La seta

 

 

 

La seta

 

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La seta

 


Le fibre di origine animale secretiva sono la seta e il bisso.
La seta è costituita dalla bava solidificata  che la larva di un lepidottero, comunemente chiamata baco da seta, bombix mori o filugello, produce prima di iniziare la sua metamorfosi.
(Fibroina ) = proteina della seta .
la larva può produrre la bava grazie a due ghiandole serigene composte da tre parti distinte :
_canale secretore = dove si forma la fibroina
_ serbatoio = dove la fibroina si accumula una volta prodotta
_ dotto escretore = la bava fuoriesce dopo essersi unita a quello dell’altra ghiandola , in prossimità della bocca del baco detta filiera .
le due bave di fibroina , uscendo dai due canali si coagulano e restano incollate insieme dalla sericina (sostanza proteica, gommosa, con proprietà adesive).
Negli allevamenti in cui interessa produrre la seta, la fuoriuscita della farfalla dal bozzolo spezzerebbe il filo, non potendo più filare in un filo continuo; per evitare ciò si sottopongono i bozzoli all’azione di alte temperature per uccidere la crisalide (STUFATURA).

 

CARATTERISTICHE DEI BOZZOLI:
Possono avere forme, dimensioni e colori diversi: esistono bozzoli ovali, cinturati (lieve strozzatura al centro ) sferici, appuntiti.
La lunghezza varia dai 2 ai 3 cm, il diametro da 0,8 a 1,6 cm hanno colori vari, tra i quali il bianco avorio e giallognolo, i bozzoli prodotti dalle femmine hanno la fibra più robusta e corta e in genere risultano più completi di quelli prodotti dai maschi che sono a filo più lungo.
Il gelso : è una pianta della famiglia delle moracee, coltivata per ottenere le foglie per l’allevamento del baco da seta, inoltre il gelso può fornire frutti (detti more) usati in farmacia come leggeri astringenti. La corteccia è ricca di fibre adatte alla fabbricazione di carta è tessuti.

 

MORFOLOGIA DELLA SETA:


La fibra di seta grezza, al microscopio, ha l’aspetto cilindrico leggermente appiattito, formata da due fibrille (2 bavelle unite insieme dalla sericina che forma una guaina trasparente o leggermente colorata di giallo).
La sericina non è distribuita in modo regolare ma a forma di grumi frequenti.
Le due bavelle appaiono senza striature, sottili e lisce.
Ogni fibrilla appare costituita da: strato interno (2 bavelle di  fibroina) e strati esterni (quelli di sericina).
La seta cotta (senza sericina) appare formata da fibre isolate, omogenee.

 

STRUTTURA CHIMICA DELLA SETA:


La seta è composta da:           Fibroina 70-80%
Sericina 20-30%
La fibroina è composta da amminoacidi.

 

DIFFERENZE STRUTTURALI TRA FIBROINA E CHERATINA:
La fibroina è costituita dai più piccoli amminoacidi (glicina, alanina, tirosina), mentre la cheratina della lana è formata da amminoacidi più voluminosi, come la cistina; la quale contiene zolfo.
La struttura della fibroina è di tipo beta mentre quella della cheratina (lana) è di tipo alfa.
La fibroina è poco allungabile per stiramento, mentre la cheratina lo è moltissimo.
La cheratina, per effetto della trazione, passa da alfa (a chiocciola) a beta (appena ondulata), avvicinandosi alla struttura della fibroina.

 

PROPRIETA’ DELLA SETA:

 

  • Proprietà esteriori:
  • il colore è una qualità essenziale che deve avere la seta per essere ritenuta pregiata.

Il colore deve essere uniforme, senza irregolarità o macchie (seta cottaàbianco lucente; seta crudaàda bianco giallastro a verdognola, a bruna).

  • la seta è caratteristica per la lucentezza della sua fibra.

Tanto più la fibra ha sezione tondeggiante e regolare, tanto più è lucente.

