Da Giuliano a Giustiniano

 

 

 

Da Giuliano a Giustiniano

 

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Da Giuliano a Giustiniano

 

Da Giuliano a Giustiniano

Costantino morì nel 337 e alla sua morte si scatenò una guerra tra i suoi figli finita appena nel 360.
Salì quindi al trono Giuliano, un militare che si era distinto per il suo valore, grazie all’aiuto dell’esercito, ma riuscendo poi a farsi ben volere dal sanato. Giuliano limitò i poteri del consiglio del Principe dando più valore al Senato. Durante il suo regno però nasceranno problemi di sicurezza ai confini con incursioni da oriente, dal Danubio e dal Reno, e proprio in un più violento scontro dalla Persia Giuliano perse la vita nel 363.
Giuliano cercò di recuperare la religione pagana a discapito di quella Cristiana, per questo sarà ricordato come Giuliano l’Apostata (= colui che rinnega la religione). Emarginò, infatti, i cristiani dai ruoli importanti e istituì scuole pubbliche alle quali i cristiani non poterono insegnare, cerco poi di finanziare la costruzione di templi pagani. Accorgendosi della diversità tra la cultura cristiana e quella romana, boicotterà la cristiana.
Il senato appoggerà molto Giuliano, che aveva ritornato molti terreni ai latifondi.
Come già detto, Giuliano ebbe dei problemi con i barbari che spingevano sui confini, questi si erano spostati a ridosso dell’impero per via degli spostamenti degli Unni e degli Slavi per colpa di carestie. I romani prima combatterono questi barbari, poi ne scesero a patti, infatti, ai Visigoti fu concessa l’entrata nell’impero a patto che si arruolassero nell’esercito.
Dopo la morte di Giuliano gli succederanno Valentiniano (364-375) a occidente e Valente (364-378) a oriente, questi fratelli cancelleranno le discriminazioni anti-cristiane di Giuliano.
Valentiniano morì nel 375 lasciando i trono a Graziano (375-383).
Dopo questa morte l’impero dovette affrontare dei problemi nella convivenza tra Romani e Visigoti, gli ultimi, infatti, stanchi dei dispetti dei Romani si ribellarono assieme agli Ostrogoti (stanziati in Crimea) ed agli Alani (stanziati in Pannonnia), e nel 378 puntarono su Costantinopoli. Arrivati ad Adrianopoli annientarono l’esercito romano uccidendo lo stesso Valente.
Graziano stipulò un trattato di pace con i Visigoti dando il trono d’oriente al generale Teodosio (376-395).
Teodosio dovette far fronte alla convivenza romani-goti, infatti, a Tessalonica (oggi Salonicco) si scatenò un’altra rivolta: la plebe si ribellò ai generali barbari e per sedarla, Teodosio mandò l’esercito che uccise molti civili. Il Vescovo di Milano, Ambrogio, scandalizzato dall’atto dell’amico, lo scomunicò, Teodosio, quindi, si vide costretto ad andare nella basilica di Milano a chiedere perdono in ginocchio ad Ambrogio.
Ambrogio capì che il potere dell’impero stava vacillando ma che forse sarebbe stato sostituito da quella della chiesa, creò quindi una gerarchia ecclesiastica, la quale si succederà a quella romana una volta caduto l’impero.
Teodosio nel 380 con l’editto di Tessalonica dichiarò il cristianesimo, unica religione di Stato, privando i non cristiani e i non cristiani ortodossi dei diritti civili, in questo periodo molti templi pagani, divennero chiese paleocristiane.
Con la morte di Teodosio, l’impero fu diviso fra i suoi due figli:

  • Arcadio, il più grande ad Oriente (377-408)
  • Onorio, il più piccolo ad Occidente.(393-423)

