Impero romano occidente caduta - fine

 

 

 

Impero romano occidente caduta - fine

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.

 

 

Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).

 

 

 

 

Impero romano occidente caduta - fine

 

La crisi e la fine dell’Impero Romano d’Occidente

 

Che cosa succede nel II e nel III secolo d.C.?

Nel II e nel III secolo d.C. l’Impero Romano d’Occidente è molto grande, ricco e forte.
Nel II e nel III secolo d.C., però, nell’Impero Romano d’Occidente ci sono anche dei problemi. Per esempio:

  1. Finiscono le guerre per conquistare altre terre e per questo motivo i Romani non hanno più gli schiavi per lavorare le terre.

→ Ricorda: gli schiavi sono le persone che lavorano, ma non prendono i soldi per il loro lavoro e non sono libere.

  1. Le terre dell’Impero Romano d’Occidente fuori dall’Italia e da Roma sono molto più ricche dell’Italia e di Roma.
  2. È difficile difendere i confini dall’attacco dei popoli barbari.

Che cosa succede nel  III secolo d.C.?

Nel III secolo d.C. l’Impero Romano d’Occidente vive una crisi molto grave.
→ Ricorda:  la crisi è un periodo difficile, con tanti problemi
C’è la crisi per tanti motivi, per esempio:

  1. In questo periodo i soldati decidono chi deve diventare imperatore e fanno molta confusione.
  2. Gli abitanti dell’impero devono pagare molte tasse; tutte le cose costano molti soldi; i contadini hanno pochi prodotti dalla terra, perché c’è la crisi dell’agricoltura.

Che cosa succede nel  IV secolo d.C.?

L’imperatore Costantino scrive un documento nel 313. In questo documento l’imperatore Costantino scrive che una persona può essere cristiana.
→ Ricorda:  fino al 313 gli abitanti dell’impero non erano liberi di decidere la loro religione e se decidevano di essere cristiani erano uccisi.
Dopo il 313 il Cristianesimo diventa una religione molto importante e tante persone diventano cristiane, perché a loro piacciono le idee del Cristianesimo e l’organizzazione della Chiesa cristiana.

Quali sono le idee del Cristianesimo?

Il Cristianesimo dice che c’è una nuova vita dopo che gli uomini sono morti

Che cosa succede tra il IV e il V secolo?

Tra il IV e il V secolo molti popoli barbari che vengono dalle terre del Nord invadono (= entrano) l’Impero Romano d’Occidente. Per questo motivo l’Impero Romano d’Occidente finisce nel 476.
L’Impero Romano d’Oriente invece è ancora forte e continua a vivere fino al XVI secolo.

 

Fonte: http://inretelab.altervista.org/storia/verifiche/medioevo/impero_romano_d_occidente_crisi_e_crollo_verifica.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Impero romano occidente caduta - fine tipo file : doc

 

Perché crollò l’Impero Romano d’Occidente?

 

L’impero romano fu uno dei più grandi imperi nella storia.

La sua economia era infatti basata sulla guerra. Era un impero ricco e potente.

Viene logico chiedersi a questo punto il motivo del crollo.
Gli storici preferiscono non dare “il motivo” ma i motivi in quanto sono stati più fattori ad incidere.

 

L’opinione di Seneca

 

I primi ad accorgersi dell’imminente crollo furono gli intellettuali.

Ecco cosa dice in proposito il libro di Gianluca Solfaroli Camillocci “Le rane e lo stagno”: “Nel momento di massima prosperità dell’impero alcuni intellettuali cominciarono ad intuire i primi segni di cedimento. Emergeva un senso di morte imminente che turbava l’esistenza individuale e quella collettiva. “Noi moriamo ogni giorno; ogni giorno infatti ci è tolta una parte della vita, e anche quando cresciamo la vita decresce. E’ passata l’infanzia, poi la puerizia, poi l’adolescenza”, scriveva Seneca (4 a.C. – 65 d.C.), poco prima di essere costretto al suicidio da Nerone” .

 

La pace: un danno all’economia?

