Piramide di Cheope

 

 

 

Piramide di Cheope

 

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Piramide di Cheope

 

La piramide di Cheope a Giza
I più antichi documenti scritti ci informano che la storia d'Egitto inizia più di 5.000 anni fa, con una società fatta di piccoli stati divisi, che praticavano già l'irrigazione e l'agricoltura, conoscevano l'architettura, la scrittura, il calendario.Quando, verso il 3000 a.C., i principi dell'Alto Egitto conquistarono il Basso Egitto centralizzando l'amministrazione di tutte le province (i "nomi"), l'intero territorio finì nelle mani di un solo principe, cui fu dato il nome di Faraone.
Gli egiziani credevano possibile, a certe condizioni tra cui la mummificazione del corpo, la vita ultraterrena. Per proteggere il corpo dal tempo e dagli uomini, le salme venivano chiuse in sarcofagi e sotterrate sotto un tumulo di pietra o mattoni simile a un banco ("mastaba"). Successivamente la tomba assunse la forma di una piramide a gradini, fatta di alcune mastabe decrescenti, protesa verso il cielo. La piramide infine, più recente, ha un disegno più geometrico, più semplice, ma è molto più grande.
La più colossale sorge presso il villaggio di Giza (o Gizeh) accanto a quelle di Chefren e di Micerino, sulla sinistra del Nilo all'inizio del delta, e non lontano dalla città del Cairo. Si tratta della piramide fatta costruire da e per il faraone Cheope, morto all'eta di 31 anni nel 2520 a.C.. La piramide nasconde tre camere mortuarie, saccheggiate dai ladri già in epoca antica, probabilmente preparate, come consuetudine, in modo simile all'abitazione di un vivo, con mobili e provviste. La Grande Galleria, che porta alla camera del Re, è lunga oltre 50 metri e alta più di 9 con soffitto a cesto di lastre di pietra (4), mentre la camera, 11 metri per 5  e alta 6, è composta da 9 lastre del peso di 400 tonnellate ciascuna.
La Grande Piramide, unica tra le "sette meraviglie" ad essere arrivata sostanzialmente integra fino a noi, conserva indubbiamente un grande fascino, che le deriva dalla sua sbalorditiva struttura. Si tratta infatti del più grande monumento in pietra mai costruito. Alta 137 metri (in origine 146), il suo volume supera i 2 milioni e mezzo di metri cubi, con un peso stimato in 6,5 milioni di tonnellate di pietra. Ha una base quadrata con lato di 230 metri (con variabilità massima di 20 cm) che occupa più di 5 ettari, e livellata con tale precisione da misurare una differenza massima di quota di 1 cm. Le facce laterali sono inclinate di 52° sull'orizzontale.
Enormi montagne di pietra, monumenti e tombe, forse anche grandi opere pubbliche con fini sociali, forse strumenti astronomici, e templi dedicati al dio Sole. Le piramidi continuano ad osservarci.

 

Fonte: http://www.mauriziocavini.it/Testi/1/7Meraviglie.rtf

Autore del testo: Maurizio Cavini

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LA SEZIONE AUREA NELL’ ARCHITETTURA ANTICA
Le conoscenze della sezione aurea nell’architettura erano già presenti nell’antichità infatti c’ è chi sostiene che molte delle meraviglie architettoniche del mondo antico furono costruite seguendo questa proporzione, che donava loro una particolare resistenza nel tempo e alcune misteriose proprietà .
Dei molti esempi esistenti al mondo i più importanti e numerosi si trovano in Egitto come per esempio l'Osireion e la Tomba di Petosiri:
Nel primo caso si tratterebbe del monumento funerario del re Seti I, l’Osireion, riportato alla luce nel 1901. Secondo alcuni studiosi l'architettura della stanza più interna sarebbe basata su una mistica geometria pentagonale contenente il rapporto aureo. Precisamente all'interno della stanza sarebbe possibile disegnare due pentagoni contrapposti fino all'esaurimento della lunghezza, mentre la larghezza conterrebbe le circonferenze ad essi inscrivibili;. Si tratta tuttavia di una interpretazione senza una certificazione ufficiale.
Per quanto riguarda la tomba di Petosiri, sommo sacerdote di Thot, è stata rinvenuta nei primi anni '20, e risale al III secolo a.C., quando era già attestata la conoscenza della sezione aurea da parte dei Greci. In questo caso il rapporto aureo sarebbe riscontrato, in un bassorilievo raffigurante l'imbalsamazione del sacerdote, anche qui in un intricato intreccio di segni geometrici si riscontra il rapporto aureo; tuttavia non si sa se era nelle reali intenzioni dell’autore creare questa proporzione.
Tuttavia il caso sicuramente più famoso è quello che riguarda la Piramide di Cheope, unica delle 7 meraviglie arrivata sino a noi:



la Grande Piramide fu costruita suguendo il rapporto aureo  il quale sussisterebbe in questo caso fra il semilato della piramide e l'altezza della facciata triangolare costruibile sulla stessa, il che porterebbe a un'inclinazione teorica della facciata pari a 51° 49' ca. La piramide reale ha un’inclinazione delle pareti di 51º 50' 35", estremamente simile a quella teorica, e di fatti, esplicitando i conti, tra il semilato e l’altezza reali si ottiene:
    

Si tratta anche questa volta di valore molto vicino a quello teorico 1,6180; e forse è proprio grazie a questa precisa proporzione rispettata nella sua costruzione che questo monumento sembra possedere alcune particolari qualità. Un esempio potrebbe essere questo:
esiste infatti  un brevetto in Cecoslovacchia, rilasciato nell'anno 1959, che è diventato famoso in tutto il mondo. Riguarda un'invenzione fatta dall'ing. Karl Drbal: una scoperta che sembrava di poco conto se non addirittura insignificante ma che si è, poi, rivelata straordinaria e sconcertante perché continua ad interessare ricercatori e scienziati.
L'ingegner Drbal aveva presentato domanda di quel brevetto alla Commissione competente di Praga nel 1949: la sua richiesta riguardava un piccolo aggeggio di cartone, una piramide in miniatura, costruita in scala su quella famosa di Cheope.
Drbal affermava che quel modellino era uno straordinario "affilatore di lamette da barba" perché, mettendo dentro al modellino di piramide una lametta da barba logora per l'uso, in 24 ore tornava come nuova. E tutto questo avveniva grazie ad una energia misteriosa che si trovava in quella forma piramidale.
I periti della Commissione brevetti rimasero sconcertati perchè la documentazione dell'ingegnere era ineccepibile per quanto riguardava l'effetto ma non spiegava come avveniva il processo ... Drbal disse che non si potevano fornire spiegazioni perché nessuno sapeva come avvenisse quel fenomeno.
Quel brevetto aprì un nuovo interessante capitolo nei misteri delle Piramidi e dimostra, senza ombra di dubbio, che una struttura piramidale (costruita secondo i parametri matematici delle antiche piramidi ed, in particolare, quella di Cheope), sprigiona speciali energie di cui non conosciamo l'origine e la natura ma che sono oggettive e reali, al punto da portare fondamentali modifiche nella struttura della materia di un oggetto.
Gli esperimenti di Drbal furono ripetuti da migliaia di ricercatori in tutto il mondo sempre con lo stesso strabiliante risultato: all'interno del modellino si sprigiona una energia "speciale" . Tuttavia essa non é presente con la stessa intensità ed efficacia in tutti i punti della piramide. Il punto ottimale é a due terzi dalla base.
Nella grande Piramide di Cheope, in quel punto specifico, é stata trovata una particolare stanza che é chiamata la "Camera del Re".

 

Fonte: http://www.liceograssi.it/pagina%20studenti/piramidi.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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Oltre 4.500 anni fa il faraone Zoser edificava a Saqquara la prima piramide: nascevano così quei monumenti  che, più di ogni altra costruzione dell’antichità avrebbero affascinato l’umanità fino ad oggi, originando anche improbabili teorie.

