Legame ionico

 

 

 

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Legame ionico

 

Quando la differenza di elettronegatività tra due atomi è superiore a 1,9 il legame viene definito ionico. In questo caso infatti l'attrazione esercitata sugli elettroni di legame da parte dell'elemento più elettronegativo è così intensa che la nuvola elettronica può essere considerata completamente spostata sopra quest'ultimo.

L'elettrone dell'altro elemento viene quindi strappato con formazione di uno ione negativo ed uno ione positivo.

Il legame che si produce tra i due ioni è in questo caso puramente elettrostatico, legato all'attrazione reciproca esercitata dai due ioni di carica opposta.

 

A differenza del legame covalente che si produce lungo la direzione stabilita dagli orbitali, il legame ionico non è direzionale.

In altri termini uno ione attira indistintamente tutti gli ioni di segno opposto presenti intorno a sè.

 

Proprio per questo motivo non è corretto parlare di molecole ioniche in quanto i legami ionici producono enormi strutture cristalline regolari con gli ioni positivi e negativi che si alternano secondo precise e caratteristiche sequenze. E' dunque perlomeno artificioso pretendere di distinguere all'interno di tali reticolati un gruppo di ioni e considerarli come una molecola separata.

 

I composti ionici vengono comunque descritti attraverso una formula, la quale rappresenta la cosiddetta formula minima, e non una formula molecolare.

 

Dire che il cloruro di magnesio ha formula MgCl2 significa dunque affermare che nel reticolo ionico gli ioni magnesio Mg2+ e gli ioni cloro Cl-, sono presenti nel rapporto di 1:2.

 

I legami ionici si producono tipicamente tra metalli e non-metalli.

 

Fonte: http://digidownload.libero.it/quintaachimica/CHIMICA.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

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