Disegno tecnico geometria piana figure piane
Disegno tecnico geometria piana figure piane
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Disegno tecnico geometria piana figure piane
   Costruzione  del triangolo equilatero
 Costruzione  del triangolo equilatero
Dato  un riferimento assiale della figura, tracciare una circonferenza e scegliere un  punto 1, che risulterà opposto al vertice A
  Con  la medesima apertura e puntando in 1, tracciare una porzione di  circonferenza tale da intersecare la circonferenza inscrivente.
  Unendo  le due intersezioni C e B, ed il punto A, antipolare di 1,  otterremo un triangolo equilatero.
NOTA: l'altezza del triangolo è 1,5 volte il raggio.
 
 
  Costruzione  di un quadrato
Dato  un riferimento assiale della figura, tracciare una circonferenza.
  Individuati  i punti 1, 2, 3 di intersezione tra la circonferenza ed il riferimento  assiale, col metodo delle bisettrici (puntando com medesima apertura in 1,  2, 3), si trovano i punti 4 e 5.
  Tracciare  dei segmenti che congiungano 4 e 5 col centro del sistema  di riferimento, prolungandoli fino ad intersecare la circonferenza.
  Da  tali intersezioni vengono individuati i punti A, B, C, D per i quali  tracciare il quadrato. 
  
Costruzione del pentagono
Dato  un riferimento assiale della figura, tracciare una circonferenza.
  Individuare  il punto medio M, pari alla metà del raggio.
  Con  apertura M-A e puntando in M, rintracciare sul medesimo asse il  punto 1.
  Con  apertura A-1 tracciare una porzione di circonferenza fino ad individuare  i punti E e B.
  Con  medesima apertura, puntando in E ed in B, si trovano C e D,  ultimi punti del pentagono. 
 
 
  Costruzione  dell'esagono
Dato  un riferimento assiale della figura, tracciare una circonferenza e scegliere  due poli A e D, tra loro opposti.
  Con  la medesima apertura e puntando sia in A che in D, tracciare due  porzioni di circonferenza tali da intersecare la circonferenza inscrivente.
  Unendo  le intersezioni così ottenute con i poli scelti, si ottiene l'esagono.
NOTA: nell'esagono, il lato è pari al raggio.
   Costruzione di un  ellisse dati gli assi
Costruzione di un  ellisse dati gli assi
Tracciare  un sistema di riferimento assiale. Tracciare due circonferenze, la prima con apertura  pari a metà asse minore (1-3), la seconda con apertura pari a  metà dell'asse maggiore (2-4), prestabiliti dell'ellisse.
  Dividere  le circonferenze in più parti tracciando segmenti passanti per il centro,  fino a trovare i punti ad esempio A e B sulle due circonferenze.
  Tracciare  un segmento orizzontale passante per A (o più genericamente per  l'intersezione della circonferenza piccola).
  Tracciare  un segmento verticale passante per B (sulla circonferenza  grande), in modo da farlo incontrare il segmento orizzontale tracciato in un  punto C, facente parte della curva.
  Più  divisioni vengono fatte, più l'ellisse verrà preciso. 
 Costruzione di una  parabola dati fuoco e direttrice
Costruzione di una  parabola dati fuoco e direttrice
Tracciare  l'asse focale a, segnare la posizione del fuoco F e  tracciare la direttrice d.
  Il  vertice V si trova esattamente alla metà della distanza tra il fuoco F e la direttrice d. 
  Tracciare  quindi una circonferenza avente raggio F-V, fino a intersecare l'asse a  in un punto che chiameremo 1.
  Con  medesima apertura, segnare sull'asse i punti 2, 3, 4 puntando in 1 per ottenere 2, in 2 per ottenere 3 e  così via.
  Tracciare  una serie di circonferenze puntando sempre nel fuoco F, di raggio F-2, F-3, F-4, fin dove segnato. Tracciare una serie di  rette parallele alla direttrice e tra loro, passanti per F, 1, 2, 3,  4. La prima circonferenza individua il vertice V.
  La seconda circonferenza individua i primi punti della parabola nelle intersezioni con la retta passante per il fuoco F. La terza circonferenza, nell'intersezione con la retta passante per il punto 1.  La quarta con la retta passante per 2, e così via. 