Sulle piramidi egizie, soprattutto per l’aura di mistero che sembra circondare tutto ciò che ha a che vedere con i Faraoni, circolano da sempre una serie di idee erronee, profondamente radicatesi nell’immaginario popolare.
Teorie che ancora oggi purtroppo contano molti seguaci. Il responsabile della nascita di questa pseudoscienza della “piramidologia” fu l’inglese John Taylor, che nel suo libro “La grande piramide: perché fu costruita e chi la costruì? (1859) espose una serie di elucubrazioni ,priva di fondamento, sulla piramide edificata dal Faraone Cheope. Tali teorie convinsero Charles Piazzi Smyth, astronomo reale di Scozia . che scrisse Il retaggio della Grande Piramide (1864) per dare loro autorevolezza scientifica. In seguito, egli partì alla volta dell’Egitto  per studiare sul posto il monumento, pubblicando successivamente Vita e lavoro nella Grande Piramide durante il 1865.
Conquistato dal contenuto del libro, anche il giovane William M. Flinders Petrie, che sarebbe divenuto uno dei padri dell’egittologia scientifica, trascorse quasi tutto l’anno 1880 eseguendo una triangolazione  della piana di Giza per riuscire a stabilire le misure esatte della Grande Piramide (la Piramide di Cheope), mai calcolate fino a quel momento.

 

Fonte: http://www.liceograssi.it/pagina%20studenti/piramidi.doc

Autore del testo: Ortiz

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La piramide di Cheope è la più grande e la più antica, ed è anche considerata la più perfetta sotto il profilo architettonico e statico. La piramide di Chefren, figlio di Cheope, è alta circa 136 metri ed è la meglio conservata, in quanto presenta ancora parte del rivestimento esterno. Infine la piramide di Micerino, figlio di Chefren, è la più piccola e la terza in ordine di tempo. A completamento della necropoli ecco delinearsi la sagoma enigmatica e affascinante della Sfinge, la più grande statua in pietra che si conosca, con il corpo leonino ed il volto umano, che viene ritenuta una colossale raffigurazione di Chefren.

 

Fonte: http://www.castfvg.it/zzz/comunicati/050713_Egitto.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

La piramide di Giza
Questa imponente piramide egizia é la più antica, nonché l'unica sopravvissuta fra le sette meraviglie dell'antichità. All'epoca della sua costruzione, la grande piramide era la struttura più alta del mondo.

La grande piramide fu costruita come tomba per Cheope, uno dei faraoni dell'Antico Egitto. I lavori furono ultimati intorno al 2580 a.C. Successivamente a Giza furono edificate due nuove piramidi, una per il figlio e una per il nipote di Cheope.

Le piramidi si trovano nell'area di un'antica necropoli a Giza, sulla sponda del Nilo, opposta al Cairo, la capitale dell'Egitto moderno. Alcuni archeologi ritengono che i lavori di costruzione della grande piramide debbano aver richiesto l'opera di centomila  uomini per oltre 20 anni. Una volta completata la struttura principale, la piramide avevo l'aspetto di una serie di grossi gradini. Gli spazi fra un gradino e l'altro vennero quindi riempiti con blocchi di candida pietra calcarea, tagliati in modo da creare una superficie liscia e luminosa. Al termine dei lavori, la grande piramide risultava alta 147 metri. I lati della base della grande piramide, misurano 230 metri ciascuno.
Gli antichi Egizi credevano che, al momento della morte, si dovessero praticare alcune operazioni sulla salma affinché lo spirito del defunto potesse continuare a vivere nell'aldilà; a questo scopo estraevano gli organi interni, riempivano il corpo di sali e lo avvolgevano con bende di lino. Questo procedimento conservava la salma sotto forma di mummia, la quale veniva quindi sepolta insieme ad indumenti, cibo, gioielli ed altri oggetti utili per la sua sopravvivenza nell'aldilà. Il corpo mummificato di Cheope fu collocato in una camera sepolcrale nel cuore della piramide.

 

Fonte: http://www.atuttascuola.it/viale/italiano/piramide_giza.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

 

 

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