Max Weber, storico e sociologo tedesco, ritiene che la pace era la malattia mortale dell’impero. “Roma aveva saputo sfruttare meglio di ogni altro stato antico le guerre di conquista come mezzo per procurarsi denaro, terra e schiavi a spese dei vinti. L’accumulazione continua di capitali tramite la rapina era il segreto del successo romano. Con la pace si era inaridito l’afflusso di ricchezza e l’impero aveva iniziato il suo declino” .
In sostanza l’economia di Roma era basata sulla guerra e la pace era una “malattia” che quindi non consentì all’impero di arricchirsi ulteriormente. 
Naturalmente un fattore che incise in modo particolare fu quello economico e quindi non avendo sufficienti entrate con i bottini di guerra le uscite dovute al costo insopportabile del sistema di difesa.

 

Le spese insostenibili

Infatti a pagina 34 del libro “Le rane e lo stagno” si legge: “Tenere unito, amministrare e difendere un dominio così vasto e pericolosamente esteso su tre continenti costava caro. Nel bilancio dello stato, la sola spesa per mantenere in efficienza il sistema di difesa dell’impero assorbiva dal 40 al 60% delle entrate tributarie. (…) E poi c’erano le altre spese, che non si potevano evitare perché procuravano consenso o evitavano rivolte: la costruzione di templi, di strade, di acquedotti, le distribuzioni di grano, l’organizzazione di feste e spettacoli”.
A proposito di Roma che viveva di rendita ecco cosa scrive lo storico inglese Peter Brown: “la storia dell’impero romano è la storia del modo in cui il dieci per cento della popolazione, che viveva nelle città e ha lasciato la sua impronta sul corso della civiltà europea, si nutriva alle spalle del rimanente novanta per cento che lavorava la terra” .

 

L’inflazione

Con la spesa pubblica che aumentava si verificò qualcosa che noi ben conosciamo: l’inflazione. “Per far fronte ad una spesa pubblica crescente, quando non c’è possibilità di frenarla, non resta che aumentare le imposte o coniare una maggior quantità di moneta con la quale soddisfare i pagamenti. Da Nerone in poi gli imperatori seguirono soprattutto questa seconda via: la qualità di argento del denarius, la moneta base del commercio mediterraneo, fu gradualmente ridotta da Marco Aurelio e da Commodo fino a scendere al 50% con Settimio Severo nel 195 d.C. Poiché la moneta valeva sempre meno ne veniva richiesta di più per pagare la stessa merce, e i prezzi aumentarono notevolmente” .
Nel 301 d.C. l’imperatore Diocleziano, per rimediare all’inflazione, fissò i prezzi massimi di alcune merci e decretò: “Chiunque violi questa legge sia punito con la pena di morte” . Ma nonostante questo decreto le cose continuarono a peggiorare e la minaccia della pena di morte fu inutile.

 

I problemi militari

Non furono solo i problemi economici a precludere la “sopravvivenza” dell’impero. Ormai anche l’apparato militare si stava spostando più sulla difensiva.
In cosa consisteva questa difesa? “Augusto aveva stabilito che la difesa dell’impero fosse assicurata da 28 legioni, circa 160.000 uomini, un esercito di professionisti a lunga ferma, ben addestrato e ben pagato. Le legioni erano affiancate da altrettante truppe ausiliarie (…) I successori di Augusto avevano evitato di aumentare il numero delle legioni, preferendo fortificare contro le incursioni dei popoli esterni la linea di confine, il limes” . Ma cos’era il limes? “Si trattava di una barriera di difesa, costituita da ostacoli naturali, come fiumi, o artificiali come fossati, palizzate e mura, intervallate da torri di guardia” .
Avendo problemi interni l’Impero Romano d’Occidente cominciò ad essere vulnerabile rispetto agli attacchi esterni dei popoli barbari. Cito ancora il libro “Le rane e lo stagno”. “Nel 167 d.C. il limes fu improvvisamente travolto lungo l’alto Danubio. Grosse concentrazioni di Quadi e Marcomanni penetrarono a sud fino ad Aquileia, suscitando grande allarme. Il sistema di difesa romano reagì con lentezza: l’imperatore Marco Aurelio arruolò due nuove legioni italiche per la difesa della penisola, ma ne dovette concentrare ben dodici per costringere alla pace, dopo ben tredici anni di guerra, Quadi, Marcomanni e Sarmati” .
Questo episodio dimostrò che il confine sterminato di un impero così esteso era difficile da controllare punto per punto.

