Dopoguerra 2 guerra mondiale riassunto

 


 

Dopoguerra 2 guerra mondiale riassunto

 

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Dopoguerra 2 guerra mondiale riassunto

 

La seconda guerra mondiale

 

Le origini

A provocare il conflitto fu la politica di conquista e aggressione della Germania nazista.

1938: conferenza di Monaco tra Hitler e le democrazie occidentali, le quali sperano di aver placato la Germania con la cessione dei Sudeti.

Marzo 1939: Hitler occupa la Boemia e la Moravia, regioni della Cecoslovacchia, dando vita ad un protettorato incluso nel Reich. La Slovacchia si proclama indipendente; lo Stato cecoslovacco è distrutto.

Francia e Inghilterra stipularono un patto di assistenza militare con la Polonia, che era nelle mire tedesche; Hitler infatti aveva rivendicato il possesso di Danzica e il diritto di passaggio alla zona che si univa con la Polonia. Le potenze europee si unironoper impedire che la Polonia subisse la sorte della Cecoslovacchia.

Aprile 1939: Mussolini occupa il Regno di Albania,per penetrare nei Balcani.

Maggio 1939: patto d’acciaio tra Mussolini e Ciano con Hitler→ se una delle due parti era in conflitto l’altra doveva scendere in campo al suo fianco.

23 agosto 1939: i ministri degli Esteri di Germania e Urss, Ribbentrop e Molotov, firmano a mosca un patto di non aggressione fra i due paesi. L’Urss ottiene, tramite un patto segreto, un riconoscimento delle sue mire sugli Stati baltici, sulla Romania e sulla Polonia, di cui si prevedeva la spartizione.

1 settembre 1939: i tedeschi invadono la Polonia.

3 settembre 1939: Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania. L’Italia dichiara la sua belligeranza, in quanto non in grado di mantenere le promesse del patto d’acciaio→ inizio delle Seconda Guerra mondiale.

Ci fu l’applicazione della guerra-lampo che si basava sull’uso dell’aviazione e delle forze corazzate.

I tedeschi assediarono e distrussero Varsavia, mentre i Russi si impadronirono delle regioni orientali → fine della Repubblica polacca.

30 novembre: l’Urss invade la Finlandia; solo nel ’40 però è costretta a cedere alle richieste sovietiche di espansione territoriale, ma conserva la sua indipendenza.

9 aprile 1940: la Germania attacca la Danimarca e la Norvegia.

10 maggio 1940: offensiva tedesca sul fronte occidentale; la Francia, nonostante le fortificazioni difensive della linea Maginot viene sconfitta e viene lasciato scoperto il confine con il Belgio e col Lussemburgo. Oltre al Belgio vengono invasi anche Olanda e Lussemburgo.

12-15 maggio 1940: i tedeschi sfondano le linee nemiche a Sedan.

14 giugno 1940: i tedeschi entrano a Parigi.

22 giugno 1940: il presidente del consiglio francese Petain firma l’armistizio con la Germania; il governo stabilisce la sua sede a Vichy→ fine della Terza Repubblica.

Petain promuove una rivoluzione nazionale che riporta all’ancien regime.

10 giugno 1940: entrata in guerra dell’Italia; l’offensiva sulle Alpi però si risolve con un armistizio richiesto dalla Francia; anche l’attacco lanciato contro le forze inglesi in Egitto deve arrestarsi..

Era ormai rimasta solo la Gran Bretagna a combattere contro la Germania, anche per la volontà del primo ministro Winston Churchill, intransigente contro le pretese hitleriane.

Luglio 1940: invasione dell’Inghilterra (operazione Leone marino); i tedeschi cercano di conquistare il dominio dell’aria; gli attacchi tedeschi sono però contrastati dagli aerei da caccia della Royal Air Force (Raf).

Ottobre 1940: l’esercito italiano attacca la Grecia, ma viene sconfitto. In Africa gli inglesi passano al contrattacco e Mussolini deve accettare l’aiuto di truppe tedesche, comandate da Rimmel, per conservare la Pirenaica, la parte orientale della Libia.

Anche nei Balcani le iniziative italiane falliscono; la Jugoslavia e la Grecia, attaccate da tedeschi ed italiani, vengono travolte.

6 aprile 1941: gli inglesi occupano Addis Abeba, dominio italiano.

22 giugno 1941: attacco tedesco alla Russia (operazione Barbarossa). La guerra però dura molto e la Germania è costretta a tenere il suo esercito nelle gelide pianure russe (guerra d’usura).

Intervento degli Usa:

14 agosto 1941: incontro fra Roosevelt e Churchill; Carta atlantica: documento in 8 punti in cui si ribadiva la condanna dei regimi fascisti e si fissavano le linee di un nuovo ordine democratico.

Gli stati uniti intervenirono nel conflitto dopo l’aggressione subita nel pacifico da parte del Giappone; nel settembre 1940 il Giappone aveva stipulato un Patto tripartito con Germania e Italia.

Luglio 1941: i giapponesi invadono l’Indocina francese; Stati Uniti e Gran Bretagna bloccano le esportazioni verso il Giappone.

7 dicembre 1941: l’aviazione giapponese attacca la flotta degli Stati Uniti a Pearl Harbor e la distruggono. Anche Germania ed Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti.

Maggio 1942: i giapponesi controllano le Filippine, la Malesia e la Birmania britannica, e l’Indonesia olandese.

Conferenza a Washington; le 26 nazioni in guerra contro Giappone, Germania ed Italia sottoscrivono il patto delle Nazioni Unite.

