Angioini e Aragonesi

 


 

Angioini e Aragonesi

 

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Angioini e Aragonesi

 

ANGIOINI  E  ARAGONESI

 

Urbano IV  aveva consegnato la Sicilia nelle mani di Carlo d’Angiò, egli voleva conquistare centro e settentrione ma, non riuscendo a conquistarsi i favori dei meridionali, fallì.

 

Infatti sostituì a tutti i funzionari precedenti dei funzionari francesi e fece nominare degli ecclesiastici a lui devoti.
Quando alla fine spostò la capitale da Palermo a Napoli, il popolo capì che egli era interessato al resto dell’Italia e insorse scacciandolo. Gli insorti, riuniti in comune chiesero aiuto a Pietro III d’Aragona ed ebbe così inizio una lunga battaglia tra Angioini e Aragonesi che si concluderà con il trattato di Caltabellotta che assegnava temporaneamente la Sicilia agli Aragonesi.
I nobili e i baroni acquisirono quindi dei vantaggi e per il popolo iniziò un periodo di servitù e di miseria.

 

CONFLITTO TRA FRANCIA E INGHILTERRA

 

Nel XII e XIII secolo in Francia e in Inghilterra vi erano due regni formati da numerosi feudi riuniti intorno al trono dei Capetingi in Francia e dei Plantageneti in Inghilterra.
Quando nel 1154 salì sul trono d’Inghilterra Enrico II Plantageneto erede della contea d’Angiò e del Ducato di Normandia il Re inglese possedeva più territorio francese di quanto ne possedesse il Re di Francia. Fu poi recuperata questa terra a danno di Giovanni II che fu chiamato “senza terra” nella battaglia di Bouvines.
Giovanni II non potè quindi contrastare le pretese dei baroni inglesi e dovette sottoscrivere la “Magna Charta Libertatum”.
In Francia sotto Filippo Augusto i territori erano divisi in prevotes  e ognuna era governata da un prevot che compiva i prelievi fiscali; vi erano però molte ingiustizie, si cercò di evitare queste ponendo in ogni circoscrizione un baillis che controllasse il prevot.
Luigi IX istituì il Parlamento che ascoltava le proteste del popolo e la Corte dei conti che controllava le finanze dello stato.
Il sovrano che seguì, era Filippo IV il bello, per sostenere le spese dello stato non esitò a tassare il clero dando vita alle proteste del Papa Bonifacio VIII.
Questo Papa era salito al papato nel 1294 e appena eletto mosse guerra a tutti coloro che lo avevano osteggiato in precedenza con una crociata conclusa con la capitolazione della fortezza di Palestrina.
Bonifacio VIII con la bolla “Clericis laicos” critica le tasse imposte al clero.
Nel 1300 fu convocato il primo Giubileo per liberare dai peccati tutti i pellegrini, e vista l’affluenza di fedeli Bonifacio volle ritentare il sogno teocratico di Innocenzo III.
Nel 1301 fu emanata la bolla “Unam Sanctam” che proclamava la superiorità della Chiesa sullo Stato. Il Re affiancato da funzionari e dalla borghesia non accettò le condizioni del Papa e inviò Guglielmo di Nogaret per costringerlo ad abdicare, essi si incontrarono ad Anagni e il Papa fu fatto prigioniero e in seguito liberato dal popolo e morì a Roma un mese dopo.

INGHILTERRA E ORIGINI DEL PARLAMENTO
In seguito alla perdita dei domini oltre Manica di Giovanni II l’Arcivescovo di Canterbury guidò i baroni rivoltosi e, quando il sovrano chiese nuovi tributi si passò alla battaglia armata e alla trattativa nella pianura di Runnymede dove Giovanni accettò le disposizioni della “Magna Charta Libertatum” (1215).
Questa limitava i poteri del sovrano :

  1. accettò il controllo di una commissione di 25 baroni
  2. non potè più imporre tributi senza il consenso delle parti interessate
  3. rinunciò a controllare i tribunali signori

A Giovanni succedette Enrico III che si interessò più ai problemi continentali che a quelli del suo stato e alimentò così una nuova rivolta nel 1258 guidata da Simone di Montfort Che impose le “Provisioni di Oxford” che assegnavano il governo a un comitato di riformatori.
Le due fazioni si scontrarono nel 1264 presso Lewes e l’esercito del re fu sconfitto, dopo la morte di Montfort il Re accettò di governare con la collaborazione dei baroni all’interno del Parlamento.
Durante il regno di Edoardo I le funzioni del parlamento divennero più articolate e nel 1295 presero posto anche due cavalieri per ogni contea e due borghesi per ogni città.

GERMANIA E BOLLA D’ORO
Dopo il crollo della dinastia sveva la Germania attraversò un periodo detto dell’interregno poiché era profondamente divisa e il potere centrale era solo nominale.
Nel 1273 fu eletto Rodolfo d’Asburgo che restaurò l’autorità regia in Germania.
I suoi due successori Enrico VII di Lussemburgo e Ludovico di Baviera cercarono entrambi di conquistare l’Italia ma non riuscirono nel loro scopo.
Nel 1346 fu eletto Carlo IV che spostò la capitale a Praga e regolò la successione al trono con la Bolla d’oro che stabiliva che a farlo fossero 7 uomini: 4 laici e 3 ecclesiastici.

STATO PONTIFICIO E COLA DI RIENZO
Nei disordini creati dal trasferimento della sede pontificia ad Avignone emerse Cola di Rienzo.
Egli voleva riportare Roma allo splendore antico e fare in modo che tutto gravitasse intorno ad essa.
Regnò per pochi mesi e poi persosi d’animo abbandonò la città.
Egli affiancò un inviato del Papa Clemente VI fu però odiato dal popolo e trucidato ai piedi del Campidoglio.

ERESIE
Valdesi: vita di predicazione e elemosina
Catari:
- astensione dal matrimonio e dalla procreazione

  1. interdizione dalla carne
  2. condanna della proprietà privata
  3. rifiuto della guerra
  4. aspirazione all’endura (lasciarsi morire di fame)

Fratelli del libero spirito
Begardi e beghine
Flagellanti

ORDINI RELIGIOSI
Domenicani: predicatori
Francescani: davano l’esempio
Erano divisi in: Spirituali
Conventuali
Dagli spirituali si staccarono i fraticelli che presero il nome di Osservanti e da questi si staccarono in seguito i Cappuccini

SCISMA D’OCCIDENTE
Nel 1309 Clemente V sposta la sede pontificia ad Avignone dando inizio alla cattività avignonese, nel 1377 Gregorio IX riportò la sede a Roma ed alla sua morte fu eletto un re italiano: Urbano IV a cui fu contrapposto da una minoranza francese il Papa Clemente VII che fissò la propria sede ad Avignone.
e fu eletto un terzo Papa a Bologna Per ricostituire l’unità furono convocati i concili di Pisa (1409), di Costanza (1414) e di Basilea (1431-1449).
Nel 1414 i Papi vennero azzerati e fu eletto Martino V , viene proclamata la superiorità del concilio sul Papa (tesi conciliaristiche).
Nel 1418 Concilio sciolto e non più convocato         

 

Fonte: http://www.afurly.net/doc/francia-Ing.doc

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