Triassico, Giurassico, Cretaceo

 

 

 

Triassico, Giurassico, Cretaceo

 

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Triassico, Giurassico, Cretaceo

 

 LA STORIA DELLA TERRA    appunti 2       

         

EONE FANEROZOICO                                                    

L’eone fanerozoico ( della vita manifesta) dura 570 milioni di anni e in esso si è giunti a tutte le forme viventi oggi esistenti sulla terra. Comprende quattro ere: paleozoica o primaria, mesozoica o secondaria, cenozoica o terziaria, neozoica o quaternaria.  

ERA PALEOZOICA

L’era paleozoica è la più lunga (320 milioni di anni); in essa sono comparsi tutti i phyla animali e vegetali e dal punto di vista geologico si ebbe un’intensa attività orogenetica. Si divide in 6 periodi: Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero, Permiano.

Eventi geologici: all’inizio c’era un unico supercontinente ( Rodinia) che si frammentò in 4 parti: Nord-america, Europa, Asia, Gondwana. Nel Siluriano il Nord-america e l’Europa si scontrano originando l’orogenesi caledoniana che portò alla formazione di montagne negli Stati Uniti (Appalachi settentrionali), in Scozia, Groenlandia, Norvegia, Sardegna. Nel Devoniano ci fu l’orogenesi ercinica (Appalachi meridionali, Urali, Atlante in Africa). Il Gondwana entra in collisione con le altre placche e si forma il supercontinente Pangea, all’interno del quale penetrava un mare, chiamato Tetide.

Eventi biologici: i Trilobiti sono i fossili guida. Prima le forme di vita erano solo acquatiche, poi si ebbe la colonizzazione delle terre emerse prima da parte delle piante e poi degli animali (vertebrati-anfibi; i rettili comparvero nel carbonifero). Alla fine dell’era si ha l’estinzione permiana  (scompaiono i trilobiti insieme a numerose specie pare per un improvviso inaridimento del clima che fece scomparire la maggior parte delle foreste).

Cambriano: si evolvono Foraminiferi, Radiolari, Spugne, Celenterati, Vermi, Molluschi, Artropodi (trilobiti).

Ordoviciano: comparvero gli Ostracodermi (antenati dei pesci), i muschi, le alghe calcaree, i coralli, i molluschi cefalopodi che allora erano dotati di una vistosa conchiglia ( nautilus è l’unica specie con conchiglia esterna).

Siluriano: comparvero le prime piante terrestri (crittogame vascolari simili alle felci). Si diffusero scorpioni, pesci corazzati, millepiedi.

Devoniano: si ebbe lo sviluppo di molte varietà di piante meno legate all’acqua. Continuarono a sopravvivere i pesci con la corazza, comparvero i pesci cartilaginei, i pesci ossei, gli anfibi, i primi insetti. Le Ammoniti (cefalopodi) sono i fossili guida del periodo. (età dei pesci).

Carbonifero: si diffondono le conifere. In seguito all’orogenesi ercinica, l’erosione delle catene montuose in sollevamento produsse una grande quantità di sedimenti che coprirono intere foreste di licopodi e felci che nel tempo si trasformarono in carbone. C’era una grande diffusione di anfibi e insetti. Ben presto, però si diffondono i rettili, favoriti, rispetto agli anfibi, dalla capacità di deporre le uova lontano dall’acqua, perché provviste di un guscio che ne impedisce la disidratazione.

Permiano: nacque la Pangea circondata dalla Pantalassa. Continuarono ad essere presenti le Conifere ma successivamente si svilupparono le  altre Gimnosperme. I rettili continuarono a diffondersi in tutti gli ambienti.

 

 

 LA STORIA DELLA TERRA  appunti 3            ERA MESOZOICA

 

 

Era mesozoica: copre l’intervallo di tempo compreso tra 245 e 65 milioni di anni fa. È caratterizzata da una tranquillità orogenetica. È l’era dei rettili. Per quanto riguarda le piante compaiono fiori e frutti. Si divide in tre periodi: Triassico, Giurassico, Cretaceo.

Eventi geologici: il supercontinente Pangea si frammenta in due masse distinte, Laurasia al nord e Gondwana a sud.