  • la sezione della fibra non è costante in tutto il bozzolo (finezza all’inizio la bavella è più fine, per poi ingrossarsi negli ultimi strati del bozzolo).
  • La lunghezza utile, di media, è sui 600-700 m.

Il bozzolo non è completamente sfilabile; gli ultimi 200m di fibre sono come fusi insieme.

  • per mano della fibra si intende la morbidezza e la flessibilità della fibra al tatto; la mano dipende molto dall’ origine della seta .
  • il craquant è il caratteristico fruscio della seta per lieve sfregamento (ottenuto dopo una lavorazione imperfetta).
  • La seta cruda presenta spesso rigonfiamenti dovuti ad accumuli di sericina, mentre la seta cotta, per essere tale, deve risultare uniforme ..
  • Proprietà meccaniche:
  • La seta ha una tenacità superiore alla lana(s’avvicina a quella del cotone).

La seta cruda ha una tenacità superiore a quella sgommata, eliminando la sericina si perde circa un terzo di tenacità (che misura la resistenza del filo a rompersi quando è sottoposto a trazione )               à Tenacità assoluta: si misura in grammi                           
à Tenacità relativa: espresso in grammi per denaro.

  • l’allungamento a rottura per la seta cruda è del 20%
  • l’elasticità della seta è inferiore a quella della lana e fibre sintetiche(nylon).
  • È una fibre che gualcisce facilmente, però con il tempo le pieghe spariscono in gran parte spontaneamente.
  • La resistenza all’usura si misura sperimentalmente con flessioni ripetute della fibra.

La seta ha una resistenza media all’usura, all’incirca tra quella della lana e quella del cotone.

  • Proprietà termiche:
  • comportamento nei confronti del caloreà la seta fino a 130°C non subisce alterazioni,

130°-150°C ingiallisce e diviene fragile, 170°C si decompone carbonizzandosi.
b-   comportamento nei confronti della fiammaà brucia lentamente con l’odore di corno bruciato, rigonfiandosi.
Allontanata dalla fiamma la fibra si spegne lasciando un residuo spugnoso e carbonioso (L.O.I. > 21%).
c-   coibenza termicaà    Cattiva conduttrice di calore.
Ottimi coibenti termici.

  • Proprietà elettriche:

La seta è una cattiva conduttrice di elettricità; quando è asciutta si carica elettrostaticamente per sfregamento.

  • Comportamento nei confronti della luce:

La seta alla luce perde tenacità e ingiallisce, se esposta per molto tempo ai raggi solari può perdere fino al 90% della sua tenacità.

  • Comportamento nei confronti dell’aria:

L’aria tende ad ossidare la fibra diminuendone la tenacità e facendola ingiallire.

  • Comportamento nei confronti dell’umidità:

la seta assorbe fino al 30%di acqua senza dare la sensazione di bagnato e rigonfiando in maniera modesta è una fibra molto igroscopica.
Il tasso di ripresa della seta è fissato per legge (L. 194 / 99) pari al 11%

  • Proprietà fisiologiche:

La seta, soprattutto quella sgommata, è una fibra molto liscia e uniforme, non provoca generalmente irritazioni o allergie al contatto con la pelle.
La seta caricata ha sulla superficie i sali minerali che possono produrre dermatiti e sensazioni di prurito.

  • Comportamento nei confronti degli agenti chimici:

L’acido solforico(a media concentrazione) fa contrarre la seta fino al 50% della sua lunghezza, facendola increspare senza danneggiarla.

 

  • Proprietà tintorie:

            La seta è una fibra facile da colorare, qualsiasi sia la natura dei pigmenti.