 

Il nuovo ordine

Sia la Germania che il Giappone cercano di costruire nelle zone di loro controllo un nuovo ordine, basato sulla supremazia della nazione eletta e sulla subordinazione degli altri popoli.

La Germania adottò un trattamento particolarmente duro contro i popoli slavi, ma soprattutto contro gli Ebrei, considerati il nemico principale→ ghetti, lager; Hitler decise contro di loro di adottare la “soluzione finale”, affidata alle SS e consistente nell’eliminazione fisica degli ebrei.

La resistenza al nazismo aumentò dopo l’aggressione tedesca all’URSS, che orientò alla lotta armata i comunisti di tutta Europa, tra cui Tito in Jugoslavia.

 

1942-1943

La spinta offensiva dei giapponesi viene fermata dagli americani nelle battaglie del Mar dei Coralli e delle isole Midway.

Agosto 1942: i tedeschi assediano Stalingrado, ma sono costretti ad arrendersi.

Battaglia di El Alamein: l’esercito britannico contro il contingente italo-tedesco di Rimmel, nel deserto del nord Africa; in seguito sbarca anche in Algeria e in Marocco. Gli italo-tedeschi devono arrendersi.

Gennaio 1943: conferenza di Casablanca; inglesi e americani decidono di attaccare l’Italia e si accordano sul principio della resa incondizionata da imporre agli avversari.

 

La campagna d’Italia

10 luglio 1943: contingenti anglo-americani sbarcano in Sicilia e si impadroniscono dell’isola→ colpo di graziaper il regime fascista.

Marzo 1943: scioperi operai in Italia

Luglio 1943: riunione del Gran consiglio del fascismo, in cui il fascista moderato Dino Grandi invita il re a riassumere le funzioni di comandante supremo.

25 luglio 1943: Mussolini, convocato da Vittorio Emanuele III, viene incarcerato; il nuovo capo del governo è Pietro Badoglio → caduta di Mussolini.

3 settembre 1943: armistizio con gli anglo-americani.

I tedeschi sono attestati sulla linea difensiva (linea Gustav) con centro a Cassino e riescono a bloccare gli Alleati.

Il fascismo è ancora presente nel nord dell’Italia.

12 settembre 1943: i tedeschi liberano Mussolini dalla prigionia di Campo Imperatore; il duce annuncia l’intenzione di dar vita, nella parte occupata dai tedeschi, ad un nuovo stato fascista, la Repubblica sociale italiana (Rsi) con capitale a Salò (Repubblica di Salò), ad un nuovo Partito fascista repubblicano e ad un nuovo esercito. L’unica funzione della Repubblica di Salò era quella di reprimere e combattere il movimento partigiano dell’Italia occupata.

Si da l’avvio alla Resistenza degli antifascisti patrioti (Gruppi di azione patriottica), i tedeschi rispondono con dure rappresaglie tra cui quella delle Fosse Ardeatine.

Le bande partigiane si organizzarono poi in Brigate Garibaldi, in formazioni di Giustizia e Libertà, in Brigate Matteotti, in formazioni cattoliche e in bande autonome.

Esistevano già dei partiti antifascisti: il Partito d’azione, la Democrazia cristiana, il Partito liberale, il Partito repubblicano.

I rappresentanti dei partiti si riunisco a Roma e costituiscono il Comitato di liberazione nazionale.

Marzo 1944: il contrasto tra Cln e governo Badoglio viene sbloccato per iniziativa del leader comunista Palmiro Togliatti che propose di formare un governo di unità nazionale per la lotta al fascismo→ svolta di Salerno.

Aprile 1944: primo governo di unità nazionale, con Badoglio e i partiti del Cln.

Giugno 1944: il successore di Vittorio Emanuele III, Umberto assume la luogotenenza generale del Regno. Il nuovo governo è presieduto da Ivanoe Bonomi.

Le formazioni partigiane indicarono la loro guida politica nel Cln Alta Italia, nonostante le rappresaglie dei tedeschi tra cui quella di Marzabotto.

In alcune zone dell’Italia settentrionale, la Resistenza riuscì anche a creare delle “repubbliche partigiane”.

L’offensiva americana iniziò però ad arrestarsi anche se il movimento partigiano riuscì a sopravvivere; l’offensiva alleata riprese nella primavera del ’45.

 

La sconfitta della Germania

1945: avanzata dell’Armata rossa che conquista Berlino.

Gli anglo-americani preparano uno sbarco sulle coste francesi contro i tedeschi, che avevano munito la zona di fortificazioni difensive. Il piano prevedeva lo sbarco in Normandia stotto il comando dell’americano Eisenhower.

6 giugno 1944: sbarco in Normandiaoperazione Overlord. Gli alleati riescono a sfondare le difese tedesche.

25 agosto 1944: gli anglo-americani entrano a Parigi; quasi tutta la Francia è liberata.

Autunno 1944: la Germania può dichiararsi sconfitta. I russi e gli jugoslavi entrano a Belgrado, mentre gli inglesi sbarcano in Grecia.

La Germania era sottoposta ai bombardamenti degli alleati, che avevano il dominio dell’aria. Hitler però rifiuta ogni proposta di resa.

Febbraio 1945: conferenza di Yalta degli alleati→ la Germania deve essere divisa in 4 zone di occupazione e il nazismo deve essere eliminato. L’Urss si impegna ad entrare in guerra contro il Giappone.

Nel mentre l’Armata rossa raggiunge Vienna e Praga, mentre gli anglo-americani dilagano in Germania.