Eventi biologici: il clima diventa caldo-umido e favorisce lo sviluppo di specie animali e vegetali (coralli, foreste di conifere, gimnosperme, rettili) . Le ammoniti sono i fossili guida. Alla fine dell’era ci fu l’estinzione cretacica che portò alla scomparsa dei dinosauri.

Triassico: ritorno alla vita anfibia da parte dei rettili. Comparvero gli ittiosauri, simili a delfini e gli pterosauri, dotati di membrane alari.

Giurassico:erano presenti grandi foreste di conifere. Ben presto si diffusero le angisperme. Nei mari erano abbondanti le ammoniti, cefalopodi con conchiglie di due metri (fossili guida). Comparvero i dinosauri che divennero ben presto i padroni della terra. Comparve anche l’Archaeopterix, forma intermedia tra rettili e uccelli. Alla fine del periodo compaiono i primi mammiferi.

Cretaceo: si diffusero la angiosperme. Si ebbe l’estinzione in massa di tutti i rettili forse per un evento vulcanico esplosivo, o l’impatto di un meteorite, o per un’epidemia, o per l’esplosione dei mammiferi che predarono le loro uova. In tutta l’Europa c’è in questo periodo grande abbondanza di rocce calcaree.

 

LA STORIA DELLA TERRA  appunti 4

 

                               ERA CENOZOICA

 

Era cenozoica: va da 65 milioni a 2 milioni di anni fa. Si ebbero enormi mutamenti sia biologici che geologici. Si divide in cinque periodi: Paleocene, Eocene, Oligocene, Miocene, Pliocene.

Eventi geologici: orogenesi alpino-himalayana per lo scontro tra le zolle eurasiatica e indiana da un lato e quella africana ed eurasiatica. Si formarono da un lato l’Himalaya e dall’altro le Alpi e gli Appennini. In tale processo la Tetide scomparve gradualmente trasformandosi nel mar Mediterraneo.

Eventi biologici: si affermarono le piante con fiore. I mammiferi colonizzarono l’ambiente terrestre sostituendo i rettili (era dei mammiferi). Per i mammiferi si rivelò importante il pollice opponibile delle mani, adatto ad afferrare e a manipolare gli oggetti. Continuò lo sviluppo di pesci e uccelli. Fossili guida: nummuliti (organismi unicellulari con guscio).

                                        ERA NEOZOICA

Era neozoica: è l’era nella quale compare il genere Homo. Va da 2 milioni di anni fa ( pleistocene) ai nostri giorni (olocene).durante l’era si verificano grandi glaciazioni che si alternano a periodi interglaciali (nel pleistocene si sono verificate almeno 5 glaciazioni).

Eventi geologici: non se ne sono verificati in quanto l’aspetto delle terre emerse e dei mari è ormai quello attuale.

Eventi biologici: si afferma il genere Homo.

Evoluzione dell’uomo: nel 1974 nel deserto vicino ad Addis Abeba si è trovato il resto di un Australopiteco femmina risalente a 3,5 milioni di anni fa (Lucy). Gli Australopitechi si differenziarono per la postura eretta, la locomozione bipede, il cranio voluminoso, la masticazione granivora e onnivora (Australopitecus afarensis-africanus-robustus-boisei). 2,5 milioni di anni fa comparve il genere Homo caratterizzato da: postura eretta, locomozione bipede, masticazione onnivora, aumento dell’encefalo. Inoltre si incomincia ad organizzare in società. Si divide in Homo habilis, che scheggia gli utensili e vive in gruppi; h. erectus nel quale si sono sviluppati i centri del linguaggio, cacciava e si nutriva anche di frutta; h.sapiens al quale appartiene l’uomo di Neanderthal che praticava il culto dei morti; h. sapiens sapiens al quale appartiene l’uomo di Cro-Magnon: si occupa di agricoltura, pastorizia, lavorazione di metalli

 

Fonte: http://lnx.itisbarcellona.it/lezioni20102011/archivio/2011Febbraio09-5LBlastoriadellaterra2,3,4.doc

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I DINOSAURI

I dinosauri, apparvero sulla Terra, circa 230 milioni di anni fa, e si estinsero, circa 65 milioni di anni fa; dominarono la Terra, per oltre 150 milioni di anni. Il nome scientifico, di questo periodo è «Era Mesozoica», detta anche, «Età dei dinosauri». L’Era Mesozoica, si divide in tre periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo. In ognuno di questi periodi, vissero dinosauri di diverso genere.

