pochi anni .

Nel 1936 in Spagna , il Fronte popolare costituito da repubblicani socialisti e comunisti , vinse le elezioni . I ceti borghesi e l’esercito scatenarono una sanguinosissima guerra civile che si concluse nel ’39 con la sconfitta del Fronte e la costituzione di un regime sotto la guida del generale Franco .

Nel corso della guerra , Germania e Italia inviarono consistenti aiuti al generale Franco .

I legami tra il regime fascista e quello nazista si facevano sempre più stretti .

Nel 1936 i due regimi proclamarono l’Asse Roma - Berlino e nel 1938 Mussolini accettò l’Anschluss , l’annessione dell’Austria alla Germania , alla quale si era opposto con successo quattro anni prima .

Nel maggio del 1939 Germania e Italia firmarono il Patto d’Acciaio , un’alleanza che impegnava i due Paesi ad intervenire in aiuto reciproco in caso di guerra , sia difensiva che offensiva .

Il rafforzamento dei vincoli fra i due regimi portò all’introduzione anche in Italia delle leggi razziali (1938 ) contro gli ebrei .

 

* Confino : pena consistente nell’obbligo imposto dal regime fascista al condannato di trasferirsi lontano dalle città principali per evitare la propaganda politica antifascista .

* Deflazione : Riduzione determinata da misure governative della massa dei mezzi di pagamento in circolazione con conseguente rivalutazione della moneta e aumento del suo potere d’acquisto .

* Inflazione : Aumento dei mezzi di pagamento che in quanto non richiesto dal mercato , porta alla diminuzione del potere d’acquisto dell’unità monetaria .

 

Fonte: http://www.gpeano.org/candido/files/Sintesi-del-Novecento-corretta1.doc

Sito web da visitare: http://www.gpeano.org/candido

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