25 aprile 1945: i tedeschi abbandonano Milano, Mussolini viene ucciso dai partigiani.

28 aprile 1945: il cadavere di Mussolini è esposto a piazzale Loreto a Milano.

30 aprile: Hitler si suicida mentre i russi stavano entrando a Berlino. La presidenza del Reich va a Karl Donitz.

7 maggio 1945: resa tedesca firmata a Reims. L’8 e il 9 cessano le ostilità.

 

La sconfitta del Giappone

Il nuovo presidente americano Harry Truman decise di impiegare contro il Giappone, che non voleva arrendersi, la nuova bomba atomica.

6 agosto 1945: bomba atomica ad Hiroshima e a Nagasaki

15 agosto: dopo che l’Urss dichiara guerra al Giappone, l’imperatore Hiroito si arrende.

2 settembre 1945: firma dell’armistizio.

 

Conseguenze della guerra

Liquidazione del nazifascismo e trionfo delle democrazie.

Francia e Gran Bretagna perdono il ruolo di potenze mondiali, assunto dagli Stati Uniti,per la supremazia economica e militare, e dall’Unione Sovietica→ nascita di un nuovo sistema mondiale bipolare.

I morti civili in guerra furono 50 milioni.

Si mettono in atto numerosi processi contro i capi nazisti e i dirigenti giapponesi → processi di Norimberga (1945-46)e Tokyo (1946-48).

1945: creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), al posto della Società delle nazioni. Il suo statuto prevedeva un’Assemblea generale degli Stati membri e un Consiglio di sicurezza →composto da 15 membri, ciascuno dei quali godeva di un diritto di veto.

Luglio 1944: accordi di Bretton Woods→ viene creato il Fondo monetario internazionale,per creare riserve valutarie mondiale, a cui viene affiancata una Banca mondiale,per occuparsi dei prestiti.

 

Fine della grande alleanza

Nascono contrasti tra Usa e Urss nell’approccio ai problemi della pace.

Roosevelt sperava di riuscire a cooperare con l’Unione Sovietica, ma con l’avvento di Harry Truman riaffiorarono i nodi del futuro della Germania sconfitta e degli sviluppi in Europa occidentale.

L’Urssper imporre la propria egemonia decise di imporre al potere i partiti comunisti locali.

1946: Churchill tiene un discorso in cui denuncia il comportamento dell’Urss→ grande alleanza in frantumi.

Luglio-ottobre 1946: conferenza di Parigi → nuovi confini fra Urss, Polonia e Germania; a Urss vanno le ex repubbliche baltiche ( Estonia, Lituania, Lettonia), parte della Polonia e della Prussia; la Polonia annette vaste zone tedesche (Slesia, Pomerania, la restante Prussia)

 

Il mondo diviso

Unione Sovietica e Stati Uniti diedero inizio alla guerra fredda, un’ostilità fra due blocchi contrapposti di Stati. Essa durò fino al 1953, anno della morte di Stalin.

Agosto 1946: crisi tra l’Urss e la Turchia, appoggiata dagli Usa,per lo stretto dei Dardanelli. Truman invia la flotta americana nel Mar Egeoper appoggiare i Turchi→ teoria del containment, che consisteva nel contenere l’espansionismo dell’Urss tramite l’uso della forza.

Truman dide il via alla dottrina Truman, con cui gli Stati Uniti si impegnavano ad intervenire in favore delle minoranze contro l’Urss.

Giugno 1947: gli americani lanciano il piano Marshall, un piano di aiutiper le economia europee, il quale però viene osteggiato dai sovietici; questo piano porta a più stretti legami dei paesi interessati con gli Stati Uniti.

Settembre 1947: Stalin in risposta costituisce un Ufficio d’informazione dei partiti comunisti (Cominform), una sorta di riedizione della Terza Internazionale.

Il fattore di scontro maggiore tra Usa e Urss era la questione della Germania, che era stata divisa in 4 zone di occupazione (americana, inglese, francese e sovietica)e la cui capitale si trovava nell’area sovietica.

Stati Uniti e Gran Bretagna integrarono le loro zone, attuandovi riforme economiche e dando vita alla rinascita di un forte stato tedesco integrato nel blocco occidentale.

Giugno 1948: blocco di Berlino→ l’Urss chiude gli accessi alla città impedendone il rifornimento, sperando che gli occidentali abbandonassero la zona.

Maggio 1949: i sovietici tolgono il blocco, rivelatosi inefficace.

Vennero poi unificate tutte e tre le zone occidentali della Germania e venne proclamata la Repubblica federale tedesca, con capitale Bonn e con una costituzione democratico-parlamentare.

I sovietici crearono una Repubblica democratica tedesca, con capitale Pankow e retta da un regime comunista.

Aprile 1949: Patto atlantico, un’alleanza difensiva firmata a Washington fra i paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti e il Canada. Viene creato un dispositivo militare integrato composto da contingenti degli stati membri: la Nato (Organizzazione del trattato del Nord Atlantico).

Nel 1951 aderiscono anche la Grecia e la Turchia e nel 1955 la Germania federale.

1955: l’Urss stringe un’alleanza militare con i paesi satelliti, il Patto di Varsavia, anch’essa con un’organizzazione militare integrata.

 

L’Unione Sovietica

Lo stalinismo accentuò i suoi connotati autocratici e repressivi.

La ricostruzione economica sovietica fu molto rapida, anche grazie alle riparazioni imposte ai paesi ex nemici. La priorità andò all’industria pesante.

La tecnologia creò la bomba atomica e la bomba all’idrogeno.