I dinosauri, popolarono tutti gli ambienti della Terra: mare, terra, cielo.

I dinosauri erano rettili, avevano il corpo ricoperto di scaglie e corazze.

I dinosauri, potevano avere varie dimensioni: piccole, come quelle di un pollo o enormi, come quelle di un palazzo.

 

 

Alcuni, erano quadrupedi e si spostavano su quattro zampe, altri erano bipedi, cioè, camminavano sulle zampe posteriori. Alcuni erano carnivori, come il Tirannosauro,

 

 

 

 

 

 

 

 

altri, erano erbivori, come il Diplodoco.

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i dinosauri, costruivano nidi, dove deponevano le uova.

 

Fonte: http://www.archimederozzano.it/i_dinosauri1.doc

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LA NASCITA DELLA TERRA

 

La Terra si formò a partire da una grande nube in rotazione di polveri e gas interstellari. Era composta di idrogeno ed elio, prodottisi dal Big Bang avvenuto 13,7 miliardi di anni fa, ma anche da materiali più pesanti emessi dalle supernove.

 

Gli scienziati sono riusciti a ricostruire la storia della Terra. La Terra si è formata 4,57 miliardi di anni fa. Inizialmente liquefatto il pianeta andò a raffreddarsi, formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico.

L'attività vulcanica produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di biossido di carbonio e vapore acqueo che condensandosi produsse gli oceani.

 

LA VITA SULLA TERRA

 

A causa di reazioni chimiche di sostanze presenti nell'acqua circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita.

Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono  nell'atmosfera superiore.

 

L'ERA PALEOZOICA

Si divide in Cambriano, Ordoviciano, Siluriano, Devoniano, Carbonifero e Permiano.

Il limite inferiore del Cambriano fu tradizionalmente stabilito con la comparsa dei primi artropodi conosciuti, come le trilobiti e le primitive colonie formate da animali conosciuti come archeociati.

 

ORDOVICIANO

I generi della fauna marina si quadruplicarono. Fu caratterizzato da mari continentali poco profondi e ricchi di vita.

La fine dell'Ordoviciano, 443,7 milioni di anni fa, coincide con uno dei maggiori eventi di estinzione di massa, che portò alla scomparsa di circa il 60% dei generi di animali marini.

 

SILURIANO

Il clima caldo e umido favorì lo sviluppo della vita marina e comparvero i primi pesci ossei, osteitti.

In questo periodo gli scorpioni e i miriapodi invasero la terra ferma.

 

DEVONIANO

Il devoniano è detto l'era dei pesci, compaiono i primi insetti mentre declinano i trilobiti.

 

CARBONIFERO

 

La flora del carbonifero, inizialmente simile a quella dell' Ordoviciano superiore, sviluppò rapidamente nuove specie e divenne estremamente ricca e vigorosa.

 

ERA MESOZOICA

Si divide in Triassico, Giurassico e Cretaceo

Nelle fasi di innalzamento che portano a un ritiro delle acque, i vegetali subito invadono le terre e formano foreste; queste poi vengono sommerse, per un nuovo abbassamento, e ricoperte da fanghi.

 

L'estinzione alla fine del Permiano segna profondamente tutto il Triassico che viene visto generalmente come un periodo di riorganizzazione e riconquista della biosfera. Meno del 5% degli organismi marini sopravvisse all'estinzione e passarono quasi 30 milioni di anni prima che si ristabilisse una forma articolata di nuovi organismi.

ERA CENOZOICA

L'ultima delle tre ere geologiche è il cenozoico, noto anche come l'era dei mammiferi, in cui si creano nuovi ambienti naturali e si hanno oscillazioni nella temperatura

Si divide in Paleogene, Neogene e quaternario.