 

La peste

Con l’inizio del declino ci si mise anche la peste nel 166 d.C. che contribuì ad indebolire e a metter in ginocchio questo colosso dai piedi di argilla che era diventato l’impero. “Tutto cominciò con un attacco dei Parti in Siria, che furono duramente respinti e sconfitti da una controffensiva romana. Al rientro le truppe vittoriose portarono con sé la peste, che dilagò in tutto l’impero (…) e ricomparve più volte nel successivo ventennio, e poi ancora verso la metà del III secolo” .
L’Impero Romano d’occidente si stava “sgretolando” per poi crollare definitivamente nel 476 d.C. 

 

Il Cristianesimo contribuì al crollo?

Un'altra domanda che ci possiamo porre è: il Cristianesimo accelerò o rallentò il declino dell’impero?
Dal I secolo d.C. cominciò infatti ad affermarsi il Cristianesimo. Questa nuova religione venne inizialmente derisa e perseguitata per poi divenire nel 313 d.C. con l’editto di Costantino tranquillamente praticabile come le altre. “Secondo un giusto principio – ordinava Costantino – abbiamo creduto opportuno non negare a nessuno la facoltà di seguire liberamente sia il culto dei Cristiani, sia qualunque altra religione” .
Ma dopo con l’editto di Teodosio il culto del cristianesimo divenne obbligatorio. “Noi vogliamo che tutti i popoli governati dalla Nostra clemenza partecipino a questa religione (…) giudicando tutti gli altri dementi e pazzi, vogliamo che siano dichiarati eretici. Pertanto essi si attenderanno anzitutto la vendetta di Dio, poi anche le severe punizioni, che la Nostra autorità, illuminata dalla Sapienza divina, riterrà di dover infliggere loro” .
Quale fu in definitiva il ruolo del Cristianesimo?
Quello che poteva sembrare inizialmente un fattore di accelerazione della crisi divenne poi uno strumento di obbedienza e non di opposizione alle idee dell’imperatore. Infatti in un primo tempo i Cristiani come Tertulliano scrivevano: “Da noi Cristiani non è permessa nessuna divisa e nessun comportamento che siano destinati ad atti illeciti (…) il giuramento militare e le promesse battesimali fatte a Dio sono tra loro inconciliabili” .
In queste frasi si possono notare delle idee diverse da quelle militariste tipicamente romane. Tutto cambia con la svolta di Costantino che avvicina la Chiesa allo Stato. Prevale il senso dell’obbedienza allo Stato. Sant’Agostino afferma: “Anche facendo la guerra, sii dunque ispirato alla pace in modo che vincendo tu possa condurre al bene della pace coloro che tu sconfiggi” .


Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,  p.32

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei, p.35

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei, p.35

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,  p.34

AA.VV., Storia 1, Bruno Mondatori,  p.254

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,  p.36

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,  p.36

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,   p.38

Solfaroli Camillocci, Le rane e lo stagno, Sei,  p.40

AA.VV., Storia 1, Bruno Mondatori, p.258

AA.VV., Storia 1, Bruno Mondatori, p.258

AA.VV. , I cristiani e l’obiezione di coscienza al servizio militare, EDB,  p.59

AA.VV. , I cristiani e l’obiezione di coscienza al servizio militare, EDB,  p.67

 

Fonte: http://www.peacelink.it/storia/docs/433.rtf

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

Parola chiave google : Impero romano occidente crollo caduta - fine tipo file : rtf

 

 

 

Storia alcuni argomenti in ordine alfabetico

 

Nel nostro sito puoi trovare appunti di storia, riassunti , ricerche scolastiche, tesine, testi utili per studenti delle scuole medie , scuole superiori e università.

 

 

 

Visita la nostra pagina principale

 

Impero romano occidente caduta - fine

 

Termini d' uso e privacy

 

 

 

Impero romano occidente caduta - fine