In politica estera i paesi dell’Europa orientale occupati furono trasformati in democrazie popolari.

Stalin voleva costituire in Polonia un governo amico dell’Urss, ancheper la sua posizione strategica; gli inglesi invece volevano difendere l’indipendenza della Polonia,per la quale erano entrati in guerra nel ’39.

Giugno 1945: a Varsavia si instaura un governo presieduto dal socialista Morawski, ma in realtà controllato dai comunisti.

Gennaio 1947: elezioni; vincono i comunisti, che iniziano ad eliminare le altre forze politiche.

In Ungheria le forze non comuniste che cercavano di resistere erano particolarmente tenaci, soprattutto il Partito dei contadini; i comunisti iniziarono una campagna di arresti contro gli avversari→ processo di sovietizzzione dell’Ungheria.

In Cecoslovacchia le elezioni del 1946 avevano portato al governo il comunista Gottwald e il governo fondato sull’alleanza fra i partiti di sinistra. QUESta coalizione si ruppeper l’ostilità dei comunisti all’accettazione degli aiuti del piano Marshall. I comunisti attuarono quindi una violenta campagna contro gli avversari e costrinsero il presidente della Repubblica Benes ad affidare il potere ad un loro nuovo governo. In marzo morì il ministro degli esteri Masaryk, l’unico non comunista del nuovo ministero.

Dopo le elezioni del ’48 il presidente si dimise.

In Jugoslavia i comunisti guidati da Tito si imposero al governo, i comunisti jugoslavi si staccarono poi dalle direttive di Stalin, che li condannò.

Negli altri paesi dell’Europa orientale la diffusione del comunismo portò modernizzazione e decollo economico, ma anche forte compressione dei consumi e del tenore di vita; essi rimasero stati satelliti subordinati allo Stato-guida. I tassi di cambio e i prezzi vennero regolati attraverso il Consiglio di mutua assistenza economica (Comecon).

 

Il dopoguerra negli Stati Uniti e in Europa occidentale

Gli Stati Uniti dovettero affrontare un problema di riconversione: il sistema economico orientato e stimolato dalla guerra doveva essere riorganizzato a scopi di pace.

A capo del paese c’era Truman, che però non aveva il carisma di Roosevelt.

A partire dal ’49 si scatenò una campagna anticomunista, che ebbe come principale ispiratore il senatore repubblicano Joseph McCarthy (maccartismo); venne adottata una legge per eliminare coloro che erano sospettati di filocomunismo.

In tutta l’Europa occidentale dopo la guerra ci fu una forte spinta in senso democratico e riformista:

Inghilterra: alle elezioni di luglio 1945 Churchill venne battuto dai laburisti di Clement Attle; il nuovo governo nazionalizzo alcune industrie e i trasporti, introdusse il salario minimo e il Servizio sanitario nazionale. Furono gettate le basi del Welfare State.

Francia: Furono varati nazionalizzazioni e programmi di sicurezza sia dal governo provvisorio di De Gaule sia dai ministeri di coalizione formati da partito comunista, dalla Sfio e dal Movimento repubblicano popolare.

Nel ’46 venne elaborata una nuova costituzione di stampo democratico-parlamentare→ Quarta Repubblica.

Nel ’47 l’alleanza fra i tre partiti di massa si ruppe a causa dei contrasti fra i comunisti e le altre forze.

Germania federale: l’economia tedesca mostrò straordinarie capacità di recupero. Gli Stati Uniti consentirono alla Germania Ovest di beneficiare degli aiuti del piano Marshall. Alla base di questo miracolo tedesco vi era una notevole stabilità politica, anche grazie alla costituzione del ‘49.

La guida del governo fu mantenuta dall’Unione cristiano-democratica federata con l’Unione cristiano-sociale, prima con Adenauer e poi con Erhard. Il partito d’opposizione era il partito social-democratico.

 

Giappone

Era sottoposto all’amministrazione del generale Mac Athur, che nel ’46 impose una nuova costituzione redatta da funzionari americani, la quale introdusse una monarchia costituzionale e un sistema parlamentare. Sempre nel ’46 fu varata una radicale riforma agraria.

Negli anni ’50 grazie al contenimento dei consumi e il rilancio produttivo il Giappone ebbe un tasso di investimento molto elevato. Era presente un sistema delle imprese basato sulla compresenza di pochi grandi complessi industriali-finanziari e di molte piccole-medie aziende.

Le cause di questo miracolo erano attribuite all’abitudine all’organizzazione e alla disciplina, alla forte coesione nazionale e allo spirito di gruppo.

La guida del paese fu sempre mantenuta dal Partito liberl-democratico, composto da gruppi moderati.

 

La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea

1949: avvento al potere dei comunisti in Cina. Questa rivoluzione segnò la rinascita della Cina come stato indipendente e come grande potenza e affermò un modello di società comunista distinto da quello russo.

Con la guerra nel pacifico l’alleanza tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di Chang entrò in crisi. I nazionalisti si concentrarono contro i comunisti; i comunisti invece combatterono contro i giapponese e riuscirono a rafforzare i loro legami con le masse contadine. Chung iniziò una campagna militare contro i comunisti, i quali però potevano contare sull’appoggio della popolazione contadina.

Febbraio 1949: i comunisti entrano a Pechino e Chung si rifugia a Taiwan.

! ottobre 1949: nascita della Repubblica popolare cinese a Pechino; essa è riconosciuta dall’Urss e dalla Gran Bretagna, ma non dagli Stati Uniti che consideravano come illegittimo solo il governo di Taiwan. La nuova repubblica a guida comunista diede il via a misure di socializzazione, riuscì a far accrescere il settore industriale.