In questa era ancora in corso da 65 milioni di anni si sviluppano i mammiferi terrestri, che partoriscono cuccioli già vivi (e non uova), e anche il genere “Homo”, che ha subito una continua evoluzione a partire dall' Australopitechus Afarensis, la prima scimmia antropomorfa che inizia a camminare su due zampe, all'Homo Habilis, in grado di scheggiare la pietra e costruire utensili, fino all'uomo di Neanderthal e all'Homo Sapiens Sapiens che continua a vivere ancora oggi.

                                          

                                            I SUPERCONTINENTI

Uno dei primi super continenti, formatosi nel Precambriano,a sud dell'Equatore, è la Rodinia.

La posizione paleogeografica dei continenti durante il Permiano vede le terre emerse riunite in una grande massa continentale chiamata Pangea, nella quale possono essere individuati i blocchi continentali che costituiranno, in epoche successive, la Gondwana e la Laurasia, che si frammenteranno intorno a 300 milioni di anni fa per poi formare i continenti odierni.

 

 

Fonte: http://2bclasse2-0.wikispaces.com/file/view/scienze+storia+della+terra+nuovo+con+immagini.doc

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LA STORIA DELLA TERRA

 

La geologia storica ricostruisce gli eventi che si sono succeduti sulla Terra.

Ogni roccia è un documento nella quale sono scritte le condizioni dell’ambiente al momento della sua formazione. Inoltre esistono i fossili, che erano animali o vegetali adatti all’ambiente in cui vivevano e che quindi portano in sé informazioni sull’ambiente dell’epoca in cui sono databili.

Grazie a queste informazioni è possibile risalire anche alle successioni stratigrafiche. Ottenute quelle di varie regioni è possibile combinare i vari risultati per ottenere serie stratigrafiche sempre più estese.

Nel giro di due secoli sono state studiate tante serie correlate per ricostruire un’unica serie nella quale vengono disposti in ordine cronologico le varie formazioni rocciose ricostruendo la storia del pianeta.

La serie stratigrafica generale permette di suddividere i 4,6 miliardi di anni della Terra in intervalli che sono le ERE le quali vengono divise in PERIODI che a loro volta sono divise in ETA’ e le età in CRONI. Il crono è l’intervallo necessario per la formazione di una formazione rocciosa. Un gruppo più ampio di formazioni rocciose formano le età ecc.

L’unica cronologia all’inizio del secolo era quella che si basava sulla datazione relativa; ma nel nostro secolo viene scoperta la radioattività e con essa è possibile la datazione assoluta che si basa sui periodi di dimezzamento dei radioisotopi. Questa datazione permette di definire le età in numero di anni.

Le ere individuate sono 5, prima erano 4 ma poi sono state trovate rocce più antiche e si è introdotta l’era più antica del PRECAMBRIANO che copre 4 miliardi di anni.

I limiti delle diverse ere è segnato da un passaggio biologico.

Da 570 a 245 milioni di anni si ha l’era PALEOZOICA o PRIMARIA dove i fossili sono più abbondanti e compaiono i primi organismi viventi.

Questa era è suddivisa in 6 periodi: CAMBRIANO da CAMBRIA nome antico del GALLES; ORDOVICIANO e SILURIANO da antiche tribù britanniche. Questi tre periodi coprono il PALEOZOICO INFERIORE che termina circa 400 milioni di anni fa.

Il PALEOZOICO SUPERIORE è formato dal periodo DEVONIANO che deriva dalla regione del DEVON dove sono state ritrovate rocce significative di questo periodo;  dal CARBONIFERO chiamato così per i giacimenti di carbone e dal PERNIANO dalla città di Perni in Russia.

L’era MESOZOICA si divide in tre periodi: TRIASSICO da trias = 3 facies; GIURASSICO dal nome del Giura franco-svizzero e il CRETACEO dalle Alpi Craie.

L’era CENOZOICA comprende da 65 a 1,8 milioni di anni fa fino alla comparsa dell’uomo. E’ un’era corta e suddivisa in periodi più numerosi.

Il nome di questi periodi è formato dal prefisso che significa dal meno nuovo al più nuovo più un suffisso CENE che significa nuovo.

