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I DESERTI

 

Si chiama deserto ( dal lat. desertus = abbandonato ) un paesaggio arido e privo di vegetazione, con precipitazioni annue inferiori ai 200 mm. Il termine deserto viene usato soprattutto per le zone aride delle basse latitudini, benché le terre artiche e antartiche a clima freddo costituiscano dei deserti molto vasti. I deserti hanno valori della piovosità molto vari, dai 0,6 mm in un ventennio del deserto del Cile ai 20 mm negli anni piovosi per il Sahara e ai 100-200 mm annui di alcuni deserti degli Stati Uniti e dell’Asia Centrale. In Africa, Asia e Australia le temperature dei deserti sono caratterizzatela forti escursioni termiche giornaliere, con valori superiori ai 50°. La scarsezza o addirittura la totale mancanza d’acqua fa dei deserti aree di estrema rarefazione della popolazione. L’agricoltura non è possibile tranne che nelle oasi e lungo le rive dei rari fiumi che riescono ad addentrarvisi ( ad esempio il Nilo ). Meno raro è l’allevamento nomade di animali poco esigenti, come i camelidi. L’attività estrattiva ha portato in taluni casi alla colonizzazione di aree desertiche, come è avvenuto nel Sahara algerino e in Libia per lo sfruttamento di giacimenti petroliferi. Esistono quattro tipi di deserti, Hammada, Serir, Erg e Chott. L’Hammada è il deserto di roccia. Inciso e modellato dal vento e dalla forte escursione termica, si presenta irto di torrioni e pinnacoli e cosparso di massi che hanno resistito maggiormente all’erosione. Ne è un esempio la Monument Valley, in America, nella quale sono stati girati numerosi film western.
Il Serir è il deserto di ciottoli e ghiaia. Deve la sua formazione ai depositi dei fiumi che un tempo lo solcavano e successivamente erosi dal vento. I deserti del Gobi e del Takla Makan sono Serir.
L’Erg è il classico deserto di sabbia. Anche se l’80% dei deserti è costituito dai primi due tipi, siamo abituati a considerare l’Erg il deserto vero e proprio. Il Sahara, in Africa, è il più grande Erg del mondo.
Il Chott è il deserto di sale. Si forma in seguito al prosciugamento di un lago salato. Fra tutti i deserti è il meno favorevole allo sviluppo della vita ed è molto diffuso in Sudamerica.
Sia le piante sia gli animali che vivono nel deserto presentano adattamenti ai principali fattori limitanti di quest’ambiente, cioè la scarsità d’acqua e le temperature estreme. Per quanto riguarda le piante esse tramutano le loro foglie in spine per limitare lo spreco d’acqua, formazione di riserve idriche sotterranee e ciclo vitale molto breve. Alcuni insetti possono utilizzare l’acqua metabolica, derivante cioè dalla scissione dei carboidrati. Alcun mammiferi sviluppano riserve idriche nel corpo, come i camelidi o la capacità di raggiungere alte velocità per poter spostarsi velocemente da un oasi all’altra come la gazzella. Il ratto canguro e il topo delle piramidi possono vivere di soli semi senza mai bere, producendo un urina molto concentrata e non uscendo dalle tane che di notte.
Un fenomeno molto grave è quello della desertificazione, che minaccia di avanzare su oltre 30 milioni di km2. Le dimensioni eccezionali della calamità, accompagnata da lunghe siccità, nel 1974 ha attirato l’attenzione dell’ONU che ha promosso un piano di aiuto sistematico sugli ambienti aridi per combattere il fenomeno della desertificazione. Per combattere la desertificazione si è pertanto fatto assegnamento su iniziative quali il miglioramento delle tecniche di utilizzazione del suolo e dello sviluppo controllato delle attività produttive nelle regioni a maggiore rischio.

 

Fonte: http://eugen.altervista.org/cartella/i_deserti.doc

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I DESERTI
Definizione: la parola deserto deriva da un verbo latino che significa “abbandonare”.

Dove si trovano: i deserti subtropicali si trovano nella fascia compresa tra i 25° e i 35° di latitudine e sono creati dalla presenza di anticicloni permanenti che producono condizioni climatiche estremamente stabili. Si tratta dei deserti più estesi: nell'emisfero settentrionale si distribuiscono dal Sahara fino alla regione di confine tra Pakistan e India (deserto di Thar) attraverso l'Arabia e l'Iran; nell'emisfero meridionale sono rappresentati dal deserto del Kalahari (Africa meridionale)  e dal deserto austrialiano.
Clima: durante il giorno le temperature possono superare i 40°, di notte le temperature raggiungono quasi lo zero.

Flora: nei deserti la vita vegetale è molto limitata. Tra le principali piante troviamo il mesquite e il cactus che estende le radici orizzontalmente in cerca di qualsiasi goccia d'acqua in superficie. Troviamo anche sassi viventi: le foglie grasse e rotonde di questa pianta assomigliano a dei sassi per non attirare gli animali, il resto della pianta rimane sottoterra.
Fauna: durante il giorno la fauna desertica è quasi assente date le elevate temperature, di notte invece si popola di uccelli, rettili e piccoli mammiferi. I principali tipi di uccelli sono il falco lanario e il sirotte . Tra i mammiferi troviamo il dromedario o il cammello arabo, l'antilope addax, la gazzella del deserto e il cammello del battriana.

Insediamenti dell'uomo: nel deserto l'uomo non può abitare stabilmente per le difficili condizioni climatiche e di isolamento ambientale. Sono però presenti i beduini ( in arabo bedu= abitanti del deserto), tribù nomadi che vivono di pastorizia e allevamento di cammelli, di cavalli e di ovini. 

Curiosità: il Sahara è il più grande deserto del mondo. Alcuni anni non piove affatto e talvolta la pioggia di un intero anno cade una volta sola e finisce nel sottosuolo. Le scarse precipitazioni rendono impossibile la sopravvivenza alla maggior parte delle piante; tuttavia il deserto offre alcune oasi, cioè luoghi in cui l'acqua proviene da laghi e fiumi sotterranei attraverso strati di roccia.
I deserti caldi: comprendono in Africa la regione del Sahara e del Kalahari. Nell'America Settentrionale sono compresi i deserti della California; mentre nell'America meridionale sono interessate le coste del Pacifico e dell'Ecuador. Va ricordato anche il deserto australiano.  Nei deserti caldi le temperature sono aride e sono presenti forti oscillazione termiche diurne e annuali.
I deserti freddi: comprendono il Gobi (Mongolia) e il Gran Bacino (Nevada, USA). Il clima è caratterizzato da una notevole escursione termica annua, con estati caldissime e inverni freddissimi.

 

Fonte: http://siamonoi3b.altervista.org/alterpages/files/ideserti2.doc

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