Febbraio 1950: trattato di amicizia e di mutua assistenza tra la Cina e l’Unione Sovietica.

1950: la Corea era divisa in 2 zone, delimitate dal 38° parallelo: la Corea del Nord, governata dal regime comunista di Kim Ill Sung, e la Corea del Sud, con un governo nazionalista appoggiato dagli americani.

A giugno le forze nord-coreane, armate dai sovietici, invasero il sud. Gli Stati Uniti inviano truppe in Corea e respingono i nord coreani. Mao in difesa dei comunisti invia dei volontari che penetrano nella Corea del Sud.

Aprile 1951: Truman apre le trattative con la Corea del Nord.

 

La coesistenza pacifica, la destalinizzaizone e la crisi ungherese

Con la fine della presidenza Truman e la morte di Stalin nel ’53 la guerra fredda assunse nuove forme.

Giugno 1953: gli operai di Berlino est protestano contro il regime comunista e vengono repressi nel sangue.

Negli Stati Uniti la nuova amministrazione repubblicana passa al generale Eisenhower. In questi anni vennero poste le premesse della coesistenza pacifica tra i 2 blocchi.

In Unione Sovietica si impose come leader Nikita Kruscev→ si fece promotore di aperture in politica estera (1955: trattato di Vienna, che sanciva l’indipendenza e la neutralità dell’Austria e la riconciliazione con i comunisti jugoslavi), e in politica interna in cui ci fu la fine delle grandi purghe e un rilancio dell’agricoltura.

Kruscev in un rapporto al XX congresso del Pcus del febbraio 1956 si espresse contro lo scomparso Stalin, denunciandone i crimini→ destalinizzazione.

In Polonia nel ‘56 gli operai chiedono un cambiamento; l’Urss decide di favorire l’ascesa al potere di Gomulka.

In Ungheria ad ottobre ci fu una vera e propria insurrezione dei lavoratori, i quali formarono consigli operai. A capo del governo fu chiamato Nagy; le truppe sovietiche si ritirano.

Il 1 novembre Nagy annuncio l’uscita dell’Ungheria dal patto di Varsavia; il segretario del partito comunista Kadar invocò l’intervento sovietico, che stronca la resistenza e pone al governo Kadar.

 

L’Europa occidentale e il Mercato comune

Nel corso degli anni ’50 i maggiori stati dell’Europa Occidentale diventarono potenze dipendenti dall’alleato statunitense.

Il paese che visse questo passaggio in modo più drammatico fu la Francia.

In Gran Bretagna invece la smobilitazione dell’Impero avvenne senza traumi; fra il ’51 e il ’64 al governo ci furono i conservatori, che non smantellarono il Welfare State, ma non riuscirono a impedire il declino dell’economia britannica.

In questo periodo nacque l’ideale di un Europa unita nella pace, nella democrazia e nella cooperazione, come auspicato da Churchill, De Gasperi, Blum etc.

1951: comunità europea del carbone e dell’acciaio.

Marzo 1957: trattato di Roma fra i rappresentanti di Francia, Italia, Germania federale, Belgio, Olanda e Lussemburgo→ istituzione della Comunità economica europea (CEE), con lo scopo di creare un Mercato comune europeo; i suoi organi principali erano la Commissione, il Consiglio dei ministri, la Corte di giustizia e il Parlamento europeo.

Un ostacolo ai progetti di integrazione europea fu però rappresentato dalla crisi istituzionale in Francia: nel ’58 la crisi legata al problema algerino giunse al culmine. Alla guida del governo venne chiamato De Gaulle, che redisse la nuova costituzione e portò alla nascita della Quinta Repubblica; il capo dello stato aveva il potere di nominare il capo del governo, di sciogliere le camere e di indire referendum.

De Gaulle venne eletto presidente della repubblica e riuscì a risolvere l’affare algerino e, per via della sua vocazione nazionalista, attuò una politica estera che tendeva a svincolare la Francia da legami con gli Stati Uniti e a proporla come guida di una futura Europa indipendente; per attuare ciò ritirò le truppe francesi dalla nato, si oppose all’integrazione politica fra i paesi della CEE.

 

La decolonizzazione del Terzo Mondo

 

Smantellamento del sistema coloniale e accesso all’indipendenza dei popoli afroasiatici.

 

Decolonizzazione:

Durante la 2 guerra i movimenti indipendentisti extraeuropei, appoggiati dai belligeranti, acquistarono sempre maggiore forza.

Inoltre Stati Uniti e Unione Sovietica spingevanoper eliminare gli europei dall’Asia e dall’Africa, eliminando l’eurocentrismo.

Con la Carta atlantica del 1941 era stato proclamato il principio di autodeterminazione dei popoli, che potevano scegliere la forma di governo più adatta.

La Gran Bretagna cercò di allentare il proprio dominio preparando i popoli soggetti all’indipendenza e cercando di trasformare l’Impero in una comunità di nazioni sovrane associate nel Commonwealth.

La Francia invece oppose resistenza ai movimenti indipendentisti e cercò di riunire la madrepatria e le colonie in un unico Stato.

L’eredità coloniale lasciò le sue tracce nelle abitudini e nella cultura, mentre si affermò solo in pochi paesi la democrazia parlamentare di tipo europeo.

 

L’emancipazione dell’Asia

Fu il primo continente ad affrancarsi dal dominio coloniale, soprattuttoper il carattere più avanzato della sua organizzazione politica e della sua struttura sociale.

