Bizantino, Impero

 

 

 

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Storia medievale

 

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Bizantino, Impero

 

BIZANTINO, IMPERO : Organismo politico che per tutto il medioevo continuò in oriente l'impero romano, reggendosi intorno alla capitale Costantinopoli (l'antica Bisanzio, restaurata e ribattezzata da Costantino nel 330). Il suo atto d'origine può datarsi al 395, quando alla morte di Teodosio l'impero venne diviso in una parte occidentale e in una orientale, oppure al momento della caduta di Roma nel 476, quando Odoacre inviò a Costantinopoli le insegne imperiali. Fino a circa la metà del VII secolo, grazie anche alla riconquista dell'Italia, dell'Illirico e dell'Africa da parte di Giustiniano (527-565), mantenne aspirazioni di dominio universale, espresse dalla monumentale raccolta del Corpus giuridico e dalla edificazione di Santa Sofia a Costantinopoli. Potenza e ricchezza dell'impero durarono inalterate, nonostante le tensioni e le tendenze autonomistiche delle province accese dai conflitti religiosi interni, fino al regno di Eraclio (619-641), il quale sconfisse i persiani, ma dovette cedere agli arabi Siria, Egitto e Africa. Nei decenni seguenti, vennero persi i Balcani continentali colonizzati dagli slavi, gran parte dell'Italia invasa dai longobardi e gli arabi arrivarono a minacciare direttamente Costantinopoli. La salvezza e la resistenza dell'impero (ridotto sostanzialmente al dominio dell'Asia minore, della penisola balcanica e di parte dell'Italia meridionale) furono assicurate dall'azione militare e dall'opera di riorganizzazione e riforma interna di nuove e forti dinastie, succedutesi, con più o meno lunghi intervalli di disordine e crisi, sino alla fine del XII secolo. Per primi gli Isaurici (717-802), che con Leone III arrestarono l'avanzata degli arabi battuti ad Akronos (739). Quindi Basilio I il Macedone e i suoi successori (867-1057) che riportarono l'impero alla sua antica potenza, strappando agli arabi parte dei territori perduti in Italia e soprattutto riassoggettando i Balcani, con la sconfitta dei bulgari (1014). Un grave indebolimento del potere imperiale, a vantaggio delle famiglie magnatizie dei grandi proprietari fondiari, coincise con un nuovo più grave periodo di crisi, dovuto all'attacco dei turchi, che si impadronirono dell'Armenia, della Cappadocia, della Mesopotamia e di parte della stessa Anatolia, mentre i normanni conquistavano tutta l'Italia meridionale e attaccavano Macedonia ed Epiro. I problemi interni e i pericoli esterni furono combattuti ancora con grande energia dai Comneni (1081-1185), i quali attuarono tuttavia quella politica di apertura all'occidente e ai suoi mercanti e di alleanza con le spedizioni crociate, che doveva infine condurre allo scontro fra bizantini e latini e alla decadenza definitiva dell'impero orientale. Questa si manifestò sotto gli Angeli (1185-1204), quando nei Balcani Bulgaria e Serbia riacquistarono l'indipendenza e la quarta crociata guidata dai veneziani si impadronì di Costantinopoli (1204). Il suo territorio rimase diviso in impero latino a Costantinopoli, imperi grecobizantini di Trebisonda (sul mar Nero) e di Nicea (in Anatolia) e despotato bizantino in Epiro. Nel 1261 Michele VIII Paleologo imperatore di Nicea riconquistò Costantinopoli, ma gli occidentali e i veneziani rimasero nel Peloponneso e nelle isole ionie ed egee, mentre i turchi si impadronivano dell'Anatolia. L'organizzazione militare e burocratica e il governo autocratico dell'imperatore non ressero alle continue crisi di successione dinastica, alla crescita della forza centrifuga delle potenti aristocrazie fondiarie provinciali, alla lenta e inesorabile decadenza della fortuna economica e della potenza navale, determinata dall'espansione prima dei musulmani e poi dell'Europa latina: agli inizi del 1400 non restava più che la provincia intorno alla capitale e una parte dell'Acaia. Nel 1453 i turchi presero Costantinopoli e nel 1461 anche Trebisonda, ponendo fine alla millenaria storia dell'impero bizantino. G. Petralia G. Ostrogorsky, Storia dell'impero bizantino, Einaudi, Torino 1968 A. Ducellier, Bisanzio, Einaudi, Torino 1988 L'uomo bizantino, a c. di G. Cavallo, Laterza, Roma-Bari 1992.

 

Fonte : http://www.mediaaetas.altervista.org/dizionario.doc

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