Teodosio non lasciò scritto quale dei due fosse il più importante, dividendo così l’impero in due imperi d’ugual importanza.
Onorio aveva solo 10 anni quando divenne imperatore e quindi il padre gli mise al fianco un tutore: il generale barbaro Silicone. Questo accortosi che Milano era troppo esposta per l’imperatore bambino, spostò la capitale a Ravenna, dove risiederà Onorio e la sorella Galla Placida.
Silicone riuscì a cacciare per diversi anni le schiere di barbari, ma quando ad un certo punto, i germanici riuscirono ad entrare, la corte imperiale lo accusò d’essere lui la causa, venendo ucciso da una congiura.
L’impero era rimasto senza comando e i Visigoti scesero nella penisola italica saccheggiando Roma, con quello che fu chiamato: “Sacco di Roma” nel 410. Nel 455 Roma fu di nuovo saccheggiata dai Vandali con cui Il papa Leone I dovette trattare per la vita della popolazione.
Nel 476 era al trono d’occidente un bambino Romolo Augustolo quando gli Ostrogoti di Odoacre scesero in Italia e Odoacre prese la sua corona, il bambino fu mandato in esilio e Odoacre chiese all’imperatore d’oriente Zenone di accettare la sua incoronazione.

Barbari:

  • Gli Ostrogoti si fermarono in Italia rimanendoci quasi un secolo. Portarono nel 476 la loro capitale a Ravenna formando un regno romano-barbarico. Di religione Ariana
  • I Visigoti di Alarico si stabilirono in Francia con capitale Tolosa formando un altro regno romano-barbarico. Religione Ariana
  • I Vandali di Genserico passeranno dalle Gallie, per poi fondare in Spanna la (V)Andalusia e poi fermarsi in Nord Africa, dal quale attaccheranno l’Italia nel 439. Religione Ariana
  • I Franchi che con il re Clodoveo (480-511) di stirpe merolingia conquistarono tutta la Gallia convertendola al cattolicesimo. Questa stirpe è detta dei “Re fannulloni” che davano i loro poteri in mano ai maggiordomi di corte, della stirpe Carolingia o dei Pipinidi (dalla quale discenderà Carlo Magno) che divenne regnante con il re Pipino. Guidati da Carlomartello, un pipinide, bloccarono l’avanzata mussulmana La loro capitale sarà Parigi. Religione Cattolica, perché si convertiranno solo quando entreranno nell’impero.
  • I Burgundi che si stanzieranno nella Borgogna, restando regno indipendente fino al 1400. Cattolici
  • Gli Unni che nel 451 guidati da Attila scesero dalle steppe mongole arrivando fino alla pianura Padana dove il Papa Leone I offrirò loro del denaro in cambio della loro ritirata, dopo la morte di Attila cesseranno le irruzioni Unne.

Il 476 è definito l’anno della caduta dell’impero romano d’occidente, l’impero romano d’oriente, o impero Bizantino continuerà fino al 1450 quando sarà conquistato dai Persiani.

In occidente si erano formati diversi regni Romano-barbarici o solo barbarici. In quelli romani-barbarici accorgendosi che i romani erano molto avanzati in fatto di burocrazia diedero questa mansione a loro, mantenendo invece un esercito barbaro. I più importanti regni di questo genere furono quello ostrogoto, quello Visigoto e quello Franco.
I regni barbarici invece non lasciavano posto ai romani, come succederà in Italia all’arrivo dei Longobardi.

[Nel 1100 i cristiani d’oriente cioè ortodossi (= “che interpreta correttamente la parola di Dio”) non riconosceranno il papa come un autorità.]