Il movimento nazionalista era cresciuto tra le due guerre con l’affermazione del Partito del congresso e del suo leader indipendentista Gandhi → attuò nuove forme di lotta basate sulla non-violenza e sul rifiuto di collaborazione con i dominatori., con lo scopo di guadagnare l’indipendenza e di eliminare il sistema delle caste.

1935: gli inglesi concedono il diritto di voto e aumentano l’autonomia delle singole province.

Il Partito del congresso, guidato dal ’41 da Nehru, durante la 2 guerra promosse un movimento di resistenza non violenta alla guerra, con la promessa di diventare dominion.

Gandhi voleva la formazione di uno stato unitario laico in cui convivessero indù e musulmani, i quali però non erano d’accordo.

Agosto 1947: nascono due stati→ l’Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan, musulmano.

Indù e musulmani continuarono però a scontrarsi fra loro.

Gennaio 1948: Gandhi viene assassinato da un estremista indù.

1964: muore Nehru; gli succede la figlia Indira Gandhi. Le istituzioni democratico-parlamentari nate con l’indipendenza reggono.

 

L’emancipazione del Sud-Est asiatico

L’emancipazione fu condizionata dallo scontro fra nazionalisti (conservatori o progressisti) e movimenti comunisti, diffusi nelle campagne.

Indonesia → il movimento nazionalista guidato da Sukarno ottenne l’indipendenza nel 1949.

Nel 1965 ci fu un fallito tentativo rivoluzionario dei comunisti e Sukarno dovette cedere il potere ai militari.

Filippine → 1946: gli Stati Uniti concessero l’indipendenza; i governi autoritari, tra cui quello di Marcos, al potere dal ’65 all’ 86, si scontrarono con le forze comuniste e separatiste musulmane.

Vietnam → i comunisti, guidati da Ho Chi-min, rimasero maggioritari nella Legaper l’indipendenza (Vietminh).

1945: Ho Chi-min proclama la Repubblica democratica del Vietnam. I francesi però non riconoscono il nuovo stato.

1946: guerra tra francesi e Vietminh, conclusa nel 1954 quando la piazzaforte dei francesi capitola.

Luglio 1946: accordi di Ginevra→ sanzionano il ritiro dei francesi dalla penisola indocinese e la division provvisoria del Vietnam in due stati: uno comunista al Nord ed uno filo-occidentale al Sud.

 

Il Medio Oriente

Già all’inizio del ‘900 si formò un movimento nazionale arabo contro la dominazione ottomana.

1916: francesi ed inglesi si spartiscono la zona compresa fra la Turchia e la penisola arabica.

1917: dichiarazione Balfour→ gli inglesi riconoscono il diritto del movimento sionista a cercare in Palestina una sedeper il popolo ebraico.

1946: la Gran Bretagna riconosce l’indipendenza della Transgiordania e la Francia della Siria e del Libano.

La Palestina rimane ancora contesa fra arabi ed ebrei; la causa sionistaper la creazione di uno stato ebraico venne sostenuta dagli Stati Uniti, dove la comunità ebraica era numerosa ed influente.

1947: a causa della lotta armata delle organizzazioni militari ebraiche, il governo inglese ritira le sue truppe dalla Palestina e chiede alle Nazioni Unite di risolvere la questione.

Maggio 1948: gli ebrei proclamano la nascita dello Stato di Israele; gli Stati arabi lo attaccano subito.

Maggio ’48- gennaio ’49: prima guerra arabo-israeliana; vittoria dello Stato ebraico→ organizzazione economica basata sul capitalismo industriale e il cooperativismo delle comunità agricole; lo stato fu guidato da leader laburisti, tra cui Gurion.

Lo stato arabo di Palestina non nacque mai; cominciò il dramma palestinese.

Egitto:

1936: conquista l’indipendenza dagli inglesi; regime monarchico corrotto.

1952: un Comitato di ufficiali liberi guidato da Nasser assume il potere→ riforme in senso socialista e processo di industrializzazione.

Nasser voleva assumere la guida dei paesi arabi nella lotta contro Israele.

Nazionalizzò la Compagnia del Canale di Suez, dove francesi ed inglesi avevano interessi; si aprì una crisi internazionale

Ottobre 1956: d’intesa con Francia ed Egitto, Israele attacca l’Egitto e lo sconfigge. L’Urss invia un ultimatum a Francia, Gran Bretagna ed Israele, che devono lasciare l’Egitto.

 

L’indipendenza dell’Africa

1956:  Marocco e Tunisia ottengono l’indipendenza dalla Francia.

Lotta in Algeria:

Si affermò dopo gli anni ’50 il Fronte di liberazione nazionale (Fln) guidato da Ben Bella.

1957: battaglia di Algeri; i francesi riescono a piegare l’insurrezione.

Maggio 1958: i coloni costituiscono ad Algeri un Comitato di salute pubblica; la Quarta Repubblica francese va in crisi e ritorna al potere De Gaulle.

Marzo 1962: il governo francese e il governo rivoluzionario provvisorio del Fln si accordanoper un progetto di indipendenza.

La nuova Algeria indipendente fu guidata prima da Ben Bella, poi da Bumedien.

Libia:

1969: rivoluzione che porta al potere i militari guidati da Gheddafi.

Decolonizzazione dell’Africa nera:

1957: indipendenza del Ghana dall’Inghilterra.

1958: indipendenza della Guinea dalla Francia.

1960: ottengono l’indipendenza la Nigeria, il Senegal e la Somalia.

Il processo di indipendenza fu di solito pacifico e a volte pilotato dalle stesse potenze europee.