Un fossile è qualsiasi resto di organismo una volta vivente che più o meno rapidamente si è estinto.

I fossili guida sono i fossili di animali vissuti per un determinato periodo di tempo e su aree estese e servono per fare delle correlazioni.

L’era precambriana occupa 4 miliardi di anni e inizia con la formazione della Terra e finisce con un aumento delle specie di organismi viventi detta “esplosione di vita nel Cambriano”.

Questa era è caratterizzata dalla presenza di poche rocce che affiorano nei cratoni e che sono fortemente metamorfosate e ce ne sono poche di origine sedimentarie. Le più antiche sono affiorate in Australia e sono datate 4 miliardi di anni grazie alla presenza di Granati.

Questo significa che la crosta si era già formata a quell’epoca e c’era stato il tempo per la sedimentazione.

Il sistema solare si è formato da una nebulosa, che ad un certo punto ha iniziato a collassare e a convergere in un punto. Assume così forma di un disco con al centro il Sole e intorno altri corpi che si allontanano a causa di un potente vento solare. La Terra si è formata per aggregazione di particelle. In questo momento la Terra è un corpo molto caldo se non addirittura fusa, perché l’energia cinetica delle particelle viene convertita in calore.

Avviene poi una differenziazione gravimetrica dei materiali, cioè i più pesanti vanno a formare il nucleo, mentre quelli più leggeri vanno in superficie e formano la crosta, che è principalmente costituita da basalti. La crosta viene così percorsa da faglie e attraverso questi vulcani a fessura uscivano magma e gas. Il primo andava a formare nuova crosta, mentre i secondi si sommavano alla prima atmosfera modificandola.

Si ottiene così un’atmosfera rilucente dove compaiono il vapore acqueo, l’anidride carbonica…

Cominciano anche precipitazioni, ma l’acqua evapora subito per la temperatura elevata della crosta, inoltre l’anidride carbonica frena il raffreddamento della Terra con l’effetto serra.

La crosta raffreddandosi comincia a trattenere l’acqua e si formano i primi oceani primordiali che separano i continenti dove sono presenti con le rocce OFIOLITI le testimonianza di questi oceani primitivi.

3,5 miliardi di anni fa inizia l’evoluzione prima chimica e poi biologica che porta alla presenza di organismi viventi. Questi  sono simili a batteri eterotrofi procarioti, ma non fotosintetici, perché manca l’ossigeno.

2 miliardi di anni fa compaiono i primi organismi fotosintetici e questo porta alla comparsa dell’ossigeno, importante perché permette la colonizzazione delle terre emerse da parte degli organismi viventi che fanno la respirazione cellulare.

1 miliardo di anni fa compaiono i primi organismi eucarioti, mentre 700 milioni di anni fa ci sono le prime forme marini di pluricellulari.

570 milioni di anni fa inizia l’era paleozoica con l’esplosione di forme viventi. Il paleozoico inferiore è caratterizzato dalla composizione dei continenti in un supercontinente meridionale, la GONDWANA formata da cratoni e sulla linea dell’equatore dai continenti che ora sono quelli settentrionali.

Il Nord America e Europa chiudono l’oceano protoatlantico e verso la fine del paleozoico inferiore (400 milioni di anni fa) per collisione dei due continenti si ha l’orogenesi caledoniana.

L’evoluzione continua e accanto agli invertebrati compaiono i primi vertebrati, che sono pesci corazzati. Nel Siluriano compaiono le prime piante vascolari.

Nel paleozoico superiore i continenti riprendono ad avvicinarsi fino a formare la Pangea dando origine alla orogenesi ercinica, poi verso la fine dell’era il grande continente si apre dando origine al mare TETIDE.

Avvengono inoltre cambiamenti climatici notevoli perché quando i continenti erano staccati c’erano molte coste che risentivano di un clima oceanico, ora sono presenti catene montuose e aumentano le zone continentali, perciò il clima si fa più secco.

Inoltre cambia anche il flusso delle correnti e la circolazione dell’aria che genera venti.