 

TRATTAMENTI E LAVORAZIONE DELLA SETA:


Dopo la stufatura dei bozzoli vengono sottoposti ad un’ulteriore spelaiaturacon cui si eliminano le bave superficiali.
Si passa pio alla cernita a mano o automatica in cui si eliminano i bozzoli difettosi; dopo di questa sono passati ad un crivello per dividerli secondo la dimensione, l’operazione è detta crivellatura
(i bozzoli inferiori a 0.8 cm vengono scartati) e semireali, reali e realissimi secondo la dimensione crescente.
Poi ci sono:
_ macerazioneà bozzoli immersi in bacinelle a 80°circa per ammorbidire la sericina
_ scopinaturaà vengono strofinati con una specie di scopino per eliminare i filamenti più esterni
Si passa infine alla trattura (operazione con il quale si dipana il filo del bozzolo).
I bozzoli, una volta trovato il capo, vengono posti in bacinelle di trattura con acqua calda.
I fili riuniti si fanno passare dentro il foro di una rotellina metallica e i vari capi si saldano insieme a causa dell’introdursi di sericina e poi l’aspatura: filo leggermente ritorto e raccolto in aspi distaccati fra loro (ottenendo il filo di seta grezza chiamato torto di filanda).

SGOMMATURA:                si toglie la sericina totalmente o in parte
Sono da evitare le acque calcaree perché il calcio forma composti insolubili che aderiscono alla fibre rendendola opaca.
Seta priva di sericina à cotta o sgommata
Se si toglie dal 12 al 20% di sericinaà semicotta o raddolcita
Sericina tolta dal 5 al 10%à cruda

CARICA:                 è il trattamento a cui si sottopone la seta cotta per farle riacquistare peso e consistenza perduti con la sgommatura.

Carica alla pari à quando si compensa completamente la perdita subita.
Carica sotto alla pari à quando l’aggiunta di sali (tannici o metallici) è inferiore alla percentuale in peso di sericina perduta.
Carica sopra alla pari à quando l’aggiunta è superiore.

                               È molto usata

Appesantire molto con sali minerali e fibre vuol dire realizzare forti guadagni.
La Cina è il paese d’origine della seta.

 

ANALISI QUALITATIVA:

      • analisi microscopica
      • saggio della combustione
      • prove tintoriali

prima di procedere ai vari saggi si risciacqua il campione con etere di petrolio ( sostanze ricavate dal petrolio per smacchiare) o altri solventi organici che non intacchino la fibra per togliere olii o grassi.

 

ANALISI MICROSCOPICA:
La fibra ricavata dal filato è posta sul vetrino portaoggetti e bagnata con una goccia di soluzione idroglicerica al 3% o col reattivo idrosolforico

              La fibra si colorerà in arancio – rosso

Seta greggia: due bavelle cilindriche accoppiate dalla sericina
Seta caricata: appare ricoperta da una sottilissima patina bianca, se la carica è a base di sali di stalino(nerastra).   La carica non è mai uniforme.
Seta selvatica: bavelle grosse e nastriformi, marcate striature longitudinali; appaiono con tinte dall’ambrato al bruno.

 

SAGGIO DELLA COMBUSTIONE:
la seta brucia lentamente con odore appena avvertibili.
Residuo meno voluminoso e appena allontanata dalla fiamma si spegne, è resistente al calore più della lana, si altera a temperature superiori a 130°C.

 

PROVE TINTORIALI:            si avvalgono di coloranti che reagiscono in maniera diversa         con le varie fibre.
Col rosso di rutenio: (la seta ha la colorazione rossa)
Seta cottaà rosa pallido
Seta caricata ( carica allo stagno) à giallastro

                                      (nero di campeggio)à viola anziché blu come la seta cotta.

 

SAGGI QUANTITATIVI:                   per separare la seta dalle fibre di origine vegetale si ricorre al reattivo di lowe

 
Scioglie la seta e lascia inalterati cotone, lino, rayon..

Costituito da una soluzione di solfato e glicerina a cui viene aggiunta NaOH ( soda caustica) al 20%.

 

Fonte: http://web.tiscali.it/textecnology/appunti%20tecnologia%20tessile%20serale/la%20seta.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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