Kenya: il processo di indipendenza fu insanguinato dalla campagna condotta da mAu-Mau e dalla repressione inglese.

Ultima a conquistare l’indipendenza fu l’Unione Sudafricana, dove si inasprì il regime di apartheid a danni della maggioranza nera, da parte del monopolio politico della minoranza bianca.

Congo:

Era sotto la dominazione belga. Dopo l’indipendenza nel 1960 ci fu una guerra civile e un tentativo di secessione della provincia del Katanga. Il regime che si impose fu quello militare di Mobutu.

In Nigeria ci fu una repressione del tentativo di secessione del Biafra;in Etiopia le lotte degli indipendentisti eritrei, soprattutto dopo il colpo di stato di Menghistu, che rovesciò l’imperatore Selassiè.

 

Il Terzo Mondo

I paesi di nuova indipendenza cercarono di garantirsi dalle tendenze egemoniche delle superpotenze, con la politica del non allineamento rispetto ai grandi blocchi militari ed ideologici. Si venne a creare un Terzo Mondo distinto dall’Occidente capitalistico e dall’Est comunista, le due grandi potenze egemoni.

1955: conferenza afroasiatica di Bandung, a cui partecipò anche la Cina→ segnò la nascita del movimento dei non allineati e l’affermazione del Terzo Mondo sulla scena mondiale.

I membri del non allineamento aumentarono nel tempo e si vennero a creare delle divisioni.

Caratteristica dei paesi non allineati fu però, dal punto di vista economico, il sottosviluppo, dovuto a carenza di strutture industriali, all’aretratezza dell’agricoltura, all’emarginazione dagli scambi internazionali, alle poche risorse disponibili.

 

America Latina

Diffusa arretratezza e forte dipendenza dagli Usa.

Durante la 2 guerra ci fu però un considerevole sviluppo economico che determinò nei ceti medi sentimenti nazionalistici e avversioneper le oligarchie tradizionali.

 

Argentina:

1946: in Argentina si instaura il regime populista di Juan Domingo Peròn; egli attua una politica di incentivi all’industria e di aumenti salariali (riformismo sociale), guadagnandosi largo consenso. La sua prassi politica però era autoritaria.

1955: Peròn viene rovesciato da un colpo di Stato militare; il governo militare lascia il posto a governi civili.

1966: nuovo colpo si stato; si instaura una dittatura di destra.

Brasile:

anni ’30: regime populista di Getulio Vargas, esautorato nel ’45 e nel ’54 dai militari.

1964: colpo di stato appoggiato dagli Usa; il potere dei militari riesce a sviluppare l’economia a discapito di aumento degli squilibri sociali.

Regimi militari si affermarono anche in Venezuela, in Bolivia e in Perù.

In Messico la stabilità politica fu assicurata dal dominio del Partito rivoluzionario istituzionale.

La rivoluzione cubana:

1959: la dittatura reazionaria di Batista viene rovesciata dal movimento rivoluzionario guidato da Fidel Castro→ avvia subito una riforma agraria; gli Stati Uniti, che avevano appoggiato la rivoluzione, assumono ora un atteggiamento ostile.

Castro si rivolge all’Urss, rompendo le relazioni democratiche con gli Usa.

Il regime cubano si orienta in senso socialista, statizza l’economia e istituisce un regime a partito unico.

Con la rivoluzione di Castro si afferma, in una paese vicino agli Usa, un regime di tipo marxista e filosovietico, che mirava ad asportare il suo modello rivoluzionario nel resto dell’America Latina e nel Terzo Mondo.

 

Anni ‘60

Nei paesi occidentali sono ricordati come un periodo di grande sviluppo economico e civile→trionfo della civiltà del benessere.

Sul piano degli equilibri internazionali ci fu un equilibrio del terrore, con conflitti locali nelle aree più calde, come il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico.

Kennedy e Kruscev

1960: Kennedy presidente degli Usa dopo Eisenhower→fu il primo cattolico alla Casa Bianca; si riallacciò alla tradizione progressista di Wilson e Roosevelt con il riferimento ad una nuova frontiera di tipo spirituale, culturale e scientifica.

Politica interna→ portò un forte incremento della spesa pubblica e cercò di imporre l’integrazione razziale agli Stati del Sud.

Politica estera→desiderio di pace e distensione con l’Est.

1961: incontro a Vienna tra Kennedy e Kruscev sul problema di Berlino Ovest. Gli Usa però riaffermano il loro impegno a difendere la città; i sovietici allora innalzano un muro che separa le due parti della città→ muro di Berlino.

Il problema maggiore tra Usa e Urss riguardava però l’America Latina.

Kennedy cercò di eliminare il regime socialista a Cuba, alleandosi con gli anticastristi; essi sbarcarono nella Baia dei porci, ma il tutto fallì.

L’Urss installò nell’isola alcune basi di lancioper missili nucleari. Kennedy ordinò il blocco navale attorno a Cuba contro le navi sovietiche.

16-21 ottobre 1962: il conflitto generale viene evitato e Kruscev smantella le basi in cambio dell’impegno americano di non compiere azioni militari contro Cuba.

1963: Stati Uniti e Unione Sovietica firmano un trattatoper la messa al bando degli esperimenti nucleari nell’atmosfera..

1964: Kruscev viene fatto dimettere.

22 novembre 1963: Kennedy viene ucciso a Dallas.

1964: a Kennedy subentra Johnson, che avvia molti processi di legislazione sociale.

 

Il contrasto russo-cinese

Contrasto fra le due maggiori potenze comuniste a causa di rivalità e divergenze politico-ideologiche.