Con il cambiamento degli ambienti cambiano anche gli organismi viventi. Dai pesci corazzati si passa ai pesci ossei e cartilaginei e poi agli anfibi, che trovano fino al Carbonifero ambienti umidi dominati da foreste di conifere.

Verso la fine dell’era cambiano ancora le condizioni climatiche e scompaiono le foreste che vanno a dare origine al carbone. Il clima è secco e gli anfibi lasciano il posto ai rettili.

Avviene una crisi biologica che segna il passaggio all’era mesozoica. Dal punto di vista geologico la Pangea si smembra e quindi non avvengono orogenesi, mentre dal punto di vista biologico il cambiamento di condizioni ambientali portano alla ricomparsa di alcuni organismi come i coralli e le ammoniti e sono padroni della colonizzazione delle terre emerse i grandi rettili.

Verso la fine dell’era cominciano ad evolversi anche gli uccelli e i mammiferi. Qualcosa di strano succede e comporta la sparizione dei rettili, forse a causa di un meteorite perché sono state trovate rocce contenenti IRIDIO.

Nell’era cenozoica si assiste all’evoluzione dei mammiferi che assumono le sembianze attuali, così come le piante che ormai sono angiosperme e colonizzano tutto il pianeta.

La litosfera assume l’aspetto attuale e per collisione di due placche si ha l’orogenesi alpino-himalayana che è tuttora in corso.

L’era cenozoica finisce circa 1,8 milioni di anni fa con la comparsa dell’uomo. Inizia l’ultima era, la neozoica. La flora e la fauna sono le stesse di ora.

Il fenomeno principale che avviene in questo spazio di tempo sono la glaciazioni. Altre sono avvenute in epoche precedenti, ma abbiamo testimonianze solo di queste ultime, attraverso il paesaggio che è stato modificato.

Nell’era neozoica si sono verificate numerose glaciazioni, ma le più importanti sono 5:

DONAU che prende il nome dal Danubio, GUNZ, MINDEL, RISS, WURM che prendono il nome da città tedesche.

Esistono delle cause astronomiche che possono spiegare le glaciazioni, legate ai moti millenari della Terra che portano una diminuzione dell’insolazione. Questo fatto favorisce cambiamenti del clima e quindi la formazione di ghiaccio.

Esistono però anche cause geologiche: infatti la formazione di nuove montagne di notevole altezza hanno portato la formazione della neve che ha provocato un abbassamento della temperatura.

Hanno influito inoltre anche gli spostamenti dei continenti che hanno assunto latitudini maggiori.

 

Fonte: http://www.webalice.it/forluca/materials/appunti/SCIENZE.DOC

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I dinosauri

 

Chi non conosce i dinosauri? Nessuno! Eppure, nessuno li ha mai potuti vedere: sono vissuti, infatti, molto tempo prima che comparissero gli uomini sulla Terra. Tutto quello che ne sappiamo viene dallo studio dei fossili, cioè da resti di ossa, scaglie, denti e impronte. Il loro nome significa “terribili lucertole”

I dinosauri erano rettili, cioè animali con una colonna vertebrale, quattro zampe e la pelle ricoperta di scaglie. Come la maggioranza dei rettili, deponevano le uova, che erano dotate di un guscio impermeabile. C’erano dinosauri di innumerevoli forme e dimensioni: le specie di cui siano stati trovati resti fossili sono più di 900.

Vi erano dinosauri bipedi e dinosauri quadrupedi (a due e a quattro zampe), dinosauri carnivori e dinosauri erbivori. Le loro dimensioni variavano da quelle di un grosso pollo a circa 40 metri di lunghezza. I dinosauri bipedi camminavano sulle zampe posteriori e usavano quelle anteriori per afferrare il cibo e portarlo alla bocca. I quadrupedi, invece, afferravano il cibo direttamente con la bocca. Altri dinosauri, infine, erano sia bipedi sia quadrupedi: in genere usavano le quattro zampe per camminare, e si sollevavano su due zampe per correre.

I dinosauri comparvero sulla Terra circa 230 milioni di anni fa, nel periodo Triassico. Dominarono il pianeta per tutto il Giurassico e gli ultimi esemplari si estinsero 65 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo. Due degli ultimi dinosauri furono il tirannosauro (Tyrannosaurus) e il triceratopo (Triceratops).

