Liofilizzazione siginficato e liofilizzazione industriale

 

 

 

Liofilizzazione siginficato e liofilizzazione industriale

 

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LIOFILIZZAZIONE

 

Operazione caratterizzata da un essiccamento a bassa temperatura ed elevato vuoto. Solvente, principale, acqua
Il prodotto ha RH molto bassa e struttura molto porosa à elevata velocità solubilizzazione.   

Possibilità prodotto sterile


Operazioni:

 

Fase preparatoria campione (dissoluzione, filtrazione [sterile], ripartizione)

 

Fase congelamento

La T di incipiente congelamento è inferiore a 0°C di una quantità proporzionale alla conc. sostanze disciolte  DT=K  a C/M                   K= cost crioscopica (18.5 per H2O
a =coeff. attività soluto

Sperimentalmente sottoraffreddamento, poi separazione del ghiaccioàaumento conc. fase liquida: es NaCl 0.9% a –30°C. Nucleazione e congelamento in 10 min a –15°C, soluzione interstiziale , –26°C cristallizza l’eutettico. !! soluzioni complesse
[Rivedere concetto eutettico, legge Raoult ecc..]
Punto eutettico- punto in cui i valori di T e P permettono ad un solido congelato di sublimare senza passare attraverso lo stato liquido.
Struttura del prodotto congelato:

Soluzione acquosa di:

Temperatura °C punto eutettico

Sodio cloruro

-21.20

Potassio cloruro

-10.70

Magnesio cloruro

-33.60

Calcio cloruro

-54.90

Sodio carbonato

-2.10

Potassio carbonato

-36.50

Sodio solfato

-1.25

!! Sicurezza del congelamento completo della soluzione à determinazione della zona eutettica es mediante misure di Resistività elettrica o analisi termica

 

Importanza del numero di cristalli per l’aspetto e le caratteristiche del prodotto finito
Nucleazione         Accrescimento cristalli

Dallo stato metastabile di sottoraffreddamento à germi cristallini -Nucleazione omogenea, se nel liquido o eterogenea se da superfici o impurezze. Es acqua  100 ml stato sottoraff. Fino a –5°C; gocce diametro 1 mm, -24°C; gocce 0.1 mm, -30°C

 

Accrescimento dei cristalli: deposizione molecole entro il reticolo cristallino

Diffusione delle mol. Dalla massa liquida verso la superficie del cristallo (trasferimento di massa) e diffusione del calore dalla superficie del cristallo verso il liquido (trasferimento termico).

Meglio velocità di nucleazione elevata
e grado di accrescimento lento àcristalli piccoli à prodotto fine e poroso

Raffreddamento

  • Per evaporazione sotto vuoto

 

  • Per raffreddamento a T ambiente
  • In autoclave              in frigocelle

 

  • In contenitori primari        in bulk

Ampia superficie, piccolo spessore

 


Essiccamento primario

Trasferimento di massa (a 0.5-0.05 Torr)
Interno: trasporto idrodinamico e diffusivo à funzione dello strato poroso
Il flusso di vapore è:

  • Dirett. prop. alla differenza di pressione di vapore tra il fronte di sublimazione e la superf. Libera del prodotto
  • Inversam. prop. allo spessore dello strato poroso secco

Esterno:  1g di H2O a 0.1 Torr = 9500 litri à evacuazione vapore prodottoà Condensatori
+ continuo apporto energia
Trasferimento di calore
Interno (attraverso lo strato congelato e lo strato 'secco' poroso) . Per conduzione
Esterno. Principalmente per conduzione e convezione

 

Condizioni di Temperatura ottimali per:
lo strato congelato - dipendono dall'equilibrio fra tempi di liofilizzazione brevi e qualità del prodotto essiccato (evitare ricristallizzazione)
e lo strato poroso -  evitare alterazioni della struttura porosa (afflosciamento)

 

Essiccamento secondario (desorbimento)

 

Per portare a umidità residua pari a 0.5-2%.  Temperature di esercizio (30-50°C)

FREDDO, CALORE, VUOTO
Chiusura dei contenitori: in ambienti con RH 15-25% o già in autoclave (gas inerte)

Macchine

Componenti:

  • Camera di congelamento
  • Camera di liofilizzazione
  • Condensatore
  • Gruppi frigoriferi per condensatore e piastre termiche
  • Gruppo riscaldamento delle piastre termiche
  • Gruppo di vuoto
  • Cilindro o parallelepipedo (indice di utilizzo volumetrico).