 Costruzione di  un'iperbole dati gli asintoti ed i fuochi
Costruzione di  un'iperbole dati gli asintoti ed i fuochi
Tracciare  l'asse focale e i due asintoti, simmetrici rispetto ad esso ed incidenti in un  punto C.
  Tracciare  una circonferenza puntando in C, con apertura CF=CF', ovvero rintracciando in  modo simmetrico i due fuochi dati rispetto il punto C.
  Congiungendo  le intersezioni fra tale circonferenza e gli asintoti, otteniamo sull'asse  focale la posizione dei vertici dell'iperbole.
  Una  prima considerazione è necessaria nell'evidenziare il rapporto geometrico tra  vertici, fuochi, asintoti ed assi, così ottenuto.
  Per  ottenere gli altri punti della parabola, tracciare sull'asse focale una serie  di punti 1, 2 3.. a distanze arbitrarie, opportune; per ottenere ad esempio i  punti 3' e 3'', con apertura V-3, puntare in F tracciando una porzione di  circonferenza; poi, con apertura V'-3, puntare in F' tracciando una seconda  porzione di circonferenza. Le intersezioni determinano i punti dell'iperbole. 
 Costruzione di un  ellisse dati gli assi
Costruzione di un  ellisse dati gli assi
Tracciare  gli assi dell'ellisse (1-3 e 2-4); completare un rettangolo  inscrivente con misure dei lati pari a quelle degli assi. Sull'asse  minore e su uno dei lati lunghi del rettangolo, tracciare una sequenza di  punti, indicati in figura con a', b', c', ed a, b, c.
  Il  metodo pratico è individuare nei segmenti, la metà e la metà della metà,  e segnare i punti.
  Congiungere  il punto 1 con a, b, c, a', b', c', prolungando questi tre fino  al bordo del rettangolo.
  Congiungere  poi il punto 3 con c, b, a; le intersezioni di segmenti 1a' e 3a individuano un punto della curva.
  Così  anche 3a' e 1a, 1b' e 3b, 1b e 3b', procedendo fino  al completamento dell'ellisse. 
 Costruzione di una  parabola dati vertice e due punti
Costruzione di una  parabola dati vertice e due punti
Tracciare  l'asse focale a, individuare su esso il vertice V; in modo  simmetrico rispetto l'asse a, segnare i due punti P noti della  parabola.
  Tracciare  per V e i due punti P dei segmenti tali da generare un rettangolo  inscrivente come da figura.
  Segnare  sul segmento passante per V, una serie di punti in figura 1, 2, 3,  segnando quindi la metà e la metà della metà, ed avendo cura di usare  una numerazione rovescia nel tratto di destra, in figura 3, 2, 1. Sui  segmenti passanti per i punti P, segnare in modo analogo dei punti A,  B, C. Congiungere questi ultimi con il vertive V. Tracciare dei  segmenti paralleli all'asse a dai punti 1, 2, 3, 3, 2, 1, fino a  rintracciare rispettivamente i segmenti AV, BV e CV,  ottenendo gli altri punti della parabola. 
 Costruzione di  un'iperbole - modo compatto
Costruzione di  un'iperbole - modo compatto
Tracciare  l'asse focale, i vertici V' e V'' ed i fuochi F' ed F'',  simmetrici rispetto al punto centrale C.
  Registrare  sul compasso la distanza tra i vertici V'-V'', e con tale apertura  puntando in F'', tracciare un segno sull'asse che individua il punto H.  Segnare ora sempre sull'asse dei punti 1, 2, 3, come da figura e a  distanze arbitrarie. Puntare il compasso in F'' e tracciare delle  semicirconferenze con aperture F''-1, F''-2, F''-3. 
  Registrare  ora col compasso la distanza 1-H, puntare con tale apertura nel fuoco F', e tracciare un'altra semicirconferenza fino a rintracciare i punti 1' nelle intersezioni con la semicirconferenza di raggio F''-1.
  Procedere  con le aperture 2-H all'intersezione con F''-2 si trovano i punti 2', e via così ottenendo gli altri                                                                        punti  dell'iperbole.
Si consiglia, di infittire i punti 1, 2, 3 nei punti critici vicino al vertice dell'iperbole, avendo così maggior precisione di tratto.
   Costruzione di un  ovale
Costruzione di un  ovale
Tracciare  un sistema di riferimento della figura, evidenziato in figura dall'asse a. 