I regni Goti erano di religione ariana e quindi non appoggiati dalla Chiesa e per questo motivo, il regno più longevo fu quello Franco. I Vandali in Africa furono poi ri-conquistati dall’impero Bizantino. I Visigoti si stanziarono i Spagna e nella Francia Centrale mentre gli Suebi o Svevi in Portogallo. [Il Nord della Spagna non fu mai conquistato ed era abitato da una popolazione autoctona: i Baschi, di lingua Euskera non di ceppo indoeuropeo, e quindi antichissima]
In Italia Odoacre governerà per 15 anni con una convivenza pacifica tra Visigoti e Latini. Estendendo il suo regno alla Dalmazia e alla Sicilia. Nonostante fosse ariano ebbe buoni rapporti con la Chiesa ma poi nel 488 i Visigoti di Teodorico attaccarono per concessione di Zenone che gli aveva concesso di entrare in Italia in modo da toglierselo dai confini.
Teodorico mise capitale a Ravenna, sconfiggendo Odoacre con il quale stipulò un trattato di pace per poi ucciderlo poco dopo.
Teodorico era cresciuto alla corte di Costantinopoli e conoscendo le abilità romane farà occupare questi ultimi dell’amministrazione e del diritto romano per i romani e goto per i goti.
Avrà 3 consiglieri: Boezio, Cassiodoro e Simmaco, ma sospettando una congiura li farà imprigionare.
Teodorico cercherà di abbellire Ravenna, fonderà varie città e opererà un grosso restauro a Roma.
Il regno di Teodorico fu ricco e prospero, ricominciò a circolare la moneta e cattolici e ariani vissero in pace, infatti, Teorico si porrà come mediatore fra le due religioni.
Però i Franchi spingevano dalle Alpi e l’imperatore d’oriente Giustino rivendicava l’Italia.
Teodosio sentì quindi le congiure cattoliche sul collo facendo in modo che arresti perfino il papa. Morirà nel 516 segnando la fine del suo regno.

 

L’impero d’oriente era un regno florido e fiorente, con una piccola proprietà produttiva e brave maestranze. Importava seta dalla Cina, dalla quale in quel periodo ne strappo il segreto; miele, sale e caviale dalla Russia. L’artigianato orafo era molto alto e la moneta: l’aureo di Bisanzio, era internazionale.
L’imperatore qui avrà un ruolo di comando anche sulla chiesa il cosiddetto cesaropapismo.
Nel 527 salì al trono Giustiniano, che inizierà una rinascita dell’impero. Ampliò le sue terre recuperando l’Italia e diffondendo l’ortodossia, cercherà di rafforzare la legislatura e la giuridica, elaborando il Corpus Iuris Civilis nel 534 aiutato da Triboniano.
Il suo progetto ambizioso non fallì del tutto, infatti, capendo che era impossibile conquistare tutte le antiche terre, si accontenterà, di quelle che si affacciano sul Mediterraneo orientale, ad aiutarlo ci saranno due generali Narsete e Belisario.
Il Corpus Iuris Civilis era diviso in 4 parti:

  • Il Codex, contenente tutte le leggi da Adriano (130) in avanti.
  • Le Digesta o Pandette con le sentenze di alcuni famosi giuristi
  • Le Institutiones con le basi del diritto romano, un manuale per gli studenti di giurisprudenza
  • Le Novellae con le nuove leggi, quelle di Giustiniano e dei suoi successori.

Per poter conquistare altri territori firmerà un trattato di pace la “Pace Eterna”, con il re persiano Cosroe I, che durerà 10 anni. Questo patto porterà a pagare i persiani e poi i Turchi per le varie trattative, indebolendo Bisanzio.
Così, con uomini da poter usare su altri fronti, mandò Belisario a impadronirsi del regno Vandalo e da qui, dopo la morte di Teodorico e dell’usurpazione del trono della figlia Amalasunta da parte del marito, attaccò il regno Ostrogoto dove Belisario conquisterà facilmente il sud Italia nel 536 arrivando poi fino a Ravenna dove fu fermato da Totila (il nuovo re Goto), i Goti furono sconfitti grazie all’intervento di Narsete che li sconfisse uccidendo Totila nel 552.

 

 

Fonte: http://mirwen.altervista.org/file/appunti/Da_Giuliano_a_Giustiniano.doc

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