1958: la Cina vara, promuovere la produzione agricola, una strategia, definita “grande balzo in avanti”, diffusa con una grossa propaganda. Le cooperative vengono riunite in comuni popolari, ciascuno con autosufficienza economica. L’esperimento però fallisce.

Le componenti più moderate del gruppo dirigente cinese, tra cui il presidente Liu Shao-chi, ottennero maggiore spazio. Mao, con l’esercito di Lin Piao, mobilitò i giovani contro gli avversari dirigenti.

1966-1968: rivoluzione culturale→ si contestava ogni potere burocratico e ogni autorità basata sulla competenza tecnica. Gruppi di guardie rosse mettono sotto accusa insegnanti e intellettuali, cercando di provocare un mutamento nella cultura.

A partire dl ’68 anche Mao cerca di frenare le guardieper evitare una crisi, eliminando i più radicali; a ciò contribuisce anche il capo comunista Chou En-lai.

Egli avviò dagli anni ’70 una normalizzazione in campo internazionale: apertura agli Stati Uniti; Nixon andò nel ’72 a Pechino.

Esplose nel mentre il contrasto con l’Urss: i sovietici criticarono il piano del balzo e richiamarono i propri tecnici impiegati in Cina→ rottura con l’Urss.

1969: scontri armati lungo il fiume Ussuri.

 

La guerra del Vietnam

1964-1975.

Gli accordi di Ginevra del 1954 divisero il Vietnam in 2 repubbliche: del Nord, retta dai comunisti di Ho Chi-min, e quella del Sud, governata da un regime semidittatoriale appoggiato dagli Usa.

Contro il governo del Sud si sviluppò il movimento di guerriglia del Vietcong, guidato dai comunisti.

Gli Stati uniti,per evitare la formazione di un’Indocina comunista, inviarono dei consiglieri militari.

Febbraio ’65: bombardamenti contro il Vietnam del Nord→ escalationdell’impegno militare americano; gli americani però falliscono ed entrano in crisi.

Negli Usa infatti il conflitto vietnamita apparve all’opinione pubblica come una guerra ingiusta, contraria alla tradizione democratica americana e con costi molto alti; vi furono imponenti manifestazioni di protesta.

Johnson sospese i bombardamenti sul Nord. Il successore Nixon avviò negoziati con il Vietnam del Nord e con il governo rivoluzionario provvisorio. Cercò anche di potenziare l’esercito sudvietnamita e fece operazioni belliche con i confinanti Laos e Cambogia,per tagliare ai vietcong le vie di rifornimento.

Gennaio 1973: americani e nordvietnamiti firmano un armistizio a Parigi; ritiro delle truppe americane. La guera continuaper 2 anni.

30 aprile 1975: i vietcong entrano a Saigon, capitale del Sud, e cacciano il governo. La stessa cosa avviene con Phnom Penh, capitale della Cambogia.

Agosto 1975: Laos cade→ tutta l’Indocina diventa comunista e gli Stati Uniti sono sconfitti.

 

L’Urss e l’Europa orientale

Dopo Kruscev salì al potere Leonid Breznev; si accentuò ogni forma di dissenso.

In politica estera il rapporto con la Cina non migliorò; ci fu una decisa politica di riarmo.

1968: Primavera di Praga: esperimento di liberalizzazione tentato dalla Cecoslovacchia comunista→ Dubcek, leader dell’area innovatrice, introduce nel sistema socialista elementi di pluralismo economico e politico.

21 agosto 1958: l’Urss, considerando la politica cecoslovacca come una minaccia, occupa il paese, rimuove Dubcek.

Dicembre 1970: crisi polacca→ gli operai di Danzica e Stettino,per protestare contro la politica di austerità e di aumento dei prezzi, iniziano un’insurrezione. La crisi viene risolta concedendo aumenti salariali e allontanando il leader Gomulka.

 

L’Europa occidentale negli anni del benessere

Gli anni ’60 e ’70 rappresentarono un periodo di prosperità e di importanti mutamenti politici.

In Italia, Germania occidentale e Gran Bretagna questa fase coincise con l’entrata al governo dei socialisti.

In Francia mantennero la guida del governo i gruppi di obbedienza gaulista, con le presidenze di Pompidou e Giscard d’Estaing, dopo l’uscita di scena di De Gaulle nel 1969.

In Germania federale i cristiano democratici nel 1966, per affrontare una congiuntura economica sfavorevole, formarono una grande coalizione con i socialdemocratici guidati da Bandt. Nel 1969, dopo che l’economia si riprese, i socialdemocratici ruppero la grande coalizione e si allearono con i liberali, conducendo una politica estera di normalizzazione dei rapporti fra la Germania federale e i paesi del blocco comunista→ Ostpolitik (politico orientale).

In Gran Bretagna i laburisti inglesi tornarono al potere nel 1964 con Wilson; egli per gestire la crisi economica attuò una politica di austerità ed inoltre dovette fronteggiare anche la questione irlandese→ nell’Ulster (Irlanda del nord, rimasta nel Regno Unito), la minoranza cattolica diede vita, alla fine degli anni ’60, ad una serie di violente agitazioni, con episodi di terrorismo per rivendicare sia l’unità irlandese sia la protesta sociale.

1967-1972: negoziato che si conclude con l’ingresso della Gran Bretagna, insieme ad Irlanda e Danimarca, nella CEE.

 

Fonte: http://blog.reteluna.it/comunicazionelecce/wp-content/uploads/2009/03/riassunti-storia-contemporanea.doc

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