  Segnare  sull'asse un punto che chiameremo 1; puntare il compasso in 1 con  apertura a piacere ma opportuna, descrivendo una circonferenza intera,  incidente in un punto 2 l'asse a. Con medesima apertura puntare  in 2 e descrivere un'altra circonferenza, la quale a sua volta torna ad  incidere l'asse in 1, ed interseca la precedente circonferenza in due  punti che chiameremo 3 e 4.
  Tracciare  dei segmenti passanti per 1-3, e per 2-3, fino a rintracciare i  punti di tangenza T, come da figura. Ripetere l'operazione dal punto 4,  con segmenti 4-1 e 4-2.
  Puntare  ora il compasso nel punto 3 con apertura 3-T, tracciando una  porzione di circonferenza fino a raggiungere l'altro punto T. Ripetere  l'operazione con medesima apertura (la figura è simmetrica), puntando in 4,  e chiudendo così l'ovale.
 
 
  Costruzione  di un ovolo
Tracciare  un sistema di riferimento della figura, evidenziato in figura dagli assi AB (maggiore) e CD (minore). Puntare il compasso al centro O di tali assi, e tracciare una circonferenza di raggio O-A, fino ad  intersecare l'asse maggiore AB in un punto che chiameremo 1.
  Tracciare  una circonferenza con centro in 1 e raggio 1-B.
  Tracciare  due segmenti C-1 e D-1 prolungando fino a rintracciare su questa  circonferenza i punti 2, come da figura.
  Per  ottenere i "fianchi" dell'ovolo, procedere come segue: individuare il  punto M medio di AB; tracciare in A un segmento perpendicolare  all'asse; puntare in A con apertura A-M e descrivere una  semicirconferenza fino ad individuare i punti 3. Con medesima apertura  puntare nei punti 3 e tracciare una porzione di circonferenza restando  dentro la figura. Congiungere i punti 3 col punto B. Verranno a  intersecarsi i punti 4. Per conferma, puntare in B con raggio OB.
  Puntando  in 4 con apertura 4-D e 4-C si completa l'ovolo con i  tratti C-2 e D-2. 
 Costruzione di un  poligono regolare generico
Costruzione di un  poligono regolare generico
Tracciare  un sistema di riferimento della figura, evidenziato in figura dagli assi AB e CD. Puntare il compasso al centro di tali assi, e tracciare  la circonferenza in cui inscrivere il poligono. Puntare ora il compasso sia in A che in B con apertura A-B, ottenendo le intersezioni nei punti C e D.
  Dal  punto A, tracciare un segmento inclinato come in figura, e  segnare il n numero di divisioni pari al numero di lati desiderato.  Unire il punto B con l'ultima divisione del segmento (nel nostro caso 7),  ed in maniera parallela, proiettare sull'asse AB i rimanenti punti; secondo il metodo  di Talete, esso verrà così suddiviso in parti uguali. Tracciare dei  segmenti facendo perno su C e D, passanti per le divisioni  ottenute sull'asse AB, che incidano la circonferenza.
  NOTA: Il numero di intersezioni è il doppio di quanto richiesto, si procede quindi ad  un'opportuna cernita dei punti che contengono la figura prefissata.
 Costruzione della  spirale di Archimede dato il passo
Costruzione della  spirale di Archimede dato il passo
Tracciare  un asse a, e su di seeo un punto A.
  Con  apertura pari alla metà del passo, puntare in A e tracciare una  semicirconferenza (*).
  Scegliere  uno dei due punti di intersezione con l'asse, in figura il punto B, e nominare  l'altro a cifre col numero 1.
  Puntare  in B con apertura B-1 e realizzare la porzione di voluta dal punto 1 al punto  2.
  Puntare  in A con apertura A-2 e realizzare il tratto 2-3.
  Puntare  in B con apertura B-3 e realizzare il tratto 3-4.
  Puntare  in A con apertura A-4 per ottenere il tratto 4-5.
NOTA: il passo della spirale è regolare.
 Costruzione di una  spirale (a voluta jonica)
Costruzione di una  spirale (a voluta jonica)
Tracciare  un quadrato di vertici 1, 2, 3, 4. Prolungarne i lati come in figura, a  creare degli assi non incidenti in una sola origine.
  Puntare  il compasso in 1 con apertura 1-4, tracciare un quarto di cerchio  fino a rintracciare il punto A.
  Puntare  in 2 con apertura 2-A descrivendo un quarto di circonferenza fino  a trovare il punto B.