I dinosauri erano diffusi ovunque, in tutti i continenti della Terra. Diversi resti sono stati scoperti in Antartide, dove oggi nessuna creatura potrebbe sopravvivere. Quando era popolata dai dinosauri, infatti, l’Antartide era tiepida e coperta di foreste.

Il mondo dei dinosauri era molto diverso dal nostro: 200 milioni di anni fa i continenti erano ancora tutti uniti in un unico supercontinente (chiamato Pangea) e i dinosauri potevano vagare dappertutto. Più tardi, i continenti incominciarono a separarsi e i dinosauri restarono confinati in alcuni territori. Ecco perché i tirannosauri e i triceratopi vissero solo nella zona occidentale del Nord America.

Come si è detto, le specie di dinosauri di cui i paleontologi abbiano scoperto dei fossili sono circa 900. Tra questi, ve ne erano di innumerevoli forme e dimensioni.

Ad esempio, alcuni avevano il corpo corazzato (anchilosauri e ceratopsidi), altri avevano una cresta sul dorso (stegosauri), utile per far evaporare il calore corporeo di troppo. Poi c’erano dinosauri con il becco (adrosauridi) e con strane strutture a cupola sul capo (pachicefalosauri), quasi un elmetto per proteggere il cervello (piccolo!) dai colpi, e dinosauri provvisti di corni (ceratopsidi).

Come si è già detto, c’erano dinosauri carnivori e dinosauri erbivori. I primi avevano denti seghettati e taglienti per strappare la carne dalla preda, o denti smussati per masticare le ossa. Molti carnivori erano feroci predatori. Per cacciare prede di grossa taglia, i raptor si organizzavano in branchi. Il carnivoro più grande di tutti, il tirannosauro, probabilmente era un saprofago, cioè si cibava di carogne, rubando un pasto ogni volta che poteva.

Gli erbivori erano molto più numerosi dei carnivori. I dinosauri mangiavano qualsiasi pianta, ma non ebbero modo di assaggiare l’erba, dato che le praterie comparvero 50 milioni di anni dopo l’ultimo dinosauro! Le piante sono difficili da masticare e da digerire, e i dinosauri svilupparono diversi modi per farlo. Ad esempio, i sauropodi non masticavano affatto il cibo: lo macinavano nello stomaco, che aveva pareti molto muscolose ed era riempito di pietre, che servivano per sminuzzare il cibo mentre veniva lavorato nello stomaco.

Anche per quanto riguarda le abitudini sociali e il comportamento, si può trovare un’estrema varietà tra i dinosauri. Ad esempio, alcuni vivevano in grandi branchi, altri vivevano e cacciavano da soli.

Si è detto che i dinosauri, come i rettili attuali, deponevano le uova. C’erano due diversi modi di comportamento nel nido: i dinosauri di piccole dimensioni si accovacciavano sul nido per tenere le uova al caldo (le “covavano”). I dinosauri di grandi dimensioni, invece, coprivano le uova con sabbia e fogliame, e facevano la guardia al nido fino alla loro schiusa. I piccoli di alcune specie venivano alimentati fino a quando non erano abbastanza forti per camminare da soli. I piccoli di altri dinosauri erano invece in grado di correre immediatamente dopo la schiusa, proprio come i polli.

I paleontologi non ne sono ancora certi, ma molti di loro sono convinti che a sconfiggere per sempre i dinosauri sia stato un grosso meteorite caduto sul nostro pianeta circa 65 milioni di anni fa. Probabilmente, se così fu, l’impatto sollevò talmente tanta polvere da coprire il Sole per parecchio tempo e così causare la morte di molte creature: non solo dinosauri, ma anche altre specie viventi. Fu quella che i paleontologi chiamano la grande estinzione del Cretaceo. Probabilmente, senza quella catastrofe non si sarebbero potuti affermare i mammiferi, come invece avvenne, e quindi, forse, non sarebbero comparsi nemmeno gli esseri umani!

 

Fonte: http://innovdid.files.wordpress.com/2011/04/esercizio-dinosauri.doc

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