  Tenuta, facile agibilità, pulizia e sterilizzazione

 

Piastre termiche e assicurazione della T raggiungibile (caldo e freddo)

 

 

Condensatore
Elementi di collegamento con l’autoclave ad ampia sezione
Raffreddamento delle superfici condensanti superiore all’autoclave
Superficie tot. Condensazione per uno spessore max ghiaccio di 10 mm oltre à riduzione conducibilità
Possibilità di scongelare rapidamente il ghiaccio depositato
Efficiente isolamento termico dall’ambiente esterno.

Quindi: ampie superfici, acciaio inossidabile con almeno 10-20°C inferiore rispetto T superficie sublimante. dispositivi scongelamento

 

Sistemi frigoriferi

Gas liquefatti, frigoriferi ad assorbimento, frigoriferi a compressione

Componenti:
compressori (monostadio o doppio stadio [fino a –80°C])


Fluidi frigorigeni , caratteristiche:

  • punto di congelamento basso
  • temperatura di ebollizione elevata
  • ridotta variazione di viscosità
  • possibilmente non infiammabili, corrosivi, tossici

(Freon CHaClnFm , miscele propano/butano e idrocarburi: Duracool, HC-12a, Enviro-Safe, etc)
http://www.epa.gov/docs/ozone/title6/snap/ref.html
http://www.lenzdist.com/WhatHC.html

 

Sistemi riscaldamento (diretto – resistenze; indiretto – fluido preriscaldato)

Gruppo di aspirazione (vuoto)  - 0.5 –10-3 Torr
Eliminazione dei gas incondensabili, (gas disciolti, aria) + perdite naturali dell’impianto. Il condensatore funge da ‘pompa principale’ per i vapori.
Pompe per vuoto:
meccaniche                                       statiche
(alternative e rotative)            (eiettori e p. a diffusione)

primarie                                           secondarie (in funzione solo a prex bassa)



http://www.aip.org/avsguide/refguide/ !!!

 

Sistemi di controllo Temperatura
e Pressione (a membrana, a termocoppia, vacuometro di Pirani)
Rendimento pompe da vuoto: 1-rotativa, 2-root, 3-booster a vapore, 4-a diffusione

Caratteristiche pompe a vuoto:

  • Grado massimo di vuoto raggiungibile
  • Velocità di aspirazione

Pompe primarie, rotative. (10-5 a 10-2 Torr – 2 a 25 mc/ora per doppio stadio)


Monostadio                                                                                    Doppio stadio

 

http://www.phys.uniroma1.it/DOCS/MUSEO/pneumatica.html
visione storica delle pompe pneumatiche
http://www.leyboldvac.de/products/products.htm
uno dei produttori leader (immagini e specifiche)

 

Pompe secondarie
A diffusione (fino a 10-7 mbar)

 

Il fluido oleoso è scaldato in caldaia, evapora fino ai deflettori (ogni serie = uno stadio). A contatto delle pareti fredde ricondensano e convogliano i vapori verso il basso

 

 

Oli difenilici, al silicone ecc..
Caratteristiche


Technical Data

Mineral Oil / DIFFELEN

Silicone Oil

light

normal

ultra

DC 704

DC 705

Vapor pressure at 20º C

mbar

1 x 10-8

1.5 x 10-9

2.7 x 10-11

2.6 x 10-8

4 x 10-10

Relative molecular mass

g x mol-1

500

570

600

484

546

Flash point (DIN ISO 2592)

º C

> 240

> 255

> 270

221

243

Viscosity at 25 º C

mm2 x s-1

115

165

200

39

175

Density at 20 º C

g x cm-3

0.862

0.862

0.864

1.07 *

1.09 *


Pompe “booster a vapore”

A basse prex come a diffusione, ad elevate entra in funzione un eiettore

 

 

 

 

 

 

 

Pompe root (a vite)                                             a lobi

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.bigiesse.it/kinney/kinney.htm

 

Occorre una pompa primaria per non surriscaldare la root. Minor ingombro

 

Sistemi di controllo, allarme…

http://www.phase-technologies.com/
ricerca con  Lyophilization - Introduction and Basic Principles
http://www.cape.canterbury.ac.nz/Archive/DOWNSTREAM/
http://www.orthoclinical.com/pdf/TechDocs/MiscDocs/7B6006.pdf
http://campus.fortunecity.com/newton/98/lyo.htm
http://www.aip.org/avsguide/   guida all’acquisto materiale per vuoto


Fonte: http://www.personalweb.unito.it/franco.dosio/impianti/lucidi/modulo_b/liofil1.doc
Autore: Franco Dosio ?
Sito web: http://www.personalweb.unito.it/franco.dosio/

 

 

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