  Puntare  in 3 con apertura 3-B tracciando un quarto di circonferenza fino  a trovare il punto C. 
  Puntare  in 4 con apertura 4-C tracciando un quarto di circonferenza fino  a trovare il punto D. 
  Puntare  in 1 con apertura 1-D tracciando un quarto di circonferenza fino  a trovare il punto E. 
  Puntare  in 2 con apertura 2-E tracciando un quarto di circonferenza fino  a trovare il punto F. 
  NOTA: Nel '500 il Vignola studia questo metodo per descrivere le volute dei  capitelli ionici.
Costruzione  di una spirale (a conchiglia) 
   
 
  Tracciare  un sistema di riferimento della figura, evidenziato in figura dagli assi a e b.
  Tracciare  dodici punti 1, 2, 3, 4.. a distanza di meno di un centimetro tra  loro, e condurre per essi dodici circonferenze concentriche puntando il  compasso all'origine degli assi.
  Mantenendo  l'apertura del raggio dell'ultima, col metodo della divisione dell'angolo  retto, dividere la semicirconferenza superiore in sei parti, e come da  figura, traguardando l'origine degli assi, tracciare deisegmenti tali da dividere  il cerchio in dodici parti.
  A  partire dall'origine, individuare le intersezioni tra un segmento divisore e la  prima circonferenza, segnarlo ed attribuire un numero, nel nostro caso 1'.
  Passare  al divisore successivo e scalare di una circonferenza, in figura punto 2'.  Procedere fino a raggiungere il punto 12'=12. La crescita del passo  della spirale in tal caso risulta essere progressiva.
Costruzione di una cicloide
Se  osserviamo un punto di una ruota che procede spostandosi rotolando lungo una  traiettoria, la curva descritta dal punto è detta cicloide, ed ha molteplici  proprietà sia in matematica che in fisica.
  Gli  orologi a pendolo sfruttano proprio una sagoma a cicloide che contiene il  movimento del cavo garantendo oscillazioni regolari e quasi permanenti nel  tempo.

Tracciare  un sistema di riferimento della figura, evidenziato in figura dalla  porzione di retta contenente la serie dei centri O da 0 a 12,  preferibilmente sopra la metà del foglio.
  Su  tale retta scegliere un segmento tale che la distanza tra O0 ed O12 abbia la stessa misura della circonferenza,  pertanto stabilire un raggio e moltiplicare tale misura per 2π (2 x 3,141593 =  6,283185).
  Dividere  tramite il metodo di Talete tale segmento in 12 parti, individuando la serie di  centri O.
  Tracciare  la prima circonferenza con centro in O0  e dividerla in 12 parti usando quattro volte  il metodo della divisione dell’angolo in tre parti, ottenendo i punti indicati  in figura con A, B, C, D, E, F, G, ed i simmetrici fino ad N. 
  Tracciare  le linee di sviluppo, parallelamente al sistema di riferimento dei centri O,  passanti per i punti: A, NB, MC, LD (coincide col sistema di riferimento), IE,  HF, G.
  Osserviamo  il punto A: esso all’istante 0 è alla sommità della circonferenza di  centro O0, pertanto costituisce il primo punto della cicloide A°,  ma all’istante 1 la circonferenza di riferimento è quella di centro O1  ed il punto A si sarebbe spostato alla prima delle dodici divisioni, per  intenderci in B.
  Il  secondo punto della cicloide A1 è quindi l’intersezione della  seconda circonferenza con l’allineamento della seconda posizione, nel nostro  caso NB.
  Il  terzo punto A2 è l’intersezione della circonferenza di centro  O2 con l’allineamento MC.
  Il  quarto punto A3 è l’intersezione della circonferenza di  centro O3 con l’allineamento LD.
  Per  concludere la cicloide si deve procedere con questo metodo fino al punto A12. 
DISEGNO TECNICO
  FONDAMENTI DI GEOMETRIA  PIANA
Si comincia ad utilizzare i rapidograph eseguendo facili esercizi molto importanti sotto il profilo geometrico. Per convenzione, in rosso è riportato il pennino 0,2 ed in nero quello 0,4.
 
 
  Costruzione  della mediana di un segmento
Dato  un segmento AB, tracciare con il compasso due porzioni di circonferenza  puntando sia in A che in B con la medesima apertura,  opportunamente maggiore della metà.
