Umanesimo e rinascimento

 


 

Umanesimo e rinascimento

 

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Umanesimo e rinascimento

 

UMANESIMO E RINASCIMENTO

Le Sacre Scritture
Durante il medioevo, la cultura europea era basata sulla Bibbia, i libri dell’Antico e del Nuovo testamento, commentati e interpretati infinite volte: in essa si trovavano i precetti della religione, la storia dalle origini del mondo ai primi tempi della Chiesa cristiana; era anche un grande testo letterario, in quanto anche gli analfabeti ne conoscevano i personaggi e gli episodi più importanti.

Le opere dell’antichità classica
L’Europa medievale possedeva un secondo patrimonio culturale: le opere dell’antichità classica. Esse provenivano da quello che era considerato un mondo pagano e perciò in un primo tempo furono considerate con sospetto, ma molti dei testi latini furono ricopiati e conservati nei monasteri benedettini. Nessuno o quasi era in grado di leggere il greco, ma molti testi greci erano stati tradotti in arabo e dall’arabo in latino, cominciando a circolare in Europa nel XII e XIII secolo.

Rileggere gli antichi
Tra il XIV e il XV secolo, prima in Italia e poi in tutta Europa, si sviluppò un nuovo movimento culturale, l’Umanesimo. I suoi esponenti manifestavano una stima che diventava una vera e propria venerazione per gli scrittori antichi; nello stesso tempo condannavano il modo con cui fino ad allora si era fatto uso di questi testi, poiché i monasteri e le università li avevano snaturati con i loro commenti e con le trascrizioni sempre pieni di errori e alterazioni. Cominciò allora una ricerca attenta dei più antichi manoscritti conservati nei monasteri, che condusse anche a scoprire libri rimasti fino ad allora sconosciute. Le opere degli antichi furono dette “lettere umane”, e “umanisti” gli studiosi che cercavano di ricostruirne con rigore il testo originario, confrontando i diversi manoscritti sulla base di una migliore conoscenza della lingua latina (questa ricerca si chiama filologia). Con uguale passione gli umanisti si applicarono a studiare il greco, riuscendo così a leggere i testi originali dell’antica letteratura greca.

Rinascimento
Nei primi tempi dell’Umanesimo, molti pensavano che si stesse verificando un rinnovamento, o una rinascita, delle lettere e delle arti, e che questo rinnovamento dipendesse dalla nuova capacità di imparare rivolgendosi direttamente alla cultura antica, per questo gli storici del XIX secolo denominarono “Rinascimento” il movimento culturale del Quattrocento. Allo stesso modo, gli umanisti dettero un contributo essenziale all’idea di un’”età di mezzo”, di un medio evo collocato fra l’età antica e quella della rinascita.
Guardando indietro al passato, gli umanisti vedevano quindi una lunga epoca dominata dall’ignoranza e dalla rozzezza culturale. Il latino fino ad allora usato per scrivere di filosofia e religione, era barbaro e sgrammaticato; le opere artistiche, nella pittura, scultura e architettura, meritavano l’appellativo di “gotiche”, cioè ancora una volta barbare; soltanto molto tempo dopo è stato riconosciuto il valore dell’arte medievale.

Il Rinascimento europeo.
L’età del Rinascimento raggiunse il suo culmine nel periodo compreso tra il 1480 e il 1520, durante il quale sovrani e papi protessero e finanziarono generosamente gli umanisti e gli artisti. I contatti fra l’Italia (dove il movimento era nato) e gli altri paesi si fecero più intensi e il Rinascimento divenne un movimento di portata europea che si proponeva di rinnovare profondamente la cultura. La lingua usata dagli umanisti era il latino umanistico, che era la lingua latina, perfettamente imitata dagli umanisti secondo i testi dei più celebrati scrittori classici, come Cicerone

Un nuovo punto di vista sul mondo.
La prima concezione della modernità era di ordine estetico: artistico e letterario. Gli artisti del Rinascimento venivano ritenuti artefici ed esponenti di quel ritorno delle lettere e delle arti al grado di eccellenza che si riteneva le avessero caratterizzate nell’età antica. Perché gli antichi erano così eccellenti da far pensare che lo si potesse imitare e non superare? La risposta generalmente data era che gli antichi imitavano la natura; che la natura era il regno insuperabile dell’eccellenza e a loro volta gli antichi nell’imitazione della natura avevano raggiunto l’eccellenza. Perciò, imitare gli antichi era lo stesso che imitare la natura.
Gli scrittori e gli artisti del Rinascimento diedero un’enorme importanza all’imitazione degli antichi, ma in tutti i settori essi giunsero a creare qualcosa di nuovo. Nella pittura, ad esempio, scoprirono e applicarono per la prima volta la prospettiva, che permise di rappresentare pienamente lo spazio, anche nella dimensione della profondità, e inventarono il genere pittorico del ritratto e dell’autoritratto, nei quali si rivela un’attenzione nuova alle caratteristiche psicologiche degli individui. Inoltre rappresentare il corpo nudo non era più considerato assolutamente peccaminoso.
Allo stesso tempo gli umanisti esaltavano la “dignità dell’uomo” e la sua capacità di decidere liberamente del proprio destino. L'umanesimo propone una visione antropocentrica (l’uomo è visto come centrale in quanto essere pensante capace di dominare il creato), mentre i medievali avevano una visione teocentrica (dove è Dio stesso a essere al centro della vita).
Inizia il processo di autonomia delle singole discipline, permettendo all'uomo di conoscere e dominare le leggi della natura e della storia. La riscoperta dell'autonomia della natura, con le sue leggi specifiche, porta allo sviluppo delle scienze esatte e applicate. Leonardo da Vinci traduce in scienza applicata le sue intuizioni nel campo dell'ottica, della meccanica, della fisica in generale. Architetti e ingegneri passano dalla progettazione di singoli edifici a quella di intere città. Geografi e cartografi saranno di grandissimo aiuto ai navigatori e agli esploratori dei nuovi mondi.

 

Esercizi

  1. Perché la cultura europea era basata sulla conoscenza della Bibbia?
  2. Quando e come i testi greci cominciarono a circolare in Europa?
  3. Chi erano gli Umanisti?
  4. A quale cultura si rifaceva direttamente il Rinascimento?
  5. Che ruolo ebbero sovrani e papi nello sviluppo del Rinascimento?
  6. Perché imitare gli antichi era lo stesso che imitare la natura?
  7. In campo artistico cosa inventarono gli artisti del Rinascimento?
  8. Quali campi della scienza hanno un nuovo impulso in questo periodo?
  9. Spiega con parole tue i seguenti termini:

 

Fonte: http://lavorincorsob.wikispaces.com/file/view/Umanesimo+e+Rinascimento.doc

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