  Le  intersezioni 1 e 2 delle due porzioni di circonferenza individuano  una retta mediana, ovvero passante per un punto M, medio,  eqiuidistante dai punti A e B.
  In  geometria, A e B sono detti polari rispetto la mediana, che quindi è il luogo  geometrico dei punti equidistanti da i poli 
 Costruzione della  perpendicolare in un punto
Costruzione della  perpendicolare in un punto
Data  una retta r ed un punto P ad essa appartenente per cui si voglia  trovare una perperndicolare,  tracciare  un semicerchio puntando il compasso nel punto P, ottenendo le  intersezioni indicate con 1 e 2.
  Puntando  il compasso in 1 e 2 con apertura maggiore, si ottiene  l'intersezione 3.
  Congiungendo  l'intersezione 3 con il punto P si ottiene una retta  perpendicolare alla retta r nel punto P. 
 Costruzione della parallela per un punto  assegnato P
  Costruzione della parallela per un punto  assegnato P
Data  una retta r ed un punto P, segnare su r un punto 1,  arbitrariamente scelto. 
  Tracciare  con apertura 1-P una porzione di circonferenza fino ad intersecare r in un punto che chiameremo 2.
  Senza  mutare apertura, tracciare puntando in 2 (o in P) un'altra  porzione di circonferenza. Questa passerà in entrambi i casi per il punto 1.
  Registrare  sul compasso la distanza 2-P, e con tale apertura riprodurre questa  misura puntando in 1 il compasso. Verranno  
  così a generarsi i punti 3 (o 4), per i quali passa la retta  parallela 
                                                                 ad r e passante per P
 Costruzione della  parallela a distanza assegnata H
Costruzione della  parallela a distanza assegnata H
Data  una retta r, scegliere arbitrariamente due punti A e B,  opportunamente distanti.
  Applicare  il metodo delle perpendicolari (puntando in A ed in B il  compasso ad apertura arbitraria, e generando due semicirconferenze; puntare nei  punti 1 con apertura maggiore individuando i punti 2, per cui  passano le perpendicolari alla retta r nei punti A e B.)
  Registrare  sul compasso la distanza prefissata e riportarla sulle perpendicolari  fino a trovare i punti H, per i quali passa 
  la retta parallela alla retta r. 
   La bisettrice
La bisettrice
Dato  un angolo a di cui si voglia  trovare la bisettrice, puntare in A con apertura arbitraria, fino a  trovare sulle rette che delimitano l'angolo a, i punti 1 e 2.
  Con  apertura maggiore, puntare sia in 1 che in 2 tracciando delle  porzioni di circonferenza tali da intersecarsi individuando così il punto 3.
  la  congiungente tra A ed il punto 3 è detta retta bisettrice, in  quanto divide l'angolo in due parti uguali.
  NOTA: La bisettrice è anche mediana della corda 1-2 e dell'arco da essa sotteso.
 Triangolazioni
Triangolazioni
Per  posizionare nel piano un punto (1 o 2) tale da formare un triangolo rispetto ad  un segmento AB, ed essendo note le misure dei cateti, basti puntare in A con apertura pari ad un cateto, ed in B con la misura dell'altro.  L'intersezione delle due circonferenze individuano in modo univoco il terzo  punto.
  NOTA: Nel caso dei triangoli rettangoli, è da notare come il terzo punto  appartiene alla circonferenza di centro M (punto medio di AB), e di raggio  AB/2.
  NOTA: Nel rilievo architettonico, la triangolazione è l'unico modo valido per  avere una perfetta riproduzione 
                                                                              delle  reali disposizioni degli oggetti.
 Riproduzione di un  angolo
Riproduzione di un  angolo
Dato  un angolo a ed una retta r sulla quale rintracciare il medesimo angolo, puntare il compasso con apertura  arbitraria ed opportunamente ampia nel vertice A, intersecando in due  punti che chiameremo 1 e 2. 
  Sulla  retta r, segnare un punto A' e riprodurre la precedente apertura  fino a rintracciare il punto 1'.
  Tornando  all'angolo a, registrare sul  compasso la distanza 1-2, e riprodurla sulla retta r puntando in 1',  trovado così il punto 2'.
  La  congiungente A'2' contiene rispetto a r la medesima porzione di  piano di a.
 Divisione di un  angolo retto in tre parti
Divisione di un  angolo retto in tre parti
Dato  un angolo retto, tracciare ad apertura arbitraria e puntando nel vertice A una porzione di circonferenza fino a trovare i punti B e C.
  Con  la medesima apertura puntare sia in B che in C ottenendo le  intersezioni rispettivamente 2 e 1.
  Le  congiungenti A-1 ed A-2 dividono l'angolo retto in tre parti  uguali da 30° ciascuna. 
  NOTA: i punti 1 e 2, dividono in tre anche l'arco, e le distanze B-1, 1-2 e 2-C sono uguali.
 Costruzione delle  tangenti ad una circonferenza
Costruzione delle  tangenti ad una circonferenza
Data  una circonferenza di centro C ed un punto esterno A da cui  tracciare le tangenti, congiungere il punto A con il centro C (per individuare il centro, basti puntare in due punti della circonferenza con  medesima apertura del suo raggio).
  Tramite  il metodo delle mediane rintracciare il punto medio M.
  Con  apertura M-C, puntando in M, tracciare una porzione di  circonferenza tale da intersecare la circonferenza data in due punti che  chiameremo T.
  Le  congiungenti A-T sono entrambe tangenti la circonferenza rispetto ad  un punto dato.
  Si  noti come il triangolo ACT sia rettangolo in T, che  quindi il raggio nel punto di tangenza sia sempre perpendicolare alla  tangente.
  Si  noti anche che l'asse CA è mediana della corda TT e bisettrice dell'angolo di vertice in A.
  Tangenti  equatoriali si avrebbero se A giacesse all'infinito. 
Il principio di Talete
Di  notevole importanza per le fondamenta della geometria, nonchè della teoria  della proiezione è il teorema di Talete.
   Tracciare una retta r, e  partendo da un punto A, tracciare una retta s arbitrariamente ed  opportunamente inclinata rispetto ad r. Segnare dei punti ad  intervalli regolari sulla retta s, in figura i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Tracciare una retta r, e  partendo da un punto A, tracciare una retta s arbitrariamente ed  opportunamente inclinata rispetto ad r. Segnare dei punti ad  intervalli regolari sulla retta s, in figura i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6.
  Scegliere  un'inclinazione (*) e tracciare parallelamente tra loro dei segmenti  passanti per i punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, fino ad intersecare la retta r, generando le intersezioni 1', 2', 3', 4', 5'.  
  Si  noti come le misure dei segmenti proiettati siano inferiori rispetto al vero (osservare 5' e 5*), ma anche che il rapporto delle loro distanze è costante,  tutto per effetto della proiezione da una sorgente impropria S ,  posizionata all'infinito.
(*) tale inclinazione offre proiezioni non aberrate se parallela alla corda 5-5*, ovvero perpendicolare alla bisettrice dell'angolo contenuto tra r ed s.
 
 
  Il  principio di Talete con sorgente propria
Proiettando  da un punto proprio S gli intervalli 1, 2, 3, 4, 5, 6 sulla retta r,  generando i punti 1', 2', 3', 4', .. noteremo una crescita  progressiva delle distanze dovuta alla proiezione da sorgente propria.
  NOTA: Nel caso di una sorgente propria S, le rette proiettanti non sono più  parallele tra loro (fascio improprio), bensì convergenti nella sorgente  prefissata (fascio proprio).
  Se  ne deduce che se la sorgente S si allontanasse all'infinito, allora  il fascio proiettante diventa improprio e le rette proiettanti diventano tra  loro parallele.
  NOTA: Proiettando infine da S in maniera parallela ad r, rintracceremmo  sulla retta s l'immagine di un punto P giacente all'infinito  lungo la retta r.
  A  titolo informativo tali relazioni tra elementi di una proiezione sono dette corrispondenze.
  NOTA: La vera posizione ad esempio del punto 5 su r si ottiene solo  ribaltando il punto 5 rispetto il punto A, che in geometria è  detto il punto unito, ottenendo così il punto 5*.
Fonte:
http://www.webalice.it/greendog/cs/files/disegno12.doc
http://www.webalice.it/greendog/cs/files/disegno11.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Parola chiave google : Disegno tecnico geometria piana figure piane tipo file : doc
Clicca qui per non perdere altre informazioni utili e interessanti sul disegno tecnico
Disegno tecnico geometria piana figure piane
Visita la nostra pagina principale
Disegno tecnico geometria piana figure piane
Termini d' uso e privacy